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dal1982

Gianluca Vialli non ce l’ha fatta, è morto a Londra all’età di 58 anni

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Joined: 11-Jan-2010
4937 messaggi

E' stato un onore aver avuto un calciatore , un uomo , come Luca Vialli . Sono giorni duri , anni duri . Prima Pablito , poi Luca , due persone gentili , due persone amate da tutti i tifosi autentici . Ci mancheranno tanto i suoi commenti , le sue riflessioni tecniche , garbate e pacate , sempre misurato e impeccabile . Non ricordo poi , calcisticamente , un calciatore con la sua tempra , la sua personalità , quella che ha messo in campo anche nella malattia . Ha lottato come un leone , come d'altronde è nella sua natura , è morto come un gladiatore nella battaglia , senza darsi per vinto fino alla fine . Non esiste esempio migliore....rip Gianluca Vialli mio e nostro eroe .

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Joined: 03-Jun-2005
51969 messaggi

È un lutto vero.

Incredibile come una persona mai conosciuta o incontrata possa trasmetterti tante emozioni.

Eterno

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Joined: 05-Jan-2008
10245 messaggi

Vialli, celebrati i funerali: Roberto Mancini e Massimo Mauro hanno portato la bara

dal nostro corrispondente Antonello Guerrera
 
In una chiesa di West London i familiari e gli amici più cari hanno dato l'ultimo saluto al campione scomparso il 6 gennaio
 

LONDRA - In gran segreto, si sono svolti oggi a Londra i funerali di Gianluca Vialli, in una chiesa di West London. Presenti i genitori del calciatore italiano scomparso e i più stretti familiari italiani, come la madre Maria Teresa e molto probabilmente il 92enne papà Gianfranco. Oltre, ovviamente, anche ai familiari inglesi, inclusa la moglie Cathryn White-Cooper e le figlie della coppia, Olivia e Sofia. Hanno partecipato anche alcuni amici stretti di Vialli, qualcuno arrivato dall’Italia.

Tra questi, a Londra sono atterrati anche l’allenatore della nazionale, Roberto Mancini, e l’ex calciatore, commentatore e altro grande amico di Vialli, Massimo Mauro. I due ex calciatori italiani hanno portato la bara, insieme ai fratelli di Vialli, Nino, Marco e Maffo. L’ex calciatore di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea, dove viveva da molti anni, è scomparso il 6 gennaio scorso.

 

https://www.repubblica.it/sport/calcio/2023/01/17/news/funerali_vialli_svolti-384050909/?ref=RHUO-UO

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Joined: 21-Jul-2006
53421 messaggi

Antonio Conte sta vivendo una stagione decisamente difficile dal punto di vista personale. L'allenatore del Tottenham negli ultimi mesi è stato fortemente scosso dalle tristi scomparse di Gian Piero Ventrone, Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli. Un dolore così forte che porta l'ex Juventus a fare diverse riflessioni sul suo futuro. L'allenatore degli Spurs ha dichiarato: "Sicuramente è una stagione difficile dal punto di vista personale. Perdere in così poco tempo tre persone così importanti ti porta a fare delle riflessioni importanti.

 

Conte: "A volte diamo troppa importanza al lavoro"

Conte ha poi parlato dell'importanza della famiglia: "Molte volte diamo troppa importanza al lavoro e ci dimentichiamo la famiglia, ci dimentichiamo che dobbiamo avere più tempo per noi. Questa stagione mi sta facendo fare diverse riflessioni sul mio futuro". Il tecnico ex Juve ha continuato: "Sicuramente avere la mia famiglia in Italia non è una cosa che mi piace. Ma quando hai dei figli che vanno a scuola devi rispettarli, perchè portarli ogni anno a cambiare le loro abitudini non è una cosa buona, e io non voglio influenzare la loro vita". Conte ha poi concluso: "A volte è importante sacrificarsi e restare. Ho una famiglia che prova a supportarmi e viene qui ogni volta che può, ma è più difficile quando accadono situazioni come quelle di Gian Piero, Sinisa e Gianluca".

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Joined: 01-May-2019
21054 messaggi
7 minuti fa, dal1982 ha scritto:

Antonio Conte sta vivendo una stagione decisamente difficile dal punto di vista personale. L'allenatore del Tottenham negli ultimi mesi è stato fortemente scosso dalle tristi scomparse di Gian Piero Ventrone, Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli. Un dolore così forte che porta l'ex Juventus a fare diverse riflessioni sul suo futuro. L'allenatore degli Spurs ha dichiarato: "Sicuramente è una stagione difficile dal punto di vista personale. Perdere in così poco tempo tre persone così importanti ti porta a fare delle riflessioni importanti.

 

Conte: "A volte diamo troppa importanza al lavoro"

Conte ha poi parlato dell'importanza della famiglia: "Molte volte diamo troppa importanza al lavoro e ci dimentichiamo la famiglia, ci dimentichiamo che dobbiamo avere più tempo per noi. Questa stagione mi sta facendo fare diverse riflessioni sul mio futuro". Il tecnico ex Juve ha continuato: "Sicuramente avere la mia famiglia in Italia non è una cosa che mi piace. Ma quando hai dei figli che vanno a scuola devi rispettarli, perchè portarli ogni anno a cambiare le loro abitudini non è una cosa buona, e io non voglio influenzare la loro vita". Conte ha poi concluso: "A volte è importante sacrificarsi e restare. Ho una famiglia che prova a supportarmi e viene qui ogni volta che può, ma è più difficile quando accadono situazioni come quelle di Gian Piero, Sinisa e Gianluca".

Torna.

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Joined: 12-Jan-2006
34236 messaggi
46 minuti fa, dal1982 ha scritto:

 "Sicuramente avere la mia famiglia in Italia non è una cosa che mi piace. Ma quando hai dei figli che vanno a scuola devi rispettarli, perchè portarli ogni anno a cambiare le loro abitudini non è una cosa buona, e io non voglio influenzare la loro vita". Conte ha poi concluso: "A volte è importante sacrificarsi e restare. Ho una famiglia che prova a supportarmi e viene qui ogni volta che può.

 

hmmm,

è una cosa che mi lascia combattuto mh

 

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Joined: 21-Jul-2006
53421 messaggi
1 ora fa, Mediterraneo ha scritto:

Torna.

o prende un altra pausa 

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Joined: 06-Oct-2021
9418 messaggi

Le parole di Dino Baggio, quelle di Brambati ecc..le trovo fuori luogo e mi fermo qui. 

 

Riposa in pace Gianluca.

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Joined: 19-Aug-2008
29519 messaggi
20 minuti fa, PiemonteBianconero ha scritto:

Le parole di Dino Baggio, quelle di Brambati ecc..le trovo fuori luogo e mi fermo qui. 

 

Riposa in pace Gianluca.

Concordo. Sono reazioni isteriche. Tutti gli sportivi professionisti sanno da decenni a cosa devono sottoporsi per gareggiare. Io do la colpa principale ai medici. Loro devono tutelare la salute degli atleti. Detto questo mettere in relazione farmaci e tumori è un qualcosa di capzioso. Nella vita non si può escludere nulla, ma neppure avere certezze.  

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Joined: 18-May-2006
92531 messaggi

non riesco a farmene una ragione.

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Joined: 01-Jun-2005
3423 messaggi

Met­tersi in gioco, sem­pre La lezione di Gian­luca Vialli

Di Dome­nico Cal­ca­gno · 10 feb 2023

Èdif­fi­cile rac­con­tare Roberto Man­cini senza andare a sbat­tere con­tro Gian­luca Vialli. È quello che è suc­cesso a Marco Gae­tani che, scri­vendo il suo primo libro sul Man­cio, si rese conto di non poter fare a meno di scri­verne un altro sul suo gemello. Gian­luca Vialli, l’uomo nell’arena esce oggi pub­bli­cato da 66thand2nd, ed è un lavoro ini­ziato nell’autunno del 2020 e con­cluso un mese e mezzo prima del 6 gen­naio, quando Vialli se ne è andato, a 58 anni, dopo averne pas­sati quat­tro a lot­tare con­tro un tumore al pan­creas.
Vialli non è stato un cal­cia­tore e tan­to­meno un uomo banale. Dal Piz­zi­ghet­tone alla Cre­mo­nese alla Samp­do­ria, dove arrivò a 20 anni, è sem­pre riu­scito a distin­guersi, sul campo con la sua fisi­cità, il suo talento e la sua capa­cità di svol­gere, lui cen­tra­vanti, ma anche ala soprat­tutto nelle sue prime sta­gioni, il lavoro sporco e fati­coso, quello che quasi mai viene notato all’esterno ma è sem­pre molto apprez­zato dai com­pa­gni. Vialli non ha mai rinun­ciato alla gio­cata dif­fi­cile e pazza sul campo, dove cor­reva più di un mediano, dove non si è mai rispar­miato per­ché in fondo lui, ragazzo di una fami­glia della buona bor­ghe­sia di Cre­mona, a pal­lone gio­cava per diver­tirsi e in campo met­teva sem­pre l’entu­sia­smo di chi ama quello che fa.
Fuori dal campo, Vialli ha sem­pre dimo­strato per­so­na­lità e una sen­si­bi­lità spe­ciale. Poteva pren­dere in giro i gior­na­li­sti che ogni estate lo ven­de­vano alla Juve o al Milan, poteva rispon­dere più volte no alle offerte di Sil­vio Ber­lu­sconi (e di Agnelli) per­ché «Milano non ha il mare». E se doveva dire una cosa la diceva, senza pre­oc­cu­parsi delle con­se­guenze.
Era un ragazzo che ragio­nava con la sua testa, che pia­ceva alle mamme e ai gio­vani. Un cal­cia­tore che ha avuto il corag­gio di met­tersi in gioco con la tele­vi­sione quando ancora era il cen­tra­vanti della Samp­do­ria e della Nazio­nale. Che ha fatto il grande salto alla Juven­tus dopo otto sta­gioni, e uno scu­detto mera­vi­glioso, con la maglia blu­cer­chiata. Che ha alzato la Cham­pions con la fascia di capi­tano della Juve per lasciarla dopo tre anni per il Chel­sea, l’Inghil­terra, Lon­dra, che sarebbe diven­tata la sua città.
Una scelta non casuale. A Lon­dra hai il diritto di vivere la tua vita anche se sei un cal­cia­tore famoso, un alle­na­tore. E per Vialli la sua vita, la sua fami­glia, la moglie Cath­ryn White Coo­per, le sue due figlie, Oli­via e Sofia, con­ta­vano più di ogni altra cosa.
Vialli ha gio­cato, alle­nato, ha fatto il diri­gente ed è stato uno dei primi e più ori­gi­nali tra i com­men­ta­tori di Sky. Aveva cari­sma, sapeva moti­vare e stu­pire quando ce n’era biso­gno. E ha con­cluso la sua para­bola di cam­pione e di uomo tor­nando con Man­cini in quella Nazio­nale che ha sem­pre amato ma che in fondo gli ha dato meno di quanto forse avrebbe meri­tato per scri­vere un altro splen­dido capi­tolo di una vita breve ma vis­suta fino in fondo: il titolo euro­peo con­qui­stato a Wem­bley dove con la maglia della Samp aveva perso una finale di Coppa dei Cam­pioni insieme, ovvia­mente, al gemello Man­cini.
Gae­tani rac­conta tutto que­sto e lo fa con pas­sione e con grande pre­ci­sione. Il suo libro è un lavoro appro­fon­dito, com­pleto. Dove non man­cano aned­doti noti solo a chi quella Sampd’oro di Vialli-Man­ci­ni­Bo­skov-Man­to­vani ha fre­quen­tato e cono­sciuto. Il club che Vialli ha amato più degli altri e del quale ha inu­til­mente ten­tato di diven­tare pre­si­dente.
Nei suoi ultimi giorni Vialli è tor­nato alle ori­gini, nella sua Cre­mona e al san­tua­rio della Beata Ver­gine della Spe­ranza. «È il tempo della gra­ti­tu­dine — scrive Gae­tani —. Forse è que­sta la lezione che dob­biamo por­tarci die­tro da que­sto lungo cam­mino di Vialli: l’impor­tanza della gra­ti­tu­dine per le cose pic­cole e grandi, il motore che deve con­sen­tirci, giorno dopo giorno, di scen­dere nell’arena, con la con­sa­pe­vo­lezza di avere osato abba­stanza».


 

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Joined: 03-Jun-2005
51969 messaggi

Sto vedendo Azzurri - road to wembley.

Il suo 57 compleanno, che personalitá che carisma, magari avessi un decimo delle sue palle.

Immenso Luca.

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Joined: 27-May-2011
131487 messaggi

 

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