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CRAZEOLOGY

Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"

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Grillo ? un populista e fa i soldi con quello che dice.

Siamo d'accordo.

Per? non credo sia totalmente in malafede.

Io sono un ecologista, ma mica posso andare a vivere nella Jungla.

Se si vogliono fare dei cambiamenti in meglio sono d'accordo e pronto a cominciare.

Il sistema pu? essere cambiato solo dall'alto e non da Grillo.

Sono d'accordo ma volevo solo dire che pi? che malafede o buonafede(che come abbiamo visto x gli arbitri vanno un p? a periodi....), Grillo sia uno che in pi? occasioni predica bene e razzola male e che ok farlo, ma non ergerti a salvatore della democrazia x vendere dvd........

Non vorrei divagare, ma vi linko materiale interessante su Grillo, cio? sull'uomo che predica la libera informazione e poi fa la censura sul suo blog.........

http://files.splinder.com/ce8afa29e1b53739...f41c0013dc9.htm

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sempre misero chi a lei s'affida,

chi le confida mal cauto il core!

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sempre misero chi a lei s'affida,

chi le confida mal cauto il core!

MA FACCE RIDE!

Per rilanciare il rapporto della Fondazione Agnelli sulla scuola italiana, meravigliosa intervistona di Massimo Gramellini al suo presidente Elkann John. Domanda chiave: "Che esperienza ha della scuola italiana?". Risposta: "Fino all'universit? ho studiato all'estero. Inghilterra, Brasile, Francia. Sempre scuola francese". Ah, ecco. Siamo molto preparati.

11 February 2009

http://www.dagospia.com

;)

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MA FACCE RIDE!

Per rilanciare il rapporto della Fondazione Agnelli sulla scuola italiana, meravigliosa intervistona di Massimo Gramellini al suo presidente Elkann John. Domanda chiave: "Che esperienza ha della scuola italiana?". Risposta: "Fino all'universit? ho studiato all'estero. Inghilterra, Brasile, Francia. Sempre scuola francese". Ah, ecco. Siamo molto preparati.

11 February 2009

http://www.dagospia.com

;)

ha studiato troppo... e sc...o troppo poco.

non vedo altre spiegazioni.

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ha studiato troppo... e sc...o troppo poco.

non vedo altre spiegazioni.

Guarda, cos? ad occhio semmai mi sembra il contrario.

L'unica differenza con Lapo ? che Lapo non ha mai studiato. Neanche poco poco. sefz

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ROMITI CHOC & ROLL: VI RACCONTO TUTTO SU DI ME, GLI AGNELLI, DE BENEDETTI, CUCCIA

Paolo Madron per il Sole 24 Ore

...

La sua vita professionale si divide in due: un lunghissimo periodo in Fiat, e un breve dopo Fiat. Abbastanza per farsi molti amici e altrettanti nemici. Il primo fu Carlo De Benedetti. Si dice che fu lei a mettere la pulce nell'orecchio dell'Avvocato insinuando che stava scalando la Fiat.

Pi? che nemico l'Ingegnere ? stato un mio rivale. Dirigeva la Gilardini che poi noi comprammo in cambio di azioni Fiat. La trattativa la fece con Gianni e Umberto Agnelli, spuntando una cifra che io certo non gli avrei mai dato. Quando entr? al Lingotto pens? di poterla fare da padrone assoluto.

Se fu cos? lo fece per poco...

Cento giorni in cui voleva cambiare tutto, comandare. Ma mi accorsi che certe sue operazioni non mi convincevano.

Quali?

Cose del passato.

Adesso anche De Benedetti si ? quasi ritirato.

Ho letto che ha problemi con i figli, e poi non gli ? riuscito di separare Espresso- Repubblica dalle altre attivit?. La realt? ? che Carlo ha una vocazione spinta per la politica.

Chiss? perch?, ma quando ci sono di mezzo i giornali si litiga sempre.

Economicamente parlando, oggi l'editoria non ? certo un affare. Il problema ? che in questo Paese la stampa ? considerata come uno strumento di potere. Allora uno in cambio ci pu? anche perdere dei soldi.

Nel '91 stava per comprare la Chrysler. Che cosa non funzion??

Io e Gianni Agnelli avevamo concluso l'operazione con Lee Iacocca, ma Umberto Agnelli si mise di traverso. E l'Avvocato mi disse che non poteva andare contro suo fratello.

Uno dei tanti episodi dell'antagonismo tra romitiani e umbertiani. Da dove nacque la mitica rivalit??

Quando arrivai nel 1974 la Fiat era in gravissima crisi. Poco dopo sembr? che l'Avvocato entrasse in politica, anche se qualcuno lo voleva ambasciatore negli Stati Uniti nel caso in Italia i comunisti avessero preso il potere. Poi Umberto si candid? con la Dc, creando un pasticcio infinito. Ci furono molti contrasti, e io ero rimasto il solo a pensare all'azienda.

Umberto aveva anche una concezione diversa della gestione.

Umberto sosteneva la tesi che dovevamo tenere un profilo basso, fin quasi alla rassegnazione. Mentre i sindacati erano fortissimi e le Brigate rosse ammazzavano i nostri uomini. Io invece dicevo che bisognava parlare, reagire e agire.

Come fin??

Venne Enrico Cuccia in Fiat per dire all'Avvocato che il timone doveva tenerlo uno solo, cio? io. Umberto fu molto dispiaciuto.

Poi ci fu il feroce scontro con Vittorio Ghidella. Forse, a posteriori, troppo feroce.

Avevo una grande stima per Ghidella, tant'? che quando mi disse che non poteva convivere con Nicola Tufarelli alla guida dell'Auto, consigliai l'Avvocato perch? scegliessimo lui. Stimavo l'uomo e la sua dedizione al lavoro. Mi colpiva quando diceva che alla sera mangiava nel gavettino, come un vecchio meccanico torinese.

Ma non esit? a sbarazzarsene senza piet?.

L'allontanamento deriv? da fatti che non ho mai rivelato n? intendo farlo ora. Agnelli nomin? due persone di fiducia per giudicare il contenzioso, Franzo Grande Stevens e Vittorio Chiusano. Dopo venti giorni gli inviarono una lettera e l'Avvocato mi disse che Ghidella doveva lasciare la Fiat.

Quando si ? incrinato il feeling con Gianni Agnelli?

Nel '93, quando l'Avvocato aveva promesso a Umberto che avrebbe preso il suo posto, e che anch'io sarei uscito: qualcuno della famiglia aveva messo Agnelli sul chi vive dicendo che avendo io in mano l'azienda prima o poi non avrei resistito a diventarne il padrone.

E l? si raffreddarono temporaneamente i rapporti.

A pensar male si fa peccato ma quasi sempre...

In effetti era successo con De Benedetti, poi pi? di recente con Giuseppe Morchio. Ma io non ci pensavo proprio.

Agnelli la visse come un'imposizione di Cuccia, e l? si guastarono i rapporti anche con Mediobanca.

No, successe quando io me ne andai e la famiglia volle trasformare il patto parasociale con gli altri soci in patto di consultazione. Alcuni pensavano che fosse stata espropriata loro l'azienda e che era venuto il momento di riprendere il comando.

Si racconta che nel '93, quando Agnelli and? a Milano per informare Cuccia del suo cambio con Umberto, il banchiere si rifiut? di riceverlo.

Vero. Gli disse al telefono che se il motivo della visita era quello si poteva risparmiare il viaggio.

Un giorno ho chiesto a Vincenzo Maranghi di spiegare il legame tra lei e Cuccia. Lui allarg? le braccia, poi parl? di attrazione degli opposti.

Ha sbagliato interlocutore, perch? Maranghi ? sempre stato molto geloso del mio rapporto con Cuccia.

Per forza, era convinto che lei potesse insidiargli il ruolo di erede designato.

Lo so, ma Cuccia voleva bene a Maranghi come a un figlio. Non ha mai avuto dubbi su chi dovesse essere il suo erede. E io, conoscendo il suo pensiero, non avrei mai violato il desiderio di vederlo suo successore.

Poi ci fu Tangentopoli, altro capitolo triste per la Fiat.

Fu una bruttissima storia.

Ne usc? perch? i magistrati dissero che lei poteva non sapere.

Trovo che il capo di un gruppo delle dimensioni di Fiat poteva non sapere quel che succedeva in qualche sua controllata. Ma la cosa fu minata da un'accesa rivalit? tra le Procure di Milano e Torino. M'interrog? Antonio Di Pietro e mi lasci? andare concludendo che non c'erano motivi per proseguire. Torino disse no, dobbiamo indagare anche noi. E l? successe una cosa molto grave che nessuno mai disse.

La dica adesso.

A un certo punto la Procura di Torino mand? a chiamare Enzo Gandini, l'avvocato della Fiat, e gli disse: ?Non possiamo andare avanti con documenti che ci arrivano dagli avversari interni di Romiti?.

A chi alludeva?

All'entourage di Umberto Agnelli. Mi fiondai dall'Avvocato che era in Svizzera e gli comunicai che se le cose stavano cos? me ne sarei andato. Allora Agnelli, a seguito dell'incontro di Gandini con gli inquirenti, ebbe un colloquio personale riservato in Prefettura. Subito dopo mi preg? di continuare il mio lavoro.

Nel '98 arriva a Milano in Rizzoli. Mi ricordo una copertina di ?Panorama? con una foto di lei in Galleria, posa statuaria, e sotto un titolo: ?Il ciclone?. Invece fu solo un venticello.

Fui frenato dalle molte raccomandazioni dell'Avvocato di andarci cauto con i giornali. Lo diceva perch? aveva un debole per la stampa, gli piacevano i giornalisti.

Me lo raccont? suo cognato Carlo Caracciolo. Disse per? che gli rifiut? i soldi quando l'?Espresso? era in difficolt?.

La trattativa la feci io. Dissi a Caracciolo che gli avremmo dato i soldi della Fiat se lui ci dava in garanzia le azioni dell'?Espresso ?. ?Mai e poi mai?, mi rispose. E allora non ne facemmo nulla.

Stavamo parlando di Rizzoli.

Sa di che cosa mi vanto del periodo in cui sono stato presidente? Di aver impedito qualunque interferenza dei politici nell'ambito dell'azienda. E sapesse quanti sono stati i tentativi che io ho stoppato violentemente.

Da parte di chi?

Di molti: destra, centro e sinistra. Ma anche gli azionisti ci si mettevano d'impegno. Una volta un consigliere ce l'aveva perch? il Corriere aveva scritto un paio di articoli sulla Banca d'Italia che non erano piaciuti a qualcuno. Mi chiese per lettera la testa del direttore, che era Ferruccio de Bortoli. Io gli dissi: ?Benissimo, porto la sua richiesta in consiglio d'amministrazione?. Lui allora si riprese la lettera e la stracci?.

A un certo punto lei se la prese anche con i giornalisti invitandoli a tenere la schiena dritta.

Fu a un convegno a Venezia. C'era anche Eugenio Scalfari. I giornalisti denunciavano che la categoria pativa troppe pressioni. Io dissi: ?Vergognatevi, se avete coraggio tiratevi su i pantaloni e andate avanti senza lamentarvi?.

Perch? da noi il Corriere della sera ? l'ombelico del mondo?

Mah, ? il giornale in cui s'identificava la borghesia. Tutti ci volevano mettere un piede dentro. Una volta, alla scadenza del patto di sindacato, io sostenni che di azionisti ce n'erano gi? troppi. Ma Giovanni Bazoli disse che l'Avvocato, gi? malato, gli aveva chiesto di farne entrare un altro paio.

Ha vinto l'Avvocato. Solo che adesso sono diventati diciassette.

Infatti sono tanti, diversi uno dall'altro, e non tutti che amano veramente i giornali e l'editoria.

Lei punzecchiava Agnelli persino sul suo diritto di nomina del direttore.

L'Avvocato aveva due passioni...

I giornali e le donne...

Allora facciamo tre: giornali, diplomazia e donne. I giornali lo capisco bene, hanno tanto intrigato e divertito anche me.

Anche le donne se ? per questo, ma ne parliamo dopo. Agnelli aveva stretto un gran rapporto con Paolo Mieli.

Vero, lo divertiva e sapeva intrattenerlo. Ma sa come definiva Mieli? ?? come la saponetta che uno tiene mentre si fa la doccia. Ti sfugge sempre di mano?.

Molti dicono che il suo errore sia stato di aver trasformato Rcs in un'azienda familiare: lei presidente, suo figlio Maurizio amministratore delegato.

So che alcuni la pensano cos?, e anche mio figlio Maurizio ha fatto questa considerazione.

E lei che cosa pensa?

Penso che Maurizio abbia fatto un ottimo lavoro.

L'ha mai sfiorata l'idea che sia stato lui a danneggiare lei?

Penso di no, anche se i rapporti tra padri e figli sono sempre molto delicati.

Sta di fatto che uscito dalla Fiat lei aveva messo in piedi un piccolo impero industriale: Rcs, Impregilo, Aeroporti di Roma, Valentino... Com'? che perse tutto?

Quando arrivarono altri azionisti non ci siamo pi? trovati.

Forse un bravo manager non ? detto sia anche un bravo padrone.

Pu? darsi. Ben vengano tutte le critiche. Ma io non ho mai accettato quello che i cosiddetti padroni hanno accettato in tanti anni di vita industriale del Paese.

Per esempio?

L'essere accomodanti, cosa che ha portato gente di qualit? mediocre a occupare posti importanti. Ma ha anche portato il Paese nelle condizioni disperate in cui si trova ora.

? ancora presidente onorario di Rcs. Come finir??

Hanno avuto bravi manager. Spero che i soci facciano il loro mestiere senza occuparsi dei contenuti del giornale, e che soprattutto se ne assottigli il numero.

Lei ? sempre stato uno di et? anagrafica molto superiore a quella che dimostra...

Sa a quanti anni sono entrato in Fiat?

Se non sbaglio a 51. Un giorno il procuratore Sandrelli di Torino disse di lei ammirato: ?L'ho interrogato per otto ore e non mi ha mai chiesto di andare a far pip??.

Magari invece pensava che fossi malato...

La bont? della sua prostata introduce un tema privato, ma vorrei che ne parlasse lo stesso. Lei ? sempre stato un uomo molto esuberante, che viveva le sue storie sentimentali non certo di nascosto.

Ci crede se le dico che il ? pi? grande dolore della mia vita ? stato quando ho perso mia moglie?

Ci credo. Ma uno potrebbe chiederle conto di questa sua doppia morale.

Non era una doppia morale. Lei c'era, era un punto di riferimento fondamentale. Poi ? vero, anche nei sentimenti uno dovrebbe essere coerente. Ma io sapevo che la mia casa era l?, che sarei sempre tornato. Anche se mia moglie Gina ne ha sofferto molto.

E i suoi figli?

I miei figli li ha sempre curati lei. Per? a diciotto anni mi hanno regalato una targa che tengo appesa dove hanno riconosciuto che l'esempio ? la pi? alta forma di autorit? da me esercitata.

L'Avvocato che cosa diceva di questo suo attivismo sentimentale?

Lo divertiva. Una volta mi consegn? una lettera anonima che gli era arrivata. Mi disse: ?Senta Romiti, mi sembra giusto dargliela. Ma sapesse quante ne ha date Valletta a me...?. Invece la cosa pi? bella in materia me la disse Enzo Ferrari.

Che cosa le disse?

Pranzando una volta a Fiorano mi disse: ?Io so che lei sta facendo carriera e sar? un uomo di grande successo. Ma si ricordi che accanto a un uomo di successo ci deve essere sempre una donna?. Io lo guardai, lui si ferm? un attimo e poi aggiunse: ?Naturalmente cambiandola ogni tanto?.

Conosco donne che si innamorarono follemente di lei e soffrirono molto quando le lasci?.

Ah s?? La prego, non mi dica i nomi...

Io non le dico i nomi, ma lei mi dica se ha rimpianti.

Forse per certi interessi che non ho potuto coltivare. In Fiat lavoravo dodici ore al giorno e mi rimaneva poco tempo per il resto.

Dopo che ? uscito non ha mai parlato pubblicamente di Fiat. Faccia un'eccezione e mi dica solo se le piace Sergio Marchionne.

Alla Fiat auguro tutto il bene possibile. Ho incontrato Marchionne appena nominato alla guida dell'azienda. Venne a trovarmi a Milano con John Elkann. Mi disse che mi avrebbe invitato a pranzo al Lingotto. Dopo di allora non ci siamo pi? visti. Ma ho avuto la netta sensazione che qualcuno gli avesse detto che era meglio non mi frequentasse.

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-3600.htm

;)

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Agnelli: ok Borsa a quotazione Exor

La cassaforte della famiglia Agnelli era nata a dicembre

(ANSA) - MILANO, 18 FEB -Via libera dalla Borsa Italiana all'ammissione alla quotazione delle azioni ordinarie e risparmio Exor,la cassaforte della famiglia Agnelli. Era nata a dicembre dall'accorciamento della catena di controllo tramite l'incorporazione di Ifil in Ifi.In particolare andranno sul mercato telematico azionario(Mta)segmento 'Blue chip' le azioni ordinarie e risparmio Ifi che cambieranno denominazione appunto in Exor. Quanto alle Exor privilegio non e' atteso nessun ok dalle autorita',essendo gia' quotate.

18 Feb 14:37

http://www.borsaitaliana.it/borsa/area-new...l?newsId=108593

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Carissimi Crazy ed Alf24,

l'avete vista la nuova trovata di jhonny sul megafono di casa?

http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/qu...19016girata.asp

16/2/2009 (20:39) - AMARCORD

Juve, la sua storia in pillole

L'amore per la "Vecchia Signora"

TORINO

In occasione del prossimo derby Toro-Juve e del concorso Fantaderby per vincere i biglietti della tanto attesa stracittadina, pubblichiamo la storia dei campioni juventini in 15 pillole video. Dall'archivio del nostro partner multimediale Sucedio Hoy, le immagini per ripercorre i momenti pi? salienti e quelli difficili delle imprese bianconere.

Questo il piano dell'opera:

- Gli inizi

- Edoardo Agnelli

- Gli argentini

- Anni difficili

- I ruggenti anni '70

- Giovanni Agnelli presidente

- Sivori e Charles

- Inverni di scontento

- Di nuovo grandi

- I primi anni '80

- Da Atene e Bruxelles

- Dino Zoff

- La seconda coppa

- I giorni nostri

chiss? cosa ci verranno a raccontare sulla seconda coppa dalle grandi orecchie e sui giorni nostri?? .bah.bah.bah

intanto le prime due puntate

http://www.lastampa.it/multimedia/multimed...tipo=VIDEO#mpos

http://www.lastampa.it/multimedia/multimed...&tipo=VIDEO

.ciao carissimo Big, che piacere ritrovarti...

...guarda, se il buon giorno si vede dal mattino...il Dottore ? stato "epurato" dalla storia, nonostante fosse lui il presidente della Juve negli anni d'oro di Boniperti, Sivori & Charles, nonostante sia stato lui durante la reggenza della Lega Calcio ad istituire la stella come riconoscimento di dieci scudetti vinti, nonostante sia stato lui a tirarci fuori dalle sabbie mobili (sportive e finanziarie) in cui la societ? gestita dagli uomini dell'Avvocato l'avevano sprofondata dal 1986 in poi...

...noto che nel piano dell' "opera" agli anni della recente gerenza dei suoi uomini ? stato dedicato lo stesso spazio di quelli della fantastica epopea dei vari Marchesi, Zoff, Maifredi e Trapattoni_II...

...e quel che ? peggio, visto che si parla dei "giorni nostri", gli si dedica lo stesso spazio dei memorabili trionfi della coppa zaccone e dell'epico terzo posto dell'anno scorso......

...che dire, l'erede-per-caso (ma proprio per caso...) non si smentisce mai...............

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http://quotidianonet.ilsole24ore.com/gossi...alla_fiat.shtml

VALLETTOPOLI / IL PROCESSO

Corona voleva 200.000 euro dalla Fiat

"Se non pagate ve ne pentirete"

Lapo: "Giochi sporchi, voglio giustizia"

A Milano udienza sul caso Lapo Elkann: il fotografo avrebbe chiesto denaro per non diffondere un?intervista video con ?Patrizia? in cui il trans ricostruiva il malore di Lapo originato dal consumo di cocaina. Ma il rampollo di casa Agnelli attacca duramente il 'paparazzo'

Milano, 19 febbario 2009 - Fabrizio Corona chiese alla Fiat 200mila euro per una sua intervista esclusiva a Patrizia, il transessuale che trascorse insieme a Lapo Elkann la notte che termin? col ricovero in ospedale del rampollo di casa Agnelli.

Lo racconta, nell?aula in cui si celebra il processo a Corona imputato per estorsione e tentata estorsione, Marco Durante, l?uomo che, per conto della Fiat, ebbe a che fare con Corona nei giorni in cui Elkann visse momenti drammatici.

?Corona - ha raccontato Durante, presidente dell?agenzia fotografica ?La Presse' - mi disse che aveva un accordo con il transessuale Patrizia per un?esclusiva. Cercai di capire se si trattasse di un?intervista o di un video, ma Corona rimase piuttosto vago. Capii, alla fine, che non possedeva n? delle fotografie, n? un video della nottata, ma soltanto un?intervista?. Il ?prezzo' di quell?esclusiva era, per il fotografo ?dei vip?, 200 mila euro. ?Quando mi chiese questa somma, gli dissi che era fuori di testa - ricorda Durante - e che quella era una cifra folle. Alla fine della telefonata, che feci dal Lingotto, mi disse: "non e' bello che questa cosa esca, potrebbe rovinare l'immagine di Lapo e della Fiat. Ve ne pentirete?.

L?episodio segn?, stando alle parole di Durante, una cesura nel suo rapporto con Lapo. ?Dopo questa storia - afferma - i nostri rapporti non sono stati pi? stati quelli di prima quando eravamo cos? legati che ci chiamavano ?i fratellini'. A distanza di due anni, Lapo mi ha anche detto che gli avevano raccontato che io avevo organizzato quella notte?. mhmhmh

Per testimoniare all'udienza di oggi, in tribunale c'? anche Lapo Elkann. Vestito con un completo blu, cravatta azzurra e scarpe di velluto grigio, e? passato nel corridoio davanti all?aula tra i numerosi flash dei fotografi e attende il termine delle altre testimonianze per deporre davanti ai giudici.

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Dirty Corona ? lapo in aula: ?ha provato a corrompere diverse testate cercando di farsi pagare 200.000 ? dalla Fiat per ?ritirare? l?intervista A ?Patrizia? - durante un incontro con Lele Mora, Corona SI PRESENT? E fece spogliare ?una pornostar??

Corriere.it

?Giustizia deve essere fatta in questo contesto?. Lo ha detto Lapo Elkann testimoniando nel processo milanese a carico di Fabrizio Corona, sostenendo che pi? volte l'agente fotografico siciliano ha usato contro di lui ?giochi sporchi?.

Corona, secondo Elkann ?ha provato a corrompere diverse testate per far uscire cose contro di me in un momento in cui io ero tra la vita e la morte?. Il nipote di Gianni Agnelli ha fatto riferimento al tentativo di estorsione che, secondo l'accusa, Corona avrebbe messo in atto cercando di farsi pagare 200.000 euro dalla dirigenza Fiat per ?ritirare? l'intervista esclusiva al transessuale ?Patrizia?.

Elkann ha raccontato in aula anche altri tre ?giochi sporchi? messi in atto da Corona, raccontando di aver saputo da un amico fotografo, sei mesi fa circa, che Corona cerc? di far incontrare di nuovo in un locale lui e il trans Patrizia e di realizzare un servizio mettendo degli stupefacenti nella sua macchina.

Inoltre, durante un incontro che Lapo ebbe con Lele Mora, Corona si present? e fece spogliare ?un'attricetta, una pornostar, ma io chiesi subito che si rivestisse?. Elkann ha raccontato inoltre che Corona gli fece avere tramite un'altra persona ?una videocassetta che disse essere un regalo per me, ma io chiesi subito all'autista di bruciarla?.

Il nipote di Gianni Agnelli ha anche aggiunto, rispondendo alle domande del pm Frank Di Maio, di aver telefonato a Corona una volta ?dicendogli che io vado in Tribunale per farmi giustizia a differenza sua e che se si fosse permesso di fare altri giochi come questi, ci saremmo visti davanti ad una corte?.

CORONA ASSENTE - Durante la deposizione di Elkann, Corona non era presente in aula. Una assenza, la sua, notata da pressoch? tutti i presenti, dal momento che l'imputato principale del procedimento, accusato di estorsione e tentata estorsione, ha sempre partecipato a tutte le udienze della causa. Gioved? mattina Corona si ? presentato come sempre al fianco dei suoi avvocati. Ha ascoltato le testimonianze di Marco Durante, poi, per?, si ? allontanato e non si ? pi? presentato in aula.

PARTE CIVILE - Al termine dell'udienza Elkann ha risposto a un cronista che gli chiedeva perch? non si fosse costituito parte civile nel processo spiegando di aver parlato con l'avvocato e che ?non ci era sembrato il caso di farlo? ed ha poi aggiunto: ?io non ce l'ho con nessuno e in Italia ci sono i tribunali per fare giustizia e dare risposte. La mia deposizione ha fornito solo la realt? delle cose?. In Italia, ha concluso, ?pensiamo a fare il meglio, io faccio la mia vita con dignit? e amo questo Paese?.

http://www.dagospia.com

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I lavoratori New Holland manifestano a Vinovo

I cassintegrati dello sponsor della Juventus reclamano attenzione.

"Voi in campo, noi in panchina: anche noi vogliamo giocare la nostra partita!". Con questo slogan stamattina i lavoratori della Case New Holland hanno manifestato a Vinovo durante l?allenamento della Juventus. L?iniziativa ? organizzata da Fim, Fiom, Uilm e Fismic contro la crisi che sta colpendo il settore. New Holland, multinazionale delle macchine agricole e movimento terra, ? lo sponsor di maglia della squadra bianconera.

I lavoratori della Cnh - ricorda la Fiom - hanno effettuato ben 25 settimane di cassa integrazione tra la fine del 2008 e l?inizio di quest?anno. ?La Cnh e lo stabilimento Iveco di Torino - commenta Giorgio Airaudo, segretario provinciale della Fiom - hanno superato Mirafiori come quantit? di cassa integrazione. Questo non era successo in passato e la dice lunga sulla profondit? di questa crisi. Vanno trovati strumenti che consentano di distribuire la cassa integrazione in modo differente e pi? equo. Non va spenta l?attenzione sulle condizioni dei lavoratori?.

http://www.goal.com

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Vallettopoli, Corona replica a Lapo

?Ho lasciato l'aula per non picchiarlo?

Il fotografo spiega l'assenza durante la deposizione di Elkann che lo ha accusato di ?giochi sporchi?

MILANO - Corona non perdona. Il giorno dopo le accuse lanciate da Lapo Elkann nei suoi confronti al processo "Vallettopoli", Fabrizio Corona passa al contrattacco. ?Sono andato via dall'aula, perch? altrimenti mi sarei alzato e gli avrei dato tante botte e mi sarei preso cinque anni di galera? ha spiegato Corona riferendosi alla sua assenza durante la deposizione di Lapo Elkann al processo "Vallettopoli" per i presunti fotoricatti ai danni di alcuni vip.

?MAI ORGANIZZATI SCHERZI A LAPO? - Rispondendo alle domande dei cronisti, Corona ha attaccato duramente Elkann, dicendo inoltre che conserva ancora i messaggi ?che mi ha mandato quando sono uscito dal carcere, dove mi diceva che ero un grande e il numero uno?. Gioved? Elkann davanti i giudici della quinta sezione penale aveva parlato dei ?giochi sporchi? del fotografo siciliano e aveva chiesto ?giustizia?. Per il fotografo dei vip ?la giornata processuale di ieri ? andata bene, perch? si ? capito che io ho fatto solo il mio lavoro, vendendo a Chi l'intervista al transessuale?. Corona ha negato di aver mai organizzato ?scherzi? a Lapo, smentendo gli episodi raccontati da Elkann.

?MI CHIAMAVA PER ORGANIZZARE FESTINI? - ?Voglio ricordare a Lapo e al suo assistente di quante volte ci chiamavano per dirci di organizzare dei festini e di portare delle donne e noi sempre ci siamo rifiutati? ha detto Corona raccontando inoltre che la videocassetta di cui ha parlato il giovane manager ?gliela ho regalata io perch? me l'aveva chiesta lui, e conteneva l'intervista con un altro transessuale che raccontava dettagli sulla sera dell'overdose?. Venerd? per Corona si terr? l'udienza preliminare del processo che lo vede accusato di di ricettazione in relazione a una pistola rubata. Il 2 marzo, invece, Corona sar? in aula a deporre nel processo sui presunti fotoricatti.

20 febbraio 2009

Corrieredellasera!

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GLI ARTIGLI DI EMMA SULLA LOBBY CONTINUA DI ABETE-MONTEZEMOLO-BERETTA

La lotta per le poltrone e per gli strapuntini del potere ? il miglior termometro per capire come l'Italia sia spaccata da Nord a Sud a causa di conflitti pi? personali che politici.

Prendiamo ad esempio la vicenda della Camera di Commercio di Roma dove il 10 dicembre scorso il barbuto Andrea Mondello ha buttato sul piatto le sue dimissioni anticipate rispetto al termine del mandato. L'uomo della Birra Peroni ha sbattuto la porta, poi si ? sposato in segreto con la compagna Sara in una cerimonia riservata soltanto ai testimoni e ai figli, e ha tirato un sospiro di sollievo.

Mondello aveva le scatole piene delle critiche ingiuste mosse dalla cordata di Luigino Abete, il presidente di Bnl che continua a mettere le mani nelle vicende romane alla ricerca di un destino glorioso. Da quel momento si ? scatenata la bagarre per la successione al vertice della Camera e sono scesi in pista l'attuale vicepresidente, Lorenzo Tagliavanti, e Cesare Pambianchi, l'abetiano presidente di Confcommercio.

A distanza di mesi il nodo non ? ancora sciolto, ma la novit? ? rappresentata dalla discesa in campo di Emma Marcegaglia che si batte per la riconferma di Mondello. In questi giorni la moretta di Mantova sta mostrando una grinta inaspettata che dovrebbe sdoganarla dall'ossequio al governo dove ci sono ministri come Scajola che starnazzano e l'accusano di aver trasformato la Confindustria in una "Corvindustria".

Ieri sera il Tg3 non le ha fatto un buon servizio quando nei titoli di testa che riprendevano la sua ferma risposta al ministro dell'aeroporto di Albenga ? apparsa l'immagine di una Marcegaglia spettinata pi? simile a un uccello rapace che a una bella donna, ma lei se ne frega di queste stupidaggini e cerca di dare un taglio netto alle lobby che hanno governato le precedenti gestioni di Confindustria.

n quest'ottica ha dato vita a un profondo rinnovamento dell'organigramma confindustriale e quando sente i nomi di Luchino, Abete, Mastrobuono, Mazzanti e Beretta tira fuori gli artigli. Cos? deve aver fatto oggi dopo aver letto sul settimanale "Il Mondo" che Luigino di lobbycontinua sta tirando la volata al parroco di campagna Maurizio Beretta per farlo diventare Commissario alla Camera di Commercio.

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LUCHINO SI CONSOLA DEL NO A RCS: RESTA ALLA FIAT

Non era un messaggio politico, ma il discorso pronunciato luned? alla Luiss dal presidente dell'Universit?, Luca Cordero di Montezemolo, sembrava un tentativo di rimettere i piedini nelle acque agitate del dopo-Veltroni.

D'altra parte non bisogna dimenticare che quando WalterEgo decise la sua discesa in campo molti pensarono e scrissero che il ticket ideale per dare una svolta di modernit? al Paese avrebbe dovuto tener conto del carisma di Montezemolone. Davanti alle studentesse della Luiss che lo considerano pi? bello di Brad Pitt e pi? intelligente di Scajola, Luchino ha proposto un Patto generazionale "tra persone preparate che abbiano voglia di rischiare con entusiasmo e di accettare le sfide".

Poi ha imboccato la solita strada delle metafore sportive che rappresentano un limite invalicabile del suo pensiero spettinato, e ha riproposto per l'ennesima volta che bisogna fare squadra davanti a una crisi simile a "un match di pugilato che se dura 12 riprese pu? far bene anche al Paese, ma se dura 24 nessuno resta in piedi".

Le studentesse della Luiss si sono inumidite di fronte a una filosofia cos? calda di emozioni, ma il mondo politico ? rimasto del tutto indifferente, e perfino il ministro dell'aeroporto di Albenga si ? permesso (non pi? tardi di ieri) di lanciare una frecciata a Montezemolone pregandolo di fare il suo mestiere.

Il problema di fondo ? che a giugno scade la presidenza della Fiat, un passaggio importante per la vita del 61enne collezionista di cariche al quale non pu? certamente bastare la presidenza della Ferrari. Tra l'altro va detto che nei primi test che il Cavallino rosso ha fatto in Spagna e a Maranello anche la monoposto della Formula 1 non promette nulla di buono. Ma questo ? un dettaglio insignificante perch? ci? che conta ? la presidenza della Fiat, dove Luchino siede per volont? della Sacra Famiglia degli Agnelli.

Oggi in una lunga intervista di John Elkann al settimanale "Il Mondo" sembra che almeno questa poltrona non sia in discussione. Il pallido erede dell'Avvocato parla e difende il capitalismo familiare che a suo avviso gode di ottima salute. E poi tesse l'elogio di Sergio Marpionne che "ha ricostruito una leadership in grado di governare l'azienda dal punto di vista industriale e finanziario e di affrontare i problemi di domani, che ancora non conosciamo".

Volendo essere puntigliosi si potrebbe chiedere come pu? Marpionne affrontare i problemi di domani se ancora non si conoscono, ma ci? che conta ? il messaggio che emerge dall'intervista anche in favore di Luchino di Montezemolo.

Il pallido Yaki dichiara di non avere alcuna intenzione di guidare il consiglio di amministrazione di Fiat e di volersi invece concentrare su Exor, la scatola che il 2 marzo debutter? a piazza Affari e avr? nelle sue mani il 30,8% dell'azienda torinese.

All'assemblea di giugno Luchino sar? confermato nell'attuale incarico e questo dovrebbe compensarlo delle sue ambizioni per la presidenza del Gruppo editoriale Rcs, un obiettivo che i soci forti non gli consentiranno mai di raggiungere.

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-3785.htm

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FIAT TRAGEDY: JAKY NO CRYSLER, LA CASSA ? CHIUSA, SOLO UN ANNO DI RINNOVO A LUCA - L?ACEA ? MIA: ALEMANNO E CALTAGIRONE SILURANO L?ULTIMO MANAGER VELTRONIANO - Tremonti bond per allungare le mani sulle banche ? GELO TRA PALENZONA E GERONZI

1 - ALEMANNO E CALTAGIRONE CACCIANO L'ULTIMO MANAGER DI SINISTRA

C'? un manager a Roma che sta per svuotare i cassetti e preparare le valigie.

? Andrea Mangoni, l'amministratore delegato dell'Acea che ? entrato in rotta di collisione con il presidente Giancarlo Cremonesi, l'ex-presidente dell'Associazione dei Costruttori romani che Gianni Alemanno, il sindaco dalle scarpe ortopediche e la croce celtica sul collo, ha piazzato alla fine di ottobre sulla poltrona occupata dall'etrusco-superpresenzialista, Fabiano Fabiani.

Mangoni ? un 46enne di Terni, sposato e due figli, che dopo la laurea alla Sapienza e un po' di esperienza nella finanza ? entrato in Acea nel '96 e da allora ha ricoperto vari incarichi fino a diventare direttore generale e nel 2003 amministratore delegato. Alle spalle ha un passato nel Partito Repubblicano, da cui poi si ? sganciato per finire nei Ds e nell'entourage di Rutelli e Veltroni.

? suo il merito di aver aperto la porta agli azionisti francesi di Suez-GdF ed ? con loro che ha lavorato e si ? incontrato al settimana scorsa per chiudere altri accordi, ma la sua iniziativa ? stata clamorosamente sconfessata dal presidente Cremonesi e da Francesco Gaetano Caltagirone che senza parlare ha fatto capire con le sopracciglia che l'intraprendenza di Mangoni deve essere stoppata.

Da qui la durissima dichiarazione che Cremonesi ha rilasciato: "l'amministratore delegato ? un uomo libero. ? persona conosciuta e stimata per cui penso che facilmente avr? interessanti proposte da altre societ?".

Nella serata di venerd? gli uomini della comunicazione di Acea, guidati dal giovane Pierguido Cavallina si sono affannati a smentire i conflitti al vertice, ma la sorte di Mangoni sembra ormai segnata perch? Alemanno e il suo inguardabile staff del Campidoglio vogliono liberarsi del manager di sinistra mettendo la parola fine sull'epoca veltroniana.

Cos? mentre Cremonesi si gode il sole nella sua villa di Fregene dove abita tutto l'anno per combattere lo stress della citt?, Andrea Mangoni si sta guardando intorno alla ricerca di un'alternativa.

2 - Tremonti bond, il formaggio che Giulietto ha messo nella trappola per poter allungare le mani sulle banche - GELO UNICREDIT TRA PALENZONA E GERONZI

Dopo il venerd? nero di piazza Affari in cui BancaIntesa e Unicredit sono crollate nella polvere, era prevedibile che il discorso di Draghi all'indomani durante i lavori del Forex di Milano, fosse sottotono.

Il clima ? da "panic selling" e il Governatore non se l'? sentita di infierire pi? di tanto sui banchieri e su Alessandro Profumo che faceva gli onori di casa. Nelle 17 fredde pagine, pronunciate con voce atona, Draghi si ? spinto a dire che le banche italiane sono in condizioni migliori rispetto agli altri intermediari e ha addirittura elogiato il governo per aver esteso a gran parte dei lavoratori atipici la possibilit? di accedere agli ammortizzatori sociali. Cos? si legge a pagina 5 del suo intervento che ? scivolato senza polemiche e si ? concluso con l'invocazione a "proteggere i pi? deboli".

Questa sobriet? non ha incantato la platea, ma non ? bastata a Giulietto Tremonti che nella stessa giornata ha trovato modo ancora una volta di polemizzare con la Banca d'Italia sul dovere-potere di Vigilanza sulle banche. Anche lui a dire il vero lo ha fatto in modo soft anche se dalla tribuna del convegno dell'Aspen ha detto chiaramente che fino a questo momento le sirene d'allarme non sono state attivate da Palazzo Koch e non si sono avute indicazioni sui problemi dell'Est europeo.

I giornali hanno preferito non intingere la penna sull'ennesima divaricazione tra i due personaggi che guidano l'economia, e nessuno si ? preso la briga di ricordare a Giulietto che oltre alla Vigilanza della Banca d'Italia c'? anche in Italia una Consob che finora si ? rivelata sonnacchiosa e deludente. I titoli delle pi? grandi banche italiane sprofondano nell'abisso ma nei confronti ai banchieri non si chiede di fare una feroce autocritica (come quella che hanno fatto pochi giorni fa i banchieri inglesi davanti alle telecamere), bens? di farsi carico dei Tremonti bond, il formaggio che Giulietto ha messo nella trappola per poter allungare le mani sulle banche.

Forse ? questa la ragione per cui nella fotografia di gruppo del Forex di Milano le facce dei banchieri non erano radiose. Ed ? questa certamente la ragione per cui Profumo ha fatto un intervento molto dimesso sotto gli occhi severi di Abramo Bazoli, Enrico Salza (pi? loquace che mai) e Cesarone Geronzi.

Nella foto di gruppo non appare la mole massiccia di Fabrizio Palenzona, l'ex-autotrasportatore di Novi Ligure che con i suoi 190 chili ? entrato pesantemente nel risiko bancario. Ed ? proprio sul suo attivismo sfrenato che nei corridoi del Forex hanno preso a correre le voci pi? disparate. Non ? un mistero che Palenzona si ? preso in grembo Alessandro Profumo e dall'inizio di gennaio lo sta difendendo davanti alle Fondazioni-azioniste e dentro le stanze di Palazzo Chigi.

Il vecchio democristianone, che gli amici chiamano Chopin per il conto segreto a Montecarlo intestato al musicista, vuole fare il mediatore tra chi chiede la testa di Profumo (colpevole di gigantismo) e Cesarone Geronzi che della mediazione ? sempre stato un maestro.

Quest'ultimo ha dalla sua parte i libici entrati a piazza Cordusio e pronti a buttare sul piatto 100 miliardi di euro per scalare Unicredit, Eni e Telecom, tre partite che si decidono tra Palazzo Chigi e piazzetta Cuccia.

La variabile Palenzona per quanto grande e corposa non pu? offuscare l'orizzonte.

3 - FIAT INFELIX: JAKY VS. MARPIONNE PER CRYSLER, FORNITORI SENZA PAGAMENTI, RINNOVO PER UN ANNO A MONTEZEMOLO

I primi operai della Fiat che stamane alle 5 sono entrati a Mirafiori dopo l'annullamento della cassa integrazione, non avevano l'aria felice.

A colpirli duramente ? stata la notizia trapelata sabato che Luchino di Montezemolo e Sergio Marpionne hanno percepito nel 2008 la met? degli emolumenti incassati l'anno precedente. ? un colpo durissimo perch? in luogo dei 7 milioni e dei 6,9 milioni che il tandem si era portato a casa due anni fa, si ? passati a 3,3 per Montezemolone e 3,4 per il manager italo-canadese.

Questa ? la prova provata che la recessione ? arrivata anche in Italia al di l? di ci? che dice l'Istat e dei dati di Confindustria sui quali il ministro dell'aeroporto di Albenga, Claudio Scajola, ha accusato la Marcegaglia di essere un "corvo". Di questo passo gli operai si chiedono dove si andr? a finire e sono pronti a fare una colletta perch? sanno benissimo il valore che Luchino attribuisce al denaro e Marpionne alle stock options sempre pi? lontane.

A questa notizia se ne aggiungono altre ben pi? serie secondo le quali la Fiat, dal primo dicembre 2008, avrebbe bloccato il pagamento ai fornitori e 160 dei quali sono gi? falliti nell'hinterland torinese. Come se non bastasse sembra che nel mese di gennaio si siano vendute soltanto 8 Ferrari con un calo del 73% delle vendite per la Casa di Maranello.

In un quadro cos? fosco si aspettano le notizie dall'America sul futuro dell'intesa siglata il 21 gennaio scorso a Detroit per rilevare il 35% di Chrysler. A questo proposito l'agenzia Bloomberg avrebbe raccolto notizie che il governo di Obama e la task force per salvare l'automobile potrebbe privilegiare la fusione di Chrysler con General Motors, un'ipotesi che spazzerebbe via le ambizioni di sfondamento di Marpionne sul mercato americano anche se potrebbe rimanere la finestrella aperta di un accordo commerciale.

Prima di mettersi al lavoro davanti alla linea di produzione, gli operai di Mirafiori si sono scambiati anche le ultime sui rapporti tra Yaki Elkann e Montezemolo. I pi? informati di loro sostengono che Yaki avrebbe rinnovato al presidente della Fiat il contratto per un anno, ma sarebbe terribilmente preoccupato (e incazzato con Marpionne) per il futuro dell'accordo con Chrysler che una volta in porta caricherebbe sulla Fiat l'obbligo di pagare da aprile gli stipendi a decine di migliaia di operai americani.

4 - LA MOGLIE DI COPPOLA FINANZIA "FINANZA & MERCATI"

Danilo Coppola, il palazzinaro romano di Borgata Finocchio che il 10 febbraio ? stato condannato a sei anni per la bancarotta da 130 milioni, si ritira dall'editoria.

Per il 42enne furbetto che nel 2007 vantava una fortuna di 3,5 miliardi, la passione per i giornali ? sempre stata qualcosa di pi? serio delle avventure di Stefano Ricucci. ? questo il motivo per cui due anni fa entr? nel gruppo editoriale che pubblica "Finanza & Mercati" e "Borsa & Finanza" dicendo: "voglio un giornale autorevole, come quello inglese, quello colorato...".

L'allusione era al "Financial Times" ma l'ambizione si estese anche a mettere 25mila euro nel quotidiano sportivo "Il Romanista" che in questi giorni ha chiuso i battenti.

Adesso Coppola fa un passo indietro e come spiega un commento di 17 righe pubblicato sabato dal settimanale "Borsa & Finanza" nella casa editrice ? entrato come azionista all'80% la signora Silvia Necci, cio? la moglie di Coppola.

Gi? nel dicembre scorso si era posto per le testate economico-finanziarie il problema di una ricapitalizzazione e a provvedere arriva con 4 milioni di euro la donna che negli ultimi due anni ha vissuto il dramma dell'immobiliarista romano.

5 - POSTE, CERCASI COMUNICATORE

Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori naviganti che Massimo Sarmi, l'amministratore delegato delle Poste dalle orecchie generose, sta finalmente cercando un uomo per la comunicazione. La poltrona ? vacante da quando Maria Elena Caporaletti ? stata estromessa dalla sua funzione. Sarmi vorrebbe al suo fianco una persona in grado di controllare le voci che continuano a circolare sui suoi contrasti con Maurizio Gasparri, e rilanciare la comunicazione di PosteMobile, la societ? di servizi per il cellulare che ha toccato 700mila utenti, ma soffre di visibilit?".

[23-02-2009]

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23/2/2009 (6:48) - INTERVISTA

Deschamps: "Trezeguet? Uno cos? non pu? restare a guardare"

Il doppio ex gioca il match con il Chelsea: ?Non tifer? Juve?

FABIO VERGNANO

Didier Deschamps, se non avesse la testa dura avrebbe potuto esserci lei sulla panchina della Juve a sfidare il Chelsea. Ci ha pensato?

?Sono passati quasi due anni, poteva succedere di tutto nel frattempo. Un allenatore si adatta o no. Io posso lavorare bene se sono sereno e se ho i giocatori che mi danno fiducia. Con Blanc c?era troppa diversit? di vedute sul futuro. A me non interessavano i soldi, ma il progetto tecnico e quello a mio modo di vedere non funzionava?.

Da disoccupato avr? avuto molte offerte di lavoro. E? stato anche vicino alla panchina del Chelsea?

?Ero sulla lista dei possibili sostituti di Grant prima che arrivasse Scolari. Non ci ho mai creduto davvero perch? sono realista. Secondo voi, un grande club quando deve cambiare la guida tecnica sceglie un allenatore di esperienza o uno come me che di panchina ne ha fatto poca? Sono realista?.

S?, ma se non la chiama pi? nessuno quando aumenter? il suo bagaglio di conoscenze?

?Bella domanda. E se fosse la Juve che non mi ha facilitato il ritorno al lavoro? I club si informano, a volte bastano due parole e le voci su un Deschamps con un caratterino particolare girano?.

Quindi mercoled? sera non tifer? Juve per dispetto?

?Sar? neutrale?.

E dalla sua posizione di uomo sopra le parti cosa osserva?

?Una partita di altissimo livello. Sar? interessante vedere se prevarr? il collettivo della Juve o la maggior tecnica del Chelsea?.

Ranieri e Hiddink. Chi far? meno danni?

?La Juve ha un sistema di gioco consolidato. Il suo 4-4-2 ? un modulo che d? garanzie. A Palermo ha vinto senza divertire come spesso quest?anno. E? una squadra pratica, solida, determinata. E? la solita Juve. E mercoled? non conter? tanto essere belli, quanto essere pratici. Il Chelsea con Scolari non funzionava pi?. Quel 4-3-3 era uno schema che non portava da nessuna parte. Grande ingolfamento nella zona centrale del campo e poco gioco sulle fasce. Hiddink ha avuto poco tempo per cambiare le cose, tuttavia ho visto che sabato ha gi? corretto qualcosa. Guus ? uno smaliziato, che conosce il calcio a tutti i livelli?.

Ha Lampard che lei non ha mai avuto.

?E forse non avr? mai. E? un giocatore fantastico. Sabato ha fatto un assist perfetto per Anelka. Ha tutto quello che un allenatore chiede a un centrocampista?.

Per?, anche lei doveva accontentarsi e non pretendere un giocatore cos?. Volare pi? basso?

?Lampard ? fantastico. E? un delitto cercare di avere il meglio? Mi hanno detto che c?erano Tiago e Almiron. Sono tornato a casa?.

Ranieri ha tenuto a riposo Del Piero per averlo scoppiettante a Londra. Cosa si aspetta dal suo amico Alex?

?Una prova di concretezza e maturit?. L?ho visto al Bernabeu, queste sono le sue partite?.

Il capitano sta vivendo una seconda giovinezza?

?Ha cominciato a fare cose straordinarie con me in B e non si ? pi? fermato. Oggi unisce la solita qualit? all?esperienza di uno che ne ha passate tante?.

Di Vaio ha detto che a giocargli accanto si rischia di bruciarsi. Esagerato?

?Lui ha una personalit? ingombrante. Non ? facile gestire uno come Del Piero. Se gioca bene non va mai sostituito, se gioca male ti chiedono perch? lo utilizzi. Ma attenti: Ale attira tutta l?attenzione su di s? e pu? trarne vantaggio chi gli sta vicino in campo?.

Amauri, per esempio. Un fenomeno?

?Era sulla mia lista juventina. Ma si infortun?. Pu? giocare con Trezeguet senza problemi. Anche perch? David era abituato a Ibrahimovic, giocatore simile al brasiliano?.

Trezeguet ? tornato al gol. Lo candiderebbe per un posto in Champions?

?Ranieri ha soltanto problemi di scelta con quattro attaccanti di valore. David se sta di nuovo bene ? difficile, molto difficile da lasciare in panchina soprattutto in partite in cui un gol in pi? o in meno pu? decidere tutto?.

Sfida francese: fra i Blues ci sono Anelka e Drogba. Pericolo imminente per Buffon?

?Scolari li alternava, Drogba soffre il dualismo con il compagno. Insieme non ? facile farli giocare. Non sono nella testa di Hiddink. Ma sono scelte che chi fa il nostro mestiere vorrebbe avere. Il loro punto debole, ripeto, ? che hanno troppi giocatori nella zona centrale del campo. Penso a Ballack e a Deco. Le fasce sono da affittare?.

Punto debole della Juve?

?Pu? essere la difesa se Chiellini non ? al massimo. Senza il Chiello anche Legrottaglie rende di meno?.

Lei ha incrociato Ranieri in semifinale di Champions nel 2004 quando allenava il Monaco e lui era al Chelsea. Per caso deve ancora ringraziarlo?

?Quel Chelsea non era ancora uno squadrone, Abramovich stava iniziando. All?andata a Montecarlo sull?1-1, noi restammo in dieci, Ranieri pens? di fregarci e rimpolp? l?attacco. Vincemmo 3-1. Al ritorno il Chelsea and? sul 2-0 e si sent? di nuovo tranquillo. Pareggiammo e andammo in finale?.

Morale?

?Non so molto di Ranieri. Ma lo considero fra i mei benefattori?.

Intanto lui allena la Juve e lei sta a guardare. Pentito?

?Quando prendo una decisione non torno indietro. O meglio, torno a casa. Per? ho capito che ? sempre meglio farsi mandare via che dare le dimissioni. Oggi lavoro per Canal Plus, avrei dovuto essere a Stamford Bridge per commentare la partita, invece ho preferito restare con mio figlio che ? in vacanza. Ma al ritorno a Torino ci sar??.

http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/qu...19104girata.asp

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? 2009-02-23 17:29

Fiat: Moody's taglia rating a Ba1

L'outlook sul debito e' negativo

(ANSA) - ROMA, 23 FEB - Moody's ha tagliato il rating sul debito a lungo termine di Fiat da Baa3 a Ba1 e quello sul debito a breve da Prime-3 a 'Not Prime'.

E' quanto si legge in una nota dell'agenzia di rating, in cui si sottolinea che l'outlook sul debito e' negativo.

Speriamo che vendano qualche assett. sefz

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GRAND?ITALIA ? NELLO STESSO GIORNO IN CUI MOODY DECLASSA IL TITOLO FIAT A ?junk bond? (spazzatura), LA FIAT VARA INCENTIVI PER I MANAGER: MarPionne potr? ricevere diritti che gli consentiranno di ottenere fino a 2 milioni di azioni del Lingotto?

Pierluigi Bonora per Il Giornale

Inizia male la settimana che accompagner? l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, verso alcune importanti scadenze: il Salone dell'auto di Ginevra, nella prima settimana di marzo; l'incontro collegiale organizzato dall'Acea, sempre a Ginevra, dove le case europee si leccheranno le ferite provocate dalla crisi mondiale.

Che l'inizio del 2009 fosse molto difficile, lo stesso Marchionne lo aveva messo in conto (il mercato auto ? colato a picco), e la decisione presa ieri da Moody's di riportare il rating di Fiat nel territorio dei ?junk bond? (spazzatura) ? la conferma. Per il titolo torinese, sotto stress da diverso tempo, ? stata una nuova mazzata (meno 5,6% a 3,54 euro, con scambi pari al 3% del capitale), anche se in Europa c'? chi ha fatto peggio, come Renault e Porsche (entrambe hanno perso il 10%).

Il possibile declassamento del rating assegnato da Moody's a Fiat era stato ventilato lo scorso 15 gennaio. Il taglio riguarda il rating sul debito a lungo termine, da Baa3 a Ba1, e quello sul debito a breve, da Prime-3 a ?Not Prime?. ?L'intervento - spiegano dall'agenzia di rating - riflette il flusso di cassa significativamente negativo nell'esercizio 2008, che ha portato a un peggioramento sensibile nella flessibilit? finanziaria, con un aumento del debito da 5,9 a 6,3 miliardi di euro?.

Il quadro delineato da Moody's non lascia intravedere spiragli positivi: la situazione del mercato ? vista difficile, con un significativo calo dei volumi attesi e limitate prospettive per una ripresa decisa nel 2010. Ecco perch? l'agenzia stima che la redditivit? operativa e la generazione di cassa del Lingotto rimarranno molto deboli nel medio termine e, come conseguenza, che il tempo necessario per l'abbandono della categoria ?spazzatura? e il ritorno al livello di ?investment grade? richieder? pi? tempo.

Il rating Ba1, avverte Moody's, continua a riflettere il forte recupero finanziario degli ultimi anni, un solido profilo industriale, con un'ampia offerta di prodotti e buone posizioni di mercato in diverse aree geografiche. L'outlook negativo, fa sempre notare Moody's, deriva dalla pesante dipendenza di Fiat nei confronti del sostegno continuativo delle sue banche principali, in considerazione del rinnovo delle linee di credito a breve termine (un miliardo di euro), e tiene conto delle previsioni di un deciso peggioramento di Fiat nei suoi mercati chiave.

Moody's vede, infatti, un calo della domanda di auto e veicoli commerciali leggeri di circa il 40% nel primo trimestre del 2009. Per quanto riguarda l'Italia, del resto, il vero impatto degli incentivi alle rottamazioni ? atteso tra aprile e giugno e il dato delle immatricolazioni di febbraio dovrebbe attestarsi a un meno 22-23%, stando alle indicazioni di ieri.

Il declassamento di Fiat ? arrivato nel giorno in cui il cda ha varato un nuovo piano di incentivazione dei manager, che verr? sottoposto alla prossima assemblea del 27 marzo, secondo il quale Marchionne potr? ricevere diritti che gli consentiranno di ottenere fino a 2 milioni di azioni del Lingotto, su un totale di 8 milioni disponibili per l'operazione.

Il piano ? fondato sull'attribuzione di diritti al raggiungimento di obiettivi prefissati per il 2009 e per il 2010, oltre che al mantenimento del rapporto professionale con il gruppo.

[24-02-2009]

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? 2009-02-24 14:02

Fiat: altre 3 settimane cig Termini

Ammortizzatori scattano dal 23 marzo al 10 aprile

(ANSA) - TERMINI IMERESE (PALERMO) - La Fiat ha comunicato alle Rsu dello stabilimento di Termini Imerese ulteriori tre settimane di cassa integrazione. Gli ammortizzatori scatteranno dal 23 marzo al 10 aprile. Il ricorso alla nuova Cig arriva pochi giorni dopo la decisione del Lingotto di ridurre il periodo di Cig di una settimana rispetto a quelle previste, per via degli incentivi governativi alla rottamazione: gli operai di Termini Imerese torneranno in fabbrica il 2 anziche' il 9 marzo.

bleah....

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Il presidente della Rossa: "Ferrari, Azzurra e Juve: era un amico con il quale confidarsi. Ricordo le sue battaglie coraggiose, difendeva i valori dello sport".

MILANO, 24 febbraio 2009 - Il presidente Montezemolo, Luca come lo chiamava semplicemente Candido dal primo giorno, non ? riuscito a trattenere le lacrime mentre abbracciava la moglie Franca e i figli, prima di regalare un?ultima carezza a un uomo a cui vuole bene. Per lui Cannav? non era soltanto il direttore con cui aveva avuto a che fare in quasi trent?anni di vita ai vertici dello sport. Era un amico, un amico prezioso con il quale confidarsi e sfogarsi, ridere, scherzare, gioire per un successo e, raramente, anche litigare.

"Candido era un amico di vita e un amico di sport. Parlare di lui me lo fa sentire ancora qui vicino. Con lui ho condiviso tanti sport dal 1981 a ieri: la vela nel periodo di Azzurra, quando fu uno dei primi a capire che stava nascendo un fenomeno extra sportivo e la port? spesso in prima pagina sulla giornalaccio rosa, il calcio con il Mondiale in Italia e poi la sfortunata parentesi alla Juve e naturalmente la Ferrari che era il mio e il suo grande amore".

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BELLI, BULLI E POTENTI ? LA RADIOGRAFIA DEI SERVIZI SEGRETI INGLESI ALLA CLASSE DIRIGENTE ITALIANA DELLA PRIMA REPUBBLICA: CRAXI UN BULLO, COSSIGA E ANDREOTTI DAL FARE PRATICO, AGNELLI UN FAUNO, RIZZOLI INADATTO ALLA GRANDE IMPRESA?

Mattia Bernardo Bagnoli per "La Stampa"

...

Ecco allora comparire Gianni Agnelli. ?Fino a ben oltre i 30 anni ha condotto la vita del play-boy internazionale. Poi ha sviluppato una personalit? completamente diversa ed ? diventato molto influente. Presidente della Fiat dal 1966. Si dice voti il partito Repubblicano ma ? ben visto dai Comunisti. Bench? molto impressionato dalla grinta e dalla tecnologia degli Usa, vede l'influenza dell'America in Europa come portatrice di pericoli.

Agnelli - prosegue il rapporto - ? magro e d'aspetto giovanile: ha tratti in qualche modo disegnati, buffi, da fauno. Una punta d'alterigia. Molto intelligente e spiritoso, non ostenta la sua ricchezza - come tutti gli alti dirigenti della Fiat?.

...

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-3872.htm

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Il circolo degli Elkann

Luned? sera, alle ore 18, il Circolo della Stampa di Torino in Corso Stati Uniti avrebbe dovuto ospitare la presentazione del libro ?Ottanta metri di mistero? che il collega Giuseppe Puppo ha scritto sul caso della tragica morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nove anni fa, le cui circostanze ancora oggi non sono state del tutto chiarite. Il libro, tra l'altro, si vale della presentazione di un magistrato della valenza di Ferdinando Imposimato. La vernice, annunciata dai quotidiani La Stampa e La Repubblica, ? stata improvvisamente annullata in virt? di un messaggio, fatto pervenire all'autore soltanto poche ore prima del via dagli uffici del Circolo, nel quale si parla di generici ?motivi tecnici?.

La verit? ? che i signori Elkann, padre e figlio (John), hanno letto la notizia che non conoscevano e visto l'argomento per loro fastidioso hanno fatto una telefonatina... La stampa, in senso lato, dovrebbe essere libera e il Circolo la sua casa. A Torino, evidentemente, la stampa non ? cos? libera e quelo che dovrebbe essere il suo Circolo, in realt? ? casa Elkann.

http://www.nuovasocieta.it

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Elkann, multa salata a Milano

Lapo parcheggia in sosta vietata

A Lapo le regole non piacciono proprio. Sabato, durante lo shopping, ha parcheggiato l'auto in sosta vietata, davanti alla boutique di Armani in via Manzoni. Incurante della effrazione, il giovane rampollo della famiglia Agnelli si ? allontanato e si ? dedicato alle sue compere. Peccato per? che al ritorno ha trovato sull' Audi nuova di zecca una bella multa. Cos?, in tutta fretta, come un provetto atleta, ? risalito in macchina, sfrecciando per il centro della citt?. Peccato che un paparazzo, appostato a seguire ogni suo movimento, ha ripreso la scena fotogramma per fotogramma.

http://www.tgcom.mediaset.it

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Pattinaggio, Lavinia Borromeo tra gli organizzatori dei mondiali

La passione per il pattinaggio di figura ha conquistato i torinesi a partire dai giochi olimpici invernali 2006; dalla fine delle olimpiadi a oggi, oltre 70 mila spettatori hanno assistito alle varie manifestazioni sul ghiaccio (gran gal?, campionati italiani assoluti, spettacoli Winx on ice) organizzati a Torino e provincia, e quasi 80 mila persone hanno pattinato sulle tre piste olimpiche del Palavela. In un simile clima, si guarda con impazienza e grandi aspettative ai campionati mondiali di pattinaggio di figura del 2010 che si terranno proprio a Torino. Intanto sono stati presentati in questi giorni alla Bit di Milano il comitato organizzatore e il logo della manifestazione. Tra gli organizzatori, coordinati da Lavinia Borromeo Elkann (foto) figureranno Pier Paolo Maza, Marco Bellion (presidente Fisg Piemonte), Tiziana Nasi (presidente Torino Olimpyc Park), Anna Casale Ghigo, Raffaella Locatelli (Fisg), Walter Cecconi (Fisg)e Paolo Bellino (direttore Top).

All?evento, che sar? presentato nel corso dei prossimi campionati che si terranno a fine marzo a Los Angeles, parteciperanno circa 200 atleti rappresentanti oltre 50 paesi.

http://www.pagina.to.it

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Joined: 14-Jan-2008
461 messaggi
Il presidente della Rossa: "Ferrari, Azzurra e Juve: era un amico con il quale confidarsi. Ricordo le sue battaglie coraggiose, difendeva i valori dello sport".

MILANO, 24 febbraio 2009 - Il presidente Montezemolo, Luca come lo chiamava semplicemente Candido dal primo giorno, non ? riuscito a trattenere le lacrime mentre abbracciava la moglie Franca e i figli, prima di regalare un?ultima carezza a un uomo a cui vuole bene. Per lui Cannav? non era soltanto il direttore con cui aveva avuto a che fare in quasi trent?anni di vita ai vertici dello sport. Era un amico, un amico prezioso con il quale confidarsi e sfogarsi, ridere, scherzare, gioire per un successo e, raramente, anche litigare.

"Candido era un amico di vita e un amico di sport. Parlare di lui me lo fa sentire ancora qui vicino. Con lui ho condiviso tanti sport dal 1981 a ieri: la vela nel periodo di Azzurra, quando fu uno dei primi a capire che stava nascendo un fenomeno extra sportivo e la port? spesso in prima pagina sulla giornalaccio rosa, il calcio con il Mondiale in Italia e poi la sfortunata parentesi alla Juve e naturalmente la Ferrari che era il mio e il suo grande amore".

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Allo stesso tempo ha saputo essere durissimo con chi rovinava il suo giocattolo.

LCM "Ricordo le sue battaglie coraggiose. Pensate a cosa fece per il salto truccato di Evangelisti a Roma, a come sfid? Nebiolo uno degli uomini pi? potenti dello sport in quei giorni, a come ha sempre combattuto il doping, al suo atteggiamento intransigente negli scandali del calcio".

****Sport_Vari/Altri_Sp...ntezemolo.shtml

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Joined: 25-Jul-2006
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Elkann, multa salata a Milano

Lapo parcheggia in sosta vietata

A Lapo le regole non piacciono proprio. Sabato, durante lo shopping, ha parcheggiato l'auto in sosta vietata, davanti alla boutique di Armani in via Manzoni. Incurante della effrazione, il giovane rampollo della famiglia Agnelli si ? allontanato e si ? dedicato alle sue compere. Peccato per? che al ritorno ha trovato sull' Audi nuova di zecca una bella multa. Cos?, in tutta fretta, come un provetto atleta, ? risalito in macchina, sfrecciando per il centro della citt?. Peccato che un paparazzo, appostato a seguire ogni suo movimento, ha ripreso la scena fotogramma per fotogramma.

http://www.tgcom.mediaset.it

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Ottima scelta Lapo, non c'? paragone con le Fiat.

Modificato da raia

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Joined: 24-Oct-2006
11240 messaggi

Juventus: in borsa a un quinto del valore iniziale

Il giorno appresso alla sconfitta di Londra, la Juventus deve registrare una ben diversa batosta di ordine finanziario. Il titolo Juventus F.C. ? sceso a quota ?0,72, valutazione che corrisponde esattamente a un quinto del valore di emissione.

Il titolo venne emesso nel 2002 a ?3.60, ed ebbe una crescita progressiva fino a sfiorare quota ?4.00 nel corso dell'anno. Successivamente ci fu un deprezzamento lento, e poi un crollo deciso coincidente con lo scoppio di Calciopoli. Con il nuovo corso avviato dopo la retrocessione della squadra in Serie B c'? stata una ripresa e poi il nuovo calo sul quale incide ovviamente il trend negativo delle borse di tutto il mondo. L'assetto azionario della Juventus risulta ripartito fra un 60% in propriet? all'Ifil la finanziaria che fa capo agli eredi Agnelli, un 7.5% intestato alla Lafico s.a.l libica, e a un restante flottante pari al 32.5% per un capitale di ?20.155.333 .

Delle tre societ? calcistiche quotate in borsa, quella che ha avuto vita pi? travagliata ? stata la Lazio, che ha sub?to due tracolli con relativa ricapitalizzazione: a ieri la quotazione era di ?0.33. La Roma ha avuto forti perdite in quasi un decennio di quotazione. Con ?0.61 ha una quotazione che si aggira intorno a un quarto della quota di emissione.

http://www.agenziami.it

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Juve Alla Conad gli spazi esterni nuovo stadio

Gio 26 Feb, 06:38 PM

La Conad gestir? gli spazi commerciali esterni del nuovo stadio della Juventus, ricostruito al posto del Delle Alpi e pronto nel 2011. E' il primo caso in Italia, in cui le aree esterne (quella di Torino ? di 34 mila metri quadrati) di un impianto privato multifunzionale vengono cedute a un soggetto commerciale. In particolare, a gestire la grande area dedicata a shopping, spesa alimentare e ristoro sar? la Nordiconad, una delle otto cooperative associate alla Conad. La Juventus si allinea cos? ai modelli Bayern (Allianz arena) e Manchester. La societ? bianconera punta cos? ad aumentare i ricavi, con una previsione del 20% in pi? di quelli attuali.

http://it.eurosport.yahoo.com

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Joined: 24-Oct-2006
11240 messaggi

Lega calcio, da matarrese a beretta, daL DUPLEX galliani-berlusconi alla lobby Montezemolo-della valle? - oggi seduta fiume dei presidenti a Milano: Il profilo del manager porta a MAURIZIO Beretta, Il dg di LUCA-LUCA in Confindustria?

Stamane i 20 presidenti di A si riuniranno in Lega ?finch? non avremo trovato un accordo condiviso sulla Lega del futuro?. La maggioranza spinge per la svolta manageriale ?in modo da avere voce in capitolo su nuovi stadi, sicurezza, legge tv, rapporto con il governo, per ridisegnare il calcio di vertice in chiave davvero moderna?.

L'identikit che in tutti questi giorni i presidenti stanno disegnando e che oggi perfezioneranno nei contorni porta ad un manager di altissimo livello ma molto discreto, Maurizio Beretta, direttore generale della Confindustria con Luca Cordero di Montezemolo presidente, dal 2004 al 2008.

Beretta ? milanese, ha 53 anni, nasce giornalista all'agenzia Asca poi miete successi in 20 anni di Rai: al Tg1 redattore, inviato, caporedattore per l'informazione economica e sindacale, vicedirettore. Eccolo manager: direttore delle relazioni istituzionali e internazionali Rai, direttore Divisione Uno con responsabilit? su budget e palinsesti di Rai 1, Rai 2, Tg1, Tg2 e Rai Sport.

Ha quindi anche un'esperienza diretta nei diritti tv del calcio: da lui ? dipeso l'acquisto degli highlights dalla Lega. Nel 2000 ? direttore di Rai Uno. Dal giugno 2001 approda alla Fiat: direttore relazioni esterne e comunicazione e dal 2003 direttore relazioni istituzionali e internazionali del pi? grande gruppo industriale privato italiano. E' stato presidente del Fiat MediaCenter e consigliere di Upa, Utenti pubblicit? associati, cassaforte dell'Auditel.

I presidenti che pensano a lui dicono con orgoglio: ?La Lega non si ? neanche mai sognata un manager del genere che lavori a servizio di tutti i presidenti. Chiederemo un s? corale per contattarlo. Se vogliamo davvero crescere e diventare una Confindustria?.

http://www.dagospia.com/rubrica-1/varie/articolo-3965.htm

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