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Motopoli 2015: Lorenzo vince e Rossi viene derubato

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Joined: 14-Jan-2010
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la gara durava 18 giri, lo scontro c'è stato al 5° giro

mancavano ancora 13 giri e di fatto c'era tutto il tempo per Rossi per recuperare

ma semplicemente non ne aveva

Quindi, se non ho inteso male, al momento del "fattaccio" Rossi era a 6 secondi da Lorenzo... a fine gara erano circa dieci. Sono 3 decimi a giro.

Col senno di poi conveniva tenersi il quarto posto: prendeva gli stessi punti ma evitando la penalizzazione non gli toccava partire ultimo a Valencia.

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Pure il patto segreto .asd

Inviato dal mio GT-I9505 utilizzando Tapatalk

Secondo me può essere verosimile.

Mi chiedo solo che senso abbia vedersi nel Principato di Andorra quando esistono Skype o Whatsapp.

Forse si sono visti e hanno fatto la punciuta sull'immagine della madonnina, come quando vengono iniziati i soldati nei clan mafiosi .asd

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Joined: 23-Mar-2011
156835 messaggi

Secondo me può essere verosimile.

Mi chiedo solo che senso abbia vedersi nel Principato di Andorra quando esistono Skype o Whatsapp.

Forse si sono visti e hanno fatto la punciuta sull'immagine della madonnina, come quando vengono iniziati i soldati nei clan mafiosi .asd

Può essere per carità,certo sarebbe un bello schifo

Inviato dal mio GT-I9505 utilizzando Tapatalk

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Joined: 13-Jan-2010
32416 messaggi

Azz, il patto massone ad Andorra la Vella.

 

Certo Marquez poteva farsi passare da Lorenzo 1 settimana prima a Philipp Island, invece di architettare tutto sto progetto malefico .asd

 

 

No, non son ironico e i puntini non significano niente di che. Solo che tempo fa ebbi modo di parlare con uno di coloro che si occupava del reparto cibo/cucina/dolci/gelati del circus del motomondiale. Visto che molti erano qui della mia valle. Beh mi descrissero Rossi come un figlio di buona donna, molto double face. Biaggi come un simpatico cagacazzo. E appunto Melandri il migliore di tutti come persona, anche quando le cose non giravano, sempre gentile, cordiale e amico di tutti. Mi sorprese ciò perchè da fuori sembrano tutt'altre persone.

Ci rimasi perchè non mi s

 

Ok, capito ;)

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Joined: 01-Jun-2005
1877 messaggi

Non ho mai capito se è una leggenda o c'è un fondo di verità sulla storia che Reggiani è andato via da mediaset perchè non si poteva parlare male di Rossi...

No, non è leggenda, lo dichiarò lui in un'intervista, mi sembra a 2ruote, che ebbe, nemmeno degli screzi, ma proprio opinioni diverse (soprattutto con Meda) sul modo e i tempi in cui si tratta Rossi rispetto ad altri piloti italiani. Reggiani avrebbe voluto più spazio per Dovi, che guarda caso la gara prima aveva battagliato proprio con Rossi perdendo, e per Iannone che riteneva un'ottima promessa. Ma Meda & co in *****aset non ci sentirono e lui non è il tipo a cui piaccia creare rivalità in famiglia per questioni di tifo.

Questo era il succo del discorso se non lo ricordo/capito male

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Joined: 23-Feb-2006
12325 messaggi

Non ho mai capito se è una leggenda o c'è un fondo di verità sulla storia che Reggiani è andato via da mediaset perchè non si poteva parlare male di Rossi...

La diffusione di questa "leggenda" è colpa di una intervista che venne artatamente incentrata su presunti screzi Mediaset-Reggiani.

Qui puoi leggere l'intervista iniziale: http://www.gpone.com/201202136062/Reggiani-Mediaset-addio-perche.html

Qui invece la smentita di Reggiani, in cui lui da della mentecatta al l'intervistatrice precedente: www.giornalemotori.com/2012/03/30/diamo-spazio-a-loris-reggiani/

Poi ognuno la pensi come vuole.

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Joined: 06-Dec-2012
1806 messaggi

Sono sincero, mi dispiace di far parte della commissione che ha deciso questa penalizzazione per Rossi, ma la realtà è questa: la direzione di gara deve far rispettare le regole". Così Franco Uncini, uno dei tre giudici (con Javier Alonso e Mike Webb) che ha retrocesso Valentino in ultima fila.

Sanzione irrevocabile?
"Sì, e necessaria: noi siamo chiamati a far rispettare le regole. Anche se a volte è dura: lo dico perché io sono un ex pilota. Brutto condannarne uno, brutto perché poi Valentino è italiano, anzi marchigiano come me... Ma era necessario altrimenti ci sarebbe potuta essere un'escalation di comportamenti negativi in pista. Quando giudichiamo non guardiamo il personaggio, ci mancherebbe altro"

 

Scusi ma il video che scagionerebbe Rossi?
"Non è così: la stampa e i tifosi hanno a disposizione tre filmati. Noi più di dieci, con diverse riprese ad altissima definizione, anche dall'elicottero. E il nostro giudizio lo abbiamo dato solo sul fatto che Rossi ha portato fuori traiettoria Marquez e lo ha costretto quasi a fermarsi. Ripeto il nostro giudizio non è stato dato per il calcio, presunto o vero. Fra l'altro sarebbe impossibile dire se il movimento della gamba è dovuto ad una scivolata da una pedana, ad un colpo dato da Marquez o a una manovra del corpo".

 

Già, ma Marquez rallenta...
"Marc non è sanzionabile per quello. Anche se noi possiamo sospettare che il motivo per cui Marc rallenti sia proprio quello che sostiene Vale, non ci sono prove".

 

Va bene, ma che succede adesso?
"Stiamo parlando con piloti e team, ma ritengo che non succederà nulla, che non ci saranno vendette"

 

Repubblica

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Joined: 18-Feb-2006
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Ah non ci sono anche Stoner e Lorenzo in direzione gara? Eppure hanno sbandierato altre sanzioni per quello che è avvenuto con così tanta sicurezza.

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Joined: 02-May-2006
2074 messaggi

La diffusione di questa "leggenda" è colpa di una intervista che venne artatamente incentrata su presunti screzi Mediaset-Reggiani.

Qui puoi leggere l'intervista iniziale: http://www.gpone.com/201202136062/Reggiani-Mediaset-addio-perche.html

Qui invece la smentita di Reggiani, in cui lui da della mentecatta al l'intervistatrice precedente: http://www.gpone.com/201202136062/Reggiani-Mediaset-addio-perche.html

Poi ognuno la pensi come vuole.

 

vabbè io non credo che sia "proibito" parlar male di rossi, ma c'è una parzialità disarmante, sembra rossi channel... e l'imbarazzo di meda domenica era lampante. Attimi di silenzio, poi col passare dei giri e la mente più fredda è iniziata la ricerca di qualunque appiglio per scagionare il suo idolo.

A un certo punto Capirossi si è rifiutato di tenergli il gioco, si vedeva che non ne poteva più e voleva smentirlo su tutta la linea, e ha detto "preferisco commentare la gara".

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Joined: 23-Feb-2006
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Comunicato Repsol

Mancava un solo tassello per completare la bagarre Rossi-Marquez: gli sponsor. Ci ha pensato Repsol a rompere il silenzio con un durissimo comunicato, minacciando l'addio dal motomondiale: "A Sepang, Rossi ha tenuto un comportamento inaccettabile e antisportivo contro Marquez, mettendolo in pericolo: senza valori come amicizia, agonismo e impegno dei piloti, non avrebbe senso partecipare allo sport come sponsor"

Il colosso petrolifero spagnolo si schiera, come prevedibile, con il suo pilota di punta e tra le righe del comunicato fa capire che la punizione data a Rossi non è sufficiente: "Al settimo giro della gara l'Italiano - in un'azione assolutamente intenzionale - ha calciato in modo antisportivo il pilota Repsol Honda facendolo cadere in terra".

Il comunicato prosegue: "Anche se Marquez è fortunatamente uscito illeso dall'attacco, per Repsol il comportamento di Rossi è assolutamente inaccettabile perché ha messo in pericolo - in modo premeditato e antisportivo - la sicurezza del pilota del team Repsol Honda. La Repsol considera questo un atto antisportivo incompatibile con i valori dello sport e della competizione".

Infine: "Repsol è profondamente rattristata dell'esistenza di situazioni come quelle che si sono verificate a Sepang, in particolare in quanto la società si sente orgogliosa dei valori sportivi: amicizia, agonismo e l'impegno dei piloti. Senza questi valori, non avrebbe senso per Repsol partecipare allo sport come sponsor"

http://www.sportmediaset.mediaset.it/motogp/motogp/motogp-la-repsol-minaccia-l-addio-rossi-antisportivo-_1080368-201502a.shtml

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vabbè io non credo che sia "proibito" parlar male di rossi, ma c'è una parzialità disarmante, sembra rossi channel... e l'imbarazzo di meda domenica era lampante. Attimi di silenzio, poi col passare dei giri e la mente più fredda è iniziata la ricerca di qualunque appiglio per scagionare il suo idolo.

Come è normale che sia. Li chiami "appigli", ma sono immagini e dati molto chiari.

A un certo punto Capirossi si è rifiutato di tenergli il gioco, si vedeva che non ne poteva più e voleva smentirlo su tutta la linea, e ha detto "preferisco commentare la gara".

Anche perchè poi avrebbe dovuto parlare di come vinse il suo primo mondiale 125 con una porcata ancora peggiore messa in atto dai suoi guardaspalle, e non era il caso .asd
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Joined: 02-May-2006
2074 messaggi

Come è normale che sia. Li chiami "appigli", ma sono immagini e dati molto chiari.

Anche perchè poi avrebbe dovuto parlare di come vinse il suo primo mondiale 125 con una porcata ancora peggiore messa in atto dai suoi guardaspalle, e non era il caso .asd

 

beh intanto ci sarebbe da discutere, e comunque parliamo di gara in diretta, quando ancora non si erano vivisezionati tutti i filmati e tutti, ma proprio tutti, tranne meda e quelli del box di rossi, avevano visto una sola cosa.

Tra l'altro mi sono accorto solo ora che ho detto che sembrava "rossi channel" come l'intervistatrice di reggiani sefz

PS: ma i due link che hai messo sono uguali o sbaglio? cercavo anche la smentita ma non la trovo

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Ospite
Joined: 15-Nov-2024
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Er vento d espana

Modificato da Ospite

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Ahahahahah! Il comunicato della Repsol...  .oddio​ 

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Ma la Repsol, le guardava alcune gare della Moto2, quando Marquez sportellava a destra e manca e veniva pure retrocesso in griglia per le minkiate che combinava agli altri?...  .asd

 

Che coraggio scrivere certe robe....  :sisi:

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"Al settimo giro della gara l'Italiano - in un'azione assolutamente intenzionale - ha calciato in modo antisportivo il pilota Repsol Honda facendolo cadere in terra".

Ma alla Repsol hanno comunicato che Rossi non è stato sanzionato per questo (anche perché il calcio non c'è stato) ma per l'allargamento di traiettoria? mh

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Joined: 23-Feb-2006
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beh intanto ci sarebbe da discutere, e comunque parliamo di gara in diretta, quando ancora non si erano vivisezionati tutti i filmati e tutti, ma proprio tutti, tranne meda e quelli del box di rossi, avevano visto una sola cosa.

Tra l'altro mi sono accorto solo ora che ho detto che sembrava "rossi channel" come l'intervistatrice di reggiani sefz

PS: ma i due link che hai messo sono uguali o sbaglio? cercavo anche la smentita ma non la trovo

Hai ragione, ho editato il post.

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Joined: 23-Feb-2006
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Avanti un altro, la lettera di Gibernau. Manca solo Ukawa all'appello.

Sete Gibernau affida a una lettera a cuore aperto mostra tutta la sua grande tristezza per quanto accaduto a Sepang tra Valentino Rossi e Marc Marquez. Per l'ex pilota spagnolo la colpa di ciò che è accaduto ricade su chi doveva vegliare sulla sicurezza e imporre i regolamenti. Vale e Marc sono due bambini, Dorna e FIM due genitori assenti, che hanno permesso loro di fare qualsiasi cosa. Non fa nomi, ma i protagonisti sono facilmente individuabili.

LA LETTERA DI GIBERNAU

Continuo a essere triste.

Vedo nuovamente con tristezza come il mondo dello sport sia diviso. E sono solo quello dello sport. Ancora una volta, un weekend ricco di emozioni, sentimenti e passione tutti mossi dalla forza dell’illusione, è finito per scatenare una battaglia di insulti e violenza verbale, tra due fazioni di una stessa comunità.

Alla nascita, la purezza dell’innocenza fa di un bambino un diamante grezzo in grado di illudersi per la carezza della madre, il sorriso del padre o l’abbraccio del fratello.

Quando cresciamo, queste piccole cose, questi gesti, finiscono e li definiamo “una cosa qualunque“. Questa innocenza innata, insita nel DNA di chi non ha ancora vissuto nulla in grado di fargliela perdere o metterla in discussione, fa sì che il cassetto delle illusioni di questo piccolo uomo sia pieno di tutto quello che sembra ma in realtà non è.

Da qui, le circostanze della vita di ognuno segneranno senza dubbio il percorso e la destinazione con cui ci confronteremo.

E su questa strada, in questo viaggio attraverso il tempo, in questo circuito pieno di curve, veloce, lento, a volte difficile e a volte facile, che chiamiamo vita, avremo l'opportunità di imparare, sempre attraverso l’esperienza, tutto il necessario per gestire al meglio tutto ciò che ci sta accadendo.

Tutto quello che impariamo non è altro che la trasmissione dell’esperienza da chi ha vissuto a chi non ha ancora vissuto. Senza tenere conto che ogni individuo vive nella propria unicità. Tutti siamo nati innocenti e tutti noi dovremmo avere il diritto di trasmettere le nostre esperienze a quelli che non le hanno vissute.

Oggi, ancora una volta, ripeto, sono triste.

Si stanno punendo, in modo ingiusto e crudele, due persone, due grandissimi sportivi, che sono stati privati di questa lezione a cui tutti dovremo avere diritto.

E’ da molti anni che la madre e il padre, coloro che amano di più i propri figli, non stanno compiendo il loro dovere e i presunti obblighi all'interno della famiglia del motociclismo. Da tempo, chi è responsabile di garantire la sicurezza e gli interessi di coloro che amano di più hanno dato le chiavi dell’educazione e della formazione a chi dovrebbe essere semplicemente maestro del proprio talento e allievo per apprendere quello che non conosce.

Quello che sta accadendo oggi non è altro che la conseguenza di ciò che non è stato insegnato. Con l'aggravante, per me ingiusta, che ora viene giudicato, criticato e linciato, non il responsabile ma il bambino, pieno di illusioni e di talento, a cui mai e poi mai è stato detto che doveva e non doveva fare.

Senza regole, senza una regolamentazione chiara che definisce ciò che è giusto e ciò che non lo è, mai si potrà insegnare al pilota cosa fare e cosa non fare.

In una parola, senza regole chiare, non è possibile alcuna educazione.

Sete Gibernau

http://www.sportmediaset.mediaset.it/motogp/motogp/la-lettera-di-gibernau-motogp-senza-regole-_1080375-201502a.shtml

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Joined: 05-Aug-2006
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Ultimo aggiornamento Il 23/10/2015 alle 19:56 - Pubblicato on 23/10/2015 at 19:38


Il Cabroncito è solo l'ultimo pilota ad aver subito un pesante attacco verbale da Valentino Rossi che nel corso della sua lunga carriera ha spesso stuzzicato non solo in pista ma anche davanti ai microfoni tanti rivali. Da Biaggi a Gibernau passando per Melandri e Stoner riviviamo tutti gli attacchi verbali del Dottore

“Non ci può essere amicizia tra campioni, al massimo solo rispetto”. Giacomo Agostini, il più vincente campione del motociclismo, l’ha sempre pensata così e a ben guardare ci ha visto giusto. Fra due purosangue che lottano per il medesimo obiettivo, il primato in una gara o nella classifica generale di un mondiale, ci può essere stima ma certamente non si può andare amore d’accordo specie quando la tensione si alza e vincere un titolo può diventare anche e soprattutto una questione di psicologia. In questi termini va letto l’attacco frontale sferrato da Valentino Rossi nella conferenza del giovedì a Sepang a Marc Marquez, il pilota reo di giocare sporco con lui e volergli fare perdere il decimo mondiale. Vale il cannibale è disposto a tutto per di ottenere la decima corona iridata anche a sputare veleno contro quello che in un passato non troppo remoto (novembre 2012) aveva definito il suo più credibile ‘erede’. D’altronde come stupirsi troppo: la ventennale storia di Valentino nel motomondiale è fatta di successi ma anche di furiose polemiche e rivalità aspre che spesso pagato ampi dividendi. Da Biaggi a Gibernau passando per Stoner ecco le principali rivalità del fenomeno di Tavullia.



Max Biaggi il primo grande nemico

Iniziata con qualche frecciata già quando i due contendenti erano in classi diverse la rivalità fra il Corsaro e Rossifumi esplode nel 2001 quando dopo, la prima annata da rookie nella classe regina, Max e Vale si ritrovano a battagliare praticamente ogni weekend per la vittoria. Già alla prima gara in Giappone fra i due fuoriclasse sono scintille: Biaggi allargando un gomito ostacola Rossi in un corpo a corpo causando un pericoloso fuoripista di Rossi, che rientrando indenne in pista, nel giro successivo alla prima curva sferrò un sorpasso ai limiti del regolamento, sfiorando pericolosamente la leva del freno anteriore di Biaggi. Completato il sorpasso Rossi rivolse a Max anche non simpatico dito medio al rivale. In quella stagione si segnalò anche una rissa prima di una premiazione sul podio dopo una spinta di Biaggi all’ex manager di Rossi, Gibo Badioli. L’anno dopo, il primo sotto l’egida MotoGP, la rivalità tra i due si inasprì: nel GP d'Inghilterra sul circuito di Donington, grazie al vantaggio su Biaggi, per festeggiare la vittoria, Rossi passò molto lentamente sotto la bandiera a scacchi, seduto trasversalmente sul serbatoio e senza appoggio su pedane e manubri di sterzo. Nel frattempo, Biaggi sopraggiunse da dietro sul rettilineo fino alla bandiera a scacchi, passando molto vicino a Rossi che non gradì e nell’intervista post gara bacchetto Biaggi con una frase al curaro: Biaggi fa queste cose perché gli tira il c… arrivare dietro tutte le domeniche”. I due alla fine si chiarirono e calò una tregua armata fra i due contendenti che negli anni successivi continuarono a detestarsi e a ingaggiare duelli in pista quasi sempre vinti da Rossi che fra il 2001 e il 2005 conquistò cinque mondiali consecutivi, diventando un’autentica leggenda.


  



Gibernau e quella lite a Sepang

Mentre si affievolisce la rivalità con Biaggi a salire sul banco dei rivali di Rossi è Sete Gibernau. Fra i due inizialmente sembra correre buon sangue, tanto che la stampa si affretta a definire Sete e Vale “amici”. Quando lo spagnolo però inizia a vincere la tensione inizia inevitabilmente a salire fino a che i rapporti vanno definitivamente a sud nel GP del Qatar 2004. Rossi in quell’occasione è costretto a partire dall’ultima fila per una “spiata” del team di Gibernau che aveva segnalato la pulizia della piazzola di partenza da parte del clan di Rossi. Per Valentino inizia una gara stregata che si concluderà con una caduta dopo una rimonta mozzafiato. Gibernau vince e rilancia le sue quotazioni in ottica mondiale ma a fine gara deve guardarsi dalle parole al vetriolo di Rossi che lo accusa di “aver rubato la vittoria”. Nel weekend successivo in Malesia, Valentino rincara la dose non degnando di una sguardo Gibernau che nei successivi tre GP rimedia un settimo, un secondo e un quarto posto che gli costano la rincorsa mondiale. Quella in Qatar rimarrà l’ultima vittoria in MotoGP di Gibernau che da quel momento non sarà più lo stesso pilota e finirà per cadere nelle retrovie e ritirarsi nel 2009.


  



Melandri e quelle staccate sgradite in Cina

Breve ma non avara di scaramucce verbali anche la contesa con Marco Melandri. Entrambi figli della Romagna dei motori i due sin da piccolini si sfidano nelle minimoto dove cementano un certo feeling e un’amicizia di fondo. Fino a che i due non arrivano a scornarsi per le posizioni di testa, la favola degli amiconi regge fino al GP della Cina del 2006 nel quale Rossi è costretto al ritiro per un problema di gomme. Il 46 però trovare comunque modo di polemizzare per la condotta di gare di Melandri che a suon di staccate aveva finito per ostacolarlo impedendogli di raggiungere i primi. Melandri chiuderà la stagione al quarto posto mentre Rossi vedrà svanire il mondiale all’ultima gara a Valencia per una caduta che regalerà un’insperata iride a Hayden.


 


 


 


 


 



Elias e la guida scorretta in Turchia


Nel 2007 Valentino torna desideroso di riscatto in gara e in Turchia ingaggia una polemica feroce con Toni Elias. Per Valentino quella a Istanbul è una gara avara di soddisfazioni: vince Stoner e il Dottore si deve accontentare di un misero decimo posto alle spalle anche di Toni Elias che lo sorpassa all’ultimo giro con una manovra pericolosa che Rossi non gradisce affatto. Nel dopogara il campione di Tavullia bolla così lo spagnolo: Elias ha una guida scorretta con tutti, mi ha buttato fuori: mi aveva già passato e mi è venuto vicino per farmi cadere. Ora che ho capito com’è so come comportarmi…”.



Stoner, il sorpasso al Cavatappi e l’inizio di una diatriba infinita

Il più grande avversario di Rossi sul finire del primo decennio del 2000 è indubbiamente Casey Stoner. I due sono troppo veloci e troppo diversi e si sopportano a fatica: la scintilla che fa deflagrare definitivamente la rivalità e l’antipatia è il sorpasso a Laguna Seca nel 2008 al Cavatappi. Per Rossi e per la stragrande maggioranza degli appassionati la manovra di Rossi è un capolavoro da consegnare ai posteri per Stoner però si tratta di un sorpasso impossibile da digerire, una manovra sopra le righe. Da quel momento qualcosa si incrina nella psiche di Casey che, complice anche il declino di prestazioni della Ducati, non riesce più a lottare per il mondiale. Prima del ritiro di Stoner a fine 2012 i due avranno modo di beccarsi un’altra volta: Jerez 2011, Rossi con la Desmosedici nel tentativo di rimontare dalla quarta fila alla prima staccata esagera e trascina per terra Stoner che non riuscirà a ripartire a differenza di Valentino. Casey resta a bordo pista, applaudendo sarcasticamente il passaggio del campione di Tavullia, e a fine gara dichiara ai microfoni: L’ambizione di Valentino ha superato il suo talento”. Anni dopo Valentino risponderà per le rime: Stoner iniziò ad odiarmi solo perché perse quel duello a Laguna Seca. Non è mai stato abbastanza uomo da accettare quella sconfitta”.


  



Jorge Lorenzo: il muro e la riconciliazione

Rossi ha avuto storie tese anche con i compagni di squadra a cominciare da Jorge Lorenzo, colui che sta contendendo il titolo 2015 al Dottore. Sbarcato in Yamaha nel 2008 i due subito mostrano caratteri non facili che invitano la casa di Iwata ad alzare un muro di separazione nel box, dove di fatto i due piloti fanno la vita dei separati in casa, con due micro-team diversi. Nei primi due anni è Rossi a spuntarla in pista e ad aggiudicarsi anche alcuni duelli in pista come quello a Barcellona 2009, in cui Rossi in barba a tutto e tutti mette in atto un sorpasso da brivido sul compagno di squadra che fa capire quanta sia marcata la rivalità tra i due piloti che chiudono la stagione rispettivamente al primo e al secondo posto in classifica iridata. In questa stagione si segnalano anche scaramucce verbali con Lorenzo che non nasconde la sofferenza per la disparità di trattamento negli aggiornamenti e Rossi che replica non alzando però per una volta il livello della contesa. Negli anni successivi prima per l’infortunio poi per il trasloco in Ducati la rivalità fra Rossi e Lorenzo scema ma torna in auge quando nel 2013 la Yamaha decide di riaccogliere all’ovile Valentino con il parere positivo di Jorge, che cresciuto e con due mondiali in bacheca, sceglie di abbattere tutti i muri ed iniziare una civile convivenza scambiandosi anche i dati e i setting. Finora in questo triennio di convivenza sotto lo stesso tetto i rapporti sono stati all’insegna della cordialità anche se dopo il successo di Silverstone, Jorge ha punzecchiato Rossi evidenziando il fatto che: "Vale sia più fortunato che veloce”. Rossi non ha gradito ma ha evitato di alzare i toni anche se la battaglia è aperta...


  



Marc Marquez: l’ultimo finito nel mirino

Sarà vero che Marc aveva il mio poster in camera? Mi piacerebbe verificare…” Per la serie c’eravamo tanto amati, l’ultimo nemico da pungere e neutralizzare è Marc Marquez. Cresciuto nel mito di Valentino, i rapporti fra il Dottore e il Cabroncito sono stati idilliaci fino a quando quest’anno non si sono trovati a duellare corpo a corpo per la vittoria. Marquez non ha mai gradito fino in fondo la manovra con cui Rossi chiuse la porta e lo fece cadere in Argentina. Poi a inasprire un rapporto già teso è arrivato il taglio della chicane ad Assen che permise a Valentino di vincere il titolo e lasciò a Marc l’amaro in bocca e una lezione: Mi sento il vincitore morale. Da Valentino c’è sempre da imparare e oggi ho imparato che si può vincere tagliando la chicane…”. Valentino ha fatto orecchie da mercante fino a ieri quando con un affondo pesantissimo e premeditato ha accusato il fenomeno della Honda di aver corso contro di lui in Australia.


 


 


in tutto 7....


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Bel video di marc.. sulla sua pagina ufficiale,le risposte poi...si è giocato la faccia,lo sta capendo,è solo uno scoretto

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A Valentino è andata bene che uno come Marquez è comparso sul suo viale del tramonto altrimenti avrebbe mangiato parecchia polvere.

valentino è sul viale del tramonto da quando si fece male la spalla,ha la sua età ma i mondiali che ha perso ,li ha persi per la sua sicurezza,il suo fare lo sborone  chiamatelo come volete.Di una cosa sono sicuro,marquez contro il miglior rossi non avrebbe potuto molto,probabilmente uno dei piloti piu forti di sempre,tipo senna...(mi riferisco a valentino)

 

ps il bambino cancella pure i mesaggi hahaha

Modificato da ThePunisher

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valentino è sul viale del tramonto da quando si fece male la spalla,ha la sua età ma i mondiali che ha perso ,li ha persi per la sua sicurezza,il suo fare lo sborone  chiamatelo come volete.Di una cosa sono sicuro,marquez contro il miglior rossi non avrebbe potuto molto,probabilmente uno dei piloti piu forti di sempre,tipo senna...(mi riferisco a valentino)

 

ps il bambino cancella pure i mesaggi hahaha

 

.quoto

Modificato da zlafe

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LA LETTERA DI GIBERNAU

Continuo a essere triste.

Vedo nuovamente con tristezza come il mondo dello sport sia diviso. E sono solo quello dello sport. Ancora una volta, un weekend ricco di emozioni, sentimenti e passione tutti mossi dalla forza dell’illusione, è finito per scatenare una battaglia di insulti e violenza verbale, tra due fazioni di una stessa comunità.

Alla nascita, la purezza dell’innocenza fa di un bambino un diamante grezzo in grado di illudersi per la carezza della madre, il sorriso del padre o l’abbraccio del fratello.

Quando cresciamo, queste piccole cose, questi gesti, finiscono e li definiamo “una cosa qualunque“. Questa innocenza innata, insita nel DNA di chi non ha ancora vissuto nulla in grado di fargliela perdere o metterla in discussione, fa sì che il cassetto delle illusioni di questo piccolo uomo sia pieno di tutto quello che sembra ma in realtà non è.

Da qui, le circostanze della vita di ognuno segneranno senza dubbio il percorso e la destinazione con cui ci confronteremo.

E su questa strada, in questo viaggio attraverso il tempo, in questo circuito pieno di curve, veloce, lento, a volte difficile e a volte facile, che chiamiamo vita, avremo l'opportunità di imparare, sempre attraverso l’esperienza, tutto il necessario per gestire al meglio tutto ciò che ci sta accadendo.

Tutto quello che impariamo non è altro che la trasmissione dell’esperienza da chi ha vissuto a chi non ha ancora vissuto. Senza tenere conto che ogni individuo vive nella propria unicità. Tutti siamo nati innocenti e tutti noi dovremmo avere il diritto di trasmettere le nostre esperienze a quelli che non le hanno vissute.

Oggi, ancora una volta, ripeto, sono triste.

Si stanno punendo, in modo ingiusto e crudele, due persone, due grandissimi sportivi, che sono stati privati di questa lezione a cui tutti dovremo avere diritto.

E’ da molti anni che la madre e il padre, coloro che amano di più i propri figli, non stanno compiendo il loro dovere e i presunti obblighi all'interno della famiglia del motociclismo. Da tempo, chi è responsabile di garantire la sicurezza e gli interessi di coloro che amano di più hanno dato le chiavi dell’educazione e della formazione a chi dovrebbe essere semplicemente maestro del proprio talento e allievo per apprendere quello che non conosce.

Quello che sta accadendo oggi non è altro che la conseguenza di ciò che non è stato insegnato. Con l'aggravante, per me ingiusta, che ora viene giudicato, criticato e linciato, non il responsabile ma il bambino, pieno di illusioni e di talento, a cui mai e poi mai è stato detto che doveva e non doveva fare.

Senza regole, senza una regolamentazione chiara che definisce ciò che è giusto e ciò che non lo è, mai si potrà insegnare al pilota cosa fare e cosa non fare.

In una parola, senza regole chiare, non è possibile alcuna educazione.

Sete Gibernau

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LA LETTERA DI GIBERNAU

Continuo a essere triste.

Vedo nuovamente con tristezza come il mondo dello sport sia diviso. E sono solo quello dello sport. Ancora una volta, un weekend ricco di emozioni, sentimenti e passione tutti mossi dalla forza dell’illusione, è finito per scatenare una battaglia di insulti e violenza verbale, tra due fazioni di una stessa comunità.

Alla nascita, la purezza dell’innocenza fa di un bambino un diamante grezzo in grado di illudersi per la carezza della madre, il sorriso del padre o l’abbraccio del fratello.

Quando cresciamo, queste piccole cose, questi gesti, finiscono e li definiamo “una cosa qualunque“. Questa innocenza innata, insita nel DNA di chi non ha ancora vissuto nulla in grado di fargliela perdere o metterla in discussione, fa sì che il cassetto delle illusioni di questo piccolo uomo sia pieno di tutto quello che sembra ma in realtà non è.

Da qui, le circostanze della vita di ognuno segneranno senza dubbio il percorso e la destinazione con cui ci confronteremo.

E su questa strada, in questo viaggio attraverso il tempo, in questo circuito pieno di curve, veloce, lento, a volte difficile e a volte facile, che chiamiamo vita, avremo l'opportunità di imparare, sempre attraverso l’esperienza, tutto il necessario per gestire al meglio tutto ciò che ci sta accadendo.

Tutto quello che impariamo non è altro che la trasmissione dell’esperienza da chi ha vissuto a chi non ha ancora vissuto. Senza tenere conto che ogni individuo vive nella propria unicità. Tutti siamo nati innocenti e tutti noi dovremmo avere il diritto di trasmettere le nostre esperienze a quelli che non le hanno vissute.

Oggi, ancora una volta, ripeto, sono triste.

Si stanno punendo, in modo ingiusto e crudele, due persone, due grandissimi sportivi, che sono stati privati di questa lezione a cui tutti dovremo avere diritto.

E’ da molti anni che la madre e il padre, coloro che amano di più i propri figli, non stanno compiendo il loro dovere e i presunti obblighi all'interno della famiglia del motociclismo. Da tempo, chi è responsabile di garantire la sicurezza e gli interessi di coloro che amano di più hanno dato le chiavi dell’educazione e della formazione a chi dovrebbe essere semplicemente maestro del proprio talento e allievo per apprendere quello che non conosce.

Quello che sta accadendo oggi non è altro che la conseguenza di ciò che non è stato insegnato. Con l'aggravante, per me ingiusta, che ora viene giudicato, criticato e linciato, non il responsabile ma il bambino, pieno di illusioni e di talento, a cui mai e poi mai è stato detto che doveva e non doveva fare.

Senza regole, senza una regolamentazione chiara che definisce ciò che è giusto e ciò che non lo è, mai si potrà insegnare al pilota cosa fare e cosa non fare.

In una parola, senza regole chiare, non è possibile alcuna educazione.

Sete Gibernau

 

un bel tacer non fu mai scritto

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