Vai al contenuto
carlosti

Intervista a Tiago Motta del Corrierone

Recommended Posts

Joined: 17-Jan-2008
5871 messaggi

Thiago Motta, perché è finita così e così presto la sua storia con la Juve?
«È difficile fare un'analisi, essendo così vicini a quello che è successo. Sicuramente sono deluso perché non è andata come speravamo, soprattutto in Coppa Italia e Champions. Però non sono d'accordo quando sento parlare di fallimento: il nostro lavoro è stato interrotto quando eravamo a un punto
dal quarto posto in classifica che era, a inizio stagione, l'obiettivo prioritario. Quando ho accettato questo incarico, con grande entusiasmo, sapevo che sarebbe stato un progetto triennale, fondato su una profonda rivoluzione della squadra, sul suo radicale ringiovanimento. So benissimo che, in squadre del livello della Juve, bisogna vincere. Tanto più dopo anni nei quali questo non è accaduto. Il progetto non è sicuramente andato come volevamo o come avevamo immaginato». 

Lei, solo qualche giorno prima dell'esonero, ha detto di aver avvertito la fiducia della società, cosa è successo dopo? 
«Pubblicamente avevano espresso la loro fiducia e l’indicazione di proseguire il percorso. Segnali importanti, che alla fine danno tranquillità e stimoli per continuare a lavorare. Noi abbiamo sempre avuto la convinzione di continuare a impegnarci per finire la stagione arrivando al quarto posto qualificandosi in Champions. Ma conosco il calcio e so che le cose possono finire come sono finite perché in una squadra grande come la Juventus la vittoria è un imperativo e, soprattutto nelle ultime due partite, non abbiamo fatto bene e loro hanno, legittimamente, scelto un'altra strada».

 

 

Lei qualcosa si rimprovera?
«Tante cose abbiamo fatto bene, tante altre le cambierei, di sicuro. Ho sempre analizzato quello che si è fatto male, ma anche dopo una vittoria penso sempre che si possa cambiare qualcosa, una strategia di gioco, una sostituzione, una scelta, un titolare. Non è che quando si vince è tutto perfetto. Tante cose rifarei, tante cose cambierei».

Per esempio?
«Nelle ultime due partite abbiamo giocato male e quindi certamente cambierei le mie scelte. Nessuno che non sia arrogante nega i propri errori. Ma non accetto che si butti via tutto il lavoro fatto. Una squadra tutta nuova, falcidiata dagli infortuni, stava per raggiungere l’obiettivo prefissato. Ma io ho accettato la scelta della società e spero il bene per la Juve».

È vero che non aveva un rapporto di empatia con i giocatori, anzi li aveva contro?
«Queste sono le cose che mi danno fastidio perché mi possono criticare come allenatore per le mie scelte e questo ovviamente l'accetto. Ma chi dice che io avevo lo spogliatoio contro è un bugiardo. Sono cose inaccettabili, non è vero. Mai nessuno con cui ho lavorato, in carriera, ha detto pubblicamente di avere avuto problemi con me. Alla Juve avevo un ottimo rapporto con tutti i miei giocatori dal punto di vista professionale e umano. Un rapporto basato sul rispetto, sulla chiarezza. Poi è normale che chi gioca meno possa essere meno contento. Sono stato anche io calciatore, e quando non giocavo non ero certo contento. Ma ho sempre rispettato le decisioni del tecnico, e così è stato con i giocatori della Juve. Credo di aver dimostrato che chi non gioca oggi può farlo in seguito, in relazione al suo stato di forma, a come si allena. Ho dovuto ascoltare in questo periodo non critiche tecniche, sempre da tener di conto, ma attacchi personali. Questo modo di agire nell’ombra lo trovo arrogante e indecente perché il rapporto con i miei giocatori e con la squadra era ottimo e questi ragazzi hanno sempre dato tutto, hanno fatto sempre il massimo. Delle volte abbiamo vinto, delle altre no. Giudicarmi come allenatore, criticare le mie scelte di campo, di giocatori, di tattica, tutto quello che ha a che fare con il calcio lo accetto e lo accetterò sempre. E anzi sono analisi che aiutano a crescere. Però non accetto gli attacchi personali fondati su maldicenze».

Thiago Motta dopo l'esonero: «Juventus, dovevi darmi il tempo. Spogliatoio contro di me? Inaccettabili bugie»

Thiago Motta insieme a Cristiano Giuntoli

È vero che Giuntoli avrebbe detto che si vergognava di averla scelta?
«No. Non ho mai avuto la conversazione di cui si è scritto, mai. E mai ho avuto un litigio con il direttore, mai. Abbiamo parlato di come migliorare la squadra, come sempre, e lo abbiamo fatto con chiarezza e onestà, anche con opinioni diverse, come sempre si fa. Sono proprio queste bugie che non intendo lasciar passare».

Lei ha detto a Yildiz che non doveva sentirsi Messi?
«Questa cosa con Yildiz mai è successa. Non ho mai detto a Kenan una cosa simile. Ho chiesto tante cose ai miei giocatori, ho delle esigenze e dei principi come allenatore, sicuramente. Possiamo sempre discutere per trovare il modo migliore di fare, però sempre in modo positivo, con rispetto reciproco. Non ho mai avuto questa situazione con Kenan. Chi lo dice è un altro bugiardo».

Cosa pensa di Yildiz?
«Un ragazzo giovane, con un potenziale enorme, che con noi ha giocato tantissime partite da titolare, perché sempre l'ha meritato. Quando non l’ho schierato è perché volevo salvaguardarlo, negli inevitabili momenti di minore forma. Credo che Yildiz avrà un futuro da protagonista perché, al di là del suo talento, è un campione come ragazzo. Come giocatore, ha un grande talento naturale, ma la sua dote migliore è la voglia di lavorare, di migliorare, di fare le cose seriamente. Non è facile trovare un ragazzo, così giovane, con questa mentalità, questa cultura del lavoro. Tutto ciò, insieme alla sua qualità tecnica e fisica, ne sta facendo un ottimo giocatore. È un 2005, avrà un futuro sicuramente importante, se continua a lavorare in questo modo».

Come spiega la rottura con il capitano Danilo?
«Con Danilo abbiamo avuto un buon rapporto. Quando è stato con noi, quando ha giocato, è stato sempre il nostro capitano. È chiaro che stavano emergendo altri giocatori come Savona, che avevo visto molto bene. Era una concorrenza importante che Danilo ha sempre accettato nel miglior modo possibile allenandosi e cercando di fare il meglio. Sono concorrenze, in squadra, che ho sempre favorito, perché è una delle mie convinzioni: fanno crescere il singolo, ma, in automatico, anche la squadra. Il rapporto è stato un rapporto normale tra un giocatore e un allenatore. Poi è finito. Va detto che obiettivo e compito del club era anche ringiovanire la rosa». 

Lei ha concordato le campagne acquisti, sia quella estiva che quella di gennaio?
«Sì, sono sempre stato in sintonia con il direttore per la definizione della rosa. Abbiamo iniziato con una squadra che, per motivi sportivi ma anche economici, dovevamo profondamente cambiare. Io non sono entrato nelle valutazioni economiche dei singoli giocatori, ma abbiamo sempre concordato le scelte volte a rinforzare la squadra».

Quanto ha pesato l'infortunio di Bremer? Fino a quel momento la Juventus, per sei partite, non aveva subito gol.
«Giocando ogni due o tre giorni abbiamo avuto tantissimi infortuni. È chiaro che tutti i giocatori sono importanti, però Bremer per questa squadra è fondamentale in tutti i sensi, sia in campo che nello spogliatoio. Con lui in campo abbiamo fatto sei clean sheet. Poi si è fatto male anche Cabal… All'inizio della stagione, quando si parlava della cessione di Bremer, ho chiesto alla società che restasse con noi. Gleison è un giocatore importantissimo, ed è chiaro che senza di lui tutto è stato, è diventato, molto più difficile».

Thiago Motta dopo l'esonero: «Juventus, dovevi darmi il tempo. Spogliatoio contro di me? Inaccettabili bugie»

Teun Koopmeiners, pagato oltre 50 milioni di euro in estate dall'Atalanta

Cosa è successo a Koopmeiners? Perché è irriconoscibile rispetto all'anno scorso?
«Secondo me Koop è stato caricato fin da subito di troppe attese. Ha pesato il costo molto alto del suo acquisto. In questi casi le aspettative aumentano e gravano più di quanto si pensi sul giocatore. Però sono sicuro che saprà fare sempre meglio. È un giocatore di alto livello, è un giocatore che l'anno scorso nell'Atalanta e in Nazionale ha sempre giocato molto bene. Sono convinto che quando si equilibrerà e quando si normalizzeranno le aspettative lui tornerà ai suoi livelli. Ha bisogno di adattarsi al suo ruolo sia nello spogliatoio che in campo, ma migliorerà sempre, perché è un ottimo giocatore, è un bravissimo ragazzo, che lavora molto bene e sono certo che darà tanto a questa squadra». 

Lei lo ha molto difeso e tutelato. Le è mancata, dopo l’esonero, una parola di riconoscenza da parte sua?
«No. Il mio modo di agire, piaccia o no, cerca di essere sempre coerente: se vedo in un giocatore impegno, dedizione, voglia di aiutare la squadra lo difenderò sempre. E non cercando qualcosa in cambio, neanche messaggi sui social. I social alterano la realtà: oggi tutto quello che non si dice pubblicamente sembra non esista, non sia vero. Invece per me sono veri e importanti i messaggi ricevuti dai giocatori in via privata. Cosa che è stata fatta da tanti di loro. Pensieri importanti perché sono lo scambio di un sentimento di riconoscenza per quello che si è fatto insieme. Sono stati molti, non solo Koop, mi hanno scritto tantissimi altri ragazzi, anche quelli con i quali magari sono stato più severo, così come le tante persone che, senza essere conosciute, lavorano nel club».  

È stato un errore mandare via Kean e Fagioli?
«No, per me no, sono state scelte economiche e non solo tecniche. Certo, a inizio stagione la società non sapeva che Milik non sarebbe mai stato disponibile. Poi è arrivato Kolo Muani che potrà dare un grande contributo alla squadra. Fagioli all'inizio con noi ha giocato molto bene, ma poi ha avuto un periodo di maggiore difficoltà e allora, sempre in sintonia con la società, si è deciso che facesse una nuova esperienza. Mi auguro che Fagioli e Kean possano continuare a crescere come stanno facendo. Un giocatore che abbiamo sbagliato a non trattenere è Nicolussi Caviglia, che sta dimostrando grande qualità».

È vero che ha avuto un difficile rapporto con Vlahovic?
«Dusan ha giocato tantissimo, qualcuno diceva troppo, perché l'ha meritato, perché ha lavorato bene. Delle volte non ha potuto giocare perché ha avuto infortuni che lo hanno tenuto fuori dieci giorni. È un ragazzo intelligente, capace di discutere e condividere le scelte. Il rapporto con lui è stato buono, ma allo stesso tempo è normale che pesi il fatto di scendere in campo o no. Dusan quando non ha giocato non era felice, ma ha avuto sempre rispetto per le mie scelte, ha continuato a lavorare e quando è entrato in campo ha fatto il suo, dando il massimo e cercando di aiutare la squadra». 

Thiago Motta dopo l'esonero: «Juventus, dovevi darmi il tempo. Spogliatoio contro di me? Inaccettabili bugie»

Thiago Motta e Dusan Vlahovic

E Douglas Luiz che in Premier era un fenomeno e in Italia è stato più in infermeria che in campo?
«Luiz ha una grande potenzialità perché è un giocatore che ha tecnica e una dote che a me piace molto: ha personalità e coraggio. Poi sicuramente gli infortuni non lo hanno aiutato perché, per restare in forma, hai bisogno di continuità: di allenarti, giocare, allenarti, giocare, recuperare e lui non ha potuto creare questa dinamica. Sono convinto che abbia tutte le qualità per poter giocare in una squadra grande come la Juventus, perché ha una grande tecnica, ha un buon fisico, è un ragazzo coraggioso, ha voglia di avere la palla, gli piace giocare, non ha paura di assumersi responsabilità». 

A lei si deve la scoperta di Savona e Mbangula...
«Nei primi 15 giorni di lavoro non vedevo Savona pronto a affrontare la serie A. Poi, in Germania, lui entra in un momento difficile e vedo un ragazzo sicuro di se stesso, applicatissimo nella fase difensiva, difficile da saltare, tranquillo e sereno con la palla. In allenamento lavorava molto bene, dimostrava di stare meglio delle concorrenze sane che aveva in squadra e per questo, quando andava in campo, era pronto, perché si era preparato nel modo giusto a affrontare il calcio di questo livello. Mbangula ha qualità molto interessanti: sa capire quando giocare, quando dribblare, quando dialogare con i compagni. È un altro esempio che quando un ragazzo ha le qualità, ha il talento e sa lavorare, si possono creare, con il nostro aiuto, le opportunità per emergere». 

È stato un errore quello di cambiare tanti capitani? Non può aver dato al gruppo un senso di instabilità?
«Quando c'era Danilo il capitano era lui, ovviamente quando giocava. La Juve nata l’estate scorsa era un progetto nuovo, con tanti cambiamenti, con tanti nuovi in squadra. Dovevo trovare il giocatore adatto, perché fare il capitano per me non è un gioco. Per me il capitano ha una grande responsabilità nel quotidiano, in campo e fuori dal campo. Ho cercato la persona giusta. Lo sarebbe certamente stato Bremer, che aveva l’autorevolezza necessaria. Poi la scelta è caduta su Locatelli, che lo è da tempo e lo sta facendo bene. È un ragazzo che trasmette i valori giusti per poter essere capitano della Juventus in questo momento».

Dopo la partita con l'Empoli, lei ha detto che era stata una vergogna. La squadra come ha reagito?
«Dopo quella partita non ci potevano essere scuse. È stata una prestazione non da Juve. Abbiamo sbagliato tutti, io per primo, come ho sottolineato sinceramente nel dopo partita. Dopo la partita i ragazzi, sono ragazzi intelligenti, erano tristi, dispiaciuti e coscienti della occasione perduta. Noi volevamo vincerla, quella coppa».

Ha mai avuto la sensazione di essere tradito dalla sua squadra?
«No, mai. Io sono una persona nitida, sono molto onesto e molto diretto con i miei giocatori. Quella volta avevo espresso con durezza nello spogliatoio i miei sentimenti. Peró tradito no, mai, perché dal primo giorno questi ragazzi si sono allenati bene, hanno mostrato voglia di fare bene. Abbiamo superato momenti molto complicati, specie con gli infortuni, ma loro hanno sempre trovato il modo di dare qualcosa in più, nessuno ha fatto il furbo. Abbiamo tutti cercato di fare il meglio e ci dispiace di non esserci riusciti fino in fondo».

Non è stato un errore aver cambiato troppe formazioni?
«Sì, abbiamo cambiato spesso le squadre, anche perché abbiamo avuto infortuni, anche perché giocando ogni 2-3 giorni vedevamo che avevamo bisogno di ruotare alcuni giocatori per ottenere il massimo. Questo non vuol dire che ho fatto sempre tutto giusto, ma certo ho sempre fatto tutto per vincere. E come me hanno fatto i giocatori». 

È vero che lei ha un cattivo carattere?
«No, anzi. Sono una persona onesta, diretta, mi piace dire le cose davanti, non creare sotterfugi, intrighi o pettegolezzi. Quando devo affrontare una situazione sia con una persona che lavora nel club, sia con un giocatore, preferisco discutere faccia a faccia. Con i giocatori parlo a livello individuale o a livello collettivo quando penso di dover dire cose importanti per tutti. E poi mi piace scherzare e condividere anche momenti più leggeri con i giocatori. Non sono un allenatore che si mette a urlare contro un giocatore o a fare gesti plateali durante la partita. Ho imparato da Van Gaal che le partite si preparano in settimana, lavorando sodo. Io sono stato dentro al campo e questo è il mio modo di vedere. Lo dico rispettando gli altri, ognuno fa come crede. Io penso, perché sono stato giocatore, che il momento della partita è il momento del protagonista, che è il calciatore. È la responsabilità del giocatore e lo dobbiamo lasciare il più tranquillo possibile in quel momento, perché lui sia sereno e possa fare bene il suo lavoro. So che non è facile per loro, perché soprattutto quelli che giocano saranno sempre giudicati bene o male, e in due o tre giorni si può passare da essere un fenomeno a essere uno scarto e questo non è facile da gestire. Io sono lì per aiutarli, non per creare più problemi. E per farlo conosco un solo modo: essere onesto e sincero».

Da giocatore quale è stato l'allenatore più importante della sua vita e, oggi, c'è qualcuno che le piace?
«Ormai quando si parla di calcio sembra sia un tema che ha a che fare con l’ideologia, la filosofia. Io non sono né ideologo né filosofo, sono un allenatore di calcio e mi piace vincere. Da quando ho iniziato con i ragazzi della Paris Saint-Germain fino ad oggi ho cambiato tantissimo, mi sono adattato sempre ai miei giocatori, perché sono loro i veri protagonisti. Ho le mie convinzioni, frutto dell’incontro con tanti tecnici e dall’aver conosciuto molti paesi e molte culture calcistiche. Se devo farle dei nomi mi viene da dirle Van Gaal, Gasperini e il modo suo di lavorare, Mourinho e la sua personalità, Carlo Ancelotti e il modo di gestire, il modo di comportarsi, il modo di essere con i giocatori. Carlo sostiene una cosa molto giusta: ci sono due tipi di giocatori, quelli che fanno la differenza e quelli che corrono, in mezzo non si può stare».

Cosa ha sentito quando ha chiuso l'armadietto ed è andato via della Continassa?
«Ero triste ,perché quando ho accettato questo lavoro immaginavo che andasse in un altro modo. Però è stata una grande esperienza, sia professionale che umana. In questo momento mi godo la mia famiglia perché, quando alleno, la mia famiglia rimane in Portogallo, non vogliamo cambiare le scuole alle bambine. E’ un privilegio poter essere con loro in un momento così negativo. Ma sono pronto a tornare per poter sposare un altro progetto, continuare il mio lavoro e cercare di fare il meglio possibile in una prossima tappa».

C'è qualcosa che vuol dire ai tifosi della Juventus?
«Li ringrazio per tutto quello che abbiamo vissuto insieme. La Juve è una grande squadra e ha bisogno di vincere, non basta mai partecipare. In 25 anni di calcio ho imparato che per vincere serve fiducia, serve chiarezza e serve che alla fine ognuno di noi assuma fino in fondo le proprie responsabilità. La Juve deve tornare a vincere. Il che non le accade da troppi anni, dopo un ciclo leggendario. Questa squadra avrebbe avuto bisogno di meno infortuni e di più tempo. Ma penso che quello che abbiamo seminato resterà. Ai tifosi dunque dico solo grazie per esserci stati vicini, anche criticamente, ma sempre con grande amore».

In questa esperienza lei si è mai sentito solo?
«No, perché so benissimo che in questo lavoro le vittorie

sono di tutti e le sconfitte dell’allenatore. Ma so anche bene che non si deve cambiare rotta: anche in futuro prenderò le decisioni che ritengo giuste senza nessun calcolo di interesse. Se vanno bene sarò felice per tutti e se vanno male mi assumerò le mie responsabilità come sempre e come ho fatto con la Juventus».

 

 
 
 

5 aprile 2025 ( modifica il 5 aprile 2025 | 08:40)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 
 
 
 
 
 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 17-Jan-2008
5871 messaggi
Inviato (modificato)

Se l'avesse scritto un bot di Meta sarebbe stata più originale...

Grazie al cielo se n'è annato...

Modificato da carlosti
  • Like 3

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 14-Dec-2006
4478 messaggi

Difendere il proprio lavoro è abbastanza naturale.

Motta ha fatto esperienza sulla nostra pelle.

Appena smusserà le sue convinzioni potrebbe fare bene anche in una squadra di vertice.

  • Like 1
  • Haha 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 04-Apr-2006
135127 messaggi

"Non sono un allenatore che si mette a urlare contro un giocatore o a fare gesti plateali durante la partita".

 

Cos'è successo tra Thiago Motta e Gatti durante Inter-Juve: un rituale  usato già a Bologna

Cos'è successo tra Thiago Motta e Gatti durante Inter-Juve: un rituale  usato già a Bologna

  • Like 1
  • Confused 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 21-Nov-2011
9352 messaggi
Inviato (modificato)

Delle risposte abbastanza scontate e piatte come lui. 

Modificato da jufedbn
  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 12-Aug-2007
1076 messaggi

Almeno ha ammesso che farebbe scelte differenti nelle ultime duo partite. Forse tra 10 anni, capirà che doveva farlo nella maggioranza delle patite.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 12-Aug-2006
17324 messaggi

Contenuti piatti e prevedibili con ogni sua intervista.

  • Like 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 03-Jun-2008
13242 messaggi

sfanculati i pennivendoli che dicevano di litigi con giuntoli e giocatori...

ammette che ha fatto qualche errore...

bene, adesso sa che per stare in qualche big , deve smussare qualcosa del suo carattere , se ci riesce e secondo me ci riuscirà,arriverà ad allenare a grandi livelli

 

  • Haha 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 24-Jan-2008
17846 messaggi

Non spendo 5 minuti della mia vita per leggere il pensiero di sto coso

  • Like 1
  • Thanks 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 17-Apr-2007
29583 messaggi

:mado:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 16-Sep-2010
18394 messaggi

Nessuno che ha le palle di chiedere perché, di fronte a risultati negativi, non ha mai cambiato modulo.

Persona posata, calma, tranquilla, ma buona fortuna altrove.

 

  • Like 1
  • Thanks 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 05-Nov-2024
1516 messaggi
sfanculati i pennivendoli che dicevano di litigi con giuntoli e giocatori...
ammette che ha fatto qualche errore...
bene, adesso sa che per stare in qualche big , deve smussare qualcosa del suo carattere , se ci riesce e secondo me ci riuscirà,arriverà ad allenare a grandi livelli
 
Questo tizio oramai ha il marchio, dubito faccia carriera ma come allenatore di squadrette ce lo vedo ancora
  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 05-Oct-2008
15113 messaggi

Il lavoro svolto resterà.  Resterà come il peggiore lavoro svolto nella storia della Juve, altroché Maifredi 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 15-Mar-2023
8280 messaggi

"È vero che Giuntoli avrebbe detto che si vergognava di averla scelta?

«No. Non ho mai avuto la conversazione di cui si è scritto, mai. E mai ho avuto un litigio con il direttore, mai. Abbiamo parlato di come migliorare la squadra, come sempre, e lo abbiamo fatto con chiarezza e onestà, anche con opinioni diverse, come sempre si fa. Sono proprio queste bugie che non intendo lasciar passare» .

 

"Lei ha concordato le campagne acquisti, sia quella estiva che quella di gennaio?

«Sì, sono sempre stato in sintonia con il direttore per la definizione della rosa".

 

 

 

Almeno chiude alcuni dibattiti. Ma Giuntoli non ha agito da solo, sarà comunque qualcosa di negativo. Dire che le voci infondate hanno dato origine a messaggi di odio.. Bello 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 05-Nov-2024
1516 messaggi

Insomma, vorrebbe essere richiamato per l'inizio della prossima stagione

  • Haha 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 04-Apr-2006
135127 messaggi
34 minuti fa, dyldog ha scritto:

Il lavoro svolto resterà.  Resterà come il peggiore lavoro svolto nella storia della Juve, altroché Maifredi 

Proprio Maifredi ha detto una cosa condivisibile: Motta ha voluto fare alla Juve copia e incolla con quello fatto a Bologna.

 

  • Like 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 06-May-2024
3164 messaggi

Vabe dai, è inutile che neghi il segreto di pulcinella. Con tanti giocatori ha scazzato. Non sa gestire uno spogliatoio di una big. 

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 27-Apr-2009
2304 messaggi

ci sono allenatori che dopo 20 anni ancora non rivelano nulla sugli addii ecc...lui dopo 2 settimane già fa interviste?

  • Sad 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 03-Jun-2008
13242 messaggi
Questo tizio oramai ha il marchio, dubito faccia carriera ma come allenatore di squadrette ce lo vedo ancora
..nel calcio si dimentica in fretta e presto o tardi andrà in una big...

Inviato dal mio AC2003 utilizzando Tapatalk

  • Haha 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 01-Jun-2005
10042 messaggi
3 ore fa, galakie ha scritto:

sfanculati i pennivendoli che dicevano di litigi con giuntoli e giocatori...

 

 

Eh però sono stati proprio i giornalisti di riferimento di Giuntoli che han riportato queste voci per far passare lo chef come uno che stava prendendo le distanze da Motta .asd 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 02-May-2006
5742 messaggi

Tra l'altro è sotto contratto con la Juve, non dovrebbe rilasciare queste interviste 

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 01-Jun-2005
10042 messaggi
1 minuto fa, Dr. X ha scritto:

Tra l'altro è sotto contratto con la Juve, non dovrebbe rilasciare queste interviste 

Se la ha rilasciata senza consenso è una follia da parte sua… cosa che escluderei

 

Visti i toni così morbidi mi pare una roba concordata con la società 

  • Like 2
  • Thanks 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 28-Mar-2025
22 messaggi

Trasmette una sensazione di freddezza e scarsezza...

Coniglio nerazzurro🐰

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 05-Nov-2024
1516 messaggi
..nel calcio si dimentica in fretta e presto o tardi andrà in una big... Inviato dal mio AC2003 utilizzando Tapatalk

 

 

 

Si, probabilmente farà un'altro rimbalzo, per poi andare definitivamente nell'inesorabile dimenticatoio dei disillusi, per uno esaltato come lui la salvezza potrebbe venire dal Barcellona e lui lì con delle giuste e profonde smussature, ma dubito abbia accecato anche quei buongustai lì

 

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

  • Chi sta navigando   1 utente

×
×
  • Crea Nuovo...