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Morpheus ©

Paul Pogba non è più un giocatore della Juventus

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8 minuti fa, The Ram ha scritto:

Beh non e' detto che tutti i frequentatori di un forum siano poveri imbecilli che non sanno leggere o scrivere.

Probabilmente ci trovi chi si intende di legge o medicina o marketing o altro , personalmente mi occupavo di scienze statistiche quindi non entro nel merito della discussione.

ci mancherebbe.....

non ho mai detto o pensato questo.....

ma  , specialmente quando si parla di medicina , meglio sarebbe andarci con i piedi x terra se non si conoscono veramente come stanno le cose......

quello che non capisco che si fanno diagnosi solo x sentito dire ed un menisco diventa quasi un amputazione.....

come tifoseria avremmo bisogno di un po di positivita' , ed invece troviamo sempre il modo di autodeprimerci sempre di piu'.....su qualunque evento vediamo sempre il lato negativo.....Pogba torna fra 5 settimane , non si opera dovremmo essere contenti , ed invece 2000 supposizioni e congetture mediche......

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Joined: 04-Jun-2005
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@bernO e @bela finitela o banno dal topic. Se avete qualcosa da chiarire fatelo in privato.

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Joined: 09-May-2009
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3 ore fa, clic ha scritto:

fra medicibianconeri.com   

e  fiscalistibianconeri.com

sto solcando campi culturali solamente impensabili fino a qualche tempo. fa .....

 

:261:

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Joined: 09-May-2009
22853 messaggi
45 minuti fa, clic ha scritto:

ci mancherebbe.....

non ho mai detto o pensato questo.....

ma  , specialmente quando si parla di medicina , meglio sarebbe andarci con i piedi x terra se non si conoscono veramente come stanno le cose......

quello che non capisco che si fanno diagnosi solo x sentito dire ed un menisco diventa quasi un amputazione.....

come tifoseria avremmo bisogno di un po di positivita' , ed invece troviamo sempre il modo di autodeprimerci sempre di piu'.....su qualunque evento vediamo sempre il lato negativo.....Pogba torna fra 5 settimane , non si opera dovremmo essere contenti , ed invece 2000 supposizioni e congetture mediche......

 

Più precisamente la cartella clinica del giocatore e questo vale pure per gli esperti che fanno le telediagnosi .asd

 

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Joined: 10-May-2014
9274 messaggi
14 ore fa, mma fighter ha scritto:

È la Juventus a pagare 10 milioni l'anno, non la sua nazionale demmherda.....

 

Però, non essendo risolutivo, può essere che gli si blocchi il ginocchio il 19 novembre e addio..

Secondo me voleva solo evitare la sala operatoria per pura paura 

 

 

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Joined: 04-Jul-2007
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10 ore fa, gambadilegno ha scritto:

Pogba farà 5 settimane di cure conservative e poi rientrerà.

Ma voi pensate che sarà lo stesso Pogba di prima? Assolutamente no!

Giocherà’ se giocherà’ con il freno tirato pensando sempre al mondiale e non è detto che non ricada nell’infortunio.

E per chi non lo sapesse la lesione al menisco non è avvenuta per una botta al ginocchio procurata ma è successo  da solo facendo un muovimento anomalo,

cosa che si potrebbe ancora ripetere e allora sarebbero altri guai.

Mi vorrei sbagliare ma a me sembra un giocatore perso,meglio farebbe la Juventus a pensare di sostituirlo con Milinkovic Savic,

lasciando perdere Paredes che non serve alla squadra.

 

 

 

E credo che lo stesso Pogba, i medici, fisioterapisti e gli agenti tutti ci abbiano pensato .asd se fosse venuto qui solo per aspettare il Mondiale, non si sarebbe rotto neanche in allenamento, avrebbe camminato un tutte le sedute e tutte le partite da qui a metà Novembre, non credi!? .asd

 

Non possiamo che sperare abbia preso la decisione giusta, amen. Anche perché se dovesse rompersi nuovamente in seguito ad una scelta sbagliata, metterebbe a rischio la propria carriera e di Mondiali ne salterebbe di sicuro due (ed annessi Europei in mezzo).

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Joined: 09-Jan-2011
22850 messaggi
10 ore fa, gambadilegno ha scritto:

Pogba farà 5 settimane di cure conservative e poi rientrerà.

Ma voi pensate che sarà lo stesso Pogba di prima? Assolutamente no!

Giocherà’ se giocherà’ con il freno tirato pensando sempre al mondiale e non è detto che non ricada nell’infortunio.

E per chi non lo sapesse la lesione al menisco non è avvenuta per una botta al ginocchio procurata ma è successo  da solo facendo un muovimento anomalo,

cosa che si potrebbe ancora ripetere e allora sarebbero altri guai.

Mi vorrei sbagliare ma a me sembra un giocatore perso,meglio farebbe la Juventus a pensare di sostituirlo con Milinkovic Savic,

lasciando perdere Paredes che non serve alla squadra.

 

 

 

tra 5 settimane amputiamo l'arto oramai in cancrena e gli montiamo una gambadilegno :caste:

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Joined: 30-Jul-2020
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ESCLUSIVA TJ - Caso Pogba, il fisioterapista Gianluca Palmas: "Il francese ha scelto la via di Rasputin"

Foto

Sta facendo discutere la scelta di Paul Pogbae della Juventus di non ricorrere all'intervento chirurgico ma ad una terapia conservativa per recuperare dalla lesione al menisco. Per approfondire la situazione, la redazione di TuttoJuve.com ha interpellato uno dei maggior esperti italiani nella cura del ginocchio, nonchè autore di libri sulla riabilitazione del menisco, il fisioterapista Gianluca Palmas, che fornisce un punto di vista particolare sul caso dell'asso francese: 

"Dopo una decina di giorni nei quali il talento francese ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi juventini e d’oltralpe, e catalizzato l’attenzione mediatica del mondo calcistico, il 10 bianconero ha sciolto ogni riserva - spiega Palmas -. Nel diradarsi della cortina che ha avvolto il futuro del suo ginocchio, è stato possibile intuire quali siano le nuove priorità del giocatore, e, purtroppo per i tifosi Juventini, nonostante il lungo corteggiamento sfociato in un nuovo matrimonio, la squadra bianconera non sembra più essere in cima alle sue priorità. Già, perché leggendo tra le righe della sua scelta, che sembra aver preso insieme al fedele riabilitatore piuttosto che con la dirigenza bianconera, questa via allontanerebbe il ritorno sul campo dell’Allianz Stadium anziché avvicinarlo".

Palmas ripercorre "le tappe che  hanno portato il “polpo” a ristilare una silenziosa classifica di priorità (sue) prima ancora che la stagione 2022-23 abbia preso inizio e minandola (forse) irrimediabilmente.

Ogni ginocchio ha due menischi (laterale e mediale) e questi svolgono diversi compiti sia il corretto funzionamento dell’articolazione sia di protezione delle cartilagini che la rivestono. Sono strutture molto forti e dinamiche, ma possono ugualmente essere danneggiate durante la pratica sportiva, rendendola impraticabile. Di conseguenza, è necessario intervenire quando ciò avviene.

Il caso Pogba non fa eccezione, ha subito la lesione del menisco laterale del ginocchio sinistro e così, nei giorni scorsi, è volato a Lione per essere valutato dal luminare Dr Sonnery-Cottet, e ricevere le uniche due proposte chirurgiche, diametralmente opposte fra loro.

Il medico francese è lo stesso che ha operato Ibrahimovic soltanto pochi mesi fa, optando, in quell’occasione, per la riparazione del menisco laterale del ginocchio sinistro del fuoriclasse svedese. Anche al talento bianconero ha caldamente consigliato l’intervento di sutura del menisco, perché più logico e perché le evidenze scientifiche hanno dimostrato, in ottica futura, di assicurare una vita calcistica pressoché normale a chi si sottopone a tale intervento. Ma il prezzo da pagare era troppo alto per il 29enne francese. Rinunciare per diversi mesi al calore del pubblico bianconero, ma, soprattutto, lo spettro di dover saltare il Mondiale in Qatar che prenderà il via il 21 di novembre di questo anno, per seguire un percorso riabilitativo lento e lungo (almeno 4-5 mesi), tale da proteggere la sutura, permettere la miglior guarigione tessutale e poter ripristinare le funzioni meccanica e di protezione cartilaginea. Insomma, troppo per chi si vuole presentare al mondo da campione in carica".

"Ma non ha neanche scelto l’alternativa - osserva Palmas -, la strada più breve, la meniscectomia, cioè la resezione parziale del menisco con conseguente percorso di recupero rapido (5-7 settimane), cosa che gli avrebbe permesso di poter partecipare regolarmente al Campionato del Mondo. Stessa strada intrapresa dal nostro capitano azzurro, Franco Baresi, al mondiale del 1994 negli USA.

Anche questa strada prevedeva un sacrificio che Paul avrebbe pagato a rate, negli anni: rinunciare a una struttura anatomica che svolge, tra gli altri, il compito di protezione delle cartilagini articolari, esponendo l’articolazione a un rischio elevato di deterioramento e incapacità funzionale. Dunque, il rischio più che concreto di una carriera rimanente ridotta e il rischio di nuovi infortuni al ginocchio. Ma c’è di più, se per Baresi si trattava di una lesione del menisco mediale, meno soggetto a complicanze immediate, per il campione francese si tratta di una lesione del menisco laterale, più soggetto ad avere complicanze già nei primi mesi post operatori (es. dolore, gonfiore, lesione cartilaginea, ma anche nuovo intervento chirurgico e, perfino, rischio della carriera)".

"Ed ecco che davanti alla scelta di riparare il menisco, e “salvare” il ginocchio da una possibile artrosi precoce, oppure di asportare la parte danneggiata, esponendo le cartilagini articolari a (altamente) probabili lesioni premature, l’asso juventino ha tirato fuori dal mazzo il jolly della terza via, su suggerimento del suo fidato fisioterapista, quella che possiamo definire - aggiunge Palmas - la “via di Rasputin”.

I consigli del Dr Sonnery-Cottet (e di tutti professionisti che si sono pronunciati sui giornali di mezza Europa) a favore di un intervento di riparazione e nell’interesse del giocatore stesso, sono così diventati carta straccia. C’è chi, addirittura, avrebbe speculato che il viaggio a Lione sia stato solo un “obbligo” formale nei confronti della Vecchia Signora, perché Paul avesse già preso la decisione dentro di sé. Il parere della Juventus non è dato a sapere, anche se è lecito pensare ad una dirigenza bianconera a favore di un intervento che salvasse il ginocchio del suo assistito. Discorso super partes quello legato alla Nazionale francese, che ha probabilmente avvallato la decisione del suo faro di centrocampo, pensando ai propri interessi immediati futuri, senza preoccuparsi del futuro calcistico del calciatore, avendo tanti talenti che potrebbero sostituirlo ai Mondiali Americani del 2026. Insomma, pare chiaro che la Juventus e i tifosi bianconeri abbiano perso posizioni nella lista di priorità Pogba.

Ma di cosa si tratta la via suggerita dal Rasputin di casa Pogba? "È, di fatto, la strada meno conosciuta ed anche la più rischiosa di tutte, quella che prevede di non sottoporsi ad alcun intervento chirurgico, né di riparazione né di asportazione del menisco, ma di lasciare tutto come si trova allo stato attuale (rotto) e, probabilmente, di rimandare l’intervento di riparazione, all’inizio del nuovo anno - continua il dott. Palmas -. Altro elemento che rafforzerebbe l’idea che per il “polpo” il Mondiale conti più della Juve e del calore dei suoi tifosi, rinunciando alla seconda metà di stagione in Serie A e tornare a disposizione di Allegri solo per la stagione 2023-24.

Più che un percorso di recupero sembra essere un campo minato pieno di insidie. I consigli del guru, probabilmente, si basano sulla grande fiducia (eccessiva?) riposta nella forza muscolare del polpo, la quale potrebbe sopperire il grado di instabilità dato dalla lesione meniscale, e sulla lettura piuttosto ottimistica delle statistiche UEFA riguardo i calciatori che partecipano alle serie maggiori. Queste ultime suggeriscono che il 70% dei calciatori che hanno sofferto una lesione meniscale, sono ritornati a giocare ai livelli pre-infortunio. Suggeriscono che chi si è operato ha avuto il 40% di possibilità in più di tornare su quei livelli, che si è potuto rimandare l’intervento ad un secondo momento, che il rischio di re-infortunio è stato del 5%. Ma ci sono anche altri dati, un poco nascosti, nelle statistiche UEFA e che hanno un’importante rilevanza nel caso Pogba. Due su tutte, i giocatori trentenni e coloro che compiono la fase difensiva di pressing, hanno una prognosi peggiore di tornare ai propri livelli di performance che avevano prima dell’infortunio. Parte dell’identikit del polpo.

Per chi decide seguire questa via conservativa, come farà il talento bianconero, non mancano le incognite legate alla penuria di studi che abbiano valutato i risultati di un trattamento conservativo su calciatori d’alto livello. Come è, appunto, Pogba.

Non solo, c’è una penuria ancor più marcata di studi di alto livello che descrivano “il cosa” e “il come” fare in caso di lesioni meniscali isolate, cioè quelle lesioni che avvengono senza interessamento di altri legamenti del ginocchio. Perché le lesioni del menisco laterale avvengono, solitamente, in concomitanza con il crociato anteriore. Ma non è il caso di Pogba. L’unico studio randomizzato e controllato (per intenderci, uno di quelli che farà la storia) e che ha dato risultati positivi per lesioni meniscali isolate in pazienti giovani e attivi, ma non di alto livello sportivo, è stato appena pubblicato. Il fuoriclasse non può rispecchiarsi in questa popolazione di sportivi, lui che è un calciatore d’élite, che affronta ritmi di gioco frenetici e intensi, che spende molte più energie di un atleta non elitario. Per calciatori come loro, la meta non può essere il ritorno in campo ma il ritorno ai livelli di performance pre-infortunio.

Ma ciò che lascia ancora più perplessi  - prosegue il fisioterapista - è la (sotto)stima che si è fatta circa la durata del trattamento conservativo a cui dovrà sottoporsi. Nello studio d’alto livello il programma è stato portato avanti per 12 settimane, per il francese ne sono state previste solamente 5! Insomma, in barba ai luminari e agli studi scientifici, l’asso francese si prepara ad intraprendere un percorso di recupero tutt’altro che facile e lineare, che dovrebbe portarlo sui campi in breve tempo.

La domanda finale è come tornerà a giocare? Con quale intensità, con quale grinta, con quale incisività nelle trame di gioco di Allegri? Senza essere dei grandi indovini si può presumere che vedremo un Pogba lontano dalle performance che ci si potrebbe aspettare, così da preservare il ginocchio per il Mondiale, sempre che non ci siano altri intoppi, per poi sottoporsi all’intervento di riparazione ad inizio 2023 e ritornare sui campi soltanto a fine stagione. Un po’ lontano da quello che era il sogno dei milioni di tifosi juventini sparsi per lo Stivale, ma, soprattutto, divergente dall’idea che avevano i dirigenti della Juventus, avendo puntato tutto sulla figura di Pogba per l’ennesimo anno del rilancio in Europa", conclude il dott. Gianluca Palmas.

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Fossi nella Juventus lo metterei fuori dalle liste finché non risolve i suoi problemi... perché privilegiare un giocatore rotto e che non si vuole operare? Niente contro il ragazzo ma giustamente do la priorità ai giocatori sani.

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2 hours ago, stefan1 said:

Fossi nella Juventus lo metterei fuori dalle liste finché non risolve i suoi problemi... perché privilegiare un giocatore rotto e che non si vuole operare? Niente contro il ragazzo ma giustamente do la priorità ai giocatori sani.

Fossi nella Juventus avrei dato la prioritá ai giocatori sani durante la campania aquisti.

 

Adesso é troppo tardi. Due mesi fa, non era un tuo problema. Poi hai firmato il contratto sapendo che fisicamente ha avuto tanti problemi, ed adesso é un tuo problema per i prossimi anni.

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5 ore fa, stefan1 ha scritto:

Fossi nella Juventus lo metterei fuori dalle liste finché non risolve i suoi problemi... perché privilegiare un giocatore rotto e che non si vuole operare? Niente contro il ragazzo ma giustamente do la priorità ai giocatori sani.

Si 10 mln annui per finire in seconda o terza fascia dietro a Fagioli o Miretti

 

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Non a caso Allegri ha detto riguardo a Pogba:

MA COSÌ CI LASCI A PIEDI

 

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2 ore fa, Salvo Errori ha scritto:

Si 10 mln annui per finire in seconda o terza fascia dietro a Fagioli o Miretti

 

Aaron Ramsey dice qualcosa?

 

Tra l'altro Fagioli e Miretti sono giocatori cresciuti nel club quindi non concorrono con Paul per il posto, ma se devo scegliere tra Rabiot sano e Pogba rotto mi tengo il primo, almeno fino a gennaio.

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Inviato (modificato)
34 minuti fa, stefan1 ha scritto:

Aaron Ramsey dice qualcosa?

 

Tra l'altro Fagioli e Miretti sono giocatori cresciuti nel club quindi non concorrono con Paul per il posto, ma se devo scegliere tra Rabiot sano e Pogba rotto mi tengo il primo, almeno fino a gennaio.

Meglio un Rabiot sano che un pogba mezzorotto.poi se l allenatore gli desse una caricatina sarebbe ancora meglio.Ma Allegri ha troppo da fare per finire di smontare la juve.Per Lo stipendio di Rugani ha buttato in braccio alla Roma Dybala.Spero che non diventi un rimpianto.

Modificato da 60annijuve

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9 ore fa, Longcat ha scritto:

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ESCLUSIVA TJ - Caso Pogba, il fisioterapista Gianluca Palmas: "Il francese ha scelto la via di Rasputin"

Foto

Sta facendo discutere la scelta di Paul Pogbae della Juventus di non ricorrere all'intervento chirurgico ma ad una terapia conservativa per recuperare dalla lesione al menisco. Per approfondire la situazione, la redazione di TuttoJuve.com ha interpellato uno dei maggior esperti italiani nella cura del ginocchio, nonchè autore di libri sulla riabilitazione del menisco, il fisioterapista Gianluca Palmas, che fornisce un punto di vista particolare sul caso dell'asso francese: 

"Dopo una decina di giorni nei quali il talento francese ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi juventini e d’oltralpe, e catalizzato l’attenzione mediatica del mondo calcistico, il 10 bianconero ha sciolto ogni riserva - spiega Palmas -. Nel diradarsi della cortina che ha avvolto il futuro del suo ginocchio, è stato possibile intuire quali siano le nuove priorità del giocatore, e, purtroppo per i tifosi Juventini, nonostante il lungo corteggiamento sfociato in un nuovo matrimonio, la squadra bianconera non sembra più essere in cima alle sue priorità. Già, perché leggendo tra le righe della sua scelta, che sembra aver preso insieme al fedele riabilitatore piuttosto che con la dirigenza bianconera, questa via allontanerebbe il ritorno sul campo dell’Allianz Stadium anziché avvicinarlo".

Palmas ripercorre "le tappe che  hanno portato il “polpo” a ristilare una silenziosa classifica di priorità (sue) prima ancora che la stagione 2022-23 abbia preso inizio e minandola (forse) irrimediabilmente.

Ogni ginocchio ha due menischi (laterale e mediale) e questi svolgono diversi compiti sia il corretto funzionamento dell’articolazione sia di protezione delle cartilagini che la rivestono. Sono strutture molto forti e dinamiche, ma possono ugualmente essere danneggiate durante la pratica sportiva, rendendola impraticabile. Di conseguenza, è necessario intervenire quando ciò avviene.

Il caso Pogba non fa eccezione, ha subito la lesione del menisco laterale del ginocchio sinistro e così, nei giorni scorsi, è volato a Lione per essere valutato dal luminare Dr Sonnery-Cottet, e ricevere le uniche due proposte chirurgiche, diametralmente opposte fra loro.

Il medico francese è lo stesso che ha operato Ibrahimovic soltanto pochi mesi fa, optando, in quell’occasione, per la riparazione del menisco laterale del ginocchio sinistro del fuoriclasse svedese. Anche al talento bianconero ha caldamente consigliato l’intervento di sutura del menisco, perché più logico e perché le evidenze scientifiche hanno dimostrato, in ottica futura, di assicurare una vita calcistica pressoché normale a chi si sottopone a tale intervento. Ma il prezzo da pagare era troppo alto per il 29enne francese. Rinunciare per diversi mesi al calore del pubblico bianconero, ma, soprattutto, lo spettro di dover saltare il Mondiale in Qatar che prenderà il via il 21 di novembre di questo anno, per seguire un percorso riabilitativo lento e lungo (almeno 4-5 mesi), tale da proteggere la sutura, permettere la miglior guarigione tessutale e poter ripristinare le funzioni meccanica e di protezione cartilaginea. Insomma, troppo per chi si vuole presentare al mondo da campione in carica".

"Ma non ha neanche scelto l’alternativa - osserva Palmas -, la strada più breve, la meniscectomia, cioè la resezione parziale del menisco con conseguente percorso di recupero rapido (5-7 settimane), cosa che gli avrebbe permesso di poter partecipare regolarmente al Campionato del Mondo. Stessa strada intrapresa dal nostro capitano azzurro, Franco Baresi, al mondiale del 1994 negli USA.

Anche questa strada prevedeva un sacrificio che Paul avrebbe pagato a rate, negli anni: rinunciare a una struttura anatomica che svolge, tra gli altri, il compito di protezione delle cartilagini articolari, esponendo l’articolazione a un rischio elevato di deterioramento e incapacità funzionale. Dunque, il rischio più che concreto di una carriera rimanente ridotta e il rischio di nuovi infortuni al ginocchio. Ma c’è di più, se per Baresi si trattava di una lesione del menisco mediale, meno soggetto a complicanze immediate, per il campione francese si tratta di una lesione del menisco laterale, più soggetto ad avere complicanze già nei primi mesi post operatori (es. dolore, gonfiore, lesione cartilaginea, ma anche nuovo intervento chirurgico e, perfino, rischio della carriera)".

"Ed ecco che davanti alla scelta di riparare il menisco, e “salvare” il ginocchio da una possibile artrosi precoce, oppure di asportare la parte danneggiata, esponendo le cartilagini articolari a (altamente) probabili lesioni premature, l’asso juventino ha tirato fuori dal mazzo il jolly della terza via, su suggerimento del suo fidato fisioterapista, quella che possiamo definire - aggiunge Palmas - la “via di Rasputin”.

I consigli del Dr Sonnery-Cottet (e di tutti professionisti che si sono pronunciati sui giornali di mezza Europa) a favore di un intervento di riparazione e nell’interesse del giocatore stesso, sono così diventati carta straccia. C’è chi, addirittura, avrebbe speculato che il viaggio a Lione sia stato solo un “obbligo” formale nei confronti della Vecchia Signora, perché Paul avesse già preso la decisione dentro di sé. Il parere della Juventus non è dato a sapere, anche se è lecito pensare ad una dirigenza bianconera a favore di un intervento che salvasse il ginocchio del suo assistito. Discorso super partes quello legato alla Nazionale francese, che ha probabilmente avvallato la decisione del suo faro di centrocampo, pensando ai propri interessi immediati futuri, senza preoccuparsi del futuro calcistico del calciatore, avendo tanti talenti che potrebbero sostituirlo ai Mondiali Americani del 2026. Insomma, pare chiaro che la Juventus e i tifosi bianconeri abbiano perso posizioni nella lista di priorità Pogba.

Ma di cosa si tratta la via suggerita dal Rasputin di casa Pogba? "È, di fatto, la strada meno conosciuta ed anche la più rischiosa di tutte, quella che prevede di non sottoporsi ad alcun intervento chirurgico, né di riparazione né di asportazione del menisco, ma di lasciare tutto come si trova allo stato attuale (rotto) e, probabilmente, di rimandare l’intervento di riparazione, all’inizio del nuovo anno - continua il dott. Palmas -. Altro elemento che rafforzerebbe l’idea che per il “polpo” il Mondiale conti più della Juve e del calore dei suoi tifosi, rinunciando alla seconda metà di stagione in Serie A e tornare a disposizione di Allegri solo per la stagione 2023-24.

Più che un percorso di recupero sembra essere un campo minato pieno di insidie. I consigli del guru, probabilmente, si basano sulla grande fiducia (eccessiva?) riposta nella forza muscolare del polpo, la quale potrebbe sopperire il grado di instabilità dato dalla lesione meniscale, e sulla lettura piuttosto ottimistica delle statistiche UEFA riguardo i calciatori che partecipano alle serie maggiori. Queste ultime suggeriscono che il 70% dei calciatori che hanno sofferto una lesione meniscale, sono ritornati a giocare ai livelli pre-infortunio. Suggeriscono che chi si è operato ha avuto il 40% di possibilità in più di tornare su quei livelli, che si è potuto rimandare l’intervento ad un secondo momento, che il rischio di re-infortunio è stato del 5%. Ma ci sono anche altri dati, un poco nascosti, nelle statistiche UEFA e che hanno un’importante rilevanza nel caso Pogba. Due su tutte, i giocatori trentenni e coloro che compiono la fase difensiva di pressing, hanno una prognosi peggiore di tornare ai propri livelli di performance che avevano prima dell’infortunio. Parte dell’identikit del polpo.

Per chi decide seguire questa via conservativa, come farà il talento bianconero, non mancano le incognite legate alla penuria di studi che abbiano valutato i risultati di un trattamento conservativo su calciatori d’alto livello. Come è, appunto, Pogba.

Non solo, c’è una penuria ancor più marcata di studi di alto livello che descrivano “il cosa” e “il come” fare in caso di lesioni meniscali isolate, cioè quelle lesioni che avvengono senza interessamento di altri legamenti del ginocchio. Perché le lesioni del menisco laterale avvengono, solitamente, in concomitanza con il crociato anteriore. Ma non è il caso di Pogba. L’unico studio randomizzato e controllato (per intenderci, uno di quelli che farà la storia) e che ha dato risultati positivi per lesioni meniscali isolate in pazienti giovani e attivi, ma non di alto livello sportivo, è stato appena pubblicato. Il fuoriclasse non può rispecchiarsi in questa popolazione di sportivi, lui che è un calciatore d’élite, che affronta ritmi di gioco frenetici e intensi, che spende molte più energie di un atleta non elitario. Per calciatori come loro, la meta non può essere il ritorno in campo ma il ritorno ai livelli di performance pre-infortunio.

Ma ciò che lascia ancora più perplessi  - prosegue il fisioterapista - è la (sotto)stima che si è fatta circa la durata del trattamento conservativo a cui dovrà sottoporsi. Nello studio d’alto livello il programma è stato portato avanti per 12 settimane, per il francese ne sono state previste solamente 5! Insomma, in barba ai luminari e agli studi scientifici, l’asso francese si prepara ad intraprendere un percorso di recupero tutt’altro che facile e lineare, che dovrebbe portarlo sui campi in breve tempo.

La domanda finale è come tornerà a giocare? Con quale intensità, con quale grinta, con quale incisività nelle trame di gioco di Allegri? Senza essere dei grandi indovini si può presumere che vedremo un Pogba lontano dalle performance che ci si potrebbe aspettare, così da preservare il ginocchio per il Mondiale, sempre che non ci siano altri intoppi, per poi sottoporsi all’intervento di riparazione ad inizio 2023 e ritornare sui campi soltanto a fine stagione. Un po’ lontano da quello che era il sogno dei milioni di tifosi juventini sparsi per lo Stivale, ma, soprattutto, divergente dall’idea che avevano i dirigenti della Juventus, avendo puntato tutto sulla figura di Pogba per l’ennesimo anno del rilancio in Europa", conclude il dott. Gianluca Palmas.

 

ecco quando si parla di professionalità....finchè parli di ginocchio,anche se non l'hai visto,e di migliori,sulla carta perchè non hai visto un c**** nè immagino hai parlato col Professorone dopo che ha visitato Pogba,terapie posso anche provare a leggerti pur perdendomi quasi subito....

Quando invece dall'alto dei tuoi studi psicologici uniti a quelli fiosioterapici cominci a sparare s********e su quali sarebbero le reali mire e piani del giocatore mi frantumi i co*****i....perchè non è compito tuo e non c'entra niente con la tua professione...

quindi o Tuttojuve ha sbagliato a virgolettare(nell'ambito di un articolo grammaticalmente scritto abbastanza coi piedi)e quindi mi scuso col Dott. Palmas oppure Dott. Palmas....torna a fare riabilitazione a femori degli anziani e crociati degli sciatori....

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Joined: 01-Jun-2005
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Se però il medico francese ha davvero consigliato la sutura come intervento risolutivo capisco perfettamente la scelta di Paul.

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Joined: 13-Nov-2007
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Inviato (modificato)
Il 5/8/2022 alle 03:04 , mma fighter ha scritto:

È la Juventus a pagare 10 milioni l'anno, non la sua nazionale demmherda.....

 

Resta il fatto che non lo puoi costringere. E' la stella di questa rosa ed è un giocatore di alto profilo, non puoi neanche fargli del 'mobbing' come potresti per un giocatore di secondo piano.  Vidal anni fa, per esserci per l'Europa League, che poi Conte mandò a bottane, ha rimandato l'operazione al ginocchio (non ricordo se  fosse menisco o cosa) e ha dovuto giocare malissimo la Copa America  con la sua nazionale e credo si sia un pò compromesso la carriera lasciandosi strascichi importanti.  Ma quello che ha fatto Arturo non è da tutti e non so neppure se in questo caso si sarebbe operato o avrebbe rimandato pensando anche lui al mondiale.

Modificato da zizouzidane
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Joined: 01-Jun-2005
13447 messaggi
2 ore fa, stefan1 ha scritto:

Aaron Ramsey dice qualcosa?

 

Tra l'altro Fagioli e Miretti sono giocatori cresciuti nel club quindi non concorrono con Paul per il posto, ma se devo scegliere tra Rabiot sano e Pogba rotto mi tengo il primo, almeno fino a gennaio.

ma pogba lo hai appena preso e lo metti già fuori rosa?

 

ma come vi vengono???

 

io a Rabiot preferisco anche Pogba in panchina, fai tu

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Però raga parliamo di un Mondiale su,non parliamo di capricci stupidi. Se (e ripeto se) l'unica soluzione per risolvere definitivamente il problema è la sutura, con conseguenti 5 mesi di stop, capisco la decisione di Paul.

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mi chiedo come abbiamo fatto dal menisco di Pogba a finire a Rasputin.......

 

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Joined: 13-Nov-2007
16206 messaggi
3 minuti fa, clic ha scritto:

mi chiedo come abbiamo fatto dal menisco di Pogba a finire a Rasputin.......

 

Ras putin --> ormai entra in ogni discorso .sisi

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Joined: 07-Jul-2008
54115 messaggi
13 ore fa, 60annijuve ha scritto:

Meglio un Rabiot sano che un pogba mezzorotto.poi se l allenatore gli desse una caricatina sarebbe ancora meglio.Ma Allegri ha troppo da fare per finire di smontare la juve.Per Lo stipendio di Rugani ha buttato in braccio alla Roma Dybala.Spero che non diventi un rimpianto.

Pensa che quando Paratici aveva rinnovato il contratto a Rugani, Allegri manco c'era 

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Joined: 06-Oct-2021
9482 messaggi

Speriamo in bene...che torni in fretta e sano.

Manca tantissimo la in mezzo. 

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Joined: 07-Nov-2006
29394 messaggi
Il 5/8/2022 alle 16:39 , clic ha scritto:

ci mancherebbe.....

non ho mai detto o pensato questo.....

ma  , specialmente quando si parla di medicina , meglio sarebbe andarci con i piedi x terra se non si conoscono veramente come stanno le cose......

quello che non capisco che si fanno diagnosi solo x sentito dire ed un menisco diventa quasi un amputazione.....

come tifoseria avremmo bisogno di un po di positivita' , ed invece troviamo sempre il modo di autodeprimerci sempre di piu'.....su qualunque evento vediamo sempre il lato negativo.....Pogba torna fra 5 settimane , non si opera dovremmo essere contenti , ed invece 2000 supposizioni e congetture mediche......

Beh però aspetta: il menisco da solo non si aggiusta. Non sono un medico, ma me lo sono rotto, e questa cosa il medico (bravo, era l'assistente del principale specialista di ginocchia in Italia nonchè specialista che lavorava per le giovanili dell'Inter) me la spiegò. Poi può essere che il dolore sia tollerabile, la lesione minima, un milione di variabili su cui per definizione non possiamo esprimerci (sia come ignoranti di medicina che non avendo visto le sue cartelle cliniche), ma una certezza c'è: il menisco rotto resta rotto. Significa che il nostro centrocampista migliore giocherà con un menisco rotto finchè non deciderà di sistemarlo. Non so quale sia l'impatto sulle performance, ma non è un pensiero rassicurante

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