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Tiger Jack

Corte Di Cassazione: prescrizione per Moggi e Giraudo, condanna per De Santis. Assolti gli altri arbitri

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Joined: 16-Feb-2011
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no, sbagli. La Cassazione valuta il modus operandi in parole povere, quindi o rimanda al secondo grado oppure conferma

Siamo sicuri? Perchè mi pare che la Cassazione certe decisioni le abbia prese in diverse occasioni

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A che ora sarà il verdetto?

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Il punto è che in tutto ciò l'unica a pagare è stata la juve!

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Joined: 15-Feb-2009
68938 messaggi

Il giorno della verità è arrivato, anche se sarà una verità a puntate perchè quello del 22 gennaio è l'appuntamento con l'udienza e non è scontato di arrivi già al pronunciamento e, soprattutto, perché soltanto la pubblicazione delle motivazioni chiarirà quali sono le carte sul tavolo. In Cassazione, però, si scrive l'ultimo atto della vicenda processuale di Calciopoli e dopo questo verdetto nulla sarà come prima, sia per chi insegue le tesi colpevoliste, sia per chi negli ultimi otto anni ha disegnato una nuova verità, recuperando da cd e faldoni le telefonate e i brogliacci dimenticati nel 2006 e tracciando un quadro diverso da quello giudicato in quelle torride settimane in cui la Juventus fu spedita in serie B. A seconda di quanto decideranno i giudici a Roma si apriranno nuovi capitoli e confronti, dialettici ma soprattutto legali con la società di Andrea Agnelli che è pronta ad affondare il colpo e scatenare l'artiglieria pesante pazientemente messa a punto dal momento dell'arrivo alla testa del club.

Vale la pensa ricordare che, per la prima volta dall'inizio del procedimento penale, in Cassazione saranno giudicati insieme sia Luciano Moggi e gli imputati del filone principale del processo, quello che a Napoli si è chiuso con una serie di condanne, prescrizioni e assoluzioni in appello, sia Antonio Giraudo e i protagonisti che hanno scelto il rito abbreviato, passando anch'essi da due gradi di giudizio. Un verdetto unico che terrà fuori il solo Paolo Bergamo, ex designatore, per il quale è stata disposta la ripetizione del processo di primo grado che aveva portato a una condanna a 3 anni e 8 mesi. Il quadro che emergerà dalla Cassazione sarà, dunque, il più completo possibile pur nella consapevolezza che la vicenda avrà ulteriori strascichi legali in ricorsi in sede europea o eventuali impugnazioni.

 

Rischio prescrizione per i reati di associazione

Non sarebbe una novità, considerato che nella sentenza d'appello del dicembre 2013 il Tribunale di Napoli ha già dovuto chiudere con un nulla di fatto le posizioni di una lunga serie di imputati, salvati dal trascorrere del tempo per il reato di frode sportiva. Personaggi di spicco nell'inchiesta e che si sono visti cancellare in tutto o in parte le condanne in primo grado: Moggi, Pairetto e Mazzini (con sconti di pena), i fratelli Della Valle, Lotito, Fabiani, Mazzei, Racalbuto, Foti, Mencucci, Meani, Puglisi e Titomanlio, usciti senza alcuna condanna grazie alla prescrizione. C'è chi vi ha rinunciato, come l'ex arbitro De Santis, ma in linea di massima il rischio di mandare agli archivi un processo senza una conclusione certificata da una sentenza di assoluzione o condanna esiste.

Prescrizione non significa assoluzione e un eventuale soluzione di questo genere lascerebbe in eredità uno strascico di libere interpretazioni tra garantisti e colpevolisti. Non il migliore viatico, considerato che il tema è tuttora caldissimo ed è alla radice dello scontro tra la Juventus e la Figc. Sul tavolo, infatti, rimane sempre il ricorso presentato al Tar dal club bianconero con la richiesta di danni per 443.725.000 euro; una cifra pazzesca che manderebbe in default il calcio italiano. Agnelli e i suoi legali hanno atteso sin qui per avere in mano tutte le carte e le risposte della giustizia ordinaria. Poi si muoveranno e pensare a una mediazione è oggi irrealistico.

 

La posizione della Juventus e i 444 milioni del Tar

Ufficialmente la Juventus è arrivata al conto di 444 milioni di euro sommando i danni subiti per il calo azionario in Borsa (133 milioni), i mancati ricavi da partecipazione alla Champions League (79), la svalutazione del marchio (110), gli introiti ridotti per la cessione frettolosa di grandi giocatori come Ibrahimovic, Vieira, Cannavaro, Zambrotta e altri (60), il calo dei diritti tv (41) e i ritardi nel progetto del nuovo stadio (20). Un conto che, ovviamente, dovrà passare al vaglio dei giudizi amministrativi e l'udienza non è ancora nemmeno stata fissata. Il punto, però, è un altro. La Figc sin è finora rifiutata anche solo di accantonare a bilancio parte di quella cifra; il presidente Abete ha sempre ritenuto di essere dalla parte della ragione e Tavecchio ha appena preso in mano la patata bollente. 

Dovesse uscire una sentenza di assoluzioni totali o anche parziali, la Juventus avrebbe la strada spianata. In caso di condanne confermate, le armi sarebbero un po' spuntate anche se il processo di Napoli ha escluso la responsabilità civile della società e già con questa carta in mano Agnelli può tentare di riscrivere la storia di Calciopoli. In caso di prescrizione si tornerebbe all'interpretazione del verdetto e, in generale, vale anche per l'ipotesi di revisione del processo sportivo per tentare di farsi restituire i due scudetti, uno revocato (2004-2005) e l'altro assegnato all'Inter (2005-2006).

 

L'articolo 39 e un nuovo processo sportivo su Calciopoli

Questo è l'aspetto che interessa di più milioni di tifosi e che spedirà sulle barricate juventini e interisti. L'articolo 39 del Codice di Giustizia Sportiva prevede la possibilità di riaprire anche procedimenti già chiusi e inappellabili in presenza di determinate condizioni. Un dedalo di ipotesi che si possono riassumere nella sopravvenuta presenza di nuovi elementi omessi o scoperti dopo la sentenza, oppure nell'esistenza di prove rivelatisi poi non veritiere. Con in mano tutte le carte dei processi di Napoli, le intercettazioni portate alla luce dalla difesa di Moggi, i brogliacci e con due sentenze che hanno smontato alcuni capisaldi del processo sportivo del 2006 (ad esempio le ammonizioni 'preventive' pro-Juventus e le punizioni agli arbitri nemici per non parlare del sistema dei sorteggi non truccato) arrivando ad affermare che non vi è prova di "avvenuta alterazione" del campionato 2004-2005, Agnelli potrà chiedere l'articolo 39.

Ha certezze di successo? No. un po' perché già in passato si è scontrato contro l'intreccio di competenze e la prescrizione che ha congelato la relazione del procuratore Palazzi (72 pagine contro l'Inter a altri nelle quali va, però, ricordato lo stesso Palazzi ha messo nero su bianco che l'illecito contestato al club di Moratti sarebbe probabilmente finito derubricato come accaduto ad altre società nell'estate 2006) e in parte perché la stessa sentenza di Napoli ha tratteggiato l'esistenza di un sistema collaudato, retrodatandolo addirittura al 1999. E fino a prova contraria Moggi e Giraudo erano all'epoca dirigenti ai messimi livelli della Juventus. In assenza di una assoluzione piena, dunque, la giustizia sportiva potrebbe limitarsi a confermare che il comportamento di amministratore delegato e direttore generale bianconeri era contro le regole.

Articolo-39.jpg

Lo scontro politico con la Figc di Tavecchio (e Abete)

In ogni caso, qualunque sia la decisione della Cassazione, tra la Juventus e la Figc è arrivato il momento della resa dei conti. Inutile nascondere che si tratta anche di una partita politica e che Agnelli è dall'inizio della sua avvenutura da presidente all'opposizione rispetto al palazzo. Prima con Abete, accusato di essersi lavato le mani sulla vicenda Calciopoli. Ora con Tavecchio, duramente osteggiato nelle settimane caldissime dell'elezione quando la Juventus ha preso apertamente le parti contro l'attuale numero uno della Figc chiedendo una scelta di rottura e cambiamento. Nelle urne Agnelli è uscito sconfitto, così come era accaduto nella battaglia per il controllo della Lega all'epoca dello scontro Beretta-Abodi. Uno scenario che rende impensabile un accordo preventivo su come gestire la strategia post-Cassazione. Si andrà allo scontro e solo il verdetto dei supremi giudici dirà quali saranno i rapporti di forza. La guerra intorno allo scandalo del 2006 è appena iniziata.

 

panorama

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Joined: 04-Aug-2005
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Il punto è che in tutto ciò l'unica a pagare è stata la juve!

 

NO, gli unici a pagare sono stati i tifosi, almeno quelli in buona fede... da calciopoli ci hanno guadagnato TUTTI gli altri, compresa l'attuale proprietà della juve.

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Joined: 26-Jul-2006
3477 messaggi

Non so cosa succederà stasera o quando sarà emessa la sentenza ma, e devo confessarlo, non ho gran fiducia che possano succedere cose davvero importanti.Per la semplice ragione che,l'eventuale verificarsi di un fatto simile comporterebbe uno sconquasso tale da scuotere ( per non dire demolire) dalle fondamenta Lega e FIGC. Ammettere gli erori infatti avrebbe come conseguenza la più che probabile necessità di restituirci i due scudetti rubati,inquisire tutti quelli che all'epoca del primo processo si prestarono sia a testimoniare il falso ( vedi-giusto per esempio- arbitro sequestrato nello spogliatoio) sia ad alterare la verità scegliendo concura solo le telefonate utili ad indirizzare la sentenza, facendo nel contempo, e altrettanto coscienziosamente sparire quelle di segno opposto: Oppure altri che alterarono i filmati ( quelli delle famose palline del sorteggio per capirci).E potrei proseguire ancora, ma non serve perchè so che ben sapete di cosa parlo.

Poi, ovviamente,rischierebbero di entrare in ballo i famosi 443 milioni di danni che AA ha chiesto come risarcimento per quanto ingiustamente subito dalla Juve e che la Lega,neanche arrivando a vendersi pure gli infissi delle finestre,riuscirebbe mai a racimolar su.Esponendosi  quindi al rischio di sparire-letteralmente- nel baratro di una terrificante, irreparabile bancarotta.***

Ultima considerazione, l'impatto-potenzialmente devastante- che un' eventuale ribaltamento dei giudizi potrebbe avere su certe Società.Cosa che in Lega, nessuno potrebbe permettersi di accettare, a meno di

voler sconvolgere il calcio professionistico.

No, tutto questo penso non sucederà.Perchè molte Società, specie quelle che in lega comandandano ( mai dimenticare che ormai la Lega stessa è saldamente in mani milanesi-romane) farebbero fronte unico per darci addosso.mentre in campo rischieremmo sempre di essere nel mirino di arbitri ed avversari,opportunamente incoraggiati a "dargli sotto" ( i rigori non dati fin qui sarebbero a quel punto una bazzeccola al confronto).
Poi,come potrà veramente finire,non so:Non sono un esperto di cose giuridiche, ma tuttavia, in  decenni di tifo Juventino ne ho viste di ogni.E anche se mai si era trattato di questioni di questo spessore, se è pur vero che qualche volta l'abbiamo avuta vinta, è anche altrettanto vero che, più spesso-caso Nakata insegna-ci abbiamo rimesso.Quindi.....

 

***  "Una cifra",. come scrive giustamente stamane Tuttosport ( vedi webpage) "Ampiamente sufficiente,tanto per dire, a comperare tutto il Milan"  ( Pullmann compreso, aggiungo io) .asd

 

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Joined: 07-Jun-2005
12054 messaggi

Secondo voi la sentenza verrà comunicata stasera, giusto giusto per il Tg delle 20?

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Joined: 20-Oct-2006
2045 messaggi

Calciopoli, oggi Cassazione ma il 2006 è già smontato

Aspettando la Cassazione: ecco perché la Juve potrebbe chiedere la revisione del processo sportivo. Di quelle accuse non ne rimane in piedi neppure una

cena_benefica_juve_10_45503_immagine_ts6© LaPresse

TORINO - Non è l'ultima puntata di Calciopoli, ma la prima di una nuova serie. Oggi a Napoli si chiude (o si inizerà a chiudere, perché non vi è certezza che la sentenza arrivi entro stasera) il capitolo della giustizia ordinaria. Da domani potrebbe aprirsi un nuovo capitolo della giustizia sportiva, se la Juventus decidesse di chiedere - com'è nei suoi diritti - la revisione del processo sportivo del 2006, alla luce dei nuovi significativi fatti emersi che cambiano radicalmente lo scenario di nove anni fa. Il famoso articolo 39 che Andrea Agnelli ha sempre detto di voler valutare quando la giustizia ordinaria avesse finito il suo (lentissimo) percorso. D'altra parte, delle accuse che fecero condannare la Juventus nell'estate del 2006 (serie B, penalizzazione e due scudetti tolti, di cui uno pure riassegnato) non è rimasto niente. Si è sgretolato tutto durante il dibattimento del processo penale. A Napoli, per mesi, vennero fatte a pezzi le teorie accusatorie: superficiali e raffazzonate. E, soprattutto, in quell'aula, Maurilio Prioreschi, legale di Luciano Moggi, rivelò l'esistenza di intercettazioni, scoperte dal consulente Nicola Penta, che coinvolgevano altre società (a partire dall'Inter).

NIENTE RAPPORTO ESCLUSIVO - La sentenza sportiva partiva proprio da lì. Dall'esistenza di un «rapporto esclusivo» fra i designatori e Luciano Moggi. E proprio su questo rapporto si fondava la teoria dell'associazione o della cupola. Il problema è che quel rapporto era tutt'altro che esclusivo: ai designatori telefonavano tutti, da Facchetti a Meani, da Capello e Sacchi, da Cellino a Campedelli... Chiunque, in Serie A, dava un colpo di telefono a Bergamo o Pairetto. E tutti chiedevano la stessa cosa: più attenzione e la designazione di un tale arbitro piuttosto che un tal'altro. Per scoprirlo è bastato l'ascolto più attento di una piccola parte delle 175.000 intercettazioni registrate dai Carabinieri, ma poi attentamente "selezionate" in fase di indagine in modo da ascoltare solo quelle di Moggi. Le altre, adesso, sono disponibili sul Web e resta sempre istruttivo ascoltarle.

NIENTE AMMONIZIONI MIRATE - Un altro solidissimo caposaldo dell'accusa sportiva era le cosiddette ammonizioni preventive con cui gli arbitri della cupola avrebbero decimato le avversarie della Juventus con cartellini gialli ai diffidati. Meccanismo ingegnoso, ma fasullo. La Juventus non godette affatto di questo vantaggio: lo dimostrano i numeri (che vedono la Juventus a metà della particolare classifica) e soprattutto alcuni strafalcioni in fase di indagine, nella quale si parla di giocatori squalificati (quando questi erano regolarmente in campo, come quelli dell'Udinese) o di fuoriclasse squalificati dopo l'ammonizione a comando che in realtà erano modesti gregari (Petruzzi e Nastase del Bologna, per esempio). Le ammonizioni mirate, lo dice anche il giudice Casoria nella sua sentenza, non sono mai esistite e la Juventus ne ha goduto.

NIENTE SORTEGGIO TRUCCATO - Colpi di tosse e palline ammaccate hanno tenuto banco a lungo: sarebbero stati gli abilissimi trucchi di Pairetto e Bergamo per truccare il sorteggio a favore della Juventus e di Moggi. Ma le prove nessuno le ha mai prodotte (anzi è addirittura sparito il video registrato di nascosto dagli inquirenti e che doveva essere la prova principe). Tant'è che la sentenza di primo grado mette nero su bianco anche questo concetto: i sorteggi non erano truccati. E non si riesce a dimostrare che la composizione delle griglie, altro piatto forte dell'accusa, fosse pilotata da Moggi, considerando i tantissimi vincoli che rendevano quasi automatico la formazione delle griglie (che dire allora di Meani, l'addetto agli arbitri del Milan, che minacciando l'ira di Galliani fece cambiare una designazione di un guardalinee per una partita del Milan?).

NIENTE PUNIZIONI AGLI ARBITRI - Altra teoria: Moggi controllava le carriere degli arbitri: a quelli amici promozioni, a quelli nemici sospensioni e carriera bloccata. In tribunale, i legali di Moggi hanno raso al suolo questa teoria, snocciolando le designazione e dimostrando l'esatto contrario, ovvero che veniva fermato prevalentemente chi sbagliava a favore della Juventus.

NIENTE RAPIMENTO DI PAPARESTA - La più diffusa leggenda metropolitana di Calciopoli: Paparesta chiuso nello spogliatoio di Reggio Calabria da Moggi, arrabbiato per la direzione di gara. Ebbene c'è un'archiviazione del tribunale di Reggio Calabria che certifica che il fatto non sussiste. Come, per altro, lo stesso Paparesta ha sempre dichiarato.

MORALE - Basterebbe la sentenza di primo grado della Casoria e la famosa relazione Palazzi (quella in cui il pm della Figc reputa l'Inter passibile di illecito sportivo alla luce delle nuove intercettazioni) per presentarsi davanti alla Figc e riaprire i faldoni del 2006. Non servono le sentenze di Cassazione per riscrivere la storia, basta leggere bene quella di primo grado e riascoltare il dibattimento che l'ha prodotta. E del processo sportivo non rimane più niente.

Guido Vaciago

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Ecco le quote ufficiali dal sito www.LaGiustiziaItalianaE'UnaScommessa.it :

 

Conferma della sentenza d'appello [vedi nota1]: 0,10

Annullamento con rinvio [vedi nota 2]: 12

Annullamento senza rinvio [vedi nota 3]: 100

 

[nota 1]

conferma integrale delle condanne emesse in sede di giudizio d'appello

 

[nota 2]

annullamento con rinvio a nuova sezione della corte d'appello

anche per uno solo dei capi d'imputazione e per qualunque motivazione

 

[nota 3]

annullamento integrale della sentenza d'appello senza rinvio

e senza cause prescrittive

Modificato da gobbo_dal_76

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Rinviata al 23 marzo?

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ultima news

 

CALCIOPOLI: CASSAZIONE RINVIA TUTTO AL 23 MARZO

 

Tuttosport

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23 marzo... mi vogliono fare il regalo di compleanno... grazie... -.-

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Rinviata al 23 marzo?

fonte?

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Modifico il titolo, va.

 

.oddio

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Ma rinviata perchè? Avevano la cacca da fare stamattina?

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Joined: 06-May-2011
13571 messaggi

Con mooooolta calma, mi raccomando.

 

 

23 marzo prima udienza, a sto punto è probabile vedere le sentenze emesse quest'estate.

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Prevedibile.

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