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Topic politico III: una nuova speranza

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Lo staff di TifosiBianconeri (a.k.a. L'Apparato), nella sua infinita saggezza, ha deciso di approvare la riapertura di questo spazio destinato a discutere della situazione politica italiana.
Come ben sapete questo topic ha vissuto varie vite, che si sono sempre interrotte a causa di prolungati flame tra utenti.
Naturalmente la riapertura comporta nuove regole. Lo staff non vuole aumentare i livelli delle barre di avvertimento a causa di un topic che nulla ha a che fare con l'argomento principale del forum. Non ci saranno richiami o tacche. Quindi dovrete automoderarvi e al primo accenno di flame interrompere il dialogo con i flamer.
Gli utenti che non rispetteranno questa regola saranno esclusi dalla partecipazione dal topic tramite ban.
Se lo staff dovesse ritenere che la situazione è ritornata ingestibile, provvederà immediatamente alla chiusura definitiva del topic, senza possibilità di nuove riaperture.
Buona discussione.

Message added by Paglia

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Facciamo finta che questa situazione rimanga inalterata fino a gennaio: il governo va avanti con la sua idea di manovra, l'Europa continua a non approvare le scelte economiche italiane ecc

A dicembre o gennaio finisce l'effetto "calmante" del QE, il principale compratore del debito italiano si fa da parte. Cosa succede?

I rialzi dello spread che abbiamo avuto fino ad adesso sono stati abbastanza contenuti rispetto a quelli del 2011.. una volta finito l'aiuto di Draghi, dove andremo a finire?

 

 

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59 minuti fa, Ilcampodice36 ha scritto:

Niente?

 

sei uno stalker

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23 minuti fa, Paglia ha scritto:

Facciamo finta che questa situazione rimanga inalterata fino a gennaio: il governo va avanti con la sua idea di manovra, l'Europa continua a non approvare le scelte economiche italiane ecc

A dicembre o gennaio finisce l'effetto "calmante" del QE, il principale compratore del debito italiano si fa da parte. Cosa succede?

I rialzi dello spread che abbiamo avuto fino ad adesso sono stati abbastanza contenuti rispetto a quelli del 2011.. una volta finito l'aiuto di Draghi, dove andremo a finire?

 

 

 

com'era quel giocatore preso da Cairo? mh 

 

Nk... mh 

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21 minuti fa, Paglia ha scritto:

Facciamo finta che questa situazione rimanga inalterata fino a gennaio: il governo va avanti con la sua idea di manovra, l'Europa continua a non approvare le scelte economiche italiane ecc

A dicembre o gennaio finisce l'effetto "calmante" del QE, il principale compratore del debito italiano si fa da parte. Cosa succede?

I rialzi dello spread che abbiamo avuto fino ad adesso sono stati abbastanza contenuti rispetto a quelli del 2011.. una volta finito l'aiuto di Draghi, dove andremo a finire?

 

 

Troppo complicato da prevedere. Diciamo che ceteris paribus (i.e. con tensioni enormi su commercio internazionale, Brexit punitiva e spinta ai rialzi dei rendimenti nel resto del mondo, a cominciare da USA) dovremmo essere all'inizio della crisi che farà saltare il banco (leggi: il governo). Scossone sui rendimenti (non ai 500 e passa del periodo di Monti ma 400 credo lo vedremo) e procedura della UE in pieno svolgimento con rischio multe. A quel punto la domanda vera è quale sia la costituency più forte di Salvini: pensionati e postfasci, o le PMI del centronord, e soprattutto queste cosa vogliono. Se queste vogliono uscita dall'euro il governo salta perchè tra M5S e parte della Lega (soprattutto) qualcuno si sfilerà (e non ci sono altre stampelle in parlamento), se vogliono pararsi il c**o da una crisi folle Salvini staccherà la spina (mia scommessa: non sarà lui ma nel partito identificherà qualche "traditore" che approverà un governo di responsabili, e qualche altro arriverà dagli onorevoli al secondo mandato M5S). Però reggono almeno fino a dopo le elezioni europee, credo staccheranno sulla prossima manovra. Nel frattempo un altro anno di palla in tribuna

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Che schifo quel cialtrone leghista, altra figura di merda in europa

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59 minutes ago, Paglia said:

Facciamo finta che questa situazione rimanga inalterata fino a gennaio: il governo va avanti con la sua idea di manovra, l'Europa continua a non approvare le scelte economiche italiane ecc

A dicembre o gennaio finisce l'effetto "calmante" del QE, il principale compratore del debito italiano si fa da parte. Cosa succede?

I rialzi dello spread che abbiamo avuto fino ad adesso sono stati abbastanza contenuti rispetto a quelli del 2011.. una volta finito l'aiuto di Draghi, dove andremo a finire?

 

 

come scrive @Ilcampodice36 è complicato da prevedere.

ma un'altra ipotesi potrebbe essere: scommettere forte sulla vittoria dei vari criptofascismi europei a maggio.

nel frattempo: non ripagare il debito (e non riconoscere gli interessi).

o pagare delle quote simboliche, come abbiamo fatto negli anni '30 del secolo scorso.

magari selettivamente, come in un fallimento.

no alla bce e alle istituzioni finanziarie considerate ostili, con l'argomento del furto di sovranità.

sì ai cittadini italiani: prima gli italiani!

se l'abbandono della moneta unica diventa una prospettiva (più) credibile, chi esce prima (probabilmente) guadagna in termini relativi.

svaluta il debito (anche se cittadini italiani comprassero tutto il debito ripudiato) e "svaluta" la nuova moneta.

se questo scenario apocalittico dovesse diventare plausibile (e qualcuno che ci spera tra i gialloverdi c'è) il presidente della repubblica non potrebbe non intervenire, secondo me.

sarebbe un colpo di stato, per quanto non convenzionale.

d'altra parte, l'argomento sarebbe: la volontà espressa dei popoli europei.

ricorderebbe un po' la brexit, una scelta irrazionale ma suffragata...

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Non sono ssingheri o negri quindi va bene

Salvini ancora tace dentro al suo giacchettino Pivert

 

 

 

I camerati abusivi di CasaPound: parenti e amici vivono gratis nel centro di Roma

Il Grand Hotel dei neofascisti: Iannone ha messo lì la moglie. Di Stefano il fratello. Emergenza abitativa risolta. Sì, ma per i propri cari

I camerati abusivi di CasaPound: parenti e amici vivono gratis nel centro di Roma  

Grand Hotel CasaPound. Nel cuore della capitale, con vista sulle cupole della basilica di Santa Maria Maggiore, la stazione Termini dietro l’angolo. Loro, i fascisti del terzo millennio che puntano a portare “guerrieri” in Parlamento, la chiamano «ambasciata d’Italia nel quartiere multietnico della capitale». Ma il palazzo sede ufficiale di CasaPound è un edificio pubblico occupato senza titolo dal 27 dicembre 2003. In più di quattordici anni neanche un tentativo di sgombero. E non si tratta di un appartamentino popolare in uno dei quartieri periferici, là dove il partito di Simone Di Stefanopunta a raccogliere consensi alle prossime elezioni. Si tratta invece di sessanta vani, almeno una ventina di appartamenti in una zona dove i prezzi di mercato sono tra i più alti di Roma. Sei piani, una quarantina di finestre con affaccio sulla centralissima via Napoleone III, una terrazza con vista mozzafiato. Una sala per gli incontri politici all’ultimo piano dove ospitare presentazione di libri, conferenze stampa e confronti in diretta streaming con le star del giornalismo.

Il Grand Hotel dei neofascisti non ha prezzi popolari. «Un appartamento normale per una famiglia con due camere da letto in via Napoleone III? Non meno di 1.100 euro al mese», spiega all’Espresso una agenzia immobiliare di piazza Vittorio. Un valore sul mercato degli affitti di circa 25 mila euro al mese - includendo anche gli spazi per le iniziative politiche - 300 mila all’anno, più di quattro milioni nei 14 anni di occupazione abusiva. Soldi che ha perso il Demanio, ovvero lo Stato, proprietario dell’immobile.

Il Comune di Roma nel 2007 aveva inserito il palazzo in una lista di occupazioni da parte di famiglie in emergenza abitativa. Nell’aprile del 2016 il commissario straordinario Francesco Tronca aveva compilato una shortlist di 16 immobili da sgomberare, rispetto ai quasi cento edifici occupati abusivamente nella capitale. La sede di CasaPound, però, era inclusa in una più ampia lista, non interessata in quel momento da operazioni di sgombero. La decisione su questi altri immobili era rinviata a «successivi provvedimenti». Da allora nulla è accaduto, qui.

 

Invece gli etiopi e gli eritrei che occupavano via Curtatone - poco distante - sono stati cacciati via manu militari la scorsa estate, lasciando in strada famiglie con bambini e anziani. Per la felicità di Simone Di Stefano, che lo scorso agosto dichiarò: «Giusto sgomberarli». Per gli abusivi di CasaPound i parametri però sono altri. Il Comune di Roma non ha fatto nulla: «Non è mai stato realizzato un censimento delle famiglie che abitano in via Napoleone III», spiegano gli uffici capitolini, che aggiungono: «Nessuno ce lo ha richiesto». Censire le famiglie, individuando le fragilità sociali, è l’atto che normalmente la Prefettura chiede prima di liberare un edificio occupato. Passaggio necessario, soprattutto dopo l’ultima circolare del Ministero dell’Interno che impone ai Comuni di trovare soluzioni abitative per le famiglie obbligate a lasciare uno stabile occupato. Ma nel caso di CasaPound nessuno sa chi vive nell’edificio nel quartiere dell’Esquilino. E nessuno sa se qui abbiano preso casa famiglie veramente in stato di bisogno. Quell’edificio è un’isola abusiva di fatto sconosciuta, mai censita. Invisibile, tanto da essere stata curiosamente esclusa, nel 2010, dalla mappatura degli edifici occupati abusivamente compilata dalla Commissione sicurezza di Roma Capitale, all’epoca della giunta guidata da Gianni Alemanno.

Abusivi, ma “per necessità”, sostengono da sempre i militanti della tartaruga frecciata. È così? All’Espresso risultano residenti nel palazzo occupato i vertici nazionali dell’organizzazione di estrema destra. A partire dal candidato premier Simone Di Stefano, che al momento della presentazione delle liste per le politiche del 2013 ha dichiarato come residenza anagrafica proprio via Napoleone III, civico 8. C’è poi la moglie del presidente Gianluca Iannone, Maria Bambina Crognale, che alla Camera di Commercio nel 2014 aveva dichiarato quello stesso domicilio nelle schede delle società dove ancora oggi ha ruolo di rilievo. È una delle socie della catena di ristoranti “Angelino dal 1899”, con locali nella capitale, a pochi passi dal Colosseo, vicino alla stazione centrale di Milano, a Malaga e a Lima, in Perù. Un piccolo impero della ristorazione. E, ancora, tanti altri volti noti dell’estremismo di destra romano, infilati nelle liste elettorali durante le ultime elezioni comunali del 2016. Tutti in “emergenza abitativa”?

Il Grand Hotel CasaPound è poi la sede amministrativa di cooperative e associazioni, parte integrante di quel network creato dal movimento politico nel corso degli anni. CasaPound è probabilmente la lista elettorale con più metri quadrati a disposizione nella capitale per l’attività politica.

«CasaPound? È un’isola, non interagiscono con il quartiere», spiega un commerciante, che lavora all’Esquilino dal 1988. «Escono solo quando serve politicamente», aggiunge. Come a metà febbraio, quando in una trentina hanno organizzato una delle tante “passeggiate per la sicurezza”: una sfilata a uso e consumo di fotografi e operatori, con spintoni e insulti verso una ragazza che aveva provato a contestare il taglio xenofobo del sit-in. Una trentina di militanti, foto di rito nel centro dei giardinetti, un giro di piazza Vittorio e poi di nuovo chiusi nell’edificio di via Napoleone III. Poco prima, accanto ai rituali slogan anti migrazione, Davide Di Stefano - fratello del candidato premier che nel 2011 rivendicava con orgoglio: «Io abito qui». Gratis, in un edificio pubblico.
Il palazzo di via Napoleone III non è solo un ottimo alloggio a costo zero per militanti e vertici del movimento. È diventato il vero simbolo di CasaPound, un avamposto nel cuore della capitale. Quando, a fine gennaio, girò la voce di un possibile sgombero, Gianluca Iannone spiegò senza mezzi termini: «Sarebbe un atto di guerra. Ma se non altro vorrà dire che, in un’epoca ignobile come questa, anche noi avremo la possibilità di morire per un’idea».

La scelta di mettere l’avamposto nazionale nel cuore del quartiere più multietnico di Roma ha sempre avuto un significato altamente politico per il movimento ultradestra. Il problema però è un altro: in questi quattordici anni nessuno ha affrontato seriamente la questione. Gli abusivi di CasaPound hanno potuto vivere e agire politicamente nel cuore della capitale senza mai pagare neanche un euro per gli spazi e senza che nessuno bussasse alla loro porta per chiedere il conto. Dopo l’occupazione del 27 dicembre 2003 il Miur - il dicastero che ha in carico l’edificio - ha presentato una denuncia informando il Prefetto e l’avvocatura dello Stato, chiedendo lo sgombero. Pochi mesi dopo, però, nel maggio del 2004, viale Trastevere ha comunicato all’Agenzia del Demanio di voler riconsegnare il palazzo “per cessate esigenze istituzionali”: richiesta respinta proprio per via dell’occupazione abusiva di CasaPound. Da allora, spiegano all’Espresso gli uffici del Miur, «il ministero non ha intrapreso azioni per rientrare in possesso dell’immobile», salvo sollecitare nel 2008 «le autorità competenti in merito alla denuncia, richiedendo ancora una volta lo sgombero». Atti che - a quanto sembra - non hanno avuto conseguenze, tanto che oggi la Prefettura di Roma segnala che «non ci sono provvedimenti dell’autorità giudiziaria» sull’immobile.

Nel frattempo i militanti di destra sono diventati padroni incontrastati dello stabile. Gli ex uffici si sono trasformati in appartamenti, con l’installazione di telecamere di videosorveglianza all’ingresso. Sulla facciata del palazzo è comparsa l’enorme scritta in pietra - abusiva anche quella - in stile ventennio: “CasaPound”. Demanio e Ministero dell’Istruzione oggi si rimpallano le responsabilità: l’agenzia che gestisce gli immobili dello Stato sottolinea di aver chiesto al Miur di adoperarsi contro l’occupazione abusiva. Il Miur, dal canto suo, sostiene di non avere più in carico il bene e che il palazzo è «rientrato nella sfera di competenza dell’Agenzia del Demanio».

La situazione sembrava potersi sbloccare nel 2009, ma non nella direzione sperata. Un anno dopo l’elezione a sindaco di Gianni Alemanno, il Demanio accetta di inserire il bene in un protocollo d’intesa col Comune di Roma, con l’intenzione di cederlo al Campidoglio per 11 milioni e 800 mila euro. L’operazione viene inserita con discrezione in un pacchetto di permute di immobili, ex caserme e terreni demaniali. Ma non passa inosservata.

L’opposizione di sinistra già vede il palazzo, una volta acquistato da Alemanno, concesso in comodato d’uso ai neofascisti. Così l’accordo salta tra le polemiche e tutto resta come prima. Intanto i solleciti inviati dal ministero in Prefettura e ai carabinieri sono sempre rimasti lettera morta. Ma l’aura di intoccabilità della sede di CasaPound non finisce qui. Le utenze di acqua e luce, ad esempio, sono attive nonostante il decreto Lupi del 2014 richieda l’esistenza di un titolo abitativo valido per l’allaccio delle utenze.

Nel 2004 vi fu un primo distacco, per disattivare le vecchie utenze Acea e Telecom intestate al ministero. Il 10 febbraio del 2016 la Polizia di Stato ha fornito il supporto per il taglio delle forniture, poi però misteriosamente riallacciate. Acea - società partecipata al 51 per cento dal Comune di Roma - non vuole commentare la questione trincerandosi dietro alla privacy: «Alla luce dei vincoli di riservatezza gravanti sull’Azienda non è consentito fornire informazioni circa la titolarità e lo stato di specifiche posizioni», è la burocratica risposta. Impossibile, dunque, sapere a chi siano intestate oggi le utenze. E chi le paga, se qualcuno le paga.

Nessun soggetto istituzionale ha mai predisposto una stima del danno erariale causato dall’occupazione del palazzo di via Napoleone III. E tra gli sgomberi che le autorità hanno in programma nella capitale, su quello di CasaPound resta sempre il timbro “non prioritario”. 

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E ci siamo giocati pure l'outlook stabile

 

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31 minuti fa, orcaloca ha scritto:

come scrive @Ilcampodice36 è complicato da prevedere.

ma un'altra ipotesi potrebbe essere: scommettere forte sulla vittoria dei vari criptofascismi europei a maggio.

nel frattempo: non ripagare il debito (e non riconoscere gli interessi).

o pagare delle quote simboliche, come abbiamo fatto negli anni '30 del secolo scorso.

magari selettivamente, come in un fallimento.

no alla bce e alle istituzioni finanziarie considerate ostili, con l'argomento del furto di sovranità.

sì ai cittadini italiani: prima gli italiani!

se l'abbandono della moneta unica diventa una prospettiva (più) credibile, chi esce prima (probabilmente) guadagna in termini relativi.

svaluta il debito (anche se cittadini italiani comprassero tutto il debito ripudiato) e "svaluta" la nuova moneta.

se questo scenario apocalittico dovesse diventare plausibile (e qualcuno che ci spera tra i gialloverdi c'è) il presidente della repubblica non potrebbe non intervenire, secondo me.

sarebbe un colpo di stato, per quanto non convenzionale.

d'altra parte, l'argomento sarebbe: la volontà espressa dei popoli europei.

ricorderebbe un po' la brexit, una scelta irrazionale ma suffragata...

Non mi sembra ti siano molto chiare le conseguenze di quello che proponi. In due parole? Uscita dall’euro, i tuoi risparmi vengono ridenominati e perdono il 30% del valore il giorno dopo, le pensioni e gli stipendi pubblici vengono pagati con carta da cesso, inverno nucleare lungo almeno 3-4 anni. The end. Il che, non fosse che ho appena comprato casa e vorrei godermela prima di dover emigrare di nuovo, non mi dispiacerebbe nemmeno, così tutti i vari parassituncoli che si lamentano di quanto stiano male oggi malgrado sanità pubblica e ricchezza altissima (quelli che a 35 anni stanno a casa e fanno spendere i soldi ai genitori in TV da 3000 euro invece che in corsi seri...ne conoscete tutti almeno uno, e se non lo conoscete siete voi...) proverebbero cosa significa stare male davvero

Modificato da Ilcampodice36

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18 minutes ago, Aut said:

Non sono ssingheri o negri quindi va bene

Salvini ancora tace dentro al suo giacchettino Pivert

I camerati abusivi di CasaPound: parenti e amici vivono gratis nel centro di Roma

pezzi di M***A

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6 minuti fa, Shaka ha scritto:

 

E ci siamo giocati pure l'outlook stabile

 

Finirà nel sangue. Va solo capito se questi sono pagati per regalare l’italia (meglio: il suo risparmio privato, che è il vero target) a Putin, Trump e i potentati economici che ci sono dietro o sono solo troppo stupidì per capirlo

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10 minutes ago, orcaloca said:

come scrive @Ilcampodice36 è complicato da prevedere.

ma un'altra ipotesi potrebbe essere: scommettere forte sulla vittoria dei vari criptofascismi europei a maggio.

nel frattempo: non ripagare il debito (e non riconoscere gli interessi).

o pagare delle quote simboliche, come abbiamo fatto negli anni '30 del secolo scorso.

magari selettivamente, come in un fallimento.

no alla bce e alle istituzioni finanziarie considerate ostili, con l'argomento del furto di sovranità.

sì ai cittadini italiani: prima gli italiani!

se l'abbandono della moneta unica diventa una prospettiva (più) credibile, chi esce prima (probabilmente) guadagna in termini relativi.

svaluta il debito (anche se cittadini italiani comprassero tutto il debito ripudiato) e "svaluta" la nuova moneta.

se questo scenario apocalittico dovesse diventare plausibile (e qualcuno che ci spera tra i gialloverdi c'è) il presidente della repubblica non potrebbe non intervenire, secondo me.

sarebbe un colpo di stato, per quanto non convenzionale.

d'altra parte, l'argomento sarebbe: la volontà espressa dei popoli europei.

ricorderebbe un po' la brexit, una scelta irrazionale ma suffragata...

 

direi che siamo vicini allo 0,% però.
Ammesso che tutto è possibile, anche l'anteprima di una nuova guerra Europea dopo quasi 100 anni di pace, i cosidetti criptofascismi europei sono nell'ordine:

-estremamente monetaristi. La visione sovranista del deficit italiano è simile al Peronismo (ossia una destra con richiami statalisti e quindi con una visione economica fondamentalmente di estrema sinistra), ma non ha il benchè minimo appoggio nei sovranisti del resto d'Europa, che anzi vorrebbero una politica fiscale da "zero deficit".

-terribilmente ammalgamati. Alcuni parlano di moneta sovrana, altri parlano di trattati Europei comunque da rispettare, altri di una Europa piu ristretta. L'unica cosa che hanno in comune è l'odio verso i negher. Oh, è sempre un qualcosa ma abbastanza poco

-I numeri non sono esattamente dalla loro parte. Di nuovo, di doman non v'è certezza, ma attualmente i partiti sovranisti viaggiano in una forbice che va dal 10 al 25%. Pure negli scenari piu foschi, difficilmente riuscirebbero ad avere anche una parvenza di maggioranza.

-Sono cmq elezioni Europee e non politiche. Sebbene siano un buon marker, ci sono cmq trattati a prova di dittatorello di turno.

-A differenza di UK, l'Italia non puo bilateralmente uscire dall'Europa tramite Referendum cosi come domani non puo fare un Referendum per non pagare le tasse. Ma come dici giustamente, a quel punto sarebbe un colpo di Stato e il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale son anche un attimo per quello.

Ma quindi alla fine stringi stringi, gente che fa perfino fatica a leggere e decifrare un decreto scritto da loro stessi, dovrebbero:

-accordarsi fra di loro per mettere in moto il famigerato piano B

-utilizzare nel medio periodo il "casus belli" dell'Europa kattiva che boccia quel meraviglioso DEF

-durante un weekend, chiudere le banche/bancomat/circuiti di credito, prendere possesso della Banca d'Italia ed iniziare a stampare NeoLire

-nei fatti prendere il controllo delle forze armate e assassinare il Presidente della Repubblica o proprio convincerlo con una "o Roma o Morte!"


A quel punto hai una svalutazione nominale del 30-40% che però nei fatti è DECISAMENTE maggiore al primo minuto in cui riapri i circuiti di credito.
Ora, assumendo questo piano degno di Kissinger e assumendo perfino che QUELLA gente non fa il benchè minimo errore tattico/strategico, ti sei (non tu, intendo l'ideatore del piano) che parte del tuo debito è detenuta da creditori esteri.

E se per i peones nostrani (di nuovo, assumendo che questi non ti abbiano gia appeso a testa in giu a questo punto), alla fine tra una mannaia alla costituzione e l'altra puoi affibbiargli i titoli/mutui/M***A ridenominata in NeoLire, i creditori esteri ti fanno ovviamente il dito medio visto che vorranno i rimborsi cmq in Euro (o nel NeoMarco, ossia una valuta forte).

Come detto, è un end game senza possibilità di vittoria per loro.

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4 minuti fa, Gnokko ha scritto:

pezzi di M***A

Il carico di ceci su cui inginocchiarti per aver attivamente contribuito a portarli al governo dove lo spediamo? .asd

 

(e no, quelli prima non erano uguali o peggio. Facevano schifo, questi fanno più schifo e sono pure fasci)

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1 minute ago, Ilcampodice36 said:

Non mi sembra ti siano molto chiare le conseguenze di quello che proponi. In due parole? Uscita dall’euro, i tuoi risparmi vengono ridenominati e perdono il 30% del valore il giorno dopo, le pensioni e gli stipendi pubblici vengono pagati con carta da cesso, inverno nucleare lungo almeno 3-4 anni. The end. Il che, non fosse che ho appena comprato casa e vorrei godermela prima di dover emigrare di nuovo, non mi dispiacerebbe nemmeno, così tutti i vari parassituncoli che si lamentano di quanto stiano male oggi malgrado sanità pubblica e ricchezza altissima (quelli che a 35 anni stanno a casa e fanno spendere i soldi ai genitori in TV da 3000 euro invece che in corsi seri...ne conoscete tutti almeno uno) proverebbero cosa significa stare male davvero

propongo?

stavo mettendo nero su bianco l'ipotesi peggiore possibile.

ma secondo me le conseguenze peggiori non sarebbero nemmeno quelle economiche (che potrebbero essere anche diverse, nel senso di chi le subisce), ma quelle civili.

è uno scenario da svolta autoriataria.

io credo perderà prima di tutto nelle urne, spero da qualcosa di simile ai verdi tedeschi.

ma non è fantascientifico.

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5 minuti fa, Ilcampodice36 ha scritto:

Finirà nel sangue. Va solo capito se questi sono pagati per regalare l’italia (meglio: il suo risparmio privato, che è il vero target) a Putin, Trump e i potentati economici che ci sono dietro o sono solo troppo stupidì per capirlo

 

trump di sto passo già tanto duri fino al 2020 .asd

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2 ore fa, hopper ha scritto:

 

 

 

ma che dialogo sarebbe?

 

"noi rimaniamo nelle nostre posizioni e rispettiamo l'UE, crediamo nel dialogo"

 

che kazzo di dialogo è?!?

 

Tra sordi.

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10 minuti fa, Charlesdexter ha scritto:

Sul mancato sgombero concordi con fonti autorevoli:

da ilprimatonazionale

La bufala del mancato sgombero di CasaPound

Di
Davide Romano
    

Roma, 23 ott – Sulla cronaca di Roma dei principali quotidiani di oggi (e sulle alcune testate online di sinistra come Giornalettismo e FanPage) vengono riportate nell’ordine due notizie false: il mancato sgombero di CasaPound e la presunta minaccia, rivolta dai vertici del movimento agli uomini della guardia di finanza, se entrate sarà un bagno di sangue. Un pomeriggio romano ad alta tensione, almeno stando alle ricostruzioni giornalistiche. Peccato che si tratti di due fatti che semplicemente non sono mai accaduti. Così come non è avvenuta alcuna perquisizione, cosa che invece era stata riportata “per filo e per segno” sul Corriere della Sera ieri pomeriggio, prima che il pezzo a firma Ilaria Sacchettoni venisse rimosso. Probabilmente dalle parti di Rcs qualcuno si è accorto di aver preso una cantonata.

Qual è dunque la verità? Esiste una indagine della Corte dei Conti aperta nel marzo scorso per presunto “danno erariale” riguardante lo stabile di via Napoleone III numero 8 a Roma. Ieri pomeriggio sarebbe dovuto avvenire un controllo della guardia di finanza nella massima tranquillità, concordato con le famiglie italiane in grave emergenza abitativa che abitano nel palazzo. Una fuga di notizie (false) ha attirato sul posto alcuni giornalisti, pronti a raccontare “il blitz e il tentativo di sgombero di CasaPound”. Una totale fantasia, testimoniata da diversi fattori, tra cui la totale assenza di agenti anti sommossa. Il caos creato intorno alla vicenda ha fatto sì che il controllo venisse rinviato,soluzione concordata tra le famiglie abitanti dello stabile e gli uomini della guardia di finanza. Un clima di cordialità e serenità, che cozza pesantemente con le minacce riportate (senza citare fonte alcuna) sempre da diversi organi di stampa riguardanti improbabili “bagni di sangue”. 

Sul controllo e sul presunto danno erariale è poi intervenuto il presidente di CasaPound Italia, Gianluca Iannone: “CasaPound non ha nulla da nascondere. Anzi, è nel nostro interesse che questo controllo avvenga, perché è il modo per dimostrare che il movimento, avendo solo sede legale nel palazzo ed esplicando l’attività politica in senso stretto nelle sezioni sul territorio, non ha recato danni alle casse dello Stato, mentre i locali di via Napoleone III sono utilizzati in via esclusiva per l’emergenza abitativa.Naturalmente, però, non accetteremo mai che questo nostro pur legittimo interesse entri in conflitto con la dignità e i diritti degli italiani che, proprio grazie all’azione di Cpi, hanno trovato casa in uno stabile che era abbandonato da decenni e che prima del nostro ingresso giaceva inutilizzato e nel degrado più assoluto”.

Davide Romano

 

E se lo dice Il primatE nazionale..

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15 minuti fa, orcaloca ha scritto:

propongo?

stavo mettendo nero su bianco l'ipotesi peggiore possibile.

ma secondo me le conseguenze peggiori non sarebbero nemmeno quelle economiche (che potrebbero essere anche diverse, nel senso di chi le subisce), ma quelle civili.

è uno scenario da svolta autoriataria.

io credo perderà prima di tutto nelle urne, spero da qualcosa di simile ai verdi tedeschi.

ma non è fantascientifico.

É più che fantascientifico. E non perché per far succedere la cosa in Italia servirebbero le forze armate (che ora sono con loro, ma i loro stipendi vengono da debito pubblico, e se non si potrà più finanziare io di cani a cui togli la scodella e non ti mordono non ne conosco...) quanto perché anche ammesso che abbiano i numeri i sovranisti perderebbero una parte importante della propria costituency un secondo dopo aver provato a far saltare la UE

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28 minuti fa, Ilcampodice36 ha scritto:

Finirà nel sangue. Va solo capito se questi sono pagati per regalare l’italia (meglio: il suo risparmio privato, che è il vero target) a Putin, Trump e i potentati economici che ci sono dietro o sono solo troppo stupidì per capirlo

La prima opzione potrebbe essere valida per la Lega, la seconda è certamente vera per i pentastellati .asd

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Joined: 09-Apr-2008
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4 hours ago, Ilcampodice36 said:

Il carico di ceci su cui inginocchiarti per aver attivamente contribuito a portarli al governo dove lo spediamo? .asd

 

(e no, quelli prima non erano uguali o peggio. Facevano schifo, questi fanno più schifo e sono pure fasci)

fai via Newark, grazie .asd 

 

a patto che siano quelli che sono rimasti a te per aver votato ripetutamente baffino .asd 

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Joined: 07-Nov-2006
29394 messaggi
39 minuti fa, Gnokko ha scritto:

fai via Newark, grazie .asd 

 

a patto che siano quelli che sono rimasti a te per aver votato ripetutamente baffino .asd 

L’unico baffino vagamente peggio di questo dicono sia finito in Sudamerica dal 1945. Qualunque altro baffino a cui ti riferisci era comunque un grande statista rispetto a questi. Pure il mio macellaio

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2983 messaggi
5 ore fa, Charlesdexter ha scritto:

Sul mancato sgombero concordi con fonti autorevoli:

da ilprimatonazionale

La bufala del mancato sgombero di CasaPound

Di
Davide Romano
    

Roma, 23 ott – Sulla cronaca di Roma dei principali quotidiani di oggi (e sulle alcune testate online di sinistra come Giornalettismo e FanPage) vengono riportate nell’ordine due notizie false: il mancato sgombero di CasaPound e la presunta minaccia, rivolta dai vertici del movimento agli uomini della guardia di finanza, se entrate sarà un bagno di sangue. Un pomeriggio romano ad alta tensione, almeno stando alle ricostruzioni giornalistiche. Peccato che si tratti di due fatti che semplicemente non sono mai accaduti. Così come non è avvenuta alcuna perquisizione, cosa che invece era stata riportata “per filo e per segno” sul Corriere della Sera ieri pomeriggio, prima che il pezzo a firma Ilaria Sacchettoni venisse rimosso. Probabilmente dalle parti di Rcs qualcuno si è accorto di aver preso una cantonata.

Qual è dunque la verità? Esiste una indagine della Corte dei Conti aperta nel marzo scorso per presunto “danno erariale” riguardante lo stabile di via Napoleone III numero 8 a Roma. Ieri pomeriggio sarebbe dovuto avvenire un controllo della guardia di finanza nella massima tranquillità, concordato con le famiglie italiane in grave emergenza abitativa che abitano nel palazzo. Una fuga di notizie (false) ha attirato sul posto alcuni giornalisti, pronti a raccontare “il blitz e il tentativo di sgombero di CasaPound”. Una totale fantasia, testimoniata da diversi fattori, tra cui la totale assenza di agenti anti sommossa. Il caos creato intorno alla vicenda ha fatto sì che il controllo venisse rinviato,soluzione concordata tra le famiglie abitanti dello stabile e gli uomini della guardia di finanza. Un clima di cordialità e serenità, che cozza pesantemente con le minacce riportate (senza citare fonte alcuna) sempre da diversi organi di stampa riguardanti improbabili “bagni di sangue”. 

Sul controllo e sul presunto danno erariale è poi intervenuto il presidente di CasaPound Italia, Gianluca Iannone: “CasaPound non ha nulla da nascondere. Anzi, è nel nostro interesse che questo controllo avvenga, perché è il modo per dimostrare che il movimento, avendo solo sede legale nel palazzo ed esplicando l’attività politica in senso stretto nelle sezioni sul territorio, non ha recato danni alle casse dello Stato, mentre i locali di via Napoleone III sono utilizzati in via esclusiva per l’emergenza abitativa.Naturalmente, però, non accetteremo mai che questo nostro pur legittimo interesse entri in conflitto con la dignità e i diritti degli italiani che, proprio grazie all’azione di Cpi, hanno trovato casa in uno stabile che era abbandonato da decenni e che prima del nostro ingresso giaceva inutilizzato e nel degrado più assoluto”.

Davide Romano

E poi i democratici indignati parlano di fake news: si inventano perquisizioni, minacce di scontri all'ultimo sangue. Quanto sono patetici.

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Joined: 31-May-2005
22881 messaggi

Ricordo ancora quando votai i 5 stelle pensando fossero un movimento di sinistra, progressista, interessato ai diritti civili, all'ambiente, alla cultura, a portare gente preparata in Parlamento e mi ritrovo la Castelli che fa i corsi di due ore su edx e la diossina sulla verdura.

 

 

 

L'ultimo baluardo che cadrà a breve sarà il vincolo dei due mandati.

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Joined: 09-Apr-2008
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1 hour ago, Ilcampodice36 said:

L’unico baffino vagamente peggio di questo dicono sia finito in Sudamerica dal 1945. Qualunque altro baffino a cui ti riferisci era comunque un grande statista rispetto a questi. Pure il mio macellaio

non ti ammorbo per averlo votato una volta

 

ti ammorbo per averlo rivotato

 

e rivotato

 

e rivotato

 

e rivotato

 

al che Gnokko si e' rivoltato e ha votato sti leccasorbe

 

e baffino e' armasto fuori .oo 

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