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CRAZEOLOGY

Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"

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Joined: 24-Oct-2006
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NEWS

PROPRIETARIE

TENIAMO D'OCCHIO... AGNELLOPOLI! (titolo del vecchio topic dedicato alla CasaMadre)

sottotitolo: Casa-Madre o Casa-Famiglia?

oppure, quello che ho ironicamente e pomposamente scelto per dare il nome a tutto il topic, copiando pari pari il titolo di un vecchio film di.....

https://it.wikipedia.org/wiki/Complotto_di_famiglia

 

"COMPLOTTO DI FAMIGLIA"

 

Un po' di vecchio materiale, e nuovo materiale, per scavare nei meandri della famiglia Agnelli e del rapporto tra questa e la Juventus. 

Tenuto riguardo ovviamente della triste vicenda del 2006, dove la famiglia ha avuto un ruolo molto decisivo. 

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Joined: 08-Aug-2006
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Ok, proposta di cambio approvata. :sisi:

Non credere di uscirne cos? facilmente per?. :nono:

Di quel topic, vorrei qui un bel riassuntino. :sisi:

Quindi chiudo quel topic, ma mi aspetto un pizzico di magia unito ad un po' di lecita (e lucida) follia. .asd

P.S. Il compenso previsto per tale lavoro ? riscuotibile in buoni-consumazione al bar. :sisi:

In altre parole, rottamazione del topic a euro zero. .asd

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Joined: 24-Oct-2006
11245 messaggi

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VABBE' VI METTO SOLO QUALCHE PEZZO PER RINFRESCARVI LA MEMORIA.

.read .read

FARSOPOLI LA STORIA E LE PROVE.

Con la collaborazione di *********

Questa ? una ricostruzione della vicenda che, anzich? attingere dalla versione propinata in tutte le salse dagli organi di informazione di regime (capitanati dalla giornalaccio rosa dello Sport), prende forma da quello che ? il materiale che ha selezionato la nostra redazione.

Un materiale che non necessariamente ? cartaceo ma che spesso ? frutto di confidenze, sfoghi, rivelazioni riservate di personaggi vicini a dirigenti attuali e del passato; ma anche degli umori della gente, dei tifosi pi? veri, quelli che hanno pagato con la moneta pi? pesante, e cio? la loro passione.

Una continua ricerca di indizi, conferme, segnali, che ha caratterizzato a volte anche in maniera ossessionante gli ultimi mesi della vita del nostro staff.

Forse quella che abbiamo ricostruito non sar? la verit? perfetta, ma gli si avvicina. E? certamente pi? attendibile della menzogna perfetta con la quale hanno esiliato la Juventus in serie B. Abbiamo provato a ricostruire la vicenda perch? ci siamo accorti che molti, moltissimi tifosi della Vecchia Signora, che per vari motivi non hanno potuto accedere a tali informazioni, hanno formato la loro opinione solo sulla base di un giornalismo becero ed antijuventino.

PROLOGO ? C?era una volta la FIAT?.. o meglio c?? la FIAT. Nel senso che attualmente la nostra gloriosa industria automobilistica sta vivendo nuovamente un periodo brillante, frutto di una decisa sterzata in termini di politica commerciale e di management.

Questa rinascita sa quasi di miracolo perch? fino a pochi mesi fa la FIAT era una azienda talmente in crisi che si parlava chiaramente nella migliore delle ipotesi di vendita se non addirittura di portare i libri in tribunale.

Le Banche, spinte dal governo Berlusconi, erano state costrette a sostenere ancora una volta i conti del Lingotto con una operazione di finanziamento particolare chiamata prestito convertendo; in pratica, giunto alla scadenza nell?autunno del 2005 , questo prestito avrebbe, di fatto, consegnato la FIAT nelle mani delle banche, estromettendo gli Agnelli, capitanati da John Elkann e riducendoli a soci di minoranza.

Le stesse banche avrebbero poi provveduto a liquidare le attivit? rivenienti attraverso uno bello spezzatino. Nello spezzatino, si noti bene, era compresa anche la Juventus. Non direttamente, in quanto controllata da IFIL, ma coinvolta comunque, in quanto, successivamente ad una ipotetica uscita di scena degli Agnelli dalla Fiat, sarebbero stati messi a dura prova i delicati equilibri che ancora oggi uniscono i vari rami della discendenza per il controllo dell?Impero Fiat.

In vista di questa possibilit? si paventa l?ipotesi che Giraudo, su preciso input di Andrea Agnelli stesse organizzando una cordata per rilevare la JUVENTUS, acquistando le quote di propriet? IFIL con la collaborazione finanziaria di alcuni sponsor industriali e di non precisati finanziatori inglesi. Ovviamente Andrea sarebbe stato il Presidente, Moggi il Direttore Generale.

Allo studio c?era un faraonico piano industriale che probabilmente avrebbe fatto della JUVENTUS la squadra numero uno al mondo per molti anni.

Questo era lo scenario. Ma ecco il colpo di scena. Gli Elkann sempre a quanto riportato dai giornali dell?epoca, riescono a neutralizzare il golpe orchestrato dalle banche attraverso una ardita operazione finanziaria, chiamata Equity swap, che di fatto consentir? loro di mantenere il controllo della FIAT. A questo punto partono i regolamenti di conti tra cui anche quello sulla Juventus.

Ma non doveva finire cos?. I patti non erano questi. Quando alla fine del 1993 l?Avv. Gianni Agnelli accetto l?aiuto di Mediobanca e di Cuccia per risollevare le sorti della FIAT, piombata in una delle crisi pi? gravi della sua storia, dovette accettare un compromesso che pochi conoscono. Per far fronte alla pesante situazione finanziaria dell?Azienda fu varato un maxi aumento di capitale e fu imposto l?ingresso nel capitale di nuovi soci ?importanti? tra cui Deutsche Bank e Generali.

Ma non solo. Il vero prezzo che l?Avvocato dovette pagare fu la promessa di non lasciare la Presidenza del gruppo al fratello Umberto, e quindi di rimanere in sella insieme a Romiti. Questo passaggio di consegne era gi? stato stabilito all?interno della famiglia, ma il veto imposto da Cuccia, che non era mai stato in buoni rapporti con Umberto, costrinsero L?Avvocato ed il Dottore a un compromesso che prevedeva per quest?ultimo ?solamente? il ponte di comando della IFIL, la societ? che di fatto ? la cassaforte dell?Impero FIAT.

A margine di questo accordo, che segn? una ?svolta epocale? nei rapporti tra i due fratelli, l?Avvocato accett?, come parziale risarcimento per Umberto, che quest?ultimo prendesse anche le redini della Juventus, che a quel tempo viveva il crepuscolo della gestione Bonipertiana. Di fatto i due fratelli stabilirono che tutte le decisioni inerenti la gestione del giocattolo di famiglia fossero prese in maniera indipendente dal Dottor Umberto.

Erano altri tempi. I due fratelli avevano una stoffa diversa dagli avventurieri della finanza moderna. Bastava la parola per definire una intesa. E cosi fu. Il primo passo del Dottore, come tutti sappiamo, fu quello di trasformare la squadra che viveva ancora nel romanticismo post-Platiniano, in una Azienda modello, dove ogni cosa fosse pianificata ed organizzata per grandi obiettivi. Arrivano cos? Giraudo per l?area amministrativa, Moggi per quella sportiva e Bettega alla vicepresidenza. Per 12 anni questa struttura rimane immutata e costituir? probabilmente il team di dirigenti pi? preparati del calcio moderno.

Nelle migliori famiglie, ? risaputo, ci possono essere diversit? di vedute e disaccordi. Anche Gianni e Umberto pur rispettandosi come fratellanza impone ogni tanto erano in disaccordo. Gianni era affezionato al business dell?auto. Umberto invece preferiva la diversificazione in altri settori. Morti i due patriarchi le fazioni si sarebbero schierate nel modo seguente: da un lato I fratelli Elkann, Montezemolo e i tutori Gabetti e Grande Stevens; dall?altra gli Umbertiani con a capo Allegra ,vedova di Umberto con il figlio Andrea Agnelli e ovviamente Giraudo che era uno dei manager pi? vicini ad Umberto.

In questo scenario verr? pi? volte segnalata dalle nostre fonti l?assoluta antipatia di Montezemolo per Giraudo il quale pur con tutti i suoi difetti caratteriali e il classico musone da piemontese era ed e? un manager con i fiocchi, uno dei migliori della scuderia Agnelli. Anche Lapo Elkann pi? volte aveva rivolto giudizi abbastanza pepati sulla Triade, accusandoli di sorridere poco e inaugurando di fatto l?era della ?SIMPATIA? che avr? poi in Cobolli Gigli il pi? accanito sostenitore ed interprete.

LA GENESI DI CALCIOPOLI - Sventato il golpe delle Banche, il piano di Andrea Agnelli e Giraudo va avanti lo stesso. Il titolo JUVENTUS in Borsa comincia a salire senza motivazioni. Qualcuno rastrella le azioni sul mercato. La transazione si dovrebbe, a questo punto, fare lo stesso ma con abiti ovviamente un po? pi? ostili. Siamo a inizio 2006, la squadra ? in testa al campionato e senza rivali.

Nel corso di un Consiglio di Amministrazione quantomeno anomalo, Moggi e Giraudo vengono confermati ma solo a parole. Giraudo presenta il suo mega piano industriale che prevede ingenti investimenti. Gabetti lo stoppa subito negando che ci saranno grossi investimenti da parte dell?azionista di riferimento. E? il segnale che qualcosa si ? rotto e che il pentolone bolle. Nessuno si immagina per? cosa sta per succedere.

I due dirigenti non possono essere allontanati cosi sui due piedi per due motivi. Primo: sarebbe difficile da giustificare alla piazza e ai tifosi. Secondo: i due andrebbero altrove a remare contro e per come sono bravi e furbi sarebbe deleterio. Occorre qualcosa di traumatico in grado di eliminarli definitivamente dalla scena, senza peraltro creare rimpianti nei tifosi.

L?eliminazione dalla scena di Moggi e Giraudo per? ? da tempo l?obiettivo anche di qualcun altro e non a Torino. A Milano infatti i dirigenti dell?Inter sono da tempo convinti che le loro continue delusioni sportive non siano solo frutto di errori di gestione, ma anche di probabili illeciti dei dirigenti della Juventus.

Ne sono talmente convinti che arrivano addirittura a sbandierare in TV il fatto che stanno preparando un dossier circostanziato sull?argomento. Si scoprir? poi che Moratti, approfittando del rapporto privilegiato con i vertici TELECOM e PIRELLI, da sempre sponsor e munifici azionisti della squadra, ha incaricato alcuni personaggi che frequentano la sottile zona d?ombra tra la TELECOM- PIRELLI e i servizi segreti di effettuare indagini illegali sul mondo del calcio, arrivando persino a fatturare regolarmente le parcelle a queste agenzie investigative.

Ad ogni buon conto che qualcosa a Milano sapessero lo si era capito in realt? gi? a Marzo del 2006 quando in diretta TV Mancini ?rivelo?? a Moggi che presto avrebbe dovuto rispondere a qualcun altro in un Aula di Tribunale. Altri addirittura riferiscono di dichiarazioni simili fatte nello spogliatoio della Pinetina, dove agli stralunati giocatori Mancini e Facchetti dicevano di stare tranquilli perch? lo scudetto lo avrebbero vinto loro e che qualcosa stava per accadere.

In questo torbido scenario la procura di Torino aveva archiviato un filone di indagini a carico della Juventus contenente alcune intercettazioni telefoniche che vengono ritenute non significative per la giustizia ordinaria e addirittura scagionanti per quella sportiva.

Qualche nemico per?, la Juventus lo aveva anche a Roma, nelle segrete stanze del potere capitolino, lo stesso potere che aveva consentito nel 1999 l?accordo tra le famose sette sorelle (Juventus,Inter,Milan,Roma,Lazio,Parma,Fiorentina) le quali, tutte con ambizioni da scudetto decisero, nel corso di una cena estiva a casa di Carraro, di costituire un cartello e di nominare il famoso doppio designatore arbitrale, nelle persone di Bergamo e Pairetto. L?accordo in questione fu favorito anche dall?approvazione della famosa legge per la contrattazione individuale dei diritti TV, ad opera del governo di centro sinistra, il quale avall? senza battere ciglio un sistema che lo stesso governo di centrosinista, otto anni dopo, sta cercando in tutti i modi di cancellare, riportando nel calcio la contrattazione collettiva. L?equilibrio che scatur? da quegli eventi, favoriti come si ? visto da chi in quel momento governava Coni e Federcalcio e dai loro referenti politici e finanziari ? stato mantenuto fino al maggio del 2006 quando, come si vede, una triplice convergenza di interessi (pi? o meno palesi) ha determinato l?uscita di scena da veri capri espiatori di Luciano Moggi ed Antonio Giraudo, che a quel sistema si erano per cos? dire adeguati, ma al quale anche le altre sei sorelle costantemente si ?abbeveravano?.

Il primo segnale che qualcosa stava alterando gli equilibri del 1999 fu una misteriosa interpellanza parlamentare effettuata dal senatore MALABARBA, membro del Comitato di Controllo Parlamentare sui Servizi Segreti (CO.PA.CO) in data 7 marzo 2006 atto 4-10255 seduta nr. 964 della XV legislatura.

Il senatore in questione, chiede spiegazioni in Parlamento circa l?origine di alcuni bonifici di poche migliaia di lire che vengono rintracciati sui conti di alcuni impiegati della FIGC.

L?indagine della magistratura sul mondo del calcio tuttavia aveva preso il via gi? da qualche mese e non solo dalla procura di Torino. Indagavano varie procure in tutta Italia. In particolare quella di Napoli imbeccata da Franco Dal Cin, vecchio dirigente dell?Udinese, il quale riferisce ai PM di una ?combriccola romana? di cui farebbero parte parecchi arbitri tra cui De Santis.

Vengono disposte centinaia di migliaia di intercettazioni telefoniche a carico di vari personaggi tra cui Moggi e Giraudo. Le intercettazioni come noto vengono eseguite utilizzando strutture e tecnologie della Telecom. A questo punto interviene qualcuno o qualcosa.

L?attivit? di intercettazione probabilmente non da i frutti sperati; pur tuttavia c?? bisogno di fare un lavoretto per alcuni amici che hanno chiesto di incastrare alcune persone??. Entrano in scena due personaggi particolari, Arcangioli ed Auricchio, due vecchie conoscenze dei servizi segreti, attualmente ufficiali dei carabinieri, addetti alle intercettazioni, e gi? in passato accusati di aver manipolato alcune telefonate.

I due fanno un piccolo capolavoro. Confezionano due informative per la procura di Napoli dove, insieme alla trascrizione di 40 telefonate (su 100.000 intercettazioni) degli accusati, costruiscono un castello di deduzioni e teoremi che sembrano discorsi da bar sport. Difficile non immaginare nella impaginazione di quelle informative la sapiente mano di qualche giornalista sportivo oppure di qualche dirigente di squadre di calcio.

Alcune dichiarazioni di persone accusate e di altre non coinvolte nel procedimento fanno addirittura pensare che siano state filtrate solo le telefonate ?adatte allo scopo da raggiungere?. Altre indiscrezioni parlano mancati incroci tra telefonate fatte e ricevute dalle singole utenze. Insomma qualcosa di anomalo sta accadendo. Parallelamente una manina fa arrivare i testi di queste intercettazioni alla giornalaccio rosa dello Sport.

EPILOGO - Siamo ormai a MAGGIO del 2006. La JUVE vince il suo 29mo scudetto sul campo mentre sui giornali scoppia la bufera. Juve, Milan, Lazio, Fiorentina ed altre squadre minori vengono accusate di aver creato un sistema di condizionamento del sistema arbitrale mentre addirittura alcuni protagonisti tra cui Moggi e Giraudo vengono accusati di ?associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva?.

Il prode John Elkann rilascia una dichiarazione che per noi tifosi rimbomba ancora sinistra: ?Siamo vicini alla squadra e all?allenatore. Sono state fatte cose riprovevoli. Ripartiremo dai giovani?. Moggi a questo punto si dimette e con lui ? costretto a dimettersi anche Giraudo insieme a tutto il CDA. E? curioso far notare che i giornali che pi? di tutti si accaniscono contro la JUVENTUS e i suoi dirigenti sono proprio quelli della Scuderia RCS in cui gli Agnelli sono soci e cio? LA STAMPA , LA giornalaccio rosa DELLO SPORT e IL CORRIERE DELLA SERA.

E? iniziato il processo mediatico che verr? svolto sui giornali. E? un processo che partir? non dall?accusa ma dalla sentenza: JUVE COLPEVOLE. In verit? leggendo le intercettazioni pubblicate non si evince lo straccio di una prova di eventuali illeciti. Si percepisce piuttosto un mondo sicuramente malato dove ognuno cerca di tirare l?acqua al proprio mulino spesso senza riuscirci e soprattutto una generale atmosfera di goliardie e di millanterie che fanno intravedere l?estrema confidenza che c?era tra settori della Federcalcio, dirigenti di squadre di calcio e alcuni arbitri. Ma nessun illecito.

A questo punto inizia l?estate pi? incredibile che si potesse immaginare. I tempi purtroppo sono strettissimi. C?? di mezzo il Mondiale. Bisogna fare presto. A capo della FIGC, ovviamente commissariata, viene chiamato un personaggio che pochi conoscono ma che gli addetti ai lavori ricordano come ex-consigliere di Amministrazione dell?Inter, Guido Rossi.

La sua chiamata a Commissario della Federcalcio avviene attraverso un atto che non verr? mai reso pubblico perch? probabilmente le modalit? con cui viene eletto non gli consentirebbero alcune delle decisioni da lui prese successivamente, rendendole illegittime, come ad esempio la riduzione dei gradi di giudizio, la sostituzione dei giudici ed altre norme stabilite ad hoc per la farsa che si andava organizzando.

Il personaggio ? ingombrante, presuntuoso ed odia quanto basta la Juventus per avallare fin da subito con i fatti le sentenze emesse dai giornali. Innanzitutto si circonda di suoi fedelissimi tra cui Nicoletti, gi? braccio destro di Moratti alla Saras. Successivamente riduce i gradi di giudizio del processo sportivo da tre a due. Di fatto sostituisce la gran parte del Collegio giudicante mettendo a capo dello stesso un vecchio giudice in pensione di nome Ruperto.

Per accelerare la farsa e renderla ?credibile? manda Nicoletti a Napoli dove, facendo illecita pressione sui PM della procura, riesce a farsi consegnare le informative dei Carabinieri sulle intercettazioni, che in questa fase dovrebbero essere invece ancora materiale altamente riservato e che invece sono gi?, in alcuni stralci, in mano a giornali e mass-media.

Infine ?istruisce? i giudici affinch? venga fatta giustizia in maniera dura, esemplare e spietata.

?Dimentica? per? di sostituire i giudici che pronunceranno le sentenze di secondo grado che come vedremo saranno completamente capovolte, tranne che per la Juventus. Negli stessi giorni, frattanto, Oriali e l?Inter patteggiavano vergognosamente la condanna per la vicenda dei passaporti falsi con il silenzio complice dei mass-media.

La Juventus e la sua propriet? in questa tempesta sembrano immobili. Qualcuno ipotizza che nei primi giorni dello scandalo i vertici juventini fossero stati rassicurati circa la permanenza della squadra in serie A, circostanza che, come si vedr?, sar? completamente disattesa dagli atti compiuti dal Commissario Guido Rossi. Dopo lo scioglimento del Consiglio di Amministrazione la reggenza viene affidata a Carlo Sant?Albano che ? l?A.D. di Ifil. La dirigenza di fatto non esiste pi?. In questo scenario viene nominato in qualit? di legale difensore l?Avv. Cesare Zaccone.

Arrivati a questo punto per?, di fatto, la fuga di notizie e l?attacco frontale effettuato dai mass-media hanno reso la situazione irrecuperabile. Tutta l?Italia calcistica, fomentata dal suddetto attacco mediatico, aveva ormai a furor di popolo condannato le persone che ad onor del vero erano ancora solamente indagati, sia per la giustizia sportiva che per quella ordinaria. La Juventus in serie B era dunque il sogno proibito di milioni di tifosi che si materializzava come per incanto. Finalmente anni ed anni di frustrazioni venivano ripagate con una gogna fino a poche settimane prima inimmaginabile.

Fonti attendibili riportano in questa fase di un patto tra Grande Stevens e Guido Rossi, durante il quale quest?ultimo viene rassicurato che la Juventus avrebbe accettato la serie B a condizione che anche le altre imputate avessero avuto la stessa pena.

Questa circostanza ? avvalorata dal fatto che alcuni dei campioni erano gi? stati venduti prima delle sentenze sportive. Comunque sia, Guido Rossi accetta l?accordo oppure finge di accettarlo, non lo sapremo mai. Ma, come vedremo, le cose vanno diversamente da come erano state apparecchiate. Il nuovo CDA viene insediato a fine giugno e sar? capitanato da tale Giovanni Cobolli Gigli, un manager ricordato soprattutto per le sue imprese da liquidatore di altri asset di casa Agnelli. In quei giorni serviva qualcuno che mettesse la faccia come Presidente del periodo pi? brutto della storia della Juventus. E da informazioni assunte al riguardo pare che nessuno volesse approfittare dell?ingrato compito. Alla fine si tratter? quindi di una soluzione di estremo ripiego.

Nei prossimi anni Cobolli Gigli sar? ricordato soprattutto per le sue memorabili dichiarazioni che inducono l?interlocutore a sospettare che sappia veramente poco di calcio e che sia capitato per caso sulla scena del delitto.

Il processo invece, istruito da Francesco Saverio Borrelli ex magistrato di Mani Pulite, sar? ricordato nei secoli come una Farsa senza uguali, e si svolger? in pochi giorni calpestando le pi? elementari regole di garanzia per gli imputati, a cominciare dal diritto alla difesa. Molti magistrati e giudici hanno dichiarato successivamente che si ? trattato di un vero e proprio ?aborto giuridico?. Il Procuratore Palazzi, imbeccato da Borrelli, chiede pene durissime per tutti, ed in particolare per la Juventus, per la quale si parla di retrocessione in C1.

Zaccone, nel corso del brevissimo e farsesco dibattimento, incalzato da Ruperto, dichiara maldestramente che la pena congrua sarebbe stata la B con penalizzazione, cosa che prontamente viene fatta mettere a verbale. La dichiarazione di Zaccone, che suscita stupore e indignazione nei tifosi ? figlia diretta degli accordi Rossi-Grande Stevens ed ? pronunciata proprio per cercare di rimanere ancorato al carro delle altre imputate per le quali era stata chiesta la B con penalizzazione.

La molle difesa di Zaccone verr? strumentalizzata dai giornali di regime come una ammissione di colpevolezza; e ci andranno a nozze con titoli a tutta pagina. La sentenza di primo grado ? delirante nel suo dispositivo in quanto somma episodi di slealt? (art.1) facendoli diventare illeciti conclamati e reiterati (art.6) e inventando di sana pianta il termine ? illecito strutturale?. Addirittura devastante la pena comminata che consiste in una serie B con trenta punti di penalizzazione, la revoca di due scudetti ed altre sanzioni accessorie. Cobolli Gigli appare indignato. Nell?ombra probabilmente qualcuno invece ? soddisfatto della piega degli eventi.

Intanto in Germania la nostra nazionale diventa Campione del Mondo in una finale con la Francia addirittura surreale. In campo ci sono otto giocatori attualmente della Juventus pi? cinque che vi hanno militato recentemente. In panchina e nello staff tecnico altri quattro juventini di lungo corso tra cui Marcello Lippi. Totale 17 protagonisti che hanno DNA juventino.

La Juventus di Moggi ha la sua apoteosi nella vittoria del Mondiale, quando il suo Direttore ? ormai gi? fuori dal Calcio. Purtroppo la Juventus che Luciano Moggi aveva allestito verr? smembrata dal Liquidatore Cobolli, il quale ha l?incarico di procedere alla riduzione dei costi a prescindere dal campionato in cui si giocher? e questo perch? come aveva dichiarato John Elkann si sarebbe puntato sui giovani.

Ecco quindi che ben otto giocatori vengono venduti in un crescendo rossiniano di menzogne e inganni che culminano con la cessione all?Inter di due giocatori come Ibrahimovic e Vieira.

La sentenza di secondo grado, emessa da un tribunale espressione diretta dell?ex presidente Carraro, e quindi organico al vecchio sistema, ribalta la sentenza di primo grado, attenuando notevolmente le pene di Milan, Fiorentina e Lazio, alle quali viene restituita la serie A con penalizzazione. Incredibilmente il Milan ritrova anche la partecipazione alla Champions League. La Juventus invece rimane relegata in serie B con 17 punti di penalizzazione.

Anche in questo caso leggendo il dispositivo della sentenza si apprende stranamente che ?? possibile alterare la classifica senza alterare i risultati delle partite?. Cosa e? successo? Semplicemente ? accaduto che la Juventus ? stata punita nuovamente dal Tribunale di secondo grado, espressione diretta di Carraro e Berlusconi, proprio per aver fin da subito effettuato la scelta collaborazionista con il nuovo sistema guidato dall?Inter e dalla Roma. Insomma come si suol dire ?cornuti e mazziati?. E? chiaro che ormai l?accordo Grande Stevens ? Rossi ? definitivamente saltato.

Nel frattempo gli ?onesti? di Moratti grazie alla compiacenza del loro ultr? Guido Rossi si vedono assegnare uno scudetto, quello 2005-2006 che non ? mai stato oggetto di indagine e che la Juventus ha vinto sul campo con il siderale distacco di 15 punti. Gli Elkann capiscono che sono stati gabbati. In giro l?umore dei tifosi e soprattutto degli azionisti di minoranza che nel frattempo si sono riuniti in diversi Comitati, ? assolutamente nero e con insistenza questi ultimi premono sulla propriet? affich? reagisca a questo scempio.

John Elkann, mosso dall?orgoglio, ordina a Cobolli di fare la voce grossa nel corso della Conciliazione che non avr? ovviamente esito positivo. Infine, decide di preparare un ricorso al Tar del Lazio che definire un capolavoro giuridico ? riduttivo. Preciso, circostanziato, e soprattutto nelle cifre, spietato. E? deciso, si andr? al Tar.

Qualcuno a Roma comincia a spaventarsi e a credere che davvero i due fratellini possano andare fino in fondo. Sarebbe una circostanza senza precedenti per il calcio italiano; in caso di accoglimento del ricorso, molto probabile a giudicare dalle dichiarazioni di illustri avvocati amministrativisti, i campionati dovranno essere sospesi e i processi rifatti. Il governo ed il primo ministro in persona si muovono direttamente con Montezemolo e lo pregano di mettere freno alla situazione. Non si vuole il caos, il ritardo dei calendari, il malumore delle piazze coinvolte, la delusione della stragrande maggioranza degli italiani convinti che tutto il male sia la Juventus. Ed il primo ministro ha buon gioco nel convincerlo. Sa che lui non pu? mettersi contro l?establishment perch? lui, e ci? che rappresenta, sono parti importanti dello stesso. Siamo a fine agosto.

A Torino si svolge un vertice tra Montezemolo, J, Elkann e Gabetti. I due anziani convincono il giovane di famiglia a deporre le armi. Questo ? quello che dicono: ?Sappiamo che siamo stati sottoposti ad un giudizio di piazza senza garanzie, per? ormai la gente si ? formata un opinione e noi non la possiamo cambiare. Pensa a cosa avrebbe fatto tuo nonno in questo caso, non si sarebbe mai mischiato ai vari Gaucci e Preziosi ma avrebbe bevuto fino in fondo l?amaro calice, in osservanza alla sua storia, alla fedelt? all?ordine costituito, a tutto ci? che la Fiat ? stata ed ha rappresentato e vuole ancora rappresentare. Anche da un punto di vista economico, dopo le cessioni, la riduzione del monte ingaggi, la conferma degli sponsor, la rinuncia alla Champions League non c?? grande differenza tra i due scenari. Perci?, per le responsabilit? che abbiamo e per le aziende che rappresentiamo dobbiamo ingoiare il boccone e scendere a patti con le autorit? sportive?. Il giorno stesso viene istruito di conseguenza il povero Cobolli Gigli.

E? il 31 agosto del 2006. La Juventus, la sua centenaria storia di successi e la passione dei suoi tifosi vengono calpestati senza piet?, in cambio della riduzione di qualche punto della penalizzazione in serie B, che sar? sancita nel successivo Arbitrato, e probabilmente, di un provvedimento sulla rottamazione auto nella finanziaria 2006.

Gli stessi giocatori e l?allenatore Deschamps rimangono sbigottiti dal comportamento del CDA che in un Consiglio di durata biblica, stabilisce la definitiva rinuncia al TAR. E? un dato di fatto questo che fa giudicare altamente attendibile la circostanza che i giocatori e il tecnico erano stati rassicurati del fatto che si sarebbero percorse, purtroppo tardivamente, tutte le strade per cercare di riottenere la serie A.

Lo strappo del 31 agosto tra squadra e societ? ? una ferita che ancora oggi nelle dichiarazioni dei giocatori si percepisce quanto sia stata dolorosa, soprattutto per quelli che avevano accettato di rimanere a Torino. A questo punto non si pu? pi? tornare indietro. La squadra ? costretta a subire la gogna dei campi della serie B. I tifosi invece saranno costretti da Cobolli Gigli a subire le farneticanti dichiarazioni imposte dall?operazione SIMPATIA.

Saranno condannati a subire le ironie di chi fino a pochi mesi fa ?quando incontrava i nostri giocatori sul campo se la faceva sotto? come disse Camoranesi in una recente intervista; saranno umiliati dalla lettura quotidiana dei deliranti articoli di giornalisti prezzolati e antijuventini che continuano a seminare veleni senza ricevere mai lo straccio di una querela.

E? tutto finito? Quanti e quali capitoli potranno essere ancora scritti su questa dolorosa vicenda? La sensazione che si percepisce tra le stesse fonti che ci hanno permesso di elaborare questa ricostruzione ? che ancora qualcosa bolle in pentola. Qualcuno, nel frattempo, aspetta sulla sponda del fiume.

Modificato da CRAZEOLOGY

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12 Marzo 2007

Supposte Fiat

Una notizia ? passata quasi inosservata. Lo scorso mese la Consob ha preso coraggio, o forse non poteva farne a meno, e ha dichiarato l?incapacit? temporanea ad assumere cariche in societ? quotate per il trio Lescano dell?Ifil (che controlla la Fiat) composto da Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens e Virgilio Marrone. Gabetti si ? beccato 5 milioni di euro di multa.

La Consob ha riferito di Gabetti: ?carattere doloso delle violazioni, da ricollegare alla piena falsit? dei comunicati conseguente alla partecipazione (riconnessa anche alle cariche rivestite nell?ambito del Gruppo Agnelli) alle attivit? concernenti l?operazione di equity swap...?

La magia delle parole che non fanno capire un c..o.

Equity swap, provate a dirlo, piano, a vostra moglie, nell?intimit?: e..q..u.i.t.y..s..w..a..p.

Penser? a un nuovo gioco erotico un po? doloroso.

E vi dimenticherete cos? dei vostri titoli Fiat nel cassetto.

Quelli che vi ha consigliato la vostra banca di fiducia.

Gabetti ha, per la Consob, manipolato il mercato, ma vediamo i fatti:

- Il titolo Fiat crolla in Borsa nella primavera del 2005

- La Exor lussemburghese (di maggioranza Giovanni Agnelli & Co.) acquista da Merryl Linch quasi il 10% di tutta la Fiat a un valore di circa 5 euro in modalit? equity swap, quindi a un prezzo di cessione futuro concordato

- Ifil compra dalla societ? Exor 82 milioni azioni ordinarie Fiat a un prezzo di 6,5 euro

- Il comune azionista poteva comprare nello stesso periodo le azioni a 7,5-8 euro

La famiglia Agnelli capitanata da Gabetti, ha comprato azioni Fiat a 5 euro come Exor e venduto azioni Fiat alla Ifil a 6,5. Tutto in casa. Non ha informato in modo trasparente il mercato.

Ha mantenuto il controllo della Fiat con il 30,06% solo grazie a questa operazione.

Che bella famiglia.

Ma la Fiat non ? quell?azienda che quando perdeva c?era la cassa integrazione con i soldi nostri e quando guadagnava i soldi se li teneva in tasca? E a quando una ?supposta equity? alla famiglia Agnelli?

beppegrillo.it

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5 Giugno 2007

You are not free / tu non sei libero

Esiste dal 1952. Ne fanno parte un centinaio di persone: esponenti dell?alta finanza, dei governi, dei giornali economici. Si chiama ?Gruppo Bilderberg?. Si riunisce ogni anno in un albergo protetto dalla Cia. I nomi dei suoi membri sono noti. Chi ne fa parte ? tenuto all?obbligo del silenzio. Nulla esce sulla stampa. Quello che decidono, di cui discutono, pu? cambiare le sorti del pianeta. E? un club semisegreto di cui non si sa nulla. Dal 31 maggio al 3 giugno si ? riunito a Istanbul. Secondo fonti ufficiose il Gruppo ha esaminato possibili operazioni contro l?Iran, lo sviluppo dell?energia e l?ingresso della Turchia in Europa.

A questi Gelli pu? solo portare la valigia.

Nel Gruppo ci sono alcuni italiani. Faccio subito i nomi: Mario Monti (Bocconi), John Elkann (Fiat), Franco Bernab? (Rothschild), Tommaso Padoa Schioppa (Ministro delle Finanze) e Giulio Tremonti (vice presidente Camera).

Nessun estraneo ha assistito all?incontro. Quindi possiamo solo presumere. E allora presumiamo.

Presumiamo che SchioppaTremonti agiscano come una sola persona. Si mandano a quel paese in televisione per trascorrore un week end di passione sul Bosforo. Presumiamo che un?organizzazione non eletta da nessuno influenzi i Governi. Presumiamo che cento persone controllino l?informazione economica finanziaria mondiale. Presumiamo che quando si incontrano siano sempre protetti dal Governo americano.

Dopo tutto questo presumere vorrei chiedere ai due dipendenti Schioppa e Tremonti. Siete stati a Istanbul? Portavate il cappuccio? Avete partecipato a incontri precedenti del Bilderberg mentre ricoprivate incarichi pubblici? Se eravate presenti riferite subito agli italiani scopo e contenuti degli incontri, altrimenti dimettetevi dal Governo e dalla Camera. Funzionari dello Stato non possono avere segreti. E? contro la democrazia.

Si ? scritto del pericolo di una nuova P2 in cui potrebbero essere coinvolte, come al solito, alte cariche dello Stato. Il giudice Woodcock ha denunciato la presenza in Italia di ?logge massoniche in seno alle quali venivano svolte attivit? dirette a interferire sull?esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche di enti pubblici anche economici nonch? di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale?.

Bilderberghisti, loggisti, massoni, criptospie, decisori occulti, servizi deviati, funzionari infedeli, addetti alla sicurezza Telecom, mi state facendo venire l?orchite.

Che la luce del sole vi trafigga e, soprattutto, se mi leggete, andatevene a fanc..o.

beppegrillo.it

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Quesito:

Come mai la telefonata di cui parla Fassino con Consorte NON E' TRA QUELLE INTERCETTATE?

....come mai montezemolo NON E' MAI INTERCETTATO?...vuol dire che non telefonava mai?

Tra gli spiati c'era stato, e anche nel servizio di Ranucci se n'era parlato.

Anche se era stato uno spionaggio molto pi? leggero e breve.

Cmq leggiamo...

Consorte: Pronto?

Fassino: Piero.

Consorte: Oh ciao Piero.

Fassino: E allora?

Consorte: Eh stiamo lavorando per chiudere.

Fassino: Ah, come sta andando?

Consorte: Siamo in 40 qua, c****, mi tocca rispondere a 40 quesiti contemporaneamente, io sono solo, un bel casino. Comunque no, secondo me siamo proprio in dirittura d?arrivo. Domani mattina...

Fassino: Domani mattina chiudete?

Consorte: S?, s?, s?. Domani mattina tra le sette e mezza e le nove.

Fassino: Prima che apra la Borsa...

Consorte: Prima che apra la Borsa. Dovremmo chiudere, dovremmo avere gi? in mano il 51,8.

Fassino: Bene.

Consorte: Quindi poi appena fatto questo (...) l?iter, io li sto denunciando tutti.

Fassino: Hai visto che attacco furibondo che stan facendo a me, giorno dopo giorno? Guarda ? una cosa...

Consorte: S?, infatti, una cosa incredibile...

Fassino: Oggi ho fatto una telefonata di fuoco a Montezemolo su questo.

Gli ho detto ?Adesso basta, adesso basta. Volete la guerra l?avrete, dico...?.

Consorte: (...) Perch? hanno perso...

Fassino: ? perch? abbiamo messo le mani nel loro mercato.

Cio

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INDAGINI ILLEGALI, ?PANORAMA?:

TAVAROLI PROTEGGEVA MONTEZEMOLO?

(Ansa) - Durante la ?campagna elettorale? per la presidenza di Confindustria ?la vecchia security Telecom guidata da Giuliano Tavaroli si preoccupo? di proteggere il candidato favorito, Luca Cordero di Montezemolo, da eventuali attacchi di un gruppo di industriali contrari alla sua elezione?. Lo scrive Panorama in edicola domani in un servizio del quale ha diffuso un? anticipazione. Nello stesso articolo Panorama si occupa della vicenda che ha portato ?la security della Telecom vecchia gestione ad impossessarsi, tra il 2004 ed il 2005, del database della piu? grande agenzia investigativa del mondo?, e cioe? l? archivio Kroll.

Materiale che, sempre secondo l? anticipazione del settimanale, consiste in informazioni che vanno ?dai gruppi di mercenari inviati per liberare ostaggi in Colombia a quelle su latitanti nascosti in Paesi stranieri. Dentro anche gli addestramenti dell? esercito iracheno e le missioni italiane della Kroll (da Parmalat ad Antonveneta)?. Secondo quanto scrive il settimanale i magistrati sospettano che l? archivio completo possa trovarsi in Estonia.

Dagospia 08 Novembre 2007

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6/14/2007 4:50 PM

Lapo aspetta la resa dei conti

Elkann: ?Mi tengono fuori, non mi dicono pi? nulla.

Il calcio puro ? nei miei sogni?.

Si ? sempre pensato e detto che alla base della buona riuscita, per la necessaria rifondazione sportiva ed etica, vi dovesse essere il radicale affrancamento del presente da tutto ci? che avrebbe potuto possedere anche una minima connotazione con il passato. Lungo questa linea di rigore sembra aver voluto procedere, senza incertezze, il presidente Cobolli Gigli il quale fin dal primo giorno del dopo bomba Calciopoli fece sua la frase, per nulla ermetica, di John Elkann:

?Siamo molto addolorati per ci? che ? successo, ma fermamente decisi a cancellare ogni impronta lasciata da coloro che ci hanno preceduto?.

Esternazione, immediatamente sposata dal fratello, Lapo Elkann, il quale non si nascose dietro un dito e, anzi, fece sapere di provare un grande entusiasmo immaginandosi esposto in prima linea per lottare a favore della causa bianconera.

La sua presenza al fianco di Cobolli Gigli all?Olimpico di Torino, cos? come in altri stadi italiani, provocava un entusiasmo popolare impossibile da ignorare.

?Lapo presidente? ? stato tra gli striscioni pi? gettonati dal popolo bianconero.

Una passione autentica e propositiva che oggi il geniale imprenditore ? stato costretto a sigillare perch?, per sua stessa ammissione,

?la mia presenza non ? gradita all?interno di un gruppo con il quale dovrei attenermi a giochi che non mi piacciono e quindi giocare con persone che non amo.

Cos? anche loro mi tengono fuori, non mi dicono nulla e anzi mi consigliano di non interessarmi delle questioni che pure mi appassionerebbero tantissimo.

Non mi resta, dunque, che aspettare e occuparmi con seriet? delle mie attivit??.

Sicch? si defila, Lapo, restando comunque in attesa di un segnale.

?Perch? il calcio, quello puro e pulito, rimane sempre nei miei sogni e nel mio desiderio di praticarlo per quel che mi sento di essere in grado?.

Fonte: TuttoSport

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L?INTRECCIO EQUITY SWAP-IFIL & MARGHERITA C?E? ? SOCIETA? OFFSHORE PER 600 MILIONI DI EURO SPUNTANO NELLA FINANZIARIA CONTROLLATA DAGLI AGNELLI - LA STORIA DELLE DUE FINANZIARIE AMMINISTRATE DA SIEGFRIED MARON - IL COMPENSO DI 7,7 MILIONI DI STEVENS?

Andrea Malan e Marigia Mangano per ?Il Sole 24 Ore?

Fino a poche settimane fa i loro nomi dicevano poco o nulla: Sadco e Sacofint. Poi sono finite nell'atto di citazione presentato da Margherita Agnelli de Pahlen, figlia dell'Avvocato e madre di John Elkann, per riaprire la questione legata all'eredit? lasciata dal padre. Chi sono i soci di questi family office di casa Agnelli? Il Sole 24 Ore ha ricostruito la storia delle due finanziarie amministrate da Siegfried Maron, il tesoriere della famiglia torinese.

Seguendo il percorso tra Svizzera e Lussemburgo ci si imbatte in una galassia di societ? estere, molte offshore, finora sconosciute, di propriet? della finanziaria Exor. Dai bilanci di quest'ultima emergono anche altri dettagli sull'equity swap tra Ifil e Merrill Lynch: come, per esempio, un compenso di quasi 8 milioni maturato nel 2005 dall'avvocato Franzo Grande Stevens.

I family office

La sede ? nel cuore di Zurigo, in Genferstrasse 24. Ma la propriet? di Sadco, di propriet? della famiglia Agnelli, almeno negli ultimi anni ? stata in Lussemburgo. Sulla base dei documenti depositati in Svizzera, la costituzione risale al 22 aprile del 1969; fino alla fine del 2003 la societ? faceva capo a Exor. Il 30 giugno 2004 il passaggio dell'intero capitale sociale per 1,4 milioni alla Ifil Investissements, societ? lussemburghese controllata da Ifil.

Il 7 settembre 2005 la societ? viene poi messa in liquidazione ?dopo aver venduto una propriet? immobiliare situata a Zurigo ?. Anche per la Sacofint la propriet? ? nel Granducato. La societ? anonima, costituita nel 2000, ? rimasta sempre sotto Exor e quest'ultima ha deciso di metterla in liquidazione poche settimane fa: l'assemblea generale si ? riunita il 20 aprile del 2007.

La galassia estera

I bilanci di Exor fanno luce anche su un nutrito gruppo di finanziarie estere finora sconosciute e dal valore complessivo tutt'altro che trascurabile. L'insieme delle partecipazioni valeva circa 600 milioni a fine 2005, di cui meno di 60 per la quotata Graphic Packaging (le altre due operative sono quelle in Distacom e nei vigneti della Greysac). La fotografia che emerge incrociando i prospetti 2004 e 2005 di Exor vede anche una decina di holding e service company dai nomi pi? vari e costituite forse per motivi fiscali:

Adriatique holding (Amsterdam), Exor Usa (Delaware), Soficol Sa, Old Town (Lussemburgo), Buckingham Talcott (Delaware) solo per citarne alcune. Ma potrebbero essere anche di pi?, se si pensa che guardando i prospetti della Old Town, capitale sociale di appena 1,7 milioni e asset per 9,6 milioni, emerge che l'unica attivit? di questa societ? ? gestire la partecipazione di Ancom Inc, societ? delle Isole Vergini britanniche.

Il compenso di 7,7 milioni

A fine 2005 il bilancio Exor riportava un compenso di 7,7 milioni di euro all'avvocato Franzo Grande Stevens (che ? anche consigliere d'amministrazione della societ?); tale compenso, che a quella data era maturato ma non ancora pagato, si riferisce con ogni probabilit? all'attivit? svolta in relazione all'equity swap con Merrill Lynch su azioni Fiat, acceso in aprile e chiuso a settembre con il ritiro dei titoli e la loro cessione a Ifil.

Un'operazione che ha garantito a Exor una plusvalenza di 66,1 milioni di euro. Sempre nel 2005, Gabetti aveva incassato a sua volta un compenso straordinario di 20 milioni di euro (tra Ifi e Ifil). Lo swap (in relazione al quale i due manager sono stati sanzionati dalla Consob) ha permesso a Ifil di conservare il controllo della Fiat.

I movimenti sotto Ifil

Il 2005 ha visto anche una girandola di movimenti nelle finanziarie che stanno sotto Ifil ? prima fra tutte, Ifil Investissements. Nel periodo tra la fine del 2004 e il dicembre 2005, infatti, alcune di esse aumentano in misura significativa l'indebitamento ? come accade quando si vuol predisporre la provvista per un'acquisizione.

Nel dicembre 2004 Ifil Investissements versa all'irlandese Ifil International Finance 510 milioni di euro ?in conto capitale ?, cui se ne aggiungono altri 200 il 14 luglio 2005; a fine 2005 ne riceve 520 in restituzione. L'indebitamento di Ifil Investissements verso imprese controllate sale a 1,369 miliardi di euro a fine 2004 dai 541 milioni di un anno prima, per ridiscendere poi a fine 2005 a 730 milioni.

http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_32522.html

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JOHN ELKANN?

ECCO ALCUNE COSETTE

Non riporter? il contenuto completo dei tre (gi?, "per strada" sono aumentati di numero ) articoli ma soltanto quel passaggio comune a tutti che ha catturato la mia attenzione.

cominciamo:

da Repubblica.it, data 24/01/2003, articolo non firmato

(http://www.repubblica.it/online/economia/l...rede/erede.html)

Un grande legame con il nonno, ma anche una grande ammirazione per il padre Alain Elkann, giornalista e scrittore. Dal quale ha ereditato la passione per la scrittura, esercitata soprattutto durante gli anni al Politecnico, quando collaborava alla rivista universitaria "La scheggia" intervistando Marco Tronchetti Provera e Luca Cordero di Montezemolo.

sempre da Repubblica.it, data 23/05/2004, articolo a firma v.bo. (???)

(http://www.repubblica.it/2004/e/sezioni/ec...hedaelkann.html)

John ha sempre manifestato una grande ammirazione per suo padre, Alain Elkann. E da lui ha ereditato anche una certa passione per lo scrivere, manifestata soprattutto durante gli anni universitari, quando collaborava alla rivista del Politecnico La Scheggia, per la quale ha intervistato l'allora presidente della Pirelli, Marco Tronchetti Provera, e della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo.

e, non senza una certa sorpresa, da Elmundo.es, data "S?bado, 17 de enero de 1998" (17/1/1998), articolo a firma Marta Lobato

(http://www.elmundo.es/papel/hemeroteca/199...tor/375162.html)

John Elkann (su segundo nombre, Philip, prefiere no usarlo) cursa el tercer a?o en el Polit?cnico, donde adem?s colabora con el peri?dico universitario La Scheggia, cuyo objetivo es favorecer la b?squeda de empleo a los reci?n licenciados. En este diario, el joven Agnelli ha publicado entrevistas a importantes dirigentes empresariales, como el presidente de Pirelli, Marco Tronchetti Provera, o el de Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo.

insomma, pare che i curatori d'immagine dell'erede designato, ci tenessero proprio a far sapere di questo suo interesse "giornalistico" nei confronti di MTP e LCDM...era dal 1998 che andava avanti questa storia....

altro elemento interessante riguarda proprio El Mundo...curiosando in Wikipedia, guarda un po' cosa ti trovo:

El Mundo ? un quotidiano spagnolo fondato il 23 ottobre del 1989 da Alfonso de Salas, Pedro J. Ram?rez, Balbino Fraga e Juan Gonz?lez, con sede a Madrid.

Nel 2004 ha venduto oltre 300.000 copie giornaliere in Spagna[1], superato solo da El Pais (470.000).

? un quotidiano nazionale che pubblica diverse edizioni locali, fra queste: Andalusia, Valencia, Castilla-La Mancha, Castilla e Le?n, Islas Baleares, e Bilbao.

El Mundo e stato essenziale nella scoperta di vari scandali. Uno di questi fu la malversazione del comandante della Guardia Civil Luis Rold?n, e il direttore del Banco de Espa?a Mariano Rubio, che fu accusato di negoziare con informazioni privilegiate ed evasione fiscale. El Mundo ha inoltre scoperto le connessioni fra i terroristi dei Grupos Antiterroristas de Liberaci?n (GAL) e l'amministrazione socialista di Felipe Gonz?lez, una serie di notizie che contribuirono alla caduta del PSOE nelle elezioni del 1996. Inoltre rincarer? la dose sui presunti fatti illeciti che ruotano intorno a Telecinco, la tv italo-iberica fondata da Berlusconi.

Il quotidiano ? di propriet? dal 1992 del gruppo italiano RCS (Rizzoli Corriere della Sera). Il suo sito internet ? il pi? visitato fra quelli di tutti i mezzi di comunicazione europei in lingua spagnola.

--------------------

SEMPRE PER CAPIRE CHI HA PREPARATO LA FRITTATA....

LO SO CHE A UNA DELLE ULTIME ASSEMBLEE DI CONFINDUSTRIA QUI QUO QUA ERANO SEDUTI VICINI E RIDACCHIAVANO....

PERO' CI SONO CONFERME OVUNQUE SU QUESTI RAPPORTI....

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De Biase ( giudice del calcioscommesse del 1980 ), risponde ad uno spettatore tifoso della Juventus che telefona a Rete37, emittente privata fiorentina, dove l'ex giudice era ospite, a proposito della Juventus e dell'operato di Zaccone, legale della stessa:

"Non posso sapere perch? la propriet? della Juventus si sia mossa in un certo modo, ma mi sento di dire, al 99%, che la vicenda ? stata abilmente pilotata dai vertici della squadra torinese, a cominciare dalla richiesta di Zaccone, che ha lasciato tutti di stucco. Zaccone non ? un incompetente, come molti credono, ma ? stato solo un attore di questa vicenda. Bisogna avere, innanzitutto, il coraggio di affermare una realt?: il procedimento di questa estate ha partorito un autentico aborto giuridico.

Quando parlo di "aborto giuridico" mi prendo la piena responsabilit? di ci? che dico. Quando si vuole espletare in due settimane un procedimento che richiederebbe almeno 6 mesi solo per un corretto iter investigativo, non pu? che venir fuori un aborto giuridico. Quando si cassa, per motivi di tempo, un grado di giudizio, quando si impedisce agli imputati di portare testimoni, dossier e filmati in loro discolpa, ma gli si concede solo 15 minuti per una arringa difensiva, non si pu? che parlare di aborto giuridico.

Quando non si concedono agli avvocati difensori degli imputati i testi integrali delle intercettazioni, adducendo che non sono pertinenti, si pu? solo parlare di aborto giuridico. Quando, infine, si disassegna un titolo ad una squadra, la Juventus, per assegnarlo ad un'altra, l'Internazionale, prima che sia pronunciato il verdetto del primo iter istruttorio, allora siamo ben oltre l'aborto giuridico.

Non ? un problema di giustizia ordinaria o sportiva: in ogni paese che si definisca civile eventuali pene e sanzioni devono essere comminate dopo che sia stato verbalizzato un verdetto di colpevolezza, mai prima. E non venitemi a parlare di normative UEFA o di liste da dare alla stessa per le coppe europee: i diritti degli imputati, tra cui quello di potersi difendere con i mezzi che l'ordinamento mette loro a disposizione, vengono prima di una partita di calcio.

Il punto che mi fa pensare che Zaccone abbia agito su input della propriet? ? un altro, e cio? il modo in cui si sono mossi i vertici dirigenziali della Juventus, con quel finto ricorso al TAR. Come, mi chiedo, tu allontani i dirigenti, praticamente dichiarandoti colpevole, poi assisti inerte ed impassibile ad uno scempio mediatico e giudiziario ai danni della tua squadra e poi minacci di ricorrere al TAR?

E' il concetto di chiudere la stalla quando i buoi sono fuggiti, se ci pensate bene. Prima ti fai massacrare senza muovere un dito, ti fai disassegnare il titolo, fai stilare i calendari per i campionati e le coppe europee e poi minacci di andare al TAR, strombazzando il tutto sui giornali? Sa tanto di mossa politica per placare l'ira dei tifosi, mi pare. Se Zaccone, che ? uomo di valore ed esperienza, avesse avuto il mandato di evitare il disastro si sarebbe mosso in maniera diversa, nel senso che avrebbe fatto notare queste "anomalie" nel tempo intercorso tra la fine del dibattimento e l'annuncio dei verdetti. Quello, infatti, era il momento buono per minacciare di ricorrere al TAR, quando le sentenze non erano ancora state scritte, ma andava fatto in camera caritatis, chiedendo un incontro con Ruperto, Sandulli e Palazzi, e non di fronte ai giornalisti della giornalaccio rosa.

Vi prego di notare che non sto discettando di alta strategia dell'arte forense, ma dei principi basici, dell'ABC della professione, di cose che si insegnano ai ragazzi che vengono in studio a fare praticantato: se tu, avvocato difensore, ritieni di avere delle armi da giocare, chiedi un incontro con il giudice e il PM, nel periodo che intercorre tra il processo ed il verdetto, e gli fai notare che, se il responso sar? giudicato troppo severo, le userai. E qua di armi ce ne erano in quantit? industriale.

Poi, di fronte al fatto compiuto, chi si prende la responsabilit? di fermare una macchina che macina miliardi di ?, tanto da essere la sesta industria del paese? Io, per conto mio, posso solo ribadire il concetto gi? espresso: una penalizzazione di 8/10 punti, una multa e la squalifica di Moggi e Giraudo per 10/12 mesi, questa era la pena congrua, a mio parere. Ogni parallelo con la vicenda del 1980 ? improponibile: qua non ci sono tracce di illecito, n? denaro o assegni. L'illecito ambientale non ? un reato contemplato da nessun codice, a meno che non si parli di inquinamento atmosferico....."

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VI FACCIO UN PICCOLO REGALINO...

UNA VECCHIA COSETTA DI MOLTI MESI FA.

.asd .asd ? per ridere un pochino. ;)

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Sporc

(di Lapo)

Oggi sono costretto a cambiare argomento su questo blog.

Sono costretto a parlare di sport. Pi? che parlare, sfogarmi.

Leggo sui giornali quello che sta succedendo e rimango sconcertato.

E? un?offesa e una presa in giro verso tutti noi il chiamare tutto questo ?sport?.

Per questo ho voluto dare quel titolo al post.

Per chi come me, e sono sicuro anche voi, si ? avvicinato allo sport legandolo a valori come dignit?, rispetto delle regole e sana competizione, vedere ci? che sta succedendo nel ciclismo e nella formula uno, corrisponde ad un tradimento.

Imbrogli, menzogne, corruzione e squallide messe in scena.

Il ciclismo ? ormai diventato una farsa, quasi come il wrestling.

La F1 ? addirittura grottesca, tanto ? evidente l?inganno.

Al fine di preservare l?audience vengono richieste agli atleti performance che fisicamente e mentalmente sono impossibili da raggiungere senza additivi.

Per lo stesso fine si nega l?evidenza dei fatti e succede che chi dovrebbe dettare le regole si trasforma in Ponzio Pilato.

Ma lo spettatore si sente tradito e con il tempo tender? ad allontanarsi da tutto questo schifo.

E non solo lo spettatore si sente tradito, ma anche quelle aziende che associano allo sport il proprio marchio e i propri valori.

Voglio essere chiaro fino in fondo: se una telecamera accesa giustifica comportamenti scorretti, allora un?azienda - come Italia Independent, ad esempio - non ha interesse ad associare il proprio marchio a societ? sportive che non si comportano come tali.

Sono le stesse societ? sportive che devono per prime tutelarsi da dirigenti e atleti che non rispettano le regole del gioco, non solo per difendere la propria immagine e i valori sportivi, ma anche per tenere a s? gli sponsor che, insieme ai tifosi, sono necessari per portare avanti l?attivit?.

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IL GIORNO STESSO COMINCIARONO PROTESTE SU TUTTI I FORUM E NEL SUO BLOG.

LAPO DUNQUE INTERVEN? ( sefz ) ANCORA...

.read .read

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Lapo Says:

July 31st, 2007 at 2:06 pm

Vedo che il mio post ha scatenato molti commenti e riflessioni.

Vedo anche che si tira in ballo la Juve. Spesso a sproposito.

Vorrei ricordare che quando alla Juve si ? sentito puzza di bruciato, sono stati allontantanati i dirigenti che sapete. E prima ancora del processo sommario di Calciopoli fui proprio io a fare le prime segnalazioni di ci? che stava accadendo. La juve ? stata l?unica ad aver pagato, con la serie B e perdendo denaro, ma per fortuna non abbiamo perso la fiducia dei veri tifosi e degli sponsor.

Per il resto non voglio solo citare solo esempi negativi, perch? per fortuna lo sport con la s maiuscola, dove determinazione, coraggio e competizione (ma anche spettacolo) sono le regole principali, esiste ancora.

Basti pensare a Lippi e ai suoi uomini che nonostante la bufera e la sfiducia sono riusciti a stravincere, a Pietro Mennea che ha continuato a combattere anche quando si ? tolto la tuta, a Kelly Slater nel surf, ai fratelli Abbagnale nel canottaggio, alla Whitebread, il giro intorno al mondo in barca a vela meno glamour e pi? tosto della Coppa America, fino all?intero campionato di rugby dove sul campo scoppia la guerra e poi quando ? finita la partita vanno tutti a prendersi una birra insieme.

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LA MIA RISPOSTA CON TOPIC APPOSITO.

.leggere .leggere

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CARO LAPO....

Prima di tutto signor Lapo, mi fa piacere dal punto di vista umano, vedere che lei ? molto attivo e ha superato i suoi momenti difficili.

Bene. Anzi molto bene.

Mi raccomando.... eh!

So che il mondo e la vita spesso somigliano ad una strada piena di buche, cerchi di non caderci dentro.... le eviti.

Credo che seguendo questi consigli potr? fare bene in futuro.

Veniamo a noi.

(non nel senso politico del termine!)

Ho letto sul suo blog le sue riflessioni e ho deciso di risponderle qui, che ? il primo forum di Juventini che c'? in rete come numero di utenti. (J1897 )

(ma in realt? sono belli tutti i forum)

Senta io sinceramente....

le consiglio vivamente di non parlare pi? di sport, non credo che lei ne sia all'altezza.

Vedo dalle sue riflessioni che lo segue molto, ma probabilmente non ne ha capito il senso.

Il senso ? semplice a pensarci bene, e mi spiace doverglielo spiegare in pubblico....

per? se serve.....

ben venga.

E' vero, la Juve ha fatto pulizia degli uomini che erano sotto indagine, diciamo cos?.

Per? vede lo sport ? competizione, con delle regole che TUTTI DEVONO RISPETTARE DENTRO E FUORI DAL CAMPO.

Se non ha capito bene le RI-segnalo una parola: TUTTI.

Le violazioni di moggi o chi per lui, vanno punite certo.

Per? prima vanno provate, poi vanno giudicate ONESTAMENTE E DA TERZI NON COINVOLTI NEL SISTEMA, poi si applicano le pene.

Questo vale per tutti i club coinvolti e non solo per la Juventus.

E gi? su questi punti lei ? decisamente fuori dai binari.

La propriet? ha serenamente accettato il giudizio ILLEGITTIMO PARZIALE E SCORRETTO.

Lei essendo uno dei proprietari....

Mi tocca aim?.... segnalare che ? sospetto e poco lodevole questo comportamento.... da parte sua.

E questo ? aldil? delle reali colpe di Moggi o altri dirigenti che possono rimanere invischiati in cose poco limpide.

(chiaramente ? valido lo stesso discorso anche per gli attuali dirigenti, se in futuro dovessero essere coinvolti...ecc )

Altra cosa che voglio segnalarle ? questa.

Le colpe di Tizio non cancellano le colpe di Caio.

(altra regola importante sia nella vita, sia nello sport, sia nel mondo in generale)

Vediamo se posso aiutarla nella comprensione visto che lei anche in questo caso mi sembra fuori dai binari.

Dichiarazione del giudice De Biase

"Premesso che parliamo di voci che devono essere confermate, direi che l'indagine si presenta piuttosto complessa, perch? investe sia la magistratura ordinaria che quella sportiva. Dire che l'Inter non rischia nulla, salvo una multa, significa non conoscere le leggi. L'Inter rischia, anche la radiazione, in teoria. Inoltre c'? un particolare che sembra essere sfuggito a molte persone che vedo sulle reti delle varie TV parlare a sproposito: la liceit? dei pedinamenti.

Non scordiamoci che siamo in un campo ben definito, cio? quello della giustizia sportiva, dove non sempre valgono le regole della giustizia ordinaria. Un esempio pratico: se io, privato cittadino, mi rivolgo ad un'agenzia investigativa, regolarmente licenziata, per far pedinare mia moglie, pensando che abbia un amante, non commetto reato. Queste regole non valgono nella giustizia sportiva: ? chiaro che se applico lo stesso concetto, l'unico scopo che mi prefiggo ? quello di avere dei vantaggi illeciti.

Oltretutto pare che, oltre ai pedinamenti ci siano anche delle intercettazioni illegali, a danno di squadre avversarie, direttori sportivi e membri della Gea. Quindi, ripeto, se le notizie verranno confermate, direi che l'Inter rischia, e molto, anche perch? tra Inter e Telecom c'? un singolare processo di osmosi: dirigenti, managment e membri del CDA dell'una rivestono, a vario titolo, incarichi nell'altra."

PS.

Le voci sono state confermate perch? sono state trovate anche delle fatture firmate dai "soliti onesti noti"....

E poi si sapeva da maggio 2006 quando su Repubblica D'Avanzo parl? di Inter.

Lei per? forse era distratto.... o era in vacanza.... non so.

peccato perch? era ancora prima della prima sentenza...

molto prima.

Torniamo a noi....

Lo sport ? competizione, e apprezzo molto quello che lei dice sulla guerra sul campo e la birra appena finito il match.

Le faccio i miei pi? sinceri complimenti.

Per? io sono/ero Juventino e posso dirle che questo discorso con noi Juventini non ? mai esistito.

Quando lei era ancora un bambino (e io anche, sono praticamente un suo coetaneo (quasi) ) questo spirito gi? non esisteva.

Si perch? suo nonno e Boniperti compravano gli arbitri.

Ah mi spiace! Forse lei non era al corrente.

No mi ha frainteso...

Si diceva che suo nonno e Boniperti.....

Chi lo diceva? "L'antijuventino medio", ? ovvio.

Lei dir? che ? una menzogna e ha ragione.

Ma questo ? quello che si diceva, e che molti dicono tuttora.

E se ? per questo lo si dir? ancora, anche con la VOSTRA Juventus, (sua e di suo fratello intendo).

Le birre fanno piacere certo, ma bisogna che il tutto sia credibile e non sospetto altrimenti si passa facilmente dalle birre alle bottigliate.

Bella quella sua riflessione.... dopo la gara... ? bello se...

Ma aim? caro Lapo, siamo moooooooolto lontani.

La verit? ? che nella competizione nessuno deve avere delle carte nascoste nella manica.

NESSUNO.

Perch? altrimenti si bara.

Nelle competizioni quindi per vincere bisogna partire insieme e alle stesse condizioni.

Se invece cos? non ?, la gara ? comunque IRREGOLARE e va annullata.

Le regole si scrivono prima, tutti le possono consultare, TUTTI LE DEVONO RISPETTARE.

Non si cambiano in corsa durante la gara, o durante un torneo.....

(altrimenti pu? pure capitare che la Roma vince lo scudetto.... lei capir? che... sarebbe una barzelletta!)

Non importa chi vince, e non importa chi si tifa.

Cos? l'Inter (faccio un esempio a caso eh!), ha vinto 2 scudetti illeciti consecutivi.

Lei in tutti questi mesi NON HA MAI DECISO QUALCOSA CHE ANDASSE CONTRO QUESTO STUPRO DELLO SPORT.

MAI.

Si ricordi che non c'entra lo sforzo e il lavoro che si fa per ottenere un obbiettivo, (trofeo), ma conta che tutti facciano il lavoro che ritengano utile e che gareggino senza barare.

Nello sport a volte non vince il pi? forte....

Lo sport ? a volte crudele.... altrimenti Baggio nel 94 avrebbe segnato quel rigore negli USA (a lei tanto cari)...

Un altro esempio Americano....

Ah Ecco!

Altrimenti un campionissimo come Dan Marino (per cui io non ho mai tifato) avrebbe vinto qualche titolo...

Che vuole che le dica?

Lei dir? che non ha tutte le soluzioni in tasca per risolvere i problemi...

Ha ragione. Questo ? certo.

Per? insomma....

ACCETTARE IL MALE VUOL DIRE FARNE PARTE.

Magari ? un concetto forte il mio, ma ? realistico....

Prima di salutarla le volevo comunicare che il nuovo designatore degli arbitri ? un certo Collina....

Un arbitro che in calciopoli ? entrato per sbaglio, voleva incontrarsi segretamente nel ristorante (CHIUSO) di un dirigente di un club, con il presidente di lega che era anche presidente dello stesso club.

Poi casualit? voleva che dopo poche settimane quel club doveva incontrare la Juventus e l'arbitro era proprio il delizioso pelato.

(Collina per l'appunto)

Questa era solo una comunicazione di servizio.... visto che in quest'annata che ? in arrivo..... la Juventus sar? in A.

Comunque so che lei invece ha altre idee..... e che probabilmente dopo questa mia sparata saranno ancora pi? confuse....

LA PREGO VIVAMENTE (MANDANDOLE UN GRANDE ABBRACCIO), DI NON PARLARE PIU' DI SPORT.

ALTRIMENTI POTREBBE RICAPITARE CHE SI METTA IMPROPRIAMENTE A PARLARE DI SPIONAGGIO ALLA FERRARI.

E MAGARI MENTRE LEI NE PARLA... UN CERTO MARCO, SUO AMICO DI ZONA MILANO, POTREBBE ESSERE CHIAMATO DALLA PROCURA DI QUELLA CITTA', PER DARE SPIEGAZIONI AD ALCUNI PM PROPRIO SU VICENDE SIMILARI.

Magari non capiter?..... per? lei capisce che se per puro caso dovesse capitare....

La ringrazio dell'attenzione.

Le mando ancora un caro saluto a lei e al suo formidabile fratello che risollever? le sorti dell'impero di famiglia.

Le chiedo per? di non portare i miei saluti al suo amico di Milano....

so che suo fratello gli ? molto affezionato ma io sinceramente non me la sento di salutarlo....

forse sono un p? orso....

ma so che lei ? di buon cuore e mi perdoner? per questa mia deliziosa e amabile debolezza.

Arrivederci.

Vivissimi saluti, e spero faccia tesoro dei miei consigli.

CRAZEOLOGY

--------------------

ANGOLINO BARZELLETTA:

Crazeology al posto di Lapo....

Telefona a Moratti e gli dice:

"Hueyl? ciao balengo.... passo di la stasera, vengo a riprendermi lo scudo!

Ah! ti facciamo causa per lo spionaggio industriale!

Se vai dal dentista lascia lo scudo alla segretaria che passo lo stesso.

Ciao pirlotto!" sefz

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CRAZEOLOGY

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ANGOLINO BARZELLETTA:

Crazeology al posto di Lapo....

Telefona a Moratti e gli dice:

"Hueyl? ciao balengo.... passo di la stasera, vengo a riprendermi lo scudo!

Ah! ti facciamo causa per lo spionaggio industriale!

Se vai dal dentista lascia lo scudo alla segretaria che passo lo stesso.

Ciao pirlotto!" sefz

:haha:

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francamente non ricordo se queste due "cosette" riguardo la Famiglia erano state postate nel primo storico topic...

non sono neanche tanto news...

...anzi sono news vecchie...

...bene, news vecchia fa buon brodo........

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ELKANN ABBAIA E MORDE

Questa mattina, sedendosi al suo posto di vicepresidente dell?Assemblea degli azionisti presso il Centro Storico Fiat di via Chiabrera 20 a Torino, John Philip Elkann non avr? fatto a meno di pensare a suo nonno, l?avvocato Giovanni Agnelli. Proprio all?Assemblea di sette anni fa (era un luned?, il 22 giugno 1998) il giovane erede faceva infatti il suo ingresso nel Consiglio di amministrazione del Gruppo e cominciava ufficialmente la sua carriera di primo azionista in rappresentanza della famiglia.

E a soli dieci giorni dall?aver risposto con durezza sulla prima pagina del ?Corriere della Sera? (volpina operazione di Mieli) a Carlo De Benedetti, che si era espresso con apprezzamenti sarcastici sulla figura del nonno (tutta estetica, niente fatica), John avr? ricordato che cosa disse l?Avvocato in quella sua prima Assemblea. Nella fase dedicata agli interventi dei soci, era successo infatti che Marco Bava, un piccolo azionista assai noto per i suoi interventi critici e per essere uno dei pi? assidui frequentatori di Edoardo Agnelli (il primogenito dell?Avvocato suicidatosi cinque anni fa), aveva lamentato la nomina prematura del nipote ? allora 22enne ? in Consiglio. ?Elkann ? stato comandato da me, come io ? questa fu la risposta di Gianni Agnelli ? ero stato comandato da mio nonno. La scelta ? esclusivamente mia?. Ma in particolare il giovane Yaki ripenser? a quanto l?allora presidente onorario della holding disse, riferendosi al racconto dell?azionista Bava sulla presunta contrariet? di Giovannino Agnelli, il primogenito di Umberto scomparso nel dicembre 1997 rispetto alla cooptazione dei cugini pi? giovani. Sono parole che John non ha mai dimenticato e che ha anche ripreso nella stessa lettera aperta a De Benedetti (scritta su una prima traccia preparata da Lodovico Passerin d?Entreves). Con un tono stizzito che non gli era congeniale, l?Avvocato disse in quell?occasione: ?citare conversazioni immaginarie con una persona che non c?? pi?, ? la pi? bassa di tutte le bassezze?.

Dagospia 23 Giugno 2005

( http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=594164 )

---------------------------------

LA VITA TRISTE E SOLITARIA DI UNA "PECORA NERA"

Amore: in casa Agnelli non ? sempre sinonimo di umanit?. Una volta l'Avvocato disse a sua sorella Susanna, detta Suni: "Tu innamorata? Credevo fosse un sentimento riservato ai domestici". Ed ? prorpio Suni a ricordarlo nel suo libro "Vestivamo alla marinara".

Poi c'? la triste storia di Giovannino, figlio di Umberto e di Antonella Bechi Piaggio che doveva ereditare lo scettro della dinastia che regna dal 1866 sul mercato dell'auto e dintorni. La famiglia di Giovannino si chiamava Paola Piaggio; per restare accanto alla nonna scelse di abitare nella casa di famiglia dei Piaggio, la splendida villa di Verramista ispirata a un disegno di Michelangelo, dove da bambino Giovanni Alberto trascorreva le vacanze. Quando arriv? il momento del servizio militare, mica scelse la fanteria di Torino ma i carabinieri di Livorno. Lontano da tutti.

Adesso il suicidio di Edoardo. Uomo dolce e tormentato, di una intelligenza davvero troppo indifesa in un mondo squaleggiante, che ha trovato pace gettandosi da un viadotto sul torrente Stura, in provincia di Cuneo. Si presentava cos?: "Essere un Agnelli ? come nascere con i gradi cuciti sul petto". A met? degli anni Ottanta mi venne presentato da Paoletta Ugolini, all'epoca la sua fianc?e, durante un party alle Fonti del Clitunno, ai piedi di Spoleto. E mi fece una strana impressione perch? mi chiese (allora uscivo da "Quelli della notte") se potevo travorgli un lavoro. S?, un lavoro al figlio di Agnelli!?!! Rimasi spiazzato, non conoscevo se non dai rotocalchi l'erede Fiat e me ne uscii con una battutaccia: beh, posso darti una mano ad aprire una carrozzeria? E come capita spesso, chiacchierando e cazzeggiando, conobbi una persona diversa dal personaggio. L'ultimo volta fu all'inaugurazione dell'Hotel de Russie, a settembre: era incredibilmente ingrassato, un pancione alla Giuliano Ferrara e sopra un volto sottile e profilato di stirpe Caracciolo.

Che ragazzo sfortunato. Da una parte, il peso di uno Stato-Fiat. Dall'altro, quel disincanto di Gianni Agnelli che gli fa apparire i figli (Edoardo e Margherita) non degni di succedergli. Per l'Aristocratico della Sacra Ruota, il solo e unico figlio maschio ? pi? pollo che rampollo, un tipo cotto da trip orientali e misticismi parrocchiali. Confessava candidamente Edoardo:"Credo in determinati valori fondamentali che sono l'Immacolata Concezione, quindi la verginit? di Maria, l'incarnazione tramite lo Spirito Santo, il titolo di Messia a Ges? e la Passione sulla Croce...". Immaginate l'espressione del padre a queste parole.

Per manifestare il contrasto col padre qualche tempo fa dichiar? di sognare che un giorno "la Fiat Mirafiori faccia fiori invece di automobili". La mamma, Donna Marella Caracciolo, ? una quieta aristocratica tutta casa e giardino. La prediletta ? Margherita ma lei non se ne deve accorgere granch? se ha riempito la propria vita con otto figli, due matrimoni (Alain Elkann e Serge de Pahlen) e una lunga storia con Claudio Abbado.

La famiglia ? sempre stata un trauma per Edoardo. E come a tanti rampolli abbandonati a se stessi, collocati in qualche super-college americano di Princeton, il sollievo a tale senso di inutilit? e a tanto vuoto di identit? ? la droga. Venne anche arrestato in Kenya, a Malindi. Dove conduceva una vita schizofrenica: prima cercava i pusher, una volta sbollito l'effetto, in mezza alla piazzetta principale di Malindi, si metteva a concionare contro l'eroina e soprattutto spifferava i nomi degli spacciatori. Che non persero tempo e lo fecero arrestare. Ovviamente intervenne Torino e la cosa fin? l?.

Rimpatriato e segregato. A Edoardo fu tolta la carta di credito, non poteva mettere piede in banca, guardato a vista da "gorilla" nella sua casa sulle colline di Torino, impossibilitato a vivere la propria vita, la pi? imbecille che fosse. Quando riesce a liberarsi trova ospitalit? da Don Picchi; oppure crea scompiglio concedendo interviste a ruota libera. Nel 1986 incontra il taccuino di Dante Matelli che per l'Espresso butta gi? un grande ritratto del figlio reiettto del Re.

Dice Edoardo: "Uno dipende da Dio: quindi essere ricco ? assolutamente secondario, se si vogliono mettere in pratica valori morali. Anzi, credo che ci sar? un giorno in cui mi liberer? di quello che io avr? personalmente, per andare in un paese lontano, e poi fare ritorno. Lo dico seriamente. Questo potr? creare ulteriori dubbi a mio padre, ma pazienza. Quello a cui mi oppongo ora non ? tanto la voglia di potere, perch? il potere ? una bella cosa, ma il pericolo che il potere finisca in mani sbagliate. Le cose della mia famiglia entrerebbero in un'ottica di prevaricazione. Non ci sarebbe la stessa lungimiranza. Io combatter? questa tendenza. Non per un interesse di potere personale, ma per un interesse pi? generale".

E Matelli domanda: "Non ha la sensazione che di per s? oggi la Fiat sia gi? uno Stato nello Stato?". "Se il potere della nostra famiglia", replica Edoardo, "casca nelle mani sbagliate, ? una cosa estremamente pericolosa per questa nazione?. Mio padre ha una grossissima responsabilit? di fronte alla sua coscienza e lo sa benissimo. E, io credo, si ? comportato benissimo fino a oggi. Ma se non imposta la propria successione in maniera corretta, anche lui dovr? rispondere delle sue responsabilit? e dar le sue spiegazioni davanti a Dio. Questo se lo deve mettere in testa".

Quando nel luglio 1998, pochi giorni dopo il funerale di Giovannino, viene nominato nel consiglio di amministrazione della Fiat il ventiduenne John Elkann, Edoardo osserva sulle pagine del Manifesto: "Considero questa scelta uno sbaglio e una caduta di stile, decisa da una parte della mia famiglia, nonostante e contro le perplessit? di mio padre, che infatti all'inizio non voleva dare il suo assenso. Non si nomina un ragazzo pochi giorni dopo la morte di Giovanni Alberto, per riempire un posto. Se quel posto fosse rimasto vacante per qualche mese, almeno il tempo del lutto, non sarebbe successo niente. Invece si ? preferito farsi prendere dalla smania con un gesto che io considero offensivo anche per la memoria di mio cugino".

Addio Edoardo, che la terra ti sia lieve.

(Copyright Dagospia.com 15-11-2000)

( http://213.215.144.81/public_html/articolo_189.html )

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Quando nel luglio 1998, pochi giorni dopo il funerale di Giovannino, viene nominato nel consiglio di amministrazione della Fiat il ventiduenne John Elkann, Edoardo osserva sulle pagine del Manifesto: "Considero questa scelta uno sbaglio e una caduta di stile, decisa da una parte della mia famiglia, nonostante e contro le perplessit? di mio padre, che infatti all'inizio non voleva dare il suo assenso. Non si nomina un ragazzo pochi giorni dopo la morte di Giovanni Alberto, per riempire un posto. Se quel posto fosse rimasto vacante per qualche mese, almeno il tempo del lutto, non sarebbe successo niente. Invece si ? preferito farsi prendere dalla smania con un gesto che io considero offensivo anche per la memoria di mio cugino".

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Addio Edoardo, che la terra ti sia lieve.

(Copyright Dagospia.com 15-11-2000)

( http://213.215.144.81/public_html/articolo_189.html )

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questo passaggio e' da brividi.

collima con quanto si sussurra qui a milano...che la designazione del giovane e inesperto john sia stata "caldeggiata" da qualcuno molto vicino alla famiglia..

per poterlo poi manovrare a piacimento.

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questo passaggio e' da brividi.

collima con quanto si sussurra qui a milano...che la designazione del giovane e inesperto john sia stata "caldeggiata" da qualcuno molto vicino alla famiglia..

per poterlo poi manovrare a piacimento.

Il Gatto e la Volpe?

Perch? l'imperatore azteco Montezuma(che,in modo quasi profetico,significa:"colui che diventa sovrano con rabbia".... :| )allora non era ancora nessuno,anzi,il suo "cavallo di carbonio" con il cavaliere pi? valoroso in sella, spendeva e spandeva senza ottenere obiettivi...

In linea con il sarcastico e risalente a solo un quinquennio prima:"CI FARA' SAPERE COSA VORRA' FARE DA GRANDE...".

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Il Gatto e la Volpe?

Perch? l'imperatore azteco Montezuma(che,in modo quasi profetico,significa:"colui che diventa sovrano con rabbia".... :| )allora non era ancora nessuno,anzi,il suo "cavallo di carbonio" con il cavaliere pi? valoroso in sella, spendeva e spandeva senza ottenere obiettivi...

In linea con il sarcastico e risalente a solo un quinquennio prima:"CI FARA' SAPERE COSA VORRA' FARE DA GRANDE...".

:nono:

proprio lui.

partiamo dal fatto, diciamo cosi', "genetico"

lui ha sempre bazzicato la famiglia.

anche se tenuto un po' nascosto...come facevano i sovrani con i loro figli naturali..

si e' ingolosito..

ha studiato per anni l'ambiente...si e' tirato dalla sua parte, per tempo, i custodi del tempio.

infine, ha caldeggiato, alla morte di giovannino, la successione di john.

fantasie?

puo' darsi

fatto sta che oggi, nell'impero ex agnelli, non si muove foglia che luca non voglia.

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:nono:

proprio lui.

partiamo dal fatto, diciamo cosi', "genetico"

lui ha sempre bazzicato la famiglia.

anche se tenuto un po' nascosto...come facevano i sovrani con i loro figli naturali..

si e' ingolosito..

ha studiato per anni l'ambiente...si e' tirato dalla sua parte, per tempo, i custodi del tempio.

infine, ha caldeggiato, alla morte di giovannino, la successione di john.

fantasie?

puo' darsi

fatto sta che oggi, nell'impero ex agnelli, non si muove foglia che luca non voglia.

.penso La cosa che mi lascia perplesso ? che si parla di fatti avvenuti nel 1998,e sinceramente non ricordo una simile influenza del principe "naturale" alla luce degli ultimi fallimentari risultati manageriali in serie(Mondiali '90,Juventus e Ferrari fino a quel momento).

Ma anche la presenza molto lucida sia di Gianni(allora ancora 78enne) e soprattutto di Umberto(non ancora 64enne).

Poi,pu? esser tutto,per carit?,non discuto le tue fonti,ne saprai certo pi? di me :Io:

Anche perch? non ti ci vedo proprio come "caz.zaro"... sefz

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.penso La cosa che mi lascia perplesso ? che si parla di fatti avvenuti nel 1998,e sinceramente non ricordo una simile influenza del principe "naturale" alla luce degli ultimi fallimentari risultati manageriali in serie(Mondiali '90,Juventus e Ferrari fino a quel momento).

Ma anche la presenza molto lucida sia di Gianni(allora ancora 78enne) e soprattutto di Umberto(non ancora 64enne).

Poi,pu? esser tutto,per carit?,non discuto le tue fonti,ne saprai certo pi? di me :Io:

Anche perch? non ti ci vedo proprio come "caz.zaro"... sefz

prove non ne ho..

ma le mie fonti sono attendibili.

mi dicono che john firma quello che gli mettono sotto il naso senza guardare.

cosa che invece faceva suo fratello...ma ha avuto quel problemino...

aggiungo..

john gia' all'universita' stravedeva per tronchetti....amico e sodale di luca...

mi pare che qualcuno avesse postato qui in farsopoli una biografia di john dove si citava un lavoro giovanile appunto incentrato sul buon tronchetti..

non che voglia dire...ma insomma....

Modificato da agedsigh

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prove non ne ho..

ma le mie fonti sono attendibili.

mi dicono che john firma quello che gli mettono sotto il naso senza guardare.

cosa che invece faceva suo fratello...ma ha avuto quel problemino...

aggiungo..

john gia' all'universita' stravedeva per tronchetti....amico e sodale di luca...

mi pare che qualcuno avesse postato qui in farsopoli una biografia di john dove si citava un lavoro giovanile appunto incentrato sul buon tronchetti..

non che voglia dire...ma insomma....

Si,quando scriveva per "La Scheggia",giornale universitario dove "mostrava passione per il mestiere del padre"(perch? non ha continuato?) e intervist?,tra gli altri,gli amici per la pelle Luchino e Marcolino.(che strano..).

Sulla predisposizione alla firma facile ricordo che ne avevi parlato,come ne hai parlato di Lapo,in senso opposto.

Poi a Lapo ? capitata quella cosa,e a trarne maggior vantaggio da quella vicenda,? innegabile,? stata la FIAT,o meglio,gli uomini che la gestivano in quel periodo.

Ma a dire che "Lapo ? meglio che se ne stia fuori dall'azienda" ? stato Marchionne,che proprio d'amore e d'accordo con Monty non ci va...boh.penso

Per? provo a ragionarci su,ipotizzo:se Margherita sostiene che i suoi figli siano stati intercettati,

se sappiamo da Tavaroli che lui stesso "proteggeva" Montezuma,

se sappiamo che i tigrotti e Cip cip intercettavano,spiavano e pedinavano,

e alla luce di ci?

ancora nessuno ha ben chiaro cosa successe quella notte a Lapo,

il quadro potrebbe decisamente tornare.

E se cos? fosse,il tentativo di dirottare i sospetti sulle responsabilit? ANCHE di quella vicenda verso chi noi sappiamo,fa sorgere un giallo da far impallidire Ian Fleming e Tom Clancy... .segreto

E tutto sarebbe ancora pi? chiaro con quell'intercettazione regalataci dal Dottore qualche giorno fa sul clima difficile in cui operavano M&G.

Con i Grandi Nemici in casa.

p.s:adesso che ci penso mi sovviene la reazione del meccanico Stepney in relazione alla vicenda Spy Story in F1.

Intervista forse a Tuttosport o alla Schifezza Rosa di qualche mese fa.

Stepney,al di la delle proprie effettive colpe,disse di aver notato in quei mesi cose strane,telefoni che squillavano e facevano rumori strani,macchine che stranamente inseguivano in momenti particolarmente insoliti e soprattutto la presenza sospetta di persone sconosciute attorno ai luoghi di sua frequentazione.

Bingo? ;)

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Si,quando scriveva per "La Scheggia",giornale universitario dove "mostrava passione per il mestiere del padre"(perch? non ha continuato?) e intervist?,tra gli altri,gli amici per la pelle Luchino e Marcolino.(che strano..).

Sulla predisposizione alla firma facile ricordo che ne avevi parlato,come ne hai parlato di Lapo,in senso opposto.

Poi a Lapo ? capitata quella cosa,e a trarne maggior vantaggio da quella vicenda,? innegabile,? stata la FIAT,o meglio,gli uomini che la gestivano in quel periodo.

Ma a dire che "Lapo ? meglio che se ne stia fuori dall'azienda" ? stato Marchionne,che proprio d'amore e d'accordo con Monty non ci va...boh.penso

Per? provo a ragionarci su,ipotizzo:se Margherita sostiene che i suoi figli siano stati intercettati,

se sappiamo da Tavaroli che lui stesso "proteggeva" Montezuma,

se sappiamo che i tigrotti e Cip cip intercettavano,spiavano e pedinavano,

e alla luce di ci?

ancora nessuno ha ben chiaro cosa successe quella notte a Lapo,

il quadro potrebbe decisamente tornare.

E se cos? fosse,il tentativo di dirottare i sospetti sulle responsabilit? ANCHE di quella vicenda verso chi noi sappiamo,fa sorgere un giallo da far impallidire Ian Fleming e Tom Clancy... .segreto

E tutto sarebbe ancora pi? chiaro con quell'intercettazione regalataci dal Dottore qualche giorno fa sul clima difficile in cui operavano M&G.

Con i Grandi Nemici in casa.

p.s:adesso che ci penso mi sovviene la reazione del meccanico Stepney in relazione alla vicenda Spy Story in F1.

Intervista forse a Tuttosport o alla Schifezza Rosa di qualche mese fa.

Stepney,al di la delle proprie effettive colpe,disse di aver notato in quei mesi cose strane,telefoni che squillavano e facevano rumori strani,macchine che stranamente inseguivano in momenti particolarmente insoliti e soprattutto la presenza sospetta di persone sconosciute attorno ai luoghi di sua frequentazione.

Bingo? ;)

la domanda che bisogna sempre porsi, in ogni giallo che si rispetti, e' il "cui prodest"

a chi giova?

a chi ha giovato l'allontanamento di giraudo?

lo sputtanamento di lapo?

non credo a marchionne..o meglio...non solo, e non tutto---

in fondo, marchionne e' solo un manager...seppur ben pagato...

ma chi si e' tolto dai piedi due ingombranti ostacoli non e' marchionne...

ci siamo andati di mezzo noi. 14 milioni di tifosi.

pazienza.

a chi importa della juve, nella cabina di comando?

a chi importa degli juventini?

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la domanda che bisogna sempre porsi, in ogni giallo che si rispetti, e' il "cui prodest"

a chi giova?

andando per esclusione, rimangono pochi nomi.

e tra questi, NON manca quello di John Elkann

oltre ovviamente a quello di LCDM...

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una notizia sulla indagine della procura di torino circa la presunta infedelta' patrimoniale della triade, la riporto qua pensando a giraudo, agli umbertiani e a jaki successore designato.

scrive tuttosport che moggi e bettega hanno scelto di non presentarsi in procura, al contrario di giraudo che qualche giorno fa ci era a stato per cinque ore( e chissa' a quante domande avra' risposto).

l'avvocato di moggi, fulvio gianaria, ha detto a tuttosport " Per presentarci all'interrogatorio aspettiamo di conoscere nei dattagli cosa ci viene contestato".

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Antonio Socci per ?Libero? - Titolo della Repubblica (25/11) su Lapo Elkann: ?Mi sento un rom, porter? l'Italia in giro nel mondo?. Il rom Lapo, ?azionista Fiat?, annuncia ?lascer? la mia casa newyorchese e andr? ad abitare a Shanghai?. Adesso i rom che vivono in certe "villette" in riva al Tevere, appresa la notizia, potrebbero andare in massa a trovare il fratello Lapo nella sua "umile" dimora.

http://dagospia.excite.it/articolo_index_36147.html

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Antonio Socci per ?Libero? - Titolo della Repubblica (25/11) su Lapo Elkann: ?Mi sento un rom, porter? l'Italia in giro nel mondo?. Il rom Lapo, ?azionista Fiat?, annuncia ?lascer? la mia casa newyorchese e andr? ad abitare a Shanghai?. Adesso i rom che vivono in certe "villette" in riva al Tevere, appresa la notizia, potrebbero andare in massa a trovare il fratello Lapo nella sua "umile" dimora.

http://dagospia.excite.it/articolo_index_36147.html

lapo elkann avra' cento difetti (piu' uno) ma in quella intervista ha detto qualcosa sugli amministratori del gruppo; la riporto a memoria:

quando l'intervistatore gli chiede in che rapporti e', lapo risponde che con qualcuno c'e' stima e simpatia e con altri solo cortesia e cordialita'.

come esempio del secondo tipo di rapporto lapo parla proprio della persona che sta sulle palle anche a noi.

"a montezemolo consigli non ho mai chiesto e non glieli chiederei; i nostri mondi sono diversi".

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lapo elkann avra' cento difetti (piu' uno) ma in quella intervista ha detto qualcosa sugli amministratori del gruppo; la riporto a memoria:

quando l'intervistatore gli chiede in che rapporti e', lapo risponde che con qualcuno c'e' stima e simpatia e con altri solo cortesia e cordialita'.

come esempio del secondo tipo di rapporto lapo parla proprio della persona che sta sulle palle anche a noi.

"a montezemolo consigli non ho mai chiesto e non glieli chiederei; i nostri mondi sono diversi".

Per? non ? che sia stato troppo.... ficcante.

Diciamo che lo aveva messo da parte dall'epoca del fattaccio in poi, dunque non gli sar? troppo simpatico.

Se invece ci sono altre cose scottanti sotto allora... ;)

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Per? non ? che sia stato troppo.... ficcante.

Diciamo che lo aveva messo da parte dall'epoca del fattaccio in poi, dunque non gli sar? troppo simpatico.

Se invece ci sono altre cose scottanti sotto allora... ;)

quando non avra' piu' i telefoni sotto controllo e i gorilla a "proteggerlo"....

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Anche questa ? una vecchia cosetta per ridere un pochino. .asd

Cominciamo a dare nell?occhio (La rinascita di un rampollo Fiat)

Il New York Times, attraverso il suo inviato alle sfilate a Milano, ha finalmente detto: i nostri grandi sarti fanno una moda da zoccole (inglese ?trollop?, termine in cui si congiungono le idee di ?p*****a? e di ?sciattona?), contraddistinta da banalit?, mancanza di idee e soprattutto volgarit? da bordello.

Furia delle nostre griffe: Armani ha cacciato l?inviato del giornale americano per lesa maest?; Dolce e Gabbana si sono distinti per insulti da trivio: ?Vuol dire che gli USA sono pieni di zoccole, visto che vendiamo l? per miliardi?. (1)

Ma non basta.

Il New York Times ha posto la sua attenzione sullo strano caso di Lapo Elkann: ?La rinascita di un rampollo Fiat?, dice il titolo.

E il sottotitolo: ?Ossessivo come sempre, Lapo Elkann torna senza scusarsi?. (2)

Al giornale americano - bisogna capirlo - continua a parere strano che il Lapo sia tornato in piena visibilit? e per cos? dire sulla piazza, dopo solo 18 mesi dal giorno in cui ?he was found in coma from a cocaine-heroine overdose in the apartment of a 54-year-old transexual prostitute called Patrizia?; penso non serva tradurre.

Si stupisce il giornale del ?ritorno in grazia? del Lapo ?sulle copertine dei settimanali di moda? (eh, sempre quelli), che partecipano dunque ad ?una campagna d?immagine meticolosamente gestita?.

Ed ? costretto a spiegare che gli Agnelli sono, per gli italiani ma soprattutto per i giornali (direttamente o no posseduti dagli Agnelli), ?the unofficial royal family in Italy?, a pari livello di ?the Vatican?.

Poi c?? l?intervista.

Il Lapo ?chiarisce subito una cosa: non chiede scusa a nessuno?.

?Elkann parla con franchezza di una quantit? di temi. La sua neonata passione per la moda (?Non sono uno stilista nemmeno decente, ma mi piace?: ha infatti una casa di moda, anche lui. E? il lavoro ideale per chi non sa fare niente ). E la missione della sua nuova azienda: ?La mia strategia ? tramutare la complessit? nella vostra semplicit???, dice il Lapo.

Pensiero troppo profondo perch? possa essere compreso da tutti.

L?imprevedibilit? del personaggio ?pu? esplodere?, dice il New York Times.

Per esempio, durante l?intervista, il rampollo ?ha espresso una straordinaria teoria: che la sua overdose sarebbe parte di un complotto orchestrato da Luciano Moggi?? qui il giornale ? costretto a spiegare ai lettori americani chi sia Moggi e perch? sia cos? importante.

E lo fa con succinta eleganza: si tratta ?dell?ex patron della Juventus, sotto inchiesta per aver aggiustato partite di calcio. La Juventus ? posseduta dalla Agnelly Family?.

Ma torniamo alla straordinaria teoria.

Come, come? Chiede il giornalista estero: il fatto che lei si sia drogato fino al coma durante un?orgia in casa di un trans di 54 anni di nome Patrizia non sarebbe colpa sua individuale, ma il risultato di un complotto collegato con lo scandalo delle partite pagate? Il Lapo conferma: lo scandalo Moggi ? accaduto ?una settimana prima dell?incidente?.

E poi, ?Perch? c?era un fotografo gi? ad attendere davanti all'ospedale? quando il sono arrivato in ambulanza?

E? questa una prova che qualunque tifoso della Juventus in Italia sar? pronto a prendere per buona, perch? spiega tutto delle disavventure (?incidenti?) della squadra del cuore.

Ma il giornalista americano sa - al contrario di Lapo - cos?? il lavoro.

Sa che i fotoreporter sono duri lavoratori, sempre all?erta per guadagnarsi la vita, e raramente mancano uno scoop; e gli sembra strana, ?sta teoria.

?Transeat?, deve sospirare il giornalista (si chiama Peter Kiefer: a lui tutti i nostri complimenti).

Continuando l?intervista, Kiefer sottolinea che il Lapo ?parla di s? in termini grandiosi, ma emana anche l?affettata seriet? di uno che sembra volere riconoscimenti che sono a lungo sfuggiti alla sua portata. Ora egli ? disintossicato (sober), ma fuma continuamente e ammette di non essere un santo. D? la colpa del suo stress al difficile momento passato dall?azienda di famiglia?.

Mai colpa sua.

Il Lapo ammette: ?Sono una personalit? ossessiva, e se sei un ossessivo devi esserne cosciente e capace di farne uso per avere successo. Ci sono momenti della vita in cui guidi bene, ma cambi marcia, gratti e ti ai male. E? come un incidente d?auto: tutti abbiamo delle collisioni?.

Veramente non tutti, ma Lapo deve averne avute parecchie, e non solo alla guida delle Ferrari di casa.

Ora Elkann vuole avere successo.

Filosofeggia: la vita ?? una maratona?, ed ha un messaggio per i suoi nemici: ?Li aspetta al traguardo, per ridere?.

Infatti, spiega, ?in America, se hai successo, non devi scusarti con nessuno. In Italia, il successo ? invidiato, e l?invidia ? la pi? brutta, brutta cosa del mondo. Io non ho mai invidiato nessuno?.

Che dire? Quello che il bravo Kiefer qui lumeggia ? una condizione clinica.

Basta prendere il mano il ?Manuale Diagnostico Statistico? (DSM), ossia la bibbia della psichiatria, alla voce ?Disturbo mentale organico da cocaina?, ossia del cocainomane cronico, dove si stila il ritratto del paziente: ?Idee paranoidi [ossia l?immaginarsi infondati complotti contro la propria persona], vissuto soggettivo [ossia illusorio] di avere pensieri di insolita profondit?, loquacit? con esaltazione, grandiosit?, agitazione psico-motoria?.

Al giornalista USA sembra strano che una povera persona cos? evidentemente bisognosa di ulteriori cure sia fotografato sulle copertine dei ?magazines? di moda, esaltata come modello, e la sua immagine da ricostruire ?meticolosamente pianificata?.

A noi non sembra strano.

Ma il fatto ? che la nostra italiana volgarit?, il dilettantismo, la disonest? morale e mentale, la stupidit?, cominciano a dare nell?occhio.

Come direbbe Tot? (l?Omero della pochezza italiota) ?ci facciamo riconoscere all?estero?.

In prima pagina dell?Herald Tribune, la rientrata crisi del (cosiddetto) governo italiota viene spiegata cos?: ?La paura nei confronti di Berlusconi unisce i sostenitori di Prodi?.

Esattissimo, non c?? altro motivo.

Il Financial Times, in pagina interna, spiega ai suoi lettori che ?a tenere in mano il futuro politico sono i ?magnifici sette? vecchissimi senatori?. (3)

Parla degli strani senatori a vita, le cui defezioni sono in parte dovuti alla salute cagionevole di geronti di et? inverosimili.

?Oscar Luigi Scalfaro, 88 anni, era a letto con l?influenza?.

?Giulio Andreotti, 88 anni, sospettato di essere vicino alla Chiesa cattolica?; ?Sergio Pininfarina, 80 anni, non era conosciuto come ostile al governo. Non ha mai votato prima da maggio. Si discute se volesse davvero astenersi, o abbia commesso uno sbaglio? pasticciando coi pulsanti, essendo molto malato e non proprio lucido.

Insomma appare strano al FT che il governo si sostenga su sette decrepiti con un piede nella fossa, che in ogni altro Paese sarebbero pietosamente sottratti all?arena politica ed affidati a devote badanti, in case di riposo per benestanti quali sono, protetti dal loro Alzheimer e dalla frattura del femore, a quell?et? fatale.

L?autore del pezzo si chiama Tony Barber: a cui non vanno tutte le nostre lodi perch?, anche se ricorda Cossiga (?a 78 anni, il pi? giovane dei magnifici sette?), tralascia la centenaria Levi Montalcini dal dubbio Nobel, il quasi novantenne Carlo Azeglio rovina economica del Paese, e l?87enne Emilio Colombo, padre della patria che ha mandato la sua scorta (Fiamme Gialle) a compragli la coca.

Forse Tony non ha fatto attenzione.

Meglio cos?, cominciamo a dar troppo nell?occhio.

Maurizio Blondet

25/02/2007

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Note

1) Colleghi de Il Corriere mi parlano di sospiri di sollevo e rivincita in redazione: finalmente, era ora che qualcuno lo dicesse! Il Corriere non l?ha mai potuto dire perch? trabocca di pubblicit? dei grandi sarti; i suoi magazines, ?Amica? compresa, non sono altro che cataloghi a pagamento dei sedicenti ?stilisti?. Campano di quello, vista la loro inutilit? giornalistica. Questo ? il giornalismo: non si pu? dire la verit?, perch? nuoce agli introiti pubblicitari.

2) Peter Kiefer, ?The revival of a Fiat scion?, International Herald Tribune, 24 febbraio 2007.

3) Tony Barber, ?Italy?s magnificent seven elderly senators hold key to political future?, Financial Times, 24 febbraio 2007.

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