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- Domenico -

Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?

Elezioni Politiche 2018  

200 voti

This poll is closed to new votes
  1. 1. Per quale partito voterai alle Elezioni Politiche del 4 marzo?

    • Partito Democratico
      28
    • Movimento 5 Stelle
      56
    • Forza Italia
      8
    • Lega
      23
    • +Europa
      19
    • Liberi e Uguali
      10
    • Fratelli d'Italia
      6
    • Noi con l'Italia - Udc
      2
    • Civica Popolare
      1
    • Insieme
      0
    • Altri partiti/altre liste
      16
    • Scheda bianca (astensione)
      31


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2 hours ago, AndreaTek said:

Personalmente avrei usato il lanciafiamme...

 

http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2018/02/22/corteo-contro-casapound-idranti-polizia_77917b5d-ec89-4870-9ed1-c39b36cc0976.html

 

...fra attivisti dei centri sociali, sindacalisti di base, anarchici, No Tav dalla Valle di Susa, studenti delle scuole superiori, militanti di Potere al Popolo...

 

Avrebbe reso un mondo migliore :)

 

Invece, succede questo...

 

antifascismo di nero vestiti, col volto coperto e scarponcini

 

bene ma non benissimo

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Joined: 19-Jul-2006
18787 messaggi
4 ore fa, Gnokko ha scritto:

antifascismo di nero vestiti, col volto coperto e scarponcini

 

bene ma non benissimo

Almeno avevano i cappucci e passamontagna in Febbraio e non in Luglio....

Però é una moda che non passa mai vedo a distanza anche di tanti anni :sisi:

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Joined: 16-May-2006
13807 messaggi
6 ore fa, AndreaTek ha scritto:

Personalmente avrei usato il lanciafiamme...

 

http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2018/02/22/corteo-contro-casapound-idranti-polizia_77917b5d-ec89-4870-9ed1-c39b36cc0976.html

 

...fra attivisti dei centri sociali, sindacalisti di base, anarchici, No Tav dalla Valle di Susa, studenti delle scuole superiori, militanti di Potere al Popolo...

 

 

Avrebbe reso un mondo migliore :)

 

Invece, succede questo...

 

 

 

Violenza pura (cit.)

All'inizio speravo invocassi il lanciafiamme contro Casapound, invece no, è proprio per la sparizione di categorie sovversive e temibilissime quali sindacalisti di base e studenti delle superiori.

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18787 messaggi
41 minuti fa, Dax85 ha scritto:

 

 

Violenza pura (cit.)

All'inizio speravo invocassi il lanciafiamme contro Casapound, invece no, è proprio per la sparizione di categorie sovversive e temibilissime quali sindacalisti di base e studenti delle superiori.

Sindacalisti e studenti superiori sono esenti da avere Delle teste di c**** in mezzo?  Oppure sono categorie che di default sono PERFETTI E INTOCCABILI?

 

Se uno leggesse solo il tuo post sembrerebbe che Andrea abbia detto di usare il lancia fiamme contro studenti davanti una scuola....o sindacalisti in sciopero per dei diritti ..... .asd .asd

Modificato da Ramones1985

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13807 messaggi
32 minuti fa, Ramones1985 ha scritto:

Sindacalisti e studenti superiori sono esenti da avere Delle teste di c**** in mezzo?  Oppure sono categorie che di default sono PERFETTI E INTOCCABILI?

 

Se uno leggesse solo il tuo post sembrerebbe che Andrea abbia detto di usare il lancia fiamme contro studenti davanti una scuola....o sindacalisti in sciopero per dei diritti ..... .asd .asd

 

Sono studenti e sindacalisti che manifestano contro il fascismo eh? Teorizzare un mondo migliore previa loro cottura perchè uno nella stessa manifestazione ha ribaltato un cassonetto mi sembra ardito (certo, al giorno d'oggi ai fascisti è bastato mettersi una cravatta per passare per puliti e vitali, però un minimo di profondità critica prima di partire con i forconi...).

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Il rapporto Amnesty: «L'Italia è intrisa di ostilità e razzismo»

L'ong: «Nel Paese si concentrano dinamiche di tendenza all'odio». L'analisi sulla campagna elettorale: «Il 95% delle frasi xenofobe sui social viene dal centrodestra». Ma insieme all'odio crescono anche attivismo e impegno della società civile

di Antonella De Gregorio

 

Il mondo - Italia in testa - sta raccogliendo i terribili frutti della retorica intrisa d'odio, «che minaccia di normalizzare massicce discriminazioni ai danni dei gruppi marginalizzati». È questo l'ammonimento lanciato da Amnesty International in occasione del lancio del suo Rapporto 2017-2018 (pubblicato in Italia da Infinito Edizioni). Un'analisi sulla situazione dei diritti umani di 159 Stati del mondo che accusa i leader dei Paesi più ricchi di affrontare l'emergenza profughi «con un misto di evasività e vera e propria insensibilità».

La sfida dei migranti

«La maggior parte dei leader europei non ha voluto raccogliere la grande sfida di regolamentare la migrazione in modo sicuro e legale e ha deciso che praticamente nulla è precluso negli sforzi per tenere lontani i profughi dalle coste continentali», si legge nel Rapporto. Il segretario generale dell'Ong per i diritti umani, Salil Shetty, se l'è presa in particolare con Trump per aver dato il via a un anno in cui «i leader hanno portato la politica dell'odio alla sua conclusione più pericolosa». «Nell'orrenda campagna militare di pulizia etnica contro i Rohingya in Myanmar, abbiamo visto cosa produca una società incoraggiata dall'odio e dalla paura verso le minoranze e dalla loro individuazione come capri espiatori», ha aggiunto Shetty. «In questi tempi difficili, sono ben pochi i governi che stanno dalla parte dei diritti umani. Al contrario, leader come al-Sisi, Duterte, Maduro, Putin, Trump e Xi stanno spietatamente mettendo a rischio i diritti di milioni di persone», ha sottolineato.

Il barometro dell'odio

Quanto all'Italia, Amnesty lancia l'allarme per il clima di odio che si riverbera anche sulla campagna elettorale: il Paese è intriso di «ostilità, razzismo, xenofobia» e «sembra concentrare più di altri Paesi europei le dinamiche di tendenza all'odio», ha denunciato la Ong. Preoccupazione anche per la violenza dei messaggi politici, in particolare dal centrodestra: il 95% delle dichiarazioni dei politici sui social che «veicolano stereotipi, sono discriminatorie, razziste o incitano all'odio e alla violenza in campagna elettorale sono da attribuire a Lega Nord (50%), Fratelli d'Italia (27%) e Forza Italia (18%)», ha denunciato Amnesty. Il dato emerge dal «Barometro dell'odio», iniziativa dell’organizzazione che prevede il monitoraggio delle dichiarazioni sui social di 1.425 tra candidati ai collegi per le elezioni di Camera e Senato, 17 leader politici in corsa alle elezioni e i candidati a presidenti delle regioni Lazio e Lombardia.

«Paura ingiustificata»

Se nel 2014 l'Italia era «orgogliosa di salvare le vite dei rifugiati e considerava l'accoglienza un valore importante» - ha sottolineato Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia - oggi sembra prevalere la «paura ingiustificata dell'altro». E l'ostilità «non riguarda solo i migranti, ma prende di mira anche «rom, persone Lgbt, le donne» e «i poveri». Questo «sta rendendo il clima impossibile» in Italia e «sta uccidendo ogni possibilità di confronto», ha lamentato Rufini. Dal rapporto annuale dell’organizzazione emerge anche che l’Italia nel 2017 «si è messa alla guida della politica europea di contenimento dell’immigrazione a tutti i costi, e il costo pagato dai migranti in carcere in Libia è terrificante», ha spiegato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. Questa politica di «contrasto all’immigrazione» è il dato che maggiormente «preoccupa» l’organizzazione.

Il caso Regeni

Amnesty continua anche esprimere insoddisfazione per il caso di Giulio Regeni: la collaborazione con le autorità per ottenere la verità sul ragazzo ucciso in Egitto più di 2 anni fa, «a circa sei mesi dalla decisione di rimandare il nostro ambasciatore al Cairo, è ancora del tutto insufficiente», ha sottolineato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia.

Cresce l'attivismo

L'organizzazione ha però anche osservato la crescita di un movimento di vecchi e nuovi attivisti impegnati in campagne per la giustizia sociale, che fanno ben sperare che lo scivolamento verso l'oppressione verrà fermato. Persone disposte ad alzare la voce, che hanno raggiunto nel 2017 alcuni traguardi, come «l'eliminazione del divieto totale di aborto in Cile, i passi avanti per il matrimonio egualitario a Taiwan». Negli Stati Uniti «gli attivisti hanno lanciato la Women's March», mentre sulla rete sono nati i movimenti di denuncia contro la violenza sulle donne e bambine «Metoo» e «Niunamenos». Nell'anno «nero» dei diritti umani, insomma, c'è «qualche segnale di speranza che arriva dalla società civile», conclude Marchesi.

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14 ore fa, Ale29 ha scritto:

 

Il discorso sarebbe lungo, Maduro comunque è stato eletto attraverso normali elezioni.  Il Paese se la passa male ora.

Per gli Stati Uniti, comunque, essere un dittatore non è un problema se sei prono agli interessi americani, quanti ne hanno sostenuti....asd ma Maduro non è tra gli "amici" .asd

 

per gli americani non sei un dittatore fino a quando li sostieni, ma che gente che si stia candidando prenda ad esempio il venezuela lo trovo assurdo, ripeto l'infermiera avrà sui 50 anni, quando la incontro e ci facciamo due chiacchiere parlando di maduro ha dei coccoloni, lo sa pure lei che è stato eletto ma dice che fa gli interessi degli altri e non del suo popolo, cioè prendesseero ad esempio paesi dove non c'è dittatura altrimenti potrei dire "che bello vorreiche l'italia diventasse come la corea del nord"

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16 minuti fa, pressing ha scritto:

Il rapporto Amnesty: «L'Italia è intrisa di ostilità e razzismo»

L'ong: «Nel Paese si concentrano dinamiche di tendenza all'odio». L'analisi sulla campagna elettorale: «Il 95% delle frasi xenofobe sui social viene dal centrodestra». Ma insieme all'odio crescono anche attivismo e impegno della società civile

di Antonella De Gregorio

 

Il mondo - Italia in testa - sta raccogliendo i terribili frutti della retorica intrisa d'odio, «che minaccia di normalizzare massicce discriminazioni ai danni dei gruppi marginalizzati». È questo l'ammonimento lanciato da Amnesty International in occasione del lancio del suo Rapporto 2017-2018 (pubblicato in Italia da Infinito Edizioni). Un'analisi sulla situazione dei diritti umani di 159 Stati del mondo che accusa i leader dei Paesi più ricchi di affrontare l'emergenza profughi «con un misto di evasività e vera e propria insensibilità».

La sfida dei migranti

«La maggior parte dei leader europei non ha voluto raccogliere la grande sfida di regolamentare la migrazione in modo sicuro e legale e ha deciso che praticamente nulla è precluso negli sforzi per tenere lontani i profughi dalle coste continentali», si legge nel Rapporto. Il segretario generale dell'Ong per i diritti umani, Salil Shetty, se l'è presa in particolare con Trump per aver dato il via a un anno in cui «i leader hanno portato la politica dell'odio alla sua conclusione più pericolosa». «Nell'orrenda campagna militare di pulizia etnica contro i Rohingya in Myanmar, abbiamo visto cosa produca una società incoraggiata dall'odio e dalla paura verso le minoranze e dalla loro individuazione come capri espiatori», ha aggiunto Shetty. «In questi tempi difficili, sono ben pochi i governi che stanno dalla parte dei diritti umani. Al contrario, leader come al-Sisi, Duterte, Maduro, Putin, Trump e Xi stanno spietatamente mettendo a rischio i diritti di milioni di persone», ha sottolineato.

Il barometro dell'odio

Quanto all'Italia, Amnesty lancia l'allarme per il clima di odio che si riverbera anche sulla campagna elettorale: il Paese è intriso di «ostilità, razzismo, xenofobia» e «sembra concentrare più di altri Paesi europei le dinamiche di tendenza all'odio», ha denunciato la Ong. Preoccupazione anche per la violenza dei messaggi politici, in particolare dal centrodestra: il 95% delle dichiarazioni dei politici sui social che «veicolano stereotipi, sono discriminatorie, razziste o incitano all'odio e alla violenza in campagna elettorale sono da attribuire a Lega Nord (50%), Fratelli d'Italia (27%) e Forza Italia (18%)», ha denunciato Amnesty. Il dato emerge dal «Barometro dell'odio», iniziativa dell’organizzazione che prevede il monitoraggio delle dichiarazioni sui social di 1.425 tra candidati ai collegi per le elezioni di Camera e Senato, 17 leader politici in corsa alle elezioni e i candidati a presidenti delle regioni Lazio e Lombardia.

«Paura ingiustificata»

Se nel 2014 l'Italia era «orgogliosa di salvare le vite dei rifugiati e considerava l'accoglienza un valore importante» - ha sottolineato Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia - oggi sembra prevalere la «paura ingiustificata dell'altro». E l'ostilità «non riguarda solo i migranti, ma prende di mira anche «rom, persone Lgbt, le donne» e «i poveri». Questo «sta rendendo il clima impossibile» in Italia e «sta uccidendo ogni possibilità di confronto», ha lamentato Rufini. Dal rapporto annuale dell’organizzazione emerge anche che l’Italia nel 2017 «si è messa alla guida della politica europea di contenimento dell’immigrazione a tutti i costi, e il costo pagato dai migranti in carcere in Libia è terrificante», ha spiegato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. Questa politica di «contrasto all’immigrazione» è il dato che maggiormente «preoccupa» l’organizzazione.

Il caso Regeni

Amnesty continua anche esprimere insoddisfazione per il caso di Giulio Regeni: la collaborazione con le autorità per ottenere la verità sul ragazzo ucciso in Egitto più di 2 anni fa, «a circa sei mesi dalla decisione di rimandare il nostro ambasciatore al Cairo, è ancora del tutto insufficiente», ha sottolineato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia.

Cresce l'attivismo

L'organizzazione ha però anche osservato la crescita di un movimento di vecchi e nuovi attivisti impegnati in campagne per la giustizia sociale, che fanno ben sperare che lo scivolamento verso l'oppressione verrà fermato. Persone disposte ad alzare la voce, che hanno raggiunto nel 2017 alcuni traguardi, come «l'eliminazione del divieto totale di aborto in Cile, i passi avanti per il matrimonio egualitario a Taiwan». Negli Stati Uniti «gli attivisti hanno lanciato la Women's March», mentre sulla rete sono nati i movimenti di denuncia contro la violenza sulle donne e bambine «Metoo» e «Niunamenos». Nell'anno «nero» dei diritti umani, insomma, c'è «qualche segnale di speranza che arriva dalla società civile», conclude Marchesi.

https://www.amnesty.it/amnesty-international-accusa-governi-europei-complicita-terribili-abusi-rifugiati-migranti-libia/

 

Che c**** deve dire? dice sempre le stesse cose, per tutti.... 

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1 ora fa, Dax85 ha scritto:

 

Sono studenti e sindacalisti che manifestano contro il fascismo eh? Teorizzare un mondo migliore previa loro cottura perchè uno nella stessa manifestazione ha ribaltato un cassonetto mi sembra ardito (certo, al giorno d'oggi ai fascisti è bastato mettersi una cravatta per passare per puliti e vitali, però un minimo di profondità critica prima di partire con i forconi...).

 

No. Sono amici tuoi che bloccano città e fanno scontri contro le forze dell'ordine. Che è ben diverso dal manifestare. 

 

Noto sempre con piacere come ci sia un velo di giustificazione quando si parla di gente con passamontagna in testa che fanno casini............ 

 

 

 

 

 

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1851 messaggi

M5s, la moglie di De Falco: “Mai detto ‘aggredita da mio marito'”. Di Maio: “In caso di violenze, l’avrei cacciato”

 

Il Corriere della Sera aveva riferito che la signora si era presentata agli agenti di Livorno raccontando di un'aggressione dovuta a "un evidente stato di alterazione" del marito. Lei: "Strumentalizzata per fini politici"

di F. Q. | 23 febbraio 2018

 

“È importante si sappia che non ho deposto in questura contro mio marito né tantomeno ho affermato che avrebbe usato violenza fisica su di me, né desidero dare pubblicamente la misura di quali siano i nostri rapporti personali”. Raffaella, moglie del capitano di fregata Gregorio De Falco, smentisce di avere subito violenze dal marito, che è candidato del Movimento 5 Stelle. Il caso era scoppiato sul Corriere della Sera: il quotidiano di via Solferino aveva infatti riferito che la signora una settimana prima si era presentata agli agenti di Livorno raccontando di una violenta lite e di un’aggressione dovuta a “un evidente stato di alterazione” del marito, che è candidato col Movimento 5 Stelle. E sulla vicenda è nuovamente intervenuto anche Luigi di Maio che a Quinta colonna su Rete4 ha detto: “Ho incontrato la moglie di De Falco, le ho messo a disposizione i mie legali, mi ha detto che non c’è stata nessuna violenza. Se fosse stato vero l’avrei cacciato”.

Il candidato premier del Movimento 5 Stelle ha poi risposto a distanza a Renzi che aveva detto: “Se c’è qualche candidato che mette le mani addosso alla moglie o alla figlia, su quello tutti insieme si dica no. Sulla violenza non si scherza. Non possiamo rischiare di avere i nostri rappresentanti a quel livello lì”.  “Renzi si faccia gli affari suoi visto che ha molto di cui occuparsi”, ha detto Di Maio. “Ho chiesto alla moglie De Falco di incontraci e lo ho fatto: la signora mi ha ribadito che è stato strumentalizzato un fatto privato. La signora ha anche fatto una dichiarazione pubblica dicendo che non è avvenuto quello che hanno detto i giornali”.

Raffaella spiega infatti di essere “disgustata per come, vicende di natura esclusivamente personale, siano state strumentalizzateper meri fini politici. Ho sentito Gregorio telefonicamente – ha aggiunto – e siamo d’accordo che la nostra vita privata debba rimanere fuori dalla politica e dalla campagna elettorale, nella salvaguardia degli interessi delle nostre figlie, di cui una ancora minore. Né per vendetta né per denaro avrei mai esposto fatti privati e personali al pubblico giudizio. Pertanto intendo procedere giuridicamente per appurare le fonti che hanno condotto alla strumentalizzazione di un episodio di carattere esclusivamente privato”. La compagna di De Falco ha inoltre aggiunto che “ad oggi nessun procedimento di separazione è ancora avviato, sebbene i nostri rapporti personali siano da qualche tempo compromessi. Ringrazio quanti hanno espresso silenziosa vicinanza a me ed alla mia famiglia, astenendosi dal commentare aspetti esteriori non accertati”. Poi ha concluso: “Nonostante i diverbi che ultimamente ci hanno tenuti distanti, io credo in Gregorio, credo nelle sue competenze, nella sua capacità ed onestà ad assolvere degnamente un ruolo oneroso che potrebbe davvero fare la differenza per questo Paese dilaniato dentro, ma esteticamente ancora bello fuori”.

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17 minuti fa, Ramones1985 ha scritto:

 

No. Sono amici tuoi che bloccano città e fanno scontri contro le forze dell'ordine. Che è ben diverso dal manifestare. 

 

Noto sempre con piacere come ci sia un velo di giustificazione quando si parla di gente con passamontagna in testa che fanno casini............ 

 

 

 

 

 

Hai ragione, brutta cosa questo velo di giustificazione. Meglio la giustificazione esplicita di fascisti che sparano ai negri

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9 ore fa, - Domenico - ha scritto:

 

 

 

 

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Riproviamo col colonialismo? Magari sta volta va meglio

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8 minuti fa, Ilcampodice35 ha scritto:

Hai ragione, brutta cosa questo velo di giustificazione. Meglio la giustificazione esplicita di fascisti che sparano ai negri

E chi l'ha detto? .penso

 

Io no.

 

 

ah, 

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Per me se chiedo a questi cos'è il fascismo manco lo sanno.

 

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10 minuti fa, - Domenico - ha scritto:

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Rotfl.

"Ma che ce frega, ma che  ce 'mportaa..se l'oste ar vino c'ha messo l'acquaa.."

Modificato da Tiger Jack

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38 minuti fa, Ramones1985 ha scritto:

E chi l'ha detto? .penso

 

Io no.

 

 

ah, 

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Per me se chiedo a questi cos'è il fascismo manco lo sanno.

 

 necri  ignoranti

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21 minuti fa, Tiger Jack ha scritto:

"Ma che ce frega, ma che  ce 'mportaa..se l'oste ar vino c'ha messo l'acquaa.."

no no

Buongiorno Italia

Buongiorno Maria
quant'è tradizionale la famigghia mia
Buongorno Dio

i necri e i frogi li sistemo io

Lasciatemi cantare

con la chitarra in mano

sono un'italiana 

un'italiana vera

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28 minuti fa, vanpeebles ha scritto:

M5s, la moglie di De Falco: “Mai detto ‘aggredita da mio marito'”. Di Maio: “In caso di violenze, l’avrei cacciato”

 

Il Corriere della Sera aveva riferito che la signora si era presentata agli agenti di Livorno raccontando di un'aggressione dovuta a "un evidente stato di alterazione" del marito. Lei: "Strumentalizzata per fini politici"

di F. Q. | 23 febbraio 2018

 

“È importante si sappia che non ho deposto in questura contro mio marito né tantomeno ho affermato che avrebbe usato violenza fisica su di me, né desidero dare pubblicamente la misura di quali siano i nostri rapporti personali”. Raffaella, moglie del capitano di fregata Gregorio De Falco, smentisce di avere subito violenze dal marito, che è candidato del Movimento 5 Stelle. Il caso era scoppiato sul Corriere della Sera: il quotidiano di via Solferino aveva infatti riferito che la signora una settimana prima si era presentata agli agenti di Livorno raccontando di una violenta lite e di un’aggressione dovuta a “un evidente stato di alterazione” del marito, che è candidato col Movimento 5 Stelle. E sulla vicenda è nuovamente intervenuto anche Luigi di Maio che a Quinta colonna su Rete4 ha detto: “Ho incontrato la moglie di De Falco, le ho messo a disposizione i mie legali, mi ha detto che non c’è stata nessuna violenza. Se fosse stato vero l’avrei cacciato”.

Il candidato premier del Movimento 5 Stelle ha poi risposto a distanza a Renzi che aveva detto: “Se c’è qualche candidato che mette le mani addosso alla moglie o alla figlia, su quello tutti insieme si dica no. Sulla violenza non si scherza. Non possiamo rischiare di avere i nostri rappresentanti a quel livello lì”.  “Renzi si faccia gli affari suoi visto che ha molto di cui occuparsi”, ha detto Di Maio. “Ho chiesto alla moglie De Falco di incontraci e lo ho fatto: la signora mi ha ribadito che è stato strumentalizzato un fatto privato. La signora ha anche fatto una dichiarazione pubblica dicendo che non è avvenuto quello che hanno detto i giornali”.

Raffaella spiega infatti di essere “disgustata per come, vicende di natura esclusivamente personale, siano state strumentalizzateper meri fini politici. Ho sentito Gregorio telefonicamente – ha aggiunto – e siamo d’accordo che la nostra vita privata debba rimanere fuori dalla politica e dalla campagna elettorale, nella salvaguardia degli interessi delle nostre figlie, di cui una ancora minore. Né per vendetta né per denaro avrei mai esposto fatti privati e personali al pubblico giudizio. Pertanto intendo procedere giuridicamente per appurare le fonti che hanno condotto alla strumentalizzazione di un episodio di carattere esclusivamente privato”. La compagna di De Falco ha inoltre aggiunto che “ad oggi nessun procedimento di separazione è ancora avviato, sebbene i nostri rapporti personali siano da qualche tempo compromessi. Ringrazio quanti hanno espresso silenziosa vicinanza a me ed alla mia famiglia, astenendosi dal commentare aspetti esteriori non accertati”. Poi ha concluso: “Nonostante i diverbi che ultimamente ci hanno tenuti distanti, io credo in Gregorio, credo nelle sue competenze, nella sua capacità ed onestà ad assolvere degnamente un ruolo oneroso che potrebbe davvero fare la differenza per questo Paese dilaniato dentro, ma esteticamente ancora bello fuori”.

 

"Torni in cucina Catzo!"

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9 ore fa, - Domenico - ha scritto:

 

 

 

E nniente ce pijamo aLibbbia co'esercito, pijamo i negri li mettemo su abbarca e ce famo costruì e'strade, bonificà e'paludi...

 

Colonialismo, deportazione e schiavi neri, anche meglio di quando ciera lvi :sisi:

 

Però con il fascismo non c'entrano nulla, eh. Tutto legale.

 

 

PS: La tribuna elettorale su Rai2 è il TOP. Ieri ci ho visto Marco Rizzo sefz

 

 

 

 

 

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27 minuti fa, - Domenico - ha scritto:

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Rotfl.

 

 

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16 hours ago, Aut said:

Ah

 

Potere al Popolo sogna un'Italia "modello Venezuela"

“L'esperienza venezuelana si può considerare la nostra principale fonte di ispirazione”, ha detto Viola Carofalo, leader del partito che vorrebbe riportare la sinistra radicale nel Parlamento italiano

ma... lo sanno che in Venezuela la gente muore di fame per davvero?

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21 minuti fa, Aut ha scritto:

Riproviamo col colonialismo? Magari sta volta va meglio

 

800px-Cartolina_celebrativa_della_conqui

 

 

Che poi la storia del colonialismo italiano, sembra più un episodio speciale di Benny Hill.

L'unica un po' riuscita è proprio la Libia, forse per quello Di Stefano vuole ricominciare da lì :sisi:

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43 minuti fa, GabrielKoi ha scritto:

 

E nniente ce pijamo aLibbbia co'esercito, pijamo i negri li mettemo su abbarca e ce famo costruì e'strade, bonificà e'paludi...

 

Colonialismo, deportazione e schiavi neri, anche meglio di quando ciera lvi :sisi:

 

Però con il fascismo non c'entrano nulla, eh. Tutto legale.

 

 

PS: La tribuna elettorale su Rai2 è il TOP. Ieri ci ho visto Marco Rizzo sefz

 

 

 

 

 

Vuole andare a costruire strade ed acquedotti AO CHE PREFERISCI AAANARCHIA?

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