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Ital-Juve: il rapporto tra i bianconeri e la Nazionale Italiana

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Argentina_v_Italia_Mondiale_1978.jpg

 

Intro

 

« [...] la squadra di club che più di ogni altra finora ha fornito il maggior numero di giocatori alla Nazionale italiana. Da Zoff a Buffon, da Scirea a Del Piero, i bianconeri hanno scritto tante pagine importanti di storia azzurra. Diversi commissari tecnici nel tempo hanno costruito la squadra su interi blocchi di juventini, al punto che la stampa in qualche occasione è arrivata ad utilizzare il termine 'Ital-Juve'. »

 

(Federazione Italiana Giuoco Calcio, La Nazionale della A alla Z, 14 luglio 2014.)
 
Formazione iniziale dell'Italia prima della partita contro l'Argentina al campionato del mondo 1978, composta da 8 giocatori della Juventus: il capitano Zoff, Scirea, Gentile, Cabrini, Benetti, Tardelli, Causio e Bettega. Dal 6' minuto, con l'entrata di Cuccureddu, diventeranno 9 i bianconeri in campo.
 
Il legame tra la Juventus Football Club e la Nazionale di calcio dell'Italia iniziò nel 1920 con la prima convocazione di un calciatore della squadra bianconera in Nazionale, per disputare una gara amichevole in Svizzera. Ritenuto uno dei maggiori e più importanti al mondo, il contributo del club alla maglia azzurra è stato ininterrotto dalla seconda metà degli anni 1920 – caso unico nella penisola italica – rendendo la Juventus la società che ha contribuito maggiormente ai successi della cosiddetta Nazionale «A», principalmente durante le sue partecipazioni ai campionati mondiali dalla seconda edizione, la prima disputata in territorio europeo; e con il maggior numero di calciatori convocati (138 al 30 agosto 2015).
 
Le convocazioni dei calciatori juventini alla Nazionale italiana divennero massicce durante gli anni 1930, tra gli anni 1970 e 1980, durante la seconda metà degli anni 1990 e nella prima metà degli anni 2010, svolgendo un ruolo decisivo nei suoi successi in concomitanza con periodi di grandi vittorie per la società torinese, il club che vanta a livello mondiale il maggior numero di giocatori che abbiano vinto, almeno una volta, il campionato del mondo sia in assoluto con un totale di 24, sia di una stessa rappresentativa nazionale con 22.
 
Diversi commissari tecnici della squadra nazionale quali Vittorio Pozzo, Enzo Bearzot, Marcello Lippi, Cesare Prandelli e Antonio Conte hanno adottato gli schemi tattici precedentemente usati con notevole successo nella Juventus, includendo il Metodo, con cui gli azzurri vinsero due Coppe Internazionali (1930 e 1935), due titoli mondiali consecutivi (1934 e 1938) e la medaglia d'oro nel torneo calcistico degli XI Giochi olimpici disputato a Berlino nel 1936 durante la cossidetta «età dell'oro del calcio italiano»; la zona mista, con cui ottennero la XII Coppa del Mondo (1982) e il modulo 3-5-2, con cui arrivarono in finale nel campionato d'Europa disputato in Polonia e Ucraina nel 2012.
 
Oltre alle convocazioni in Nazionale «A», la Juventus è anche una delle società che hanno fornito il maggior numero di calciatori convocati alle diverse squadre giovanili della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Infine, la rappresentativa nazionale ha in diverse occasioni usufruito delle strutture storicamente legate alla società torinese, sia per disputare incontri ufficiali nei campi di gioco normalmente a servizio del club come il Campo Juventus, lo stadio Comunale, poi Olimpico, e lo Juventus Stadium, che per effettuare la corrispondente preparazione atletica in centri specializzati per gli allenamenti quale il Campo Combi.
 
 
(wikipedia.org)

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1920px-Naz_italia-1934.jpg

 

Cenni storici

 

« La Juventus è la squadra madre delle Nazionali campioni del mondo. »
(Lino Cascioli, Storia fotografica del calcio italiano: dalle origini al campionato del mondo 1982, 1982.)
 
 
Dagli esordi agli anni 1930
Il portiere Giovanni Giacone, il primo calciatore juventino convocato in Nazionale.
La storia dei «bianconeri in azzurro» cominciò nel 1920 con il primo giocatore della Juventus convocato alla Nazionale «A»: il portiere Giovanni Giacone, che indossò la maglia della Squadra Azzurra il 28 marzo a Berna in una gara amichevole contro la Svizzera. Giacone vestì la maglia della Nazionale in altre tre occasioni: in una partita amichevole contro i Paesi Bassi il 13 maggio, e nelle sfide contro l'Egitto e la Francia durante i Giochi della VII Olimpiade di Anversa, insieme ai compagni Antonio Bruna, terzino, e Pio Ferraris, centrocampista.
 
Quattro anni dopo, tre juventini – Gianpiero Combi, Virginio Rosetta e il succitato Bruna – furono convocati nella selezione che partecipò ai Giochi Olimpici di Parigi, dove gli azzurri giunsero ai quarti di finale per la seconda volta consecutiva. Combi fece inoltre parte del gruppo che quattro anni dopo conquistò la medaglia di bronzo ad Amsterdam, fermati solo dai campioni olimpici uscenti dell'Uruguay (3-2).
 
Sul finire degli anni 1920, un totale di sei calciatori juventini (Combi, Luigi Cevenini, Umberto Caligaris, Federico Munerati, Raimundo Orsi e Rosetta) fecero parte della Nazionale vincitrice della prima edizione della Coppa Internazionale, torneo precursore del campionato europeo di calcio, dopo la storica vittoria a Budapest per 5 reti a 0 contro l'Ungheria l'11 maggio 1930. rendendo celebre il trio Combi-Rosetta-Caligaris.
 
 
Anni 1930: la Nazio-Juve
Il trio difensivo dei ragionieri, pilastro della Juventus e della Nazionale italiana a cavallo degli anni 1920 e 1930, composto dal terzino destro Virginio Rosetta, dal portiere Gianpiero Combi e dal terzino sinistro Umberto Caligaris, tutti e tre campioni del mondo nel 1934.
Durante la prima metà degli anni 1930, altri tre calciatori che nel militavano nella Juventus (Luigi Bertolini, Renato Cesarini e Giovanni Ferrari) furono convocati dal commissario tecnico Vittorio Pozzo, alzando a nove il numero dei «bianconeri in azzurro», insieme ai campioni prima citati, che parteciparono alla seconda edizione del torneo, qualificandosi seconda dietro solo al Wunderteam austriaco capitanato dal centrocampista Matthias Šindelář.
 
Due anni dopo la Juventus pluricampione d'Italia rappresentò ancora una volta l'ossatura della Nazionale «A» con nove giocatori che fecero parte sul gruppo dei ventidue membri degli azzurri nel secondo campionato mondiale, la cosiddetta Nazio-Juve composta dal capitano Combi – chiamato in extremis da Pozzo dopo che Carlo Ceresoli, il portiere titolare della Nazionale durante la fase di preparazione al mondiale,] si fratturò un braccio in una partita amichevole giocata sul campo della Fiorentina –, la mezz'ala Ferrari, il cosiddetto «centromediano che cammina» Luis Monti (vicecampione mondiale nel 1930 con l'Argentina), l'ala destra Orsi – questi ultimi due oriundi della squadra azzurra di quegli anni – e il mediano sinistro Bertolini, tra i titolari anche nella finale contro la Cecoslovacchia di František Plánička, Oldřich Nejedlý e Antonín Puč.
 
I terzini Rosetta e Caligaris – che lasciarono il posto da titolare ai giovani Eraldo Monzeglio e Luigi Allemandi dopo la gara di debutto contro gli Stati Uniti –, il mediano destro Mario Varglien e il centravanti Felice Placido Borel, furono inseriti tra le riserve durante il torneo.
 
L'anno successivo l'Italia, rafforzata con i bianconeri Borel II e Monti, vinse la terza Coppa Antonin Švehla, competizione nel corso della quale batté 1-0 a Budapest l'Ungheria dell'attaccante György Sárosi (rete di Borel II al 43') il 20 ottobre 1933, con ben nove juventini tra gli undici titolari, e 5-2 la Svizzera il 3 dicembre dello stesso anno, quando furono otto i giocatori juventini tra i titolari.
 
 
Anni 1930 e 1940
Due anni dopo il titolo mondiale, nel 1936 l'Italia partecipò al torneo di calcio dei Giochi Olimpici di Berlino con i terzini juventini Alfredo Foni e Pietro Rava tra i convocati, che costituirono una coppia difesiva di grande livello, parangonabile a quella composta da Rosetta e Caligaris, e conquistò la medaglia d'oro dopo aver vinto la finale contro l'Austria per 2 reti a 1. Di quella rappresentativa, Foni, Rava e il centrocampista Ugo Locatelli furono parte anche della Nazionale italiana che poi conquistò, per la seconda volta nella sua storia nonché consecutivamente, il titolo mondiale nell'edizione di Francia 1938.[25][26] Rava e Foni, i terzini della Squadra Azzurra durante questa Coppa del Mondo, furono eletti tra i migliori giocatori della competizione.
 
I campioni mondiali Monti e Bertolini, due degli eroi di Highbury, insieme a Teobaldo Depetrini fecero parte della Squadra Azzurra fino alla seconda meta degli anni 1940, nonostante i pochi incontri disputati della Nazionale fino alla Liberazione. In seguito Lucidio Sentimenti e Carlo Parola furono i più noti bianconeri convocati ai tempi dell'egemonia del Grande Torino sulla rappresentativa azzurra.
 
 
Anni 1950 e 1960
Il capitano azzurro Giampiero Boniperti a colloquio con il CT Lajos Czeizler in una pausa d'allenamento, nel 1954. Il giocatore bianconero è l'unico a essere andato a segno in Nazionale in tre diversi decenni, dagli anni 1940 agli anni 1960.
 
I successi della squadra bianconera durante gli anni 1950 portarono alla convocazione di ben undici dei suoi giocatori nei primi incontri della Nazionale dopo la tragedia di Superga, che furono anche i primi del secondo dopoguerra: Giampiero Boniperti, Ermes Muccinelli, Giacomo Mari, il già citato Parola, cui si aggiunse a metà del decennio il portiere Giovanni Viola. La crisi strutturale del paese in quell'epoca e le lotte intestine, privarono la squadra di maggiori risultati fino al decennio successivo. Giuseppe Corradi partecipò nel frattempo con la divisa azzurra ai Giochi olimpici di Helsinki nel 1952.
 
Durante gli anni 1960 altri bianconeri, quali Omar Sívori, Bruno Mora, Sandro Salvadore e Gianfranco Leoncini, fecero parte delle rose dell'Italia ai mondiali di Cile 1962 e Inghilterra 1966, rispettivamente. Due anni dopo, Salvatore, Giancarlo Bercellino ed Ernesto Castano vinsero il campionato d'Europa 1968 disputato in Italia; altri due futuri pilastri della squadra torinese durante gli anni 1970, Pietro Anastasi e Dino Zoff, vinsero il torneo.
 
 
Anni 1970 e 1980: il Blocco-Juve
Dopo la disfatta coreana cui incapparono gli azzurri ai mondiali del 1966, la Federazione Italiana Giuoco Calcio vietò l'acquisto di calciatori stranieri da parte delle squadre del campionato italiano, onde incentivare la crescita di una nuova generazione di talenti italiani. In conseguenza di ciò, negli anni 1970 Enzo Bearzot aprì un nuovo ciclo di grandi risultati per la Nazionale basata – al pari di quella guidata da Vittorio Pozzo durante gli anni 1930 – sul gruppo dei giovani giocatori della Juventus guidata all'epoca da Giovanni Trapattoni, il cosiddetto Blocco-Juve,[28][29][30] composto da Zoff (il calciatore del club piemontese con il maggior numero di convocazioni in Nazionale: 94), Anastasi, Luciano Spinosi, Francesco Morini, Romeo Benetti, Antonello Cuccureddu, Gaetano Scirea, Antonio Cabrini, Claudio Gentile, Marco Tardelli, Franco Causio, Giuseppe Furino, Roberto Bettega e Paolo Rossi (questi ultimi tre peraltro cresciuti nel vivaio juventino).
 
Roberto Bettega ingaggia un duello aereo con l'argentino Passarella ai Mondiali 1978, sotto lo sguardo di altri due elementi del Blocco-Juve, Gaetano Scirea e Antonello Cuccureddu.
 
Ben nove giocatori di tale gruppo (Zoff, Benetti, Cuccureddu, Scirea, Cabrini, Gentile, Tardelli, Causio e Bettega), che nella stagione precedente avevano conquistato in bianconero il double formato dal campionato nazionale e dalla Coppa UEFA, furono tra i titolari della Nazionale che raggiunse il quarto posto finale al campionato del mondo 1978 in Argentina, esprimendo al contempo un livello di gioco considerato il migliore del secondo dopoguerra grazie anche all'applicazione dell'innovativa zona mista, schema tattico allora usato dalla formazione torinese.
 
Nel 1980 lo scandalo del calcio privò la Nazionale dei alcuni elementi di valore proprio alla vigilia del campionato d'Europa casalingo, manifestazione in cui la rappresentativa italiana arrivò quarta. Due anni dopo la Nazionale vinse il dodicesimo campionato mondiale con un organico composto da sei calciatori juventini del Blocco-Juve originale tra i titolari (il capitano Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Rossi, pilastri anche nei successi del sodalizio piemontese durante la prima metà degli anni 1980), i quali rimarranno nella memoria collettiva italiana; i sei giocatori bianconeri disputarono tutti i sette incontri del torneo, inclusa la vittoriosa finale contro la Germania Ovest.
 
L'Italia che conquistò il terzo titolo mondiale nel 1982, basata sul Blocco-Juve composto dal capitano Zoff, Scirea, Gentile, Cabrini, Tardelli e Rossi.
Rossi (già presente nel 1978, ma all'epoca nelle file del L.R. Vicenza) fu eletto miglior calciatore del torneo e, insieme a i suoi compagni Zoff e Gentile, incluso nel All-Star Team FIFA, vinse la classifica marcatori del torneo con 6 reti in 7 gare (Scarpa d'oro), e al termine dell'anno solare insignito dalla rivista France Football del Pallone d'oro quale miglior calciatore europeo del 1982. A essi si aggiunsero, nell'edizione del 1978, Benetti, Causio (presente poi anche nel 1982, ma nel frattempo trasferitosi all'Udinese) e Bettega (indisponibile nel medesimo anno in quanto infortunatosi gravemente al ginocchio nel novembre del 1981 in Coppa dei Campioni, a Torino contro i belgi dell'Anderlecht).
 
La fine del ciclo di Bearzot con la Nazionale, nel 1986, coincise con quella del decennio di Trapattoni sulla panchina della Juventus, rappresentata nel nuovo ciclo azzurro di Azeglio Vicini a fine anni 1980 da nuovi calciatori quali Stefano Tacconi e Luigi De Agostini, questo ultimo l'unico bianconero ad avere titolarità anche in Nazionale.
 
 
Anni 1990 e 2000
Salvatore Schillaci, calciatore juventino ed ex membro dell'Italia Under-21 insieme a Tacconi e a De Agostini, fu uno dei pilastri degli azzurri nel campionato del mondo 1990 casalingo, in cui vinse la classifica marcatori (6 reti in 7 gare) e il trofeo al migliore giocatore del torneo, nonostante il terzo posto finale. In seguito i bianconeri Dino e Roberto Baggio (eletto miglior calciatore europeo 1993), assieme ad Antonio Conte, presero parte alla spedizione azzurra al campionato del mondo 1994 negli Stati Uniti, dove la Nazionale italiana arrivò in finale, mentre in precedenza, già all'inizio degli anni 1990 vestirono la maglia azzurra gli juventini Pierluigi Casiraghi e Gianluca Vialli.
 
Il portiere Gianluigi Buffon, campione del mondo nel 2006, diverrà capitano di Juventus e Italia nonché recordman di presenze in azzurro.
Nella seconda metà del decennio la rinnovata e vincente squadra piemontese, allenata da Marcello Lippi, rappresentò l'asse portante della Nazionale con il supporto di calciatori del calibro di Conte, Angelo Peruzzi, Ciro Ferrara, Alessio Tacchinardi, Moreno Torricelli, Angelo Di Livio, Alessandro Del Piero, Gianluca Pessotto (il centesimo calciatore del club convocato in Nazionale) e Fabrizio Ravanelli. Nella stagione 1996-97 furono convocati ben dieci calciatori del sodalizio torinese, formando l'asse portante dell'Italia guidata da Dino Zoff e finalista al campionato d'Europa 2000.
 
Nel luglio del 2006 gli azzurri, nel frattempo passati nelle mani di Lippi, si proclamarono vincitori del diciottesimo campionato mondiale in Germania con cinque calciatori della Juventus allenata da Fabio Capello, ovvero Gianluigi Buffon, Gianluca Zambrotta, il capitano Fabio Cannavaro (premiato con il Pallone d'argento del mondiale e, pochi mesi dopo, incoronato miglior giocatore d'Europa), Mauro Camoranesi e Del Piero. In totale, otto tesserati del club – i primi nominati, insieme ai francesi Lilian Thuram, Patrick Vieira e David Trezeguet – giocarono la finale del 9 luglio a Berlino, eguagliando così il primato stabilito settantadue anni prima dai cecoslovacchi dello Slavia Praga.] Buffon, Thuram, Cannavaro e Zambrotta furono infine inclusi tra i migliori 23 giocatori del torneo.
 
 
Anni 2010: l'Ital-Juve
L'Ital-Juve dei primi anni 2010, sul podio a Euro 2012 e alla Confederations Cup 2013, retta da un'intelaiatura bianconera formata dal capitano Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Marchisio e Pirlo.
 
Dopo l'addio di Cannavaro la fascia di capitano è stata ereditata da un altro juventino, Buffon. Ai mondiali del 2006 è seguito per la Nazionale un periodo di rifondazione e riassestamento che ha dato i suoi frutti all'inizio del decennio seguente, in occasione delle spedizioni al campionato d'Europa 2012 in Ucraina e Polonia, e alla Confederations Cup 2013 in Brasile, competizioni chiuse dagli azzurri rispettivamente al secondo e terzo posto. Oltre a Buffon, tali manifestazioni hanno visto la convocazione in azzurro di altri 7 uomini bianconeri: Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini, Claudio Marchisio, Andrea Pirlo, Emanuele Giaccherini e Sebastian Giovinco. In particolar modo, il portiere Buffon, la linea difensiva BBC (Barzagli-Bonucci-Chiellini) e i centrocampisti Marchisio e Pirlo sono stati i cardini dell'undici azzurro disegnato dal CT Cesare Prandelli, che anche nella disposizione in campo ricalcava quel 3-5-2 utilizzato dalla Juventus di Conte tricampione d'Italia nella prima metà degli anni 2010, facendo nascere l'appellativo di Ital-Juve.

 

 

(wikipedia.org)

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Calciatori


 



Nella presente sezione è riportata la lista, per ordine alfabetico, di tutti i calciatori italiani convocati, almeno in un'occasione, in Nazionale maggiore – ufficialmente nota come Nazionale «A» – dal 1920 al presente e durante il periodo di militanza nella Juventus. La citata lista include ventidue vincitori della Coppa del Mondo FIFA (record mondiale per una squadra di club), tre vincitori del campionato europeo per nazioni, due vincitori della medaglia d'oro nel torneo di calcio degli Giochi Olimpici e dieci vincitori della Coppa Internazionale di calcio, precursore del citato campionato europeo, mentre militavano nel club della capitale sabauda.

 

Calciatori italiani:

 

Christian Abbiati

Luigi Allemandi

Amauri 

Ugo Amoretti

Pietro Anastasi

Roberto Anzolin

Alberto Aquilani

Dino Baggio

Roberto Baggio

Andrea Barzagli

Romeo Benetti

Giancarlo Bercellino

C.Int. Luigi Bertolini

Alberto Bertuccelli

Roberto Bettega

Carlo Bigatto

Alessandro Birindelli

Manuele Blasi

Giampiero Boniperti

Leonardo Bonucci

C.Int. Felice Placido Borel

Gianluigi Buffon

Matteo Brighi

Antonio Bruna

Coppa mondiale.svg Antonio Cabrini

C.Int. Umberto Caligaris

Mauro Germán Camoranesi 

Fabio Cannavaro

Fabio Capello

Massimo Carrera

Pierluigi Casiraghi

Ernesto Càstano

Franco Causio

Sergio Cervato

C.Int. Renato Cesarini

C.Int. Luigi Cevenini

Giorgio Chiellini

Umberto Colombo

C.Int. Gianpiero Combi

Antonio Conte

Giuseppe Corradi

Antonello Cuccureddu

Giuseppe Damiani

Luigi De Agostini

Virginio De Paoli

Alessandro Del Piero

Teobaldo Depetrini

Angelo Di Livio

Marco Di Vaio

Flavio Emoli

Ciro Ferrara

Giovanni Ferrari

Rino Ferrario

Pio Ferraris

Alfredo Foni

Andrea Fortunato

Giuseppe Furino

Roberto Galìa

Bruno Garzena

Claudio Gentile

Emanuele Giaccherini

Giovanni Giacone

Sebastian Giovinco

Adolfo Gori

Giuseppe Grabbi

Fabio Grosso

Vincenzo Iaquinta

Filippo Inzaghi

Mark Iuliano

Nicola Legrottaglie

Gianfranco Leoncini

Attilio Lombardo

Sergio Manente

Gian Pietro Marchetti

Marco Marchionni

Claudio Marchisio

Giacomo Mari

Giancarlo Marocchi

Domenico Marocchino

Rinaldo Martino

Alessandro Matri

Giampaolo Menichelli

Fabrizio Miccoli

C.Int. Luis Monti 

Antonio Montico

Bruno Mora

Francesco Morini

Marco Motta

Ermes Muccinelli

Federico Munerati

Bruno Nicolè

Antonio Nocerino

Angelo Ogbonna

Raimundo Orsi 

Pablo Daniel Osvaldo 

Michele Padovano

Raffaele Palladino

Carlo Parola

Federico Peluso

Simone Pepe

Angelo Peruzzi

Gianluca Pessotto

Alberto Piccinini

Silvio Piola

Andrea Pirlo

Fabio Quagliarella

Pietro Rava

Fabrizio Ravanelli

Eduardo Ricagni 

C.Int. Virginio Rosetta

Paolo Rossi

Sandro Salvadore

Benito Sarti

Salvatore Schillaci

Gaetano Scirea

Lucidio Sentimenti IV

Aldo Serena

Omar Sívori 

Luciano Spinosi

Pietro Serantoni

Gino Stacchini

Alessio Tacchinardi

Stefano Tacconi

Marco Tardelli

Moreno Torricelli

Roberto Tricella

Giovanni Varglien

Mario Varglien

Giuseppe Vavassori

Giovanni Vecchina

Gianluca Vialli

Christian Vieri

Giovanni Viola

Pasquale Vivolo

Gianluca Zambrotta

Simone Zaza

Gianfranco Zigoni

Dino Zoff

 

 


Calciatori stranieri:

 

La Juventus ha anche contribuito alle squadre rappresentative di altre associazioni affiliate alla Federazione Internazionale del Calcio (FIFA). Zinédine Zidane e il capitano Didier Deschamps militavano nel club torinese quando vinsero il campionato del mondo 1938 con la Francia, alzando a 24 il numero totale dei giocatori bianconeri vincitori del principale manifestazione calcistica, più di qualsiasi altro club del pianeta. Tre giocatori juventini d'origine non italiana hanno vinto il campionato europeo: Luis del Sol lo vinse nel 1964 con la Spagna, mentre Michel Platini e Zidane lo vinsero rispettivamente nel 1984 e nel 2000 con la Francia. Inoltre, altri due calciatori hanno vinto la Coppa delle Confederazioni FIFA mentre militavano nella Juventus: Lilian Thuram (2003 con la Francia) ed Emerson (2005 con il Brasile), mentre il nazionale cileno Arturo Vidal diventò il primo calciatore militante nel club torinese a vincere la Coppa America (2015).

 

Altri calciatori d'origine non italiana convocati nelle rispettive nazionali sono stati l'olandese Edgar Davids e il francese Patrick Vieira, eletti nell'All-Star Team FIFA rispettivamente nel 1998 e nel 2006 mentre militavano nella formazione torinese. Infine, Paul Pogba fu eletto miglior giocatore giovane nella Coppa del Mondo disputatasi in Brasile nel 2014.

 

Ecco l'elenco dei calciatori iridati con le loro rispettive nazionali nel periodo militante nella Juventus:

 

Zinédine Zidane

Didier Deschamps

Lilian Thuram

Emerson

Mauricio Isla

Luis del Sol

Michel Platini

Arturo Vidal


 

 

 

(wikipedia.org)


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Riconoscimenti

 

Sono qui riportati i nominativi dei giocatori che hanno disputato le fasi finali di uno o più Mondiali di calcio con la propria Nazionale durante il periodo di militanza nella Juventus.

 

 

Squadre storiche FIFA: 

 
FIFA World Cup All-Time Team (1930-1994):
Francia Michel Platini
 
FIFA World Cup Dream Team (1930-2002):
Italia Roberto Baggio
Francia Michel Platini
Francia Zinédine Zidane
 
 
Top 100 Mondiali:
 
Les 100 Héros de la Coupe du Monde (1930-1990):
Italia Paolo Rossi
Italia Dino Zoff
Argentina Italia Luis Monti
Italia Giovanni Ferrari
Italia Salvatore Schillaci
Polonia Zbigniew Boniek
Italia Gaetano Scirea
Argentina Italia Raimundo Orsi
 
Os 100 Craques das Copas (1930-2002):
Francia Zinédine Zidane
Francia Michel Platini
Italia Roberto Baggio
Italia Paolo Rossi
Italia Dino Zoff
Danimarca Michael Laudrup
Polonia Zbigniew Boniek
Italia Salvatore Schillaci
Italia Gaetano Scirea
 
The World Cup's top 100 (1930-2010):
Francia Zinédine Zidane
Francia Michel Platini
Italia Paolo Rossi
Italia Dino Zoff
Italia Roberto Baggio
Italia Fabio Cannavaro
Francia Guadalupa Lilian Thuram
Polonia Zbigniew Boniek
Italia Gianluigi Buffon
Italia Salvatore Schillaci
Italia Alessandro Del Piero
Argentina Italia Luis Monti
Italia Claudio Gentile
Italia Antonio Cabrini
 
 

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