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- Domenico -

Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?

Elezioni Politiche 2018  

200 voti

This poll is closed to new votes
  1. 1. Per quale partito voterai alle Elezioni Politiche del 4 marzo?

    • Partito Democratico
      28
    • Movimento 5 Stelle
      56
    • Forza Italia
      8
    • Lega
      23
    • +Europa
      19
    • Liberi e Uguali
      10
    • Fratelli d'Italia
      6
    • Noi con l'Italia - Udc
      2
    • Civica Popolare
      1
    • Insieme
      0
    • Altri partiti/altre liste
      16
    • Scheda bianca (astensione)
      31


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Joined: 01-Jun-2005
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Incredibile come tutti vogliano che il pd dialoghi con i 5s. Quando capirete che sono alternativi e non ci possono essere punti di dialogo su alcun punto di programma sarà finita la legislatura.

 

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40 minuti fa, pressing ha scritto:

io temo i cambi di casacca dal m5s ai partiti di destra

 

 

dici che silvio è già in movimento per trovare quei 50-60 voti che gli mancano per avere la maggioranza il solo centrodestra ?

 

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29 minuti fa, zlataniere ha scritto:

Il tesoriere del M5s Sergio Battelli, ex commesso con la terza media, dovrà gestire 13 milioni di euro: "Mi farò aiutare"

Dieci anni da commesso e un'esperienza da deputato. Giulia Grillo ha incaricato lui di gestire i fondi pubblici alla Camera

Corriere della Sera

Dieci anni da commesso in un negozio di animali, deputato uscente con 90 e 363 voti alle parlamentarie del M5s nel 2013 e nel 2018. Oggi Sergio Battelli è il tesoriere del primo partito italiano: gestirà oltre 13 milioni di euro di fondi pubblici messi a disposizione ogni anno alla Camera (a fine legislatura potrebbero essere 66 milioni). Il livello di istruzione è la terza media, ma Battelli è fiducioso: "C'è un gruppo di funzionari che mi aiuterà a garantire la massima trasparenza e in più sto assumendo nello staff amministrativo una persona molto qualificata. Ne parla il Corriere della Sera.

 

Sono circa 60 mila euro l'anno per sostenere l'attività politica (convegni, consulenze e comunicazione) di ogni deputato, che moltiplicati per i 222 eletti a Montecitorio e moltiplicati per i 5 potenziali anni di legislatura fa arrivare il «tesoretto» a oltre 66 milioni. Una cifra monstre, che dovrà essere appunto gestita da Battelli, nominato tesoriere del gruppo M5S alla Camera dalla capogruppo Giulia Grillo, previa indicazione di Luigi Di Maio, di cui lo stesso Battelli è classificato come «fedelissimo». E con il capo politico del Movimento, Battelli ha in comune anche la parabola del nemo propheta in patria, visto che entrambi non furono eletti nei Consigli comunali dei rispettivi paesi di residenza: Pomigliano d'Arco e Varazze, salvo poi essere proiettati ai vertici della politica nazionale.

Appassionato di musica (è un rocker, assicurano), è stato accanto a Fedez nella battaglia contro il monopolio della Siae. Non si occuperà dei rimborsi, ma si sente all'altezza del compito che gli è stato assegnato

 

«C'è un gruppo di funzionari che mi aiuterà a garantire la massima trasparenza e in più sto assumendo nello staff amministrativo una persona molto qualificata». Per il resto, dopo il trionfo alle urne, dal profilo sulla piattaforma Rousseau, Battelli suona la carica così: «Che piaccia o non piaccia abbiamo fatto la storia, tutti noi, anche tu che stai leggendo queste parole, dobbiamo esserne tutti fieri e orgogliosi, noi non ci spaventiamo, non c'è più nulla che ci può spaventare dopo essere stati 5 anni dentro quella vasca di squali».

 

 

Vabbè... basta che è honesto

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Esclusivo: i conti segreti di Matteo Salvini

Milioni investiti illegalmente. E la onlus Più voci per incassare i soldi dei finanziatori. Ecco cosa nasconde la Lega. L'inchiesta in edicola domenica 1 aprile

 

Dov’è finito il tesoro della Lega? Dove sono spariti i 48 milioni di euro che il tribunale di Genova vorrebbe mettere sotto sequestro dopo la condanna di Bossi per truffa ai danni dello Stato? Da mesi i giudici di Genova sono a caccia di quei denari. Finora sui conti del Carroccio sono stati però rinvenuti poco più di 2 milioni. E gli altri? «Oggi sul conto corrente della Lega nazionale abbiamo 15 mila euro», ha detto lo scorso 3 gennaio Matteo Salvini, l'aspirante premier, l'uomo che vuole l'incarico di governo e che non perde occasione per ricordare come il suo partito sia senza un quattrino.

Alcuni documenti bancari, tuttavia, aiutano a comprendere meglio che fine ha fatto la ricchezza leghista. Facendo emergere un fatto inedito: sia sotto la gestione di Roberto Maroni, sia in seguito sotto quella di Salvini, parecchi milioni sono stati investiti illegalmente. Una legge del 2012 vieta infatti ai partiti politici di scommettere i propri denari su strumenti finanziari diversi dai titoli di Stato dei Paesi dell’Unione europea. Il partito che si batte contro «l’Europa serva di banche e multinazionali» (copyright di Salvini) ha cercato di guadagnare soldi comprando le obbligazioni di alcune delle più famose banche e multinazionali.


Ma c'è di più. In questa trama finanziaria si ritaglia un ruolo anche un'associazione finora sconosciuta. Si chiama Più voci. Una onlus come tante, ma di area leghista. Con una particolarità: è usata dalla Lega per ricevere finanziamenti dalle aziende, denari girati subito dopo a società controllate dal partito.

L'associazione è stata creata da tre commercialisti fedelissimi a Salvini nell’ottobre del 2015, nel pieno del processo per truffa contro Umberto Bossi e l'ex tesoriere Francesco Belsito. Non ha un sito web, né sembra  attiva nel dibattito pubblico. Di certo, però, su quel conto corrente hanno lasciato traccia lauti bonifici.

Chi ha finanziato la sconosciuta Più voci? L'Espresso, in edicola da domenica 1 aprile, pubblicherà i nomi delle aziende e degli imprenditori (insospettabili leghisti) che hanno offerto il loro contributo alla Lega sovranista di Salvini.

Alle domande de L’Espresso, il partito guidato da Salvini ha preferito non rispondere. Ha commentato, invece, chi ha versato parte dei contributi sul conto della onlus.

http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/03/28/news/i-conti-segreti-di-matteo-salvini-1.320080?ref=HEF_RULLO

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8 minuti fa, Ghost ha scritto:

Incredibile come tutti vogliano che il pd dialoghi con i 5s. Quando capirete che sono alternativi e non ci possono essere punti di dialogo su alcun punto di programma sarà finita la legislatura.

 

sono alternativi al PD "a guida Renzi"......c'è una sottile differenza .asd

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22 minuti fa, Zebrone 91 ha scritto:

dici che silvio è già in movimento per trovare quei 50-60 voti che gli mancano per avere la maggioranza il solo centrodestra ?

 

l'una e l'altra...

da un lato Galliani  fa campagna acquisti, dall'altro una scelta di comodo dei pentastellati

Modificato da pressing
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8 minuti fa, Ghost ha scritto:

Incredibile come tutti vogliano che il pd dialoghi con i 5s. Quando capirete che sono alternativi e non ci possono essere punti di dialogo su alcun punto di programma sarà finita la legislatura.

 

Il PD non deve dialogare con nessuno per il semplice fatto che gli elettori si sono espressi chiaramente e non li vogliono al governo. Quindi ora sotto a chi tocca

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4 minuti fa, pressing ha scritto:

Esclusivo: i conti segreti di Matteo Salvini

Milioni investiti illegalmente. E la onlus Più voci per incassare i soldi dei finanziatori. Ecco cosa nasconde la Lega. L'inchiesta in edicola domenica 1 aprile

 

Dov’è finito il tesoro della Lega? Dove sono spariti i 48 milioni di euro che il tribunale di Genova vorrebbe mettere sotto sequestro dopo la condanna di Bossi per truffa ai danni dello Stato? Da mesi i giudici di Genova sono a caccia di quei denari. Finora sui conti del Carroccio sono stati però rinvenuti poco più di 2 milioni. E gli altri? «Oggi sul conto corrente della Lega nazionale abbiamo 15 mila euro», ha detto lo scorso 3 gennaio Matteo Salvini, l'aspirante premier, l'uomo che vuole l'incarico di governo e che non perde occasione per ricordare come il suo partito sia senza un quattrino.

Alcuni documenti bancari, tuttavia, aiutano a comprendere meglio che fine ha fatto la ricchezza leghista. Facendo emergere un fatto inedito: sia sotto la gestione di Roberto Maroni, sia in seguito sotto quella di Salvini, parecchi milioni sono stati investiti illegalmente. Una legge del 2012 vieta infatti ai partiti politici di scommettere i propri denari su strumenti finanziari diversi dai titoli di Stato dei Paesi dell’Unione europea. Il partito che si batte contro «l’Europa serva di banche e multinazionali» (copyright di Salvini) ha cercato di guadagnare soldi comprando le obbligazioni di alcune delle più famose banche e multinazionali.


Ma c'è di più. In questa trama finanziaria si ritaglia un ruolo anche un'associazione finora sconosciuta. Si chiama Più voci. Una onlus come tante, ma di area leghista. Con una particolarità: è usata dalla Lega per ricevere finanziamenti dalle aziende, denari girati subito dopo a società controllate dal partito.

L'associazione è stata creata da tre commercialisti fedelissimi a Salvini nell’ottobre del 2015, nel pieno del processo per truffa contro Umberto Bossi e l'ex tesoriere Francesco Belsito. Non ha un sito web, né sembra  attiva nel dibattito pubblico. Di certo, però, su quel conto corrente hanno lasciato traccia lauti bonifici.

Chi ha finanziato la sconosciuta Più voci? L'Espresso, in edicola da domenica 1 aprile, pubblicherà i nomi delle aziende e degli imprenditori (insospettabili leghisti) che hanno offerto il loro contributo alla Lega sovranista di Salvini.

Alle domande de L’Espresso, il partito guidato da Salvini ha preferito non rispondere. Ha commentato, invece, chi ha versato parte dei contributi sul conto della onlus.

http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/03/28/news/i-conti-segreti-di-matteo-salvini-1.320080?ref=HEF_RULLO

Roma Ladrona

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3 minuti fa, Zebrone 91 ha scritto:

sono alternativi al PD "a guida Renzi"......c'è una sottile differenza .asd

 

Forse ti è "sfuggita" la campagna elettorale che hanno fatto nel lazio a firma lombardi.

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5 minuti fa, Zebrone 91 ha scritto:

sono alternativi al PD "a guida Renzi"......c'è una sottile differenza .asd

No, del PD "non a guida Renzi" vogliono solo i voti che gli mancano

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18 minuti fa, Zebrone 91 ha scritto:

sono alternativi al PD "a guida Renzi"......c'è una sottile differenza .asd

il pdr è più vicino a FI, hanno parecchi punti in comune

 

fossero usciti allo scoperto chissà magari gli italiani li avrebbero premiati

 

Modificato da pressing
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GRAFICO_scheda-partiti-01.png.b42b016332469a195f1531fdd2253b5d.png

 

ilsole24ore

 

 

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26 minuti fa, Tiger Jack ha scritto:

Il PD non deve dialogare con nessuno per il semplice fatto che gli elettori si sono espressi chiaramente e non li vogliono al governo. Quindi ora sotto a chi tocca

questa è una formula che sento usare spesso da certi politici, ma in realtà non è che sia proprio cosi.

il sistema politico nato dal rosatellum è un proporzionale ( con una parte maggioritaria), ergo è un sistema nel quale ogni partito prende tot. voti per le sue proposte, ma poi nessuno ha mai la maggioranza da solo ( salvo casi clamorosi di coalizioni e partiti con oltre il 39-40 %).

quindi il sistema stesso nasce e vive con il dialogo tra le forze politiche, altrimenti ci sarebbe lo stallo totale.

che poi il PD voglia isolarsi all'opposizione silente è una sua scelta ( piu o meno legittima, a seconda del parere di chi la interpreta), ma di certo il fatto che il movimento abbia preso piu voti e loro meno non è una giustificazione per dire: " nessuno ci vuole al governo, quindi ce ne stiamo nell'angolino". è una giustificazione che non ha senso. ha piu senso dire: " non vogliamo dialogare con loro e stop". 

28 minuti fa, Tiger Jack ha scritto:

No, del PD "non a guida Renzi" vogliono solo i voti che gli mancano

questo è un dato che potrebbero smascherare benissimo andando a dialogare e chiedendo ai 5 stelle un programma comune. a quel punto potrebbero dire: "noi abbiamo offerto appoggio su questo, questo e questo. loro non han voluto modificare niente dei loro programmi, quindi non ci stiamo". se rifiuti a priori, come tra l'altro fece lo stesso movimento nel 2013 con bersani, è tutta un'altra cosa

33 minuti fa, Ghost ha scritto:

 

Forse ti è "sfuggita" la campagna elettorale che hanno fatto nel lazio a firma lombardi.

in campagna elettorale ognuno dice peste e corna dell'altro, fà parte del "gioco" .asd poi, se si è adulti, si dialoga uguale. il che non vuol dire trovare PER FORZA un accordo. può benissimo essere che un accordo non sia possibile, ma è ben diverso dal mettersi subito in un angolino con il broncio ( come vorrebbe fare renzi).

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21 minuti fa, Zebrone 91 ha scritto:

questa è una formula che sento usare spesso da certi politici, ma in realtà non è che sia proprio cosi.

il sistema politico nato dal rosatellum è un proporzionale ( con una parte maggioritaria), ergo è un sistema nel quale ogni partito prende tot. voti per le sue proposte, ma poi nessuno ha mai la maggioranza da solo ( salvo casi clamorosi di coalizioni e partiti con oltre il 39-40 %).

quindi il sistema stesso nasce e vive con il dialogo tra le forze politiche, altrimenti ci sarebbe lo stallo totale.

che poi il PD voglia isolarsi all'opposizione silente è una sua scelta ( piu o meno legittima, a seconda del parere di chi la interpreta), ma di certo il fatto che il movimento abbia preso piu voti e loro meno non è una giustificazione per dire: " nessuno ci vuole al governo, quindi ce ne stiamo nell'angolino". è una giustificazione che non ha senso. ha piu senso dire: " non vogliamo dialogare con loro e stop". 

questo è un dato che potrebbero smascherare benissimo andando a dialogare e chiedendo ai 5 stelle un programma comune. a quel punto potrebbero dire: "noi abbiamo offerto appoggio su questo, questo e questo. loro non han voluto modificare niente dei loro programmi, quindi non ci stiamo". se rifiuti a priori, come tra l'altro fece lo stesso movimento nel 2013 con bersani, è tutta un'altra cosa

in campagna elettorale ognuno dice peste e corna dell'altro, fà parte del "gioco" .asd poi, se si è adulti, si dialoga uguale. il che non vuol dire trovare PER FORZA un accordo. può benissimo essere che un accordo non sia possibile, ma è ben diverso dal mettersi subito in un angolino con il broncio ( come vorrebbe fare renzi).

Rispetto il tuo pensiero, però se un partito che ha governato gli ultimi 5 anni passa dal 25% (senza contare il 40% delle europee) al 18% significa che gli elettori non lo vogliono più al governo.

Qualsiasi altra alchimia che farebbe rientrare il PD dalla finestra, sarebbe si un "inciucio" e, penso, la fine stessa del PD.

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Silvio usa i programmi elettorali per prendere voti e basta.

 

A 'sto giro si proponeva come "regista" della coalizione di cdx, nel copione/programma c'erano caramelle e lecca lecca per Salvini e Meloni. .asd

 

Nei fatti, oltre all'incontro per rassicurare l'Europa sulla posizione post voto, la scelta di Tajani premier...

Sulla Fornero aveva fatto  marcia indietro. Ricordo un "non si tocca" in campagna elettorale.

Una campagna elettorale condita di  polemiche a distanza tra Berlusconi e la coppia Meloni-Salvini. .asd 

 

Coi renziani sarebbe venuta fuori un'alleanza più forte, i due leader si somigliano. 

Col senno di poi occasione persa per entrambi.

Modificato da pressing

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1 hour ago, zlataniere said:

Il tesoriere del M5s Sergio Battelli, ex commesso con la terza media, dovrà gestire 13 milioni di euro: "Mi farò aiutare"

Dieci anni da commesso e un'esperienza da deputato. Giulia Grillo ha incaricato lui di gestire i fondi pubblici alla Camera

Corriere della Sera

Dieci anni da commesso in un negozio di animali, deputato uscente con 90 e 363 voti alle parlamentarie del M5s nel 2013 e nel 2018. Oggi Sergio Battelli è il tesoriere del primo partito italiano: gestirà oltre 13 milioni di euro di fondi pubblici messi a disposizione ogni anno alla Camera (a fine legislatura potrebbero essere 66 milioni). Il livello di istruzione è la terza media, ma Battelli è fiducioso: "C'è un gruppo di funzionari che mi aiuterà a garantire la massima trasparenza e in più sto assumendo nello staff amministrativo una persona molto qualificata. Ne parla il Corriere della Sera.

 

Sono circa 60 mila euro l'anno per sostenere l'attività politica (convegni, consulenze e comunicazione) di ogni deputato, che moltiplicati per i 222 eletti a Montecitorio e moltiplicati per i 5 potenziali anni di legislatura fa arrivare il «tesoretto» a oltre 66 milioni. Una cifra monstre, che dovrà essere appunto gestita da Battelli, nominato tesoriere del gruppo M5S alla Camera dalla capogruppo Giulia Grillo, previa indicazione di Luigi Di Maio, di cui lo stesso Battelli è classificato come «fedelissimo». E con il capo politico del Movimento, Battelli ha in comune anche la parabola del nemo propheta in patria, visto che entrambi non furono eletti nei Consigli comunali dei rispettivi paesi di residenza: Pomigliano d'Arco e Varazze, salvo poi essere proiettati ai vertici della politica nazionale.

Appassionato di musica (è un rocker, assicurano), è stato accanto a Fedez nella battaglia contro il monopolio della Siae. Non si occuperà dei rimborsi, ma si sente all'altezza del compito che gli è stato assegnato

 

«C'è un gruppo di funzionari che mi aiuterà a garantire la massima trasparenza e in più sto assumendo nello staff amministrativo una persona molto qualificata». Per il resto, dopo il trionfo alle urne, dal profilo sulla piattaforma Rousseau, Battelli suona la carica così: «Che piaccia o non piaccia abbiamo fatto la storia, tutti noi, anche tu che stai leggendo queste parole, dobbiamo esserne tutti fieri e orgogliosi, noi non ci spaventiamo, non c'è più nulla che ci può spaventare dopo essere stati 5 anni dentro quella vasca di squali».

 

 

Amato, dopo aver fatto da tesoriere a Craxi, ha ricoperto piu' e piu' volte il ruolo di Presidente del Consiglio dei Ministri

 

Tesoriere a Craxi

 

abbiamo avuto di peggio .asd 

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25 minuti fa, Zebrone 91 ha scritto:

questa è una formula che sento usare spesso da certi politici, ma in realtà non è che sia proprio cosi.

il sistema politico nato dal rosatellum è un proporzionale ( con una parte maggioritaria), ergo è un sistema nel quale ogni partito prende tot. voti per le sue proposte, ma poi nessuno ha mai la maggioranza da solo ( salvo casi clamorosi di coalizioni e partiti con oltre il 39-40 %).

quindi il sistema stesso nasce e vive con il dialogo tra le forze politiche, altrimenti ci sarebbe lo stallo totale.

che poi il PD voglia isolarsi all'opposizione silente è una sua scelta ( piu o meno legittima, a seconda del parere di chi la interpreta), ma di certo il fatto che il movimento abbia preso piu voti e loro meno non è una giustificazione per dire: " nessuno ci vuole al governo, quindi ce ne stiamo nell'angolino". è una giustificazione che non ha senso. ha piu senso dire: " non vogliamo dialogare con loro e stop". 

questo è un dato che potrebbero smascherare benissimo andando a dialogare e chiedendo ai 5 stelle un programma comune. a quel punto potrebbero dire: "noi abbiamo offerto appoggio su questo, questo e questo. loro non han voluto modificare niente dei loro programmi, quindi non ci stiamo". se rifiuti a priori, come tra l'altro fece lo stesso movimento nel 2013 con bersani, è tutta un'altra cosa

in campagna elettorale ognuno dice peste e corna dell'altro, fà parte del "gioco" .asd poi, se si è adulti, si dialoga uguale. il che non vuol dire trovare PER FORZA un accordo. può benissimo essere che un accordo non sia possibile, ma è ben diverso dal mettersi subito in un angolino con il broncio ( come vorrebbe fare renzi).

 

Ma non è così. Quello che è stato ripetuto più e più volte è che, dopo l'assegnazione del mandato esplorativo, ci potranno essere tutti i colloqui che vogliono sui temi (forse .asd). Mi pare che il 18% di chi li ha votati debba essere rispettato o no? Non riescono ad accordarsi la coalizione che ha preso più voti ed il partito con maggioranza relativa e mo è colpa del pd? sefz

Hanno già la lista dei ministri, un programma che, dicono, non vogliono modificare e agli antipodi con quello del pd, nell'assegnazione delle cariche l'opposizione è stata presa a pesci in fascia e con lei la democrazia e dovrebbero dialogare? E su cosa? Non è questione di essere adulti o meno ma almeno non farsi prendere per il cu** l'ennesima volta.

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L'elettorato del pd sull'ipotesi di dialogo coi 5S non è così compatto come si vuol far credere.

 

Modificato da pressing
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4 minutes ago, pressing said:

L'elettorato del pd sulla questione 5s non è così compatto come si vuol far credere. .asd

sono in 3 e si scindono pure .asd 

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Massimo.png.437f5643433e256e2dec08b30bf147ae.png

 

.asd

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Sul caso Consip confronto tra renziani, vai a capire chi mente .asd

 

Consip, Marroni conferma: 'Fu Lotti a dirmi delle cimici'

Confronto di due ore dai pm. Il ministro: 'sono estraneo'

Confronto di due ore davanti ai pm romani dell'inchiesta Consip tra l'ex ad della società pubblica Marroni e il ministro dello Sport Lotti. Marroni ha confermato le accuse: 'Fu Lotti a dirmi dell'inchiesta e delle cimici nel mio ufficio'. Opposta la tesi del parlamentare del Pd che, a quanto si è appreso, si è dichiarato 'estraneo' alle accuse.

Modificato da pressing

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9 minuti fa, Ghost ha scritto:

 

Ma non è così. Quello che è stato ripetuto più e più volte è che, dopo l'assegnazione del mandato esplorativo, ci potranno essere tutti i colloqui che vogliono sui temi (forse .asd). Mi pare che il 18% di chi li ha votati debba essere rispettato o no? Non riescono ad accordarsi la coalizione che ha preso più voti ed il partito con maggioranza relativa e mo è colpa del pd? sefz

Hanno già la lista dei ministri, un programma che, dicono, non vogliono modificare e agli antipodi con quello del pd, nell'assegnazione delle cariche l'opposizione è stata presa a pesci in fascia e con lei la democrazia e dovrebbero dialogare? E su cosa? Non è questione di essere adulti o meno ma almeno non farsi prendere per il cu** l'ennesima volta.

Quando il PD era al governo tutti che "mandiamoli a casa" ora invece tutti che "vogliono dialogarci"... siamo un popolo strano .asd

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1 minuto fa, Tiger Jack ha scritto:

Quando il PD era al governo tutti che "mandiamoli a casa" ora invece tutti che "vogliono dialogarci"... siamo un popolo strano .asd

 

Si ma almeno dicessero dialogare su cosa. Niente, nemmeno questo. Che poi i modi di intendere un accordo da parte dei 5s è nota a chi li vive sulla propria pelle (vedi Roma dove è stato commissariato l'assessore ai lavori pubblici dell'unico municipio non 5s sefz)

 

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7 minutes ago, Tiger Jack said:

Quando il PD era al governo tutti che "mandiamoli a casa" ora invece tutti che "vogliono dialogarci"... siamo un popolo strano .asd

ma tutti chi? .asd 

 

a dire il vero mi sembra che quelli che auspicano cio' siano coloro che sono contro il m5s ed il PD allo stesso tempo

 

per il gusto di poter dire ad entrambi "vi odiavate e adesso vi baciate"

 

in pratica si martellano i collioni per far dispetto alla moglie

 

comunque concordo nella chiosa finale: siamo un popolo parecchio strano .asd 

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5 minuti fa, Ghost ha scritto:

 

Si ma almeno dicessero dialogare su cosa. Niente, nemmeno questo. Che poi i modi di intendere un accordo da parte dei 5s è nota a chi li vive sulla propria pelle (vedi Roma dove è stato commissariato l'assessore ai lavori pubblici dell'unico municipio non 5s sefz)

 

Non so quando durerà questa manfrina, spero che alla fine si concluda come quasi tutti si auspicano; cioè un governo Di Maio-Salvini, magari con Silvio che da l'appoggio esterno .asd

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