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Sabaudo

Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.

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2 minuti fa, Bradipo76 ha scritto:

 

Per curiosità ieri sera avevo provato a cercare, avevo trovato una stima di una società indipendente di valutazione che da al Napoli un "valore" di circa 490 milioni. 

La giornalaccio rosa l'anno scorso ha fatto una valutazione di circa 700 milinioni.

Ad ogni modo, fossero anche "solo" 500 sarai d'accordo con me nel dire che il pappons faccia bene a chiedere 800 milioni asd.

Poi magari si tratta

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La giornalaccio rosa l'anno scorso ha fatto una valutazione di circa 700 milinioni.
Ad ogni modo, fossero anche "solo" 500 sarai d'accordo con me nel dire che il pappons faccia bene a chiedere 800 milioni asd.
Poi magari si tratta
Adesso che sono certificati come i più onesti varranno come minimo 900 milioni.
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se riesce a trovare il merlo che glielo compra, allora è un genio.

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La compra El Lapo

 

Lapo Elkann applaude il Napoli: "Gioca meglio di tutti". E risponde così al tifo che degenera

Il nipote dell'Avvocato ci tiene a mostrare il suo rispetto per la squadra e la città, dove affondano le sue radici (nonna Marella)
21.02.2023 10:24
 
 

TORINO - Lapo Elkann applaude il Napoli di Spalletti, di Kvaratskhelia e Osimhen. Applaude il suo gioco e prende le distanze da affermazioni e tweet beceri contro gli azzurri. La Juve è e resterà sempre la sua squadra del cuore, ma con sportività c’è l’affetto per altri colori: «Da sempre amo e rispetto il Napoli». Napoli che è anche la città di nonna Marella, quindi le sue radici…

 

Lapo Elkann sul Napoli: gioca meglio

Così, ecco il cinguettio bipartisan del nipote dell'Avvocato: «Il Napoli, e concordiamo in molti, quest’anno sta giocando meglio di tutti. Bisogna essere onesti. Meritano di stare dove sono perché sono i più forti. C’è poco da dire». Nessuna risposta al presidente del club, sia chiaro, ma semplicemente un riconoscimento alla squadra che affronterà l’Eintracht in Champions e che merita solo applausi. Quando uno è più forte sul campo, «bisogna ammetterlo»: Lapo - amando la Juve dal profondo del cuore - si conferma sportivo vero fino alla fine, come da motto bianconero.

 

 

--------

 

Quindi vediamo.

 

AA è detto l'interista

Lapo napoletano

Ci manca solo JE 

 

Modificato da DoctorDoomIII
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CFA, parla il giudice Torsello: 'Plusvalenze Juve? Tempestività e non certezza assoluta. Sulla lealtà sportiva...'

 
 
del 21/02/23 alle 12:30
 
 
Il giudice Mario Luigi Torsello, tra coloro che in Corte d'appello federale hanno giudicato la Juventus sul caso plusvalenze, ha parlato durante un'iniziativa presso l'università del Salento.

SENTENZA - "Dico innanzitutto che non voglio parlare nello specifico del caso delle plusvalenze. Un giudice parla con le sentenze e non le commenta, parleremo a livello generale".

LEGGI NEGOZIALI - "Bisogna prendere atto della natura negoziale delle norme che disciplinano la giustizia sportiva (caratteri privatistici e contrattuali, non autoritativi) che è un effetto dell'accettazione dei regolamenti federali come atto spontaneo di adesione alla comunità sportiva. L’interessato accetta la soggezione agli organi interni di giustizia".
 
 
VINCOLO DI GIUSTIZIA - "Accanto a questo vi è il vincolo di giustizia, che fonda l’autonomia dell’ordinamento sportivo sia per la competenza del giudice che per garantire la rapidità delle controversie. Tale vincolo non è contrario alla Costituzione perché consente alle parti di scegliere altri soggetti come arbitri per le controversie. Bisogna distinguere la rilevanza interna da quella esterna, competenze giurisdizionali statali e interne sportive".

AUTONOMIA DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA - "La Corte Costituzionale ha affermato la natura originaria e autonoma dell’ordinamento sportivo ed è espressivo dei privati e dei corpi sociali che perseguono scopi sociali. L’autonomia sarebbe quindi fondata sul principio di sussidiarietà evocata dalla costituzione. La sussidiarietà può abilitare i privati ad essere fonte del diritto".
 
 
TEMPESTIVITÀ - "Il codice di giustizia sportiva si adegua ai principi processuali generali, ma non come automatica trasposizione di questi istituti altrimenti perderebbe di peculiarità, come tempestività e speditezza coessenziali alla giustizia sportiva in quanto i processi devono essere veloci e immediati (certezza ai campionati, mercati atleti, agli appassionati)".

TEMPI RISPETTATI - "Principio della perentorietà: il termine perentorio dell’azione disciplinare e della decisione. In tema Juventus il giudizio è concluso in 60 giorni e la pubblicazione della decisione in 10 giorni".

CERTEZZA ASSOLUTA E LEALTA' - "La tempestività pervade gli istituti ordinari: la certezza assoluta comporterebbe un rallentamento del procedimento sportivo, diversamente da quanto prevede il principio di tempestività. Il fine principale del giudice sportivo è quello di affermare i principi di lealtà e trasparenza e quindi gli organi devono considerare meno stringenti le regole formali rispetto a quelli sostanziali che incarnano questi valori".
 
 
PRINCIPI CARDINE - "I nostri principi sono lealtà, probità e correttezza: al giudice va il potere di individuazione e punizione dei fatti in essere. I giudici sportivi possono riempire di contenuti questa clausola in bianco configurando come violazione del principio di lealtà e correttezza una condotta che non risulta autonomamente come fattispecie di illecito disciplinare. Questo istituto si spiega in chiave privatistica in virtù della volontà contrattuale degli associati". 

INTERESSI COLLETTIVI - "Rispetto al contrasto di determinatezza ex art 25 Cost, il richiamo non è decisivo perché qui non si tratta di tutela di interessi della vita di primaria importanza, ma interessi collettivi propri degli appartenenti all’ordinamento settoriale. Questa è una scelta di politica normativa per una più rapida giustizia sostanziale".
 

 

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Intervista allucinante di Torsello in cui ammette che in pratica la giustizia sportiva fa quello che pare a loro, sia come tempistiche che come condanne.

 

 

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anche oggi ottimismo a bizzeffe vedo..

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15 ore fa, Bradipo76 ha scritto:

 

non è manco loro .asd 

 

Però ci fanno affari  sefz

 

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8 minuti fa, Crimson Ghost ha scritto:

Intervista allucinante di Torsello in cui ammette che in pratica la giustizia sportiva fa quello che pare a loro, sia come tempistiche che come condanne.

 

 

 

In parte ha ragione, solo che noi lo vediamo come un obbrobrio (anche e soprattutto perchè ne siamo vittime), lui come una normalità.

Se si accetta questa giustizia accettando di partecipare a questo sistema è inutile lamentarsi di quanto poco "giusta" sia.

 

Questa scelta però dipende dalla proprietà non da noi, o meglio noi possiamo decidere di scegliere di non farvi parte come tifosi/clienti.

 

Comunque torno a dire che non è scritto da nessuna parte che la giustizia sportiva deve essere necessariamente veloce, non è affatto vero, punti, sanzioni, persino ritiro di titoli o retrocessioni possono tranquillamente essere dati come pena anni dopo i fatti.

Semplicemente la giustizia sportiva veloce può cavalcare il sentimento popolare, quella in un giusto processo (quindi con tempi ben diversi) molto meno.

 

Modificato da DoctorDoomIII

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7 minuti fa, andrea ha scritto:
 

CFA, parla il giudice Torsello: 'Plusvalenze Juve? Tempestività e non certezza assoluta. Sulla lealtà sportiva...'

 
 
del 21/02/23 alle 12:30
 
 
Il giudice Mario Luigi Torsello, tra coloro che in Corte d'appello federale hanno giudicato la Juventus sul caso plusvalenze, ha parlato durante un'iniziativa presso l'università del Salento.

SENTENZA - "Dico innanzitutto che non voglio parlare nello specifico del caso delle plusvalenze. Un giudice parla con le sentenze e non le commenta, parleremo a livello generale".

LEGGI NEGOZIALI - "Bisogna prendere atto della natura negoziale delle norme che disciplinano la giustizia sportiva (caratteri privatistici e contrattuali, non autoritativi) che è un effetto dell'accettazione dei regolamenti federali come atto spontaneo di adesione alla comunità sportiva. L’interessato accetta la soggezione agli organi interni di giustizia".
 
 
VINCOLO DI GIUSTIZIA - "Accanto a questo vi è il vincolo di giustizia, che fonda l’autonomia dell’ordinamento sportivo sia per la competenza del giudice che per garantire la rapidità delle controversie. Tale vincolo non è contrario alla Costituzione perché consente alle parti di scegliere altri soggetti come arbitri per le controversie. Bisogna distinguere la rilevanza interna da quella esterna, competenze giurisdizionali statali e interne sportive".

AUTONOMIA DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA - "La Corte Costituzionale ha affermato la natura originaria e autonoma dell’ordinamento sportivo ed è espressivo dei privati e dei corpi sociali che perseguono scopi sociali. L’autonomia sarebbe quindi fondata sul principio di sussidiarietà evocata dalla costituzione. La sussidiarietà può abilitare i privati ad essere fonte del diritto".
 
 
TEMPESTIVITÀ - "Il codice di giustizia sportiva si adegua ai principi processuali generali, ma non come automatica trasposizione di questi istituti altrimenti perderebbe di peculiarità, come tempestività e speditezza coessenziali alla giustizia sportiva in quanto i processi devono essere veloci e immediati (certezza ai campionati, mercati atleti, agli appassionati)".

TEMPI RISPETTATI - "Principio della perentorietà: il termine perentorio dell’azione disciplinare e della decisione. In tema Juventus il giudizio è concluso in 60 giorni e la pubblicazione della decisione in 10 giorni".

CERTEZZA ASSOLUTA E LEALTA' - "La tempestività pervade gli istituti ordinari: la certezza assoluta comporterebbe un rallentamento del procedimento sportivo, diversamente da quanto prevede il principio di tempestività. Il fine principale del giudice sportivo è quello di affermare i principi di lealtà e trasparenza e quindi gli organi devono considerare meno stringenti le regole formali rispetto a quelli sostanziali che incarnano questi valori".
 
 
PRINCIPI CARDINE - "I nostri principi sono lealtà, probità e correttezza: al giudice va il potere di individuazione e punizione dei fatti in essere. I giudici sportivi possono riempire di contenuti questa clausola in bianco configurando come violazione del principio di lealtà e correttezza una condotta che non risulta autonomamente come fattispecie di illecito disciplinare. Questo istituto si spiega in chiave privatistica in virtù della volontà contrattuale degli associati". 

INTERESSI COLLETTIVI - "Rispetto al contrasto di determinatezza ex art 25 Cost, il richiamo non è decisivo perché qui non si tratta di tutela di interessi della vita di primaria importanza, ma interessi collettivi propri degli appartenenti all’ordinamento settoriale. Questa è una scelta di politica normativa per una più rapida giustizia sostanziale".
 

 

Mi ricorda tanto il club con la cravatta obbligatoria che andava di moda nel 2006, cioè, se accetti di far parte di un club devi accettare tutto quello che gli altri decidono, anche se vanno contro le stesse regole che il club si era dato

Sarebbe interessante chiedere a questo soggetto per quale squadra tifa

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Joined: 03-Mar-2018
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2 minuti fa, DoctorDoomIII ha scritto:

 

In parte ha ragione, solo che noi lo vediamo come un obbrobrio (anche e soprattutto perchè ne siamo vittime), lui come una normalità.

Se si accetta questa giustizia accettando di partecipare a questo sistema è inutile lamentarsi di quanto poco "giusta" sia.

 

Questa scelta però dipende dalla proprietà non da noi, o meglio noi possiamo decidere di scegliere di non farvi parte come tifosi/clienti.

 

 

Accetti di partecipare perché sulla carta, seppur molto imperfetta, potrebbe sembrare una giustizia sportiva un minimo accettabile e uguale per tutti.

 

Purtroppo c'è una grande differenza tra teoria e pratica. Abbiamo visto bene che una volta applicata alla realtà è una giustizia in mano a pm ultras e che non raggiunge nemmeno gli standard minimi per seguire i principi cardine dello stato di diritto.

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Tebas: "Caso Barcellona più grave di quello della Juventus. Ma in Italia servono delle norme"

21.02.2023 12:20 di Rosa Doro

Il presidente de La Liga, Javier Tebas, presente ieri sera alla presentazione del “Limite Coste Plantilla Deportiva” per il mercato invernale, ha parlato dei caso del Barcellona, alle prese con dei problemi riguardanti un giro di arbitri, facendo un paragone con i problemi giudiziari della Juventus: "Quale dei due casi è più grave? Per adesso direi quello della Juventus perché è stata condannata no? Se andiamo ad analizzare i fatti poi credo che gli indizi più gravi che vedo siano quelli del Barcellona. Da una parte sono stati loro stessi che hanno falsificato i loro conti, mentre qui c’è di mezzo un vicepresidente del Comitato Tecnico Arbitrale. Credo che nell’altro caso (quello della Juventus, ndr) sia meno complicato, nonostante abbiano avuto una dura sanzione. Credo che in Italia si dovrebbero stabilire norme di controllo economico molto più simili a quelle che abbiamo in Spagna per evitare cose come quella della Juventus, ma non solo. Anche questi scambi di giocatori che sono stati pratica abituale del calcio italiano. Con questi sì che quadravano i conti, ma poi mancavano soldi a livello di cassa- Credo sia necessarie norme di controllo economico, perché altrimenti il futuro del calcio italiano non sarà positivo. Di recente il Senato in Italia ha approvato una spalmatura delle tasse per 580 milioni di euro per i club, che fu polemico, portato avanti da Lotito, il presidente della Lazio. Questo dimostra che non c’è un buon funzionamento a livello economico in Italia", le sue parole riprese da Calcio&Finanza. 

 
 

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18 minuti fa, andrea ha scritto:
 

CFA, parla il giudice Torsello: 'Plusvalenze Juve? Tempestività e non certezza assoluta. Sulla lealtà sportiva...'

 
 
del 21/02/23 alle 12:30
 
 
Il giudice Mario Luigi Torsello, tra coloro che in Corte d'appello federale hanno giudicato la Juventus sul caso plusvalenze, ha parlato durante un'iniziativa presso l'università del Salento.

SENTENZA - "Dico innanzitutto che non voglio parlare nello specifico del caso delle plusvalenze. Un giudice parla con le sentenze e non le commenta, parleremo a livello generale".

LEGGI NEGOZIALI - "Bisogna prendere atto della natura negoziale delle norme che disciplinano la giustizia sportiva (caratteri privatistici e contrattuali, non autoritativi) che è un effetto dell'accettazione dei regolamenti federali come atto spontaneo di adesione alla comunità sportiva. L’interessato accetta la soggezione agli organi interni di giustizia".
 
 
VINCOLO DI GIUSTIZIA - "Accanto a questo vi è il vincolo di giustizia, che fonda l’autonomia dell’ordinamento sportivo sia per la competenza del giudice che per garantire la rapidità delle controversie. Tale vincolo non è contrario alla Costituzione perché consente alle parti di scegliere altri soggetti come arbitri per le controversie. Bisogna distinguere la rilevanza interna da quella esterna, competenze giurisdizionali statali e interne sportive".

AUTONOMIA DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA - "La Corte Costituzionale ha affermato la natura originaria e autonoma dell’ordinamento sportivo ed è espressivo dei privati e dei corpi sociali che perseguono scopi sociali. L’autonomia sarebbe quindi fondata sul principio di sussidiarietà evocata dalla costituzione. La sussidiarietà può abilitare i privati ad essere fonte del diritto".
 
 
TEMPESTIVITÀ - "Il codice di giustizia sportiva si adegua ai principi processuali generali, ma non come automatica trasposizione di questi istituti altrimenti perderebbe di peculiarità, come tempestività e speditezza coessenziali alla giustizia sportiva in quanto i processi devono essere veloci e immediati (certezza ai campionati, mercati atleti, agli appassionati)".

TEMPI RISPETTATI - "Principio della perentorietà: il termine perentorio dell’azione disciplinare e della decisione. In tema Juventus il giudizio è concluso in 60 giorni e la pubblicazione della decisione in 10 giorni".

CERTEZZA ASSOLUTA E LEALTA' - "La tempestività pervade gli istituti ordinari: la certezza assoluta comporterebbe un rallentamento del procedimento sportivo, diversamente da quanto prevede il principio di tempestività. Il fine principale del giudice sportivo è quello di affermare i principi di lealtà e trasparenza e quindi gli organi devono considerare meno stringenti le regole formali rispetto a quelli sostanziali che incarnano questi valori".
 
 
PRINCIPI CARDINE - "I nostri principi sono lealtà, probità e correttezza: al giudice va il potere di individuazione e punizione dei fatti in essere. I giudici sportivi possono riempire di contenuti questa clausola in bianco configurando come violazione del principio di lealtà e correttezza una condotta che non risulta autonomamente come fattispecie di illecito disciplinare. Questo istituto si spiega in chiave privatistica in virtù della volontà contrattuale degli associati". 

INTERESSI COLLETTIVI - "Rispetto al contrasto di determinatezza ex art 25 Cost, il richiamo non è decisivo perché qui non si tratta di tutela di interessi della vita di primaria importanza, ma interessi collettivi propri degli appartenenti all’ordinamento settoriale. Questa è una scelta di politica normativa per una più rapida giustizia sostanziale".
 

 

 

In pratica una supercazzola infinita in cui sostanzialmente dice che fanno come caxxo gli pare.

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6 minuti fa, Crimson Ghost ha scritto:

Accetti di partecipare perché sulla carta, seppur molto imperfetta, potrebbe sembrare una giustizia sportiva un minimo accettabile e uguale per tutti.

 

 

Certamente, ma questo valeva per il passato, nel 2006 avresti dovuto drizzare le antenne, e oggi di sicuro non è più accettabile visto che colpisce solo noi in questi modi.

A meno che naturalmente la proprietà stessa non ritenga giuste queste punizioni, quindi più o meno indirettamente ammetta le infrazioni attribuiteci.

 

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Joined: 02-Apr-2008
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23 minuti fa, andrea ha scritto:
 

CFA, parla il giudice Torsello: 'Plusvalenze Juve? Tempestività e non certezza assoluta. Sulla lealtà sportiva...'

 
 
del 21/02/23 alle 12:30
 
 
Il giudice Mario Luigi Torsello, tra coloro che in Corte d'appello federale hanno giudicato la Juventus sul caso plusvalenze, ha parlato durante un'iniziativa presso l'università del Salento.

SENTENZA - "Dico innanzitutto che non voglio parlare nello specifico del caso delle plusvalenze. Un giudice parla con le sentenze e non le commenta, parleremo a livello generale".

LEGGI NEGOZIALI - "Bisogna prendere atto della natura negoziale delle norme che disciplinano la giustizia sportiva (caratteri privatistici e contrattuali, non autoritativi) che è un effetto dell'accettazione dei regolamenti federali come atto spontaneo di adesione alla comunità sportiva. L’interessato accetta la soggezione agli organi interni di giustizia".
 
 
VINCOLO DI GIUSTIZIA - "Accanto a questo vi è il vincolo di giustizia, che fonda l’autonomia dell’ordinamento sportivo sia per la competenza del giudice che per garantire la rapidità delle controversie. Tale vincolo non è contrario alla Costituzione perché consente alle parti di scegliere altri soggetti come arbitri per le controversie. Bisogna distinguere la rilevanza interna da quella esterna, competenze giurisdizionali statali e interne sportive".

AUTONOMIA DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA - "La Corte Costituzionale ha affermato la natura originaria e autonoma dell’ordinamento sportivo ed è espressivo dei privati e dei corpi sociali che perseguono scopi sociali. L’autonomia sarebbe quindi fondata sul principio di sussidiarietà evocata dalla costituzione. La sussidiarietà può abilitare i privati ad essere fonte del diritto".
 
 
TEMPESTIVITÀ - "Il codice di giustizia sportiva si adegua ai principi processuali generali, ma non come automatica trasposizione di questi istituti altrimenti perderebbe di peculiarità, come tempestività e speditezza coessenziali alla giustizia sportiva in quanto i processi devono essere veloci e immediati (certezza ai campionati, mercati atleti, agli appassionati)".

TEMPI RISPETTATI - "Principio della perentorietà: il termine perentorio dell’azione disciplinare e della decisione. In tema Juventus il giudizio è concluso in 60 giorni e la pubblicazione della decisione in 10 giorni".

CERTEZZA ASSOLUTA E LEALTA' - "La tempestività pervade gli istituti ordinari: la certezza assoluta comporterebbe un rallentamento del procedimento sportivo, diversamente da quanto prevede il principio di tempestività. Il fine principale del giudice sportivo è quello di affermare i principi di lealtà e trasparenza e quindi gli organi devono considerare meno stringenti le regole formali rispetto a quelli sostanziali che incarnano questi valori".
 
 
PRINCIPI CARDINE - "I nostri principi sono lealtà, probità e correttezza: al giudice va il potere di individuazione e punizione dei fatti in essere. I giudici sportivi possono riempire di contenuti questa clausola in bianco configurando come violazione del principio di lealtà e correttezza una condotta che non risulta autonomamente come fattispecie di illecito disciplinare. Questo istituto si spiega in chiave privatistica in virtù della volontà contrattuale degli associati". 

INTERESSI COLLETTIVI - "Rispetto al contrasto di determinatezza ex art 25 Cost, il richiamo non è decisivo perché qui non si tratta di tutela di interessi della vita di primaria importanza, ma interessi collettivi propri degli appartenenti all’ordinamento settoriale. Questa è una scelta di politica normativa per una più rapida giustizia sostanziale".
 

 

 

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6 minuti fa, andrea ha scritto:
 
 

Tebas: "Caso Barcellona più grave di quello della Juventus. Ma in Italia servono delle norme"

21.02.2023 12:20 di Rosa Doro

 Da una parte sono stati loro stessi che hanno falsificato i loro conti, mentre qui c’è di mezzo un vicepresidente del Comitato Tecnico impression.html?simply=MjQxNjg4OzExMDUzMDs3OTU1NjszNzU3MjsxNzU2MTg7MTM3NTI2OzE2NzY5ODYzMjAwMDA7MTUxLjM2LjI0OS4yNDM7NjM3ZmUwZjA2OWQxZTAuOTczNDY4MjE7NTNiNjQwOTQ1NWMxNmFhMzVmZjFjODVhOTNjZDMzN2E7MC4xODswOw==&sig=f6f1e4a2f08e221b5189cb0ff8a406d1&fourw=MjQxNjg4OzExMDUzMDs3OTU1Njs2MTI7MTc4MjsyMTUxO3N0YW5kYXJkX3lpZWxkOzE2NzY5ODYzMjA7MTUxLjM2LjI0OS4yNDM7&hash=365040c58a5167ec0c02d197bbb5f7c8&tp=textlink

 

.penso

 

Ma nei conti falsificati c'è anche l'operazione Pjanic-Arthur? Chiedo per un amico spagnolo.

 

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5 ore fa, Moeller 73 ha scritto:

Il Tas di Losanna è ancora aperto. Rivolgersi lì dopo il Coni pare brutto ?

vero c'è il tas

ma l'impressione che ho è che le attività di lobbying siano poderose in ambito sportivo (e non).

considerando che lo spauracchio nel 2006 era il ricorso della juve al tar, vedo quello come unica strada per avere un minimo di speranza

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18 ore fa, gianluca88 ha scritto:

Aurelio De Laurentiis è stato intercettato nella sala stampa prima della conferenza di Luciano Spalletti e Giovanni Di Lorenzo verso la partita contro l'Eintracht Francoforte: "Mi meraviglio che tutti quanti si stiano eccitando per un Napoli sempre stato estremamente competitivo. E sottolineo, il più onesto". Così il patron azzurro sulla strada verso la vittoria del campionato: "Io lo dissi in conferenza stampa il 30 maggio scorso: noi quest'anno lotteremo per lo scudetto".

 

https://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/napoli/de-laurentiis-napoli-onesta_61342690-202302k.shtml

 

 

 

Ma possibile che non ci sia neppure un giornalista che abbia provato a dire "ma Osimhen come l'avete comprato"?

 

Stanno cominciando ad esagerare con queste dichiarazioni supponenti e da sbruffoni.

Vediamo se, come spesso capita, si tirano addosso qualche bella sfiga.

 

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2 ore fa, Garuda_12 ha scritto:

La giornalaccio rosa l'anno scorso ha fatto una valutazione di circa 700 milinioni.

Ad ogni modo, fossero anche "solo" 500 sarai d'accordo con me nel dire che il pappons faccia bene a chiedere 800 milioni asd.

Poi magari si tratta

 

Per carità anche 1000 .asd 

Trovo curioso il fatto che ci sia qualcuno disposto a metter quasi un miliardo dei propri soldi a Napoli, Italia .asd 

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4 ore fa, Alexnumero10 ha scritto:

 

Dal punto di vista puramente sportivo SONO un modello.

 

Il Napoli fa regolarmente risultati in linea o superiori al suo livello tecnico, già dai tempi in cui avevano Mazzarri in panca e Aronica titolare.

 

Con 3 giocatori buoni e 3 decenti loro fanno la squadra da zona CL.

Quest'anno ne hanno 4-5 buoni e dominano il campionato e se la giocano in CL.

 

 

Dal punto di vista sportivo sono un GRANDE esempio.

 

Noi con la stessa proporzione spesa/rendimento vinceremmo la CL un anno si e un anno no.

 

Per me le due cose sono inscindibili 

De Laurentis è il simbolo per definizione del calcio dei furbi, dei sotterfugi, dei sistemi e dell'antimodernità fatto in Italia

Sulla roba che hanno fatto nello Juve-Napoli di tre anni fa mi sono vergognato io per loro. 

 

 

Modificato da Bradipo76
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28 minuti fa, andrea ha scritto:
 

CFA, parla il giudice Torsello: 'Plusvalenze Juve? Tempestività e non certezza assoluta. Sulla lealtà sportiva...'

 
 
del 21/02/23 alle 12:30
 
 
Il giudice Mario Luigi Torsello, tra coloro che in Corte d'appello federale hanno giudicato la Juventus sul caso plusvalenze, ha parlato durante un'iniziativa presso l'università del Salento.

SENTENZA - "Dico innanzitutto che non voglio parlare nello specifico del caso delle plusvalenze. Un giudice parla con le sentenze e non le commenta, parleremo a livello generale".

LEGGI NEGOZIALI - "Bisogna prendere atto della natura negoziale delle norme che disciplinano la giustizia sportiva (caratteri privatistici e contrattuali, non autoritativi) che è un effetto dell'accettazione dei regolamenti federali come atto spontaneo di adesione alla comunità sportiva. L’interessato accetta la soggezione agli organi interni di giustizia".
 
 
VINCOLO DI GIUSTIZIA - "Accanto a questo vi è il vincolo di giustizia, che fonda l’autonomia dell’ordinamento sportivo sia per la competenza del giudice che per garantire la rapidità delle controversie. Tale vincolo non è contrario alla Costituzione perché consente alle parti di scegliere altri soggetti come arbitri per le controversie. Bisogna distinguere la rilevanza interna da quella esterna, competenze giurisdizionali statali e interne sportive".

AUTONOMIA DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA - "La Corte Costituzionale ha affermato la natura originaria e autonoma dell’ordinamento sportivo ed è espressivo dei privati e dei corpi sociali che perseguono scopi sociali. L’autonomia sarebbe quindi fondata sul principio di sussidiarietà evocata dalla costituzione. La sussidiarietà può abilitare i privati ad essere fonte del diritto".
 
 
TEMPESTIVITÀ - "Il codice di giustizia sportiva si adegua ai principi processuali generali, ma non come automatica trasposizione di questi istituti altrimenti perderebbe di peculiarità, come tempestività e speditezza coessenziali alla giustizia sportiva in quanto i processi devono essere veloci e immediati (certezza ai campionati, mercati atleti, agli appassionati)".

TEMPI RISPETTATI - "Principio della perentorietà: il termine perentorio dell’azione disciplinare e della decisione. In tema Juventus il giudizio è concluso in 60 giorni e la pubblicazione della decisione in 10 giorni".

CERTEZZA ASSOLUTA E LEALTA' - "La tempestività pervade gli istituti ordinari: la certezza assoluta comporterebbe un rallentamento del procedimento sportivo, diversamente da quanto prevede il principio di tempestività. Il fine principale del giudice sportivo è quello di affermare i principi di lealtà e trasparenza e quindi gli organi devono considerare meno stringenti le regole formali rispetto a quelli sostanziali che incarnano questi valori".
 
 
PRINCIPI CARDINE - "I nostri principi sono lealtà, probità e correttezza: al giudice va il potere di individuazione e punizione dei fatti in essere. I giudici sportivi possono riempire di contenuti questa clausola in bianco configurando come violazione del principio di lealtà e correttezza una condotta che non risulta autonomamente come fattispecie di illecito disciplinare. Questo istituto si spiega in chiave privatistica in virtù della volontà contrattuale degli associati". 

INTERESSI COLLETTIVI - "Rispetto al contrasto di determinatezza ex art 25 Cost, il richiamo non è decisivo perché qui non si tratta di tutela di interessi della vita di primaria importanza, ma interessi collettivi propri degli appartenenti all’ordinamento settoriale. Questa è una scelta di politica normativa per una più rapida giustizia sostanziale".
 

 

allucinante!

un delirio totale!

come possono degli investitori pensare di entrare in questo sistema in cui in 60 giorni possono fotterti se non ti adegui a quello che vuole il potere?

 

questa frase, in particolare, è intollerabile:

I giudici sportivi possono riempire di contenuti questa clausola in bianco configurando come violazione del principio di lealtà e correttezza una condotta che non risulta autonomamente come fattispecie di illecito disciplinare.

 

in pratica è: facciamo come catzo ci pare e nessuno (giustizia ordinaria) può dirci nulla per via della chiave privatistica.

rivendicano di aver creato un sistema che va oltre i codici di diritto e costituzione :|

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1 minuto fa, Spartony ha scritto:

allucinante!

un delirio totale!

come possono degli investitori pensare di entrare in questo sistema in cui in 60 giorni possono fotterti se non ti adegui a quello che vuole il potere?

 

 

Dipende.

 

 

Se parliamo di qualcosa di specifico, una singola squadra, allora la risposta è "tranquilli investite pure tanto colpiamo solo la Juventus, voi altri potete stare tranquilli".

 

Se parliamo di investimento nel settore "calcio italiano" in generale si un rischio c'è, ma anche in questo caso colpire solo una parte del sistema può comunque non essere troppo grave, valutazione forse giusta o forse no è una scommessa.

 

In ogni caso attenzione perchè come ci sono juventini che dicono "vorrei vedere tutto il calcio italiano fallire, anche se pure la juventus ne subisse le conseguenze" ci sono antijuventini che pensano "pur di veder fallire la juventus mi andrebbe bene veder fallire tutto il calcio italiano".

 

 

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7 minuti fa, DoctorDoomIII ha scritto:

 

Dipende.

 

 

Se parliamo di qualcosa di specifico, una singola squadra, allora la risposta è "tranquilli investite pure tanto colpiamo solo la Juventus, voi altri potete stare tranquilli".

 

Se parliamo di investimento nel settore "calcio italiano" in generale si un rischio c'è, ma anche in questo caso colpire solo una parte del sistema può comunque non essere troppo grave, valutazione forse giusta o forse no è una scommessa.

 

In ogni caso attenzione perchè come ci sono juventini che dicono "vorrei vedere tutto il calcio italiano fallire, anche se pure la juventus ne subisse le conseguenze" ci sono antijuventini che pensano "pur di veder fallire la juventus mi andrebbe bene veder fallire tutto il calcio italiano".

 

 

bah

oggi il nemico è la juve e magari riescono a farci fuori (grazie anche ad un JE che non sembra proprio uno che c'ha voglia di difendere la Juve, anzi...).

ma poi chi ti dice che domani, senza la Juve, il nemico non diventi qualcun altro?

 

può capitare a tutti tranne a quelle 2 o 3 che hanno lottizzato il potere sportivo.

 

la mia unica speranza è la SL ma so che è un sogno destinato ad infrangersi sul marcio che c'è nel sottobosco politico

 

 

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Aberrazioni di questo tipo si vedono solo nelle peggiori dittature. Questa intervista dovrebbe provocare sdegno a tutti i livelli, sportivi e non, e invece passerà in cavalleria.

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Il legale bolognese, esperto di diritto sportivo e tifoso dell’Inter, solleva più di una obiezione dopo aver analizzato le motivazioni della sentenza
Marina Salvetti
 
 

Bolognese, esperto anche di diritto sportivo, collaboratore dell’Ufficio indagini e della Procura federale nel biennio 2006-2008: l’avvocato Giorgio Spallone, tifosissimo dell’Inter, solleva più di una obiezione, dopo aver analizzato le motivazioni della Corte Federale d’Appello, sulla sentenza di revocazione e ritiene che la Juventus abbia più di una freccia per il ricorso davanti al Collegio di Garanzia «che si riunirà al 99% a Sezioni Unite perché la vicenda rientra fra le controversie aventi profili di particolare rilevanza e di principio. Sarà una decisione che farà scuola».

 

Che cosa contesta della sentenza della Corte Federale d’Appello?

«In sede di revocazione non è ammissibile la modifica del capo di incolpazione con, come nel caso, la triplicazione delle responsabilità delle società, aggiungendo a quella propria anche quella diretta ed oggettiva per il comportamento dei dirigenti. Non è un giudizio nuovo ma il prosieguo di un iter che aveva già visto due sentenze, del Tribunale Federale Nazionale e della Corte Federale d’Appello, conformi di rigetto del capo di incolpazione mosso nell’originario atto di deferimento del Procuratore Federale, cioè la violazione dell’articolo 31 primo comma. Norma che ha per oggetto illecito in materia gestionale ed economica e che per le società prevede come unica sanzione l’ammenda con diffida, non penalità in punti. Coerentemente il Procuratore Federale in sede di dibattimento avanti il Tribunale Federale e la Corte d’Appello aveva richiesto la sanzione pecuniaria dell’ammenda, di 800 mila euro per la Juventus e, a scalare, per le altre società. Richieste poi rigettate in entrambi i gradi di giudizio. In sede di revocazione appaiono evidenti due profili di illegittimità che hanno reciso il “cordone ombelicale” con l’oggetto del deferimento iniziale. Il nuovo capo di incolpazione non ha più riguardato la valutazione economica e la legittimità di una o tutte le singole operazioni cd “plusvalenze”, ma l’asserito “fatto nuovo” che consisterebbe in un “sistema” finalizzato ad intervenire in maniera simulatoria sui bilanci della società, con inammissibile - in questa sede, perché del tutto nuovo ed estraneo all’iter precedente - addebito alla società della violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza di cui all’art. 4 Cgs Figc da parte dei propri dirigenti. Ciò pur in presenza di una norma specifica, l’art. 31 primo comma, che punisce le società per responsabilità propria, con sanzione pecuniaria».

 

 

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Ma c’è un altro passaggio che lei contesta, quello sull’«illecito disciplinare sportivo»...

«Vero, nel corpo della motivazione viene evocata un paio di volte una dizione molto singolare sul comportamento della società Juventus in base alle intercettazioni. Si legge di «illecito disciplinare sportivo», ma questa definizione rievoca l’articolo 30 Cgs, che ha ad oggetto il tentativo di modifica del risultato sportivo che è tutt’altra cosa, cioè il più grave dei comportamenti attribuibili a qualunque società e/o tesserato. Articolo 30 che, però, non viene mai espressamente né contestato, né nominato in tutto l’iter processuale, a partire dall’iniziale deferimento. Dalle tesi accusatorie del Procuratore Federale si evince soltanto l’addebito dell’illecito amministrativo e che con questo sistema la società Juventus avrebbe modificato i bilanci attraverso i cd scambi “a specchio” che producono un apparente beneficio economico immediato, anche se poi si ripercuotono negativamente in termini di ammortamenti futuri. Non si può, dunque - come invece è dato leggere nella motivazione - parlare di “illecito disciplinare sportivo” perché questo modifica - in termini a mio avviso inammissibili - l’impianto accusatorio».

 

 

 

Lei si è già confrontato con il Collegio di Garanzia, a ottobre ha difeso gli arbitri Morganti e Giacomelli: come pensa che si orienterà?

«Il Collegio di Garanzia ha tre possibilità decisionali: rigettare, accogliere il ricorso con rinvio - il che avviene molto spesso, cioè rimanda il procedimento alla Corte Federale d’Appello affinché, in diversa composizione, con membri differenti, riesamini il caso, con l’obbligo di attenersi al principio di diritto stabilito dal Collegio stesso - oppure, se ritiene la decisione viziata da un profilo di illegittimità pregiudiziale, può annullare la delibera della Corte Federale d’Appello».

 

 

 

Non ultimo, il discorso sulla penalizzazione con il passaggio dai -9 richiesti ai -15 inflitti...

«Un altro, a mio avviso, motivo di censura della decisione è il vizio, se non addirittura l’inesistenza di motivazione al riguardo. Nel Cgs non esiste una norma che determini e stabilisca un criterio di graduazione numerica dei punti di penalizzazione che possono essere comminati alla società. Il tutto è lasciato alla discrezionalità dei giudici. In questo caso, la penalizzazione di 15 punti non è supportata da idonea, se non addirittura minima, motivazione. Il che costituisce l’unica ipotesi di sindacato nel merito da parte del Collegio di Garanzia che, come la Corte di Cassazione, decide solo dal profilo della legittimità. Nel testo della delibera della Corte Federale d’Appello, infatti, troviamo tre righe, nelle quali non è rinvenibile alcuna motivazione logica e giuridicamente supportata dell’aumento della sanzione, dai 9 punti di penalità richiesti dal Procuratore Federale, ai 15 discrezionalmente comminati in dispositivo».

 

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