Socrates 8717 Joined: 04-Apr-2006 135477 messaggi Inviato January 25, 2022 (modificato) JAN ARPAS https://it.wikipedia.org/wiki/Ján_Arpáš Nazione: Cecoslovacchia Luogo di nascita: Bratislava Data di nascita: 07.11.1917 Luogo di morte: Bratislava Data di morte: 16.04.1976 Ruolo: Centrocampista Altezza: 184 cm Peso: - Soprannome: - Alla Juventus dal 1947 al 1948 Esordio: 14.09.1947 - Serie A - Alessandria-Juventus 1-3 Ultima partita: 29.02.1948 - Serie A - Juventus-Genoa 2-1 18 presenze - 6 reti Ján Arpáš (Bratislava, 7 novembre 1917 – 16 aprile 1976) è stato un calciatore cecoslovacco, dal 1939 al 1945 slovacco, di ruolo centrocampista. Ján Arpáš Nazionalità Cecoslovacchia Altezza 184 cm Calcio Ruolo Centrocampista Carriera Squadre di club 1939-1946 Bratislava 166 (151) 1947-1948 Juventus 18 (6) 1950-1952 Sokol NV Bratislava 20 (7) Nazionale 1939 Slovacchia 12 (4) Carriera Club Arpáš (in piedi, terzo da sinistra) nel 1947 alla Juventus Nel corso della sua carriera ha militato nel Bratislava e nella Juventus, dove arrivò dopo che la squadra aveva ceduto Čestmír Vycpálek, con cui aveva avuto pessimi rapporti sfociati in una rissa in campo. Con la maglia bianconera debuttò in Serie A il 14 settembre 1947, segnando il secondo ed il terzo gol dei torinesi nella trasferta sul campo dell'Alessandria, gara conclusasi sul 3-1 a favore della sua squadra; il resto della sua stagione in Italia non fu particolarmente felice, venendo sostituito nel ruolo da Pietro Magni, quindi lasciò ad aprile 1948 la squadra, saltando alcuni allenamenti senza avvisare la squadra, e in seguito inviando un telegramma da Bratislava in cui chiedeva un nulla-osta per poter ritornare a giocare in patria. Per via del suo addio improvviso, non pochi ipotizzarono che Arpáš fosse una spia. Nazionale Ha giocato 12 partite e segnato 4 reti con la Nazionale di calcio della Slovacchia, compreso il primo gol della sua nazionale, contro la nazionale tedesca, il 27 agosto 1939. Modificato April 28, 2022 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8717 Joined: 04-Apr-2006 135477 messaggi Inviato January 25, 2022 (modificato) JAN ARPAS Estate 1947. Liquidati Korostelev e Vycpálek la Juventus si gettò nuovamente sul mercato cecoslovacco per rinnovare il parco stranieri. Al posto del deludente Cesto, i bianconeri pescarono nelle file dello SK Bratislava, una delle formazioni più in voga di quegli anni, una mezzala che non aveva mai indossato la maglia della Nazionale boema, ma le cui qualità erano state decantate da tutti gli osservatori: Ján Arpáš.Con lui doveva arrivare anche il terzino Stanislav Kocourek, astro emergente nella difesa del mitico Slavia; costui, però, non ottenne mai il nulla osta e fu costretto a rimanere in patria.Arpáš giunse a Torino accompagnato da una fama di ottimo ragionatore e grande tiratore dal limite; armi con le quali avrebbe dovuto scardinare le retroguardie italiane non più “metodiste” e non ancora “sistemiste”.Purtroppo, la sua presenza fisica denunciava molti anni in più di quelli dichiarati dal passaporto: il documento portava 1918 alla casella dell’anno di nascita ma, probabilmente, il boemo era di almeno cinque anni più vecchio.Debuttò con il botto; nell’esordio di Alessandria segnò due goal, impressionando per lucidità mentale e prontezza sotto rete. Esaurì forse le sue energie in quel primo incontro; da quel giorno la sua partecipazione si fece sempre più rarefatta, e il peso del suo gioco si affievolì in poche settimane.Gli fu spesso preferito l’uomo ovunque Pietro Magni, il giocatore capace di vestire con la stessa maestria la maglia di terzino come quella di centravanti.Nel frattempo, la sua formazione di origine stava scoprendo un talento chiamato László Kubala, uno dei più grandi calciatori espressi dal football ceco.Pian piano, Arpáš si isolò dal resto della truppa, facendo vita per conto suo e mantenendo i rapporti con dirigenti e compagni di squadra solamente in occasione delle partite.Verso la metà di aprile del 1948, un martedì, il tecnico Renato Cesarini si accorse dell’assenza di Arpáš sul campo di allenamento: qualcuno lanciò una malignità, sostenendo che fosse ancora nel suo letto nonostante l’ora tarda.Cesarini, più smaliziato dei suoi ragazzi, sospettò una fuga del boemo: non fece in tempo a curarsi di organizzare un controllo che la segreteria della società informò i presenti dell’arrivo di un cablogramma proveniente da Bratislava.Con quel messaggio, Arpáš comunicava alla Juventus di aver fatto buon viaggio e di aver trovato la famiglia in ottima salute con la preghiera di inviare, senza fretta, il nulla osta per potersi ritesserare per la sua squadra del cuore.IL RICORDO DI GIAMPIERO BONIPERTIArpáš, mitico e inquietante personaggio. Quando arrivò alla Juve, avrà avuto 45 anni, piuttosto stagionato per essere un atleta, ma a 30 era stato sicuramente un gran calciatore. Lo si intuiva ancora. Alto, ossuto, mezzala di punta, giocava benissimo e aveva un fiuto del goal eccezionale. Ma non era più in età per giocare a pallone.Jan era intelligentissimo, aveva imparato l’italiano in pochissimo tempo, si informava di tutto, tranne del calcio che era l’ultimo dei suoi pensieri: «Dov’era la Fiat… quante fabbriche aveva in Italia… quanti operai». E annotava. Per me era una spia.Comparso misteriosamente nel 1947, altrettanto misteriosamente l’anno dopo sparì e nessuno ne seppe più niente.Tutte le volte che sono andato in Cecoslovacchia ho chiesto di lui, ma sembrava che nessun Arpáš fosse mai esistito. https://ilpalloneracconta.blogspot.com/2007/11/jan-arpas.html Modificato April 28, 2022 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti