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Morpheus ©

DISCIPLINE INVERNALI - Coppe Del Mondo stagione 2017/18

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15 minuti fa, Morpheus © ha scritto:

 

Gli atleti dello sci sono attentamente e costantemente  controllati, qui si seguono le gare e non si sparano s********e, thank you.

lol Déjà vu.

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13 minuti fa, Paganese26 ha scritto:

Secondo me non dobbiamo stare a pensare troppo a queste cose,le qualità per andare bene ovunque le nostre ce l'hanno,non devono farsi troppi problemi,comunque non ricordo le prove tecniche,ma in quelle di velocità fu un duello Goggia-Vonn

 

E aggiungo... Al di là della Corea e delle piste che troveranno a PyeongChang, arrivare in queste condizioni per molti dei nostri atleti alpini sia in quel del fisico sia in quel del mentale, ADESSO, è davvero tanta roba.

 

La Brignone è una campionessa estremamente seria e silenziosa, meno appariscente di tante altre, e che riesce ogni anno a portare a casa risultati incredibili. Uscisse fuori una gara del genere ai Giochi Olimpici sarebbe una gioia incredibile.

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31 minuti fa, juventino a vita ha scritto:

Ma la Shiffrin come fa ad avere quelle cosce e spalle che neanche Alberto Toba dei tempi migliori, un controllino antidoping no eh...

Beh che ci sarebbe di anomalo?

ShiffrinPhotos-VDN-031917-2-392x620.jpg

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Combinata insulsa e inutile: come sprecare del tempo mettendo sciatori di velocità a fare gli slalomisti. 

 

Boh roba da matti 

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Fill intanto sul podio!!!

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Ma nooooo Dominik ha inforcato stava per vincere .oddio 

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Che peccato porca maiala 

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Bravo Fill 

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Vince Pinturault davanti a Fill e Jansrud 

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Krickmayr ha inforcato alla penultima porta .asd

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La prima prova del Tour de Ski 2018 prevedeva le sprint maschili e femminili di Lenzerheide in Svizzera. Come consuetudine lo spettacolo ha trionfato con i successi del russo Sergey Ustiugov ed una emozionatissima padrona di casa Laurien van der Graaff che vince per la prima volta in carriera proprio davanti al suo pubblico. Tra gli uomini secondo posto finale per il nostro Federico Pellegrino che nulla ha potuto contro il ritmo di un Ustiugov in stato di grazia, mentre van der Graaff ha saputo emergere contro avversarie ben più abituate di lei alle prime posizioni. Per quanto riguarda gli altri italiani, Maicol Rastelli tra gli uomini, Greta Laurent e Gaia Vuerich si qualificano per la fase ad eliminazione diretta, ma non riescono a superare i quarti di finale. 

GARA UOMINI:

QUARTI DI FINALE:

La prima serie partiva con i russi Sergey Ustiugov e Andrey Larkov, il norvegese Finn Haagen Krogh, lo svedese Calle Halfvarsson, lo statunitense Andrew Newell e il finlandese Ilvo Niskanen. Krogh (in 3:01.24) e Ustiugov (a 9 centesimi) non lasciano scampo agli avversari. Terzo Larkov a 38 centesimi, con Newell a 55 e Niskanen a 64.

Nella seconda batteria toccava al nostro Federico Pellegrino contro il finlandese Ristomatti Hakola, il norvegese Sindre Bjoernstad Skar, lo statunitense Simeon Hamilton, il russo Andrey Melnichenko e il francese Baptiste Gros. Manche dominata da Pellegrino in 3:00.52 che da metà percorso cambia passo e lascia Hakola a 34 centesimi e Hamilton a 56. Fuori Skar, quarto.

La terza manche vedeva ai nastri di partenza il finlandese Martti Jylhae, lo svizzero Jovian Hediger, il russo Alexander Bolshunov, il norvegese Emil Iversen, l’americano Erik Bjornsen e il francese Richard Jouve. Iversen piazza un ottimo 2:57.30 e precede Jouve di 18 centesimi. Terzo è Hediger a 41 centesimi, di un soffio su Bolshunov. Entrambi sono comunque ripescati con lucky loser.

Quarta batteria con gli svizzeri Roman Schaad e Dario Cologna, il francese Lucas Chanavat, il russo Gleb Retivykh, il ceco Michal Novak e lo svedese Marcus Hellner. Passano il turno Chanavat in 2:57.99 e Schaadche si aggiudica il derby elvetico con Cologna per appena 6 centesimi.

Ultima manche con il secondo italiano, Maicol Rastelli, i britannici Andrew Musgrave e Andrew Young, l’austriaco Dominik Baldauf, lo svizzero Roman Furger e il canadese Alex Harvey. Niente da fare per il nostro Rastelli che chiude in ultima posizione, mentre Harvey vince 2:58.87 con 56 centesimi su Young.

SEMIFINALI:

Pellegrino prende parte alla prima semifinale e con una vera e propria “zampata” centra la seconda posizione (a 4 centesimi) alle spalle di Ustiugov (2:56.53) e supera Krogh (a 6 centesimi) proprio sul traguardo. Quarto Hakola ad oltre un secondo, Bolshunov quinto a 1,21. Nella seconda, invece, doppietta francese con Chanavat che, in 3:01.66 precede Jouve di 34 centesimi e Harvey di 35. Krogh e Hakola sono ripescati grazie ai tempi realizzati.

FINALE:

Sergey Ustiugov fa gara di testa e forza i ritmi in maniera pazzesca. Solamente Pellegrino e Chanavat provano a tenere il passo del russo che, sul rettilineo finale cambia nuovamente marcia e lascia il nostro portacolori a 99 centesimi ed il francese a 2,76 secondi. Tutti gli altri accusano ritardi pesanti, Hakola è a quasi 6 secondi, Krogh a 14, Jouve a 21.

GARA DONNE:

QUARTI DI FINALE:

La prima batteria prevedeva le due statunitensi Sophie Caldwell e Rosie Brennan, la svizzera Nathalie von Siebenthal, la tedesca Victoria Carl, la finlandese Aino-Kaisa Saarinen e la norvegese Astrid Uhrenholdt Jacobsen. Passano il turno Caldwell in 3:25.55 davanti a Carl staccata di 21 centesimi. Terza Brennan a 93 centesimi, quarta Saarinen a 1:01.

La seconda manche vedeva al via le due norvegesi Ingvild Flugstad Oestberg e Maiken Caspersen Falla con le due statunitensi Jessica Diggins e Ida Sargent, la tedesca Stefanie Boehler e la nostra Gaia Vuerich. Vince in scioltezza Oestberg in 3:22.84 davanti a Diggins a 52 centesimi. Fuori Falla a 89 centesimi (ma passa il turno come lucky loser). Vuerich chiude quinta a 2:01.

La terza serie partiva con grande incertezza con la svizzera Laurien van der Graaff, la finlandese Mari Laukkanen, l’americana Sadie Bjornsen, la ceca Petra Novakova, la francese Aurore Jean e la norvegese Silije Oeyre Slind. Davanti a tutti van der Graaff in 3:25.88 davanti a Laukkanen a 1,92, terza Bjornsen a 2:06.

La quarta batteria proponeva altre due norvegesi come Tiril Udnes Weng e Kathrine Rolsted Harsem, la svizzera Nadine Faehndrich, la svedese Jennie Oeberg, la tedesca Sandra Ringwald e la finlandese Krista Parmakoski. Sono proprio queste ultime due a passare alla fase successiva staccando Faehndirch di 1,23 e Harsem di 1,24.

L’ultima manche vedeva la seconda nostra rappresentante, Greta Laurent, con la tedesca Hanna Kolb, la russa Natalia Nepryaeva, la finlandese Kerrtu Niskanen, la norvegese Heidi Weng e la svizzera Selina Gasparin. Vince Kolb in 3:22.83 davanti a Nepryaeva a 12 centesimi, mentre Weng è terza a soli 20 centesimi (ma ripescata come lucky loser). Sesta, e ultima, Laurent a 3,71 secondi.

SEMIFINALI:

Nella prima batteria la volata la vince Falla (tempo di 3:23.31) per appena 6 centesimi su Caldwell, mentre Diggins è terza a 7 centesimi, con van der Graaff quarta ad appena 20 centesimi. Equilibrio totale in una prova veramente veloce e combattuta che permette il ripescaggio fino alla quarta posizione. La seconda manche va alla tedesca Ringwald (tempo di 3:24.94) che precede Nepryaeva per appena 7 centesimi, terza Weng a 26 che non riesce nemmeno ad essere ripescata.

FINALE:

L’ultimo atto è una sinfonia della padrona di casa van der Graaff che schianta la resistenza delle avversarie e centra il primo successo in carriera chiudendo in 3:25.84, lasciando Caldwell a 1,42 secondi, quindi Falla a 1,86. Quarta Nepryaeva a 3,17, quinta Diggins a 4,33, lontanissima Ringwald a oltre mezzo minuto.

 

 

QUALIFICAZIONI:

Il miglior tempo tra gli uomini era stato fissato dallo stesso Sergey Ustiugov proprio davanti al nostro Federico Pellegrino staccato di 1,08 secondi, mentre si segnalava Maicol Rastelli in ventunesima posizione a soli 6 secondi dalla vetta. Fuori dai trenta per un soffio (appena 6 centesimi) il nostro Mirco Bertolina, assieme ad elementi di spicco come l’elvetico Gianluca Cologna a 18 centesimi dal russo Andrey Larkov(ultimo dei qualificati), il norvegese Martin Johnsrud Sundby, trentacinquesimo a 39 centesimi, il francese Maurice Manificat, trentaseiesimo, davanti al kazako Alexey Poltoranin. Out gli italiani Francesco De Fabiani(trentottesimo), mentre chiudono ben oltre l’ottantesima posizione Dietmar Noeckler e Giandomenico Salvadori, autori di una prova tutt’altro che soddisfacente. Nelle qualificazioni, dominate per quanto riguarda le donne da Ingvild Oestberg davanti alle americane Jessica Diggins e Sophie Caldwell, si fermano, a sorpresa, la norvegese Mari Elde, trentatreesima e distante pochi centesimi dalla trentesima posizione detenuta dalla svedese Maria Nordstroem, che precede la sua connazionale Thea Krokan Murud. Male anche l’austriaca Teresa Stadlober, appena cinquantesima a 14 secondi dalla prima posizione. Passano il taglio le nostre Greta Laurent (ventunesima) e Gaia Vuerich (ventottesima). Fuori, invece, Lucia Scardoni, trentasettesima a 9.57 dalla vetta (ed a 7 decimi dalla qualificazione), Elisa Brocard (quarantaseiesima) e Giulia Stuerz (cinquantanovesima).

 

 

https://www.oasport.it/2017/12/tour-de-ski-lenzerheide-2018-sergey-ustiugov-piega-la-resistenza-di-federico-pellegrino-nella-sprint-tra-le-donne-vince-la-padrona-di-casa-laurien-van-der-graaff/

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È cominciata oggi la Tournée dei 4 trampolini 2017-18, la tradizionale competizione di salto con gli sci che si tiene fra Austria e Germania nelle tappe di Oberstdorf, Garmisch Partenkirchen, Innsbruck e Bischofshofen. Dopo la qualificazione di ieri, oggi alle 16.30 è cominciata la gara vera e propria, con i saltatori impegnati sulle due prove nel trampolino HS137.

A vincere è stato Kamil Stoch, vincitore della Tournée lo scorso anno: per la prima volta un polacco vince sul trampolino di Oberstdorf. Decisivo è stato il secondo salto di Stoch, che ha trovato condizioni di vento favorevoli che gli hanno permesso di realizzare una grande misura, con ben 137 metri e 148.1 punti. Il totale di 279.7 ha permesso al polacco di piazzarsi davanti a tutti, superando Richard Freitag (probabilmente l’avversario più temibile nella corsa al trofeo), fermo a 275.5. Il tedesco, al sesto podio consecutivo, allunga nella classifica generale.

Terzo ha chiuso un altro polacco: David Kubacki, un po’ a sorpresa in terza posizione dopo il primo salto, si è confermato nel secondo dove è arrivato a 129 metri e con 138.9 punti, riuscendo a superare Stefan Kraft. L’austriaco, primo dopo il primo salto, ha totalizzato 262.8 e ha chiuso al quarto posto. In quinta posizione c’è Stefan Hula, un altro polacco, mentre chiudono la top ten, nell’ordine, Junshiro Kobayashi (Giappone), i norvegesi Anders Fannemel e Johann Andre Forfang e i tedeschi Markus Eisenbichler e Andreas Wellinger. Particolarmente deludente la prestazione di Daniel Andre Tande: il norvegese, sempre fra i primi in Coppa del Mondo fino ad ora, ha chiuso al ventesimo posto. Fra gli italiani, Alex Insam è arrivato 37mo e non ha ottenuto l’accesso al secondo salto.

La Tournée dei 4 trampolini prosegue a Garmisch Partenkirchen, con il tradizionale appuntamento dell’1gennaio.

 

https://www.oasport.it/2017/12/salto-con-gli-sci-tournee-4-trampolini-2018-kamil-stoch-vince-a-oberstdorf-davanti-a-richard-freitag-terzo-david-kubacki2/

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La festa della Svizzera continua. Sulla neve perfida di Lenzerheide, Dario Cologna manda un messaggio a tutti coloro che vogliono vincere il Tour de Ski, ma anche agli interessanti (che sono molti di più) ai vari podi olimpici, vincendo una 15 km a tecnica classica spettacolare. Una di quelle gare che riconciliano con il fondo, con lo svizzero che resiste per soli sei decimi al finale impetuoso del gigante kazako Poltoranin (ottimo secondo) che, nell’ultimo km e mezzo, infligge distacchi a tutti, Cologna compreso. Per gli elvetici è il secondo successo dopo quello di Van der Graaf ieri.

Johnsrud Sundby mette a tacere le voci sulle sue difficoltà fisiche prendendosi il terzo posto a 13” dallo svizzero e al quarto posto c’è il russo Bolshunov che guida fino a 2 km e mezzo dalla fine, pagando però una prima parte di gara disputata tutta all’arrembaggio.

C’è anche l’Italia e in particolare Francesco De Fabiani che rispetta le aspettative della vigilia, disputando un’ottima gara e chiudendo a 27” secondi da Cologna all’ottavo posto. Una gara in crescendo, quella dell’azzurro, che ha chiuso a 27.2 da Cologna, limitando i danni a 6” di ritardo da Poltoranin (scatenato nel finale) negli ultimi 2.5 km.

Cologna ha fatto la differenza nella parte centrale della gara, dove il solo Bolshunov è riuscito a stargli davanti ma l’elvetico ha conservato le energie per sprintare nel finale e lasciarsi alle spalle Poltoranin, mentre il giovane russo è andato in difficoltà nell’ultimo km, perdendo addirittura il podio.

Tra i grandi favoriti per la vittoria finale lo sconfitto di oggi è il russo Ustiugov che, dopo il trionfo nella sprint in skating, si è dovuto accontentare del decimo posto a 37” secondi da Cologna. Malissimo gli svedesi (il primo e Rickardsson, diciottesimo), mentre Holund e Toenseth per la Norvegia restano nella top ten così come il finlandese Niskanen che, alla lunga, potrebbe dire la sua anche per il podio di questo Tour de Ski sempre più appassionante.

Tutto sommato bene il resto dell’Italia. I segnali che si attendevano dagli azzurri sono arrivati. Noeckler, dopo la delusione di ieri nella sprint, ha disputato metà gara ad altissimo livello, calando vistosamente (per lui 26mo posto a 1”20 dalla testa) nel finale, dove invece si è scatenato Maicol Rastelli che avanza la sua candidatura per la staffetta olimpica, chiudendo al 21mo posto a meno di un minuto dalla svizzero trionfatore. Bene anche Salvadori che si inserisce fra Rastelli e Noeckler e chiude al 24mo posto a 1’13” da Cologna. Di poco fuori dalla zona punti un buon Pellegrino, 32mo a 1’27” da Cologna.

 

https://www.oasport.it/2017/12/sci-di-fondo-tour-de-ski-2018-15-km-classica-uomini-cologna-allimprovviso-svizzera-in-delirio-de-fabiani-ce-ottavo/

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Ingvild Oestberg pone la sua chiara candidatura alla vittoria del Tour de Ski. La norvegese che sta migliorando di anno in anno nelle specialità distance domina la 10 km a tecnica classica e diventa immediatamente la favorita numero uno per la vittoria della gara a tappe. Una bella batosta quella che Oestberg ha inflitto alla compagna di squadra, vincitrice della coppa del Mondo dello scorso anno e favorita d’obbligo della vigilia al Tour de Ski Heidi Weng che ha chiuso con 25”7 di ritardo al secondo posto.

Oestberg ha dunque chiuso il cerchio, dopo aver vinto in tecnica classica la prima gara del 2017 (la 5 km mass start di Val Mustair dello scorso Tour de Ski), si è aggiudicata l’ultima gara del 2017, la 10 km in tecnica classica che lascia intendere quale sia la grande favorita di questa manifestazione a tutt’oggi.

Weng non sembra avere la condizione straripante di un anno fa, anche se la zampata la può sempre sferrare, mentre per la classifica finale va seriamente presa in considerazione la statunitense Bjornsen che si conferma al vertice del fondo mondiale dopo un avvio di stagione strepitoso, con il terzo posto a 42” da Oestberg.

La quarta piazza per la finlandese Niskanen (48” di ritardo), poi a seguire la svedese Haag, la tedesca Fessel, la statunitense Diggins, la svizzera Von Siebenthal (dopo la deludente prova di ieri nella sprint), la tedesca Boehler e la sorprendente slovena Lampic a completare la top ten.

Le delusioni di giornata sono subito alle spalle delle prime dieci, la norvegese Jacobsen, la cui condizione è lontana da quella brillante dello scorso anno e la russa Nepryaeva da cui ci si attendeva qualcosa di più ma soprattutto la finlandese Parmakoski, seconda lo scorso anno al Tour de Ski e oggi solo 13ma a 1’15” da Oestberg, un risultato, soprattutto cronometrico, che taglia quasi fuori la finnica dalla lotta per la vittoria della gara a tappe.

Solita prova incolore della squadra azzurra, che ha già perso due atlete dopo la prima tappa, Debertolis e Vuerich che non hanno preso il via oggi. La migliore delle azzurre, subito fuori dalla zona punti, è stata Elisa Brocard, che si conferma la più in forma delle italiane con un 31mo posto (a 2’07” da Oestberg) che non può soddisfare ma non è neppure da buttare. Delusione, invece, per Lucia Scardoni, sempre più lontana dal top, 44ma dopo una discreta prima parte di gara e per Stuerz, solo 51ma.

 

https://www.oasport.it/2017/12/sci-di-fondo-tour-de-ski-2018-10-km-classica-donne-norvegia-padrona-oestberg-domina-weng-insegue/

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Tanta Norvegia e anche un lampo azzurro nella terza tappa del Tour de Ski che saluta Lenzerheide con l’inseguimento sulla distanza dei 10 km a tecnica libera. Si conferma il dominio (già palesato dopo le prime due tappe) della coppia norvegese Oestberg-Weng, mentre l’impressione è che il “resto del mondo” andrà a giocarsi al massimo il terzo gradino del podio.

La copertina, però, stavolta spetta all’azzurra Elisa Brocard che regala all’Italia la prima vera prestazione di grande spessore della stagione, perdendo solo una ventina di secondi dalla coppia di testa, facendo meglio di tantissime avversarie partite prima di lei e recuperando la bellezza di 12 posizioni, dalla 34ma di partenza alla 22ma al traguardo con 3’26” di ritardo rispetto a Oestberg. Un risultato che dà sicuramente fiducia ad una squadra che finora aveva inanellato qualche batosta di troppo e che può sorridere anche con la prova di Lucia Scardoni, che subisce un ritardo di 1′ e qualcosa dalle prime della classe e recupera sette posizioni, salendo alla 37ma a 4’30” da Oestberg.

Tornando alla gara di testa Oestberg mantiene le distanze, perdendo solo 5″ rispetto all’inseguitrice Weng (ora a 27″ dalla compagna) in una tecnica che poteva nascondere qualche insidia per la battistrada. La statunitense Diggins, dopo una partenza baldanzosa che l’aveva portata a meno di un minuto da Oestberg a metà gara, viene ricacciata indietro dalle norvegesi ed è terza a 1’15”, mentre da dietro chi fa la gara è la coppia finlandese Parmakoski-Niskanen che va a riprendere nel finale la statunitense Bjornsen. Le tre chiudono a 1’46” dalla testa.

Alle loro spalle un gruppetto di atlete che non è affatto tagliato fuori dalla lotta per il podio, con Jacobsen, Fessel e Novakova a 2’01”, poi a seguire Ringwald, Sedova, Stadlober e Haag a 2’11”. Attenzione anche a Harsem a 2’16”, mentre la sconfitta di giornata è la russa Nepryaeva che, dopo una buona partenza, va alla deriva e subisce 2’46” di ritardo, uscendo dal lotto delle favorite per il podio. Appuntamento a dopodomani a Oberstdorf con la sprint a tecnica classica che non dovrebbe stravolgere più di tanto i valori in campo.

 

 

https://www.oasport.it/2018/01/sci-di-fondo-tour-de-ski-2018-10-km-skating-distanze-invariate-tra-oestberg-e-weng-che-rimonta-brocard/

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Dario Cologna ha letteralmente dominato la 15km a inseguimento (tecnica libera) che si è disputata a Lenzerheide (Svizzera). La terza tappa del Tour de Ski 2018 ha sorriso al padrone di casa che ha così infilato una fantastica doppietta dopo essersi imposto ieri nella 15km a tecnica classica. Il 31enne ha fatto la differenza già nella prima parte di gara: ha attaccato dopo il quarto chilometro, il tratto in salita è stato affrontato al massimo da Cologna che ha così potuto festeggiare la 23esima vittoria individuale in Coppa del Mondo.

 

L’elvetico vola al comando della classifica generale del Tour de Ski recuperando il secondo che fino a stamattina lo separava da Sergey Ustiugov. Il russo, sabato vincitore della sprint, ha pagato a caro prezzo l’attacco del rivale, nel finale è però riuscito a recuperare qualcosina e ha chiuso al secondo posto staccato di 17.6 secondi (22.6 il suo distacco in classifica). Più attardati tutti gli altri, sia oggi che sulla strada che porta alla scalata del Cermis. Terzo posto per il russo Alexander Bolshunov (a 45.5), bravo ad avere la meglio sul canadese Alex Harvey, sul kazako Alexey Poltoranin, sui norvegesi Martin Sundby e Hans Holund.

 

(https://www.oasport.it/2018/01/sci-di-fondo-tour-de-ski-2018-doppietta-di-dario-cologna-a-lenzerheide-staccato-ustiugov-nella-15km-a-inseguimento/)

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Nella seconda tappa della Tournée dei Quattro Trampolini, a Garmisch-Partenkirchen, vittoria di Kamil Stoch. Il polacco, già vincitore nel primo appuntamento di Oberstdorf, consolida ovviamente la sua leadership nella classifica generale. Era in testa già dopo la manche iniziale, davanti al sorprendente sloveno Tilen Bartol e al giapponese Junshiro Kobayashi. Il detentore del titolo si è imposto con salti di 135,5 e 139,5 metri, precedendo nuovamente il tedesco Richard Freitag; al terzo rango il norvegese Anders Fannemel.

Unico svizzero in gara, Gregor Deschwanden si è classificato 29o nel primo salto grazie ad una misura di 121,5m con la quale ha battuto nel duello il russo Denis Kornilov. In finale ha compiuto un balzo di 129,5m, che non gli ha consentito di evitare il 30o ed ultimo rango. Kilian Peier e Simon Ammann non si erano qualificati per questa prova.

 

https://www.rsi.ch/sport/sci/Kamil-Stoch-si-ripete-a-Garmisch-9961003.html

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In corso intanto il parallelo alpino ad Oslo sia maschile che femminile 

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Fuori tutti gli italiani .asd 

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Melanie Meillard terza intanto nel parallelo femminile che batte Frida Hansdotter.

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TRIONFO Shiffrin davanti alla Holdener!!!! 

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Tra gli uomini terzo posto per Strasser, i big erano usciti tutti nelle manche precedenti, ora finale tra Matt e Myhrer

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Cade Matt e vince Myhrer questo parallelo. Seconda vittoria di fila svedese in un PR dopo l'ultima di Olsson in Italia.

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