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Morpheus ©

Cristiano Giuntoli, il DG della Juventus

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6 ore fa, B&W Pride ha scritto:

Si, ci affronteranno tutte cosí.

 

Ma occorre distinguere tra “gioco” e “giocate”.

Il gioco è quello su cui lavora l’allenatore, lo spartito che ti fa stare bene in campo, che aiuta i giocatori a fare le cose giuste.

Ma le difese chiuse non le scardini mai col solo gioco. Per fare goal a una difesa col blocco basso occorrerá sempre una “giocata”, un guizzo, un assolo da eseguire anche uscendo dallo spartito del “gioco”.

 

Ora, secondo me dal punto di vista del gioco siamo anche piú avanti di quanto mi aspettassi.

Il lavoro di Motta si vede ed è ottimo. Non sto qui ad elencare l’infinitá di cose che in campo non facevamo da almeno tre anni e che finalmente facciamo. 
 

Mancano ancora “le giocate” …. Ma è perfettamente normale. Quelle arriveranno inevitabilmente man mano che i giocatori prenderanno sempre piú confidenza col “gioco” e coi compagni. E impareranno a cogliere l’attimo in cui si puó uscire dallo spartito per creare una situazione di vantaggio senza rischiare di concedere la stessa opportunitá agli avversari.


E non esiste una ricetta magica per accelerare questo processo. Occorre avere pazienza e fiducia.

 

Il problema è che al momento non si vede ne gioco ne giocate.

 

Arriveranno entrambe ma ci sta essere preoccupati per le ultime 3 gare di campionato.

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Nettamente più serio e preparato di Paratici. In una sola sessione ha cambiato il mondo. In un paio di anni costruirà uno squadrone.

Considerando anche il lavoro svolto a Napoli (nonostante ADL) lo considero uno odei migliori in Europa per distacco.

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Oggi c'è un'intervista di Giuntoli che gira in rete.

Ha messo Inter e Napoli come favorite per il titolo.

Premesso che sono d'accordo con lui, bisogna capire se si sta nascondendo o se davvero - tra le righe - gli andrebbe bene un terzo posto.

Ha parlato anche di un probabile rinnovo di Vlahovic cosa che non farà felice molti utenti del forum. XD

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4 minuti fa, Pirkaf ha scritto:

Oggi c'è un'intervista di Giuntoli che gira in rete.

Ha messo Inter e Napoli come favorite per il titolo.

Premesso che sono d'accordo con lui, bisogna capire se si sta nascondendo o se davvero - tra le righe - gli andrebbe bene un terzo posto.

Ha parlato anche di un probabile rinnovo di Vlahovic cosa che non farà felice molti utenti del forum. XD

Giusto rinnovare Dusan a cifre più basse.

 

Per il resto è innegabile che soprattutto l'Inter ma anche il Napoli senza coppe siano favorite rispetto a noi.

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1 minuto fa, Maxel ha scritto:

Giusto rinnovare Dusan a cifre più basse.

 

Per il resto è innegabile che soprattutto l'Inter ma anche il Napoli senza coppe siano favorite rispetto a noi.

Abbassare i costi di Vlaovich, meglio se a cifre più basse, ma anche solo spalmando l' ammortamento farebbe bene ai nostri conti.

Indipendentemente da quello che può intimamente pensare Giuntoli, non credo firmerebbe per un terzo posto.

Inoltre non ricordo di aver mai sentito un addetto ai lavori indicare la propria squadra come favorita, il mondo dello sport oltre ad essere scaramantico, ha regole di comunicazione codificate.

Poi chiaramente la qualificazione Champions resta il confine tra una stagione se non veramente positiva almeno interlocutoria e una fallimentare se vesti il bianconero e hai base a Torino 

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Joined: 05-Dec-2009
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il rinnovo di Vlahovic lo faremo, non è mai un problema. E se non fosse arrivato Thiago Motta il piano prevedeva di arrivare a un tecnico straniero che allenava e allena ancora in Europa". Cristiano Giuntoli, intervistato dal Corriere della Sera, si mostra deciso e ottimista sulla stagione della Juventus rivelando anche qualche retroscena. Calafiori era un obiettivo della Vecchia Signora "Sì, e non è un rimpianto solo per noi ma per tutto il calcio italiano", mentre sul rapporto con Massimiliano Allegri, tanto chiacchierato, il dt preferisce soprassedere: "Mi spiace ma di questo non parlo".

 

Chiara la mission del nuovo corso con più di un occhio al bilancio: "Dovevamo abbassare il monte ingaggi e l’età media della rosa. E l’abbiamo fatto. Direzione? Costruire mattone dopo mattone il nostro percorso, siamo fra le squadre più giovani del campionato e abbiamo un progetto importante. Vincere non è la sola cosa ma la più importante. Noi dobbiamo mantenere l’equilibrio finanziario e una competitività elevata per riportare il club dove merita. C’è il risultato, ma anche il modo con il quale ci si arriva. Bisogna partire dalle prestazioni, sta qui la differenza. Thiago Motta è un predestinato, ha grande personalità ed è empatico con la squadra". 

La pressione c'è a Torino, non è poca. Ma ai bianconeri serve tempo visto che il progetto è totalmente nuovo: "Inter e Napoli sono le favorite per vincere il campionato - il pensiero di Giuntoli -. Lo dice la storia, a vincere è sempre il club più esperto. I nerazzurri lo sono, gli azzurri lo sono diventati dopo un cambio di strategia. Noi abbiamo rischiato ripartendo da zero. Non sappiamo dove possiamo arrivare, ci stiamo scoprendo".

Infine una battuta sui nomi più caldi del recente mercato della Juventus da parte di Giuntoli: "A Chiesa auguro il meglio, con l'entourage siamo stati onesti fin da subito cercando la soluzione più giusta con il calciatore che è molto forte. Koopmeiners invece è speciale nella giocata e nella tecnica: in campo è sempre a testa alta. Lo ritengo uno tosto, la trattativa per lui è stata molto difficile? Mckennie come Chiesa? No, lui non è mai stato fuori dal progetto: abbiamo avuto esclusivamente dei problemi per il rinnovo".

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https://www.corriere.it/sport/calcio/24_settembre_27/cistiano-giuntoli-intervista-1008b200-8715-4de6-b7e6-09ac96501xlk.shtml

 

Cristiano Giuntoli: «La Juventus è ripartita da zero, Thiago Motta è un predestinato, di Allegri non parlo. Se non fossi diventato dirigente avrei aperto un bar»
diMassimiliano Nerozzi e Monica Scozzafava
Il capo dell'area tecnica della Juventus: «Per scegliere un giocatore i numeri non bastano, servono le emozioni. Vlahovic sostituito all'intervallo? È il metodo Motta, nullla di strano. Di Allegri non parlo». 

 

Quando si dice avere la Juve nel cuore: dal figlio Alessandro, due anni e mezzo e maglietta bianconera d’ordinanza — «Vai alla Giuve? Mi dice quando esco» — a papà Tiziano, che non c’è più ma che c’è sempre: «Era un tifoso fanatico — sorride Cristiano Giuntoli, prima di sollevarsi gli occhiali e stropicciarsi gli occhi — quando avevo otto anni mi portava alle partite, a prendere ombrellate. Certo che ho pensato a lui, quando sono arrivato qui, ci penso e mi commuovo». Qui sarebbe il quartier generale della Continassa, da capo dell’area tecnica, e più in alto c’è solo il cielo: «La Juve è un punto d’arrivo, il massimo». Non è stato facile strapparlo all’allenamento — «Scusate, il campo mi arrapa, un mio pregio e un mio difetto» — ma parla volentieri, affrontando i punti (potenzialmente) meno comodi con ironia da Woody Allen: «Non mento, diciamo che ometto».

 

Cristiano Giuntoli, la Juve ha il bilancio in rosso ma ha fatto uno shopping di lusso: qual è il trucco?
«Non c’è. Bisogna solo fare i conti, e tener presente la prospettiva di cinque anni. Prima potevi avere un giocatore, faccio un esempio, che guadagnava tredici milioni di euro lordi, ora ne hai uno che hai pagato 10 milioni ma che di stipendio pesa meno di un quinto: alla fine, tra ingaggio e ammortamento, risparmi oltre 30 milioni di euro. E così via, per tante operazioni fatte quest’anno».

 

Morale?
«Non c’è nessun metodo Giuntoli: dovevamo abbassare il monte ingaggi e l’età media della rosa. E l’abbiamo fatto».

 

Per andare in quale direzione?
«Costruire mattone dopo mattone il nostro percorso, siamo fra le squadre più giovani del campionato e abbiamo un progetto importante. Sono molto ottimista e anche contento di come è cominciata questa stagione».

 

Beh, ma il motto della casa non è «vincere è l’unica cosa che conta»?
«Certo, la Juve è una società che deve vincere. Non è la sola cosa, ma quella più importante. Noi dobbiamo mantenere l’equilibrio finanziario e una competitività elevata per riportare il club dove merita. C’è il risultato, ma anche il modo con il quale ci si arriva. Bisogna partire dalle prestazioni, sta qui la differenza».

 

Non avverte la pressione?
«Qui ce n’è di più. Ma più che di pressione parlerei di senso di responsabilità. Questo è quello che ho avvertito appena arrivato. La consapevolezza di essere in un club che ha fatto la storia, e di avere sulle spalle il peso di una mission importante. Non amo far trasparire le mie emozioni, anche la pressione è qualcosa che sento dentro, fuori prevale la lucidità, la serenità del manager che deve sempre prendere decisioni di testa e mai di pancia. Forse è questo il pregio che mi riconosco: la serenità in qualsiasi situazione».

 

Com’è entrare al J-museum?
«Mi emoziona, sempre. Penso al mio babbo, mi rendo conto di dove sono e mi passano per la mente le immagini della Juve che sognavo da bambino».

 

Ecco, qual era il suo idolo?
«Zoff, Cabrini, Scirea... Causio, che è stato un fuoriclasse. E Furino, la mia epoca da tifoso».

 

Per scegliere un giocatore, fiuto o big data?
«I numeri rappresentano lo storico di un giocatore, ma ho bisogno di sentire l’emozione, di vederlo e capire cosa mi trasmette. Ed è una valutazione imprescindibile alla quale associ tutti i dati che vuoi, ma senza il sentiment non ho il quadro completo della situazione. Ma c’è sempre un margine di rischio quando prendi un calciatore».

 

Scommesse perse?
«Certo, ci stanno».

 

Acquisto più complicato?
«Forse Victor (Osimhen, ndr). Ci ho messo quattro mesi per portarlo a Napoli».

 

E adesso non è più lì.
«Andava forse venduto prima, ma Aurelio (De Laurentiis, ndr) è un imprenditore intelligente e astuto. Gli devo tanto, gli voglio bene».

 

Thiago Motta corteggiato a lungo, come lo ha convinto?
«È evidente che con il Bologna aveva fatto così bene che non eravamo gli unici ad avere gli occhi su di lui, ne eravamo consapevoli e abbiamo giocato le nostre carte, sposando evidentemente in toto il suo progetto di calcio».

 

Aveva un piano B?
«Non dico il nome, ma è un allenatore straniero che esercitava ed esercita ancora in Europa».

 

Un rimpianto?
«Chi non ne ha? Avevamo l’esigenza di fare un buon mercato e mettere i conti in ordine. L’obiettivo era fare una squadra giovane, ma con uno storico che rappresentava la base».

 

Un nome: Calafiori.
«È un rimpianto per tutto il calcio italiano, non della Juventus. Bisogna interrogarsi sul fatto di non aver avuto la forza di tenere in Italia un giocatore della sua portata. Le grandi squadre hanno preso tutte un difensore, non lui».

 

Vlahovic sostituito all’intervallo: da tifoso prima e manager dopo cosa ha provato?
«Nel calcio di Thiago succede, nulla di particolare».

 

Il rinnovo è un problema?
«No, un calciatore come lui con prospettive ancora importanti non può mai essere un problema, il rinnovo è un obiettivo, lo faremo. Un giocatore che vale tanto e guadagna tanto per noi rappresenta un patrimonio».

 

Chi vince il campionato?
«Presto per dirlo, ma Inter e Napoli sono le favorite. Lo dice la storia, vince sempre la squadra più esperta. L’Inter lo è, il Napoli per il cambio strategia che ha fatto lo è diventata».

 

E la Juve?
«Abbiamo cambiato tanto, e quando lo fai rischi sempre. Abbiamo modificato completamente il modo di pensare calcio, partiti da zero. Non sappiamo ancora quello che possiamo fare, siamo alla scoperta di noi stessi. Adesso c’è anche la curiosità di capire, vedere cosa facciamo».

 

Chiesa è rimasto fuori per un po’, per poi essere ceduto: come si gestiscono situazioni come questa?
«Con la chiarezza e la semplicità, con il giocatore e il suo entourage siamo stati sempre molto onesti, tutti insieme abbiamo cercato la soluzione più giusta per il giocatore, che è molto forte e gli auguriamo tutto il bene possibile».

 

McKennie era anche lui in lista di sbarco.
«No, lui aveva un problema di rinnovo, ma non è mai stato fuori dal progetto».

 

Cosa ha di speciale Koopmeiners?
«Anche questa è stata una trattativa difficile. È speciale nelle giocate, nella tecnica. Un calciatore a testa alta, sa sempre dov’è la palla, sa a chi darla. È uno tosto».

 

E Thiago perché è unico?
«Ha avuto un grande impatto all’interno della Juve. Modi gentili, carini, con tutti. Lui è un predestinato, molto empatico con la squadra. Ha grandissima personalità. Dà tutto, vive per questo lavoro».

 

Quante bugie dice?
«Non dico bugie, ometto. Ma in ogni caso, sono bugie bianche. Le dico, ma ne subisco anche. Quando un calciatore ha già deciso di andare altrove e lo nasconde, e me ne accorgo, fingo di credere a quel che dice. Lo capisco».

 

Incontra Galliani per Di Gregorio e poi dice che vi eravate visti per altro.
«Giuro, ci eravamo visti per altro. Anche!».

 

Il rapporto con Allegri?
«Mi spiace, di questo non parlo».

 

Risultato o bel gioco?
«Dico equilibrio e comando del gioco, quello che mi piace di questa Juve. La squadra forte deve saper fare tutto».

 

Ha mai preso una decisione solo per soldi?
«Per carità, mi faccio rispettare in sede di trattativa, ma non ci penso come a una cosa materiale, ci sono altri aspetti che pesano nelle scelte. Sono un generoso, anzi quando tratto un calciatore e mi accorgo che ha in testa solo quelli, resto guardingo».

 

Se non avesse fatto il dirigente sportivo?
«Abitavo sopra un bar, e mi manca il bar sport: quelli di una volta, con il calcio e le chiacchiere. Forse ne avrei aperto uno».

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PER ORA, io vedo una rosa assemblata gli ultimi quindici giorni di mercato con un bel po' di doppioni e buchi clamorosi e un allenatore che si arrabatta per tirarne fuori una squadra di calcio

 

CIONONOSTANTE siamo davanti ai cartonati

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Allenatore straniero che tuttora allena in Europa. 🤔 

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14 minuti fa, Luigi1981 ha scritto:

PER ORA, io vedo una rosa assemblata gli ultimi quindici giorni di mercato con un bel po' di doppioni e buchi clamorosi e un allenatore che si arrabatta per tirarne fuori una squadra di calcio

 

CIONONOSTANTE siamo davanti ai cartonati

Mi potresti fare un elenco di doppioni e buchi clamorosi?

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1 ora fa, Reynolds ha scritto:

Allenatore straniero che tuttora allena in Europa. 🤔 

Guardiola .look

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2 ore fa, Reynolds ha scritto:

Allenatore straniero che tuttora allena in Europa. 🤔 

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2 ore fa, Reynolds ha scritto:

Allenatore straniero che tuttora allena in Europa. 🤔 

Conçeicao

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La frase sul Napoli che sarebbe favorita per lo scudetto insieme all’Inter è un autogol clamoroso di Giuntoli..

 

il Napoli ha fatto 18 (dicesi DICIOTTO) punti meno di noi lo scorso anno.. se ora ci sono davanti nella sua griglia di partenza vuol dire che ammette di aver sbagliato tantissimo quest’estate 

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16 minutes ago, beastwars said:

Conçeicao

Ah, per fare il pacchetto padre-figlio .asd 

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Inviato (modificato)
2 ore fa, Luigi1981 ha scritto:

PER ORA, io vedo una rosa assemblata gli ultimi quindici giorni di mercato con un bel po' di doppioni e buchi clamorosi e un allenatore che si arrabatta per tirarne fuori una squadra di calcio

 

CIONONOSTANTE siamo davanti ai cartonati

mah.. i nomi arrivati non sono certo stati delle sorprese. Era da settimane che si trattavano Nico, Koop e Conceicao. Quindi la rosa era stata progettata da tempo e per tempo... semplicemente le operazioni si sono chiuse quando si potevano chiudere.

 

L'unica sorpresa, Kalulu, mi sembra una gran presa.

Modificato da Maxel
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9 minuti fa, TPN ha scritto:

La frase sul Napoli che sarebbe favorita per lo scudetto insieme all’Inter è un autogol clamoroso di Giuntoli..

 

il Napoli ha fatto 18 (dicesi DICIOTTO) punti meno di noi lo scorso anno.. se ora ci sono davanti nella sua griglia di partenza vuol dire che ammette di aver sbagliato tantissimo quest’estate 

 

Eh si dev'essere proprio così 

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12 minutes ago, TPN said:

La frase sul Napoli che sarebbe favorita per lo scudetto insieme all’Inter è un autogol clamoroso di Giuntoli..

 

il Napoli ha fatto 18 (dicesi DICIOTTO) punti meno di noi lo scorso anno.. se ora ci sono davanti nella sua griglia di partenza vuol dire che ammette di aver sbagliato tantissimo quest’estate 

Ma autogol di cosa?

Ha spostato l'attenzione, come fanno sempre i bravi DG.

Nulla di che.

 

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Comunque ha un modo di comunicare che a me piace.
Trovo giusto e percepisco molto nel suo modo di fare la frase "non dico bugie. Ometto".
Mi sembra uno che fondamentalmente non fa tanti giochini.
Non a caso la frase su Allegri "di questo non parlo" dice moltissimo. Rapporto complicato, piuttosto che fingere che non ci sia stato nulla preferisce non rispondere, è chiaro che ti fa capire che le cose non andavano ma almeno non scendendo nei particolari evita di dire cose che possano tornargli contro

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La frase sul Napoli che sarebbe favorita per lo scudetto insieme all’Inter è un autogol clamoroso di Giuntoli..
 
il Napoli ha fatto 18 (dicesi DICIOTTO) punti meno di noi lo scorso anno.. se ora ci sono davanti nella sua griglia di partenza vuol dire che ammette di aver sbagliato tantissimo quest’estate 
La Juve quest'anno non deve avere il chiodo fisso della vittoria.
Non a caso ha modificato il detto sul vincere.
Io onestamente se vinciamo sono felice, ma se arriviamo secondi facendo grandi prestazioni e facendo intuire un grande potenziale sono contento ugualmente.
Bisogna costruire, è il suo vero anno zero, giusto non caricare le aspettative.
L'inter è campione in carica, per forza di cose è pa favorita, il Napoli invece non ha le coppe ed ha conte quindi anche in quel caso la sua frase non mi è sembrata esagerata

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44 minuti fa, Nameless ha scritto:

Ma autogol di cosa?

Ha spostato l'attenzione, come fanno sempre i bravi DG.

Nulla di che.

 

Ha detto che il DS del Napoli ha fatto un lavoro talmente migliore del suo da aver annullato e superato la distanza di 18 punti in classifica con cui si è chiusa la scorsa stagione 

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22 minuti fa, Kris ha scritto:

La Juve quest'anno non deve avere il chiodo fisso della vittoria.
Non a caso ha modificato il detto sul vincere.
Io onestamente se vinciamo sono felice, ma se arriviamo secondi facendo grandi prestazioni e facendo intuire un grande potenziale sono contento ugualmente.
Bisogna costruire, è il suo vero anno zero, giusto non caricare le aspettative.
L'inter è campione in carica, per forza di cose è pa favorita, il Napoli invece non ha le coppe ed ha conte quindi anche in quel caso la sua frase non mi è sembrata esagerata

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Nessun chiodo fisso, non sono uno di quelli che se non vinciamo impazzisce, ma nemmeno uno di quelli che sostengono che se quest’anno entriamo nelle prime quattro “avremo fatto un capolavoro” 

 

Dopodichè se il Napoli che ti parte da venti punti dietro, ed ha cambiato l’allenatore esattamente come te già da subito è non solo al tuo livello, ma addirittura pure sopra di te, mi sembra evidente che stai dicendo che son stati più bravi di te

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4 minuti fa, TPN ha scritto:

Ha detto che il DS del Napoli ha fatto un lavoro talmente migliore del suo da aver annullato e superato la distanza di 18 punti in classifica con cui si è chiusa la scorsa stagione 

 

Eh si ha detto proprio quello... 

 

Perché il Napoli valeva il decimo posto giusto? 

Valeva meno di Fiorentina e Torino .sisi

 

Non è che ha sottoperformato per problemi interni e per appagamento dallo scudetto vinto l'anno prima, no no...

Valeva il decimo posto... 

 

 

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11 minutes ago, TPN said:

Ha detto che il DS del Napoli ha fatto un lavoro talmente migliore del suo da aver annullato e superato la distanza di 18 punti in classifica con cui si è chiusa la scorsa stagione 

Presto per dirlo, ma Inter e Napoli sono le favorite. Lo dice la storia, vince sempre la squadra più esperta. L’Inter lo è, il Napoli per il cambio strategia che ha fatto lo è diventata».

 

A me pare abbia detto altro. 

Con la scelta di Conte hanno svoltato, il senso credo sia questo.

 

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1 ora fa, torino juventina2 ha scritto:

 

Eh si dev'essere proprio così 

 

.asd

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