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@Freddie

Perle Laziali...

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Joined: 25-Nov-2006
1091 messaggi

Ma questo e' un mito. Massima stima per lui.

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Joined: 17-Oct-2007
25451 messaggi

Ma questo e' un mito. Massima stima per lui.

Come disse qualcuno: A me ma fatt arrizzà o cazz!

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Joined: 27-Jul-2011
5895 messaggi

A me e' piaciuto molto questo post di un laziale "Sliver" su Lazionet:

Grandissimo Pikkio, lo zenit in queste ore surreali e ridicole.

Questa mattina su FB, preso da un rantolo di pena per un caro amico difettoso, gli ho scritto questa sorta di lettera aperta, rivolta a chi di loro usa ancora il cervello. Al momento l'80% delle loro risposte è pietoso.

17.gif

-------------

Ve lo dico in premessa: ve sto attacca’ un siluro senza fine. Siete avvertiti.

Il calcio, per molti di noi, è la cosa più importante tra quelle meno importanti. Ci accaloriamo come pazzi e perdiamo tanto di quel tempo appresso a ‘sto pallone per ragioni oscure anche all’antropologia, alla sociologia e alla psicologia sociale.

Anche stavolta, dopo i “fatti di Torino”, è partita la giostra volante dell'incudine e del martello. Giostra feroce, sarcastica, anche “violenta”, ma comunque parte del gioco e delle sue consuete cerimonie infantili.

Domenica sera, però, la testimonianza diretta di un vecchio amico romanista, stravolto da un dolore sordo, saturo, senza sbocco, ha ridotto di un po’ i decibel della mia personale soddisfazione (come succede nel permanente derby capitolino), facendo scattare alcuni pensieri seri.

I pensieri poi si sono trasformati in incredulità dopo aver letto l'interrogazione parlamentare bipartisan alla Consob “per turbativa di mercato” di alcuni noti deputati romani e il twitter rievocativo del vice-presidente della regione Lazio (“E’ dal gol di Turone che è questione di centimetri..”), e dopo aver ascoltato il commento anti-juventino in diretta, su Rai tre (Gazebo), di una importante firma dell'Espresso.

Attorno a questo pallone ammaccato, in fin dei conti, si rispecchia un “dibattito” utile per capire questo strano paese e questa strana città.

Succede che segni e sintomi della (spesso giustificata) polemica velenosa su arbitri, corruzione e “poteri forti” si trasformino in una lettura paradigmatica della e sulla società, della politica, dell’economia.

Succede che stimati amici, professionisti, giornalisti, attivisti, quelle stesse persone capaci di analisi sofisticate e intelligenti in ogni ambito umano, decidano di dismettere i raffinati strumenti, infilandosi in tunnel senza uscita.

A voi sono dedicate queste righe, senza perculeggiamenti o moralismi.

Partiamo dai dati che minano le basi della verità inattaccabile che da domenica sera circola come un nuovo mantra collettivo: partita gestita a senso unico, decisa da tre gol irregolari della Juve. Assumo e sintetizzo le “controinchieste” che girano da due giorni:

-Come avreste reagito se al posto di Marchisio fosse stato atterrato Totti, davanti al portiere, con un fallo da ultimo uomo? Marchisio forse eccede nella caduta, ma il fallo sembra netto e avrebbe portato alla conseguente espulsione del difensore.

-L'arbitro Rocchi, già protagonista di altre sciagure (il primo derby dello scorso anno, espulsione creativa di Dias), con la coscienza sporca, entra in confusione e concede un rigore inesistente alla Juve. Il gomito di Maicon colpisce la palla fuori dall'area.

-Il rigore per la Roma nasce da un fallo per niente chiaro di Chiellini su Nainggolan. Poi, prima della battuta del calcio di punizione, Totti e Lichsteiner si trattengono a vicenda, ma viene punita (giustamente, dico io) la stupidità del terzino che continua a strattonare senza guardare la palla.

-Il rigore su Pogba è regolare, il giocatore viene colpito sulla linea dell'area (stessa cosa avvenne a Gervinho a Inter-Roma dello scorso anno). L'ulteriore recupero è giustificato dall'infortunio di Caceres che si ferma pochi secondi prima, offrendo a Gervinho la possibilità di segnare il 3 a 1. L'ivoriano fa bene a continuare in assenza del fischio dell'arbitro, ma a parti invertite, non vi sareste incazzati se un giocatore bianconero avesse proseguito l'azione nonostante la richiesta di interrompere il gioco?

-Il gol di Bonucci, alla luce del regolamento, è regolare: è un giocatore della Roma che impalla parzialmente il portiere, che comunque vede partire il tiro, e Vidal è ad almeno 3 metri dall'estremo difensore.

-Morata viene espulso nonostante subisca la reazione aggressiva di un difensore giallorosso.

Partita vera, bella, dura, caotica, arbitrata male, dove però non emergono i segni inequivocabili del piano a tavolino, diventato ormai un affare di stato. In tutto questo, ovviamente, sparisce l'analisi della partita giocata, la presa d'atto che (purtroppo per voi) quei maledetti gobbi sono ancora fortissimi.

Invece di concentrarsi sulla forza di una squadra che quest'anno (purtroppo) ha tutti gli strumenti per competere per tutti i titoli, scatta un vittimismo che rischia di fare danni (come io spero) soprattutto a se stessa, costruendo in primis un alibi gigantesco per giocatori, società e ambiente. Rassegnazione o "clandestinità" (portarsi via il pallone) è il bivio all’orizzonte, per non affrontare in faccia il vostro lato oscuro.

Il lato oscuro. Quello che vi accompagna ogni volta che vi innamorate di un immaginario manicheo e artificioso. La vostra coperta di Liunus che vi riscalda nelle paure e nelle sconfitte del viaggio.

Colpisce vedere gente che non si dà pace né spiegazioni, che vede in questa partita il segno della società “ingiusta e malata”, che trasforma la comprensibile incazzatura in un complotto in scala che presuppone l’esistenza di una forza oscura e superiore, ineffabile e totalizzante che muove i fili del destino. Davanti all'impero del male, l'impero del bene rischia di accontentarsi sempre di una sconfitta mascherata da vittoria morale.

(Per evitare equivoci: ogni storia collettiva nel calcio, come ogni tifoseria, ha la sua faccia oscura. Figuriamoci quella della mia parte, spesso una ferita aperta e dolorante. Non sto facendo la classifica dei tifosi, non me ne frega niente, ognuno ha i suoi buoni motivi per tifare una squadra e odiarne un'altra. Non mi interessa fare proselitismo).

Per una volta, una soltanto, non sentite la necessità di emanciparvi da questa sceneggiatura, da questa tara nefasta che ha segnato la storia recente e passata?

Generazioni intere cresciute con il mito di un gol inventato (è ormai storia la manipolazione della moviola sul “caso Turone”); le bandiere già stampate “Roma campione d’Europa” del 1984; il giro di campo del sindaco Signorello prima di Roma-Lecce del 1986; il falso storico di un trofeo a inviti (la coppa delle Fiere) trasformata d'ufficio nel corrispettivo della coppa Uefa; le tante finali perse in casa (Uefa, Coppa Italia, il 26 maggio) segnate sempre da quel piglio da sicuri vincitori della vigilia; i record dei record, spesso inutili o presunti, sfornati alla bisogna per ingrossare un marketing che non vede riposo.

Nel momento topico di uno scontro agonistico – la finale, la partita clou, l’evento storico - la sconfitta non è una possibilità che si dà nel vostro orizzonte, ma si presenta sempre con la faccia della beffa incredula, del tradimento ontologico della “natura” del romanista e della As Roma.

Soltanto lo scherzo del destino, l’imprevista giravolta della Dea bendata, la turbativa dolosa di qualche “potere forte” possono spiegare questi schiaffi alla Storia.

A Torino, le reazioni spropositate di alcuni giocatori in campo, la sviolinata di un Garcia ex uomo fair play (a mimare le provocazioni mitomani di Mourinho), i gestacci in tribuna sembrano il copione di una "pedagogia climatica" che produce sindrome di accerchiamento.

Una vocazione accentratrice e “autoritaria” (nel suo obiettivo fondativo, nel 1927, di schiacciare la pluralità sportiva cittadina: la as Roma doveva essere l’unica squadra della capitale e del regime) che nemmeno l’epica popolare autentica di Testaccio è riuscita a controbilanciare, tramandando di generazione in generazione l’autopercezione collettiva di una superiorità “genetica”, che passa per l’autoassegnazione del titolo supremo di epigoni della “romanità”, dei tifosi più tifosi del mondo, gli antagonisti unilaterali dello strapotere del nord (nonostante la bacheca un po’ sguarnita), gli integerrimi nel calcio malato, i resistenti alle lobby economiche.

In questo modo siete diventati oggetto del marketing diretto o indiretto di chi investe su questa “attitudine”: dalle video cassette del Corriere dello sport su Assuncao, Renato o Tomic alle breaking news sul cane di Totti che salva bambini a Sabaudia, passando per l’esaltazione lisergica di un Zeman ormai controfigura di se stesso (il detentore del record peggiore della storia dei derby, colui che diede il meglio sulla panchina biancoceleste!) fino all’iniziativa di Pallotta di trasformare il simbolo della As Roma 1927 in un sintetico, epigrafico e megalomane “ROMA” e basta.

Immaginate la stessa operazione a Madrid, Parigi o Londra. Immaginate le reazioni di media e tifosi.

Invece, basta scavare un po’ ed escono fuori i fatti di un mondo in cui sono pochi gli eroi senza macchia e paura: 30 anni di “Paparelli a Prima Porta” canticchiati con il sorrisetto sardonico di chi se lo può permettere; 20 anni di puncicate goliardiche finite di recente al centro di una pubblica ammenda in un comunicato della curva sud; da una parte il dito puntato (giustamente) sulle derive fasciste della Nord, dall’altra la sostanziale indifferenza o minimizzazione nei confronti della propria curva, che detiene il record della presenza indisturbata per diversi anni di uno striscione di un gruppo diretta emanazione di un partito politico neo-fascista; una società, e un dirigente in particolare, graziati in piena moggiopoli (quello si, potere vero, ma più striato e differenziale rispetto alle letture di comodo) nonostante prove certe e imbarazzanti; il ruolo oligarchico e pervasivo della Unicredit nel gestire un debito mostruoso, contro prassi, regole e regolamenti; l’investimento decisivo del marchio Sky nella Roma americana; la vicenda speculativa dello stadio di Tor di Valle, che va avanti tra i silenzi imbarazzati di tanti attivisti-tifosi o politici distratti.

L'impressione è che il vero ostacolo al vostro successo sia questa corazza identitaria immaginaria che impedisce di misurarvi con il mondo del calcio per quello che è: un posto allo stesso tempo di M***A e di passione, felicità e corruzione, merito e c**o, dove si vince e si perde certamente per tanti motivi: economici, sportivi e tecnici.

Dove non vige la sospensione del capitalismo, dove la Fiat conte e tanto, ma all’interno di una “classe di potere” plurale composta da filiere bancarie, commerciali, speculative e mediatiche. In cui anche la As Roma, come molte altre società, con il suo pedigree e questo presente, non può vantare alcuna speciale estraneità antisistema.

Dal mio punto di vista, spero che continuerete a sentirvi i tifosi più tifosi dell’universo. Sarebbe una garanzia per la mia parte (e per questa città ;-)).

Ma lo dico a te, amico mio giallorosso che domenica sera mi hai fatto preoccupare (tu che conosci la storia, non quei tifosi occasionali o d'acqua dolce che non sanno nemmeno di cosa parliamo): fattene una ragione, affila le tue armi da guerra (solo giocata) e torna a respirare tra i comuni mortali. Domenica hai perso perché loro hanno giocato meglio. Succede.

Caspita...

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i laziali sulla vicenda nedved figliodiputtotti penso si siano schierati da parte di nedved anche per gli anni alla lazio credo?

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Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi

Hanno ricevuto

Bene.

Adesso però servirebbe un magistrato con la "M" maiuscola ma così maiuscola da far passare per sempre ad UgoTrani, e a quelli come lui, la voglia di usare la penna come un'arma.......

Non c'è finora un giornalista che abbia denunciato il clima d'intimidazioni verso Rocchi degli stessi colleghi (Corsport, Tempo, Messaggero e Repubblica). Lo stesso Fulvio Bianchi denuncia simpaticamente lo svarione dei cugini del Messaggero ma c'ha l'appestato in casa (Enrico Currò).

p.s.

*****E!

Io non ce la faccio a chiamare "giornalisti" certi delinquenti che utilizzano la loro professione per disinformare, manipolare la realtà, istigare alla violenza, e che lo fanno in genere in "branco" come fossero una banda di criminali di periferia.......

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Joined: 20-Feb-2011
2280 messaggi

a rega so nuova del gruppo! quindi mi presento 19.gif 19.gif 19.gif sempre e comunque!!

vengo da na famiglia di laziali e mi è uscito un figlio riommanista quindi figurateve la sfiga l'orrore quando a novembre gia gli ho promesso quella c**** de tuta piscio ruggine! ma so madre che ci posso fa! tra l'altro lazio.net me l'ha fatto conosce lui essendo fan degli screenshottari del c****!
ma mi figlio è anche arbitro di calcio,e quindi penso ci capisca più della media riommica,non capisce comunque un c**** ma un po meno degli altri lo ammetto! 2.gif 2.gif

queste le sue testuali paroli: "l'arbitro non ha capito un c**** da tutti e due le parti. Un rigore doveva fischia e non l'ha fischiato il resto era egoncentrismo suo per rimedia alla cazzata. Il gol di bonucci è buono la regola è cambiata quest'anno,sè visto col napoli in Champions! mi rode solo il c**o che gli episodi hanno inculato noi, ma Rocchi si è solo cagato sotto, senza esse maligni"

Un applauso a mi figlio lo fate? giusto pe fagli capi la scelta de m***a che ha fatto 2.gif 2.gif 2.gif 2.gif 2.gif

ahhahahahahh

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Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi

A me e' piaciuto molto questo post di un laziale "Sliver" su Lazionet:

Grandissimo Pikkio, lo zenit in queste ore surreali e ridicole.

Questa mattina su FB, preso da un rantolo di pena per un caro amico difettoso, gli ho scritto questa sorta di lettera aperta, rivolta a chi di loro usa ancora il cervello. Al momento l'80% delle loro risposte è pietoso.

17.gif

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Ve lo dico in premessa: ve sto attacca’ un siluro senza fine. Siete avvertiti.

Il calcio, per molti di noi, è la cosa più importante tra quelle meno importanti. Ci accaloriamo come pazzi e perdiamo tanto di quel tempo appresso a ‘sto pallone per ragioni oscure anche all’antropologia, alla sociologia e alla psicologia sociale.

Anche stavolta, dopo i “fatti di Torino”, è partita la giostra volante dell'incudine e del martello. Giostra feroce, sarcastica, anche “violenta”, ma comunque parte del gioco e delle sue consuete cerimonie infantili.

Domenica sera, però, la testimonianza diretta di un vecchio amico romanista, stravolto da un dolore sordo, saturo, senza sbocco, ha ridotto di un po’ i decibel della mia personale soddisfazione (come succede nel permanente derby capitolino), facendo scattare alcuni pensieri seri.

I pensieri poi si sono trasformati in incredulità dopo aver letto l'interrogazione parlamentare bipartisan alla Consob “per turbativa di mercato” di alcuni noti deputati romani e il twitter rievocativo del vice-presidente della regione Lazio (“E’ dal gol di Turone che è questione di centimetri..”), e dopo aver ascoltato il commento anti-juventino in diretta, su Rai tre (Gazebo), di una importante firma dell'Espresso.

Attorno a questo pallone ammaccato, in fin dei conti, si rispecchia un “dibattito” utile per capire questo strano paese e questa strana città.

Succede che segni e sintomi della (spesso giustificata) polemica velenosa su arbitri, corruzione e “poteri forti” si trasformino in una lettura paradigmatica della e sulla società, della politica, dell’economia.

Succede che stimati amici, professionisti, giornalisti, attivisti, quelle stesse persone capaci di analisi sofisticate e intelligenti in ogni ambito umano, decidano di dismettere i raffinati strumenti, infilandosi in tunnel senza uscita.

A voi sono dedicate queste righe, senza perculeggiamenti o moralismi.

Partiamo dai dati che minano le basi della verità inattaccabile che da domenica sera circola come un nuovo mantra collettivo: partita gestita a senso unico, decisa da tre gol irregolari della Juve. Assumo e sintetizzo le “controinchieste” che girano da due giorni:

-Come avreste reagito se al posto di Marchisio fosse stato atterrato Totti, davanti al portiere, con un fallo da ultimo uomo? Marchisio forse eccede nella caduta, ma il fallo sembra netto e avrebbe portato alla conseguente espulsione del difensore.

-L'arbitro Rocchi, già protagonista di altre sciagure (il primo derby dello scorso anno, espulsione creativa di Dias), con la coscienza sporca, entra in confusione e concede un rigore inesistente alla Juve. Il gomito di Maicon colpisce la palla fuori dall'area.

-Il rigore per la Roma nasce da un fallo per niente chiaro di Chiellini su Nainggolan. Poi, prima della battuta del calcio di punizione, Totti e Lichsteiner si trattengono a vicenda, ma viene punita (giustamente, dico io) la stupidità del terzino che continua a strattonare senza guardare la palla.

-Il rigore su Pogba è regolare, il giocatore viene colpito sulla linea dell'area (stessa cosa avvenne a Gervinho a Inter-Roma dello scorso anno). L'ulteriore recupero è giustificato dall'infortunio di Caceres che si ferma pochi secondi prima, offrendo a Gervinho la possibilità di segnare il 3 a 1. L'ivoriano fa bene a continuare in assenza del fischio dell'arbitro, ma a parti invertite, non vi sareste incazzati se un giocatore bianconero avesse proseguito l'azione nonostante la richiesta di interrompere il gioco?

-Il gol di Bonucci, alla luce del regolamento, è regolare: è un giocatore della Roma che impalla parzialmente il portiere, che comunque vede partire il tiro, e Vidal è ad almeno 3 metri dall'estremo difensore.

-Morata viene espulso nonostante subisca la reazione aggressiva di un difensore giallorosso.

Partita vera, bella, dura, caotica, arbitrata male, dove però non emergono i segni inequivocabili del piano a tavolino, diventato ormai un affare di stato. In tutto questo, ovviamente, sparisce l'analisi della partita giocata, la presa d'atto che (purtroppo per voi) quei maledetti gobbi sono ancora fortissimi.

Invece di concentrarsi sulla forza di una squadra che quest'anno (purtroppo) ha tutti gli strumenti per competere per tutti i titoli, scatta un vittimismo che rischia di fare danni (come io spero) soprattutto a se stessa, costruendo in primis un alibi gigantesco per giocatori, società e ambiente. Rassegnazione o "clandestinità" (portarsi via il pallone) è il bivio all’orizzonte, per non affrontare in faccia il vostro lato oscuro.

Il lato oscuro. Quello che vi accompagna ogni volta che vi innamorate di un immaginario manicheo e artificioso. La vostra coperta di Liunus che vi riscalda nelle paure e nelle sconfitte del viaggio.

Colpisce vedere gente che non si dà pace né spiegazioni, che vede in questa partita il segno della società “ingiusta e malata”, che trasforma la comprensibile incazzatura in un complotto in scala che presuppone l’esistenza di una forza oscura e superiore, ineffabile e totalizzante che muove i fili del destino. Davanti all'impero del male, l'impero del bene rischia di accontentarsi sempre di una sconfitta mascherata da vittoria morale.

(Per evitare equivoci: ogni storia collettiva nel calcio, come ogni tifoseria, ha la sua faccia oscura. Figuriamoci quella della mia parte, spesso una ferita aperta e dolorante. Non sto facendo la classifica dei tifosi, non me ne frega niente, ognuno ha i suoi buoni motivi per tifare una squadra e odiarne un'altra. Non mi interessa fare proselitismo).

Per una volta, una soltanto, non sentite la necessità di emanciparvi da questa sceneggiatura, da questa tara nefasta che ha segnato la storia recente e passata?

Generazioni intere cresciute con il mito di un gol inventato (è ormai storia la manipolazione della moviola sul “caso Turone”); le bandiere già stampate “Roma campione d’Europa” del 1984; il giro di campo del sindaco Signorello prima di Roma-Lecce del 1986; il falso storico di un trofeo a inviti (la coppa delle Fiere) trasformata d'ufficio nel corrispettivo della coppa Uefa; le tante finali perse in casa (Uefa, Coppa Italia, il 26 maggio) segnate sempre da quel piglio da sicuri vincitori della vigilia; i record dei record, spesso inutili o presunti, sfornati alla bisogna per ingrossare un marketing che non vede riposo.

Nel momento topico di uno scontro agonistico – la finale, la partita clou, l’evento storico - la sconfitta non è una possibilità che si dà nel vostro orizzonte, ma si presenta sempre con la faccia della beffa incredula, del tradimento ontologico della “natura” del romanista e della As Roma.

Soltanto lo scherzo del destino, l’imprevista giravolta della Dea bendata, la turbativa dolosa di qualche “potere forte” possono spiegare questi schiaffi alla Storia.

A Torino, le reazioni spropositate di alcuni giocatori in campo, la sviolinata di un Garcia ex uomo fair play (a mimare le provocazioni mitomani di Mourinho), i gestacci in tribuna sembrano il copione di una "pedagogia climatica" che produce sindrome di accerchiamento.

Una vocazione accentratrice e “autoritaria” (nel suo obiettivo fondativo, nel 1927, di schiacciare la pluralità sportiva cittadina: la as Roma doveva essere l’unica squadra della capitale e del regime) che nemmeno l’epica popolare autentica di Testaccio è riuscita a controbilanciare, tramandando di generazione in generazione l’autopercezione collettiva di una superiorità “genetica”, che passa per l’autoassegnazione del titolo supremo di epigoni della “romanità”, dei tifosi più tifosi del mondo, gli antagonisti unilaterali dello strapotere del nord (nonostante la bacheca un po’ sguarnita), gli integerrimi nel calcio malato, i resistenti alle lobby economiche.

In questo modo siete diventati oggetto del marketing diretto o indiretto di chi investe su questa “attitudine”: dalle video cassette del Corriere dello sport su Assuncao, Renato o Tomic alle breaking news sul cane di Totti che salva bambini a Sabaudia, passando per l’esaltazione lisergica di un Zeman ormai controfigura di se stesso (il detentore del record peggiore della storia dei derby, colui che diede il meglio sulla panchina biancoceleste!) fino all’iniziativa di Pallotta di trasformare il simbolo della As Roma 1927 in un sintetico, epigrafico e megalomane “ROMA” e basta.

Immaginate la stessa operazione a Madrid, Parigi o Londra. Immaginate le reazioni di media e tifosi.

Invece, basta scavare un po’ ed escono fuori i fatti di un mondo in cui sono pochi gli eroi senza macchia e paura: 30 anni di “Paparelli a Prima Porta” canticchiati con il sorrisetto sardonico di chi se lo può permettere; 20 anni di puncicate goliardiche finite di recente al centro di una pubblica ammenda in un comunicato della curva sud; da una parte il dito puntato (giustamente) sulle derive fasciste della Nord, dall’altra la sostanziale indifferenza o minimizzazione nei confronti della propria curva, che detiene il record della presenza indisturbata per diversi anni di uno striscione di un gruppo diretta emanazione di un partito politico neo-fascista; una società, e un dirigente in particolare, graziati in piena moggiopoli (quello si, potere vero, ma più striato e differenziale rispetto alle letture di comodo) nonostante prove certe e imbarazzanti; il ruolo oligarchico e pervasivo della Unicredit nel gestire un debito mostruoso, contro prassi, regole e regolamenti; l’investimento decisivo del marchio Sky nella Roma americana; la vicenda speculativa dello stadio di Tor di Valle, che va avanti tra i silenzi imbarazzati di tanti attivisti-tifosi o politici distratti.

L'impressione è che il vero ostacolo al vostro successo sia questa corazza identitaria immaginaria che impedisce di misurarvi con il mondo del calcio per quello che è: un posto allo stesso tempo di M***A e di passione, felicità e corruzione, merito e c**o, dove si vince e si perde certamente per tanti motivi: economici, sportivi e tecnici.

Dove non vige la sospensione del capitalismo, dove la Fiat conte e tanto, ma all’interno di una “classe di potere” plurale composta da filiere bancarie, commerciali, speculative e mediatiche. In cui anche la As Roma, come molte altre società, con il suo pedigree e questo presente, non può vantare alcuna speciale estraneità antisistema.

Dal mio punto di vista, spero che continuerete a sentirvi i tifosi più tifosi dell’universo. Sarebbe una garanzia per la mia parte (e per questa città ;-)).

Ma lo dico a te, amico mio giallorosso che domenica sera mi hai fatto preoccupare (tu che conosci la storia, non quei tifosi occasionali o d'acqua dolce che non sanno nemmeno di cosa parliamo): fattene una ragione, affila le tue armi da guerra (solo giocata) e torna a respirare tra i comuni mortali. Domenica hai perso perché loro hanno giocato meglio. Succede.

"Generazioni intere cresciute con il mito di un gol inventato (è ormai storia la manipolazione della moviola sul “caso Turone”)......"

Nonostante il riferimento a "Moggiopoli" rappresenti una forzatura questo è davvero un GRANDISSIMO pezzo. E pensare che siamo condannati a sorbirci un giorno si e l'altro pure le sistematiche puttanate in chiave antiJuve della quasi totalità dei media......

Modificato da Marmas

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Sli', ma come c**** te va

per me resta valido quanto scriveva l'ottimissimo (appropo', ma che fine ha fatto?) Drake: "Pensare di poter parlare di calcio con un romanista è come credere che si possa dialogare con un cane mettendosi ad abbaiare."

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Io ci metterei pure TOTTI E' LA QUINTESSENZA DELL'ANTISPORTIVITA' e GARCIA ME STA SUR c**** (questo perché per me il solo vederlo è come la sabbia nelle mutande), ma forse sono troppo estremista.

ahahahahaha

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Dato che non ho nulla da fare, ho controllato che negli ultimi 6 campionati nei 12 incontri tra Juve e *****e sono stati assegnati 7 rigori, di cui 4 alla roma e 3 alla Juve di cui (tra l'altro) nessuno decisivo: quello del 3-0 dell'anno scorso, quello del 2-0 nel 4-1 del 2012/13 oltre ad uno (fallito) nel 2011/12 da Pirlo sul 2-0 nel 2010/11 (risultato finale 4-0).

Questo excursus mi ha fatto tornare alla mente che in questi ultimi anni se so presi delle sveje niente male dalla Juve... te credo che rosicano 2.gif

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Bene.

Adesso però servirebbe un magistrato con la "M" maiuscola ma così maiuscola da far passare per sempre ad UgoTrani, e a quelli come lui, la voglia di usare la penna come un'arma.......

Voglia il cielo che Rocchi ed i suoi famigliari non vengano disturbati in alcun modo nella vita di tutti i giorni per queste intrusioni giornalistiche

Io non ce la faccio a chiamare "giornalisti" certi delinquenti che utilizzano la loro professione per disinformare, manipolare la realtà, istigare alla violenza, e che lo fanno in genere in "branco" come fossero una banda di criminali di periferia.......

Prima, confesso che ci stavo anche maalox.

Adesso basta seguire qualche forum per sbollire i cattivi spiriti.

Gli infami scribacchini?

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Tenendo conto che purtroppo sarà molto probabilmente un campionato "a due"... temevo un appagamento rubentino... beh... secondo me con sta cagnara le *****e gli hanno creato lo stimolo.

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7623 messaggi

Voglia il cielo che Rocchi ed i suoi famigliari non vengano disturbati in alcun modo nella vita di tutti i giorni per queste intrusioni giornalistiche

E ci mancherebbe.

E credo se lo augurino anche Trani e Currò........

Gli infami scribacchini?

Guarda che non scherzo mica quando dico che molti di questi giornalai dovrebbero andare a popolare le patrie galere.....

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Brutto presentarsi impomatati,profumati e sbarbati convinti di trombare e tornare a casa sciancati cor varco violato.
Manco a dire che siano inesperti.
Niente.
Tutte le volte.

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11163 messaggi

qua si arriva presto ai livelli di Juve - Milan, con la giuria di ballando con le stelle in porta :haha::haha::haha:

Fiero di aver preso parte e contribuito fattivamente a quel topic.

:sisi:

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3481 messaggi

Fiero di aver preso parte e contribuito fattivamente a quel topic.

:sisi:

e ancora non ti hanno nominato Gran.Cav.On.Fig.diPut.Ing.Dott. del Forum... a me pare un complotto coi controfiocchi

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Come disse qualcuno: A me ma fatt arrizzà o cazz!

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10391374_770561739671648_617993219108514

screenshotta sta ceppa de c****!

Ma il ct del top top club approva o Marchisio e Chiellini dovranno scusarsi anche per questo? mh

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Non avevo mai visitato siti di altre tifoserie; ieri sono andato su quello dei laziali......restandoci più di un'ora...non riuscivo a staccare...ridevo a crepapelle!

Modificato da baroneconbrio

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Joined: 07-Apr-2009
4594 messaggi

Ma il ct del top top club approva o Marchisio e Chiellini dovranno scusarsi anche per questo? mh

Anche Licht deve scusarsi; pure lui è un membro del Club Italia: garantisce Oriali :sisi::sisi:

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Joined: 20-Oct-2006
2045 messaggi

1236455_613998535376333_8329711855617494

:haha:

:261::261::261:

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