ufficiale Andrea Pirlo lascia la Juventus e passa al New York City

[zack80 2237]

Mamma mia che estate triste. Prima Tevez poi Pirlo. Due dei giocatori che ho amato di più veder giocare nella mia vita. Mi mancherà!

[Servillo23 5140]

David Villa, Lampard e Pirlo. Avessero tutti 8 anni di meno sarebbe l'inizio di un film porno

 

Squadrone. E c'è gente che dice che non è così

[Knopfler 1344]

Campione grazie! Uno dei più forti registi della storia del calcio.

[BonnyJuve 1286]

Squadrone. E c'è gente che dice che non è così

Beh in un campionato competitivo probabilmente non farebbero faville, sono tutti in là d'età.

[Morpheus © 17006]

Aver avuto il privilegio di tifare e vincere soprattutto con Andrea Pirlo che indossava la maglia della Juventus, è stata una delle soddisfazioni sportive più belle della mia vita. Grazie di tutto Andrea.

[Paganese26 10930]

[filippo83 2155]

c**** qui Pirlo is impressed!!!

[SICILIANO 4683]

Ciao Andri

[YENZOS1980 17]

Grazie di tutto maestro, ma era arrivata anche la tua ora.

Ci hai dato tantissimo, ci hai fatto crescere come consapevolezza, spero che i vari Marchisio, Vidal e Pogba abbiamo imparato molto da te.

Grazie anche perché te ne sei andato secondo me nel momento migliore, eri in evidente calo fisico e con questo non ci farai nel prossimo anno rimpiangere la tua presenza (se non per le punizioni... e non è poco).

Sei stato uno dei pochi giocatori visti dal vivo che mi emozionava ad ogni tocco di palla.

Grazie ancora!

[Belvetta 31]

Ciao Maestro.

[Anth_Hardy 4158]

Sono riusciti a far sorridere Pirlo?

[Harry Stamper 58]

Stella fuori dallo stadio, subito grazie.

 

[SirJohn 2024]

Mi mancherà… e non posso farci nulla.

Certo, ho la fortuna di essere Juventino e di aver visto, in momenti diversi, molti tra i migliori giocatori della storia del Calcio. Da Platinì in poi è stata una goduria protratta nel tempo per chi, come il sottoscritto, predilige un certo tipo di calcio interpretato da un certo tipo di calciatori.  Ed ognuno di essi aveva qualcosa che li rendeva unici.

E c’era questo individuo che invidiavo ai miei amici milanisti, questo tipo schivo, antidivo che fino ad un certo punto della sua carriera aveva avuto difficoltà a mostrare il suo enorme talento anche a causa di un fisico in antitesi con quel calcio fatto dai mastrolindi preponderante nei campi nostrani.

Certo, fino ad allora giocava nella squadra sbagliata di Milano. Fu solo grazie ad un’intuizione di Mazzone perfezionata da Carlo Ancelotti che il mondo ebbe la fortuna di veder sbocciare quello che sarebbe diventato il miglior regista italiano mai apparso su un campo di calcio.

Lo invidiavo ai milanisti, dicevo… Mi era capitato solo altre due volte di desiderare che un loro giocatore vestisse i nostri colori (Maldini e Van Basten avrei pagato di tasca mia per vederli in bianconero!) e quando negli ultimi anni in maglia rossonera sentivo qualcuno di questi amici che si lamentava del fatto che era arrivato alla frutta, che non era più indispensabile, allora prendevo a sfotterli: “Perché non lo date a noi?”

Mai avrei creduto che ce l’avrebbero dato davvero, invece nell’estate del 2011 eccolo col suo n. 21 sulle spalle, a guidare la nostra  rinascita e prendere per mano quella che due mesi prima non era nemmeno una squadra facendola diventare quello che sappiamo dalla storia recente.

E la storia la sapete tutti, inutile scriverne, racconta di inspiegabili arabeschi in campo, di finte e controfinte, di letture anticipate, di palloni fatti passare attraverso corridoi invisibili nell’istante esatto da cogliere gli avversari di sorpresa: il concetto di spazio e tempo applicato al calcio con una velocità di pensiero unica.

Il tutto, ovviamente, con quell’espressione da eterno appena-svegliato e il suo modo di incedere quasi come se ti stesse facendo un favore.

Ecco… tutto questo mi mancherà.

E mi mancheranno gli indescrivibili momenti che precedevano un suo calcio di punizione dal limite: il suo fare apparentemente scazzato, la sua barba alla Chuck Norris, le occhiate alla vittima di turno, i compagni già pronti per esultare, sugli spalti i tifosi preparati ad immortalare l’ennesima magia coi cellulari e quell’attimo sospeso nel tempo tra la rincorsa, il tiro e l’inevitabile inquadratura del portiere con la faccia tra il rassegnato ed il fatalista subito dopo. Chiedere a Padelli (solo per citare l’ultimo sventurato) se esiste il senso di impotenza, probabilmente sarà d’accordo nel sostenere che stare al di qua di una barriera quando quel n. 21 è sul pallone significa firmare un atto di fede. Oppure chiedere all’inglese Hart (che pure fu fortunato!) cosa si prova ad essere spiazzati da un tiro che è partito trenta metri lontano.

Era un rito che si ripeteva, ogni volta sapevi che stava per succedere qualcosa, che era quasi come un rigore e se quel bastardo di Cakir o come cavolo si chiama avesse dato quel fallo al limite chissà… la storia avrebbe avuto la sua giusta conclusione. Ma anche così, che storia che è stata!

Mi mancherà davvero, Andrea da Brescia. Ma sono contento di essermelo goduto fino all’ultimo.

 

Grazie Maestro, ad majora.

[Servillo23 5140]

Beh in un campionato competitivo probabilmente non farebbero faville, sono tutti in là d'età.

 

Ma infatti sono in MLS

Pirlo fino a poche settimane fa giocava una finale di Champions, David Villa fino a ieri ha segnato una doppietta (o tripletta).

Lampard al City seppur dosato ha fatto belle prestazioni.

Insomma, per quel campionato sono tanta roba eh..

[evilempire 4603]

Povero avvocato un intero anno di live senza piu' quello con cui prendersela...

[Shaft 8947]

Non c'e' molto da dire su di lui, il piu forte regista del mondo. Grazie per aver giocato con la nostra maglia. Grazie di tutto Pirlo!

Modificato July 6, 2015 da Shaft

[Ospite]

m*****a

[Papetti 1905]

sono inkazzato nero

 

poteva tranquillamente farsi ancora un anno da noi, a costo di aumentargli l'ingaggio.

[zotac 76]

UEFA.com_IT ‏@UEFAcom_it 20 min20 minuti fa

Quando il calcio sconfina nell'arte... le giocate più belle di Andrea Pirlo: http://uefa.to/1TgWKeq 

 

[erpice 159]

mi mancherà da non credere. un volto e una identità perfettamente sovrapponibili alla Juventus. Lo adoravo.

[Pressing 8310]

L'importanza di chiamarsi Pirlo

 

(di Massimo Zampini) 06/07/2015   

 

Andrea Pirlo saluta, mettendo queste ultime 4 stagioni davanti a tutto il resto. Ha assaggiato l’Inter, si è goduto il Milan, ha vinto i Mondiali, ma alla fine ha abbracciato la Juve.

Sono belle le vittorie, tutte, ma le sfide, quelle vere, quelle toste, hanno un altro sapore.

 

E tu sei Andrea Pirlo, hai 32 anni, hai vinto tutto da fulcro di ogni squadra, e vieni messo alla porta. Per alcuni da Allegri, per altri dalla società, che non voleva rinnovare il contratto a qualcuno della vecchia guardia. Più semplicemente, forse, da una condizione fisica che non pareva più al meglio.

 

Ma tu, appunto, sei Andrea Pirlo, e se ti lasciano libero vuoi la sfida più grande, ripartire dai rivali, dalla Juve che non vince da anni, dalla Juve post Calciopoli, quella che arranca con i suoi settimi posti. Bene, dite che non servo da voi? Stiamo a vedere cosa combino qui.

 

Stadio nuovo, allenatore nuovo e amatissimo, tanti acquisti, e Pirlo in regia. E come si fa, visto che Conte gioca con il 4-2-4? “Per Pirlo non c’è spazio”, “lo ha voluto Marotta, mentre Conte non voleva”, “sarà un disastro”.

 

Ma tu, dicevamo, sei Andrea Pirlo, e alla prima partita, al primo assist, ti prendi tutto lo stadio. Che ha fame di campioni, perché ne ha visti un’infinità, ma è tanto che non ne vede uno nuovo. E al primo calcio d’angolo, tutti capiscono cosa stiamo per vivere per tanti anni.

C’è uno stadio che viene giù, tu che saluti, boato del settore adiacente, foto, gente impazzita.

Ogni volta, ogni corner, su qualunque punteggio (ma si è perso poco, dalle nostre parti, eh?), per quattro anni. Quattro anni: quattro scudetti noi, zero gli altri.

 

Gli assist a Lichtsteiner, che non è ancora inquadrato perché lo hai visto solo tu.

Le punizioni, pure al novantesimo, a rovinare i mercoledì, i giovedì, le domeniche e i lunedì a tutti gli altri.

Il gol nel derby oltre il novantesimo, noi in dieci e il Toro in undici, cose che a parti invertite la retorica del cuore Toro si sprecherebbe per i prossimi cinquant’anni.

 

Vai via, da trionfatore, a New York, per l’ultima grande esperienza di una carriera con pochi pari.

 

Sei stato importante, Andrea, forse anche più di quanto avresti pensato, di quanto avremmo pensato. Sei stato la classe, il cervello, l’ordine, perché intorno può accadere qualunque cosa, ma abbiamo imparato che in qualsiasi situazione Pirlo is not impressed.

 

E allora mi raccomando: dopo New York torna a Torino, almeno per una partita.

Anzi, facciamo un saluto originale, senza quei novanta minuti lenti e senza pathos che annoiano e basta.

Facciamo solo un calcio d’angolo.

Tu che arrivi vicino al pallone, alzi le braccia, ci batti le mani, e noi che scendiamo tutti dal nostro posto verso di te, o ci alziamo dal divano, per un’ultima foto, un ultimo applauso.

 

Perché tu sei Andrea Pirlo, e pure se “è finito”, pure se “Conte non lo voleva”, pure se “con il 4-2-4 non giocherà mai”, ti abbiamo visto giocare con noi da re per quattro anni.

E credici: ogni volta che ti abbiamo visto calciare, we have been really impressed.

Good luck, Maestro. Una stella allo Stadium, stanne certo, prima o poi porterà il tuo nome.

Modificato July 6, 2015 da pressing

[Anth_Hardy 4158]

L'importanza di chiamarsi Pirlo

(di Massimo Zampini) 06/07/2015

Andrea Pirlo saluta, mettendo queste ultime 4 stagioni davanti a tutto il resto. Ha assaggiato l’Inter, si è goduto il Milan, ha vinto i Mondiali, ma alla fine ha abbracciato la Juve.

Sono belle le vittorie, tutte, ma le sfide, quelle vere, quelle toste, hanno un altro sapore.

E tu sei Andrea Pirlo, hai 32 anni, hai vinto tutto da fulcro di ogni squadra, e vieni messo alla porta. Per alcuni da Allegri, per altri dalla società, che non voleva rinnovare il contratto a qualcuno della vecchia guardia. Più semplicemente, forse, da una condizione fisica che non pareva più al meglio.

Ma tu, appunto, sei Andrea Pirlo, e se ti lasciano libero vuoi la sfida più grande, ripartire dai rivali, dalla Juve che non vince da anni, dalla Juve post Calciopoli, quella che arranca con i suoi settimi posti. Bene, dite che non servo da voi? Stiamo a vedere cosa combino qui.

Stadio nuovo, allenatore nuovo e amatissimo, tanti acquisti, e Pirlo in regia. E come si fa, visto che Conte gioca con il 4-2-4? “Per Pirlo non c’è spazio”, “lo ha voluto Marotta, mentre Conte non voleva”, “sarà un disastro”.

Ma tu, dicevamo, sei Andrea Pirlo, e alla prima partita, al primo assist, ti prendi tutto lo stadio. Che ha fame di campioni, perché ne ha visti un’infinità, ma è tanto che non ne vede uno nuovo. E al primo calcio d’angolo, tutti capiscono cosa stiamo per vivere per tanti anni.

C’è uno stadio che viene giù, tu che saluti, boato del settore adiacente, foto, gente impazzita.

Ogni volta, ogni corner, su qualunque punteggio (ma si è perso poco, dalle nostre parti, eh?), per quattro anni. Quattro anni: quattro scudetti noi, zero gli altri.

Gli assist a Lichtsteiner, che non è ancora inquadrato perché lo hai visto solo tu.

Le punizioni, pure al novantesimo, a rovinare i mercoledì, i giovedì, le domeniche e i lunedì a tutti gli altri.

Il gol nel derby oltre il novantesimo, noi in dieci e il Toro in undici, cose che a parti invertite la retorica del cuore Toro si sprecherebbe per i prossimi cinquant’anni.

Vai via, da trionfatore, a New York, per l’ultima grande esperienza di una carriera con pochi pari.

Sei stato importante, Andrea, forse anche più di quanto avresti pensato, di quanto avremmo pensato. Sei stato la classe, il cervello, l’ordine, perché intorno può accadere qualunque cosa, ma abbiamo imparato che in qualsiasi situazione Pirlo is not impressed.

E allora mi raccomando: dopo New York torna a Torino, almeno per una partita.

Anzi, facciamo un saluto originale, senza quei novanta minuti lenti e senza pathos che annoiano e basta.

Facciamo solo un calcio d’angolo.

Tu che arrivi vicino al pallone, alzi le braccia, ci batti le mani, e noi che scendiamo tutti dal nostro posto verso di te, o ci alziamo dal divano, per un’ultima foto, un ultimo applauso.

Perché tu sei Andrea Pirlo, e pure se “è finito”, pure se “Conte non lo voleva”, pure se “con il 4-2-4 non giocherà mai”, ti abbiamo visto giocare con noi da re per quattro anni.

E credici: ogni volta che ti abbiamo visto calciare, we have been really impressed.

Good luck, Maestro. Una stella allo Stadium, stanne certo, prima o poi porterà il tuo nome.

Io la stella allo stadio la darei anche a Zampini

Sempre perfetto.

[BonnyJuve 1286]

Ma infatti sono in MLS

Pirlo fino a poche settimane fa giocava una finale di Champions, David Villa fino a ieri ha segnato una doppietta (o tripletta).

Lampard al City seppur dosato ha fatto belle prestazioni.

Insomma, per quel campionato sono tanta roba eh..

Assolutamente sì

[plotino 2156]

ho sperato fino all'ultimo, ma tant'è

 

grazie di tutto Maestro

[OompaLoompa37 1339]

Dalla partenza di Zidane, Pirlo è stato il giocatore con più classe a indossare la nostra maglia.

Meraviglioso.