marcotardelli 822 Joined: 11-Jan-2010 4937 messaggi Inviato January 13, 2023 E' stato un onore aver avuto un calciatore , un uomo , come Luca Vialli . Sono giorni duri , anni duri . Prima Pablito , poi Luca , due persone gentili , due persone amate da tutti i tifosi autentici . Ci mancheranno tanto i suoi commenti , le sue riflessioni tecniche , garbate e pacate , sempre misurato e impeccabile . Non ricordo poi , calcisticamente , un calciatore con la sua tempra , la sua personalità , quella che ha messo in campo anche nella malattia . Ha lottato come un leone , come d'altronde è nella sua natura , è morto come un gladiatore nella battaglia , senza darsi per vinto fino alla fine . Non esiste esempio migliore....rip Gianluca Vialli mio e nostro eroe . 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Gelone 13852 Joined: 03-Jun-2005 51969 messaggi Inviato January 14, 2023 È un lutto vero. Incredibile come una persona mai conosciuta o incontrata possa trasmetterti tante emozioni. Eterno 2 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gianluca88 3607 Joined: 05-Jan-2008 10245 messaggi Inviato January 17, 2023 Vialli, celebrati i funerali: Roberto Mancini e Massimo Mauro hanno portato la bara dal nostro corrispondente Antonello Guerrera In una chiesa di West London i familiari e gli amici più cari hanno dato l'ultimo saluto al campione scomparso il 6 gennaio LONDRA - In gran segreto, si sono svolti oggi a Londra i funerali di Gianluca Vialli, in una chiesa di West London. Presenti i genitori del calciatore italiano scomparso e i più stretti familiari italiani, come la madre Maria Teresa e molto probabilmente il 92enne papà Gianfranco. Oltre, ovviamente, anche ai familiari inglesi, inclusa la moglie Cathryn White-Cooper e le figlie della coppia, Olivia e Sofia. Hanno partecipato anche alcuni amici stretti di Vialli, qualcuno arrivato dall’Italia. Tra questi, a Londra sono atterrati anche l’allenatore della nazionale, Roberto Mancini, e l’ex calciatore, commentatore e altro grande amico di Vialli, Massimo Mauro. I due ex calciatori italiani hanno portato la bara, insieme ai fratelli di Vialli, Nino, Marco e Maffo. L’ex calciatore di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea, dove viveva da molti anni, è scomparso il 6 gennaio scorso. https://www.repubblica.it/sport/calcio/2023/01/17/news/funerali_vialli_svolti-384050909/?ref=RHUO-UO Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
dal1982 7587 Joined: 21-Jul-2006 53421 messaggi Inviato January 19, 2023 Antonio Conte sta vivendo una stagione decisamente difficile dal punto di vista personale. L'allenatore del Tottenham negli ultimi mesi è stato fortemente scosso dalle tristi scomparse di Gian Piero Ventrone, Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli. Un dolore così forte che porta l'ex Juventus a fare diverse riflessioni sul suo futuro. L'allenatore degli Spurs ha dichiarato: "Sicuramente è una stagione difficile dal punto di vista personale. Perdere in così poco tempo tre persone così importanti ti porta a fare delle riflessioni importanti. Conte: "A volte diamo troppa importanza al lavoro" Conte ha poi parlato dell'importanza della famiglia: "Molte volte diamo troppa importanza al lavoro e ci dimentichiamo la famiglia, ci dimentichiamo che dobbiamo avere più tempo per noi. Questa stagione mi sta facendo fare diverse riflessioni sul mio futuro". Il tecnico ex Juve ha continuato: "Sicuramente avere la mia famiglia in Italia non è una cosa che mi piace. Ma quando hai dei figli che vanno a scuola devi rispettarli, perchè portarli ogni anno a cambiare le loro abitudini non è una cosa buona, e io non voglio influenzare la loro vita". Conte ha poi concluso: "A volte è importante sacrificarsi e restare. Ho una famiglia che prova a supportarmi e viene qui ogni volta che può, ma è più difficile quando accadono situazioni come quelle di Gian Piero, Sinisa e Gianluca". Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mediterraneo 11059 Joined: 01-May-2019 21054 messaggi Inviato January 19, 2023 7 minuti fa, dal1982 ha scritto: Antonio Conte sta vivendo una stagione decisamente difficile dal punto di vista personale. L'allenatore del Tottenham negli ultimi mesi è stato fortemente scosso dalle tristi scomparse di Gian Piero Ventrone, Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli. Un dolore così forte che porta l'ex Juventus a fare diverse riflessioni sul suo futuro. L'allenatore degli Spurs ha dichiarato: "Sicuramente è una stagione difficile dal punto di vista personale. Perdere in così poco tempo tre persone così importanti ti porta a fare delle riflessioni importanti. Conte: "A volte diamo troppa importanza al lavoro" Conte ha poi parlato dell'importanza della famiglia: "Molte volte diamo troppa importanza al lavoro e ci dimentichiamo la famiglia, ci dimentichiamo che dobbiamo avere più tempo per noi. Questa stagione mi sta facendo fare diverse riflessioni sul mio futuro". Il tecnico ex Juve ha continuato: "Sicuramente avere la mia famiglia in Italia non è una cosa che mi piace. Ma quando hai dei figli che vanno a scuola devi rispettarli, perchè portarli ogni anno a cambiare le loro abitudini non è una cosa buona, e io non voglio influenzare la loro vita". Conte ha poi concluso: "A volte è importante sacrificarsi e restare. Ho una famiglia che prova a supportarmi e viene qui ogni volta che può, ma è più difficile quando accadono situazioni come quelle di Gian Piero, Sinisa e Gianluca". Torna. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
planet_nl 8245 Joined: 12-Jan-2006 34236 messaggi Inviato January 19, 2023 46 minuti fa, dal1982 ha scritto: "Sicuramente avere la mia famiglia in Italia non è una cosa che mi piace. Ma quando hai dei figli che vanno a scuola devi rispettarli, perchè portarli ogni anno a cambiare le loro abitudini non è una cosa buona, e io non voglio influenzare la loro vita". Conte ha poi concluso: "A volte è importante sacrificarsi e restare. Ho una famiglia che prova a supportarmi e viene qui ogni volta che può. hmmm, è una cosa che mi lascia combattuto Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
dal1982 7587 Joined: 21-Jul-2006 53421 messaggi Inviato January 19, 2023 1 ora fa, Mediterraneo ha scritto: Torna. o prende un altra pausa Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
PiemonteBianconero 2793 Joined: 06-Oct-2021 9418 messaggi Inviato January 20, 2023 Le parole di Dino Baggio, quelle di Brambati ecc..le trovo fuori luogo e mi fermo qui. Riposa in pace Gianluca. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Moeller 73 8740 Joined: 19-Aug-2008 29519 messaggi Inviato January 20, 2023 20 minuti fa, PiemonteBianconero ha scritto: Le parole di Dino Baggio, quelle di Brambati ecc..le trovo fuori luogo e mi fermo qui. Riposa in pace Gianluca. Concordo. Sono reazioni isteriche. Tutti gli sportivi professionisti sanno da decenni a cosa devono sottoporsi per gareggiare. Io do la colpa principale ai medici. Loro devono tutelare la salute degli atleti. Detto questo mettere in relazione farmaci e tumori è un qualcosa di capzioso. Nella vita non si può escludere nulla, ma neppure avere certezze. 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
*Vegeta* 16415 Joined: 18-May-2006 92532 messaggi Inviato January 20, 2023 non riesco a farmene una ragione. 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
andrea 1243 Joined: 01-Jun-2005 3423 messaggi Inviato February 10, 2023 Mettersi in gioco, sempre La lezione di Gianluca Vialli Di Domenico Calcagno · 10 feb 2023 Èdifficile raccontare Roberto Mancini senza andare a sbattere contro Gianluca Vialli. È quello che è successo a Marco Gaetani che, scrivendo il suo primo libro sul Mancio, si rese conto di non poter fare a meno di scriverne un altro sul suo gemello. Gianluca Vialli, l’uomo nell’arena esce oggi pubblicato da 66thand2nd, ed è un lavoro iniziato nell’autunno del 2020 e concluso un mese e mezzo prima del 6 gennaio, quando Vialli se ne è andato, a 58 anni, dopo averne passati quattro a lottare contro un tumore al pancreas. Vialli non è stato un calciatore e tantomeno un uomo banale. Dal Pizzighettone alla Cremonese alla Sampdoria, dove arrivò a 20 anni, è sempre riuscito a distinguersi, sul campo con la sua fisicità, il suo talento e la sua capacità di svolgere, lui centravanti, ma anche ala soprattutto nelle sue prime stagioni, il lavoro sporco e faticoso, quello che quasi mai viene notato all’esterno ma è sempre molto apprezzato dai compagni. Vialli non ha mai rinunciato alla giocata difficile e pazza sul campo, dove correva più di un mediano, dove non si è mai risparmiato perché in fondo lui, ragazzo di una famiglia della buona borghesia di Cremona, a pallone giocava per divertirsi e in campo metteva sempre l’entusiasmo di chi ama quello che fa. Fuori dal campo, Vialli ha sempre dimostrato personalità e una sensibilità speciale. Poteva prendere in giro i giornalisti che ogni estate lo vendevano alla Juve o al Milan, poteva rispondere più volte no alle offerte di Silvio Berlusconi (e di Agnelli) perché «Milano non ha il mare». E se doveva dire una cosa la diceva, senza preoccuparsi delle conseguenze. Era un ragazzo che ragionava con la sua testa, che piaceva alle mamme e ai giovani. Un calciatore che ha avuto il coraggio di mettersi in gioco con la televisione quando ancora era il centravanti della Sampdoria e della Nazionale. Che ha fatto il grande salto alla Juventus dopo otto stagioni, e uno scudetto meraviglioso, con la maglia blucerchiata. Che ha alzato la Champions con la fascia di capitano della Juve per lasciarla dopo tre anni per il Chelsea, l’Inghilterra, Londra, che sarebbe diventata la sua città. Una scelta non casuale. A Londra hai il diritto di vivere la tua vita anche se sei un calciatore famoso, un allenatore. E per Vialli la sua vita, la sua famiglia, la moglie Cathryn White Cooper, le sue due figlie, Olivia e Sofia, contavano più di ogni altra cosa. Vialli ha giocato, allenato, ha fatto il dirigente ed è stato uno dei primi e più originali tra i commentatori di Sky. Aveva carisma, sapeva motivare e stupire quando ce n’era bisogno. E ha concluso la sua parabola di campione e di uomo tornando con Mancini in quella Nazionale che ha sempre amato ma che in fondo gli ha dato meno di quanto forse avrebbe meritato per scrivere un altro splendido capitolo di una vita breve ma vissuta fino in fondo: il titolo europeo conquistato a Wembley dove con la maglia della Samp aveva perso una finale di Coppa dei Campioni insieme, ovviamente, al gemello Mancini. Gaetani racconta tutto questo e lo fa con passione e con grande precisione. Il suo libro è un lavoro approfondito, completo. Dove non mancano aneddoti noti solo a chi quella Sampd’oro di Vialli-ManciniBoskov-Mantovani ha frequentato e conosciuto. Il club che Vialli ha amato più degli altri e del quale ha inutilmente tentato di diventare presidente. Nei suoi ultimi giorni Vialli è tornato alle origini, nella sua Cremona e al santuario della Beata Vergine della Speranza. «È il tempo della gratitudine — scrive Gaetani —. Forse è questa la lezione che dobbiamo portarci dietro da questo lungo cammino di Vialli: l’importanza della gratitudine per le cose piccole e grandi, il motore che deve consentirci, giorno dopo giorno, di scendere nell’arena, con la consapevolezza di avere osato abbastanza». Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Gelone 13852 Joined: 03-Jun-2005 51969 messaggi Inviato February 15, 2023 Sto vedendo Azzurri - road to wembley. Il suo 57 compleanno, che personalitá che carisma, magari avessi un decimo delle sue palle. Immenso Luca. 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
hopper 45656 Joined: 27-May-2011 131487 messaggi Inviato January 10 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti