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Gnokko

Amarcord: Del Piero, Zidane, Peruzzi e...

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Joined: 05-May-2006
7509 messaggi

Farò un discorso molto semplice.

Mettiamo da parte l'aspetto tecnico e concentriamoci sulla testa, grinta e forza mentale di quella squadra, l'imbarazzo con quella attuale è incredibile.

Provate a farvi l'elenco dei giocatori di oggi e l'elenco di quelli di ieri e capiremo come la testa conti quanto la tecnica.

Da una parte Vlahovic, Chiesa, Rabiot, Locatelli, Alex Sandro, Kean, De Sciglio, un elenco senza fine di mammolette, mestruati e gente che tremerebbe di fronte a un neonato.

 

Veniamo invece al ciclo di Lippi:

 

Peruzzi, Ferrara, Montero, Conte, Paulo Sousa, Deschamps, Davids, Vieri, Vialli, Jugovic, Vierchowod, Trezeguet non so se mi stia spiegando.

Gente per cui la parola sconfitta, arrendersi, vivacchiare ecc non esisteva nel vocabolario.

O si recupera quella testa o non si va da nessuna parte.

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Joined: 09-May-2009
22858 messaggi

“Quando arrivai in bianconero, Vialli mi disse che voleva parlarmi da solo. Fissammo un incontro alla sede della Toro Assicurazioni, dove c’era un lunghissimo tavolo. Io arrivai prima e dissi al cameriere di apparecchiare ai due capi estremi. Quando giunse Luca mi chiese sorpreso dove dovesse sedersi. Io gli indicai il polo opposto a quello dove ero io. Lui mi osservò sorpreso, ci saranno stati cinque metri di distanza. Anche un Viareggino burlone ha un cuore e allora presi la sedia e mi misi vicino a lui, che voleva chiedermi di lasciarlo tornare alla Samp. Gli dissi solo se era scemo. Come poteva pensare che io, appena arrivato, facessi andare via il più forte centravanti italiano? E non solo italiano. 

Gli dissi: ‘Sai invece come puoi aiutarmi? Comincia a metterti calzini e la cravatta come gli altri e non fare il fenomeno. Io devo creare un gruppo coeso e voglio che tu sia decisivo per farlo’. 

Luca mi guardò e mi diede il cinque. Di solito gli allenatori quando vogliono arrabbiarsi con i più vecchi o i più forti usano scagliarsi contro i più giovani. Io invece mi incavolavo proprio con i campioni. Ma Luca lo avvertivo prima, gli dicevo ‘guarda che oggi mi arrabbio con te’. 

Ogni tanto, in campo, lo strigliavo però troppo. E allora lui mi guardava, non visto dagli altri, e mi diceva ‘vabbè ma non esagerare…”

MARCELLO LIPPI

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Joined: 26-Jun-2008
170 messaggi
5 hours ago, crazy1897 said:

Di solito gli allenatori quando vogliono arrabbiarsi con i più vecchi o i più forti usano scagliarsi contro i più giovani.

 

deja-vu...

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Joined: 01-Jun-2005
43402 messaggi
18 ore fa, Franci19 ha scritto:

Cari amici di tifo.

Riporto in auge questo topic per raccontarvi di una serie di coincidenze che ha quasi dell'incredibile, e che ha avuto il suo culmine nella notte di Sabato.

Qualche giorno fa, navigando su eBay in cerca di qualche oggettino da aggiungere alla mia collezione Juventina, mi imbatto in un poster raffigurante la formazione titolare scesa in campo nella mia prima partita vista dal vivo, Juventus - Middlesbrough, giocata a Cesena il 06/08/1996 (quella dell'addio a Penna Bianca Ravanelli).

Avevo 8 anni: ero con mio padre, mio fratello gemello (l'utente @j0k3r) e altri bambini e genitori del mio paese.

Nonostante la tenera età, eravamo innamoratissimi della Juve: poster, riviste, VHS che uscivano in edicola, maglie da gioco: non volevamo proprio farci mancare niente che riguardasse la nostra squadra del cuore. Ci tenevamo sempre aggiornati sui nuovi acquisti, nonostante la delusione per l'addio di capitan Vialli, Ravanelli e Paulo Sousa (di cui avevo la maglietta).

 

s-l1600.jpg.d1a65a18546a05ebe99c8244d4619104.jpg

 

Insomma, decido di comprare il poster per arricchire l'angolino del nostro studio in cui sono affisse le sciarpette comprate proprio quella sera.

Poi, per continuare a viaggiare con i ricordi, cerco su Internet qualche testimonianza in più di quella partita.

Non solo ritrovo gli highlights, ma scopro addirittura che un tizio ha caricato l'intero match su YouTube (registrazione dell'epoca di ESPN).

Sabato notte, non avendo sonno e non sapendo come ingannare il tempo, decido di rimettermi a vedere spezzoni di quella partita.

Arriviamo al 41° minuto, poco dopo il vantaggio siglato da Vieri. La palla condotta da Del Piero finisce in fallo laterale: l'inquadratura della regia stringe e... non volevo crederci... dietro Alex compariamo io e mio fratello tra il pubblico. :ohmy:

 

 

 

E' stata una grandissima emozione rivedere me (noi) nel passato: due bambini con una passione infinita ammirare il proprio beniamino di sempre e la propria squadra del cuore. .oo

Da un lato, però, lo ammetto, questo fatto ha lasciato in me anche un grosso magone: ripensare a quell'attaccamento puro che ora non c'è più, che ha fatto spazio alla rabbia nel vedere cosa questa squadra, questa società e, più in generale, il calcio siano diventati. Ho amato quella Juve, ho amato ogni singolo giocatore di quella annata (96/67), anche chi è rimasto un solo anno (Vieri, Boksic, ...).

Vorrei ritrovare quello spirito e quella passione che non ho più. Purtroppo di mezzo ci si è messo anche il calcio, diventato uno spettacolo inguardabile, e i giocatori a cui ormai è impossibile affezionarsi: non tanto per i cambi di maglia repentini, quanto, invece, per la mancanza di carisma e spessore.

 

Scusatemi lo sfogo, forse sto solo diventando vecchio.

Ma rivoglio la mia Juve! Quella che faceva sognare quei due bambini allo stadio di Cesena.

 

c'ero anche io ed ero poco più in su di dove eravate voi :D

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Joined: 09-May-2009
22858 messaggi

«A fine allenamento, andavano tutti a fare la doccia e Zizou, ogni giorno, si fermava un po' a giocare con Davids. Io in disparte a guardare i due fenomeni: non palleggiavo mai con loro per vergogna. 

Una sfida continua di numeri e magie. “Edgar, ho inventato un giochetto nuovo,ammira!”. 

Diceva Zizou, e Davids: “Vediamo se sai fare questo tocco che ho ideato stanotte”.

Finché un giorno Zidane mi coinvolge. 

“Paolo vieni qui, prendi il pallone e calcialo più in alto possibile”». 

Io, invidioso, puuuuum, lo tiro fortissimo per vedere cosa succede e prima che il pallone tocchi terra, Zizou lo colpisce al volo di tacco facendo la bicicletta... 

Ha presente quando correndo si alza il pallone da dietro e lo si fa passare dietro la schiena e poi sopra la testa facendolo arrivare davanti? 

Ecco, la stessa cosa, ma con la palla colpita a mezza altezza e al volo! Mai visto niente del genere. 

Credendola una giocata un po’ fortunosa, gli dico: “Bravo Zizou, ma sai rifarlo?”. 

Beh, l’ha ripetuto tre volte di fila... Sa cosa ho sperimentato di persona? Più i calciatori sono fenomeni, più sono umili. 

Penso a gente come Zizou, Maldini, Davids... Come Zidane, Edgar era un giocoliere: così bravi che non li ho mai visti andare in mezzo nel torello. 

Di Edgar, poi, non si può dimenticare quella volta in partitella... Ha presente il giochetto che fa nella pubblicità? Il dribbling dell’elastico, quello con l’interno-esterno del piede stile Ronaldinho. 

Beh, stiamo giocando, aspetta l’uscita del portiere e fa gol proprio così, ma al volo a mezza altezza! 

Tutti a bocca aperta, Lippi fischia: “Ragazzi, dopo una rete così si va a fare la doccia”. 

E finisce l’allenamento tra gli applausi».

 

PAOLO MONTERO

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