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ThierryHenry

Giorgio Chiellini, il Capitano.

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8 minuti fa, Zebrone 91 ha scritto:

http://www.rivistaundici.com/2019/01/25/chiellini-miglior-difensore/

Chiellini è il miglior difensore al mondo?

A 34 anni, lo juventino si è migliorato cambiando il suo gioco.

 

A 34 anni, Giorgio Chiellini dovrebbe essere nella fase calante della carriera, invece è in piena ascesa. Sotto ogni punto di vista: atletico (con una migliore gestione delle partite, gli infortuni di lunga durata sono diminuiti fino ad azzerarsi), tattico e tecnico. La causa del miglioramento postdatato è la capacità di analizzare il gioco e, soprattutto, se stesso in funzione del gioco, raffinata negli ultimi anni. Così Chiellini ha capito in anticipo dove e come migliorarsi, lavorando per prevenire i difetti e non doversi ritrovare un giorno – che poi sarebbe oggi – costretto a pagarne dazio.

In molti, per definire lo status raggiunto da Chiellini negli ultimi anni, hanno definito il centrale italiano “un Cristiano Ronaldo della difesa”. Di certo i due condividono la capacità di vedersi con imparzialità. Sono i primi giudici di loro stessi, oltre che perfezionisti di natura e calciatori intelligenti: tutte qualità che li hanno resi capaci di modificarsi nel tempo, una pratica indispensabile per allungare una carriera ai massimi livelli. Come Ronaldo si è inventato centravanti ipotizzando un calo della forza che lo avrebbe messo in difficoltà nel ruolo di esterno offensivo, Chiellini ha trasformato tutti i potenziali problemi in opportunità per migliorarsi: prima il passaggio imposto da Allegri dalla difesa a tre a quella a quattro, che lo ha privato della copertura costante di Bonucci al suo fianco, poi l’addio dello stesso Bonucci che ha lo ha obbligato ad incaricarsi dei compiti di impostazione, infine la manovra più raffinata dell’ultima Juventus che gli impedisce di tenere a lungo il pallone e lo ha indotto a compiere scelte più complesse e in un tempo più breve.

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Chiellini ha dovuto fronteggiare cambi di scenario sfavorevoli. Le mutazioni della Juve lo hanno obbligato a confrontarsi con i suoi principali difetti – la pulizia del gesto tecnico, la velocità nel decidere la giocata, la creatività e la visione di gioco – e, per di più, si sono concentrate nella fase finale della sua carriera: dopo i 32 anni compiuti, cioè quando diventa doloroso uscire dalla zona di comfort costruita nelle stagioni precedenti. La straordinarietà di Chiellini risiede quindi nell’accettare nuove sfide che andavano contro la logica del tempo e contro alcune delle sue più solide convinzioni. In un’intervista a Undici criticò gli effetti collaterali del “guardiolismo”, ma è proprio ad un una parte di quegli effetti che si è dovuto adeguare. E, alla fine, lo ha fatto con successo: Chiellini è passato da una media di 59 passaggi a partita con Bonucci a 67 nella stagione in cui il compagno di reparto era al Milan, a conferma dell’assunzione di responsabilità in fase di avvio di manovra. E nelle quattro partite saltate da Bonucci quest’anno (Frosinone, Milan, Sampdoria e Chievo) ha mantenuto una media di 64 passaggi a partita ed una precisione pari all’87%. La chiave è quindi la scorsa annata in coppia con Benatia, dove il rischio era la sovrapposizione delle caratteristiche, evitato grazie all’adattamento del centrale italiano. Il risultato è che Chiellini si affida sempre meno al fisico e sempre più alla mente, grazie ad una raffinata capacità di lettura del gioco, sia quando è condotto dagli avversari che quando tocca alla Juve costruirlo.

Enciclopedia del Chiellini stagionale: da notare come la maggior parte dei suoi disimpegni da applausi siano anticipi o intercetti e non più tackle, a conferma della nuova capacità di lettura del gioco

Facendo un passo indietro, Chiellini ha potuto compierne due in avanti. Ha accolto un anno di apprendistato forzato con l’entusiasmo di un ragazzo, così ora vive una giovinezza migliore della precedente, perché ora è il difensore completo che prima non era. Del fisico ha sempre meno bisogno, e questo spiega il calo dei contrasti: in sette anni è passato dai 3,1 di media a partita agli 0,9 attuali, un terzo in meno, così come i falli che da 1,5 sono diventati 0,5 a gara. La differenza è quindi la “pulizia”. Essere “puliti”, per un difensore centrale, significa acquisire fiducia e al contempo propagarla nella squadra: e Chiellini, che per anni è stato catalogato come un difensore ruvido, ora è senz’altro pulito, su tutta la linea.

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Sempre a Undici, il centrale bianconero aveva spiegato che la sua metamorfosi è prima di tutto mentale: «Quando avevo ventidue anni ogni partita era un modo per sfogare l’agonismo, era tutta una guerra, una battaglia, perché a quell’età sfogavo in quel modo la tensione e l’adrenalina. Ma più che cattivo ero fastidioso. Ora sono quindici anni che ci sono abituato, ma quando sei all’inizio è tutta una scoperta, e non capisci bene dove indirizzare l’energia, la tensione». Chiellini con il tempo – e, anche qui, lo studio – ha imparato a governarsi. È come se avesse utilizzato se stesso come oggetto di un esperimento a lungo termine, l’adattamento del difensore “classico” al calcio “contemporaneo” che a quel tipo di giocatore, in teoria, è avverso. «Ormai sono più riflessivo, meno impulsivo», dice ancora: non avesse cambiato, sarebbe oggi un giocatore ultra-specializzato in aspetti del gioco su cui non brillerebbe più per colpa degli anni sulle spalle.

Nella lista dei migliori 50 giocatori stilata dalla Uefa, e successivamente nella selezione dei top-11, figurava un solo italiano ed era Giorgio Chiellini. È un riconoscimento rilevante soprattutto in relazione all’età del centrale della Juve: tra i nomi in lista era infatti il più anziano. E subito dopo di lui, a riprova delle similitudini di cui sopra, Cristiano Ronaldo. Da qualche anno galleggia nell’aria l’idea che Chiellini sia il miglior centrale al mondo: a fine 2017, il sito di settore Squawka lo posizionava sul gradino più alto del podio degli specialisti. Lo scorso ottobre, José Mourinho aveva dichiarato che «Chiellini (insieme a Bonucci) dovrebbe tenere un corso su come si difende ad Harvard», sottolineando implicitamente che se oggi esistesse un prototipo di difensore perfetto, per il tecnico portoghese, quello sarebbe appunto Chiellini. Di certo è anche una questione di gusti – alla stessa domanda, Guardiola risponderebbe Bonucci – ma la differenza tra i due centrali bianconeri è che mentre l’ex milanista sembra rimasto allo stesso punto, il capitano invece migliora a vista d’occhio. Dopo l’ultimo Juve-Inter, Allegri è intervenuto definito senza giri di parole Chiellini «il miglior centrale al mondo». Davvero difficile dargli torto.

 

Leggo dopo, lunghetto.

 

Comunque la risposta è sì .asd

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Interessa poco se Barzagli e Bonucci sono out e Caceres non ha ancora firmato ed è appena arrivato.

Dopo Bergamo (dove sicuramente giocherà, sono sicuro che Allegri lo abbiamo messo col Chievo, per la terza partita consecutiva dopo coppa Italia e supercoppa, per fargli saltare la Lazio e schierarlo di nuovo in coppa Italia) dovrà continuare a farne una si e una no fino a Madrid.

Contro Parma e Frosinone non voglio quindi vederlo, facciamolo giocare giusto col Sassuolo per non perdere il ritmo partita.

Giorgio fa reparto da solo, va tutelato e deve arrivare al massimo per gli impegni a scontro diretto. 

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Chiellini: “Sostituire Buffon non è facile, Ronaldo è un leader”

Il difensore bianconero è stato intervistato da La Stampa in coppia con il velocista Filippo Tortu

 

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FONTE

 

 

Giorgio Chiellini, in coppia con il velocista Filippo Tortu, ha rilasciato stamattina alcune dichiarazioni da La Stampa. Ecco i punti salienti della sua intervista.

 

BUFFON- “Sostituire uno come Buffon non è per niente semplice. Io di te sapevo che vai veloce, che sei un italiano giovane e in gamba e ora ho capito che sei uno per bene. Forse non sembra, ma ti assicuro che è utile. Un domani mi piacerebbe scoprire che due dritte te lo ha date”.

 

TORTU- “Una mano me l’hai data prima di conoscermi. Ho sempre voluto fare l’università, quando la Luiss mi ha offerto la borsa di studio però mi sono chiesto come conciliare il tutto e ho pensato a te, laureato. Se ce l’hai fatta tu che stai in trasferta ogni tre giorni, ce la posso fare pure io”.

 

RONALDO- “Leader si diventa, io sono curioso, sono un buon osservatore e imparo. Avere vicino Ronaldo, per esempio, è interessante. È di quelli come Bolt, Federer: conoscere le abitudini di chi ha una marcia in più serve. Non per imitare, per allargare il punto di vista”.

 

“VINCERE UN SOLLIEVO”- “Lloris il portiere della Francia ha detto che dopo il Mondiale vinto ha avuto mesi difficili perché non trovava nuove forze o motivazioni. Attento perché credo in nazionale sia così, l’ho visto sugli juventini che avevano vinto nel 2006 , erano stralunati. Con il club è diverso, alla Juve una vittoria è soprattutto sollievo: ‘Questa è andata’”.

 

“COMANDARE UNO SPOGLIATOIO NON È FACILE”- “La mia unica gara di velocità resta la corsa campestre e mi iscrivevo solo per la saltare la scuola. Start e al curvone ero già fuori. Ma ho respirato atletica: mia mamma faceva lancio del peso e mio papà giavellotto, si sono conosciuti al mitico campo scuola del Livorno 9. Io uno sport individuale non lo potrei fare. Non mi piacerebbe. Anche se mettere d’accordo 25 persone nel quotidiano è dura. Da capitano non devi farti gli affari altrui, ma mantenere l’equilibrio sì e in uno spogliatoio multietnico con origini, abitudini e religioni diverse non è sempre facile. Però condividere è bello. Ti faccio i complimenti perché devi avere una forza mentale fuori dal comune per essere te, ancora te, sempre te e solo te”.

 

CALCIATORI ESTROSI- “La gente dello spettacolo? Li immagino estrosi, particolari: Sanremo l’ho visto 10 minuti ma mi è capitato uno coperto di tatuaggi che tutto in piano non deve essere. Del resto succede anche nel calcio: Nainggolan non è come me, ma non meglio o peggio solo completamente diverso. Vale pure nel nostro spogliatoio: ho vissuto con Vidal per anni, buono come il pane ma… particolare. Una cresta bionda? Capelli non ne ho, al massimo posso incidermi la testa alla Pogba”.

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La battuta su Vidal fa un po' capire quanto fosse matto uno come Arturo.

Di tanti calciatori che ha beccato ha citato proprio lui, non sarà un caso .asd 

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Grande intervento dopo il paratone di Szczesny ma meno dominante che in campionato.

Anche lui sente tanto queste gare a quanto pare ed essendo il capitano è un gran problema, deve essere più sciolto anche quando tutto si velocizza e il livello si alza così tanto, da chi viene proclamato tra i migliori centrali al mondo ce lo si aspetta. 

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Chiellini 500: «Juventus, sarà una serata magica»

Il capitano della Juve vede un protagonista del match di Champions contro l'Atletico: «Sono convinto al 200% che Cristiano farà Cristiano come fatto in questi mesi»

 

FONTE

 

 

Giorgio Chiellini dice 500 volte Juventus e lo dice in un contesto per nulla banale. Contro l'Atletico Madrid i bianconeri si giocano l'obiettivo più importante di stagione, il proseguimento del cammino in Champions League. Per non uscire agli ottavi devono ribaltare il 2-0 incassato all'andata. «Dentro di noi ci sono entusiasmo e voglia di fare perché vogliamo passare questo turno per giocarci tutto fino alla fine - assicura il capitano -. Paura del fallimento? Chi sta alla Juve è abituato a sentire la pressione, non ci fa né caldo né freddo. Serviranno grande entusiasmo e un ambiente elettrizzante per vivere una serata magica».

 

Chiellini cerca di seminare serenità in una vigilia che non può essere banale. E non soltanto per le circostanze: «Tutti noi, io stesso, almeno una volta abbiamo fatto un pensierino alla partita prima di andare a dormire. Bisogna fare, andare, osare e volerlo più di loro, con grande rispetto di una squadra di cui conosciamo le qualità, ma con voglia di continuare questa avventura. Non sarà semplice, non siamo folli, ma sappiamo che si può». E che le rimonte non siano impossibili, in questi ottavi lo hanno dimostrato in maniera clamorosa Ajax e Manchester United: «Nel calcio di oggi,  dove c'è equilibrio, un episodio può far cambiare l'andamento di una gara, soprattutto a livello emozionale. In un attimo crollano le certezze e magari gli altri vincono. Questi risultati sono la dimostrazione che basta un attimo». Episodi che possono essere determinati da campioni, come CR7: «Sono convinto al 200% che Cristiano farà Cristiano come fatto in questi mesi».

 

CARICA 500 - Le 500 in bianconero, per l'appunto: «Sono onesto, è un traguardo storico. E, tra l'altro, tutte le ricorrenze precedenti sono state partite speciali, quindi mi auguro che anche questa sia ricordata come merita, degna di essere la mia 500ª alla Juve. Ne dovessi scegliere una, citerei lo 0-0 in Champions a Barcellona. Il 3-0 in casa era stata adrenalina pura, lo 0-0 al Camp Nou invece fu bello, capita a pochi non subire gol a in casa loro. E spero che però sia questa allo Stadium la gara da ricordare».

 

Uno Stadium che conosce benissimo Alvaro Morata, insieme con Antoine Griezmann il pericolo principale in casa Atletico: «Quando era alla Juve speravamo tutti che restasse e anche che non andasse all'Atletico a gennaio, perché non volevamo affrontarlo. Gli vogliamo bene e gliene vorremo a prescindere. Dovremo stare attenti a come si muove negli spazi, e poi a Griezmann, ai calci piazzati. Sarà importante la voglia di fare, senza ansia di segnare subito, ma con lucidità e fermezza. A Madrid forse ci è mancata spensieratezza. L'Atletico si difende bene, non lo scopriamo noi. È la squadra europea più simile alla nostra, solida, difficile farle gol. Ma non significa che non possano prenderne, hanno punti deboli come noi e dovremo essere bravi a sfruttarli».

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Che partita ha fatto anche a sto giro  .oo

insostituibile, piango già per quando non ci sarà più, più forte difensore centrale che abbia mai visto grazie di essere dei nostri Giorgio 

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Chiellini è il miglior difensore del mondo.

È gobbo ed è il mio capitano!

Ti voglio bene Giorgione .oo

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Forza capitano, sai che devi fare a Giugno, ancora è lunga .asd 

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Quando l’ho visto in versione supersayan ho capito che era fatta

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Te la meritavi una partita così per la 500 Capitano! .oo

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ottimo match a pressare altissimo per recuperare subito i palloni persi.

anche diverse grandi aperture di sinistro verso l'esterno.

altre 500 cosi Giorgione :sventola:

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L'han fatto sanguinare stasera. Caxxi loro :sisi:

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Dio lo preservi integro e non in diffida per tutto il resto della CL.

Il singolo giocatore piu' importante in rosa insieme a Cristiano, anche perche' senza reali alternative. 

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500 partite in maglia bianconera. .oo 

Festeggiate alla grande oserei dire. .rulez 

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Ovunque proteggimi: 500 volte Giorgio Chiellini

di Federica Zicchiero | marzo 13, 2019

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“Con il numero 3: Giorgio…” “CHIELLINI!” 

Prima di Juve-Atlético Madrid lo Stadium ha urlato il suo nome per la 500esima volta. E Giorgio ha festeggiato nel migliore dei modi, con una rimonta strepitosa e una prestazione perfetta. Ancora estasiati dalla storica impresa, vogliamo celebrare il capitano.

La stagione 2018-2019 rappresenta uno snodo storico per la Juve, e non solo per la presenza di Ronaldo. È la prima del dopo Buffon, la prima stagione di Chiellini capitano. Il caso, o meglio le statistiche, vogliono che questo sia anche l’anno in cui Chiello tocca quota 500 presenze con la maglia bianconera. Un traguardo tagliato solo da altri 4 giocatori nella storia più che secolare di questi colori.

 

Dopo Juve-Atlético la classifica all time recita:

  • Del Piero 705
  • Buffon 656
  • Scirea 552
  • Furino 528
  • Chiellini 500

Poco sotto, Bettega (482), Zoff (476) e Boniperti (459).

Questi nomi rappresentano l’Olimpo bianconero, bastano da soli a evocare la storia della Juventus. In questa epopea di 121 anni Chiellini si è ritagliato un capitolo importante. Protagonista di una delle migliori stagioni della sua carriera, con prestazioni eccellenti che lo confermano tra i difensori più forti al mondo, Giorgio sta incarnando al meglio il suo ruolo. È il capitano della Juve di CR7, la Juve implacabile che marcia verso l’Ottavo di fila, la Juve mai doma chha ribaltato l’Atlético.

 

Dopo aver debuttato con Capello il 15 ottobre 2005, al 75′ di uno Juve-Messina, ed essersi conquistato un posto da titolare in B, nel corso degli anni Chiellini è stato capace di far cambiare opinione a molti addetti ai lavori e a molti tifosi (quorum ego). Se, nelle prime stagioni, di lui vedevamo soprattutto l’irruenza, la ruvidezza e il piede sgraziato, anno dopo anno – davanti alla sua costante crescita – abbiamo dovuto ricrederci. Sostenuto dalla sua tempra, dal suo coraggio, dalla professionalità con cui ha affrontato le difficoltà e i cambiamenti tecnici e tattici intorno a lui, Chiellini è cresciuto come uomo, come giocatore e infine come capitano. Al punto che da diversi anni è entrato stabilmente nel novero dei difensori più forti del mondo. Il suo stile di gioco è cambiato, l’irruenza iniziale è ora addomesticata da una più affinata capacità di lettura del gioco. Ha imparato a giocare a 4, ha cambiato svariati compagni di difesa, sempre migliorandosi. Chiellini ci ha sbattuto in faccia i nostri cliché sui piedi buoni e il bel calcio, diventando una colonna della Juve e della Nazionale.

Riviviamo le cifre tonde di Chiellini con la maglia della Juve.

 

 100 Juventus-Torino 1-0, 25 ottobre 2008 

La numero 100 è un derby autunnale col Torino giocato allo Olimpico. La Juve di Ranieri naviga a metà classifica. Quel giorno Chiellini fa coppia con Legrottaglie, ai fianchi Grygera e Molinaro. Questi, che possono sembrare dettagli, servono a ricordarci dove eravamo e dove siamo. Amauri, imbeccato da Nedved, vola sulla sinistra e segna il gol della vittoria. Quella Juve chiuderà seconda.


 

 200: Juventus-Inter 1-0, 13 febbraio 2011 

Anche la 200esima del Chiello è una partita tutt’altro che banale: un derby d’Italia contro gli acerrimi rivali dell’Inter. È l’anno del 2° settimo posto di fila. Non possiamo saperlo, ma la rinascita è vicina. Siamo alle primissime versioni della BBC, ma con Del Neri Giorgio gioca terzino sinistro. Questa piccola rivincita sui nerazzurri la firma il “Mitra” Matri, che va a festeggiare sotto la curva dell’Olimpico.


 

 300: Juventus-Roma 3-0, 5 gennaio 2014 

Gli anni d’oro della BBC. Chiellini festeggia la presenza numero 300 con la netta vittoria sulla Roma di Garcia (reti di Vidal, Bonucci e Vucinic). È l’ultimo anno di Conte, che coincide con lo Scudetto dei record. La Roma non è più quella dell’anno precedente, che era riuscita a mettere in difficoltà i bianconeri con una partenza sprint: dopo questo scontro diretto i giallorossi scivolano a -8.


 

 400: Juventus-Sampdoria 5-0, 14 maggio 2016 

Dopo il primo trofeo da capitano nel maggio 2015 (la Coppa Italia vinta contro la Lazio anche grazie a un suo gol), Chiellini festeggia la numero 400 con la passerella del quinto Scudetto consecutivo, il secondo di Allegri, quello della grande rimonta. All’ultima giornata la Juve travolge la Samp e Giorgio si prende la gloria con un gol splendido: al volo da fuori area con Brignoli trafitto


 

 500: Juventus-Atlético Madrid 3-0, 12 marzo 2019 

Storia recente, quella che la Juve continua a scrivere partita dopo partita. La tripletta di Ronaldo, supportato da una prova mostruosa di tutti i compagni di squadra, certifica una rimonta quasi insperata dopo lo 0-2 di Madrid. Chiellini è protagonista di una gara perfetta, senza alcuna sbavatura.

 

5 partite “centenarie”, 5 vittorie, altrettante istantanee di una lunga storia di amore e gloria, quella che lega il capitano ai nostri colori. Oggi Chiellini è l’unico superstite della Serie B e degli anni bui post Calciopoli. Lui e Barzagli sono gli unici rimasti della rosa del primo Scudetto di Conte. Sono la nostra memoria storica, in campo e nello spogliatoio. Gli unici a poter vincere l’ottavo di fila.

Elemento insostituibile nella Juve attuale e capitolo fondamentale della storia bianconera. Siamo sicuri  che Capitan Chiellini onorerà la maglia fino all’ultimo secondo della sua ultima gara, momento a cui non vogliamo proprio pensare ora. L’augurio è che la sua carriera in bianconero sia ancora ricca di successi.

 

 

https://www.juventibus.com/500-volte-chiellini/

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Ieri ha fatto delle sceneggiate clamorose... Lo preferivo nella versione incazzosa sefz

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Finalmente la versione di chiellini con il sangue in faccia e incazzata 

 

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1 minuto fa, stefan1 ha scritto:

Ieri ha fatto delle sceneggiate clamorose... Lo preferivo nella versione incazzosa sefz

 

Ha ripagato il Cholo e la sua accozzaglia di commedianti con la stessa moneta. 

Ha un po’ esagerato ma i falli c’erano come l’unghiata in viso.

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Adesso, MONARCH ha scritto:

 

Ha ripagato il Cholo e la sua accozzaglia di commedianti con la stessa moneta. 

Ha un po’ esagerato ma i falli c’erano come l’unghiata in viso.

Speriamo che ci siamo fatti astuti... Qualche perdita di tempo ci stava

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21 minuti fa, stefan1 ha scritto:

Ieri ha fatto delle sceneggiate clamorose... Lo preferivo nella versione incazzosa sefz

non erano sceneggiate, perchè i contatti c'erano sempre. semplicemente, alla tenera età di 35 anni, si è fatto furbo e ha capito che se tutti accentuano per far notare un fallo, lui non è lo scemo del villaggio che non può fare altrettanto .asd

ramos addirittura ci ha fatto buttare fuori cuadrado a cardiff con una vera e propria simulazione...

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