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Comunicato TifosiBianconeri.com - Juve, è tempo di reagire!

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Joined: 01-May-2010
20644 messaggi

Sarebbe tanto bello che i nostri tesserati, a fronte di domande insulse o tendenziose, frecciatine ipocrite, affermazioni non veritiere et similia, rispondessero sistematicamente con battute ironiche ma al vetriolo in una sorta di castigat ridendo mores tale da zittire chicchessia.
Purtroppo bisogna averne la capacità e la volontà di farlo e tra le fila bianconere la capacità è riservata a pochi (AA, Marotta, Allegri e 2/3 giocatori) e la voglia quasi sempre manca.
Una battuta ben piazzata fa esplodere fegati e lascia tracce mediatiche.

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Joined: 27-Aug-2006
6190 messaggi

Continuo a credere che la miglior rivincita e possiamo dire così sia quella di alzare trofei a go go in faccia a queti zozzi ecco perchè mi infastidisce l'aver perso la Supercoppa.

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Joined: 24-Oct-2006
11318 messaggi
14 ore fa, nicola b. ha scritto:

l'unica soluzione e snobbarli  con silenzio stampa ad oltranza

scendere hai loro livellied affrontarli  si crerebbe solo un teatrino di botta e risposta che gioverebbe solo a loro

indifferenza e  silenzio stampa e  fino alla fine del campionato da parte dei calciatori e tecnico

 parla solo marotta  per contratto tanto per fargli scaricare la bava alla bocca e appena accennano a polemizzare li saluta e li abbandonabastano solo 2-3 settimane e vedi se le cose cambiano

 

 

Questo è già stato provato in passato, e sappiamo per certo che non funziona. La M***A viene lanciata lo stesso, e i danni vengono fatti lo stesso. 

Il marchio riceve da decenni un danno incalcolabile. 

Come già detto, il primo giornalista che, esempio a casaccio, si permette di dire in un articolo che le Toyota sono meglio delle Fiat (che invece sono di qualità scadente), si becca una di quelle mazzate che se la ricorda per sempre. 

(e questo che sia vero o no poco importa)

Ma sulla Juve quello stesso giornalista può invece scrivere quello che gli pare. 

E' un problema strutturale, aziendale, famigliare, tutto torinese.  

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Joined: 16-Mar-2017
1505 messaggi

Salve a tutti,

penso che per comprendere la linea tenuta dalla società in questi mesi sia utile richiamare una dichiarazione del presidente ai microfoni di Sky, in data giugno 2016. Rispondendo a una domanda di Mario Sconcerti sulla diffusa convinzione  di una presunta sudditanza degli arbitri e delle istituzioni a favore della Juve, il presidente dichiarava la sua indifferenza per un «cliché immodificabile».

Persino in questo momento di fortissima recrudescenza del sentimento anti-juventino, la società sembra attenersi a questa "politica dell'indifferenza". Ciò induce a pensare che non possa esserci un cambio di rotta su questo punto.

Diverso è il caso delle infiltrazioni mafiose nella curva, dove penso possano arrivare prese di posizioni sempre più dure da parte della società. 

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Joined: 24-Nov-2007
125 messaggi
1 ora fa, CRAZEOLOGY ha scritto:

 

Questo è già stato provato in passato, e sappiamo per certo che non funziona. La M***A viene lanciata lo stesso, e i danni vengono fatti lo stesso. 

Il marchio riceve da decenni un danno incalcolabile. 

Come già detto, il primo giornalista che, esempio a casaccio, si permette di dire in un articolo che le Toyota sono meglio delle Fiat (che invece sono di qualità scadente), si becca una di quelle mazzate che se la ricorda per sempre. 

(e questo che sia vero o no poco importa)

Ma sulla Juve quello stesso giornalista può invece scrivere quello che gli pare. 

E' un problema strutturale, aziendale, famigliare, tutto torinese.  

 

Mi permetto di dissentire, e ti propongo una piccola serie di pensieri in libertà che deve essere intesa come occasione di scambio di opinioni su una materia – il marketing – che non è la mia, ma sulla quale comunque ho una certa esperienza “diretta” per motivi di lavoro.

 

La Juventus, come azienda, vende un prodotto molto particolare che è l’intrattenimento sportivo, affatto diverso da una qualsiasi altra merce che si possa valutare in base a criteri “oggettivi” (tipo un automobile). Il “prodotto” venduto dalla Juventus attiene al campo delle emozioni, dei sentimenti, e non è disgiungibile dal campo della libera e spassionata opinione personale.

 

Ogni grande azienda, italiana e non, si confronta con “haters” e lovers”, ma questi sono entità mobili sulla base della personale e “soggettiva” valutazione delle caratteristiche del prodotto. Oggi odio le Fiat perché le ritengo macchine fatte col cartone, ma posso liberamente e in ogni momento cambiare opinione se la Fiat (nella mia personale opinione) si mette in seguito a costruire macchine decenti.

 

Nel caso di una squadra di calcio, “haters” e “lovers” si definiscono in base a criteri personalissimi e rigidissimi, sono quasi inesistenti i casi di libera ed improvvisa variazione del “credo” calcistico. In poche parole, chi odia la Juventus perché “ruba le partite” lo fa in base ad un “credo” che non cambia nemmeno di fronte ad ogni logica e razionale dimostrazione del contrario.

 

Sulla base di considerazioni molto simili a quelle che ho fatto sopra, gli esperti di “marketing” di una squadra di calcio sanno perfettamente di poter rivolgere le proprie attenzioni solo a due tipologie di acquirenti:

Sul mercato “domestico”, i “lovers” timidi e commercialmente non attivi;

Sul mercato straniero è invece possibile attirare “nuovi lovers” in quanto l’appartenenza calcistica non è soggetta a determinazioni di tipo culturale, locale, storico, famigliare eccetera

 

Il valore del marchio non è minimamente toccato dalle maldicenze degli “haters”. Si tratta di una categoria che si definisce “a priori” e che non fa altro che continuare a convincersi di ciò di cui è già convinta, perciò l’impatto commerciale su di loro è zero. I “lovers” per gli stessi motivi invece non vengono minimamente influenzati dalle maldicenze, che possono avere addirittura un effetto positivo di ricompattamento, senso di appartenenza, voglia di riscatto, “noi contro loro”, eccetera eccetera.

 

Inoltre, ogni maldicenza in materia di calcio (campo in cui l’emotività è fattore riconosciuto e imprescindibile), può sempre essere giustificata con la passione ed il folklore. Controbattere a colpi di querele ogni “sparata” anti-juventina sarebbe quindi del tutto inutile ed anzi antieconomico.

 

Naturalmente mi riferisco alle semplici “sparate” di ex-calciatori, presidenti di squadre avversarie, cosiddetti esperti, commentatori e tutto la variegata tipologia di mezzi-personaggi che popolano il mondo del calcio. Ben diversa è la situazione di veri e proprie aggressioni mediatiche basate su  class-action, processi penali, e condanne giudiziali. In quel caso i danni possono essere devastanti, ne sanno qualcosa ad esempio la Volkswagen  o le imprese produttrici di tabacco, o la stessa Juventus con Calciopoli. Sono queste le vere “mine vaganti” sulla strada di una grande azienda, ed è preciso impegno del “management” evitarle per quanto possibile.  

 

Quanto poi alla “presenza scenica” dei vari protagonisti juventini, non possiamo certo pretendere che ognuno di loro abbia la l’ironia e il fascino di un intrattenitore televisivo. Lo scopo di Marotta è quello di fare il calcio-mercato, non di raccogliere “like” sui social o tele-voti alla TV, e lo stesso si può dire dei giocatori che preferisco diano il meglio di sé in campo, piuttosto che davanti alle telecamere.

 

 In definitiva, e per concludere, approvo con qualche piccola riserva l’atteggiamento della Juventus in materia di pubbliche relazioni. Naturalmente, certi aspetti andranno curati di più: mi riferisco alla presenza sui “media” televisivi che andranno sfruttati più di quanto si faccia ora, anche se il lavoro fatto su “Juventus Channel” mi sembra incoraggiante.

 

 

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Joined: 24-Oct-2006
11318 messaggi
Inviato (modificato)
24 minuti fa, ImperoBianconero ha scritto:

 

Mi permetto di dissentire, e ti propongo una piccola serie di pensieri in libertà che deve essere intesa come occasione di scambio di opinioni su una materia – il marketing – che non è la mia, ma sulla quale comunque ho una certa esperienza “diretta” per motivi di lavoro.

 

La Juventus, come azienda, vende un prodotto molto particolare che è l’intrattenimento sportivo, affatto diverso da una qualsiasi altra merce che si possa valutare in base a criteri “oggettivi” (tipo un automobile). Il “prodotto” venduto dalla Juventus attiene al campo delle emozioni, dei sentimenti, e non è disgiungibile dal campo della libera e spassionata opinione personale.

 

Ogni grande azienda, italiana e non, si confronta con “haters” e lovers”, ma questi sono entità mobili sulla base della personale e “soggettiva” valutazione delle caratteristiche del prodotto. Oggi odio le Fiat perché le ritengo macchine fatte col cartone, ma posso liberamente e in ogni momento cambiare opinione se la Fiat (nella mia personale opinione) si mette in seguito a costruire macchine decenti.

 

Nel caso di una squadra di calcio, “haters” e “lovers” si definiscono in base a criteri personalissimi e rigidissimi, sono quasi inesistenti i casi di libera ed improvvisa variazione del “credo” calcistico. In poche parole, chi odia la Juventus perché “ruba le partite” lo fa in base ad un “credo” che non cambia nemmeno di fronte ad ogni logica e razionale dimostrazione del contrario.

 

Sulla base di considerazioni molto simili a quelle che ho fatto sopra, gli esperti di “marketing” di una squadra di calcio sanno perfettamente di poter rivolgere le proprie attenzioni solo a due tipologie di acquirenti:

Sul mercato “domestico”, i “lovers” timidi e commercialmente non attivi;

Sul mercato straniero è invece possibile attirare “nuovi lovers” in quanto l’appartenenza calcistica non è soggetta a determinazioni di tipo culturale, locale, storico, famigliare eccetera

 

Il valore del marchio non è minimamente toccato dalle maldicenze degli “haters”. Si tratta di una categoria che si definisce “a priori” e che non fa altro che continuare a convincersi di ciò di cui è già convinta, perciò l’impatto commerciale su di loro è zero. I “lovers” per gli stessi motivi invece non vengono minimamente influenzati dalle maldicenze, che possono avere addirittura un effetto positivo di ricompattamento, senso di appartenenza, voglia di riscatto, “noi contro loro”, eccetera eccetera.

 

Inoltre, ogni maldicenza in materia di calcio (campo in cui l’emotività è fattore riconosciuto e imprescindibile), può sempre essere giustificata con la passione ed il folklore. Controbattere a colpi di querele ogni “sparata” anti-juventina sarebbe quindi del tutto inutile ed anzi antieconomico.

 

Naturalmente mi riferisco alle semplici “sparate” di ex-calciatori, presidenti di squadre avversarie, cosiddetti esperti, commentatori e tutto la variegata tipologia di mezzi-personaggi che popolano il mondo del calcio. Ben diversa è la situazione di veri e proprie aggressioni mediatiche basate su  class-action, processi penali, e condanne giudiziali. In quel caso i danni possono essere devastanti, ne sanno qualcosa ad esempio la Volkswagen  o le imprese produttrici di tabacco, o la stessa Juventus con Calciopoli. Sono queste le vere “mine vaganti” sulla strada di una grande azienda, ed è preciso impegno del “management” evitarle per quanto possibile.  

 

Quanto poi alla “presenza scenica” dei vari protagonisti juventini, non possiamo certo pretendere che ognuno di loro abbia la l’ironia e il fascino di un intrattenitore televisivo. Lo scopo di Marotta è quello di fare il calcio-mercato, non di raccogliere “like” sui social o tele-voti alla TV, e lo stesso si può dire dei giocatori che preferisco diano il meglio di sé in campo, piuttosto che davanti alle telecamere.

 

 In definitiva, e per concludere, approvo con qualche piccola riserva l’atteggiamento della Juventus in materia di pubbliche relazioni. Naturalmente, certi aspetti andranno curati di più: mi riferisco alla presenza sui “media” televisivi che andranno sfruttati più di quanto si faccia ora, anche se il lavoro fatto su “Juventus Channel” mi sembra incoraggiante.

 

 

 

Bravo. Discorso bello, ma tutto teoria e niente pratica. 

La realtà, se ti ci confronti davvero, è mooolto diversa. 

I potenziali lovers, come li definisci tu, se sentono ovunque che una squadra ruba, si avvicinano molto meno. 

E poi ci sono quelli che hanno già un tifo proprio (chelsea, o che ne so), che potrebbero cominciare ad avere simpatia per il nostro club, anche se blando e da lontano, ma che sentendo echi di ruberie e polemiche lasciano perdere. Vi sono stati casi sentiti con le mie orecchie. 

E poi ancora, ci sono pure quelli tipo me, che dal 2006, grazie all'operato interista della proprietà, non ha mai comprato un prodotto ufficiale (se non per qualche regalo a qualche Juventino più "morbido" e meno incazzato).

Esistono anche i principi, la propria dignità, la giustizia, ecc. 

Il mondo del pallone non è su marte, è qua, sulla terra, e sono stufo dell'idea che uno può fare qualunque cosa e dire qualunque cosa. Come se non esistessero leggi, e buone maniere. 

Il marketing si fa con tante cose...

Qualità dei prodotti

prezzi

reperibilità in commercio

immagine

campioni

trofei

ecc

ecc

Ma io, lo dico sempre a scanso di equivoci, sono un'estremista. E da buon estremista, da me, soldi diretti questo calcio non ne vede più. E non solo il solo, sono solo un po' più stringente di altri. 

 

Modificato da CRAZEOLOGY

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Joined: 15-Jan-2008
3911 messaggi
1 ora fa, CRAZEOLOGY ha scritto:

 

Questo è già stato provato in passato, e sappiamo per certo che non funziona. La M***A viene lanciata lo stesso, e i danni vengono fatti lo stesso. 

Il marchio riceve da decenni un danno incalcolabile. 

Come già detto, il primo giornalista che, esempio a casaccio, si permette di dire in un articolo che le Toyota sono meglio delle Fiat (che invece sono di qualità scadente), si becca una di quelle mazzate che se la ricorda per sempre. 

(e questo che sia vero o no poco importa)

Ma sulla Juve quello stesso giornalista può invece scrivere quello che gli pare. 

E' un problema strutturale, aziendale, famigliare, tutto torinese.  

tu quindi ritieni che querelare sia la strada giusta

onestamente LA PENSO ALLO STESSO MODO SOPRATUTTO QUANDO fanno passare informazioni false e diffamatorie

ma il problema e che questi sparlano  sopratutto su episodi  nel corso delle partite  che possono essere interpretati in mala fede e ci marciano coinvolgendo la soceta

come fai a dimostrarlo?? puoi diffamare un giornalista che ritiene per esempio il rigore con il milan inesistente e dubbio sapendo che da regolamento ci sta tutto

allora ecco che io sostengo che un silenzio stampa ad oltranza in questi casi e' la giusta mossa

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Joined: 24-Oct-2006
11318 messaggi
Inviato (modificato)
25 minuti fa, nicola b. ha scritto:

tu quindi ritieni che querelare sia la strada giusta

onestamente LA PENSO ALLO STESSO MODO SOPRATUTTO QUANDO fanno passare informazioni false e diffamatorie

ma il problema e che questi sparlano  sopratutto su episodi  nel corso delle partite  che possono essere interpretati in mala fede e ci marciano coinvolgendo la soceta

come fai a dimostrarlo?? puoi diffamare un giornalista che ritiene per esempio il rigore con il milan inesistente e dubbio sapendo che da regolamento ci sta tutto

allora ecco che io sostengo che un silenzio stampa ad oltranza in questi casi e' la giusta mossa

 

Le querele si dovrebbero fare solo ogni tanto, e solo per cose serie. 

E ciò non viene fatto. 

Inoltre bisogna studiarsi una strategia seria, per tentare di arginare a tutti i livelli almeno un po'. 

E questo non viene fatto.

Anzi, spesso parlano quando non ce n'è bisogno, e stanno zitti quando qualcosa dovrebbero dirla. 

Ci sono decine e decine di modi di farla pagare anche ai singoli personaggi. 

Alcuni, per metterli a tacere, bastano dieci minuti. Per altri invece è un po' più dura, lo so. 

Ma a Torino queste cose le conoscono fin troppo bene, è che non gli interessa farlo. 

Tutto qui. .boh

 

 

PS

Regalino va. 

 

34hgsgj.jpg

 

Modificato da CRAZEOLOGY

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Joined: 24-Oct-2006
11318 messaggi
Inviato (modificato)

Dimenticavo.

Mi è stato detto che in effetti da quando c'è Zuliani a JTV le cose vanno molto meglio e la tv ha preso un'altra piega. 

Quello, per esempio, è un piccolo bel segnale. 

Sono molto contento per tutti loro, che finalmente possono dire quello che pensano e lavorare con la maglia che tifano effettivamente cucita addosso (Zuliani, Rossi, ecc). 

Ma trattasi di una piccola goccia nel mare. 

Da questo punto di vista meglio TopPlanet, che essendo free non a caso da fastidio a tutti gli antiJuventini (alcuni telefonano anche, e vengono purgati dagli altri tifosi gobbi o dai conduttori).

Comunque è già qualcosa. 

 

Modificato da CRAZEOLOGY

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Joined: 24-Nov-2007
125 messaggi
24 minuti fa, CRAZEOLOGY ha scritto:

 

Bravo. Discorso bello, ma tutto teoria e niente pratica. 

La realtà, se ti ci confronti davvero, è mooolto diversa. 

I potenziali lovers, come li definisci tu, se sentono ovunque che una squadra ruba, si avvicinano molto meno. 

E poi ci sono quelli che hanno già un tifo proprio (chelsea, o che ne so), che potrebbero cominciare ad avere simpatia per il nostro club, anche se blando e da lontano, ma che sentendo echi di ruberie e polemiche lasciano perdere. Vi sono stati casi sentiti con le mie orecchie. 

E poi ancora, ci sono pure quelli tipo me, che dal 2006, grazie all'operato interista della proprietà, non ha mai comprato un prodotto ufficiale (se non per qualche regalo a qualche Juventino più "morbido" e meno incazzato).

Esistono anche i principi, la propria dignità, la giustizia, ecc. 

Il mondo del pallone non è su marte, è qua, sulla terra, e sono stufo dell'idea che uno può fare qualunque cosa e dire qualunque cosa. Come se non esistessero leggi, e buone maniere. 

Il marketing si fa con tante cose...

Qualità dei prodotti

prezzi

reperibilità in commercio

immagine

campioni

trofei

ecc

ecc

Ma io, lo dico sempre a scanso di equivoci, sono un'estremista. E da buon estremista, da me, soldi diretti questo calcio non ne vede più. E non solo il solo, sono solo un po' più stringente di altri. 

 

 

Rispetto il tuo punto di vista, ma credi davvero che il maggior fatturato, diciamo, del Real Madrid rispetto alla Juventus sia generato dalla maggior “protezione” mediatica del marchio “Real Madrid”? Credi che in Catalogna o a Bilbao il Real non venga costantemente diffamato e preso per il c**o?

 

Senza voler minimamente offendere, io credo che il tuo atteggiamento (che tu stesso definisci “estremistico”) , non sia affatto rappresentativo della maggioranza del tifo juventino, che vive la propria passione in modo meno radicale e sui fatti del 2006 si è comunque messo il cuore in pace. Parere mio, ovviamente, ma gli abbonamenti allo Stadium e a Juventus Channel, il fatturato e in generale la visibilità del marchio in Italia e all’estero sono in crescita continua dal 2011, nonostante il ritorno alla grande del “sentimento popolare” anti-juventino. Questo avviene perché per una società sportiva l’unico sistema per aumentare la propria penetrazione commerciale sta nell’immagine vincente, e l’immagine vincente si costruisce con le vittorie, nell’immaginario di “lovers” vecchi e nuovi.

 

Quanto al fatto che l’immagine di “ladri” possa danneggiarci all’estero, mah… a parte il fatto che non ce lo vedo proprio un tifoso sloveno o nepalese leggere Pistocchi e Varriale, resta il fatto che chi tifa Juve, lo fa per la sua visibilità in Champions League e per i suoi successi in Italia, punto. Di squadre sostanzialmente intonse dal punto di vista dell’immagine è pieno, dall’Udinese al Crotone, ma non le caga comunque nessuno.

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Joined: 16-Mar-2017
1505 messaggi
53 minuti fa, ImperoBianconero ha scritto:

Sulla base di considerazioni molto simili a quelle che ho fatto sopra, gli esperti di “marketing” di una squadra di calcio sanno perfettamente di poter rivolgere le proprie attenzioni solo a due tipologie di acquirenti:

Sul mercato “domestico”, i “lovers” timidi e commercialmente non attivi;

Sul mercato straniero è invece possibile attirare “nuovi lovers” in quanto l’appartenenza calcistica non è soggetta a determinazioni di tipo culturale, locale, storico, famigliare eccetera

 

 

Mi sembra che il tuo discorso, molto ragionato, spieghi bene il nesso tra la "politica di indifferenza" della società sull'anti-juventinismo nostrano e la massima concentrazione del management sui prossimi obiettivi di marketing. In altre parole, penso che i mercati americani e asiatici siano difficilmente influenzabili dalle logiche italiane. 

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Joined: 18-Oct-2008
76729 messaggi
21 hours ago, CRAZEOLOGY said:

Tutto molto bello. Ma è tempo perso. 

La Juve è il pungiball ufficiale su cui c'è l'autorizzazione per chiunque a sparare contro. 

E' così da sempre. 

Il primo giornalista che, esempio a casaccio, si permette di dire in un articolo che le Toyota sono meglio delle Fiat (che invece sono di qualità scadente), si becca una di quelle mazzate che se la ricorda per sempre. 

(e questo che sia vero o no poco importa)

Ma sulla Juve quello stesso giornalista può invece scrivere quello che gli pare. 

 

Io in questo topic sento parlare di decine di querele, di decine di comunicati, ecc..

Ma ci sono decine di modi di rispondere e sputtanare concetti errati altrui. 

- Querele

- Comunicati

- Conferenze stampa

- Battute

- Interviste

- Pubblicazioni immagini

- Pubblicazioni video

- Atti ufficiali alla federazione

- Ecc

- Ecc

 

E questo fatto direttamente dalla Juve.

Ma ci sono dei modi anche più subdoli, ossia da figlio di mignotta. Si lasciano trapelare delle cose che diffonderanno altri, ecc.

Se sai fare lo str**** qualcosa riesci a restituire. Non tutto, ve lo dico subito, ma qualcosa si. 

 

Non serve mettersi a rispondere a chiunque a tutti gli orari del giorno e della notte, o mettersi a fare querele su querele. 

Bisogna studiarsi una strategia, a tutti i livelli, ed avere delle persone ad hoc che in società E NEL GRUPPO ci lavorino.

Ma, ripeto, c'è la volontà opposta. 

Sono certo al 100% che, a parità di situazione, se al posto di AA ci fosse JE, le polemiche sarebbero 1/4. Forse anche meno. 

.quoto.quoto.quoto.quoto

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Joined: 24-Oct-2006
11318 messaggi
4 ore fa, ImperoBianconero ha scritto:

 

Rispetto il tuo punto di vista, ma credi davvero che il maggior fatturato, diciamo, del Real Madrid rispetto alla Juventus sia generato dalla maggior “protezione” mediatica del marchio “Real Madrid”? Credi che in Catalogna o a Bilbao il Real non venga costantemente diffamato e preso per il c**o?

 

Senza voler minimamente offendere, io credo che il tuo atteggiamento (che tu stesso definisci “estremistico”) , non sia affatto rappresentativo della maggioranza del tifo juventino, che vive la propria passione in modo meno radicale e sui fatti del 2006 si è comunque messo il cuore in pace. Parere mio, ovviamente, ma gli abbonamenti allo Stadium e a Juventus Channel, il fatturato e in generale la visibilità del marchio in Italia e all’estero sono in crescita continua dal 2011, nonostante il ritorno alla grande del “sentimento popolare” anti-juventino. Questo avviene perché per una società sportiva l’unico sistema per aumentare la propria penetrazione commerciale sta nell’immagine vincente, e l’immagine vincente si costruisce con le vittorie, nell’immaginario di “lovers” vecchi e nuovi.

 

Quanto al fatto che l’immagine di “ladri” possa danneggiarci all’estero, mah… a parte il fatto che non ce lo vedo proprio un tifoso sloveno o nepalese leggere Pistocchi e Varriale, resta il fatto che chi tifa Juve, lo fa per la sua visibilità in Champions League e per i suoi successi in Italia, punto. Di squadre sostanzialmente intonse dal punto di vista dell’immagine è pieno, dall’Udinese al Crotone, ma non le caga comunque nessuno.

 

Sulla parte grassettata, condivido. Mi rendo perfettamente conto di essere una mosca bianca in mezzo a tante nere. 

Non sono da solo, ma siamo pochini in effetti. 

 

Sul resto concordo fino ad un certo punto. 

Il punto è che, secondo me, la Juve in condizioni diverse, ossia con tanto fango in meno, avrebbe ancora più introiti.

Ovviamente parlo a livello mondiale, dove puoi ancora beccare qualche tifoso poco addentro alle nostre cose, e che non ha ancora subito il lavaggio del cervello. All'estero è più facile. In Italia vale solo per le giovanissime generazioni, che capiscono poco di scandali e simili. 

Ma della Juve in B ne hanno parlato tutti i giornali sportivi del mondo, e anche grossomodo dei motivi per cui ci è andata (comprava gli arbitri), e l'immagine in quel caso è andata a ramengo. 

Pensare che in quel caso, sia più difficile vendere magliette solo perché si gioca in un campionato minore di cui non n frega nulla a nessuno, e senza la CL, è fuorviante. Quella è solo una delle cose che possono capitare... 

E' che sei losco, e se io ti devo sponsorizzare ci penso 10 volte di più.

Tanto per dirne una. 

Ma purtroppo o per fortuna, lo scandalo è ormai lontano e questo effetto non esiste grossomodo più.

Ma se ti ricordi c'è stato un anno in cui non si riusciva a trovare uno sponsor per la seconda maglia.

Non so se mi spiego.

La seconda maglia della Juve, lo sponsor lo dovrebbe trovare persino se facesse la serie C per un anno. 

 

Poi, se devo dirla tutta, ragionando in modo asettico, ti confesso che io la Juve di oggi non la sponsorizzerei se avessi un'azienda. 

Soprattutto se voglio che il mio marchio venga identificato con correttezza, pulizia, onestà ecc. (dipende da quali sono i prodotti o i servizi della mia azienda)

Caso diverso se si tratta di qualcosa che sono convinto di potere vendere bene ugualmente (sui milioni di tifosi gobbi puoi comunque contare).

 

-----

 

Il danno d'immagine non è facilmente quantificabile, ma c'è. 

Poi lo so anche io che avere Higuain, Dybala, e una champions in bacheca fa vendere bene il marchio. 

Ma le componenti da contare sono tante: 

Come ho detto, il marketing si fa con tante cose...

Qualità dei prodotti

prezzi

reperibilità in commercio

immagine

campioni

trofei

ecc

ecc

Essere insultati ovunque, con notizie false e tendenziose, non abbatte il marketing, ma di certo non lo aiuta. 

Ma ti sei avvitato solo sul discorso del marchio, ma siamo pur sempre un'entità che ha diritto di non ricevere insulti e idiozie da parte di altri. 

L'idea del lasciar perdere sempre e comunque mi lascia sempre perplesso.

Ma voi che scrivete queste cose (ce ne sono di utenti che la vedono legittimamente così), nella vostra vita personale, fate tutti la stessa cosa?

Se un collega dice a tutti, e ai vostri superiori, che voi rubate, voi aspettate sereni e tranquilli che i superiori vi puniscano prima di difendervi?

Non dai. Non ci credo. 

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Joined: 15-Oct-2010
307 messaggi
23 ore fa, CRAZEOLOGY ha scritto:

Tutto molto bello. Ma è tempo perso. 

La Juve è il pungiball ufficiale su cui c'è l'autorizzazione per chiunque a sparare contro. 

E' così da sempre. 

Il primo giornalista che, esempio a casaccio, si permette di dire in un articolo che le Toyota sono meglio delle Fiat (che invece sono di qualità scadente), si becca una di quelle mazzate che se la ricorda per sempre. 

(e questo che sia vero o no poco importa)

Ma sulla Juve quello stesso giornalista può invece scrivere quello che gli pare. 

 

Io in questo topic sento parlare di decine di querele, di decine di comunicati, ecc..

Ma ci sono decine di modi di rispondere e sputtanare concetti errati altrui. 

- Querele

- Comunicati

- Conferenze stampa

- Battute

- Interviste

- Pubblicazioni immagini

- Pubblicazioni video

- Atti ufficiali alla federazione

- Ecc

- Ecc

 

E questo fatto direttamente dalla Juve.

Ma ci sono dei modi anche più subdoli, ossia da figlio di mignotta. Si lasciano trapelare delle cose che diffonderanno altri, ecc.

Se sai fare lo str**** qualcosa riesci a restituire. Non tutto, ve lo dico subito, ma qualcosa si. 

 

Non serve mettersi a rispondere a chiunque a tutti gli orari del giorno e della notte, o mettersi a fare querele su querele. 

Bisogna studiarsi una strategia, a tutti i livelli, ed avere delle persone ad hoc che in società E NEL GRUPPO ci lavorino.

Ma, ripeto, c'è la volontà opposta. 

Sono certo al 100% che, a parità di situazione, se al posto di AA ci fosse JE, le polemiche sarebbero 1/4. Forse anche meno. 

Aggiungo solo che,

tutto ciò,

è solo parte del proprio dovere, 

di un normale UFFICIO RELAZIONI PUBBLICHE, di qualunque società/associazione/fondazione esistente sulla faccia di questo globo.

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Joined: 16-Mar-2017
1505 messaggi
21 minuti fa, CRAZEOLOGY ha scritto:

Ma voi che scrivete queste cose (ce ne sono di utenti che la vedono legittimamente così), nella vostra vita personale, fate tutti la stessa cosa?

Se un collega dice a tutti, e ai vostri superiori, che voi rubate, voi aspettate sereni e tranquilli che i superiori vi puniscano prima di difendervi?

Non dai. Non ci credo. 

 

Salve,

ma sa il problema è che l'accusa standard dell'anti-juventino si basa su argomenti indimostrabili. Personalmente sono propenso a non rispondere ad accuse palesemente indimostrabili, a meno che non siano messe in pericolo la mia reputazione o la mia sopravvivenza.

Per fortuna, la sopravvivenza della Juventus non è in questione adesso. Quanto alla reputazione, non è certo rispondendo colpo su colpo all'anti-juventinità che si possa risolvere il problema. E' una questione di educazione alla sconfitta, al rispetto delle regole e dell'altro da sé. Un problema che coinvolge l'intera società italiana e, a rischio di apparire enfatico, il destino stesso di questo paese.

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Joined: 21-Jul-2006
3212 messaggi

Ecco l'ultima porcata di Ziliani: MAFIAT

Credo che Marchionne a questo punto  dovrebbe intervenire subito. Questo signore deve rispondere delle sue continue calunnie e soprattutto confessare  chi lo paga. 

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Joined: 15-Oct-2010
307 messaggi

...e comunque ,

quando i dirigenti della Juve sono chiamati in prima persona,

si muove il bradipo orgoglioso bianconero....

ZEFFIRELLI PERDE ANCORA CON LA JUVENTUS

TORINO - Il regista Franco Zeffirelli dovrà pagare circa 40 milioni per aver diffamato la Juventus e il suo presidente, Giampiero Boniperti. Sei anni fa, in un' intervista apparsa su il Giornale nuovo, il regista aveva tra l' altro affermato: Mi fa rabbia che una squadra come la Juventus, che io considero una delle migliori d' Europa, sia costretta a sporcarsi le mani con traffici mafiosi e aveva definito Boniperti una persona sgradevole che si è presentato in tv masticando noccioline come un mafioso. Querelato per diffamazione, Zeffirelli era stato condannato dal tribunale di Milano a due milioni di multa e a pagare: la cifra simbolica di cinque milioni sia a Boniperti che alla Juventus, 25 milioni come riparazione pecuniaria prevista dalla legge sulla stampa, oltre circa cinque milioni di spese processuali. Zeffirelli aveva fatto ricorso e la corte d' appello aveva dichiarato estinto per amnistia il reato penale, confermando però le sanzioni civili (il pagamento dei danni alle parti lese). Un nuovo ricorso di Zeffirelli è stato respinto oggi dalla Cassazione. Nella vertenza, la Juventus è stata assistita dagli avv. Vittorio Chiusano (vice presidente della società) e Bonzano, di Milano.

18 aprile 1989 sez.

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Joined: 24-Nov-2007
125 messaggi
3 ore fa, CRAZEOLOGY ha scritto:

 

L'idea del lasciar perdere sempre e comunque mi lascia sempre perplesso.

Ma voi che scrivete queste cose (ce ne sono di utenti che la vedono legittimamente così), nella vostra vita personale, fate tutti la stessa cosa?

Se un collega dice a tutti, e ai vostri superiori, che voi rubate, voi aspettate sereni e tranquilli che i superiori vi puniscano prima di difendervi?

Non dai. Non ci credo. 

 

E dove, di grazia, avrei mai detto che sia bene lasciar perdere sempre e comunque?

Non sostengo nulla del genere, ma piuttosto che la difesa va dosata e commisurata, allo scopo di renderla efficace.

 

Sul resto del tuo discorso, mi permetto di aggiungere un paio di considerazioni assolutamente personali. Onore e rispetto sono concetti antichi, ma funzionano se applicati al singolo uomo nel contesto di una società che li valorizzi. Pretendere di applicarli ad una società commerciale inserita nel mondo del calcio di questo scorcio di millennio, dove il più pulito ha la rogna per capirsi, è una perdita di tempo o piuttosto, se mi concedi la delicata metafora, una cazzata paurosa. Vuoi vendere più magliette? Vinci la Champions. Vedrai che andranno in cavalleria anche le accuse più schifose. Non per niente la Nike, beccata a usare tredicenni a cucire i palloni, non è né fallita né scomparsa. E non ne è uscita mica perché è andata in tribunale a querelare quelli che la denunciavano. Ne è uscita perché ha saputo reinventarsi una verginità, e la gente ci è cascata. Perché la gente, la gente di oggi, vede il successo e solo il successo, e dell'onore e del rispetto non gliene può fregare di meno.

 

Poi, se mi chiedi se tutto questo mi piace, ti poteri anche rispondere di no. Ma questi sono i tempi in cui ci tocca vivere, e come dicono i francesi, à la guerre comme à la guerre.

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Joined: 13-Apr-2009
412 messaggi

Condivido tutto all'ennesima potenza

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Joined: 18-Oct-2008
76729 messaggi
6 minutes ago, steve5970 said:

Condivido tutto all'ennesima potenza

.quoto.quoto.quoto.quoto

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Joined: 24-Oct-2006
11318 messaggi
30 minuti fa, ImperoBianconero ha scritto:

 

E dove, di grazia, avrei mai detto che sia bene lasciar perdere sempre e comunque?

Non sostengo nulla del genere, ma piuttosto che la difesa va dosata e commisurata, allo scopo di renderla efficace.

 

Sul resto del tuo discorso, mi permetto di aggiungere un paio di considerazioni assolutamente personali. Onore e rispetto sono concetti antichi, ma funzionano se applicati al singolo uomo nel contesto di una società che li valorizzi. Pretendere di applicarli ad una società commerciale inserita nel mondo del calcio di questo scorcio di millennio, dove il più pulito ha la rogna per capirsi, è una perdita di tempo o piuttosto, se mi concedi la delicata metafora, una cazzata paurosa. Vuoi vendere più magliette? Vinci la Champions. Vedrai che andranno in cavalleria anche le accuse più schifose. Non per niente la Nike, beccata a usare tredicenni a cucire i palloni, non è né fallita né scomparsa. E non ne è uscita mica perché è andata in tribunale a querelare quelli che la denunciavano. Ne è uscita perché ha saputo reinventarsi una verginità, e la gente ci è cascata. Perché la gente, la gente di oggi, vede il successo e solo il successo, e dell'onore e del rispetto non gliene può fregare di meno.

 

Poi, se mi chiedi se tutto questo mi piace, ti poteri anche rispondere di no. Ma questi sono i tempi in cui ci tocca vivere, e come dicono i francesi, à la guerre comme à la guerre.

 

Se per te lasciar perdere sempre e comunque non è una buona regola, allora forse siamo più vicini ideologicamente di quello che sembrerebbe. Avevo capito male io forse. 

 

Detto questo, ricordiamoci che i valori, anche nei momenti più bui della storia, bisogna avere il coraggio di condividerli e diffonderli. 

Ma poi esistono una lunga serie di problematiche non da poco.

- La regolarità dei campionati. Perché i ladri ci sono, ma sono sempre stati gli altri. E tutto ciò altera il valore complessivo dei tornei anche se sei il più forte, e visto che la proprietà (piccoli azionisti compresi) può perderci del denaro, non vedo perché non debba esserci una seria, pesata ed efficace strategia di comunicazione.

- Marchio.

- Tensioni tra tifoserie. (dubito che qualcuno di noi abbia il coraggio di andare a fare una trasferta a Napoli in queste proxime settimane)

Ecc.

 

Ma stiamo parlando del nulla.

Di una società di calcio che pur avendo i telefoni della sede sociale sotto controllo illegale non si è costituita parte civile nel processo Telecom sullo spionaggio. Di questo stiamo parlando. 

Perché non lo ha fatto?

La risposta la so. Tanto a noi di fondo interessa che la Juve sia autonoma, ricca, che cresca, che vinca, e che faccia del buon marketing nel mondo. 

Per me il ragionamento non gira. 

Pretendo qualcosa di più.

Ma attenzione, io qui ho solo detto quello che penso, non mi aspetto più niente da un bel pezzo. Sia chiaro. 

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Joined: 01-Jun-2005
196473 messaggi

Condivido in TOTO

 

ma non mi aspetto nulla ormai :(

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Joined: 24-Oct-2006
11318 messaggi
11 ore fa, brera ha scritto:

Salve a tutti,

penso che per comprendere la linea tenuta dalla società in questi mesi sia utile richiamare una dichiarazione del presidente ai microfoni di Sky, in data giugno 2016. Rispondendo a una domanda di Mario Sconcerti sulla diffusa convinzione  di una presunta sudditanza degli arbitri e delle istituzioni a favore della Juve, il presidente dichiarava la sua indifferenza per un «cliché immodificabile».

Persino in questo momento di fortissima recrudescenza del sentimento anti-juventino, la società sembra attenersi a questa "politica dell'indifferenza". Ciò induce a pensare che non possa esserci un cambio di rotta su questo punto.

Diverso è il caso delle infiltrazioni mafiose nella curva, dove penso possano arrivare prese di posizioni sempre più dure da parte della società. 

 

Concordo.

Le cose restano così. 

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Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
Inviato (modificato)
1 hour ago, Tatanka34 said:

 

Ma vi sembra normale che il presidente della commissione calcio e mafia dell'antimafia, tifoso del napoli, Marco Di Lello, vada a gia' a parlare ed a piangere in una trasmissione napolista della udienza di ieri dell'avvocato Chiappero con Rosy Bindi, presidente dell'antimafia? Ascoltate stesso voi a distanza di un giorno, questa persona cosa va a riferire alla faccia della decenza.

 

1 hour ago, CRAZEOLOGY said:

 

Concordo.

Le cose restano così. 

 

On 3/15/2017 at 5:08 PM, gobbo_dal_76 said:

.

Inviato dal mio Le X820 utilizzando Tapatalk
 

 

12 hours ago, brera said:

Salve a tutti,

penso che per comprendere la linea tenuta dalla società in questi mesi sia utile richiamare una dichiarazione del presidente ai microfoni di Sky, in data giugno 2016. Rispondendo a una domanda di Mario Sconcerti sulla diffusa convinzione  di una presunta sudditanza degli arbitri e delle istituzioni a favore della Juve, il presidente dichiarava la sua indifferenza per un «cliché immodificabile».

Persino in questo momento di fortissima recrudescenza del sentimento anti-juventino, la società sembra attenersi a questa "politica dell'indifferenza". Ciò induce a pensare che non possa esserci un cambio di rotta su questo punto.

Diverso è il caso delle infiltrazioni mafiose nella curva, dove penso possano arrivare prese di posizioni sempre più dure da parte della società. 

 

11 hours ago, ImperoBianconero said:

 

.

 

Quanto al fatto che l’immagine di “ladri” possa danneggiarci all’estero, mah… a parte il fatto che non ce lo vedo proprio un tifoso sloveno o nepalese leggere Pistocchi e Varriale, resta il fatto che chi tifa Juve, lo fa per la sua visibilità in Champions League e per i suoi successi in Italia, punto. Di squadre sostanzialmente intonse dal punto di vista dell’immagine è pieno, dall’Udinese al Crotone, ma non le caga comunque nessuno.

Per quanto riguarda l'estero, volevo precisare che su Rai Italia ci sta Varriale che conduce un programma molto seguito dagli italiani all'estero la domenica pomeriggio (La Giostra dei Gol) insieme a Rambaudi, Italo Cucci, e Sara Tardelli. Gia' in un paio di occasioni ha sparlato della Juve. Poi su beIN Sports hanno messo Tancredi Palmeri della giornalaccio rosa, che pure ci accusa costantemente, inoltre ho sentito che su ESPN FC, ci sta un altro giornalaio italiano, di cui non ricordo il nome, che ci accusa altrettanto, e quando ascolto le partite in inglese i commentatori inglesi ne sanno piu' di quello che tu immagini.

 

@silvanoanas

 

 

Modificato da ClaudioGentile

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Joined: 19-Jul-2006
322 messaggi
Inviato (modificato)
3 hours ago, ClaudioGentile said:

... su ESPN FC, ci sta un altro giornalaio italiano, di cui non ricordo il nome, che ci accusa altrettanto, e quando ascolto le partite in inglese i commentatori inglesi ne sanno piu' di quello che tu immagini.

 

@silvanoanas

 

 

E`Gabriele Marcotti, giornalista corrispondente del Corriere dello Sport da Londra. 

E` un "giornalista" vergognoso. Anche nel commentare la partita di Coppa Italia contro il Napoli sottolineava le lamentele dei napoletani. Quando c`e` da darci addosso non si tira mai indietro.

Modificato da silvanoanas
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