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CRAZEOLOGY

Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"

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Io ho alcune notiziette riservate di cui non posso riferire qui.

Non vorrei mai che cambino alcune cosette in modo casuale.

Comunque alcune delle ultime letture mi piacciono molto. ;)

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Su Crazy...non tenerci sulle spine. Qualcuno se li vuole comprare ?

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No, no.

Lasciamo che il fiume scorra senza ostacoli.

Non dobbiamo aiutare i nostri nemici. ;)

(che ci leggono)

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MONTEZEMOLO CONTRO MONTEZEMOLO

Milano, 21 apr. - di Ambrogio Crespi - "Il presidente uscente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, sottolinea di essere a favore del dialogo e dello spirito di squadra e annuncia che oggi pomeriggio, all'assemblea degli industriali di Ferrara, far? un punto, dopo le sue prese di posizione sui sindacati di venerd? scorso al Lingotto di Torino.

Lasciando l'assemblea de Il Sole 24 Ore, Montezemolo ha dichiarato ai giornalisti: "Sono a favore del dialogo e dello spirito di squadra. Oggi pomeriggio sono all'assemblea degli industriali di Ferrara e avr? modo di puntualizzare". "La mia posizione - ha sottolineato - era chiarissima, per chi non estrapolava solo una frase. Non sono stato frainteso, il pensiero ? quello, ma va inserito in un'ottica pi? generale". (APcom 16.30 dei 21/4)

Questa agenzia agiunge un p? di ridicolo alla polemica che ha coinvolto l'ex presidente di Confindustria, il quale si ? iscritto al partito di ispirazione berusconiana che dice: "Non sono io che sparo cazzate ma sono i giornalisti che capiscono male". Francamente stuccevole, ma vediamo cosa aveva detto Montezemolo a prescindere dal contesto che non attenua n? modifica il senso delle sue parole. ?Il risultato delle elezioni conferma quanto andiamo dicendo da tempo: i lavoratori non si sentono pi? rappresentati da forze politiche e sociali incapaci di dare risposte vere ai loro problemi concreti. E sono molto pi? vicini alle nostre posizioni che non a quelle dei sindacalisti?. Con l'agenzia sopra riportata lo stesso Luca Cordero d Montezemolo prende le distanze da se stesso, e bene fa pech? l'ha sparata veramente grossa. Manager di successo e capo degli industrali italiani si candida ad essere il tutore dei lavoratori dimenticando non solo la storia che ci dice che se fosse per quelli come lui le otto ore sarebbero ancora dodici, ma in un Paese dove si perpetra una silenziosa strage di lavoratori, e non capisco perch? sia stata chiamata "morti bianche", ci deve spiegare colui che ha guidato i "padroni italiani", cosa ha fatto per combattere e sconfiggere questa piaga che ? costituita da 3 lavoratori morti ammazzati ogni giorno, oltre 1.000 ogni anno, e se la sicurezza nemica del profitto non ? responsabilit? dei datori di lavoro di cui lui ? il massimo dei responsabili.

I sindacati non sono anacronistici, magari difendono interessi particolari e lo fanno con veemenza e spesso in modo sbagliato, ma questo riguarda i lavoratori e i loro rappresentanti e il processo di rinnovamento di un sistema organizzativo che tutela i propri iscritti, una corporazione, che ha tra i pensionati il maggior azionista, ed ? evidente, quindi che facciano sempre di pi? gli interessi di ex lavoratori magari a dispetto dei nuovi lavoratori.

Non conosco lo stipendio di Montezemolo, credo che sia di svariati milioni di euro, ma conosco la media delle retribuzioni dei lavoratori italiani, 1200 euro al mese, e cosa pu? avere in comune uno che guadagna 1.200 euro al mese con Montezemolo? Niente. Infatti ? lui che si arroga il diritto di rappresentare chi oggettivamente ha interessi e bisogni diversi dai suoi, salendo sul carro del vincitore di oggi, andando a dividersi un bottino che non ? suo, e non solo si ? preso come ? ovvio gli sberloni dai sindacalisti, e da Marini che ? scontato, ma se li ? presi anche dalla Lega che deve governare il Paese e non pu? farlo provocando i sindacati. Forse potr? contare su Calearo, la grande candidatura veneta voluta dal genio di Veltroni, pronto a passare con il vincitore dopo averlo tradito per uno scranno in parlamento.

Ma dove sta l'imprenditoria illuminata, gli Olivetti i Pirelli ma anche gli Agnelli, hanno sempre pi? delegato a manager, ai Romiti ieri ed ai Montezemolo oggi, i quali per natura cercano di attribuirsi meriti altrui e scaricare sui sottoposti responsabilita e lavoro, troppi manager e pochi padroni. Speriamo nella Mercegaglia che ? un imprenditore, e donna due buone notizie, mentre il nostro Montezemolo speriamo di vederlo su Striscia la notizia che ha avuto il merito di renderlo simpatico ma di non attenuare le cazzate che spesso gli scappano e che non tutti riescono a capire fuori dal contesto.

http://www.clandestinoweb.com

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22 aprile 2008

Montezemolo: "Roma? No, ? l'ora di Maranello"

Lunga intervista sulla giornalaccio rosa di oggi al presidente Ferrari. Che rivela, lasciando la carica pi? alta di Confindustria, di non aver mai pensato di arrendersi alle lusinghe della politica, e di volere ora dedicarsi a fondo alle rosse, inseguendo la vittoria n? 101. Poi i ricordi, i personaggi, Schumi, il calcio...

ROMA, 22 aprile 2008 - Dopo la Confindustria, promette di trascorre molto tempo a Maranello, perch? "ci sono tantissime cose da fare, tra modelli, mercati e corse". Si dice compiaciuto della passione di Alonso per la Ferrari ma "schierare una coppia Raikkonen-Alonso significherebbe volersi far male: io voglio due piloti equilibrati, che collaborino". E non pago dei 100 gran premi conquistati da presidente della squadra di Maranello, ? gi? concentratissimo su Montmel?.

Luca di Montezemolo parla a ruota libera nellal lunga intervista pubblicata dalla giornalaccio rosa dello Sport in edicola oggi. Senza tralasciare i ricordi di giovent? e i personaggi incontrati (Schumacher in primis), i rapporti con la politica ("non avrei mai fatto il Presidente del Consiglio") e quelli col calcio ("fui presidente della Juve controvoglia").

http://www.giornalaccio rosa.it

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ILSOLE24ORE.COM > http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ulesView=Libero

Dal nuovo stadio Juve 35 milioni a stagione

di Luca Veronese

Non sar? un'azienda dell'automotive, per rispetto dell'azionista di maggioranza (la famiglia Agnelli) e del gruppo Fiat (gi? sulle maglie bianconere con New Holland). Non sar? nemmeno un'azienda dello sportswear, per rispettare il contratto con Nike. Ma dal 2011 lo stadio della Juventus ? quello da 105 milioni di euro e circa 41mila posti che verr? costruito a Torino al posto del Delle Alpi ? avr? il nome di uno sponsor.

Il club di Corso Galileo Ferraris sar? il primo in Italia a sfruttare il naming right, vender? cio? il nome dello stadio a uno sponsor. Cos? come fanno da anni negli Usa; e seguendo l'esempio delle squadre di Inghilterra, Germania e Olanda: la compagnia aerea Emirates paga 4 milioni di euro all'anno per dare il nome allo stadio dell'Arsenal di Londra; l'Amburgo incassa 4,3 milioni dal contratto di renaming firmato con Hsh Nord Bank.

Con l'intesa raggiunta con Sportfive, societ? specializzata nel marketing sportivo del gruppo Lagard?re, la Juve incasser? 75 milioni di euro per 12 anni: 6,5 milioni di euro all'anno da quando lo stadio verr? aperto al pubblico (sette giorni su sette, con spazi anche per i negozi e l'intrattenimento). Quindi, secondo i piani, a partire dal 2011 fino al 2023.

Sportfive gestir? in esclusiva il nome dell'impianto (assegnato ogni quattro anni); la vendita del 50% dei palchi; e i 650 posti della tribuna premium. La collaborazione tra le due societ? comincer? gi? dalla prossima stagione con attivit? collaterali, mentre lo sfruttamento dello stadio per le sponsorizzazioni inizier? gi? dal cantiere. ? prevista inoltre la ripartizione di eventuali extra-profitti secondo parametri e valori che non sono stati resi noti.

?Cerchiamo di avere una strategia di lungo termine ? ha detto ieri a Milano, alla presentazione dell'accordo Jean-Claude Blanc, amministratore delegato e general manager della Juventus ? in un calcio nel quale la visione si ferma di solito alla partita della domenica successiva. L'accordo con Sportfive ci permette di avere risorse da investire sulla squadra e essere ancora pi? competitivi sul terreno di gioco?. L'obiettivo per la Juventus come ha spiegato il direttore commerciale del club, Marco Fassone, ? arrivare a un fatturato da stadio di 30-35 milioni di euro (circa il 12-15% del giro d'affari complessivo) nella prima stagione del nuovo impianto. ?Intendiamo valorizzare ? ha aggiunto Blanc ? 12 grandi sponsor, cos? come fanno la Champions League, le Olimpiadi o il Roland-Garros?. Il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ha salutato con soddisfazione la nuova iniziativa sullo stadio: ?Siamo una societ? quotata, puntiamo a vincere mantenendo l'equilibrio economico?, ha spiegato.

Per Sportfive, l'azienda che dar? il nome al nuovo stadio della Juve potrebbe venire da qualsiasi settore: ?Dal beverage come dal settore bancario-assicurativo, e potrebbe anche essere non italiana?, come dice Luca De Ambroggio, amministratore delegato di Sportfive Italia. ?La dirigenza della Juve ha capito perfettamente come valorizzare l'esperienza dello stadio?, ha commentato Richard Worth, ceo di Sportifive Group. Ci sono altri club italiani pronti a operazioni di naming right? ?Ne avevo parlato con il Milan ? ha detto Worth, considerato tra gli ideatori dell'attuale Champions League ? ma al Milan manca uno stadio di propriet??.

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AGNELLI:PRESENTI I BIG DELLA FINANZA ALLA MOSTRA SULL?AVVOCATO

(AGI) - Milano, 22 apr. - Gran parterre all?inaugurazione de ?Il Secolo dell?avvocato?, la mostra che si e? aperta questa sera al Palazzo della Ragione a Milano e interamente dedicata a Gianni Agnelli. Erano presenti il presidente del consiglio di sorveglianzxa di Intesa San Paolo Giovanni Bazoli, l?omologo di Mediobanca Cesare Geronzi, il presidente della Pirelli Marco Tronchetti Provera, il vicepresidente della Fiat John Elkan accompagnato dalla moglie Lavinia Borromeo, l?amministratore delegato di Fiat auto Luca De Meo, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, l?amministratore delegato di Rcs Antonello Perricone, il professore di Diritto societario Guido Rossi, diversi esponenti della famiglia Nasi, il finanziere Romain Zaleski, l?ex commissario europeo Mario Monti, il patron delle cliniche lombarde Giuseppe Rotelli.

Nutrita anche la rappresentanza del mondo giornalistico: da Gad Lerner a Paolo Liguori, fino al direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli. A fare gli onori di casa l?assessore alla cultura di Milano Vittorio Sgarbi e l?ex direttore della Stampa, Marcello Sorgi, che ha curato la mostra sull?avvocato che gode dell?alto patronato del presidente della Repubblica italiana. (AGI)

http://www.diritto-oggi.it/archives/00032172.html

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Luca cerca di piazzarsi ma nessuno lo vuole

Essersi fatto rimbrottare da Roberto Calderoli perch? si alimentano tensioni nel Paese, costituisce un bel paradosso per Luca Cordero di Montezemolo. Il presidente confindustriale ?con il ditino alzato?, sempre pronto a insegnare con petulanza a tutti il loro mestiere, ? stato richiamato dal rude leghista a non cercare d?instaurare un clima di vendetta nelle relazioni industriali.

D?altra parte ? inevitabile che chi ha iniziato il suo mandato - anzi ha fatto tutta la campagna per essere eletto presidente contro i damatiani - dicendo che il leader confindustriale suo predecessore (e en passant il ministro leghista al Lavoro Roberto Maroni) aveva criticato troppo la Cgil e aveva irrigidito troppo le relazioni industriali, chi si ? messo da s? in questi panni, se alla fine del suo mandato, se ne sbotta in una tirata contro i sindacalisti ?signori del veto?, incapaci di chiudere le trattative fondamentali, finisce per prestarsi a essere preso in giro, come ? successo, da quel rozzo genio politico che ? il dentista bergamasco gi? (e forse presto di nuovo) ministro delle Riforme.

Per capire perch? Montezemolo si ? esposto a questa figuraccia, bisogna leggere l?intervento di Sergio Marchionne all?ultima assemblea di Confindustria del 18 aprile al Lingotto: un intervento tutto d?attacco al contratto dei metalmeccanici recentemente firmato. Un attacco alle condizioni di rigidit? imposte da questo accordo, che si collega alla spiegazione compiuta dall?amministratore delegato della Fiat, sul perch? degli ultimi trentamila assunti dalla societ? torinese, solo 6400 sono italiani.

E? dal giorno della firma del contratto che Marchionne borbotta. Massimo Calearo che era stato in questi anni un uomo Fiat, alternativo - ma ugualmente Torinodipendente - ad Alberto Bombassei, presidente di Federmeccanica, visto il clima imperante, ha preferito filarsela in parlamento con Walter Veltroni. E Montezemolo? Montezemolo si ? allineato, con un po? di malagrazia al nuovo clima, in attesa della prossima fase.

Ma che ruolo giocher? il presidente uscente in questa ?prossima fase?? Secondo un notissimo banchiere, grande regolatore dell?establshment, ?nessuna?.

Lui, per?, cerca ancora un qualche spazio: cerca di difendere innanzi tutto un proprio ruolo nel ?sistema? (cos? i confindustriali definiscono la loro organizzazione). Vorrebbe poter fare almeno il presidente della Luiss, gli piacerebbe che l?universit? confindustriale divenisse quella sorta di fondazione che ha detto di volere organizzare per continuare a dare ?idee? alla politica.

Per pesare il primo fronte su cui dovr? misurarsi sar? quello Fiat, dove non solo in molti danno John Elkann strepitante per prendere il suo posto da ?presidente?. Ma in molti richiamano la necessit? prioritaria di tenere buono Marchionne, corteggiato oltre ogni limite da quelli dell?Ubs (che forse per? non ? una presidenza, quella della banca svizzera, viste le sue condizioni strutturali, cos? appetibile). E per ?mantenere sereno? Marchionne, ?la famiglia? ? pronta a tutto anche a marginalizzare sempre pi? Montezemolo.

E la Rcs? Dove ? finita la speranza di una presidenza editoriale che gli desse una qualche voce anche sul fondamentale Corriere della Sera? Poche speranze. Piergaetano Marchetti si ? schierato senza riserve in difesa di Cesare Geronzi pur di mantenere le sue posizioni, e Giovanni Bazoli ha convenuto con Geronzi che se si arriva a una situazione drammatica, ? meglio come presidente di mediazione contare sul saggio Paolo Mieli che su persone non di peso.

E la politica? Nessuno offre pi? niente a Montezemolo in politica: passato il momento magico in cui un suo appoggio poteva portare un sia pur marginale vantaggio elettorale, nessuno regala niente a una personalit? in declino.

Tutto sommato, queste notizie sembrano non dispiacere a Emma Marcegaglia. Almeno dal fronte del ?predecessore? le verranno assai pochi condizionamenti.

http://www.loccidentale.it/node/16471

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? 2008-04-24 11:11

Fiat: ricavi record oltre 15 mld

Primo trimestre 2008, risultato gestione ordinaria +28, 7%

(ANSA) - TORINO, 24 APR - I ricavi del gruppo Fiat, nel primo trimestre 2008, hanno superato i 15 miliardi di euro (circa il 10% in piu' rispetto al 2007). Si tratta del piu' alto livello per un primo trimestre nella storia del Gruppo. Al risultato hanno contribuito tutti i business. Il risultato della gestione ordinaria del gruppo ha raggiunto, sempre nel primo trimestre, i 766 milioni, in aumento del 28,7% rispetto al 2007. Il risultato netto e' pari a 427 milioni. Confermati tutti i target per il 2008.

2008-04-24 11:22

Fiat Auto: risultato 193 milioni

Primo trimestre 2008, +53% senza componenti non ricorrenti

(ANSA) - TORINO, 24 APR - Fiat Group Automobiles ha realizzato nel primo trimestre dell'anno un risultato della gestione ordinaria di 193 milioni di euro. Il risultato rappresenta il 2,8% dei ricavi ed e' di poco superiore al livello registrato nel 2007. Il risultato e' in aumento di 81 milioni di euro (+53%) se si escludono le componenti non ricorrenti.

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ECONOMIA gioved? 24 aprile 2008, 07:00 http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=256965

Ubs, Marchionne fa il bis Coordiner? gli indipendenti

Sergio Marchionne da ieri ? un po? pi? ?uno e bino?. L?amministratore delegato di Fiat Group, che questa mattina esaminer? con il cda i dati del primo trimestre del Lingotto, si ? fatto carico di un nuovo impegno in Ubs. Oltre a ricoprire la carica di vicepresidente non esecutivo del colosso bancario svizzero, Marchionne ha assunto anche quella di coordinatore degli amministratori indipendenti.

L?incarico aggiuntivo del top manager, che comunque ha assicurato che gli impegni in Ubs non interferiranno con il suo lavoro a Torino, rientra in un pacchetto di misure che con cui il presidente della banca, Peter Kurer, intende rivedere la governance. La stessa Ubs ha infatti riconosciuto gravi falle nei controlli interni e nell?affrontare i rischi che hanno portato alle svalutazioni (37 miliardi di dollari) e a una forte esposizione sui subprime Usa. L?assemblea che si ? svolta ieri a Basilea ha approvato una ricapitalizzazione urgente per 15 miliardi di franchi. Marchionne affiancher? cos? Kurer - il cui mandato di un solo anno viene per? letto dal mercato come una misura transitoria che lascia aperta per il 2009 ogni scenario, inclusa la nomina al vertice dell?attuale ad di Torino - nel lavoro di ripensamento strategico del gruppo e, quindi, nel ridimensionamento del ruolo di investment banking nonch? nella valutazione di rischi degli investimenti. E a chi gli chiedeva delle difficolt? per il rilancio della banca, Marchionne ha replicato come, malgrado la crisi, ?questo ? un gruppo con una certa forza: ha preso delle sberle sul mercato Usa come tante altre istituzioni finanziarie, ma il suo core business ? di una qualit? eccezionale. Si dovranno ridurre le aperture della banca d?investimento, un processo doloroso ma lo faremo?. E a proposito delle critiche mosse ai vecchi e nuovi vertici, Marchionne ha replicato come la maggioranza dell?assemblea si sia espressa con chiarezza, mentre ?non bisogna dimenticare che Marcel Ospel (il presidente dimissionario, ndr) ? colui che ha costruito la banca dandole un respiro internazionale?. Marchionne, indicato dall?ex numero uno Luqman Arnold come il presidente di transizione ideale per Ubs, ha espresso infine fiducia nel neopresidente Kurer, giubilato dallo stesso Arnold, affermando che ha le qualit? giuste per guidare l?istituto svizzero. Sul trimestre della Fiat, all?ordine del giorno del cda di oggi, Marchionne si ? limitato a dire che ?i conti sono buoni?. In Borsa il titolo Fiat, in controtendenza con il mercato, ha chiuso a 13,54 euro, con un incremento dell?1,65 per cento.

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? 25 APRILE: FRANZO GRANDE STEVENS FIRMA APPELLO ANTI-GRILLOENERGIA: LEGAMBIENTE MARCHE, APPLICHIAMO PEAR REGIONALE ?25 APRILE: FRANZO GRANDE STEVENS FIRMA APPELLO ANTI-GRILLO

(AGI) - Torino, 23 apr. - Anche l?avvocato Franzo Grande Stevens ha firmato l?appello anti-Grillo promosso dal deputato torinese del partito democratico, Stefano Esposito. Un appello che porta gia? le firme dell?ex presidente della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky, il professore di istituzioni di diritto, Guido Neppi Modona, il docente di Storia Contemporanea, Giovanni De Luna e di altre cento persone tra costituzionalisti, storici, amministratori locali, docenti, scrittori, legali compreso il penalista Gian Paolo Zancan, ex presidente dell?Ordine forense torinese. Un appello dove viene detto ?il 25 aprile ci parla, fermiamoci ad ascoltarlo? e invita soprattutto a partecipare alla manifestazione istituzionale organizzata dal consiglio regionale del Piemonte, dal Comitato regionale Resistenza e Costituzione, dalla Citta? di Torino, dalla Provincia e dal coordinamento delle associazioni partigiane in piazza Castello, poco lontano da piazza San Carlo dove si esibisce nelle stesse ore il comico Beppe Grillo con il suo V2-Day per raccogliere le firme del referendum ?Libera informazione in libero Stato?.

Con il trascorrere delle ore si intensifica dunque la mobilitazione di intellettuali e politici torinesi da una parte e che punta a legare il 25 aprile con la difesa della Costituzione manifestando contro il popolo ?vaffa? senza mai citarlo e dall?altra quello dei grillini con al centro della protesta il mondo dell?informazione.(AGI)

http://www.diritto-oggi.it/archives/00032195.html

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MARCHIONNE DUPLEX O UN ALTRO PASSO VERSO L?ADDIO? ? IL VICEPRESIDENTE NON OPERATIVO DI UBS SI CARICA DI GUIDARE I MANAGER INDIPENDENTI - "MA IL MIO LAVORO IN FIAT NON CAMBIA" (LAVORERA? DI NOTTE?)?

Salvatore Tropea per ?la Repubblica?

Vicepresidente non operativo ma con l?incarico di "lead indipendent director" che poi vuol dire coordinatore degli amministratori indipendenti e del rapporto tra questi e il presidente, oltre che membro del comitato sulle nomine e sulla governance del gruppo.

Insomma quella che sembrava dover essere una sine cura per Sergio Marchionne ai vertici della Ubs, la potente banca svizzera uscita malconcia dall?uragano subprime, da ieri ? un impegno non proprio di tutto riposo fuori dal Lingotto.

E? quanto emerso dall?assemblea Ubs che a Basilea ? stata chiamata ad approvare i conti del 2007 chiusi una perdita di 4,4 miliardi di franchi svizzeri (2,8 miliardi di euro) e a dare il via a un aumento di capitale di 15 miliardi di franchi (9,3 miliardi di euro), il secondo in poco tempo riservato agli azionisti dopo quello da 13 miliardi di franchi destinato ai fondi sovrani di Singapore, a Gic e a un anonimo investitore del Medio Oriente.

Rimbalzata a Torino e negli ambienti finanziari italiani, alla vigilia del cda che oggi esaminer? al Lingotto i risultati del primo trimestre Fiat, la notizia ha ripreso ad alimentare le voci su un disimpegno di Marchionne a Torino. Ma la sua replica ieri a proposito del nuovo ruolo di leader dei consiglieri indipendenti ? stata: ?E? semplicemente l?ufficializzazione di quello che facevo prima e comunque ? un impegno che non diminuisce ci? che sto facendo in Fiat?.

Osteggiato dall?ex presidente Luqman Arnold, titolare del fondo Olivant detentore di un 1% di Ubs, che per settimane ha corteggiato Marchionne per un incarico di primo piano, il neopresidente Peter Kurer che da ieri ha preso il posto del dimissionario Marcel Ospel ha parato il colpo arruolando il ceo del Lingotto nel plotone ristretto degli uomini che dovranno rimettere in rotta la banca elvetica.

Un compito che, se non ? esattamente quello di creare una squadra come quella con la quale Marchionne ha risolto brillantemente la crisi Fiat, certo gli rassomiglia, almeno per la parte riguardante la valutazione dell?efficacia dei componenti del consiglio compreso il presidente e i vice.

In realt? l?Ubs aveva bisogno di una cura da cavallo dopo il crollo che ha imposto la maxi svalutazione: quella che Kurer ha annunciato ieri con un pacchetto di misure per la cui attuazione si avvarr? appunto di Marchionne. Queste misure prevedono l?abolizione dell?ufficio di presidenza (era stata una richiesta di Olivant) e la sua sostituzione con i comitati composti in larga misura da membri indipendenti.

I due nuovi vicepresidente sono Stephan Haeringer, che operer? come suo sostituto e Marchionne, appunto come "lid". Assieme a Kurer, il ceo di Fiat ripenser? la strategia del gruppo che ora si muover? nella direzione di un ridimensionamento dell?investiment banking e della pi? attenta valutazione dei rischi degli investimenti allo scopo di evitare le secche sulle quali Ubs ha rischiato di arenarsi nei mesi scorsi.

Poco reattiva e attendista la Borsa elvetica su Ubs mentre quella italiana, consentendo a Fiat di recuperare in chiusura un 1,65%, aspetta oggi i conti di quello che Marchionne ha definito ?un buon trimestre?.

LINGOTTO, GRUPPO IN GRADO DI ASSORBIRE RALLENTAMENTO MERCATI

(Adnkronos) - ?I risultati molto positivi conseguiti nel primo trimestre forniscono una base solida per l?impegno del gruppo alla crescita dei ricavi e all?incremento dei margini nel perioro 2008-2010?. E? quanto si legge nella relazione che accompagna i conti del primo trimestre del Gruppo Fiat, approvati oggi dal cda presieduto da Luca Cordero di Montezemolo.

Pur rilevando che nel corso del trimestre ?il contesto economico per alcuni segmenti di mercato e aree geografiche si e? indebolito?, e che ?il gruppo sta incominciando a incontrare, nel mercato dei veicoli industriali, la debolezza di alcune aree europee?, il Lingotto ribadisce che ?nonostante questi rallentamenti, riteniamo che il nostro portafoglio di attivita? ci consentira? di assorbire l?impatto negativo sui risultati?.

Pertanto, il gruppo conferma tutti gli obiettivi fissati per il 2008: ricavi ben oltre i 60 mld, risultato della gestione ordinaria tra 3,4 e 3,6 mln, utile netto tra 2,4 e 2,6 mld, utile per azione tra 1,90 e 2 euro. Confermata, inoltre, la generazione di cassa nell?anno di almeno 1,1 mld, che determina una disponibilita? netta industriale a fine anno di 1,5 mld. Infine, il Lingotto ribadisce che ?oltre a lavorare per il raggiungimento di questi obiettivi, proseguira? nella strategia delle alleanze mirate, al fine di ottimizzare l?impegno di capitale e ridurre i rischi?.

http://dagospia.excite.it/articolo_index_39921.html

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MARCHIONNE DUPLEX O UN ALTRO PASSO VERSO L?ADDIO? ? IL VICEPRESIDENTE NON OPERATIVO DI UBS SI CARICA DI GUIDARE I MANAGER INDIPENDENTI - "MA IL MIO LAVORO IN FIAT NON CAMBIA" (LAVORERA? DI NOTTE?)?

qualcuno mi ha detto che e' pronta la vendita di fiat auto a metcedes.

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qualcuno mi ha detto che e' pronta la vendita di fiat auto a metcedes.

Non so.

Le voci girano da anni su trattative varie, (non solo con mercedes).

E' possibile che in casa si siano resi conto che nessuno di loro ? davvero imprenditore fino in fondo, e magari accorparsi a soci capaci e forti possa essere utile a mantenersi a galla.

La famiglia ? enorme e viziata per benino.

Pu? essere una strategia economica generale quella di sanare il sanabile e poi venderne qualche pezzo in modo da avere sempre le mani in pasta ma ridurre i rischi.

In questa prospettiva la Juve allora, sarebbe tornata nelle mani Agnelliane per poter disinnescare Giraudo, ma potrebbe anche entrare qualche socio forte che possa garantire liquidit? (se serve), e soprattutto indotto indiretto.

(warner bros per esempio ? un'ipotesi che potrebbe avere queste caratteristiche. Bamboccetti, gadget, cartoni animati, ecc)

Una roba simile al patto di rcs insomma.

E chiss? che pure in Telecom, La7, ecc si sia pensato un qualcosa del genere.

In fondo la diversificazione degli investimenti da sempre molte garanzie, perch? ? difficile che ci possa essere un disastro in tutte le attivit? cos? differenti tra loro.

Per? c'? un punto che quei quattro pagliacci del Bildberg devono mettere nel conto.

Il petrolio continua a salire.

La situazione ? sempre meno sostenibile.

Credo che nel giro di pochi anni (una decina al massimo), bisogner? procedere ad un cambio di rotta totale, e il mondo dell'auto non ne ? escluso.

E' vero che attualmente il mercato dell'auto ? in crisi e che la ripresa c'? solo perch? stanno piazzando le auto a Cinesi e Indiani, per? ? anche vero che tra qualche anno sar? necessario in tutti i paesi occidentali cambiare il parco macchine, perch? nessuno potr? pi? mantenersele.

Fare un conto preciso degli anni ? difficile, io dico una decina tanto per fare il "ganzo che fa il fenomeno sul forum". .asd

Per? siamo diretti veloci come un treno verso i 150 $ al barile. (siamo a 120 mi pare)

Vendere del tutto non so se sia un affare.

Forse ora si, ma tra qualche anno?

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In gioco il dicastero dello Sviluppo economico

E nasce l'asse tra il Cavaliere e lan Marcegaglia

L'offerta di Berlusconi

un ministero a Montezemolo

di ROBERTO MANIA

L'offerta di Berlusconi un ministero a Montezemolo

ROMA - Silvio Berlusconi invita a colazione Emma Marcegaglia e offre un posto di ministro a Luca di Montezemolo. Accade a palazzo Grazioli, residenza romana del premier in pectore. A tavola, all'inizio, sono solo in quattro: il Cavaliere, il suo braccio destro Gianni Letta, la giovane imprenditrice mantovana che guider? la Confindustria nel prossimo quadriennio e il direttore generale di Viale dell'Astronomia, Maurizio Beretta.

Montezemolo arriva pi? tardi da Torino, dov'era per l'assemblea della Fiat. Ma giunge in tempo. La colazione prosegue. Poi Berlusconi e Montezemolo si appartano e parlano tra loro, da soli, fitto fitto.

"Abbiamo discusso di questioni internazionali, di Tony Blair che ? in Italia come inviato del Quartetto per il Medio Oriente...", diranno. Ma ? durante quel colloquio che il Cavaliere prova a giocare la sua carta, forse "la sorpresa" che ha pi? volte annunciato, prima della sua salita al Colle con la lista dei nuovi ministri: Montezemolo, l'immagine di un'Italia vincente e con tanti legami internazionali, nella sua squadra di governo. Un'offerta reiterata perch? l'avrebbe voluto gi? con s? - ? noto - la volta scorsa. Non gli chiede una risposta immediata. Lo invita a rifletterci e a parlarne poi a tu per tu con Gianni Letta, questa volta a cena. Difficile che Montezemolo possa accettare.

Eppure per l'uomo della Ferrari, che ormai ? solo formalmente il presidente della Confindustria per ancora meno di un mese, ci sarebbe il posto da ministro per lo Sviluppo economico, un tempo il ministero dell'Industria. Chi meglio di lui, diventato nel tempo cos? politicamente sensibile? E poi non dovr? essere questa una legislatura di "decantazione", per dirla con il prossimo ministro dell'Economia, Giulio Tremonti? E allora perch? non copiare l'amico Nicolas Sarkozy che si ? messo in squadra il socialista Bernard Kouchner, in un posto chiave come quello del ministro degli Esteri?

Dimenticare Vicenza, insomma, per il nostro Cavaliere. Lo scontro clamoroso del 2006, tra imprenditori self made, quelli del lombardo-veneto, e l'establishment confindustriale, quello del "capitalismo di relazione". Ora a Viale dell'Astronomia c'? la "post-ideologica" Marcegaglia (secondo la definizione di Maurizio Sacconi, senatore di Forza Italia) che ha scelto una squadra di medi industriali, orientati all'esportazione, lombardi e veneti, appunto, senza cognomi altisonanti. E il Cavaliere non ? pi? un estraneo nella finanza che conta. Tanto pi? che ha deciso di giocarsi la faccia sulla cordata tricolore per salvare l'Alitalia dal baratro del fallimento.

Su Montezemolo, Berlusconi non si ? consultato con i suoi. Almeno non pare. Ma - si sa - da quelle parti conta solo lui. L'idea, peraltro, nel partito di Via dell'Umilt? non piace affatto, nemmeno tra i forzisti che dovrebbero entrare nel Berlusconi ter. "Questo dovr? essere un governo tutto di politici", spiegano. "L'ipotesi di Montezemolo, che certo non ? mai stato uno dei nostri, ? destituita di ogni fondamento", insistono. "E poi: in quota Forza Italia? Cos? perdiamo la maggioranza nel Consiglio dei ministri. Per noi sarebbe una penalizzazione". Dunque qualche riflessione l'hanno fatta, perch? non appaiono del tutto impreparati. Infatti la voce gira e rigira nei palazzi della nuova politica pidiellina.

Tanto che a met? pomeriggio arrivano, sincronizzate, le due smentite. Prima quella di Berlusconi: "Non ho offerto alcun ministero a Montezemolo, anzi ? lui che mi ha proposto di andare a lavorare in Fiat...". Poi quella dell'industriale: "Non abbiamo parlato di un mio incarico". Non viene smentito invece che nel colloquio sia stata messa una pietra tombale sull'eventualit? che il leghista Roberto Calderoli possa essere uno dei vicepremier. Questione, evidentemente, non di carattere internazionale.

Ma ieri - pi? nei sottintesi che nella parole - di offerta ce n'? stata anche un'altra. Questa volta alla "lady d'acciaio" della Confindustria. Perch? dietro l'ampia condivisione degli obiettivi indicati dalla Marcegaglia nel suo programma per il biennio 2008-2010, ? sembrato prendere corpo il progetto di un patto per la crescita sulla spinta di una campagna elettorale vinta anche - se non soprattutto - sui temi economici e sociali, questione salariale innanzitutto. E allora, subito la detassazione degli straordinari e dei premi aziendali o individuali, collegati alla produttivit?. "Noi siamo molto favorevoli", ha risposto il prossimo presidente della Confindustria. La quale, ieri, ha compreso che la partita principale si stava giocando pi? in l?, in quel vis-?-vis tra Berlusconi e Montezemolo. In quell'azzardo del Cavaliere che, se - come sembra - non andr? in porto, far? per? riprendere dal cassetto il progetto montezemoliano di creare un nuovo think-tank. Perch? la politica, lui, il presidente uscente, ormai, non la lascia pi?.

(25 aprile 2008)

http://www.repubblica.it

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Se n'? parlato e allora la metto anche qui.

Sentite questa che ? davvero grossa.

.read .read .read

La Juventus vuole cucire la terza stella sulla maglia

Secondo quanto filtra dalle ultime indiscrezioni, la Juventus potrebbe, nel futuro, mancare ad una tradizione ormai assodata del calcio italiano. Al prossimo scudetto, infatti, il club torinese vorrebbe cucire sulle maglie la terza stella: a dispetto dei 27 scudetti ufficiali, infatti, i bianconeri considerano loro anche i due tolti dalla giustizia sportiva.

Sarebbe una decisione clamorosa da parte della Juventus, checch? ne dicano i dirigenti della Lega Calcio. Secondo le ultime indiscrezioni, il club bianconero starebbe pensando, una volta vinto il prossimo scudetto, di cucire sulla maglia la terza stella, oltre alle due gi? presenti. I dirigenti juventini, infatti, ritengono che siano 29 gli scudetti vinti dalla societ?, e non 27 come risulta dagli atti ufficiali. Che tengono conto, evidentemente, dei due titoli tolti alla Juve in seguito alle sentenze sportive dell'affaire "Calciopoli".

Non ci sono norme del regolamento che impediscano quest'azione. Come ricorda Fabio Santoro, vicepresidente della Lega Calcio, "un club pu? cucire il numero di stelle che vuole sulla maglia", indipendentemente dal numero di titoli nazionali vinti. Ma ? inutile negare che ci sono regole anche non scritte nel calcio. E che la stella si possa cucire sulla maglia ogni 10 scudetti vinti, ? sicuramente una di quelle. Se andasse contro questa norma di tradizione, a nostro modestissimo avviso, la nuove dirigenza bianconera, che tanto si ? gloriata dello "stile Juve", della rottura con le magagne del passato, occorrerebbe in una pesante caduta di stile.

http://www.calciotoscano.it/modules.php?op...p;page_id=22793

Ecco.

Io dico che ? una notizia poco realistica.

Perch? anche se uno cretino non ? mica facile raggiungere certi livelli.

Pure nell'essere cretino ci vuole un talento eccezionale se si vuole stupire.

Se cos? fosse, sarebbero dei fenomeni in Galfer.

Sarebbe una bella puttanata per farci prendere in giro dal mondo intero.

Grazie Cobbolli, BBlanc e soci, fateci sognare ancora.

(tutti con una B propria e una acquisita per meriti disonorevoli sefz )

L'unica stella che gli darei, ? una dei ninja affilatissima piantata nelle chiappe.

Buffoni!

(con o senza stella in pi?)

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Metto anche quello postato dagli avventori del bar. ;)

(da Goal.com)

26/04/2008 10.54

Juve, la terza stella si pu? cucire (Tuttosport)

Mettere il simbolo dei 30 scudetti ? una decisione che dipende solo dalla Juve:

nessuna regola di Lega o Figc lo vieta

?Una squadra pu? mettere quante stelle vuole sulla sua maglia, non esiste un regolamento che defini?sce la questione e non ? la Lega che impone o dispone sull?argomento?, spiega il vicesegretario della Lega Calcio Fabio Santoro. Parole come miele per i tifosi bianconeri. ?Diciamo che ? una questione etica. Se la Juventus volesse mettere la terza stella nel mo?mento in cui rivincesse un campiona?to sarebbe una sua scelta, non certo una violazione delle regole. L?unica co?sa che va per? ricordata ? che per quanto riguarda l?albo d?oro ufficiale della Lega Calcio gli scudetti dei bian?coneri sono 27 e non pi? 29?.

Insomma, mettere o non mettere la stella ? una decisione completamente nelle mani della Ju?ventus e la societ? non ha ancora preso una deci?sione definitiva: vuoi per una ragione scaramantica, vuoi perch? il dibattito ?etico? non ? stato ancopra sviluppato in seno alla dirigenza. Restano per? le dichiara?zioni di Jean Claude Blanc e Giovan?ni Cobolli Gigli, che a stretto giro di posta hanno ribadito il concetto: ?Gli scu?detti della Juventus sono 29 e presto arriver? la terza stella?.

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Se n'? parlato e allora la metto anche qui.

Sentite questa che ? davvero grossa.

.read .read .read

La Juventus vuole cucire la terza stella sulla maglia

Secondo quanto filtra dalle ultime indiscrezioni, la Juventus potrebbe, nel futuro, mancare ad una tradizione ormai assodata del calcio italiano. Al prossimo scudetto, infatti, il club torinese vorrebbe cucire sulle maglie la terza stella: a dispetto dei 27 scudetti ufficiali, infatti, i bianconeri considerano loro anche i due tolti dalla giustizia sportiva.

Sarebbe una decisione clamorosa da parte della Juventus, checch? ne dicano i dirigenti della Lega Calcio. Secondo le ultime indiscrezioni, il club bianconero starebbe pensando, una volta vinto il prossimo scudetto, di cucire sulla maglia la terza stella, oltre alle due gi? presenti. I dirigenti juventini, infatti, ritengono che siano 29 gli scudetti vinti dalla societ?, e non 27 come risulta dagli atti ufficiali. Che tengono conto, evidentemente, dei due titoli tolti alla Juve in seguito alle sentenze sportive dell'affaire "Calciopoli".

Non ci sono norme del regolamento che impediscano quest'azione. Come ricorda Fabio Santoro, vicepresidente della Lega Calcio, "un club pu? cucire il numero di stelle che vuole sulla maglia", indipendentemente dal numero di titoli nazionali vinti. Ma ? inutile negare che ci sono regole anche non scritte nel calcio. E che la stella si possa cucire sulla maglia ogni 10 scudetti vinti, ? sicuramente una di quelle. Se andasse contro questa norma di tradizione, a nostro modestissimo avviso, la nuove dirigenza bianconera, che tanto si ? gloriata dello "stile Juve", della rottura con le magagne del passato, occorrerebbe in una pesante caduta di stile.

http://www.calciotoscano.it/modules.php?op...p;page_id=22793

Ecco.

Io dico che ? una notizia poco realistica.

Perch? anche se uno cretino non ? mica facile raggiungere certi livelli.

Pure nell'essere cretino ci vuole un talento eccezionale se si vuole stupire.

Se cos? fosse, sarebbero dei fenomeni in Galfer.

Sarebbe una bella puttanata per farci prendere in giro dal mondo intero.

Grazie Cobbolli, BBlanc e soci, fateci sognare ancora.

(tutti con una B propria e una acquisita per meriti disonorevoli sefz )

L'unica stella che gli darei, ? una dei ninja affilatissima piantata nelle chiappe.

Buffoni!

(con o senza stella in pi?)

della serie "STURMTRUPPEN"...

...a quanto al chilo questi credono di poterci comprare?

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esiste un solo modo per cucire "uffcialmente e con stile" la terza stella al prossimo scudo. arriva una nuova dirigenza o se vogliamo, il luca viene trombato con qualche affine di vecchia data e i nuovi mettono tutto in discussione riaprendo la ferita ma questa volta per togliere le bende e dire a chi di competenza: signori, sin ora abbiamo scherzato ridateci il tutto altrimenti la prossima a fallire non sar? solo l'alitalia.

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Joined: 24-Oct-2006
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:sisi::sisi:

Sembra proprio cos?...

Mah...

Penso che ci esporremmo, pur essendo nel giusto, giacch? gli scudetti sono 33 (cit. Crazeology) a caricature similari a quelle dello "scudetto di cartone"...

La loro fortuna ? che la procura di Milano dorme colpevolmente.

Se cominciano ad arrestare un p? di gente vi faccio vedere io quanti casualmente cambierebbero opinione e comincierebbero a vaneggiare di 40 scudetti, di restituzione di Ibra, Viera e Mutu, di equi finanziamenti per lo stadio, ecc ecc

Vorrei proprio vedere dove arriverebbe l'opera di lecchinaggio selvaggio se arrivasse un ciclone.

Gi? vedo gli Ju29ri invitati nei programmi tv, Piccinini che abbassa il pugno, Ravezzini che che fa l'inchino appena uno pronuncia la parola Juve, F.Rossi che si butta dalla finestra per evitare che qualcuno indaghi nella sua vita privata, Mannoni Lerner Piroso & C che si nascondono nelle redazioni e escono dal video.....

La Canalis che chiede di avere rapporti sessuali con me, Chirico che cambia idea di nuovo per l'ennesima volta, Suma che ciancia delle due pi? grandi squadre degli ultimi 20 anni (Juve e Milan), Pellegatti che dichiara che i due scudetti sono da restituire alla Juve e non al Milan, Miccoli che vuole tornare alla Juve anche in panchina perch? Del Piero non si tocca....

Ci sarebbe da ridere.

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Joined: 02-Aug-2006
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La loro fortuna ? che la procura di Milano dorme colpevolmente.

Se cominciano ad arrestare un p? di gente vi faccio vedere io quanti casualmente cambierebbero opinione e comincierebbero a vaneggiare di 40 scudetti, di restituzione di Ibra, Viera e Mutu, di equi finanziamenti per lo stadio, ecc ecc

Vorrei proprio vedere dove arriverebbe l'opera di lecchinaggio selvaggio se arrivasse un ciclone.

Gi? vedo gli Ju29ri invitati nei programmi tv, Piccinini che abbassa il pugno, Ravezzini che che fa l'inchino appena uno pronuncia la parola Juve, F.Rossi che si butta dalla finestra per evitare che qualcuno indaghi nella sua vita privata, Mannoni Lerner Piroso & C che si nascondono nelle redazioni e escono dal video.....

La Canalis che chiede di avere rapporti sessuali con me, Chirico che cambia idea di nuovo per l'ennesima volta, Suma che ciancia delle due pi? grandi squadre degli ultimi 20 anni (Juve e Milan), Pellegatti che dichiara che i due scudetti sono da restituire alla Juve e non al Milan, Miccoli che vuole tornare alla Juve anche in panchina perch? Del Piero non si tocca....

Ci sarebbe da ridere.

.asd

mi sa che rimarr? un sogno... troppo bello

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11346 messaggi

INSERTO SPECIALE

"GUARDA, GUARDA CHI SI VEDE"

Ultimi direttori de La Stampa di Torino.

Paolo Mieli (1990-1992)

Ezio Mauro (1992-1996)

Carlo Rossella (1996-1998)

Marcello Sorgi (1998-2005)

Giulio Anselmi (dal 2005)

(Sotto la direzione di Marcello Sorgi e Gianni Riotta nasce nel 1999 l'edizione web del quotidiano)

Non c'? niente da fare.

La matematica non tradisce mai: 2+2 fa sempre 4.

Esattamente come 27+2+1+1+1+1 fa sempre 33.

Elkann Vergognatevi!

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Anselmi gioca con le macchinine nel suo studio quando non ? inquadrato

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05.07.2006

12:16 Gabetti: "La Juve non guarder? in faccia nessuno"

Parla Gianluigi Gabetti, presidente dell'Ifil, la finanziaria che controlla la Juventus: "Siamo sconcertati, ci tuteleremo senza guardare in faccia nessuno". Nel giorno in cui ? atteso l' intervento del difensore della Juventus, Cesare Zaccone, al processo sportivo, il presidente dell' Ifil afferma che la societ? bianconera non rester? passiva. Alla domanda se il club bianconero ha intenzione di denunciare la Caf, ha risposto: "Tutte le opzioni sono aperte. Non ne trascureremo nessuna e agiremo con la massima determinazione senza guardare in faccia nessuno".

19:07 Legale Juve: penalizzazione in B sarebbe pena congrua

"La penalizzazione della Juve in serie B sarebbe una pena congrua". Lo ha detto il legale della societ? bianconera, Cesare Zaccone, davanti alla Commissione d'appello federale.

:S

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Ifil: presentate liste Cda, Salvati candidato da Assogestioni e Mackenzie

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 28 apr - E' l'ex a.d.

di Toro Assicurazioni, Sando Salvati, il candidato delle

minoranze per il Cda di Ifil. E' quanto risulta da un

comunicato diramato dalla holding torinese in merito alla

presentazione delle liste per l'elezione del Consiglio di

amministrazione. Salvati compare come il candidato della

lista presentata dal fondo Mackenzie (detentore del 5,1% del

capitale di Ifil) unitamente ad alcuni fondi associati ad

Assogestioni. La lista di maggioranza, presentata dalla Ifi,

comprende: Antonio Maria Marocco, Tberto Brandolini D'Adda,

Jhon Elkann, Edoardo Ferrero Ventimiglia, Gianluigi Gabetti,

Franzo Grande Stevens, Giuseppe Recchi, Carlo Barel di

Sant'albano, Claudio Saracco e Pio Teodorani-Fabbri. La

lista presentata dai fondi per il collegio sindacale esprime

due nominativi: Eugenio colucci e Francesco Facchini.

http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/ultimis...08_21.11_442186

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Posto anche qui perch? importante

Processo Gea, Moggi risponde a Miccoli

Eurosport | mar, apr 29, 22:10

Luciano Moggi, presente oggi nell'aula della decima sezione del Tribunale penale per il processo alla Gea, risponde alle accuse lanciategli nelle scorse settimane dal calciatore del Palermo Fabrizio Miccoli

Miccoli aveva rivolto accuse pesanti all'ex direttore generale della Juventus: "Moggi mi fece togliere gli orecchini - disse Miccoli che conferm? le pressioni ricevute per passare alla Gea - alla festa scudetto della Juventus mi lasci? in pullman mentre gli altri vennero ricevuti da sindaco di Torino". "Trasecolo per queste cose - ha detto Moggi - la festa scudetto fu organizzata dal presidente della Juventus Franzo Grande Stevens e io ero quel giorno non certo il pi? alto in grado.

:haha::haha::haha:a buon intenditor poche parole che dicono tutto no??!!

E poi Miccoli sapeva che la premiazione riguardava soltanto i calciatori che avevano giocato e vinto quel campionato, che lui aveva disputato in prestito al Perugia".

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