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Topic politico III: una nuova speranza

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Lo staff di TifosiBianconeri (a.k.a. L'Apparato), nella sua infinita saggezza, ha deciso di approvare la riapertura di questo spazio destinato a discutere della situazione politica italiana.
Come ben sapete questo topic ha vissuto varie vite, che si sono sempre interrotte a causa di prolungati flame tra utenti.
Naturalmente la riapertura comporta nuove regole. Lo staff non vuole aumentare i livelli delle barre di avvertimento a causa di un topic che nulla ha a che fare con l'argomento principale del forum. Non ci saranno richiami o tacche. Quindi dovrete automoderarvi e al primo accenno di flame interrompere il dialogo con i flamer.
Gli utenti che non rispetteranno questa regola saranno esclusi dalla partecipazione dal topic tramite ban.
Se lo staff dovesse ritenere che la situazione è ritornata ingestibile, provvederà immediatamente alla chiusura definitiva del topic, senza possibilità di nuove riaperture.
Buona discussione.

Message added by Paglia

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1 minuto fa, ASDRUBALE ha scritto:

Mi chiedo un elettore 5 stelle che giustificazione possa trovare in questa *****.

Dovrebbe porsi dubbi e domande prima.

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#UltimOra #Mattarella: il 2 Giugno è l'occasione di condividere gli ideali della Repubblica. Va arrestato con fermezza ogni rischio di regressione civile in questa nostra Italia #canale50 http://sky.tg/direttaskytg24 

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certo che alle volte la storia è proprio stronxa a metterti davanti certe coincidenze temporali .asd 

 

 

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8 minuti fa, ASDRUBALE ha scritto:

Interessante il fatto che la flat tax sarà finanziata dal bonus Renzi.

 

In pratica è ancora più inculante di quanto non sembrasse.

 

E con l'aumento dell'IVA.

 

Venghino signori venghino

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Il ministro più di destra del nuovo governo

Chi è e che cosa pensa Lorenzo Fontana, nuovo ministro della Famiglia e della Disabilità, "veronese e cattolico"

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 Lorenzo Fontana con Matteo Salvini a Strasgurgo, nel 2015 (ANSA)
 
 
 

Lorenzo Fontana è stato scelto come nuovo ministro della Famiglia e della Disabilità nel governo appoggiato da Movimento 5 Stelle e Lega. Fontana ha 38 anni, è un deputato della Lega ed è stato eletto la prima volta al Parlamento lo scorso 4 marzo dopo aver trascorso due mandati al Parlamento europeo. Fontana è anche vicesindaco di Verona, vicepresidente della Camera dei deputati, vice segretario federale della Lega ed è un “veronese e cattolico”, come scrive su Twitter, con posizioni molto radicali su aborto, diritti delle donne, diritti LGBTI e richiedenti asilo, tra le altre cose.

Nel suo sito Fontana scrive di essersi avvicinato alla politica e alla Lega quando aveva sedici anni. A 22 anni è stato eletto consigliere della terza circoscrizione del comune di Verona, a 27 anni consigliere comunale e a 29 anni è arrivato al Parlamento Europeo, poi rieletto nel 2014 quando la Lega Nord è entrata nel Gruppo ENF (Europa delle Nazioni e delle Libertà) con il Front National di Marine Le Pen («Un’alleanza storica che ho contribuito a stipulare», dice Fontana). Scrive anche di essere sposato (l’ex sindaco di Verona Flavio Tosi aveva celebrato il rito civile e Salvini era suo testimone), di avere una figlia e una laurea in Scienze politiche. E ancora: «Oltre alla passione politica, questi anni sono legati ad un’altra grande passione: il tifo per l’Hellas Verona, rigorosamente e da sempre in curva sud». A Verona per i politici non è insolito dichiarare fedeltà alla squadra e allo stadio, che sono sempre stati un vivaio dell’estrema destra.

 

Verona, dove comanda l’estrema destra

Sui social network e in televisione Fontana parla di famiglia intesa come famiglia cosiddetta naturale (quindi tra un uomo e una donna, gli unici che possono procreare), è contro il diritto delle donne di interrompere una gravidanza, invoca l’arcangelo Michele per «difenderci nella battaglia» (l’arcangelo Michele è quello che conduce gli angeli nella battaglia contro il drago, cioè il demonio), pubblica foto di sante e di santi, dello stadio, il 25 aprile festeggia San Marco e non il 25 aprile e cita articoli ripresi da quotidiani come La Verità e Il Populista.

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Fontana ha fatto campagna elettorale per il referendum sull’autonomia del Veneto, per rendere più permissive le leggi sulla legittima difesa, contro lo ius soli. Gli piacciono Marine Le Pen in Francia e Vladimir Putin in Russia («Da parte mia sono stato favorevolmente impressionato da tante dichiarazioni di Putin e dal grande risveglio religioso cristiano registrato nel Paese, frutto indubbiamente di una reazione ai settant’anni di regime sovietico. Ho visto in questo una luce anche per noi occidentali, che viviamo la grande crisi dei valori, immersi come siamo in una società dominata culturalmente dal relativismo etico, che può essere spietato come mostra la cronaca di questi giorni»). Ha tifato per Viktor Orbán alle elezioni in Ungheria, per il Partito della Libertà Austriaco, nazionalista e di destra, e contro l’entrata della Turchia nell’Unione Europea.

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Sul suo sito Fontana rimanda anche a un’associazione “culturale e di promozione sociale” che si chiama Reazione Identitaria, di cui però non si trovano molte notizie. Il Post ha inviato una richiesta alla mail dell’associazione, senza però ottenere risposte.

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Si dice che l’associazione raccoglie donazioni per «tre importanti temi»: cultura identitaria («legata ai nostri territori e alla valorizzazione delle autonomie locali»); tutela delle minoranze cristiane nel mondo («il trattamento riservato alle minoranze cristiane nel mondo è, in alcune aree geografiche, di odio e violenza, se non di una vera e propria persecuzione»); aiuto alle famiglie bisognose italiane («sappiamo bene quanto fanno la Chiesa Cattolica, e molte associazioni cattoliche, per alleviare le difficoltà che tanti nostri connazionali vivono per colpa della crisi economica di questi anni»).

Lo scorso febbraio Fontana ha pubblicato un libro sulla denatalità intitolato «La culla vuota della civiltà. All’origine della crisi», per una casa editrice veronese, con Ettore Gotti Tedeschi (ex presidente dello Ior) e con prefazione di Matteo Salvini. Nel libro si dice che «il destino degli italiani rischia l’estinzione. Complici le politiche lungimiranti degli ultimi anni e la precisa scelta di colmare il gap demografico con i flussi migratori». In una recente intervista Fontana ha parlato di «sostituzione etnica» che porta a «un annacquamento devastante dell’identità del Paese che accoglie». Fontana lega sempre la questione del calo della natalità («che sta producendo numeri da guerra») a quella delle migrazioni intese come invasione, usando un linguaggio che rimanda alla guerra e associando spesso automaticamente l’islam al terrorsismo: «A sinistra», ha scritto su Facebook, «vorrebbero compensare il calo demografico importando immigrati, ma la società multiculturale ha fallito, è la società ideale per chi vuole arrivare a comandare senza che nessuno dia fastidio, è una dittatura leggera».

Lo scorso febbraio a Verona è stato organizzato il primo “Festival per la Vita” in Gran Guardia, uno degli edifici più prestigiosi della città, da un’organizzazione che si chiama Pro Vita e che ha diversi legami con Forza Nuova. Fontana ha partecipato augurandosi che in futuro potranno esserci nuove edizioni perché «queste sono cose che portano benedizione sulla città». E poi ha parlato di «inverno demografico», ha spiegato che «quella per la vita è la battaglia finale», una battaglia che deve essere «culturale, per la nazione, per il popolo e per proseguire con la nostra civiltà», dato che i «nostri popoli sono sotto attacco»: «Ogni anno scompare dall’Italia una città come Padova, di 240 mila abitanti. Siamo ai livelli del 1917-18. Oggi non c’è la Prima guerra mondiale, ma una guerra culturale». Ha detto che è stato creato «un uomo artificiale, senza più tradizioni né valori: single, solo, consumatore, e schiavo, senza vincoli sociali né corpi intermedi. Questo è l’uomo che si deve adeguare agli schemi dell’ultracapitalismo globalista. Questo è l’uomo figlio dell’individualismo». I valori da difendere «sono quelli della Chiesa cattolica», altrimenti aumenterà l’islamizzazione. Il suo auspicio è infine il ritorno «a un’Europa cristiana».

Di conseguenza Fontana è contro il diritto delle donne all’autodeterminazione (a fine maggio ha partecipato alla Marcia per Vita di Roma in cui si spiegava che «l’aborto è la prima causa di femminicidio nel mondo»), è contro l’eutanasia (è stato molto attivo sul caso di Alfie Evans: «Se non si rispetta la vita dal concepimento alla fine naturale, si arriva ad aberrazioni»), contro le adozioni da parte do coppie omosessuali e contro la cosiddetta ideologia del gender: (che non esiste e che è semmai il tentativo di superamento degli stereotipi di genere): L’Arena di oggi ha spiegato che «la resistenza oggi è contro chi vorrebbe un mondo al contrario, un mondo che vorrebbe negare l’esistenza di mamme e papà, di bambine e bambini (…) i bambini vanno educati sul modello della famiglia naturale…altre formule strane non mi piacciono».  Quando a Verona, sempre lo scorso febbraio, è stato accolto il “Bus per la Libertà”, cioè un pullman con la scritta “Non confondete l’identità sessuale dei bambini” a cui non era stato invece dato il permesso di sostare a Torino, Fontana è intervenuto dicendo: «Dispiace che l’ideologica gender entri prepotentemente nelle pratiche comunali. Come vicesindaco di Verona, diversamente dagli amministratori di Torino, Domenica mattina sono stato in piazza Bra ad accogliere il pullman degli amici di CitizenGo». E ancora, su Facebook: «La prima e fondamentale educazione è un DIRITTO delle famiglie e non spetta né allo Stato, né alle scuole né ai mass media. Come disse Chesterton (Gilbert Keith Chesterton, scrittore inglese di fine Ottocento, ndr): “Verrà un tempo in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”. Chi difende la normalità oggi è un eroe!».

pride-giugno-2015_contro-manifestazione-

Lorenzo Fontana al “Family Pride” di Verona nel giugno 2015. Ci sono, tra gli altri, alcuni esponenti dell’associazione integralista cattolica Christus Rex, ci sono Yari Chiavenato (ex responsabile di Forza Nuova con guai giudiziari per risse e aggressioni, indagato per il manichino nero impiccato allo stadio di Verona) e Luca Castellini (un capo degli ultrà che è anche il coordinatore del Nord Italia di Forza Nuova).

Fontana ha diversi legami con i gruppi dell’estrema destra veronese e con l’integralismo cattolico. Sempre a Verona ha partecipato ad esempio ad alcune iniziative di Fortezza Europa, associazione nata quando un gruppo di militanti della sezione veronese di Forza Nuova aveva deciso di sostenere Federico Sboarina (sostenuto da Fontana, che ne è diventato vicesindaco) alle amministrative del 2017. Festung Europa, in tedesco, era il termine impiegato dalla propaganda del Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale per indicare l’Europa nazista: la parte di Europa continentale dominata dalla Germania in contrapposizione con gli Alleati anglosassoni. Nel 2015 lo si vedeva invece al “Family Pride” con alcuni celebri esponenti della destra radicale locale.

 

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3 minuti fa, Aut ha scritto:

 

Il ministro più di destra del nuovo governo

Chi è e che cosa pensa Lorenzo Fontana, nuovo ministro della Famiglia e della Disabilità, "veronese e cattolico"

BANZAILIQSOLD1_20180601094851650.jpg
 Lorenzo Fontana con Matteo Salvini a Strasgurgo, nel 2015 (ANSA)
 
 
 

Lorenzo Fontana è stato scelto come nuovo ministro della Famiglia e della Disabilità nel governo appoggiato da Movimento 5 Stelle e Lega. Fontana ha 38 anni, è un deputato della Lega ed è stato eletto la prima volta al Parlamento lo scorso 4 marzo dopo aver trascorso due mandati al Parlamento europeo. Fontana è anche vicesindaco di Verona, vicepresidente della Camera dei deputati, vice segretario federale della Lega ed è un “veronese e cattolico”, come scrive su Twitter, con posizioni molto radicali su aborto, diritti delle donne, diritti LGBTI e richiedenti asilo, tra le altre cose.

Nel suo sito Fontana scrive di essersi avvicinato alla politica e alla Lega quando aveva sedici anni. A 22 anni è stato eletto consigliere della terza circoscrizione del comune di Verona, a 27 anni consigliere comunale e a 29 anni è arrivato al Parlamento Europeo, poi rieletto nel 2014 quando la Lega Nord è entrata nel Gruppo ENF (Europa delle Nazioni e delle Libertà) con il Front National di Marine Le Pen («Un’alleanza storica che ho contribuito a stipulare», dice Fontana). Scrive anche di essere sposato (l’ex sindaco di Verona Flavio Tosi aveva celebrato il rito civile e Salvini era suo testimone), di avere una figlia e una laurea in Scienze politiche. E ancora: «Oltre alla passione politica, questi anni sono legati ad un’altra grande passione: il tifo per l’Hellas Verona, rigorosamente e da sempre in curva sud». A Verona per i politici non è insolito dichiarare fedeltà alla squadra e allo stadio, che sono sempre stati un vivaio dell’estrema destra.

 

Verona, dove comanda l’estrema destra

Sui social network e in televisione Fontana parla di famiglia intesa come famiglia cosiddetta naturale (quindi tra un uomo e una donna, gli unici che possono procreare), è contro il diritto delle donne di interrompere una gravidanza, invoca l’arcangelo Michele per «difenderci nella battaglia» (l’arcangelo Michele è quello che conduce gli angeli nella battaglia contro il drago, cioè il demonio), pubblica foto di sante e di santi, dello stadio, il 25 aprile festeggia San Marco e non il 25 aprile e cita articoli ripresi da quotidiani come La Verità e Il Populista.

sm.png

Fontana ha fatto campagna elettorale per il referendum sull’autonomia del Veneto, per rendere più permissive le leggi sulla legittima difesa, contro lo ius soli. Gli piacciono Marine Le Pen in Francia e Vladimir Putin in Russia («Da parte mia sono stato favorevolmente impressionato da tante dichiarazioni di Putin e dal grande risveglio religioso cristiano registrato nel Paese, frutto indubbiamente di una reazione ai settant’anni di regime sovietico. Ho visto in questo una luce anche per noi occidentali, che viviamo la grande crisi dei valori, immersi come siamo in una società dominata culturalmente dal relativismo etico, che può essere spietato come mostra la cronaca di questi giorni»). Ha tifato per Viktor Orbán alle elezioni in Ungheria, per il Partito della Libertà Austriaco, nazionalista e di destra, e contro l’entrata della Turchia nell’Unione Europea.

orban-680x663.png

Sul suo sito Fontana rimanda anche a un’associazione “culturale e di promozione sociale” che si chiama Reazione Identitaria, di cui però non si trovano molte notizie. Il Post ha inviato una richiesta alla mail dell’associazione, senza però ottenere risposte.

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Si dice che l’associazione raccoglie donazioni per «tre importanti temi»: cultura identitaria («legata ai nostri territori e alla valorizzazione delle autonomie locali»); tutela delle minoranze cristiane nel mondo («il trattamento riservato alle minoranze cristiane nel mondo è, in alcune aree geografiche, di odio e violenza, se non di una vera e propria persecuzione»); aiuto alle famiglie bisognose italiane («sappiamo bene quanto fanno la Chiesa Cattolica, e molte associazioni cattoliche, per alleviare le difficoltà che tanti nostri connazionali vivono per colpa della crisi economica di questi anni»).

Lo scorso febbraio Fontana ha pubblicato un libro sulla denatalità intitolato «La culla vuota della civiltà. All’origine della crisi», per una casa editrice veronese, con Ettore Gotti Tedeschi (ex presidente dello Ior) e con prefazione di Matteo Salvini. Nel libro si dice che «il destino degli italiani rischia l’estinzione. Complici le politiche lungimiranti degli ultimi anni e la precisa scelta di colmare il gap demografico con i flussi migratori». In una recente intervista Fontana ha parlato di «sostituzione etnica» che porta a «un annacquamento devastante dell’identità del Paese che accoglie». Fontana lega sempre la questione del calo della natalità («che sta producendo numeri da guerra») a quella delle migrazioni intese come invasione, usando un linguaggio che rimanda alla guerra e associando spesso automaticamente l’islam al terrorsismo: «A sinistra», ha scritto su Facebook, «vorrebbero compensare il calo demografico importando immigrati, ma la società multiculturale ha fallito, è la società ideale per chi vuole arrivare a comandare senza che nessuno dia fastidio, è una dittatura leggera».

Lo scorso febbraio a Verona è stato organizzato il primo “Festival per la Vita” in Gran Guardia, uno degli edifici più prestigiosi della città, da un’organizzazione che si chiama Pro Vita e che ha diversi legami con Forza Nuova. Fontana ha partecipato augurandosi che in futuro potranno esserci nuove edizioni perché «queste sono cose che portano benedizione sulla città». E poi ha parlato di «inverno demografico», ha spiegato che «quella per la vita è la battaglia finale», una battaglia che deve essere «culturale, per la nazione, per il popolo e per proseguire con la nostra civiltà», dato che i «nostri popoli sono sotto attacco»: «Ogni anno scompare dall’Italia una città come Padova, di 240 mila abitanti. Siamo ai livelli del 1917-18. Oggi non c’è la Prima guerra mondiale, ma una guerra culturale». Ha detto che è stato creato «un uomo artificiale, senza più tradizioni né valori: single, solo, consumatore, e schiavo, senza vincoli sociali né corpi intermedi. Questo è l’uomo che si deve adeguare agli schemi dell’ultracapitalismo globalista. Questo è l’uomo figlio dell’individualismo». I valori da difendere «sono quelli della Chiesa cattolica», altrimenti aumenterà l’islamizzazione. Il suo auspicio è infine il ritorno «a un’Europa cristiana».

Di conseguenza Fontana è contro il diritto delle donne all’autodeterminazione (a fine maggio ha partecipato alla Marcia per Vita di Roma in cui si spiegava che «l’aborto è la prima causa di femminicidio nel mondo»), è contro l’eutanasia (è stato molto attivo sul caso di Alfie Evans: «Se non si rispetta la vita dal concepimento alla fine naturale, si arriva ad aberrazioni»), contro le adozioni da parte do coppie omosessuali e contro la cosiddetta ideologia del gender: (che non esiste e che è semmai il tentativo di superamento degli stereotipi di genere): L’Arena di oggi ha spiegato che «la resistenza oggi è contro chi vorrebbe un mondo al contrario, un mondo che vorrebbe negare l’esistenza di mamme e papà, di bambine e bambini (…) i bambini vanno educati sul modello della famiglia naturale…altre formule strane non mi piacciono».  Quando a Verona, sempre lo scorso febbraio, è stato accolto il “Bus per la Libertà”, cioè un pullman con la scritta “Non confondete l’identità sessuale dei bambini” a cui non era stato invece dato il permesso di sostare a Torino, Fontana è intervenuto dicendo: «Dispiace che l’ideologica gender entri prepotentemente nelle pratiche comunali. Come vicesindaco di Verona, diversamente dagli amministratori di Torino, Domenica mattina sono stato in piazza Bra ad accogliere il pullman degli amici di CitizenGo». E ancora, su Facebook: «La prima e fondamentale educazione è un DIRITTO delle famiglie e non spetta né allo Stato, né alle scuole né ai mass media. Come disse Chesterton (Gilbert Keith Chesterton, scrittore inglese di fine Ottocento, ndr): “Verrà un tempo in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”. Chi difende la normalità oggi è un eroe!».

pride-giugno-2015_contro-manifestazione-

Lorenzo Fontana al “Family Pride” di Verona nel giugno 2015. Ci sono, tra gli altri, alcuni esponenti dell’associazione integralista cattolica Christus Rex, ci sono Yari Chiavenato (ex responsabile di Forza Nuova con guai giudiziari per risse e aggressioni, indagato per il manichino nero impiccato allo stadio di Verona) e Luca Castellini (un capo degli ultrà che è anche il coordinatore del Nord Italia di Forza Nuova).

Fontana ha diversi legami con i gruppi dell’estrema destra veronese e con l’integralismo cattolico. Sempre a Verona ha partecipato ad esempio ad alcune iniziative di Fortezza Europa, associazione nata quando un gruppo di militanti della sezione veronese di Forza Nuova aveva deciso di sostenere Federico Sboarina (sostenuto da Fontana, che ne è diventato vicesindaco) alle amministrative del 2017. Festung Europa, in tedesco, era il termine impiegato dalla propaganda del Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale per indicare l’Europa nazista: la parte di Europa continentale dominata dalla Germania in contrapposizione con gli Alleati anglosassoni. Nel 2015 lo si vedeva invece al “Family Pride” con alcuni celebri esponenti della destra radicale locale.

 

Medioevo is coming.

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1 minuto fa, Beat Takeshi ha scritto:

Medioevo is coming.

 

– È contro il diritto delle donne all’autodeterminazione
– È contro il diritto delle donne all'interruzione di gravidanza, 
– Insiste molto sull'idea che le donne (italiane, si intende) non facciano abbastanza figli, che lega sempre al quello delle migrazioni intese come invasione 
– Ama molto l'espressione «sostituzione etnica»
– È contro l’eutanasia
– È contro al tentativo di superamento degli stereotipi di genere
– Ha diversi legami con i gruppi dell’estrema destra
– Potete indovinare la sua posizione sulle famiglie omogenitoriali, e sulle persone omosessuali in generale

 

 

Ma ha anche dei difetti

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Adesso, Aut ha scritto:

 

– È contro il diritto delle donne all’autodeterminazione
– È contro il diritto delle donne all'interruzione di gravidanza, 
– Insiste molto sull'idea che le donne (italiane, si intende) non facciano abbastanza figli, che lega sempre al quello delle migrazioni intese come invasione 
– Ama molto l'espressione «sostituzione etnica»
– È contro l’eutanasia
– È contro al tentativo di superamento degli stereotipi di genere
– Ha diversi legami con i gruppi dell’estrema destra
– Potete indovinare la sua posizione sulle famiglie omogenitoriali, e sulle persone omosessuali in generale

 

 

Ma ha anche dei difetti

Ma non sono fasci.

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1 minuto fa, Aut ha scritto:

 

– È contro il diritto delle donne all’autodeterminazione
– È contro il diritto delle donne all'interruzione di gravidanza, 
– Insiste molto sull'idea che le donne (italiane, si intende) non facciano abbastanza figli, che lega sempre al quello delle migrazioni intese come invasione 
– Ama molto l'espressione «sostituzione etnica»
– È contro l’eutanasia
– È contro al tentativo di superamento degli stereotipi di genere
– Ha diversi legami con i gruppi dell’estrema destra
– Potete indovinare la sua posizione sulle famiglie omogenitoriali, e sulle persone omosessuali in generale

 

 

Ma ha anche dei difetti

Direi l'italiano medio.

 

Ho qualche dubbio, tipo riguardo alla musica che ascolta

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Adesso, Mr.Simpatia11 ha scritto:

Direi l'italiano medio.

 

Ho qualche dubbio, tipo riguardo alla musica che ascolta

 

 

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«A sinistra», ha scritto (Lorenzo Fontana, neoministro per le disabilità) su Facebook, «vorrebbero compensare il calo demografico importando immigrati, ma la società multiculturale ha fallito, è la società ideale per chi vuole arrivare a comandare senza che nessuno dia fastidio, è una dittatura leggera»

 

che dite? gli facciamo studiare 2000-3000 anni di storia delle popolazioni in italia? comprendendo le invasioni barbariche e tutto il resto? questo pensa ancora che esista una "popolazione italiana"?

 

 

 

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32443 messaggi
3 minuti fa, Aut ha scritto:

 

– È contro il diritto delle donne all’autodeterminazione
– È contro il diritto delle donne all'interruzione di gravidanza, 
– Insiste molto sull'idea che le donne (italiane, si intende) non facciano abbastanza figli, che lega sempre al quello delle migrazioni intese come invasione 
– Ama molto l'espressione «sostituzione etnica»
– È contro l’eutanasia
– È contro al tentativo di superamento degli stereotipi di genere
– Ha diversi legami con i gruppi dell’estrema destra
– Potete indovinare la sua posizione sulle famiglie omogenitoriali, e sulle persone omosessuali in generale

 

 

Ma ha anche dei difetti

 

Anche lui diversamente di sinistra come gli elettori del m5s?

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I diritti civili non interessano, l’omofobia invece ha un ministro

#

Secondo un ben noto luogo comune della destra e non solo, la sinistra perde perché si occupa eccessivamente dei diritti civili.

Vale la pena di ripetere per l’ennesima volta che i diritti civili e i diritti sociali non solo sono compatibili, ma crescono gli uni con gli altri. Le lotte contro le discriminazioni, peraltro, hanno una stessa struttura concettuale e una stessa finalità, sia che riguardino le condizioni materiali, sia che affrontino questioni democratiche e di ordine esistenziale.

Ciò che colpisce è che questa ultradestra che ora va al governo denigri i diritti civili ma scelga come ministro alla famiglia un esponente ultraclericale che milita in «Reazione identitaria», che battezza i convegni di Provita (associazione collegata a Forza Nuova), seguace di Putin e delle sue orrenda scelte contro i diritti liberali.

Quindi, a questa destra interessano eccome i diritti civili. A questa ultradestra interessa in particolare negarli.

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Un ministro dell'istruzione con la laurea? Un avvocato alla giustizia? Un ministro della salute che non si è fermato al diploma? Ma che si sono messi in testa lega e 5stelle?

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4 minuti fa, cgh ha scritto:

Un ministro dell'istruzione con la laurea? Un avvocato alla giustizia? Un ministro della salute che non si è fermato al diploma? Ma che si sono messi in testa lega e 5stelle?

Si ma continua la lista però .... .asd

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5 minuti fa, cgh ha scritto:

Un ministro dell'istruzione con la laurea? Un avvocato alla giustizia? Un ministro della salute che non si è fermato al diploma? Ma che si sono messi in testa lega e 5stelle?

 

comment-reply-004-badass-over-here.jpg

 

 

 

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Nemmeno hanno cominciato ... sefz

 

Rottura nel M5s: in 50 pronti a votare provvedimento per provvedimento

Rivolta contro Di Maio e la struttura che gestisce il Movimento, a rischio la maggioranza al Senato. "Serve maggiore collegialità"

 

Non c'è stato nemmeno il tempo di assistere al giuramento del nuovo governo. Lo strappo nel Movimento 5 Stelle, già nell'aria da tempo, si è concretizzato proprio nelle ore in cui l'esecutivo Conte ha visto la luce. Cinquanta parlamentari, quelli dell'ala dura e pura, si sono scagliati contro Luigi Di Maio e contro la struttura che gestisce il Movimento e si sono detti pronti a valutare "punto su punto le leggi da votare".

La rivolta è emersa nei giorni scorsi durante l'assemblea dei grillini. Tanti hanno denunciato poca collegialità, soprattutto dopo il passo falso sull'impeachment del Capo dello Stato. Ma anche la gestione tutta "verticistica" del nodo Savona non è piaciuta. "Non possiamo scoprire le cose da Barbara D'Urso, caro Luigi", attacca sulle pagine de La Stampa la sarda Emanuela Corda. Un pensiero condiviso da molti e ora la rivolta mette a rischio la maggioranza in Senato, dove i numeri sono risicati.

Sotto tiro non c'è solo il capo politico del Movimento, ma anche i suoi più stretti collaboratori, in particolare Davide Casaleggio e Rocco Casalino, capo della struttura comunicativa. "Due non eletti", come tuonano i ribelli, secondo quanto riportato dal Messaggero. "Non firmeremo fiducie in bianco - sostengono -, ma Luigi non è in discussione al momento. Dobbiamo solo liberarlo dall'abbraccio mortale dello staff. Solo così potrà dimostrare di essere un vero leader".

 

Tgcom24

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9 minuti fa, cgh ha scritto:

Un ministro dell'istruzione con la laurea? Un avvocato alla giustizia? Un ministro della salute che non si è fermato al diploma? Ma che si sono messi in testa lega e 5stelle?

...  ma hanno già fallito... torniamo alle urne :haha:

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Rocco Casalino sarà il portavoce della Presidenza del Consiglio.

 

E niente, fa già ridere così.

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2 minuti fa, - Domenico - ha scritto:

Rocco Casalino sarà il portavoce della Presidenza del Consiglio.

 

E niente, fa già ridere così.

ma non erano una manica di omofobi?

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4 minuti fa, - Domenico - ha scritto:

Rocco Casalino sarà il portavoce della Presidenza del Consiglio.

 

E niente, fa già ridere così.

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Joined: 26-May-2011
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5 minuti fa, - Domenico - ha scritto:

Rocco Casalino sarà il portavoce della Presidenza del Consiglio.

 

E niente, fa già ridere così.

AHAHAHAHAHAAHHAHAHAHH!

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1 minuto fa, hopper ha scritto:

 

 

Il dono della sintesi sefz

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1 minuto fa, Beat Takeshi ha scritto:

AHAHAHAHAHAAHHAHAHAHH!

La richiesta di messa in stato di accusa di Mattarella era un’idea di Casalino e Dettori

Il capo della comunicazione e il responsabile dei social media dei 5 Stelle sarebbero dietro le dichiarazioni di Luigi Di Maio

31 Mag. 2018
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Joined: 27-May-2011
131590 messaggi

Rocco Casalino sarà il portavoce della Presidenza del Consiglio.

11:18 - 1 giu 2018

 

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