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- Domenico -

Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?

Elezioni Politiche 2018  

200 voti

This poll is closed to new votes
  1. 1. Per quale partito voterai alle Elezioni Politiche del 4 marzo?

    • Partito Democratico
      28
    • Movimento 5 Stelle
      56
    • Forza Italia
      8
    • Lega
      23
    • +Europa
      19
    • Liberi e Uguali
      10
    • Fratelli d'Italia
      6
    • Noi con l'Italia - Udc
      2
    • Civica Popolare
      1
    • Insieme
      0
    • Altri partiti/altre liste
      16
    • Scheda bianca (astensione)
      31


Recommended Posts

Joined: 14-Mar-2007
23073 messaggi
9 minuti fa, SuperDino ha scritto:

 

ok come non detto

 

a meno che non lo abbia convocato per dirgli che l'incarico non glielo da .asd

 

 

 

Facile.. 

 

 

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Joined: 26-May-2011
22359 messaggi
11 minuti fa, SuperDino ha scritto:

 

ok come non detto

 

a meno che non lo abbia convocato per dirgli che l'incarico non glielo da .asd

 

 

Lo convoca ma non si fa trovare. .asd

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Joined: 27-May-2011
131590 messaggi
1 minuto fa, Raf15 ha scritto:

beh, mi sembra che ci siano margini per chiedere di sforare di 50 mld

credo sia fondamentale approcciare la cosa iniziando con un cordiale "per piacere..." mh 

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Joined: 16-Apr-2006
27206 messaggi

alle 17.31 conte scriverà nel suo cv "perfezionato gli studi al quirinale"

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Joined: 27-May-2011
131590 messaggi
19 minuti fa, Raf15 ha scritto:

alle 17.31 conte scriverà nel suo cv "perfezionato gli studi al quirinale"

 

mal che vada si ricicla come "guida turistica con vasta conoscenza del palazzo presidenziale" mh 

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Joined: 03-Nov-2006
4761 messaggi
1 ora fa, elFuser ha scritto:

Un italiano su 3 é un cazzaro

 

1264515822566.jpg

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Joined: 10-Feb-2006
81581 messaggi

I DOLORI DI MISTER ALLEGRIA.

E' il papà di tutti noi.
E' quello che si preoccupa di varare un governo.
E' quello che ha avallato la legge elettorale che impedisce di varare un governo.
Poveretto, quanto lo capisco.
In più ci si mettono le fianate sul cv di Giuseppe Conte, le perdite in Borsa e la irresistibile ascesa dello spread.
Poveretto, quanto lo capisco.
Lo capisco e per questo, mi permetto di dargli un consiglio, un consiglio a costo zero.
Vada a rileggere le vicende della Bastiglia, ma quelle successive alla presa.
Quando il Popolo di Parigi assaltò e distrusse quel gran palazzone, simbolo della perfidia del potere, rimasero gli enormi cumoli di macerie che, vendute successivamente, arricchirono un mastro di provincia.
Ecco, il Quirinale è più di una Bastiglia, ha quadri, arazzi, tappeti e statue,
Se il popolo incazzato dovesse assaltarlo, altro che mattoni.
Arricchirebbe di democrazia questo povero paese e ridarebbe fiato alle finanze stremate.
Forza, mister Allegria, fai il tuo dovere e non avrai seccature.

 

 

Dibba senior...deludente la mancanza del boia chi molla alla fine 

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Joined: 04-Jun-2005
28032 messaggi
2 minuti fa, Degenerato Bianconero ha scritto:

I DOLORI DI MISTER ALLEGRIA.

E' il papà di tutti noi.
E' quello che si preoccupa di varare un governo.
E' quello che ha avallato la legge elettorale che impedisce di varare un governo.
Poveretto, quanto lo capisco.
In più ci si mettono le fianate sul cv di Giuseppe Conte, le perdite in Borsa e la irresistibile ascesa dello spread.
Poveretto, quanto lo capisco.
Lo capisco e per questo, mi permetto di dargli un consiglio, un consiglio a costo zero.
Vada a rileggere le vicende della Bastiglia, ma quelle successive alla presa.
Quando il Popolo di Parigi assaltò e distrusse quel gran palazzone, simbolo della perfidia del potere, rimasero gli enormi cumoli di macerie che, vendute successivamente, arricchirono un mastro di provincia.
Ecco, il Quirinale è più di una Bastiglia, ha quadri, arazzi, tappeti e statue,
Se il popolo incazzato dovesse assaltarlo, altro che mattoni.
Arricchirebbe di democrazia questo povero paese e ridarebbe fiato alle finanze stremate.
Forza, mister Allegria, fai il tuo dovere e non avrai seccature.

 

 

Dibba senior...deludente la mancanza del boia chi molla alla fine 

beh d'altra parte:

 

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Joined: 14-Mar-2007
23073 messaggi
9 minuti fa, Degenerato Bianconero ha scritto:

I DOLORI DI MISTER ALLEGRIA.

E' il papà di tutti noi.
E' quello che si preoccupa di varare un governo.
E' quello che ha avallato la legge elettorale che impedisce di varare un governo.
Poveretto, quanto lo capisco.
In più ci si mettono le fianate sul cv di Giuseppe Conte, le perdite in Borsa e la irresistibile ascesa dello spread.
Poveretto, quanto lo capisco.
Lo capisco e per questo, mi permetto di dargli un consiglio, un consiglio a costo zero.
Vada a rileggere le vicende della Bastiglia, ma quelle successive alla presa.
Quando il Popolo di Parigi assaltò e distrusse quel gran palazzone, simbolo della perfidia del potere, rimasero gli enormi cumoli di macerie che, vendute successivamente, arricchirono un mastro di provincia.
Ecco, il Quirinale è più di una Bastiglia, ha quadri, arazzi, tappeti e statue,
Se il popolo incazzato dovesse assaltarlo, altro che mattoni.
Arricchirebbe di democrazia questo povero paese e ridarebbe fiato alle finanze stremate.
Forza, mister Allegria, fai il tuo dovere e non avrai seccature.

 

 

Dibba senior...deludente la mancanza del boia chi molla alla fine 

Mazz'epietre 

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Joined: 27-May-2011
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13 minuti fa, Degenerato Bianconero ha scritto:

I DOLORI DI MISTER ALLEGRIA.

E' il papà di tutti noi.
E' quello che si preoccupa di varare un governo.
E' quello che ha avallato la legge elettorale che impedisce di varare un governo.
Poveretto, quanto lo capisco.
In più ci si mettono le fianate sul cv di Giuseppe Conte, le perdite in Borsa e la irresistibile ascesa dello spread.
Poveretto, quanto lo capisco.
Lo capisco e per questo, mi permetto di dargli un consiglio, un consiglio a costo zero.
Vada a rileggere le vicende della Bastiglia, ma quelle successive alla presa.
Quando il Popolo di Parigi assaltò e distrusse quel gran palazzone, simbolo della perfidia del potere, rimasero gli enormi cumoli di macerie che, vendute successivamente, arricchirono un mastro di provincia.
Ecco, il Quirinale è più di una Bastiglia, ha quadri, arazzi, tappeti e statue,
Se il popolo incazzato dovesse assaltarlo, altro che mattoni.
Arricchirebbe di democrazia questo povero paese e ridarebbe fiato alle finanze stremate.
Forza, mister Allegria, fai il tuo dovere e non avrai seccature.

 

 

Dibba senior...deludente la mancanza del boia chi molla alla fine 

 

se non sbaglio da quella rivoluzione ne uscì una dittatura, a spanne mh 

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2217 messaggi
Inviato (modificato)

il bibitaro: "La violenza verbale nei confronti di Conte è inaudita".
 

è tutto bello, bello, bellissimo... dei sacchi di M***A avrebbero più dignità...

 

 

che poi vogliano mettere come premier uno dell'establishment (giusto per lasciare coerente la lega), non eletto (idem per i movimentariani) è ancora più bello... che un professore di diritto ordinario accetti di guidare un programma comprendente il vincolo di mandato è pure bellissimo, ma d'altra parte quando mai gli ricapita...

Modificato da Big Luciano

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Joined: 01-Jun-2005
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Oscargiannino.png.59de23bad4ce8c31b764c51f5d9c72ff.png

 

Fa quasi tenerezza. mh

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Joined: 13-Jan-2010
32443 messaggi
1 ora fa, Raf15 ha scritto:

alle 17.31 conte scriverà nel suo cv "perfezionato gli studi al quirinale"

 

Scriverà direttamente former President of the Council of Ministers of the Italian Republic (05/2018)

 

 

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Joined: 13-Jan-2010
32443 messaggi
1 ora fa, Degenerato Bianconero ha scritto:

I DOLORI DI MISTER ALLEGRIA.

E' il papà di tutti noi.
E' quello che si preoccupa di varare un governo.
E' quello che ha avallato la legge elettorale che impedisce di varare un governo.
Poveretto, quanto lo capisco.
In più ci si mettono le fianate sul cv di Giuseppe Conte, le perdite in Borsa e la irresistibile ascesa dello spread.
Poveretto, quanto lo capisco.
Lo capisco e per questo, mi permetto di dargli un consiglio, un consiglio a costo zero.
Vada a rileggere le vicende della Bastiglia, ma quelle successive alla presa.
Quando il Popolo di Parigi assaltò e distrusse quel gran palazzone, simbolo della perfidia del potere, rimasero gli enormi cumoli di macerie che, vendute successivamente, arricchirono un mastro di provincia.
Ecco, il Quirinale è più di una Bastiglia, ha quadri, arazzi, tappeti e statue,
Se il popolo incazzato dovesse assaltarlo, altro che mattoni.
Arricchirebbe di democrazia questo povero paese e ridarebbe fiato alle finanze stremate.
Forza, mister Allegria, fai il tuo dovere e non avrai seccature.

 

 

Dibba senior...deludente la mancanza del boia chi molla alla fine 

 

Molto Nemici Molto Onore :97_raised_hand::97_raised_hand::97_raised_hand:

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Forse intendeva la presa della Pastiglia 

Quella di psicofarmaci che lui si è dimenticato di prendere stamattina 

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Joined: 30-Jul-2007
7145 messaggi
2 ore fa, hopper ha scritto:

 

se non sbaglio da quella rivoluzione ne uscì una dittatura, a spanne mh 

...non credo che Deebba Sr. aspiri a qualcosa di differente, viste le simpatie politichemh 

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Oggi, per non dimenticare

23-5-1992, 23-5-2018

 

Falcone, che peccato…

di Sandro Viola

da la Repubblica del 9 gennaio 1992

 

D’un uomo come Giovanni Falcone, il magistrato che alla metà degli anni Ottanta, dal suo posto alla Procura di Palermo, inflisse alcuni duri colpi alla mafia, si vorrebbe dire tutto il bene possibile. O quanto meno, per evitare di trovarsi nella pessima compagnia di certi suoi detrattori, non si vorrebbe dire male. E tuttavia, da qualche tempo sta diventando difficile guardare al giudice Falcone col rispetto che s’era guadagnato. Egli è stato preso, infatti, da una febbre di presenzialismo. Sembra dominato da quell’impulso irrefrenabile a parlare, che oggi rappresenta il più implacabile dei vizi nazionali. Quella smania di pronunciarsi, di sciorinare sentenze sulle pagine dei giornali o negli studi televisivi, che divora tanti personaggi della vita italiana – a cominciare, sfortunatamente per la Repubblica, dal presidente della Repubblica – spingendoli a gareggiare con i comici del sabato sera, con il prof. Sgarbi, con i leaders di partito, con i conduttori di «talkshows», con gli allenatori di calcio, insomma con tutti coloro che ci affliggono quotidianamente, nei giornali e alla televisione, con le loro fumose, insopportabili logorree. Ecco quindi il magistrato Falcone, oggi ad uno dei posti di vertice del ministero di Grazia e Giustizia, divenuto uno dei più loquaci e prolifici componenti del carrozzone pubblicitario italiano. Articoli, interviste, sortite radiofoniche, comparse televisive. E come se non bastasse, libri: è uscito da poco, infatti, un suo libro-intervista dal titolo accattivante, un titolo metà Sciascia e metà «serial» televisivo, «Cose di cosa nostra», che con il suo suono leggero, la sua graziosa allitterazione, a tutto fa pensare meno che ai cadaveri seminati dalla mafia. Concludendo: ecco il giudice Falcone entrato a far parte di quella scalcinata compagnia di giro degli autori di «istant books», degli «opinionisti al minuto», dei «noti esperti», degli «ospiti in studio», che sera dopo sera, a sera inoltrata – quasi un «memento mori» –, s’affacciano dagli schermi televisivi. Né il giudice Falcone può invocare la sua esperienza del crimine, e del crimine mafioso in particolare, come giustificazione di tanti interventi. Certo, ci sono materie in cui la parola va data al «noto esperto»: la gastronomia, poniamo, il giardinaggio, il salvataggio dei monumenti. Nulla osta, infatti, acché queste materie vengano trattate in tutta libertà, col più esplicito dei linguaggi. Ma parlare del crimine quando si ricopre un’altissima carica nell’amministrazione della giustizia, è diverso. Intanto, si pone il problema formale della compatibilità tra la funzione nell’apparato statale e l’attività pubblicistica. E poi c’è un elemento sostanziale. Trattare la materia mafiosa quando si è, allo stesso tempo, un magistrato coinvolto a fondo nella lotta alla mafia, impone un riserbo. Costringe, se non proprio all’evasività a discorsi generici. Infatti, dal dr. Falcone lo spettatore televisivo, il lettore dei suoi articoli, ricaverà quasi sempre molto poco. Perché quello che il direttore degli Affari Penali sa, non può certo essere detto interamente, e quello che pensa – se appena l’argomento è un po’ delicato – va detto con estrema cautela. Il risultato è che le esternazioni del dr. Falcone risultano quanto mai nebulose. Così, qualcuno penserà che egli non sa niente di niente sulla criminalità organizzata, un altro crederà che lancia messaggi trasversali, un altro ancora riterrà che ciurla nel manico, un ultimo sospetterà che non sa esprimersi. E dunque che senso può avere pronunciarsi (come il giudice Falcone fa così di frequente), quando il decoro della funzione giudiziaria, gli obblighi di discrezione connessi alla carica, impediscono giustamente di non essere troppo espliciti? Non si potrebbe rispondere alle segretarie di redazione del Tg2 e del Tg3 che telefonano per organizzare una trasmissione, «Grazie, ma sono occupato»? Beninteso, rimproverare al giudice Falcone di contribuire senza risparmio al «ronzio incessante di commenti estetici, di opinioni al minuto, di giudizi pontificali pre-imballati che invadono l’etere», sarebbe più pertinente a un altro paese che non l’Italia. Il Italia, si sa come stanno le cose. Il primo a violare giornalmente ogni obbligo di riserbo, di misura, di rispetto per la propria funzione, è il primo cittadino della Repubblica. E di fronte a tanto disprezzo delle regole da parte di chi, per primo, dovrebbe servire da esempio, illustrando le virtù della discrezione e della compostezza, prendersela col dr. Falcone può risultare ozioso. Ma è il passato del giudice Falcone che induce alla critica. Non lo si tirerebbe in ballo se egli fosse uno dei tanti magistrati che si sono messi a far politica, ad ammorbare con la loro prosa indigeribile le pagine dell’ «Unità», ad esibire le loro parlantine in televisione. Ma la capacità con cui egli svolse i suoi incarichi alla procura di Palermo, la stima che suscitò in tanti di noi, costringono a esprimere uno stupore, una riserva, sull’eccesso di verbosità con cui egli va conducendo questa seconda parte della sua carriera. Perché nessuna regola o consuetudine prevede che i magistrati tengano una «rubrica fissa» sul crimine. Perché nessun paese civile ha mai lasciato che si confondessero la magistratura con l’attività pubblicistica. E dunque non si capisce come mai il dr. Falcone, se proprio tiene tanto al suo nuovo ruolo di «esperto in criminalità mafiosa», non ne faccia la sua professione definitiva, abbandonando (questo sì, sarebbe inevitabile) la magistratura. Qualcuno mi dice che le continue sortite del giudice palermitano avrebbero uno scopo, peraltro apprezzabile: quello di illustrare, propagandare, i due organismi varati recentemente per combattere meglio la mafia, la cosiddetta Superprocura e la Dia. Personalmente, considero la Superprocura e la Dia due misure sensate (e che mi auguro risultino efficaci), mentre mi sfuggono le ragioni di chi invece le avversa. Ma quanto al propagandarle, il direttore degli Affari penali avrebbe altro modo che non il presenzialismo di cui s’è detto. Due interviste all’anno – chiare e circostanziate – sarebbero infatti più che sufficienti. Quel che temo, tuttavia, è che a questo punto il giudice Falcone non potrebbe più placarsi con un paio di interviste all’anno. La logica e le trappole dell’informazione di massa, le sirene della notorietà televisiva tendono a trasformare in ansiosi esibizionisti anche uomini che erano, all’origine, del tutto equilibrati. L’apparire, il pronunciarsi ingenerano ad un certo momento come una «dipendenza», il timore lancinante che il non esibirsi sia lo stesso che non esistere. E scorrendo il libro-intervista di Falcone, «Cose di cosa nostra», s’avverte (anche per il concorso di una intervistatrice adorante) proprio questo: l’eruzione di una vanità, d’una spinta a descriversi, a celebrarsi, come se ne colgono nelle interviste del ministro De Michelis o dei guitti televisivi. E, si capisce, la fatuità fa declinare la capacità d’autocritica. Solo così si spiegano le melensaggini di «Cose di cosa nostra». Frasi come: «Questa è la Sicilia, l’isola del potere e della patologia del potere»; oppure: «Al tribunale di Palermo sono stato oggetto di una serie di microsismi…»; oppure ancora: «Ho sempre saputo che per dare battaglia bisogna lavorare a più non posso e non m’erano necessarie particolari illuminazioni per capire che la mafia era un’organizzazione criminale». Dio, che linguaggio. A Falcone non saranno necessarie, ma a me servirebbero, invece, due o «tre particolari illuminazioni»: così da capire, o avvicinarmi a capire, come mai un valoroso magistrato desideri essere un mediocre pubblicista.

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Joined: 02-Apr-2008
65437 messaggi
34 minuti fa, Aut ha scritto:

Forse intendeva la presa della Pastiglia 

Quella di psicofarmaci che lui si è dimenticato di prendere stamattina 

Glieli avrà tolti Salvini 

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Joined: 09-Apr-2008
35816 messaggi

ora che l'ha convocato posso dirlo (o forse ripeterlo)

 

la scelta di un semi sconosciuto come Conte e' una boiata colossale

 

sara' un pupazzetto i cui fili se li divideranno M5S e Lega e tra pochi mesi si ritrovera' a scegliere tra i due e avremo un casino della madonna

 

P.S. bella la nuova puntata de "Il giudizio degli Dei": ma non vi stancate mai di essere intellettualmente ottusi?

 

chiedo, eh....

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Joined: 10-Sep-2006
9141 messaggi

cosi deeebba cosi. 

Diamoglielo sto olio di ricino a Sergio

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Joined: 16-Sep-2010
18231 messaggi

Pare che Conte abbia pure qualche problema con il Fisco sefz

Come catzo siamo messi

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Joined: 27-May-2011
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2auof6.jpg

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