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Alexious

Rissa Allegri - Vaciago raccontata dal direttore di Tuttosport

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10 ore fa, Pirkaf ha scritto:

Comunque non usciremo bene in nessun caso, ma personalmente se dovesse essere cacciato nel pomeriggio mi pare inutile fargli fare l'allenamento odierno.

Personalmente mi sembra una società debole.

Infatti non ne stiamo uscendo bene perchè, con grandissima gioia di tutti quei pennivendoli e scribachini da tastiera che da anni ci vomitano addosso il loro inestinguibil odio, l'indecente sfuriata di Allegri  che a loro semmai ,  avrebbe dovuto esser rivolta, fornendo una messe di ghiotto materiale a tutti i suddetti, ha finito per far  passare in secondo piano la nostra vittoria. E questo, pur comprendendo, come ho già  scritto più sopra, tutta la frustrazione e la rabbia che il tecnico, evidentemente già covava dentro da tempo  per poi venire innescata da un arbitraggio non meno indecente, non posso proprio perdonargli il danno che ha arrecato ai suoi giocatori ed alla Società:la quale, peraltro , solo in questa occasione è intervenuta con una tempestività e una durezza che ben comprendo, ma che avrei voluto vedere tirar fuori  anche in tante altre occasioni. Invece perdute.

 

Modificato da diamond
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2 ore fa, Pirkaf ha scritto:

Io sono una vedova delle vittorie, pensa te.

 

io no. sono contento delle pessime prestazioni e dei pessimi risultati :261:

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2 minuti fa, wearetheborg ha scritto:

 

io no. sono contento delle pessime prestazioni e dei pessimi risultati :261:

Beh, allora sono stati anni indimenticabili.sefz

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Joined: 22-May-2006
17767 messaggi

Comunque Vaciago di fatto ha fatto anche in questo caso la p*****a della società dando ragione ad Allegri. Prima lo sputtana via social, sul giornale nasconde la mano perché sa che gli juventini in quell’occasione avrebbero per lo più difeso Allegri contro la società e poi a posteriori fa lingua in bocca.

Pensasse al suo giornale che è imbarazzante 

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Joined: 24-Oct-2006
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10 ore fa, Raistlin1967 ha scritto:

è più o meno come la penso io (soprattutto sul grassettato). 

son curioso di sapere se una situazione del genere ti fa rivedere sotto un'altra luce Andrea Agnelli, verso il quale, se non ricordo male, sei sempre stato piuttosto critico o quanto meno sospettoso

 

Andrea Agnelli ha gestito molto bene alcune cose, molto male altre, ma se non altro, grazie anche al suo ego, voleva il bene della sua Juventus.

Si ok, lo so che ne ha combinate anche lui parecchie, e che si è mandato reciprocamente a*******o con Conte in diretta tv, i momenti difficili ogni tanto capitano, a tutti non solo a noi, e i tempi che viviamo con telecamere e smartphone ovunque, non è che aiutino. Ovvio che rispetto ad una Juve degli anni 70 o 50 (tiro a casaccio), dove chissà, possono esserci stati  problemi analoghi di cui nessuno è mai venuto a conoscenza, c'è una differenza abissale. Oggi è molto più difficile.

Ma qui siamo di fronte a della gente incompetente, menefreghista (dal punto di vista strettamente gobbo intendo) , messi lì da una persona incompetente e spesso in malafede, che hanno generato un disastro simile solo a quello di Blanc e Cobolli. Non è un fatto di trofei, è un fatto di chi siamo, di cosa rappresentiamo, del rispetto che bisognerebbe avere per una società come la nostra anche se per loro è solo un semplice posto di lavoro dove prendere bei soldi.  

Ma non è che perché questi sono una tragedia, allora devo farmi piacere a forza Agnelli. 

Meritiamo di meglio, anzi, la Juventus merita di meglio. 

 

Modificato da CRAZEOLOGY
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Joined: 23-May-2008
8125 messaggi
3 ore fa, CRAZEOLOGY ha scritto:

 

Andrea Agnelli ha gestito molto bene alcune cose, molto male altre, ma se non altro, grazie anche al suo ego, voleva il bene della sua Juventus.

Si ok, lo so che ne ha combinate anche lui parecchie, e che si è mandato reciprocamente a*******o con Conte in diretta tv, i momenti difficili ogni tanto capitano, a tutti non solo a noi, e i tempi che viviamo con telecamere e smartphone ovunque, non è che aiutino. Ovvio che rispetto ad una Juve degli anni 70 o 50 (tiro a casaccio), dove chissà, possono esserci stati  problemi analoghi di cui nessuno è mai venuto a conoscenza, c'è una differenza abissale. Oggi è molto più difficile.

Ma qui siamo di fronte a della gente incompetente, menefreghista (dal punto di vista strettamente gobbo intendo) , messi lì da una persona incompetente e spesso in malafede, che hanno generato un disastro simile solo a quello di Blanc e Cobolli. Non è un fatto di trofei, è un fatto di chi siamo, di cosa rappresentiamo, del rispetto che bisognerebbe avere per una società come la nostra anche se per loro è solo un semplice posto di lavoro dove prendere bei soldi.  

Ma non è che perché questi sono una tragedia, allora devo farmi piacere a forza Agnelli. 

Meritiamo di meglio, anzi, la Juventus merita di meglio. 

 

perfetto. come mi aspettavo da te d'altronde.

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Joined: 14-Jun-2008
15337 messaggi
16 hours ago, zart said:

 

Mi credi se ti dico che non esiste un lucano che conoaca sta roba?

 

Non so a chi chazzo la vendano sta roba

 

oh ma sai che quando venni in vacanza dalle tue parti (un po' più giù, in calabria) nessuna gelateria aveva il gelato alla crema?

per me roba completamente impensabile

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Joined: 14-Dec-2006
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5 ore fa, Idioteque ha scritto:

 

oh ma sai che quando venni in vacanza dalle tue parti (un po' più giù, in calabria) nessuna gelateria aveva il gelato alla crema?

per me roba completamente impensabile

Non entro in una gelateria da eoni e non sono nè Zart nè Zort, ma nella profonda Calabria esiste la crema reggina, che però è molto differente dalla crema classica in quanto ha il rum ed ha un colore rosato.

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Joined: 11-May-2014
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Ah giusto c'è stata la lite Conte e Agnelli in diretta tv ahah e allora che si è detto a fare mai vista una cosa così come quella di Allegri alla Juventus

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Joined: 05-Jan-2008
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Allegri a Tuttosport: la sua Juve, le incomprensioni e l'anno da corpo estraneo
Il tecnico è venuto in redazione per scusarsi e chiarire i fatti di mercoledì all’Olimpico poco prima del divorzio dal club bianconero

 

TORINO - "Ci sei all’una e mezza se passo in redazione?". La vicenda di mercoledì notte si chiude definitivamente negli uffici di Tuttosport, davanti alla foto della Juventus del 1957-58 e quella del Torino del 1975-76, icone di un calcio di altri tempi, più veri e più saggi, che benedicono la stretta di mano, unica possibile conclusione di un fatto brutto, ma archiviabile perché solo gli stupidi non riescono a chiarirsi. Massimiliano Allegri ed io abbiamo fatto pace in cinque minuti e non è stato particolarmente difficile, perché a freddo è diventato più comprensibile il contesto nel quale è esploso lo sfogo di rabbia dell’allenatore bianconero.

 

Allegri-Juve, la chiusura imperfetta del cerchio
Qualche ora prima di ricevere la prevista, anzi previstissima, comunicazione dell’esonero, Allegri è un uomo sereno e amareggiato. Pentito di quanto è successo durante e dopo la finale, ma soprattutto dolorosamente consapevole di cosa, quel folle comportamento, gli è costato. Non certo il posto di allenatore della Juventus, che sapeva di perdere comunque a fine stagione, ma un finale diverso, il saluto dello Stadium all’ultima giornata contro il Monza, magari mostrando la Coppa insieme alla squadra. È forse una punizione più dura dell’esonero per chi si è sempre sentito e si sente tuttora parte della Juventus e profondamente juventino. Non nel senso del tifoso, che per un professionista del calcio è sempre un concetto un po’ sfumato, ma nel senso di membro di una famiglia di cui è stato parte nella buona e nella cattiva sorte. Me lo ha spiegato con uno sguardo quasi lucido, perché sarebbe stata una chiusura perfetta di un cerchio lungo dieci anni, compresi i due a riposo, con una Coppa a sigillare tutto in modo molto juventino.

 

Allegri, parafulmine e figura ingombrante
Niente di tutto ciò, invece. E un po’ di malinconia non può non velare l’umore anche del più cinico dei tifosi. Allegri è stato, nel suo secondo mandato, un allenatore divisivo per molte ragioni, alcune logiche altre no, ma la principale è quella di essere stato il parafulmine del club in un triennio tempestoso in cui di fulmini ce ne sono stati troppi e di vittorie poche. E soprattutto quest’ultimo fattore pesa tantissimo quando alleni la Juventus, perché - per esempio - è bastata la vittoria di mercoledì a incrinare il fronte dell’antiallegrismo, lasciando gli integralisti al loro posto, ma facendo vacillare emotivamente i più moderati dei suoi detrattori.

Alla Juventus il fatto estetico è sempre stato secondario e se, senza dubbio, il gioco offerto dalla Juventus nelle ultime due stagioni è stato, a tratti, troppo sotto il livello accettabile, le vittorie fanno sempre luccicare anche quello che oro non è. Allegri è stato, da due anni a questa parte, l’unica faccia della Juventus e la sua figura si è fatta sempre più ingombrante all’interno del club, i cui meandri conosceva meglio di tutti i dirigenti. Nei grandi club, quando funzionano, ognuno ha il suo lavoro e deve svolgere solo quello e lo deve fare con il massimo impegno e la massima professionalità. Deviare da questa regola sacra porta sempre qualche guaio e l’esplosione di rabbia di Allegri, nella notte di mercoledì, è uno di questi.

 

Allegri-Juve, finale già scritto
Con la nuova dirigenza non è riuscito a creare un rapporto. Forse perché non ha mai sentito la fiducia, consapevole di fare parte di un altro capitolo della storia juventina, forse perché non si sono mai riusciti a capire fino in fondo. Non sempre si parla la stessa lingua, anche se questo non dovrebbe mai e poi mai finire come è finito sul prato dell’Olimpico con i gestacci a Giuntoli, perché le storie di dissapori fra allenatori e direttori sportivi possono riempire un paio di enciclopedie, ma di solito si risolvono, animatamente, in una stanza e non sotto gli occhi di milioni di persone. È anche vero che una stagione di incomprensioni è lunga e lascia il segno, soprattutto se, a un certo punto, ti senti un corpo estraneo che il club vuole espellere, aspettando solo il momento giusto: così si è sentito Allegri, per questo ha accumulato la frustrazione che è esplosa nella serata della Coppa Italia.

Non è possibile stabilire chi ha torto e chi ha ragione in un divorzio se il matrimonio, a pensarci, non s’aveva da fare. La nuova Juventus voleva licenziarlo già un anno fa, ma costava troppo e stare insieme per forza, alla lunga, porta sempre a un finale così. Un finale brutto dal quale non si torna indietro, un finale che lascia Allegri svuotato, malinconico, ma anche sereno e pronto a guardare al futuro. È ancora presto per girarsi indietro e non essere punti dai ricordi degli ultimi giorni, fra un po’ la prospettiva cambierà, sia per Allegri che per i tifosi. Quando certi angoli del presente, fortunatamente diventeranno curve nella memoria e accetteranno come una vittoria il fatto che non ritorna mai più niente.

 

https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2024/05/18-127687903/allegri_a_tuttosport_la_sua_juve_le_incomprensioni_e_l_anno_da_corpo_estraneo

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3 ore fa, UndiciLeoni ha scritto:

Ah giusto c'è stata la lite Conte e Agnelli in diretta tv ahah e allora che si è detto a fare mai vista una cosa così come quella di Allegri alla Juventus

 

Ma infatti. 

Nel calcio le cose capitano, da sempre. Diciamo che nella Juve solitamente erano un po' più nascoste, nell'ombra. Adesso ti beccano con uno smartphone un Nedved in tribuna che grida contro l'arbitro e il filmato fa subito il giro del mondo. Ovvio che sono tempi difficili. Non è che uno vuole fare moralmente il superiore a loro. 

Se uno si incazza, capita anche a ognuno di noi che non siamo nessuno, magari la fa parecchio fuori dal vaso. 

A volte poi, come nel caso coppa o nel caso Allegri-Conte, addirittura le cose avvengono a favore di telecamere senza che nessuno pensi alle conseguenze. 

Però negli ultimi anni secondo me si è andati troppe volte oltre, spesso anche per futili motivi. Come se ogni singola cosa che succede fosse motivo di vita o di morte.

Diventa tutto subito un fatto personale, io davvero non capisco. E poi troppo spesso sulle cose davvero importanti, questi quando vedono i nemici arrivare aggressivi con un dildo in mano, invece di tirare fuori il fucile e sparare senza pietà, si mettono loro stesi la vasellina zitti e muti. 

Ma che gestione eh? 

 

PS

Faccio nottare che anche sul caso Conte (si lo so che sono un rompicoglioni con la fissa, monotematico, noioso, prolisso e tutto il resto (accetto tutte le critiche, no problem) ), c'è stato di mezzo l'Ingegnere che ha messo il veto sulla sua permanenza. Se Conte avesse fatto la sparata sul ristorante da 100 euro in modo più civile e rispettoso del padrone, dicendo le stesse cose, gli stessi concetti, con sobrietà, equilibrio, e meno arroganza, forse quel semplicione di Agnelli non si sarebbe sentito tradito, lui sarebbe andato via lo stesso per propria volontà, forse, ma con meno attriti e più dignità da entrambe le parti. Invece lo hanno cacciato, ma alle loro condizioni, ossia messo davanti alle telecamere con la faccia da cane bastonato, per spiegarlo al mondo che era un incontrollabile pazzoide. 

Anche lì, non a caso, una fine del rapporto da scappati di casa. Una gestione medievale. Da padroncini del carretto da banco del mercato di Porta Palazzo. 

Professionalità di quart'ordine. Uno schifo che 'sta gentina abbia ridotto la Juve in questo stato.   

Non paghi, alla prima buona occasione, come i tamarri di periferia, si sono mandati a*******o davanti alle telecamere. 

Così come oggi, per la solita guerra famigliare, Agnelli ha preso subito le parti dell'amico Allegri, cacciato sostanzialmente dal cugino-capo.

"Un mix straordinariamente unico: superbia e umanità che si fondono continuamente durante un viaggio decennale.

Grazie Max, grazie a te che hai rappresentato essere Juventus con ogni tua cellula. Fino alla fine…". 

Per la carità di Dio, capisco l'amicizia, capisco che questo Tizio con il suo asfissiante non-gioco ha alzato un numero di trofei che chiunque di noi al posto suo si ammazzerebbe di seghe.

Massimo rispetto per Max e i suoi successi stra-meritati, ottenuti mentre io o boicottavo, o mi addormentavo davanti alle poche partite viste in streaming pirata o gratis in tv. 

Ma la solita domanda, anno dopo anno, da calciopoli in poi, mi resta in testa.  

Perché ho sempre la triste sensazione che la Juve sia in mano a dei bambini dell'asilo? 

Perché quando li vedo, tutti questi qua, avrei sempre voglia di prenderli a schiaffoni (paterni) io stesso? 

Mistero. 

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