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- Domenico -

Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?

Elezioni Politiche 2018  

200 voti

This poll is closed to new votes
  1. 1. Per quale partito voterai alle Elezioni Politiche del 4 marzo?

    • Partito Democratico
      28
    • Movimento 5 Stelle
      56
    • Forza Italia
      8
    • Lega
      23
    • +Europa
      19
    • Liberi e Uguali
      10
    • Fratelli d'Italia
      6
    • Noi con l'Italia - Udc
      2
    • Civica Popolare
      1
    • Insieme
      0
    • Altri partiti/altre liste
      16
    • Scheda bianca (astensione)
      31


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Joined: 30-Jul-2007
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40 minuti fa, GabrielKoi ha scritto:

 

La parte sulla riforma costituzionale è verità assoluta. Rimango convinto che in pochi l'abbiano contestata nel merito.

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22359 messaggi
25 minuti fa, Manzio ha scritto:

La parte sulla riforma costituzionale è verità assoluta. Rimango convinto che in pochi l'abbiano contestata nel merito.

ma figurati, fu un voto anti renzi e basta.

  • Like 2

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Joined: 30-Jul-2007
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19 minuti fa, Beat Takeshi ha scritto:

ma figurati, fu un voto anti renzi e basta.

Non da parte di tutti secondo me.

 

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Joined: 24-Dec-2012
38192 messaggi
Inviato (modificato)
1 ora fa, Ilcampodice35 ha scritto:

Dici che 25 ore al giorno di emergenza immigrazione/sicurezza (malgrado le politiche di destra di minniti...) non abbiano spostato? Quel bocchettone così come si apre si può chiudere...se anche spostano 3/4 punti in un’elezione equilibrata è il mondo. Senza contare che quei 7-10 punti personali Berlusconi li muove, e se salvini gli fa le scarpe non credo glieli porti

Salvini ha scavallato il sistema Mediaset. 

Il suo consenso se l'è costruito in piazza, sui social e in tv (anche a la7).

 

Per quanto possano fargli gioco le trasmissioni di Belpietro e soci, l'emergenza immigrazione  in molte zone del paese è vissuta male a prescindere. In questo momento, con o senza televisioni, la Lega cattura il malumore delle piazze del nord. 

L'elettorato in gioco è quello di Silvio, i sondaggi  danno la Lega in crescita proprio ai danni di FI.

 

 

 

 

 

Modificato da pressing

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Trovo molto condivisibile quell'articolo

Ma aspetto i fatti, voglio vederli operare in un governo 

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Joined: 30-Jul-2007
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2 minuti fa, elFuser ha scritto:

Trovo molto condivisibile quell'articolo

Ma aspetto i fatti, voglio vederli operare in un governo 

Questo penso lo vogliano anche i più accaniti oppositori dei 5s .asd

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Vittorio Feltri ci va tenero sefz

 

Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”

 

C' è qualcosa di tragico nel nostro glorioso Paese, che ha dato i natali a uomini illustri i quali hanno inventato e scoperto cose tali da aver cambiato il mondo. Citiamone alcune tanto per chiarirci le idee: la radio, il telefono, il motore a scoppio, la pila elettrica, la lampadina, il pianoforte, l'elicottero, il telescopio, i raggi X e i veicoli spaziali, l'anestesia, la bussola e il giornale, la macchina per scrivere. Mi fermo per non tediarvi.Ripeto. Come è possibile che una terra tanto generosa e produttrice di autentici geni sia oggi in balìa di un ragazzotto senza arte né parte quale Luigi Di Maio, dalle cui labbra pendono ora 60 milioni di connazionali, parecchi dei quali, completamente fuori di senno, lo hanno votato nelle ultime elezioni svoltesi il 4 marzo scorso? Più che un mistero è una burla oppure la certificazione del fatto che gli italiani si sono collettivamente rimbambiti. Sfoglio i giornali e leggo decine di articoli dedicati al trentunenne leader del Movimento 5 Stelle, preso sul serio da fior di commentatori, trattato come un grande politico degno di decidere i destini della patria.

Trasecolo e rabbrividisco. Un signor nessuno che non ha studiato con profitto (commette errori marchiani di grammatica e di geografia), non ha mai lavorato, si è fatto immeritatamente mantenere da mamma e papà, è salito sul podio e, tronfio e pettoruto, detta legge a destra e a manca con una sfacciataggine che rasenta l'impudicizia. E il bello, si fa per dire, è che la maggioranza dei parlamentari lo considera un interlocutore quasi fosse Quintino Sella o Alcide De Gasperi. Vero, nel peggio non c'è fondo e non si finisce mai di precipitare in basso, ma non avrei immaginato si potesse raggiungere questo abisso.

Di Maio padrone della scena è un insulto ai nostri avi e ai contemporanei, che, per quanto stanchi di certi tribuni del popolazzo, non debbono subire un' onta simile che li squalifica e li rende ridicoli, marionette prive di dignità oltre che di amor proprio. Ancora ieri, e di sicuro pure oggi, la stampa si occupa di questo fighetto presuntuoso costantemente sulla scena senza un motivo valido. D'accordo, il Movimento 5 Stelle ha raccattato un monte di voti specialmente al Sud, illuso di essere assistito grazie alla boutade del reddito di cittadinanza, cioè una sorta di stipendio assegnato a chi, anziché lavorare, si gratta il ventre. Però la circostanza che il partito in questione si sia affidato a un personaggetto incolore, privo di spessore, adatto sì e no a guidare il tram, altro che il Paese, trasforma la nostra politica in una pochade, un' operetta da quattro soldi.

Pulcinella è simpatico e arguto, tuttavia non può essere uno statista. Noi siamo riusciti nell' impresa di farlo apparire un pretendente legittimo al ruolo di presidente del Consiglio. Non ci rendiamo conto che il Parlamento è un luogo teoricamente importante e bisognoso di rispetto; e lo abbiamo declassato a bettola piena di mediocri, sciurette e nullafacenti, assemblea inidonea ad esprimere un protagonista provveduto e culturalmente attrezzato onde assumersi la responsabilità di gestire la cosa pubblica. Siamo al Di Maio dixit. Vergogniamoci, almeno, se non abbiamo il coraggio di sparare, metaforicamente, si intende, a chi ci ha trascinato così in basso.

Il fenomeno Luigino va studiato, sottoposto ad esami clinici per capire perché egli abbia sedotto una folla di terroni e vari fessi settentrionali ex comunisti dall' encefalogramma piatto. Una nazione degradata al punto da essere passata dalla magnificenza di uomini illustri alla bassezza di nani inguardabili del tipo di Luigino La Qualunque va analizzata al microscopio.

Chi è mentalmente normale non deve accettare che la Patria sia umiliata in questa maniera: consegnarsi nelle mani di un omuncolo insignificante quale il caporale Di Maio comporta il rischio di entrare nella storia dalla porta della barzelletta. Rifiutiamo di considerare costui una controparte; piuttosto andiamocene a casa, restiamo senza governo, arrangiamoci a campare alla carlona, mandando al diavolo chiunque miri a sfotterci spacciando la propria ignoranza crassa per perizia.

Date a Luigino un posto sicuro come fattorino nella pubblica amministrazione, ma toglietecelo dalle palle politiche. Abbiamo bisogno non di volti nuovi bensì di vecchi saggi. Meglio Pier Ferdinando Casini di un qualsiasi grillino esaltato. Se non altro la Dc era presentabile, mentre gli avventurieri alla Di Maio sono imbarazzanti. Abbiamo in passato scherzato su Andreotti, Berlinguer, Forlani, Cossiga e Craxi, e ci tocca pentirci. Ridateci Casini. Non ne abbiamo altri che ci rassicurino. Infine ricordiamoci: passare da Leonardo Da Vinci, da Guglielmo Marconi, da Enrico Fermi, da Galileo Galilei, da Meucci, da Rubbia e Olivetti a Di Maio è una offesa sanguinosa e intollerabile. Riconquistiamo un minimo di dignità.

 

 

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38 minuti fa, Manzio ha scritto:

Non da parte di tutti secondo me.

 

Diciamo un buon 80%? sefz

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Comunque spero in un governissimo di destra. Voglio sentire ancora le palle di Berlusconi in testa. 

 

Modificato da pressing

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43 minuti fa, elFuser ha scritto:

Trovo molto condivisibile quell'articolo

Ma aspetto i fatti, voglio vederli operare in un governo 

sgarbi-di-maio-al-massimo-puo-fare-linfermiere-770x432.jpg

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44 minuti fa, Ghost ha scritto:

Vittorio Feltri ci va tenero sefz

 

Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”

 

C' è qualcosa di tragico nel nostro glorioso Paese, che ha dato i natali a uomini illustri i quali hanno inventato e scoperto cose tali da aver cambiato il mondo. Citiamone alcune tanto per chiarirci le idee: la radio, il telefono, il motore a scoppio, la pila elettrica, la lampadina, il pianoforte, l'elicottero, il telescopio, i raggi X e i veicoli spaziali, l'anestesia, la bussola e il giornale, la macchina per scrivere. Mi fermo per non tediarvi.Ripeto. Come è possibile che una terra tanto generosa e produttrice di autentici geni sia oggi in balìa di un ragazzotto senza arte né parte quale Luigi Di Maio, dalle cui labbra pendono ora 60 milioni di connazionali, parecchi dei quali, completamente fuori di senno, lo hanno votato nelle ultime elezioni svoltesi il 4 marzo scorso? Più che un mistero è una burla oppure la certificazione del fatto che gli italiani si sono collettivamente rimbambiti. Sfoglio i giornali e leggo decine di articoli dedicati al trentunenne leader del Movimento 5 Stelle, preso sul serio da fior di commentatori, trattato come un grande politico degno di decidere i destini della patria.

Trasecolo e rabbrividisco. Un signor nessuno che non ha studiato con profitto (commette errori marchiani di grammatica e di geografia), non ha mai lavorato, si è fatto immeritatamente mantenere da mamma e papà, è salito sul podio e, tronfio e pettoruto, detta legge a destra e a manca con una sfacciataggine che rasenta l'impudicizia. E il bello, si fa per dire, è che la maggioranza dei parlamentari lo considera un interlocutore quasi fosse Quintino Sella o Alcide De Gasperi. Vero, nel peggio non c'è fondo e non si finisce mai di precipitare in basso, ma non avrei immaginato si potesse raggiungere questo abisso.

Di Maio padrone della scena è un insulto ai nostri avi e ai contemporanei, che, per quanto stanchi di certi tribuni del popolazzo, non debbono subire un' onta simile che li squalifica e li rende ridicoli, marionette prive di dignità oltre che di amor proprio. Ancora ieri, e di sicuro pure oggi, la stampa si occupa di questo fighetto presuntuoso costantemente sulla scena senza un motivo valido. D'accordo, il Movimento 5 Stelle ha raccattato un monte di voti specialmente al Sud, illuso di essere assistito grazie alla boutade del reddito di cittadinanza, cioè una sorta di stipendio assegnato a chi, anziché lavorare, si gratta il ventre. Però la circostanza che il partito in questione si sia affidato a un personaggetto incolore, privo di spessore, adatto sì e no a guidare il tram, altro che il Paese, trasforma la nostra politica in una pochade, un' operetta da quattro soldi.

Pulcinella è simpatico e arguto, tuttavia non può essere uno statista. Noi siamo riusciti nell' impresa di farlo apparire un pretendente legittimo al ruolo di presidente del Consiglio. Non ci rendiamo conto che il Parlamento è un luogo teoricamente importante e bisognoso di rispetto; e lo abbiamo declassato a bettola piena di mediocri, sciurette e nullafacenti, assemblea inidonea ad esprimere un protagonista provveduto e culturalmente attrezzato onde assumersi la responsabilità di gestire la cosa pubblica. Siamo al Di Maio dixit. Vergogniamoci, almeno, se non abbiamo il coraggio di sparare, metaforicamente, si intende, a chi ci ha trascinato così in basso.

Il fenomeno Luigino va studiato, sottoposto ad esami clinici per capire perché egli abbia sedotto una folla di terroni e vari fessi settentrionali ex comunisti dall' encefalogramma piatto. Una nazione degradata al punto da essere passata dalla magnificenza di uomini illustri alla bassezza di nani inguardabili del tipo di Luigino La Qualunque va analizzata al microscopio.

Chi è mentalmente normale non deve accettare che la Patria sia umiliata in questa maniera: consegnarsi nelle mani di un omuncolo insignificante quale il caporale Di Maio comporta il rischio di entrare nella storia dalla porta della barzelletta. Rifiutiamo di considerare costui una controparte; piuttosto andiamocene a casa, restiamo senza governo, arrangiamoci a campare alla carlona, mandando al diavolo chiunque miri a sfotterci spacciando la propria ignoranza crassa per perizia.

Date a Luigino un posto sicuro come fattorino nella pubblica amministrazione, ma toglietecelo dalle palle politiche. Abbiamo bisogno non di volti nuovi bensì di vecchi saggi. Meglio Pier Ferdinando Casini di un qualsiasi grillino esaltato. Se non altro la Dc era presentabile, mentre gli avventurieri alla Di Maio sono imbarazzanti. Abbiamo in passato scherzato su Andreotti, Berlinguer, Forlani, Cossiga e Craxi, e ci tocca pentirci. Ridateci Casini. Non ne abbiamo altri che ci rassicurino. Infine ricordiamoci: passare da Leonardo Da Vinci, da Guglielmo Marconi, da Enrico Fermi, da Galileo Galilei, da Meucci, da Rubbia e Olivetti a Di Maio è una offesa sanguinosa e intollerabile. Riconquistiamo un minimo di dignità.

 

 

150 minuti di applausi

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16 minuti fa, pressing ha scritto:

Comunque spero in un governissimo di destra. Voglio sentire ancora le palle di Berlusconi in testa. 

 

:|:261:

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Joined: 13-Jan-2010
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1 ora fa, Ghost ha scritto:

Vittorio Feltri ci va tenero sefz

 

Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”

 

C' è qualcosa di tragico nel nostro glorioso Paese, che ha dato i natali a uomini illustri i quali hanno inventato e scoperto cose tali da aver cambiato il mondo. Citiamone alcune tanto per chiarirci le idee: la radio, il telefono, il motore a scoppio, la pila elettrica, la lampadina, il pianoforte, l'elicottero, il telescopio, i raggi X e i veicoli spaziali, l'anestesia, la bussola e il giornale, la macchina per scrivere. Mi fermo per non tediarvi.Ripeto. Come è possibile che una terra tanto generosa e produttrice di autentici geni sia oggi in balìa di un ragazzotto senza arte né parte quale Luigi Di Maio, dalle cui labbra pendono ora 60 milioni di connazionali, parecchi dei quali, completamente fuori di senno, lo hanno votato nelle ultime elezioni svoltesi il 4 marzo scorso? Più che un mistero è una burla oppure la certificazione del fatto che gli italiani si sono collettivamente rimbambiti. [...]

Pulcinella è simpatico e arguto, tuttavia non può essere uno statista. Noi siamo riusciti nell' impresa di farlo apparire un pretendente legittimo al ruolo di presidente del Consiglio. Non ci rendiamo conto che il Parlamento è un luogo teoricamente importante e bisognoso di rispetto; e lo abbiamo declassato a bettola piena di mediocri, sciurette e nullafacenti, assemblea inidonea ad esprimere un protagonista provveduto e culturalmente attrezzato onde assumersi la responsabilità di gestire la cosa pubblica. Siamo al Di Maio dixit. Vergogniamoci, almeno, se non abbiamo il coraggio di sparare, metaforicamente, si intende, a chi ci ha trascinato così in basso.

 

 

Si, ma leggere sta roba da chi ha spompinato Berlusconi per 20 anni fa schifo al c****.

Ma è chiaro che il direttore di un "giornale" come Libero sia sprovvisto di dignità.

 

 

Modificato da GabrielKoi
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La complicità tra Mattarella e Silvio è evidente.

La risata malefica di chi ha  proposto due bottarelle alla Carfagna in cambio del mandato. 

Silvio Berlusconi al Colle, la frase contro Luigi Di Maio: "No al governo fatto di invidia e odio sociale"

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Per il momento niente Grillusconi a quanto pare.
 
 
 
Nemmeno un governo Renzusconi



Comunque vada, probabilmente alla fine sarà un governo Ducoioni!



-------------------------

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1 minuto fa, gobbo_dal_76 ha scritto:

Per il momento niente Grillusconi a quanto pare.
 
 
 
Nemmeno un governo Renzusconi



Comunque vada, probabilmente alla fine sarà un governo Ducoioni!



-------------------------
 

Du is megl che uan .asd

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9 minuti fa, GabrielKoi ha scritto:

 

Si, ma leggere sta roba da chi ha spompinato Berlusconi per 20 anni fa schifo al c****.

Ma è chiaro che il direttore di un "giornale" come Libero sia sprovvisto di dignità.

 

 

 

Vero. Proprio per questo ho il sospetto che se si fa fuori berluschino, le truppe cammellate cominceranno un fuoco incrociato che la famosa "mortadella" di Prodi sembrerà una dichiarazione d'amore. Stanno affilando le armi, (parlano a suocera perchè nuora intenda cit.).

E comunque Feltri è sempre stato di destra a tal punto di considerare FI fin troppo a sinistra. Credo sia uscito dalla pancia della madre con il braccio teso. sefz

 

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4 minuti fa, gobbo_dal_76 ha scritto:

Per il momento niente Grillusconi a quanto pare.
 
 
 
Nemmeno un governo Renzusconi



Comunque vada, probabilmente alla fine sarà un governo Ducoioni!



-------------------------
 

il secondo era impossibile a prescindere. sarebbe stato maggiormente corretto un governo renzini o salvenzi

 

 

 

mh

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26 minuti fa, Manzio ha scritto:

il secondo era impossibile a prescindere. sarebbe stato maggiormente corretto un governo renzini o salvenzi

 

 

 

mh

Berlusconi vorrebbe Renzi, in caso di alleanza Salvini andrebbe sotto. Numeri alla mano sarebbe un governo "Renzusconi".

 

Il leghista non è fesso, non ne vuol sapere.

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Non si fa il governo

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"Ci sono urgenze che richiedono un governo fondato su un programma coerente e in grado di lavorare. Questo governo non potrà non partire dalla coalizione che ha vinto, il centrodestra, e dal leader del partito che ha preso più voti, la Lega", sottolinea Berlusconi: "Tale esecutivo ha bisogno di numeri parlamentari e di accordi chiari con altre forze politiche", ma, chiarisce, che non siano in contrasto con i valori europei.

 

Questo santo uomo è alleato con Lega e FDI. .asd

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2 ore fa, Ghost ha scritto:

Vittorio Feltri ci va tenero sefz

 

Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”

 

C' è qualcosa di tragico nel nostro glorioso Paese, che ha dato i natali a uomini illustri i quali hanno inventato e scoperto cose tali da aver cambiato il mondo. Citiamone alcune tanto per chiarirci le idee: la radio, il telefono, il motore a scoppio, la pila elettrica, la lampadina, il pianoforte, l'elicottero, il telescopio, i raggi X e i veicoli spaziali, l'anestesia, la bussola e il giornale, la macchina per scrivere. Mi fermo per non tediarvi.Ripeto. Come è possibile che una terra tanto generosa e produttrice di autentici geni sia oggi in balìa di un ragazzotto senza arte né parte quale Luigi Di Maio, dalle cui labbra pendono ora 60 milioni di connazionali, parecchi dei quali, completamente fuori di senno, lo hanno votato nelle ultime elezioni svoltesi il 4 marzo scorso? Più che un mistero è una burla oppure la certificazione del fatto che gli italiani si sono collettivamente rimbambiti. Sfoglio i giornali e leggo decine di articoli dedicati al trentunenne leader del Movimento 5 Stelle, preso sul serio da fior di commentatori, trattato come un grande politico degno di decidere i destini della patria.

Trasecolo e rabbrividisco. Un signor nessuno che non ha studiato con profitto (commette errori marchiani di grammatica e di geografia), non ha mai lavorato, si è fatto immeritatamente mantenere da mamma e papà, è salito sul podio e, tronfio e pettoruto, detta legge a destra e a manca con una sfacciataggine che rasenta l'impudicizia. E il bello, si fa per dire, è che la maggioranza dei parlamentari lo considera un interlocutore quasi fosse Quintino Sella o Alcide De Gasperi. Vero, nel peggio non c'è fondo e non si finisce mai di precipitare in basso, ma non avrei immaginato si potesse raggiungere questo abisso.

Di Maio padrone della scena è un insulto ai nostri avi e ai contemporanei, che, per quanto stanchi di certi tribuni del popolazzo, non debbono subire un' onta simile che li squalifica e li rende ridicoli, marionette prive di dignità oltre che di amor proprio. Ancora ieri, e di sicuro pure oggi, la stampa si occupa di questo fighetto presuntuoso costantemente sulla scena senza un motivo valido. D'accordo, il Movimento 5 Stelle ha raccattato un monte di voti specialmente al Sud, illuso di essere assistito grazie alla boutade del reddito di cittadinanza, cioè una sorta di stipendio assegnato a chi, anziché lavorare, si gratta il ventre. Però la circostanza che il partito in questione si sia affidato a un personaggetto incolore, privo di spessore, adatto sì e no a guidare il tram, altro che il Paese, trasforma la nostra politica in una pochade, un' operetta da quattro soldi.

Pulcinella è simpatico e arguto, tuttavia non può essere uno statista. Noi siamo riusciti nell' impresa di farlo apparire un pretendente legittimo al ruolo di presidente del Consiglio. Non ci rendiamo conto che il Parlamento è un luogo teoricamente importante e bisognoso di rispetto; e lo abbiamo declassato a bettola piena di mediocri, sciurette e nullafacenti, assemblea inidonea ad esprimere un protagonista provveduto e culturalmente attrezzato onde assumersi la responsabilità di gestire la cosa pubblica. Siamo al Di Maio dixit. Vergogniamoci, almeno, se non abbiamo il coraggio di sparare, metaforicamente, si intende, a chi ci ha trascinato così in basso.

Il fenomeno Luigino va studiato, sottoposto ad esami clinici per capire perché egli abbia sedotto una folla di terroni e vari fessi settentrionali ex comunisti dall' encefalogramma piatto. Una nazione degradata al punto da essere passata dalla magnificenza di uomini illustri alla bassezza di nani inguardabili del tipo di Luigino La Qualunque va analizzata al microscopio.

Chi è mentalmente normale non deve accettare che la Patria sia umiliata in questa maniera: consegnarsi nelle mani di un omuncolo insignificante quale il caporale Di Maio comporta il rischio di entrare nella storia dalla porta della barzelletta. Rifiutiamo di considerare costui una controparte; piuttosto andiamocene a casa, restiamo senza governo, arrangiamoci a campare alla carlona, mandando al diavolo chiunque miri a sfotterci spacciando la propria ignoranza crassa per perizia.

Date a Luigino un posto sicuro come fattorino nella pubblica amministrazione, ma toglietecelo dalle palle politiche. Abbiamo bisogno non di volti nuovi bensì di vecchi saggi. Meglio Pier Ferdinando Casini di un qualsiasi grillino esaltato. Se non altro la Dc era presentabile, mentre gli avventurieri alla Di Maio sono imbarazzanti. Abbiamo in passato scherzato su Andreotti, Berlinguer, Forlani, Cossiga e Craxi, e ci tocca pentirci. Ridateci Casini. Non ne abbiamo altri che ci rassicurino. Infine ricordiamoci: passare da Leonardo Da Vinci, da Guglielmo Marconi, da Enrico Fermi, da Galileo Galilei, da Meucci, da Rubbia e Olivetti a Di Maio è una offesa sanguinosa e intollerabile. Riconquistiamo un minimo di dignità.

 

 

 

parakulo di un feltri

 

vai a vendere il kulo in tangenziale, adesso

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53 minuti fa, pressing ha scritto:

La complicità tra Mattarella e Silvio è evidente.

La risata malefica di chi ha  proposto due bottarelle alla Carfagna in cambio del mandato. 

Silvio Berlusconi al Colle, la frase contro Luigi Di Maio: "No al governo fatto di invidia e odio sociale"

 

se gli ha proposto due bottarelle alla gelmini ci troviamo entro notte berlusconi esiliato a lampedusa

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48 minuti fa, gobbo_dal_76 ha scritto:

Per il momento niente Grillusconi a quanto pare.
 
 
 
Nemmeno un governo Renzusconi



Comunque vada, probabilmente alla fine sarà un governo Ducoioni!



-------------------------
 

 

ducoioni

 

salvini & di maio, appunto

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Di maio vuole fare il governo o con Salvini o con il pd

Si ad euro ed Unione Europea 

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