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Tiger Jack

Corte Di Cassazione: prescrizione per Moggi e Giraudo, condanna per De Santis. Assolti gli altri arbitri

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Comunque Moggi ha due cògliòni cubici, dopo 9 anni trova ancora la forza di lottare contro tutto e tutti, qualcuno dovrebbe prendere appunti...  @@

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Moggi continua a lottare «Vado a Strasburgo»

L'ex dg della Juventus commenta la sentenza della Cassazione. Ma la sua battaglia non è ancora finita

 

Sereno, sollevato, ma non troppo. Anzi. Aspetta le motivazioni della sentenza della Cassazione e poi ripartirà d’assalto. Perché Luciano Moggi si sente pulito e dopo nove anni di tribunali, vuole che la verità esca finalmente fuori. Un castello costruito ad arte per mettere alla porta un uomo che ormai dava fastidio. A tutti.

Moggi, si sente più tranquillo oggi?

«Tranquillo è un parolone. Un po’ più sollevato, ma anche arrabbiato».

Perché mai?

«Perché questi nove anni hanno dimostrato nulla. Pensavano cose sbagliate, che magari mi arrendessi davanti a qualcosa che non esisteva, ma con me hanno sbagliato di brutto per questo ho continuato a lottare. Il sistema Moggi? Non è mai esistito. Hanno indagato 25 arbitri e ne è rimasto uno solo, Massimo De Santis, che non c’entrava nulla con quello che hanno definito il sistema Moggi e con la Juve (contestate le gare Fiorentina-Bologna e Lecce-Parma). Di che cosa vogliamo parlare? Il campionato è stato regolare, i sorteggi pure. Si è solo perso tempo e denaro e tutto il resto, come diceva il Califfo, è noia. Se poi è giusto così che facciano pure, siamo in Italia».

Ma lei non è mai contento?

«Lo sono, ma parzialmente, perché molte persone sono state coinvolte in questa storia e non lo meritavano, altre sono state rovinate. Sono felice per chi ne è uscito fuori, felice per chi da sempre ha creduto in me e mi è stato vicino, ma anche rattristito per tutta la vicenda e per un processo che non doveva mai iniziare. Non sono stato io a chiedere la prescrizione anzi, abbiamo snellito il processo portando meno testi, cosa povevamo fare di più».

Cosa l’ha ferita maggiormente?

«Hanno parlato di interessi personali. Ma stiamo scherzando? Io ho sempre lavorato per l’interesse del club. Di soldi ne giravano pochi ma siamo stati bravi ad operare sul mercato portando sempre risultati di alto livello».

Adesso la Juve potrà con forza richiedere gli scudetti tolti?

«Io so che quegli scudetti sono stati conquistati sul campo e basta. Non so cosa farà la Juve, so quello che farò io».

Spieghi meglio.

«Aspetto di leggere le motivazioni della sentenza poi, agiremo di conseguenza. C’è sempre Strasburgo.....».

Massimo Ciccognani

 

fonte: http://www.iltempo.it/sport/calcio/2015/03/25/moggi-continua-a-lottare-vado-a-strasburgo-1.1395277

 

 

Sempre Grande il Direttore :sventola:

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scusate l'intrusione

 

leggo sul corriere della pera

 

Calciopoli, dopo la sentenza della Cassazione: prescrizione per Moggi, ma le ombre restano   Sui social la polemica e gli antichi sfottò: «Rivogliamo indietro i titoli persi...»
Unici assolti gli ex arbitri Bertini e Dattilo che hanno rinunciato alla prescrizione

 

di Fulvio Bufi
 

 
 
 
 

Che cosa resta di Calciopoli dopo il pronunciamento della Cassazione che l’altra notte ha rigettato i ricorsi di quasi tutti gli imputati dichiarando prescritti i reati per i quali Luciano Moggi, Antonio Giraudo e altri erano stati condannati in primo e secondo grado? Sicuramente le polemiche, che sono state una costante di questa vicenda sin dal suo avvio nella primavera del 2006. Ma non soltanto quelle. Perché se per capire fino in fondo lo spirito della sentenza emessa dalla terza sezione penale della Suprema corte bisognerà attendere il deposito delle motivazioni, ci sono alcuni punti chiari sin da subito.

Il primo è che gli unici assolti tra quanti erano arrivati fino al terzo grado di giudizio, sono gli ex arbitri Paolo Bertini e Antonio Dattilo, i cui ricorsi sono stati accolti dal presidente Aldo Fiale, così come aveva del resto richiesto anche il rappresentante dell’accusa, il procuratore generale Gabriele Mazziotta. Bertini e Dattilo avevano rinunciato alla prescrizione, quindi se i loro ricorsi fossero stati respinti sarebbero stati condannati in via definitiva.

 

Esattamente quello che è accaduto a un altro ex arbitro, Massimo De Santis, che pure aveva rinunciato alla prescrizione e però si è visto confermare la condanna. Ed è proprio il caso di De Santis che riporta a Luciano Moggi e la dice lunga su come l’avvenuta prescrizione, e quindi l’estinzione del reato, non debba trarre in inganno e indurre a considerare innocente l’ex direttore generale della Juventus.

Con la sentenza dell’altra notte De Santis è stato condannato in via definitiva per associazione per delinquere, e questo significa che la Cassazione ha riconosciuto l’esistenza di una organizzazione - all’epoca dell’inchiesta fu mediaticamente battezzata la «cupola del calcio» - che agì illegalmente pilotando per i propri interessi (che coincidevano principalmente con quelli della Juventus) l’andamento del campionato di serie A nella stagione 2004-2005. E poiché una organizzazione non può avere un solo componente, e del resto l’ associazione per delinquere prevede per definizione la partecipazione di più persone, è evidente che De Santis quel reato lo ha compiuto insieme con altri. E con chi se non con Luciano Moggi, che di quell’associazione per delinquere è stato ritenuto, con condanne in primo e secondo grado, il capo e il promotore?

È quindi evidente sin da ora che la Cassazione non ha contraddetto nel merito quanto stabilito dai due gradi di giudizio che l’hanno preceduta, e se Moggi non è un pregiudicato lo deve alla prescrizione e non ad altro.

Che poi i tifosi bianconeri pretendano di essere risarciti e perciò si scatenano sui social network chiedendo la restituzione degli scudetti come diretta conseguenza del pronunciamento della Cassazione («Rivogliamo i titoli oppure i soldi persi») ci può anche stare, perché la fede calcistica fa dire di tutto, e poi le polemiche mediatiche hanno sempre rappresentato una specie di filone parallelo di questa vicenda. Ma la vera questione dei risarcimenti è un’altra, e certo non fa gioire gli ex imputati di Calciopoli, perché la prescrizione non li mette al riparo dall’obbligo di pagare quanto stabilito dalle sentenze emesse prima che si arrivasse in Cassazione.

 

25 marzo 2015 | 10:43
 

 

 

ma la corte di napoli non aveva detto che il campionato 2004-05...................

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Niente cancellerà quello che è stato fatto alla Juve e a noi tifosi in termini di ingiustizie e sofferenze patite ma  personalmente firmerei anche subito.

 

Per me sarebbe una grande vittoria. Forse non grandissima, ma sicuramente grande.

 

Vincere è importante ma voler stravincere è sempre sbagliato.

 

pure io.... anche se l'unica cosa che potrebbe mettermi l'animo in pace sarebbe

 

indagine che sveli e condanni i veri responsabilidi questa farsa

28/29 a casa

cancellazione del cartonato

cancellazione dagli albi del campionato 2006/2007 perchè irregolare

risarcimento economico

scuse pubbliche in mondovisione a reti unificate di figc & c. con santificazione della società Juventus per i torti subiti (se crocifissi in sala mensa ancora meglio)

poi l'uefa dovrebbe intervenire cancellando i titoli dei meravigliosi e quelli dei precritti conquistati in quegli anni

 

ecco, se succedesse tutto questo mi riterrei soddisfatto ma comunque deturpato :sisi:

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scusate l'intrusione

 

leggo sul corriere della pera

 

Calciopoli, dopo la sentenza della Cassazione: prescrizione per Moggi, ma le ombre restano   Sui social la polemica e gli antichi sfottò: «Rivogliamo indietro i titoli persi...»

Unici assolti gli ex arbitri Bertini e Dattilo che hanno rinunciato alla prescrizione

 

di Fulvio Bufi
 

 
 
 
 

Che cosa resta di Calciopoli dopo il pronunciamento della Cassazione che l’altra notte ha rigettato i ricorsi di quasi tutti gli imputati dichiarando prescritti i reati per i quali Luciano Moggi, Antonio Giraudo e altri erano stati condannati in primo e secondo grado? Sicuramente le polemiche, che sono state una costante di questa vicenda sin dal suo avvio nella primavera del 2006. Ma non soltanto quelle. Perché se per capire fino in fondo lo spirito della sentenza emessa dalla terza sezione penale della Suprema corte bisognerà attendere il deposito delle motivazioni, ci sono alcuni punti chiari sin da subito.

Il primo è che gli unici assolti tra quanti erano arrivati fino al terzo grado di giudizio, sono gli ex arbitri Paolo Bertini e Antonio Dattilo, i cui ricorsi sono stati accolti dal presidente Aldo Fiale, così come aveva del resto richiesto anche il rappresentante dell’accusa, il procuratore generale Gabriele Mazziotta. Bertini e Dattilo avevano rinunciato alla prescrizione, quindi se i loro ricorsi fossero stati respinti sarebbero stati condannati in via definitiva.

 

Esattamente quello che è accaduto a un altro ex arbitro, Massimo De Santis, che pure aveva rinunciato alla prescrizione e però si è visto confermare la condanna. Ed è proprio il caso di De Santis che riporta a Luciano Moggi e la dice lunga su come l’avvenuta prescrizione, e quindi l’estinzione del reato, non debba trarre in inganno e indurre a considerare innocente l’ex direttore generale della Juventus.

Con la sentenza dell’altra notte De Santis è stato condannato in via definitiva per associazione per delinquere, e questo significa che la Cassazione ha riconosciuto l’esistenza di una organizzazione - all’epoca dell’inchiesta fu mediaticamente battezzata la «cupola del calcio» - che agì illegalmente pilotando per i propri interessi (che coincidevano principalmente con quelli della Juventus) l’andamento del campionato di serie A nella stagione 2004-2005. E poiché una organizzazione non può avere un solo componente, e del resto l’ associazione per delinquere prevede per definizione la partecipazione di più persone, è evidente che De Santis quel reato lo ha compiuto insieme con altri. E con chi se non con Luciano Moggi, che di quell’associazione per delinquere è stato ritenuto, con condanne in primo e secondo grado, il capo e il promotore?

È quindi evidente sin da ora che la Cassazione non ha contraddetto nel merito quanto stabilito dai due gradi di giudizio che l’hanno preceduta, e se Moggi non è un pregiudicato lo deve alla prescrizione e non ad altro.

Che poi i tifosi bianconeri pretendano di essere risarciti e perciò si scatenano sui social network chiedendo la restituzione degli scudetti come diretta conseguenza del pronunciamento della Cassazione («Rivogliamo i titoli oppure i soldi persi») ci può anche stare, perché la fede calcistica fa dire di tutto, e poi le polemiche mediatiche hanno sempre rappresentato una specie di filone parallelo di questa vicenda. Ma la vera questione dei risarcimenti è un’altra, e certo non fa gioire gli ex imputati di Calciopoli, perché la prescrizione non li mette al riparo dall’obbligo di pagare quanto stabilito dalle sentenze emesse prima che si arrivasse in Cassazione.

 

25 marzo 2015 | 10:43
 

 

 

ma la corte di napoli non aveva detto che il campionato 2004-05...................

 

si ma ci/ti stupisce questo? a me no.

 

Lo abbiamo imparato sulla nostra pelle in 9 anni come la "verita" venga colorata a seconda del padrone...parliamo di una sentenza di primo grado, confermata in appello, che sancisce che il campionato 2004-2005 ERA REGOLARE. Eppure questo tizio, e quel cojone de travaglio sul foglio, fanno finta (anzi no, sappiamo che e malafede) di dimenticarselo...OPS, per citare l altra mierda putrida di De Paola.

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Moggi continua a lottare «Vado a Strasburgo»

L'ex dg della Juventus commenta la sentenza della Cassazione. Ma la sua battaglia non è ancora finita

Sereno, sollevato, ma non troppo. Anzi. Aspetta le motivazioni della sentenza della Cassazione e poi ripartirà d’assalto. Perché Luciano Moggi si sente pulito e dopo nove anni di tribunali, vuole che la verità esca finalmente fuori. Un castello costruito ad arte per mettere alla porta un uomo che ormai dava fastidio. A tutti.

Moggi, si sente più tranquillo oggi?

«Tranquillo è un parolone. Un po’ più sollevato, ma anche arrabbiato».

Perché mai?

«Perché questi nove anni hanno dimostrato nulla. Pensavano cose sbagliate, che magari mi arrendessi davanti a qualcosa che non esisteva, ma con me hanno sbagliato di brutto per questo ho continuato a lottare. Il sistema Moggi? Non è mai esistito. Hanno indagato 25 arbitri e ne è rimasto uno solo, Massimo De Santis, che non c’entrava nulla con quello che hanno definito il sistema Moggi e con la Juve (contestate le gare Fiorentina-Bologna e Lecce-Parma). Di che cosa vogliamo parlare? Il campionato è stato regolare, i sorteggi pure. Si è solo perso tempo e denaro e tutto il resto, come diceva il Califfo, è noia. Se poi è giusto così che facciano pure, siamo in Italia».

Ma lei non è mai contento?

«Lo sono, ma parzialmente, perché molte persone sono state coinvolte in questa storia e non lo meritavano, altre sono state rovinate. Sono felice per chi ne è uscito fuori, felice per chi da sempre ha creduto in me e mi è stato vicino, ma anche rattristito per tutta la vicenda e per un processo che non doveva mai iniziare. Non sono stato io a chiedere la prescrizione anzi, abbiamo snellito il processo portando meno testi, cosa povevamo fare di più».

Cosa l’ha ferita maggiormente?

«Hanno parlato di interessi personali. Ma stiamo scherzando? Io ho sempre lavorato per l’interesse del club. Di soldi ne giravano pochi ma siamo stati bravi ad operare sul mercato portando sempre risultati di alto livello».

Adesso la Juve potrà con forza richiedere gli scudetti tolti?

«Io so che quegli scudetti sono stati conquistati sul campo e basta. Non so cosa farà la Juve, so quello che farò io».

Spieghi meglio.

«Aspetto di leggere le motivazioni della sentenza poi, agiremo di conseguenza. C’è sempre Strasburgo.....».

Massimo Ciccognani

fonte: http://www.iltempo.it/sport/calcio/2015/03/25/moggi-continua-a-lottare-vado-a-strasburgo-1.1395277

Il direttore e' fantastico

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Alla corte europea per i diritti dell'uomo farei testimoniare il giudice Casoria, vediamo un po' cosa salta fuori  .sisi  .sisi

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non smetterò mai di ringraziare il direttore, ha lottato per tutti questi anni da solo per far emergere parte della vertità

 

ONORE A LUCIANO MOGGI :sventola: :sventola: :interxxx: :interxxx:

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28488 messaggi

 

 

ma la corte di napoli non aveva detto che il campionato 2004-05...................

 

la realtà è che fin quando non escono le motivazioni ognuno può fare ipotesi su ipotesi

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si ma ci/ti stupisce questo? a me no.

 

Lo abbiamo imparato sulla nostra pelle in 9 anni come la "verita" venga colorata a seconda del padrone...parliamo di una sentenza di primo grado, confermata in appello, che sancisce che il campionato 2004-2005 ERA REGOLARE. Eppure questo tizio, e quel cojone de travaglio sul foglio, fanno finta (anzi no, sappiamo che e malafede) di dimenticarselo...OPS, per citare l altra mierda putrida di De Paola.

 

non mi stupisco di certo

 

ho pure sottolineato la  cosa tra i commenti all'articolo nel corriere

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scusate l'intrusione

 

leggo sul corriere della pera

 

Calciopoli, dopo la sentenza della Cassazione: prescrizione per Moggi, ma le ombre restano   Sui social la polemica e gli antichi sfottò: «Rivogliamo indietro i titoli persi...»

Unici assolti gli ex arbitri Bertini e Dattilo che hanno rinunciato alla prescrizione

 

di Fulvio Bufi
 

 
 
 
 

Che cosa resta di Calciopoli dopo il pronunciamento della Cassazione che l’altra notte ha rigettato i ricorsi di quasi tutti gli imputati dichiarando prescritti i reati per i quali Luciano Moggi, Antonio Giraudo e altri erano stati condannati in primo e secondo grado? Sicuramente le polemiche, che sono state una costante di questa vicenda sin dal suo avvio nella primavera del 2006. Ma non soltanto quelle. Perché se per capire fino in fondo lo spirito della sentenza emessa dalla terza sezione penale della Suprema corte bisognerà attendere il deposito delle motivazioni, ci sono alcuni punti chiari sin da subito.

Il primo è che gli unici assolti tra quanti erano arrivati fino al terzo grado di giudizio, sono gli ex arbitri Paolo Bertini e Antonio Dattilo, i cui ricorsi sono stati accolti dal presidente Aldo Fiale, così come aveva del resto richiesto anche il rappresentante dell’accusa, il procuratore generale Gabriele Mazziotta. Bertini e Dattilo avevano rinunciato alla prescrizione, quindi se i loro ricorsi fossero stati respinti sarebbero stati condannati in via definitiva.

 

Esattamente quello che è accaduto a un altro ex arbitro, Massimo De Santis, che pure aveva rinunciato alla prescrizione e però si è visto confermare la condanna. Ed è proprio il caso di De Santis che riporta a Luciano Moggi e la dice lunga su come l’avvenuta prescrizione, e quindi l’estinzione del reato, non debba trarre in inganno e indurre a considerare innocente l’ex direttore generale della Juventus.

Con la sentenza dell’altra notte De Santis è stato condannato in via definitiva per associazione per delinquere, e questo significa che la Cassazione ha riconosciuto l’esistenza di una organizzazione - all’epoca dell’inchiesta fu mediaticamente battezzata la «cupola del calcio» - che agì illegalmente pilotando per i propri interessi (che coincidevano principalmente con quelli della Juventus) l’andamento del campionato di serie A nella stagione 2004-2005. E poiché una organizzazione non può avere un solo componente, e del resto l’ associazione per delinquere prevede per definizione la partecipazione di più persone, è evidente che De Santis quel reato lo ha compiuto insieme con altri. E con chi se non con Luciano Moggi, che di quell’associazione per delinquere è stato ritenuto, con condanne in primo e secondo grado, il capo e il promotore?

È quindi evidente sin da ora che la Cassazione non ha contraddetto nel merito quanto stabilito dai due gradi di giudizio che l’hanno preceduta, e se Moggi non è un pregiudicato lo deve alla prescrizione e non ad altro.

Che poi i tifosi bianconeri pretendano di essere risarciti e perciò si scatenano sui social network chiedendo la restituzione degli scudetti come diretta conseguenza del pronunciamento della Cassazione («Rivogliamo i titoli oppure i soldi persi») ci può anche stare, perché la fede calcistica fa dire di tutto, e poi le polemiche mediatiche hanno sempre rappresentato una specie di filone parallelo di questa vicenda. Ma la vera questione dei risarcimenti è un’altra, e certo non fa gioire gli ex imputati di Calciopoli, perché la prescrizione non li mette al riparo dall’obbligo di pagare quanto stabilito dalle sentenze emesse prima che si arrivasse in Cassazione.

 

25 marzo 2015 | 10:43
 

 

 

ma la corte di napoli non aveva detto che il campionato 2004-05...................

 

era regolare! certo, ma, come dire, c'è giusto quella piccola faccenda sull'orientare l'opinione pubblica

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non mi stupisco di certo

 

ho pure sottolineato la  cosa tra i commenti all'articolo nel corriere

 

 

scusa

 

la mia era una domanda retorica

 

la realta e che, seppur non mi aspettassi nulla, l atmosfera di questi due giorni mi ha riportato indietro a quell estate... sono nauseato e sragiono

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scusa

 

la mia era una domanda retorica

 

la realta e che, seppur non mi aspettassi nulla, l atmosfera di questi due giorni mi ha riportato indietro a quell estate... sono nauseato e sragiono

 

scusa di che?  .asd  siamo vaccinati, purtroppo .asd

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Inviato (modificato)

RI - AIUTO

 

Potreste correggermi il seguente articolo? Lo dovrei pubblicare su un sito, però prima di metterlo vorrei verificare di non aver detto castronerie.

 

 

Il primo grado al processo di Napoli aveva visto diverse condanne, anche se le cose più importanti dal punto di vista sportivo emerse sono l'estraneità della Juventus e la regolarità del campionato 2004-2005.

In secondo grado sono caduti molti capi d'accusa, riducendo drasticamente le pene di alcuni condannati, e assolvendone altri.

L'ultimo grado di giudizio ha visto la riduzione della famosa cupola sei persone: MoggiGiraudoBergamoMazziniDe Santis e Racalbuto, tutti colpevoli di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Da notare che De Santis aveva addirittura rinunciato alla prescrizione (ma come, un colpevole che anziché accettare la prescrizione e vivere tranquillo, vi rinuncia e si fa condannare?).

Poche sono le partite rimaste che concorrono alla frode sportiva, e da quasi tutte emergono delle contraddizioni. Per quanto riguarda le partite arbitrate da Racalbuto, (Cagliari Juventus 1-1 e Roma Juventus 1-2), in entrambe le partite gli errori sono imputabili ai guardalinee, non all'arbitro, che in realtà commette anche degli errori contro la Juventus: due errori nella sfida di Cagliari e quattro nella sfida di Roma. In particolare, nella prima non viene dato un rigore per fallo su Trezeguet e non viene espulso un calciatore del Cagliari, nella seconda non vengono espulsi Dacourt e Cufrè (ricordate lo schiaffo a Del Piero?), non viene dato un rigore per doppio fallo su Ibrahimovic e Cannavaro nella stessa azione e viene annullato un gol regolare a Ibrahimovic.

Altri due strani episodi di frode sportiva rimasti ancora in piedi riguardano Juventus Udinese 2-1 e Bologna Juventus 0-1. In entrambe le partite secondo l'accusa gli arbitri hanno favorito la Juventus. Sapete chi erano gli arbitri? Pieri e Rodomonti, entrambi assolti in secondo grado. Quindi la cupola era così potente da riuscire a determinare l'andamento delle partite senza l'aiuto degli arbitri.

Infine l'ultima partita indicata come frode sportiva che coinvolge la Juventus è Fiorentina Bologna 1-0, arbitrata da De Santis (col quale, ricordiamo, la Juve vanta due vittorie un pareggio e due sconfitte in quel campionato, un po' strano per un arbitro "amico" della Juventus). Secondo l'accusa De Santis ammonì i due grandi campioni del Bologna Petruzzi e Nastase, affinchè saltassero la sfida successiva con i bianconeri. Peccato che, andando a rivedere le immagini le ammonizioni erano più che giuste, e i due campioni in questione erano in realtà due riserve.

Alla luce di tutto ciò è chiaro come ci siano molti punti oscuri e contraddizioni nelle sentenze e nelle relative motivazioni, se confrontate poi con la realtà. E ci si chiede come sia stato possibile manomettere l'andamento di un campionato con le partite appena analizzate, tenuto conto poi che, sempre dal processo, è emerso che ammonizioni preventive e sorteggi truccati sono stati solo un'invenzione dell'accusa, e che le famose sim svizzere, non solo non è stato dimostrato che fossero in possesso degli arbitri, ma potevano essere tranquillamente intercettate.

Adesso è necessario aspettare 60-90 giorni per le motivazioni (anche se ormai il quadro è piuttosto chiaro). Concludiamo con una frase del grande Enzo Biagi su calciopoli: "Una sentenza pazzesca perché costruita sul nulla, su intercettazioni difficilmente interpretabili e non proponibili in un procedimento degno di tal nome.". E come dargli torto...

Modificato da marco1309

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scusa di che?  .asd  siamo vaccinati, purtroppo .asd

 

 

ah beh si poco ma sicuro sefz

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56974 messaggi

 

 

Where were/are the italian juventini? Heck even where were/are the neutrals??? It simply mind boggling that there is not even any neutral sides that give neutral opinion and provide more balanced insight for everyone...

It seem that italy is even worse than 3rd world country, truly disgusting...

 

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Moggi continua a lottare «Vado a Strasburgo»

L'ex dg della Juventus commenta la sentenza della Cassazione. Ma la sua battaglia non è ancora finita

 

Sereno, sollevato, ma non troppo. Anzi. Aspetta le motivazioni della sentenza della Cassazione e poi ripartirà d’assalto. Perché Luciano Moggi si sente pulito e dopo nove anni di tribunali, vuole che la verità esca finalmente fuori. Un castello costruito ad arte per mettere alla porta un uomo che ormai dava fastidio. A tutti.

Moggi, si sente più tranquillo oggi?

«Tranquillo è un parolone. Un po’ più sollevato, ma anche arrabbiato».

Perché mai?

«Perché questi nove anni hanno dimostrato nulla. Pensavano cose sbagliate, che magari mi arrendessi davanti a qualcosa che non esisteva, ma con me hanno sbagliato di brutto per questo ho continuato a lottare. Il sistema Moggi? Non è mai esistito. Hanno indagato 25 arbitri e ne è rimasto uno solo, Massimo De Santis, che non c’entrava nulla con quello che hanno definito il sistema Moggi e con la Juve (contestate le gare Fiorentina-Bologna e Lecce-Parma). Di che cosa vogliamo parlare? Il campionato è stato regolare, i sorteggi pure. Si è solo perso tempo e denaro e tutto il resto, come diceva il Califfo, è noia. Se poi è giusto così che facciano pure, siamo in Italia».

Ma lei non è mai contento?

«Lo sono, ma parzialmente, perché molte persone sono state coinvolte in questa storia e non lo meritavano, altre sono state rovinate. Sono felice per chi ne è uscito fuori, felice per chi da sempre ha creduto in me e mi è stato vicino, ma anche rattristito per tutta la vicenda e per un processo che non doveva mai iniziare. Non sono stato io a chiedere la prescrizione anzi, abbiamo snellito il processo portando meno testi, cosa povevamo fare di più».

Cosa l’ha ferita maggiormente?

«Hanno parlato di interessi personali. Ma stiamo scherzando? Io ho sempre lavorato per l’interesse del club. Di soldi ne giravano pochi ma siamo stati bravi ad operare sul mercato portando sempre risultati di alto livello».

Adesso la Juve potrà con forza richiedere gli scudetti tolti?

«Io so che quegli scudetti sono stati conquistati sul campo e basta. Non so cosa farà la Juve, so quello che farò io».

Spieghi meglio.

«Aspetto di leggere le motivazioni della sentenza poi, agiremo di conseguenza. C’è sempre Strasburgo.....».

Massimo Ciccognani

 

fonte: http://www.iltempo.it/sport/calcio/2015/03/25/moggi-continua-a-lottare-vado-a-strasburgo-1.1395277

:sventola:

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17647 messaggi

 

 

 

Where were/are the italian juventini? Heck even where were/are the neutrals??? It simply mind boggling that there is not even any neutral sides that give neutral opinion and provide more balanced insight for everyone...

It seem that italy is even worse than 3rd world country, truly disgusting...

 

 

da dove è presa?

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Grande Direttore che riesce a resuscitare anche un ex  ministro della Repubblica pluriindagato ... .rulez
 
 
 
Di Pietro, volevo Moggi processato
L'ex pm è tifoso juventino 'ma quanti scappano a legge...'

 

(ANSA) - ROMA, 24 MAR - "Oggi è stato presentato il disegno di legge per allungare i tempi della prescrizione. E oggi sono scaduti i tempi per processare Moggi. Quanti Moggi si sono avvalsi di questo istituto per non rispondere davanti alla giustizia?". Antonio Di Pietro, ex pm e tifoso Juve, commenta la sentenza della Cassazione su Calciopoli. "Da juventino avrei voluto vedere Moggi e gli altri processati. Ma il problema dell'Italia non è il Moggi della situazione che approfitta della legge ma che esista questa legge".

 

(24.03.2015 ore 19:20)
 
 
 
 

 

Sto stronso responsabile di alcuni suicidi in carcere, si doveva guadagnare il gettone di presenza ieri sera a ballaro' su rai3, dove il conduttore tale massimo giannini e' riomanista e giornalista di repubblica .oddio

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we should simply nuke them

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Sto stronso responsabile di alcuni suicidi in carcere, si doveva guadagnare il gettone di presenza ieri sera a ballaro' su rai3, dove il conduttore tale massimo giannini e' riomanista e giornalista di repubblica .oddio

 

 

 

Non dirmi che anche nella trasmissione di ieri sera si è parlato di Moggi e della sentenza in Cassazione...

 

 

ps: da anni non guardo più certa robaccia

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Leggete questa risposta interessante dell'Avvocato Cassazionista Caterina Malavenda, intervistata dalla giornalaccio rosa dello sport, per quanto riguarda la Prescrizione. Praticamente dice che come tutte le persone di buon senso sanno, che bisogna aspettare le motivazione per poter dire che un campionato sia stato falsato (solo se diranno che la sentenza di appello era ben motivata si potranno trarre le giuste conclusioni), inoltre dice che una persona per la quale il giudice ha applicato la prescrizione non puo' essere ritenuta colpevole: manca, in via definitiva, la sentenza che stabilisce che una persona e' responsabile del suo reato.

https://twitter.com/AntonioCorsa/status/580699253581983744

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Joined: 20-Apr-2009
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Non dirmi che anche nella trasmissione di ieri sera si è parlato di Moggi e della sentenza in Cassazione...

 

 

ps: da anni non guardo più certa robaccia

Il fatto bello e' che hanno invitato pure Pippo Baudo, a quel punto ho detto: ora debbo seguirla perche' mi sa mi sa che qualcosa uscira' fuori. Credo di essermi assentato solo per pochissimo tempo, e non hanno fatto proprio nessun accenno alla decisione della Cassazione.

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Inviato (modificato)

ma vedi tu se mi devo litigare pure con gli interisti su fb .oddio

Modificato da Re Alex 10

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Joined: 18-Oct-2008
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Ci sono due cose che ancora non capisco:

Perché Giraudo ha scelto il rito abbreviato.

Perché il nano rifiutò la proposta del governo di allora di mettere Letta al posto di Guido Rossi(e chissà se sarebbe cambiato qualcosa).

 

Giraudo penso perché fosse anche lui incredulo su come si potesse realmente condannare per una caxxata del genere, pensava che nessuno sano di mente avrebbe potuto fare una cosa del genere, oltre a volersi togliere dalle scatole una cosa che era poco più di una rogna in un paese normale, non pensava che non c'era gente sana di mente e non si era in un paese normale...

 

Il berlusca credo che abbia "rifiutato" letta per non "entrarci", lui sapeva di non essere il target del tutto quindi sapeva anche che si sarebbe salvato in qualche modo, infatti gli è bastato solo "minacciare seriamente", senza neanche muover un dito effettivamente, e così ha evitato qualsiasi problema di "favoritismi" che qualcuno poteva rinfacciarli con letta al comando... oltretutto mi sembra che lo stesso letta disse di no, avendo intuito in che "guaio" si sarebbe cacciato se avesse fatto le cose seriamente e non alla g. rossi & co. come volevano la FIGC ed amichetti... 

 

 

:sventola:  :sventola:  :sventola:  :sventola:

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