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devilman82

NBA Season 2024/25

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Joined: 31-Aug-2008
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Nuova stagione alle porte.

News di stanotte Towns ai Knicks.

Randle, Divincenzo e prima scelta a Minnesota.

 

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Brutta news : morto Mutombo. Quel no no con l'indice rimarrà nella storia.

RIP

 

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Joined: 01-Jun-2005
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CACCIA ALL’ANELLO RIPETERSI NELLA NBA È DIVENTATA DURA MA BOSTON HA TUTTO PER CENTRARE IL BIS

 

di DAN PETERSON · 22 ott 2024

 

Ripetersi come campioni della NBA è pressoché impossibile. O meglio: è successo raramente in questo secolo. Sono finiti i tempi dei Minneapolis Lakers negli anni 50, dei Boston Celtics negli anni 60, dei Los Angeles Lakers degli anni 80, dei Chicago Bulls degli anni 90. Quest’anno però è possibile: i Celtics hanno una carta in più, una grande motivazione. Boston ha la squadra più completa: un forte quintetto base, ottimi contributi dalla panchina e ogni ruolo ben coperto. Inoltre hanno un vero gioco: grande circolazione della palla, altruismo, esemplare difesa di squadra. L’asso nella manica dei Celtics, Jaylen Brown, MVP delle Finali nel 2024, guardia di 198 cm, è stato tagliato dalla squadra olimpica USA da coach Steve Kerr. Molti dicono che Brown non l’abbia presa bene e che sia super carico per far vedere al mondo quanto vale. Poi c’è Jayson Tatum, ala di 203 cm, il migliore dei Celtics per tutto l’arco della scorsa stagione. Chiamato dagli Usa per l’Olimpiade, ha fatto il 12° uomo, addirittura non è entrato un paio di volte. Dicono che anche lui sia inferocito. E io
credo nell’importanza delle motivazioni.
Detto ciò, chi può strappare il titolo dei Celtics? Sarebbe facile dire “occhio alle squadre con esperienza”. Cioè, i Los Angeles Lakers, con LeBron James e Anthony Davis, due top dei top, più il nuovo arrivato, il

tiratore Dalton Knecht, guardia di 195 cm. Oppure, i Golden State Warriors, con Steph Curry. Ma LeBron ha 39 anni, Curry 36. Sono due fenomeni della natura, ma non vorrei mai scommettere la casa, con i mobili dentro, su un campione dall’età avanzata. Il motivo è semplice: uno avanti con gli anni ha bisogno di più tempo per riprendersi da un piccolo infortunio e, ahimè, ogni giocatore di basket, specie in un campionato di 82 partite, ha diversi piccoli guai nell’arco di nove mesi. Faccio un discorso a parte per i Philadelphia 76ers. Hanno il talento per vincere tutto, pure aggiungendo nientemeno che Paul George, un fuoriclasse. Ma, pur avendo Joel Embiid, pivot di 213 cm, pure lui ex MVP, ci credo poco. Motivo? Embiid è spesso infortunato! Ogni anno salta almeno 15 partite, anche 50 in passato. Non vorrei mai dover contare su uno così. Invece, una
squadra interessante quest’anno potrebbe essere San Antonio. Primo perché c’è un super coach, Gregg Popovich. Secondo: Victor Wembanyama ha aggiunto 12 chili di muscoli. Poi, hanno l’anziano play Chris Paul, anche lui 39 anni, ma in grado di controllare la partita e servire assist a “Wemby”.
Chi può detronizzare i Celtics verrà da un gruppo che comprende anche gli Orlando Magic, squadra giovane, atletica, ambiziosa, con Paolo Banchero. Poi ci sono gli Oklahoma City Thunder, senza un “big name”, ma compatti, profondi, completi. I New York Knicks con il pivot KarlAnthony Towns che ha completato una rosa profonda. I Minnesota Timberwolves con il migliore talento nell’NBA, Anthony Edwards, un Michael Jordan in versione più piccola. I Denver Nuggets con il super pivot Nikola Jokic, un genio per tiro, gioco, visione e passaggi magici. Ok, i Phoenix Suns hanno Kevin Durant e Devin Booker, ma sono usciti subito dagli ultimi playoff. Infine, i Dallas Mavericks, con Luka Doncic e Kyrie Irving, finalisti la scorsa stagione.
Ci saranno sorprese e delusioni a non finire. A gennaio, qualcuno mi potrà dire: «Peterson, ha dimenticato i Milwaukee Bucks, con Giannis». Oppure: «Peterson, ha scordato i Cleveland Cavaliers, con il coach più sottovalutato nell’NBA, Kenny Atkinson». Sarà pure vero. Ma, come mi ha detto, molti anni fa, il mio capo allenatore Barney Oldfield: «Fai le tue valutazioni oggi. Se sono sbagliate, faremo nuove valutazioni domani». Sarà proprio così. Poi, il mio pronostico a favore è spesso il “bacio della morte”. Staremo a vedere.

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