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gianluca88

Norme Fifa sui trasferimenti dei giocatori sono contrarie al diritto Ue

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Joined: 05-Jan-2008
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Corte europea su Diarra, norme Fifa contrarie al diritto Ue
Storica sentenza può rivoluzionare il calcio mercato mondiale

 

Le norme della Fifa sui trasferimenti dei calciatori tra club sono ''contrarie al diritto dell'Unione europea e potrebbero ostacolare la libera circolazione".

Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell'Ue, che ha preso in esame il ricorso dell'ex nazionale francese Lassana Diarra contro il divieto di trasferimento allo Charleroi dopo l'interruzione del contratto con la Lokomotiv Mosca.

La sentenza della Corte Ue potenzialmente è in grado di rivoluzionare le regole del calcio mercato. 

Oggetto della sentenza le norme Fifa che regolano i casi in cui un club ritenga che uno dei suoi giocatori abbia rescisso il contratto senza "giusta causa" Il club e il giocatore, secondo la Fifa, deve pagare un indennizzo e la nuova società può essere sanzionate.

"Tali norme ostacolano la libera circolazione dei calciatori professionisti che desiderino sviluppare la loro attività andando a lavorare per un nuovo club, stabilito nel territorio di un altro Stato Ue", spiega la Corte.

Le norme oggetto della sentenza sono contenute nel "Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori" della Fifa. Queste regole, applicate sia dalla Fifa che dalle associazioni calcistiche nazionali affiliate, si applicano a tutti i giocatori nei casi in cui una società ritenga che uno dei suoi giocatori abbia rescisso il contratto di lavoro senza "giusta causa" prima del termine normale del contratto. In tal caso, il giocatore e qualsiasi club che intende assumerlo sono responsabili in solido per un indennizzo dovuto al club precedente. Inoltre, la nuova società può essere soggetta, in determinate situazioni, a una sanzione sportiva che consiste nel divieto di tesserare nuovi giocatori per un determinato periodo.

Infine, l'associazione nazionale a cui appartiene l'ex club del giocatore deve rifiutare di rilasciare un Certificato di Trasferimento Internazionale all'associazione in cui è iscritta la nuova società, finché è in corso una controversia tra l'ex club e il giocatore in merito alla risoluzione del contratto. La Corte Ue era stata chiamata in causa dalla Corte d'Appello di Mons, alla quale Diarra aveva fatto ricorso. Secondo il tribunale europeo tali norme violano la legislazione comunitaria sulla concorrenza e la libertà di movimento. "In primo luogo, le norme in questione sono tali da ostacolare la libera circolazione dei calciatori professionisti che intendono sviluppare la loro attività andando a lavorare per un nuovo club, stabilito nel territorio di un altro Stato membro Ue", spiega la Corte. In secondo luogo, per quanto riguarda il diritto della concorrenza, la Corte ritiene che "le norme in questione abbiano comportino la restrizione, se non addirittura l'impedimento, della concorrenza transfrontaliera che potrebbe essere esercitata da tutti i club stabiliti nell'Unione europea".

 

Fifa: 'Da Corte Ue in discussione solo due paragrafi'
La sentenza della Corte di giustizia europea sul caso Diarra "mette in discussione solo due paragrafi" delle norme internazionali sui trasferimenti, e ora la Fifa "analizzerà la decisione" prima di qualsiasi ulteriore commento. E' immediata la reazione della confederazione mondiale del calcio alla decisione della Corte Ue. "La FIFA ha preso atto della sentenza emessa oggi dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in relazione al caso del giocatore Lassana Diarra", e si dichiara "soddisfatta che la legalità dei principi chiave del sistema dei trasferimenti sia stata riconfermata dalla sentenza odierna".

"La sentenza - prosegue la Fifa - mette in discussione solo due paragrafi di due articoli del regolamento Fifa sullo status e il trasferimento dei giocatori, che il tribunale nazionale è ora invitato a considerare". La Confederazione mondiale del clacio "analizzerà la decisione in coordinamento con le altre parti interessate prima di commentare ulteriormente"

 

https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2024/10/04/corte-europea-su-diarra-norme-fifa-contrarie-a-diritto-ue_8610c382-179e-46cf-bd24-21e240a05742.html

 

 

Riassumendo:

 

 

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Quindi un calciatore può rompere un contratto quando gli pare? Non sarebbe un problema se ci fosse un tetto salariale in tutta Europa.

Alla UE partono dal concetto che tutti i lavori (e lavoratori) siano uguali, ma il calcio va regolamentato diversamente. I costi dei calciatori sono fuori controllo. Dove non funziona il libero mercato vanno messi dei paletti.

 

 

 

 

 

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Joined: 05-Oct-2008
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Letta superficialmente mi pare una s******a. 

Ho pagato per il cartellino di Koopmeiers quasi 60 milioni, se una mattina si sveglia che se ne vuole andare se ne va? 

 

A fronte di quanto deciso senza considerare il contesto  si distruggono i principi di funzionamento dell'intero sistema 

 

 

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Joined: 15-Mar-2023
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Non sarà così semplice. 

 

E se la corte europea deciderà che dovrebbe essere così, allora i club smetteranno di pagar per i contratti e aspetteranno tutti la fine dei contratti 

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Joined: 05-Oct-2008
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31 minuti fa, Bradipo76 ha scritto:

Letta superficialmente mi pare una s******a. 

Ho pagato per il cartellino di Koopmeiers quasi 60 milioni, se una mattina si sveglia che se ne vuole andare se ne va? 

 

A fronte di quanto deciso senza considerare il contesto  si distruggono i principi di funzionamento dell'intero sistema 

 

 

Credo che si voglia (il giudice che ha emesso la sentenza) creare un mercato dove si scambino giocatori senza pagare più i cartellini. Come gli altri lavoratori.
Le piccole-medie società si suicidano. 
Un calciatore va dove gli pare e può interrompere il contratto quando gli pare. Ovviamente va dove lo pagano di più.

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Joined: 24-Jan-2008
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Sempre detto che vanno eliminati i cartellini

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Joined: 29-Aug-2008
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36 minuti fa, Bradipo76 ha scritto:

Letta superficialmente mi pare una s******a. 

Ho pagato per il cartellino di Koopmeiers quasi 60 milioni, se una mattina si sveglia che se ne vuole andare se ne va? 

 

A fronte di quanto deciso senza considerare il contesto  si distruggono i principi di funzionamento dell'intero sistema 

 

 

Va letta bene, ma credo che il discorso sia un po' più circoscritto: non può essere impedito al calciatore di rescindere il contratto e non si può sanzionare (da parte UEFA) la società che se lo piglia.

Poi credo che, al momento dell'ingaggio, tu possa mettere penali per il calciatore in caso di rescissione. Quindi, immagino, spendi 60 mln per Koop per 5 anni = 12 mln anno di cartellino, se lui rescinde alla fine del terzo anno paga una penale di 24 mln (oltre a perdere la retribuzione dei due anni mancanti).

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Joined: 05-Oct-2008
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33 minuti fa, vanpeebles ha scritto:

Va letta bene, ma credo che il discorso sia un po' più circoscritto: non può essere impedito al calciatore di rescindere il contratto e non si può sanzionare (da parte UEFA) la società che se lo piglia.

Poi credo che, al momento dell'ingaggio, tu possa mettere penali per il calciatore in caso di rescissione. Quindi, immagino, spendi 60 mln per Koop per 5 anni = 12 mln anno di cartellino, se lui rescinde alla fine del terzo anno paga una penale di 24 mln (oltre a perdere la retribuzione dei due anni mancanti).

In sostanza prima un calciatore sotto contratto non poteva trasferirsi senza l'accordo della società. Ora può farlo anche senza giusta causa ma lui (e la nuova società) devono pagare.

Se è così, i cartellini rimangono ma il concetto di proprietà perde molto valore?

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Joined: 12-Oct-2008
43491 messaggi
44 minuti fa, vanpeebles ha scritto:

Va letta bene, ma credo che il discorso sia un po' più circoscritto: non può essere impedito al calciatore di rescindere il contratto e non si può sanzionare (da parte UEFA) la società che se lo piglia.

Poi credo che, al momento dell'ingaggio, tu possa mettere penali per il calciatore in caso di rescissione. Quindi, immagino, spendi 60 mln per Koop per 5 anni = 12 mln anno di cartellino, se lui rescinde alla fine del terzo anno paga una penale di 24 mln (oltre a perdere la retribuzione dei due anni mancanti).

Lì ci siamo, ma per un giovane formato dalla società come lo disciplini? Yildiz sarebbe praticamente un parametro zero, non avrebbe più senso far crescere i giocatori

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Joined: 29-Aug-2008
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Joined: 24-May-2011
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2 ore fa, Bradipo76 ha scritto:

Letta superficialmente mi pare una s******a. 

Ho pagato per il cartellino di Koopmeiers quasi 60 milioni, se una mattina si sveglia che se ne vuole andare se ne va? 

 

A fronte di quanto deciso senza considerare il contesto  si distruggono i principi di funzionamento dell'intero sistema 

 

 

 

tu dici che conviene aspettare dato che si sta già distruggendo da solo ? .asd

 

A parte la battuta, mi sembra evidente che il modello NBA senza cartellini e con salary cap diventa

l'unico possibile.

 

Qualcuno ha detto Superlega ? .asd

 

Rassegnatevi è li che tutto sta andando a parare.

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1 ora fa, stefan1 ha scritto:

Lì ci siamo, ma per un giovane formato dalla società come lo disciplini? Yildiz sarebbe praticamente un parametro zero, non avrebbe più senso far crescere i giocatori

 

quindi se un neolaureato va a lavorare in una grande azienda che lo forma poi diventa prigionero di quella azienda

"perchè lo ha formato" facendolo diventare bravissimo e se quel lavoratore, quando gli pare, vuole andare a

lavorare per altri deve pagare una penale di "valorizzazione" ?

 

sul serio ? nel 2024 nella comunità europea ?

Quello da il preavviso di legge e si trasferisce dove vuole.

Giustamente direi e dovreste dire anche voi.

 

quindi perchè se la "grande azienda" che valorizza è una società di calcio è autprizzata a pretendere un pizzo ?

La società di calcio si e tutte le altre no ?

 

Via ormai la strada è tracciata. I calciatori sono lavoratori come tutti gli altri.

Il sistema tanto ormai è avviato alla distruzione se si pensa di continuare a permettere

valutazioni di calciatori di 200 milioni di euro.

 

I cartellini vanno aboliti, era ora.

Modificato da claudio968

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Joined: 24-May-2011
2279 messaggi
2 ore fa, vanpeebles ha scritto:

Va letta bene, ma credo che il discorso sia un po' più circoscritto: non può essere impedito al calciatore di rescindere il contratto e non si può sanzionare (da parte UEFA) la società che se lo piglia.

Poi credo che, al momento dell'ingaggio, tu possa mettere penali per il calciatore in caso di rescissione. Quindi, immagino, spendi 60 mln per Koop per 5 anni = 12 mln anno di cartellino, se lui rescinde alla fine del terzo anno paga una penale di 24 mln (oltre a perdere la retribuzione dei due anni mancanti).

 

non spendi più 60 milioni per koop.

Il cartellino non esiste più.

Penali in caso di rescissione sarebbero illegali.

 

come se tu fossi un dipendente della ditta A e dovessi pagare una penale per poter andare alla ditta B.

Lo puoi fare senza penali qualnuque lavoro tu faccia tranne il calciatore.

Ti pare normale ?

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Joined: 01-Jun-2005
41526 messaggi
4 minuti fa, claudio968 ha scritto:

 

non spendi più 60 milioni per koop.

Il cartellino non esiste più.

Penali in caso di rescissione sarebbero illegali.

 

come se tu fossi un dipendente della ditta A e dovessi pagare una penale per poter andare alla ditta B.

Lo puoi fare senza penali qualnuque lavoro tu faccia tranne il calciatore.

Ti pare normale ?

Beh in realtà le penali in caso di dimissioni entro tot anni esistono anche nelle aziende normali

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Joined: 24-May-2011
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2 minuti fa, bimbo1989 ha scritto:

Beh in realtà le penali in caso di dimissioni entro tot anni esistono anche nelle aziende normali

 

Vero c'è appunto per il tempo determinato:

 

Nel contratto a tempo determinato, il dipendente non può dimettersi dopo il periodo di prova, se non per giusta causa

Se dovesse dimettersi comunque, paga una penale pari alle mensilità lorde mancanti fino alla fine del contratto.

 

Però non è che fai "cartellino" / anni di contratto * anni rimanenti.

E nemmeno puoi stabilire una penale che non sia pari alle mensilità lorde mancanti fino alla fine del contratto.

Quindi nell'esempio del giocatore: poniamo il cartellino sia 100 milioni per tre anni di contartto a 10 milioni lordi con ancora due anni

allora deve pagare 20 milioni non certo 66 o una cifra x stabilita dal de laurentis di turno.

 

 

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Joined: 05-Oct-2008
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37 minuti fa, claudio968 ha scritto:

 

quindi se un neolaureato va a lavorare in una grande azienda che lo forma poi diventa prigionero di quella azienda

"perchè lo ha formato" facendolo diventare bravissimo e se quel lavoratore, quando gli pare, vuole andare a

lavorare per altri deve pagare una penale di "valorizzazione" ?

 

sul serio ? nel 2024 nella comunità europea ?

Quello da il preavviso di legge e si trasferisce dove vuole.

Giustamente direi e dovreste dire anche voi.

 

quindi perchè se la "grande azienda" che valorizza è una società di calcio è autprizzata a pretendere un pizzo ?

La società di calcio si e tutte le altre no ?

 

Via ormai la strada è tracciata. I calciatori sono lavoratori come tutti gli altri.

Il sistema tanto ormai è avviato alla distruzione se si pensa di continuare a permettere

valutazioni di calciatori di 200 milioni di euro.

 

I cartellini vanno aboliti, era ora.

Non c'è un sistema perfetto. E il sistema attuale è tutto tranne che perfetto.
Però anche il parallelo tra azienda normale e società di calcio non funziona.
Un'azienda campa vendendo un prodotto che produce grazie ai suoi lavoratori. Nel calcio il prodotto da vendere quindi sarebbe la partita, lo spettacolo. In realtà il costo di un calciatore e il suo valore è talmente alto che il prodotto da vendere è il calciatore, cioè il lavoratore dell'azienda. Le società medio piccole campano valorizzando e vendendo giocatori, mica coi biglietti dello stadio o della TV. Vale anche per società importanti, penso all'Ajax.


E non si può fare nemmeno come nell'NBA, perché là c'è un numero chiuso di squadre e un serbatoio da cui loro prendono i giocatori, cioè le università, che si regge con altre risorse.
Al momento il calcio non può fare a meno delle società medio piccole. E questa sentenza sembra (io non ho capito proprio tutto) un piccolo passo per farle fuori. 
 

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Joined: 02-Apr-2008
64778 messaggi
1 ora fa, claudio968 ha scritto:

 

Vero c'è appunto per il tempo determinato:

 

Nel contratto a tempo determinato, il dipendente non può dimettersi dopo il periodo di prova, se non per giusta causa

Se dovesse dimettersi comunque, paga una penale pari alle mensilità lorde mancanti fino alla fine del contratto.

 

Però non è che fai "cartellino" / anni di contratto * anni rimanenti.

E nemmeno puoi stabilire una penale che non sia pari alle mensilità lorde mancanti fino alla fine del contratto.

Quindi nell'esempio del giocatore: poniamo il cartellino sia 100 milioni per tre anni di contartto a 10 milioni lordi con ancora due anni

allora deve pagare 20 milioni non certo 66 o una cifra x stabilita dal de laurentis di turno.

 

 

In base alla sentenza, questa quindi potrebbe essere la nuova modalità di trasferimento dei calciatori, comunque dopo un periodo di transizione. Di fatto verrebbero equiparati agli altri lavoratori dipendenti a t.d. con riconoscimento di un indennizzo al datore di lavoro pari, alle mensilità mancanti alla scadenza del contratto.

I bilanci delle società sarebbe poi alleggeriti dalle plusvalenze (minusvalenze) generate dal trading.

Certo le società medio/piccole che campano con la "vendita" dei calciatori, si troverebbero in grande difficoltà 

Modificato da Tiger Jack

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Joined: 12-Oct-2008
43491 messaggi
3 ore fa, claudio968 ha scritto:

 

quindi se un neolaureato va a lavorare in una grande azienda che lo forma poi diventa prigionero di quella azienda

"perchè lo ha formato" facendolo diventare bravissimo e se quel lavoratore, quando gli pare, vuole andare a

lavorare per altri deve pagare una penale di "valorizzazione" ?

 

sul serio ? nel 2024 nella comunità europea ?

Quello da il preavviso di legge e si trasferisce dove vuole.

Giustamente direi e dovreste dire anche voi.

 

quindi perchè se la "grande azienda" che valorizza è una società di calcio è autprizzata a pretendere un pizzo ?

La società di calcio si e tutte le altre no ?

 

Via ormai la strada è tracciata. I calciatori sono lavoratori come tutti gli altri.

Il sistema tanto ormai è avviato alla distruzione se si pensa di continuare a permettere

valutazioni di calciatori di 200 milioni di euro.

 

I cartellini vanno aboliti, era ora.

Se i giocatori accettano di prendere stipendi "normalizzati" non essendo più fonte di plusvalore per le società e di essere licenziati in caso di mancato rendimento non c'è problema

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Joined: 21-Dec-2008
26538 messaggi
7 ore fa, varjak ha scritto:

Quindi un calciatore può rompere un contratto quando gli pare? Non sarebbe un problema se ci fosse un tetto salariale in tutta Europa.

Alla UE partono dal concetto che tutti i lavori (e lavoratori) siano uguali, ma il calcio va regolamentato diversamente. I costi dei calciatori sono fuori controllo. Dove non funziona il libero mercato vanno messi dei paletti.

 

 

 

 

 

Beh calma...la sentenza riguarda il diritto che la Fifa aveva di bloccare un trasferimento di un giocatore che aveva rescisso il contratto senza giusta causa. Quindi effettivamente ora un giocatore può dire rescindo il contratto, vado altrove e nessuno glielo può impedire...prima la Fifa te lo impediva...però comunque nessuno impedisce ai club poi di fare causa al giocatore e di piazzargli nel c**o tante di quelle penali da indebitare a vita il giocatore e le successive 8 generazioni 

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Joined: 05-Oct-2008
106649 messaggi
4 ore fa, claudio968 ha scritto:

 

tu dici che conviene aspettare dato che si sta già distruggendo da solo ? .asd

 

A parte la battuta, mi sembra evidente che il modello NBA senza cartellini e con salary cap diventa

l'unico possibile.

 

Qualcuno ha detto Superlega ? .asd

 

Rassegnatevi è li che tutto sta andando a parare.

 

è il principio generale che mi sembra sbagliato.

Impugnare il principio di libera circolazione dei lavoratori per abbattere le barriere in un sistema che ha senso comunque come sport. 

 

Vincoli come poter cambiare squadra solo da luglio a settembre, o non poter giocare per più di una squadra contemporaneamente violano il principio di libera circolazone dei lavoratori. Se qualcuno fa ricorso un giudice gli darà ragione e vedremo giocare i calciatori un mese con uno ed un mese con l'altro? 

 

Modificato da Bradipo76

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Joined: 05-Oct-2008
106649 messaggi
22 ore fa, JUtente ha scritto:

Sempre detto che vanno eliminati i cartellini

 

Anche senza cartellini il sistema funzionerebbe secondo il flusso dei soldi 

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Joined: 03-Oct-2024
36 messaggi
Inviato (modificato)

Non riconoscere al calcio una specificità ed equipararlo ad una ordinaria imprenditoria a fine di lucro è il peccato originale che ha già prodotto mostri come la sentenza Bosman.

 

Questo sarebbe il colpo finale.

Puoi anche togliere il vincolo dei cartellini, ma dovrai comunque garantire una permanenza dei giocatori in una squadra .....altrimenti qualcuno gioca la semifinale con una squadra e poi 15 gg. dopo la finale con l'altra che nel frattempo gli ha offerto di più.

 

Il 99% di chi mette soldi nel calcio lo fa non per avere profitti a fine anno;

inoltre il calcio ha una valenza sociale, culturale e territoriale che deve essere preservata

Modificato da ChL

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