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Tiger Jack

Corte Di Cassazione: prescrizione per Moggi e Giraudo, condanna per De Santis. Assolti gli altri arbitri

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E dire che me lo ricordo nelle varie trasmissioni televisive (pre 2006) come tra i più feroci anti-triade.

 

Me lo ricordo 

feroce ai tempi della polemica tra Triade&Messaggero.......Col tempo però è uscito dalle logiche

del G.R.A.....

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esatto,e' il classico interista,colpevol premiato impunito,che fa il politico corretto"accetterei sentenze a mio carico",sapendo l'impunita' che ha...

 

 

Sai poi cosa fa schifo? Ogni giorno con la sua tipica modestia ci rammenta i suoi studi di legge, la sua laurea, etc., ebbene, se gli stesse a cuore quello che ha studiato dovrebbe essere lui il primo a scandalizzarsi per tutte le storture, le omissioni e le disparità di trattamento di questa sporca indagine, invece fa bellamente lo gnorri solo perchè e coinvolta la sua squadretta.............questo fa capire lo spessore morale del personaggio............

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21672 messaggi

La prescrizione su Moggi, Giraudo e più in generale Calciopoli si presta a brevi spunti, dopo fiumi di parole.


1) Un processo su una vicenda che è cominciata nel 2006 e si prescrive nel 2015  dice a sufficienza che trattasi di una giustizia malata.


2) Chi non guardi a Calciopoli con le lenti del tifoso, né calcistico né giustizialista/garantista (derby mostruoso che ha finito di affossare il Paese), se informato sia delle sentenze nei tre gradi di giudizio sia dei dintorni di esse (la montagna di brogliacci delle telefonate non sbobinati), dovrà convenire che è stato partorito un monstrum giuridico. Non esce la verità sullo scandalo, ma solo spezzoni contraddittori su Moggi e c.


3) Il mondo del calcio, arbitri, dirigenti di club e potere politico sportivo, non è cambiato con l’espulsione giudiziaria, sportiva e ordinaria, dei suddetti. Dunque l’assassino o non era il maggiordomo e ce ne erano parecchi altri in circolazione, lasciati proditoriamente in libertà.


4) Se in appello è stato sentenziato tra i pasticci più incredibili che i campionati in questione hanno avuto uno svolgimento regolare, come minimo significa che l’associazione per delinquere di cui si ciancia  è stata un’associazione per delinquere di stampo incapace( .asd ). Dunque Barbablù malgrado il castello da lui tirato su non era in grado di condizionare nessuno. Non c’è qualcosa che non torna, o meglio: che cosa torna nell’insieme?


5) La prescrizione: usciamo dal dibattito colpevole-prescritto o solo prescritto, e godiamoci un’interpretazione di innocenza. Alla prescrizione se si sostiene di essere innocenti ci si può opporre, specie dopo 9 anni di proscrizione pubblica in salsa mediatica. Si obietta,  da parte di Moggi &  company, di essere carne da cannone per “questa” giustizia. Qui, lo ammetto, mi arrendo anch’io. Non voglio pensarlo, non del tutto almeno.


o.b.


 


 


 


 


Altra mosca bianca.........

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Inviato (modificato)

a proposito di tutte le mer*e che adesso pontificano c'è da chiedersi di che cosa hanno da bearsi visto che l'impalcatura del 2006 è stata letteralmente demolita, disintegrata

non solo, è uscito fuori le mer*ate che invece facevano loro

a cosa si attaccano? ad una prescrizione che nel loro cervello malato equivale ad una condanna

per loro prescrizione invece è solo un piccolo ritardo

non solo: condanna per che cosa? per pericolo di reato?

 

ma si rendono conto di quanto monnezza sono?

Modificato da kefeo

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11014 messaggi
Inviato (modificato)

 

La prescrizione su Moggi, Giraudo e più in generale Calciopoli si presta a brevi spunti, dopo fiumi di parole.

1) Un processo su una vicenda che è cominciata nel 2006 e si prescrive nel 2015  dice a sufficienza che trattasi di una giustizia malata.

2) Chi non guardi a Calciopoli con le lenti del tifoso, né calcistico né giustizialista/garantista (derby mostruoso che ha finito di affossare il Paese), se informato sia delle sentenze nei tre gradi di giudizio sia dei dintorni di esse (la montagna di brogliacci delle telefonate non sbobinati), dovrà convenire che è stato partorito un monstrum giuridico. Non esce la verità sullo scandalo, ma solo spezzoni contraddittori su Moggi e c.

3) Il mondo del calcio, arbitri, dirigenti di club e potere politico sportivo, non è cambiato con l’espulsione giudiziaria, sportiva e ordinaria, dei suddetti. Dunque l’assassino o non era il maggiordomo e ce ne erano parecchi altri in circolazione, lasciati proditoriamente in libertà.

4) Se in appello è stato sentenziato tra i pasticci più incredibili che i campionati in questione hanno avuto uno svolgimento regolare, come minimo significa che l’associazione per delinquere di cui si ciancia  è stata un’associazione per delinquere di stampo incapace( .asd ). Dunque Barbablù malgrado il castello da lui tirato su non era in grado di condizionare nessuno. Non c’è qualcosa che non torna, o meglio: che cosa torna nell’insieme?

5) La prescrizione: usciamo dal dibattito colpevole-prescritto o solo prescritto, e godiamoci un’interpretazione di innocenza. Alla prescrizione se si sostiene di essere innocenti ci si può opporre, specie dopo 9 anni di proscrizione pubblica in salsa mediatica. Si obietta,  da parte di Moggi &  company, di essere carne da cannone per “questa” giustizia. Qui, lo ammetto, mi arrendo anch’io. Non voglio pensarlo, non del tutto almeno.

o.b.

 

 

 

 

Altra mosca bianca.........

 

 

A tal proposito, a Beha è stato nuovamente impedito di scrivere un pezzo qualificato inerente Farsopoli sul suo giornale (il Fatto Q.).

Ed infatti la ribalta se l'è presa oggi il suo direttore, tra i pezzi di M***A che mancavano all'appello.

 

P.s.

Le parti evidenziate (rosse) sono efficacemente dirette contro i suoi colleghi partigiani ed il suo direttore in primis.

Modificato da Ghost Dog

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Inviato (modificato)

A tal proposito, a Beha è stato nuovamente impedito di scrivere un pezzo qualificato inerente Farsopoli sul suo giornale (il Fatto Q.).

Ed infatti la ribalta se l'è presa oggi il suo direttore, tra i pezzi di M***A che mancavano all'appello.

 

 

In passato, ebbe dei problemi anche con Raitre........

 

Tutte medaglie....

Modificato da MadJ1897

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Come ha scritto qualcuno su twitter, tra i grandi sconfitti di questa farsa vi sono anche i giornalisti i quali, accecati dal tifo ed in particolare dall'odio contro la Juve, non hanno in alcun modo fatto il loro dovere in una vicenda che dava loro innumerevoli spunti per capire cosa effettivamente era successo. Per di più a vicenda conclusa, non ho letto alcuno di essi scusarsi con gli arbitri poi assolti o quanto meno biasimare l'operato della procura e dei giudici (di primo e secondo grado) che hanno accusato e condannato gente innocente, rovinando loro la vita sotto tutti i punti di vista. 

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nota a margine,e' stato detto che desantis condannato perche' il co*****e di damascelli scherza con  moggi?

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per ex laterzastella

 

be' effettivamente sì, magari gliele hanno passate quelli della ca***etta dello sporc

 

sefz

.asd

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Bucciantini: il calcio e la regola del gioco

giraudo.moggi.juve.2014.2015.356x237.jpg

25 marzo alle 08:50

Sui giornali il calcio s’affaccia con argomenti larghi, confinando con la cronaca giudiziaria (calciopoli) e con il costume societario (i naturalizzati). Sono due “racconti” del Paese, della sua tenuta emotiva e legale. Chi scrive pensa che la prescrizione sia un istituto sacrosanto, che però mitiga una nefandezza giudiziaria: l’impossibilità di avere sentenze in tempi ragionevoli. Un processo “aperto” per 9 anni è di per sé ingiusto: per i presunti colpevoli, per le sicure vittime, che invecchiano con l’angoscia di veder riconosciuti i torti subiti. È semmai incredibile e patologico che si riesca a fare andare in prescrizione perfino i processi dove si era scelto il rito abbreviato: c’è un cortocircuito linguistico e di senso. 

Ma è ancora più insopportabile il difetto etico di questo Paese. Non esiste un sentimento di verità che lo pervade, né un bisogno di scrivere parole indelebili e condivise sui fatti più controversi. Questa necessità si muove appena dal “basso” come vaga istanza di lotta (flebile, e spudoratamente condizionata dalle tifoserie), e si disperde, si confonde e in fondo si umilia salendo in su, fino alle istituzioni, depositarie di una colpa evidente, insindacabile: quella che trascina i dibattimenti fino alla suddetta prescrizione. 

In questa vicenda in cui tutto è grossomodo chiaro, in cui si è capito cosa è successo, in cui l’unico protagonista a rifiutare la prescrizione (si può, si può) è stato condannato, un tempo dove strutture parallele governavano il calcio italiano, la verità storica resterà indistinta fra due fuochi lontani, la rapida e dozzinale giustizia sportiva, che due mesi dopo le rivelazioni pretese colpe, colpevoli e sanzioni, e la giustizia ordinaria, che dopo 9 anni si arrende a se stessa. È alquanto faticoso ascoltare il canto dei prosciolti, e invero si distingue Moggi, il revanscista d’accatto, gli altri almeno più decorosi e zitti. Il protagonismo di Moggi ci permette di vedere un altro aspetto: è mancata in questa vicenda (tutta intera) la "riprovazione sociale". Quel senso di vergogna che accompagna (dovrebbe) i reati e colpisce (a prescindere) chi combina e altera uno spaccato di grande e condivisa socialità qual è senza dubbio il calcio, in Italia, in quasi tutto il mondo. Quel senso di rifiuto di una comunità che è più importante delle sentenze stesse per chiarire la tenuta di uno Stato. Che circoscrive e difende i diritti perché anzitutto marca la differenza fra i comportamenti etici e quelli disonesti. Questa frontiera in Italia non esiste, è terra smossa, è terra di tutti e di nessuno:Moggi ha continuato a fare l'opinionista, perfino il moralista. I presidenti coinvolti hanno continuato a pontificare, davanti a folle osannanti. Anche questa è una debolezza di questo Paese. 

Ed è debole un Paese che non riesce a credere e proporre leggi certe, e le intruppa nelle considerazioni, nelle opinioni, nelle eccezioni. Eppure le democrazie nascono sui processi: la raccontano le storie di duemila e cinquecento anni fa. L’istituzione del processo come garanzia di limpida ricerca di una verità, di una pietra per edificare una società che può radunare il convivere insieme. Si può valutare il grado e lo stato di salute di una democrazia dalla formulazione dei processi e dall’esattezza delle pene, dalla cosiddetta certezza del diritto. Se tutto è confuso, se le distanze fra giusto e sbagliato sono indistinguibili, sovrapposte, cancellate dalla prescrizione, i cardini di una società ognuno se li pianta dove vuole, dove gli conviene. E perfino i discorsi a rimorchio si alimentano di un brodo inquinato.

La regola del gioco è argilla nelle mani di tutti, il dibattito aperto, su tutto, anche sugli oriundi (questo l’altro tema dell’attualità giornalistica). Nessuno discute il diritto di opporsi a questa pratica, anche con argomenti protezionistici come fa Mancini: le opinioni sono libere, e devono circolare  come l’aria, se non sono denigratorie od offensive. In questo caso c’è però un diritto superiore, che è quello di cittadinanza, che va rivendicato con maggiore forza ed è il robustissimo approdo di decenni di discussioni in materia. Questo va chiarito, difeso: invece si preferisce ridurre alla schermaglia sportiva, all’opportunismo, all’antipatia/simpatia di Conte(questo lo fa lui, lievemente ossessionato dalla sua immagine). C’è la cittadinanza – che è il più bel diritto/dovere del quale siamo tutti intestati – e questa è tutto, è la resistenza, è il confine inviolabile. Se si è legalmente cittadini di questo Stato, si può rappresentarlo in Nazionale. Punto. Semmai bisogna tracciare una linea di serietà (e difenderla come sentinelle zelanti) sulla distribuzione della cittadinanza: nello sport è stato fatto con opportunismo e faciloneria, e anche violando le leggi (lo scandalo dei passaporti falsi). È dunque specioso e ingannevole il mondo del calcio quando “apre” la discussione sul diritto di cittadinanza: bello sarebbe ascoltare sdegno quando si scopre di aver giocato o allenato un calciatore tesserato illegalmente. 

Ma accettiamo la provocazione e raccogliamo una parte del discorso di Mancini, sottovalutata ma di grande portata politica: gioca in Nazionale chi è nato in Italia. Sembra ovvio eppure non è così e non per vantaggio degli oriundi: curiosamente, molti ragazzi che giocano a calcio – nati in Italia – fino a 18 anni non possono giocare nelle selezioni giovanili. Allora assumiamo questo discorso, e allarghiamo il diritto di cittadinanza a chi davvero è nato in Italia, anche da genitori immigrati. È una legge spesso sbandierata per motivi elettorali, il cosiddetto “ius soli” (in latino «diritto del suolo»): è la cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. 

Proprio ieri – mentre infervorare la polemica sugli oriundi - il disegno di legge sulla cittadinanza sportiva ai minori stranieri ha cominciato il suo iter parlamentare. Per una volta la materia sportiva fa da apripista a una riorganizzazione più ampia del diritto di cittadinanza. 

Questi sono temi che meritano di essere dibattuti. Più complicati della sterile ma redditizia polemica sulle convocazioni di Conte. E una volta affrontati, è possibile anche smerigliare le frasi di quella demagogia un po’ ignorante e un po’ furba: non bisogna confondere la difesa e la crescita dei settori giovanili con le convocazioni di 5-6 oriundi ogni vent’anni. I settori giovanili si premiano e si rilanciano con provvedimenti seri, profondi, senza che vadano in collisione con leggi dello Stato. Dalla riduzione delle “rose” all’obbligo di un contingente di provenienza dal vivaio. Oppure vincolando l’attività e le partite delle giovanili su campi decenti, d’erba, dove il pallone scorre limpido e si può praticare calcio veloce e tecnico: vedere in tv le partite delle squadre Primavera lascia un senso di tristezza. 

E beninteso: favorire i settori giovanili non per forza significa aiutare i calciatori italiani o la futura Nazionale: ci sono molti stranieri in quelle squadre, si è divaricato l’interesse fra “l’italianità” e i vivai. Non c’è diretto vantaggio dell’uno nel favorire l’altro: ma a chi interessa più la sostanza delle cose, a chi interessa più conoscere e capire le regole, magari cambiarle, aggiornarle, quando la prescrizione impedisce la sanzioni di una loro violazione? 

Marco Bucciantini

Da calciomercato.com

 

http://www.calciomercato.com/news/bucciantini-il-calcio-e-la-regola-del-gioco-981823

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Auricchio: "Giusto togliere gli Scudetti alla Juve. Guido Rossi non era interista" - Tutto Juve http://www.tuttojuve.com/calciopoli/auricchio-giusto-togliere-gli-scudetti-alla-juve-guido-rossi-non-era-interista-228635?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook 


 


 


Paese mio che sei sulla collina... .asd  .oddio 


Modificato da MadJ1897

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giovedì 26 marzo 2015

Moggi: «Sono superdotato, altro che Siffredi. Mi impaurisco quando lo vedo»

L'ex-dirigente della Juventus a ruota libera a La Zanzara: « I miei sogni dopo la prescrizione? Andare a cantare a Sanremo. Non sono intonato ma mi faccio aiutare»

e340f2ba0c70e16a1ff79ff8afe2c0e3_40926_i© Ansa
TORINO - Luciano Moggi a ruota libera a 'La Zanzara' su Radio 24, come mai lo si era sentito: 'Sono molto dotato, mortacci. Più di 20 centimetri, mi impaurisco quando lo vedo. Mi metto paura da solo. Altro che Rocco. I miei sogni dopo la prescrizione? Andare a cantare a Sanremo. Non sono intonato ma mi faccio aiutare. E anche l’inno della Juve l’ho fatto fare io a Paolo Belli'

NUOVA VITA - 'Calciopoli? Non finirà mai fino a quando non cancello radiazione. Chiederò i danni per i soldi che ho perso in questi anni. Sono stato radiato per aver chiouso al bagno Paparesta, ma lui non mi ha mai querelato. Non l'ho mai rinchiuso, ma lui aveva paura di quello che aveva fatto. Ci fece perdere la partita a Reggio Calabria. Alla lettura della sentenza ho fatto il gesto ombrello, tiè. Sono come il Marchese del Grillo: io so io e voi…. La prescrizione? Io sono innocente e il tempo è passato per colpa loro. In nove anni non sono riusciti a provare la colpevolezza e l’associazione a delinquere con un arbitro e poche persone è ridicola. La prima persona a cui ho pensato dopo la sentenza è stato Narducci, il pm dell’accusa e poi al sindaco di Monticiano, il mio paese, che lo ha ospitato a fare una conferenza. Nel mio paese, una vergogna Sentirò la mancanza dei tribunali, ormai mi ero affezionato. Ma fra qualche giorno tornerò, ho una causa col figlio di Facchetti. Chiedere i danni alla Federcalcio? Vedremo, dal 2006 ci ho rimesso tanti soldi'. 

NEMICA INTER - 'L'Inter? Non vinceva perché erano incapaci. Io non ho mai comprato Vampeta, Taribo West e Hakan Sukur. Moratti? Il tweet sulla mano l’ho scritto io e non mi pento. Era solo una battuta. Ma la mano non l’ho lavata, non c’erano i bagni. E il contratto con l’Inter di Moratti lo conservo ancora. Mi aveva preso all’Inter. Ce l’ho a casa, ma non interessa a nessuno'. 

LA POLITICA - 'Forza Moggi? Se facessi una lista così alle elezioni verrei eletto subito, prenderei dieci milioni di voti, tutti i tifosi della Juventus. Ma no, la politica non mi piace. Renzi invece mi piace molto. Ha la battuta pronta, è toscano come me. Mi piace come politico'.

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http://www.elmundo.es/blogs/deportes/madeinfootball/2015/03/25/hagan-juego.html

 

Vergognoso articolo della stampa spagnola. Non sto qui a tradurlo ma praticamente dice che Moggi si è salvato con la prescrizione, dato che era colpevole di tutto e faceva regali ai arbitri. .oddio

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Solo in una nazione dove creduloni,cretini e invidiosi abbondano poteva attecchire una buffonata simile

Possibile che si possa parlare di gare alterate senza il coinvolgimento di arbitri,assistenti o persone compiacenti(dirigenti giocatori allenatore dell'altra squadra)?

Possibile che si possa ancora descrivere farsopoli come lo scandalo piu grande della storia del calcio nonostante non vi siano prove tangibili su almeno una gara truccata,non vi sono rei confessi?Certo che è possibile:siamo in Italia!!!!!!

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http://www.elmundo.es/blogs/deportes/madeinfootball/2015/03/25/hagan-juego.html

 

Vergognoso articolo della stampa spagnola. Non sto qui a tradurlo ma praticamente dice che Moggi si è salvato con la prescrizione, dato che era colpevole di tutto e faceva regali ai arbitri. .oddio

 

Questo secondo me è il grande disastro, l'immagine e la reputazione all'estero.

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3788 messaggi

Questo secondo me è il grande disastro, l'immagine e la reputazione all'estero.

 

Abbiamo tutti i quotidiani e siti di informazione italiani contro, è logico che dall'estero prendano le informazioni sbagliate.

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Inviato (modificato)

 

Auricchio: "Giusto togliere gli Scudetti alla Juve. Guido Rossi non era interista" - Tutto Juve http://www.tuttojuve.com/calciopoli/auricchio-giusto-togliere-gli-scudetti-alla-juve-guido-rossi-non-era-interista-228635?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook 

 

 

Paese mio che sei sulla collina... .asd  .oddio 

 

 

Vabbè ma lui non sapeva neanche che mediaset era del berlusca... faccia come il chiulo sbarcata da marte... 

 

:sventola:  :sventola:  :sventola:  :sventola:

Modificato da gianky99

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crazy,se ricordi il nostro scambio di Mp dopo la farsa,sai che io uscì sportivamente distrutto da farsopoli. Non riuscivo a vedere un futuro per la nostra juve.

E il tuo scetticismo era anche il mio. Poi però è successo qualcosa. La Juventus ha ritrovato il suo orgoglio, il suo DNA, la sua anima. E l ho ritrovato anch'io.

Ieri mi sono rivisto l inaugurazione dello stadium. E come 4 anni fa mi sono emozionato.

Quando parte il countdown dal 29,mi scende la lacrimuccia.

E le vittorie di oggi me le godo. Penso ai tanti "vediamo senza moggi cosa farete" e godo.

penso ai tanti "ora finalmente il campionato potrà vincerlo chiunque " e godo.

nonostante i tanti angoli bui della vicenda, sono orgoglioso della mia juve. E sono orgoglioso di essere juventino. Forse è filosofia, o forse è solo amore.

 

Bello. Niente da dire.

Ma quello che vale per te non vale per me. 

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Lo posto poichè credo possa interessare....

IL BIANCO E IL NERO

diretta streaming 22.30 Speciale Calciopoli Cassazione home (player video) o link diretto

http://www.juventibus.com/media/IL-BIANCO-E-IL-NERO-Speciale-Calciopoli-Cassazione-26-3-2015.html

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Lucia', sei talmente dotato che ti si è infilato dietro...

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parla anche carraro (!)

 

per lui è falsato anche lo  scudetto del '98

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parla anche carraro (!)

 

per lui è falsato anche lo  scudetto del '98

 

Questo doveva marcire in galera. Qualcuno l'ha salvato.

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Premessa: per l'ordinamento giuridico italiano si è innocenti fino a sentenza definitiva (Cassazione) e passata in giudicato. Pertanto Luciano Moggi esce dal processo penale con la fedina immacolata essendo intervenuta la prescrizione ad estinguere prima della condanna definitiva i presunti reati a lui ascritti.

Detto questo la cronistoria giudiziaria che nei tre gradi di giudizio ha riguardato il Direttore è, in sintesi, la seguente:

1. Luciano Moggi è stato rinviato a giudizio ed è andato a processo per il reato di associazione (art.416 c.p.) con l’aggravante di esserne il promotore (capo di imputazione a) e per 17 episodi di frode sportiva (art.110 c.p.) I capi di imputazione relativamente agli episodi di frode sportiva imputati a Moggi sono i seguenti: b per Udinese-Brescia, c per Siena -Juve, d per Juve-Chievo, e per Lecce-Juve, f per Juve-Lazio, g per Fiorentina-Bologna, i per Bologna-Juve, m per Juve-Milan, n per Roma-Parma, o per Cagliari-Juve, p per Messina.Parma, q per Juve-Udinese, r per Siena-Messina, t per Palermo-Lecce, z per Roma-Juve, A5 per Chievo-Fiorentina, A10 per Lecce-Parma. Dunque, sono in totale 18 i capi di imputazione a carico di Luciano Moggi.

2. Processo di 1° grado

Richieste del pm:

  • assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste” in relazione al capo t
  • condanna ad anni 5 e mesi 8 di reclusione in relazione ai capi a, b ,c, d, e, f, g, i, m, n, o, p, q, r, z, A5, A10 .

Sentenza:

  • assoluzione in relazione ai capi c, d, e, n, p, r, t, A10
  • condanna ad anni 3 e mesi 1 di reclusione in relazione al capo a
  • condanna ad ulteriori mesi 3 di reclusione in relazione a ciascuno dei capi b, f, g, i, m, o, q, z, A5

*Le assoluzioni relative ai capi c, e, n, p, r, t sono con la formula “perché il fatto non sussiste”. Le altre (capi d e A10) sono con la formula “per non aver commesso il fatto”.

Al Direttore sono state inoltre comminate le seguenti pene accessorie: a) interdizione perpetua dai pubblici uffici, b) interdizione legale per la durata della pena, c) divieto di accesso della durata di anni 3 nei luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive o si accettano scommesse autorizzate ovvero si tengono giochi d’azzardo autorizzati, d) interdizione per la durata di anni 3 dagli uffici direttivi delle società sportive.

3. Processo di Appello

Richieste del pm:

  • conferma della condanna in relazione al capo a (appellata dalla difesa, reato estinto per i semplici associati che non abbiano rinunciato alla prescrizione)
  • conferma delle condanne in relazione ai capi b, f, g, i, m, o, q, z, A5 (appellate dalla difesa, reati estinti per sopravvenuta prescrizione)
  • condanne (senza quantificare l’entità) in relazione ai capi c, d, e, n, p, r (appellate dal pm, assoluzione in 1° grado, reati estinti per sopravvenuta prescrizione)

Sentenza:

  • condanna ad anni 2 e mesi 4 di reclusione in relazione al capo a
  • conferma delle assoluzioni in 1° grado in relazione ai capi c, d, e, n, p, r e annullamento per sopraggiunta prescrizione delle condanne in relazione ai capi b, f, g,i, m, o, q, z, A5
  • revoca delle pene accessorie

4. Cassazione

La sentenza del 24.03.2015 sancisce l’estinzione per intervenuta prescrizione del reato di associazione (capo A, unico ancora in piedi) a carico di Luciano Moggi. Il Direttore è un cittadino incensurato ma rimarrà per tutti i perdenti/farsopolari d’Italia il “cupolaro” che taroccava i campionati ovvero, per la stragrande maggioranza dei tifosi juventini, uno dei più grandi dirigenti che il calcio in generale e la Juventus in particolare abbiano mai avuto e in quanto tale vittima di una clamorosa ingiustizia. E’ l’ultimo atto di una delle pagine più infami e vergognose nella storia giudiziaria di questo paese con una "cupola" che ha perso pezzi strada facendo e che è rimasta in piedi solo nella mente di chi l'aveva teorizzata senza mai riuscire a dimostrarne l'esistenza. Una pagina per la quale chiunque, a prescindere dalla propria fede calcistica, dovrebbe indignarsi e vergognarsi come italiano.

Spero di esserti stato utile

Utilissimo,grazie mille!!!!

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Che si risponda almeno a Carraro, quà è un massacro mediatico senza precedenti.

Modificato da Io mi attengo.

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Dai una bella intervosta a Simoni e siamo apposto.

Il giorno che ci sarà una gran bella pulizia nel mondo del giornalismo,sarà un gran giorno.

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