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Homer_Simpson

Ciao Totò

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Joined: 10-Apr-2010
2149 messaggi

Ciao Toto', ti abbiamo voluto tanto bene.

Italia 90 è uno dei miei ricordi calcistici più belli, un'estate meravigliosa e un mondiale che avremmo dovuto vincere.

E che tu avresti meritato più di tutti di vincere, un ragazzo arrivato dal nulla che ha fatto sognare un'intera nazione, i tuoi occhi fanno parte della storia di questo paese.

Ovunque tu sia, ti arrivi il mio abbraccio, il nostro abbraccio. E se puoi, estendilo anche a Gianluca, Gaetano, Paolo ed Andrea.

Rip.

Modificato da aragorn74
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Joined: 25-Jan-2012
31327 messaggi

se sono diventato Juventino è merito anche suo, o meglio è lui che "involontariamente" ha fatto partire il tutto

Italia90, le vacanze al mare, avevo 6 anni e quindi capivo di calcio pochino se non niente

eppure Totò segnava sempre o quasi quelle sere d'estate e così riuscii a rapire il mio interesse

mi rivolsi a mio padre chiedendo chi fosse questo ragazzo che segnava così tanto e per quale squadra giocasse

ed ecco che mi sono avvicinato così a quel bianco nero...

che la terra ti sia lieve

Modificato da Nyarlathotep
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Joined: 01-Jun-2005
3116 messaggi

«Aveva la felicità negli occhi spiritati Con i gol fece innamorare il pubblico» 


Serena e l’avventura in Nazionale: «Era introverso, sembrava sempre in allerta»


Di Paolo Tomaselli · 19 set 2024

Con gli attaccanti «Competizione spietata ma in partita non avvertiva nessun peso. Era la sua forza» Mina vagante Era un giocatore indipendente, un solista Inventava le azioni con la fantasia e l’istinto Era una sorta di mina vagante


La notizia ad Aldo Serena è arrivata sulla chat degli ex ragazzi di Italia 90: le Notti Magiche sono più buie, ma quei due occhi come due fanali le illumineranno sempre.
È così Serena?
«Sì, se penso a Schillaci, la prima immagine che mi torna alla memoria è quell’espressione con gli occhi spiritati».
Cosa c’era dietro a quegli occhi secondo lei?
«Avevano dentro la felicità di un ragazzo che era arrivato alla ribalta quasi da sconosciuto, dopo un percorso lungo: era diventato un punto di riferimento per l’italia con i suoi gol nel Mondiale in casa e tutto il pubblico si innamorò di lui».
Che tipo era Totò?
«Era arrivato in Nazionale solo a marzo, quando abbiamo giocato in amichevole contro la Svizzera. Era abbastanza introverso. Sembrava in allerta verso la vita».
In campo questo atteggiamento come si rifletteva?
«Lui era un giocatore indipendente, un solista. Inventava le azioni con la fantasia e l’istinto che aveva: era difficile da collocare sotto il profilo tattico, dovevi prenderlo per le sue qualità che erano prorompenti. Certi gol li tirava fuori quasi dal nulla».
Gol dopo gol, in quello spogliatoio si aprì di più?
«Non più di tanto, anche se era diventato il Totò nazionale. Lui si lasciava andare solo quando era vicino a Stefano Tacconi, suo compagno nella Juve: scherzavano tanto e lui cambiava, era più a suo agio».
Tra voi attaccanti, con Vialli e Carnevale, come era il rapporto?
«La competizione era spietata, anche in allenamento. Però la partita è un’altra cosa. E lui non avvertiva nessuna ansia, non aveva nessun peso psicologico. Era la sua grande forza: era puro istinto e non sentiva la responsabilità».
Essere diventato calciatore in strada a Palermo era il suo segreto?
«Penso proprio di sì: quel colpo d’occhio, la furbizia, l’arte di trovare sempre una soluzione ce li aveva dentro grazie alla sua formazione».
Fu anche il suo limite a lungo andare secondo lei?
«Probabilmente quando ha cercato di gestirsi ha perso un po’ la sua forza, la sua spontaneità legata all’istinto. In campo doveva seguire se stesso, senza pensare troppo».
Secondo lui, era stato il gossip ad averlo allontanato dalla Juve. Che ne pensa?
«Avendo vestito quella maglia qualche anno prima di lui non credo che abbia inciso più di tanto».
Totò, nel dibattito seguito alla morte di Vialli, diceva di aver preso medicinali ma di fidarsi dei dottori.
«Bisognerebbe innanzitutto sapere l’incidenza di queste malattie sui calciatori rispetto al resto della popolazione. Detto questo, c’erano dei farmaci come il Micoren o la corteccia surrenale che erano leciti e quindi ne facevamo uso. Di sicuro meno farmaci si prendono, meglio è».
Totò è venuto dal basso, ha toccato vette altissime, ma non si è ripetuto. Cosa resterà della sua parabola?
«L’insegnamento è che anche chi parte dal basso, se ha delle qualità e le sfrutta con coraggio, può ambire a diventare un grande giocatore. Lui ha lavorato molto per perfezionare i suoi pregi ed è arrivato a scrivere pagine di storia in un Mondiale. Un grande esempio».


 

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Joined: 03-Jun-2005
51844 messaggi

Il Real Madrid CF, il suo presidente e il suo Consiglio di amministrazione si rammaricano profondamente della morte di Salvatore ‘Totò’ Schillaci, una delle grandi leggende del calcio italiano, capocannoniere e miglior giocatore dei Mondiali del 1990 in Italia. Il Real Madrid vuole esprimere le sue condoglianze e il suo affetto alla sua famiglia, ai suoi compagni di squadra e ai suoi cari, a tutti i club di cui ha fatto parte, al calcio italiano e a tutti i suoi tifosi”

 

 

 

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Joined: 07-Sep-2024
24 messaggi
4 ore fa, Nyarlathotep ha scritto:

se sono diventato Juventino è merito anche suo, o meglio è lui che "involontariamente" ha fatto partire il tutto

Italia90, le vacanze al mare, avevo 6 anni e quindi capivo di calcio pochino se non niente

eppure Totò segnava sempre o quasi quelle sere d'estate e così riuscii a rapire il mio interesse

mi rivolsi a mio padre chiedendo chi fosse questo ragazzo che segnava così tanto e per quale squadra giocasse

ed ecco che mi sono avvicinato così a quel bianco nero...

che la terra ti sia lieve

Anche per me vale lo stesso.
Pensa che da piccolo, fino appunto ai 7 anni, io tifavo Napoli (in un paesino della Toscana...)perché ero innamorato di Maradona (che veniva in ritiro estivo nel paese accanto al mio...).
Poi arriva Italia 90.
Arriva quel matto di Schillaci che incarna alla perfezione il sogno italiano: dal basso alla gloria, con lavoro, abnegazione e senza avere troppo il fisique du role.

La semifinale fu spartiacque: essere eliminati dall'Argentina "oscuró" il mio amore per Diego e, fermorestando il detestare quel collione di Zenga che fece quella caz.zo di uscita, avevo trovato un nuovo idolo: Schillaci.
La sorte volle che giocasse in bianconero e quindi entrai nella porta del tifo juventino grazie a lui (anche in famiglia apprezzarono, essendo tutti juventini).


Poi l'amore per la Juve rimase (fu un altro mondiale a sancirlo: USA 94 riaccese la passione dopo anni di troppo Milan e poi giusto giusto arrivó Lippi quando avevo un'etá per seguire le partite sul serio e subito mi fece godere....).

Peccato non abbia avuto quella coppa del mondo, toto se la meritava.
Mi spiacque molto quando andó all'Inter e poi in Giappone. 
Ma l'affetto nei suoi confronti è rimasto sempre intatto, cosí come la gratitudine.

Spero sia stato felice

Modificato da Ado Moder (Antivs)
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Joined: 25-Oct-2012
9914 messaggi

il suo sguardo di Italia 90 resterà nella storia del calcio...come la corsa di Rossi o Del Grosso nei mondiali vinti...

Modificato da originalbianconero
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Joined: 03-Jul-2022
7919 messaggi

Credo una delle immagini più famose, se non LA più famosa di Totò fu questa, non in seguito ad un gol ma ad un fallo fischiato contro in area di rigore avversaria

 

notti-magiche-italia-90-mondiali-calcio-schillaci-vicini-video.png.d2bb1b71fe62464e9b62015baf0388e1.png

 

Per sempre grazie Totò 

Non ti dimenticheremo 

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Joined: 09-Feb-2006
21400 messaggi

 

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Joined: 05-Oct-2008
1579 messaggi
Inviato (modificato)

Abito in provincia di Pavia, a due passi da Casteggio, e ieri ho letto sulla Provincia Pavese che nell'80/81 a Totò Schillaci venne fatto un provino durante Casteggio-Vogherese. (mica Real-Barça...)
Esito? Fu scartato dagli osservatori perché dribblava troppo.
In effetti... sono cose che non si devono fare su un campo di calcio.

 

Ciao Totò.
 

Modificato da varjak

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Joined: 04-Apr-2006
132412 messaggi
Inviato (modificato)

 

 

 

Modificato da Socrates
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Joined: 07-Oct-2006
10092 messaggi

Uno dei primi calciatori che ho seguito, mi incantò ad Italia '90, il mio primo mondiale.

Ciao Totò!

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