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Tiger Jack

Nuovo Stadio Roma: Investimento da un Mijardo de euri. Più nartro mezzo e quarche piotta, poi se vede

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Regione Lazio che con il suo decreto ha letteralmente consegnato a compagnie straniere l'intero comparto privato della sanità regionale. Fra rimborsi risparmiati e "incentivi" forniti dalle suddette compagnie...faccio la somma...ci siamo no? Si lo so, è un longshot, e forse non c'è un nesso diretto, ma non è che lo stadio della riomma lo pagnao anche quei 3 - 4000 che finiscono per strada?

.asd

poveri noi

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Si mi era sfuggita questa info... Come dici tu non è una bella notizia...

 

"Non è una bella notizia..."

 

 

Sempre pacato e politicamente corretto, anche di fronte all'evidenza di una organizzazione politico-affaristica (leggi organizzazione "criminale") che cerca in tutti i modi di far passare come opera di interesse pubblico una megaspeculazione edilizia  a parziale carico dei contribuenti in cui la voce "stadio" rappresenta appena il 14% dell'intera operazione.

Per fortuna di Roma e dei romani per il "sindaco marziano" è cominciato il conto alla rovescia anche se lui probabilmente non lo sa perchè troppo impeganto nella spola Roma-Boston...

 

Una domanda, se me lo consenti:

 

da 1 a 10 quanto siete disposti, come tifosi, a farvi strumentalizzare in questa vicenda? Ovvero quanto, sempre da 1 a 10, il vostro senso civico di cittadini è disposto a lasciare il passo alla vostra faziosità di tifosi? Dai tuoi commenti mi pare di capire che la risposta in entrambi i casi sia 10

Modificato da Marmas

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Regione Lazio che con il suo decreto ha letteralmente consegnato a compagnie straniere l'intero comparto privato della sanità regionale. Fra rimborsi risparmiati e "incentivi" forniti dalle suddette compagnie...faccio la somma...ci siamo no? Si lo so, è un longshot, e forse non c'è un nesso diretto, ma non è che lo stadio della riomma lo pagnao anche quei 3 - 4000 che finiscono per strada?

 

 

Altro che se potrebbe esserci un nesso diretto, così come ci sarebbero infiniti modi per caricare in maniera occulta sulle spalle dei contribuenti (se c'è volontà politica in questo senso)  i costi di una operazione iimpopolare.

 

Forse potremo saperne un pò di più se e quando verranno presentati i progetti definitivi in Regione.

Modificato da Marmas

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Dal sito del "Comitato di Quartiere Torrino-Decima":  

 

 

Stadio della Roma: delibera approvata, persistono le preoccupazioni

 

 

Il 22 dicembre, a larga maggioranza ma con una trasversalità di voti contrari, il Consiglio Comunale ha approvato la Delibera di Giunta con la quale viene riconosciuto come di “pubblico interesse” il progetto riconducibile allo Stadio della Roma.

E’ solo il primo passo, in quanto quello approvato è solamente il via libera alla “fattibilità” del progetto stesso, la cui realizzazione richiede – dopo la presentazione del progetto definitivo che accolga gli emendamenti e i vincoli evidenziati nella delibera – un iter presso la Regione della durata massima di 180 giorni, con una nuova conferenza dei servizi e, questa volta, il coinvolgimento dei cittadini attraverso associazioni e comitati rappresentativi.

 

E’ in questa seconda fase, come confermatoci dall’Assessore Caudo cui avevamo contestato di non essere stati in precedenza convocati, che verremo interpellati.

 

Pur con le nodifiche introdotte e i più puntuali vincoli imposti alla società e al costruttore, rimangono numerose e tutt’altro che marginali le nostre perplessità e preoccupazioni.

 

Come noto, a differenza di altri, abbiamo sempre mantenuto una posizione critica ma non pregiudiziale, scevri da ogni assunto ideologico e da questioni dirimibili dalla magistratura o tra privati, ferma la non incidenza sui conti pubblici.

Ma, come detto, le perplessità e preoccupazioni persistono per intero e le riserve potranno essere sciolte solo una volta che si sia discusso sulle soluzioni definitive e si sia valutata l’entità degli eventuali vantaggi e quella dei più che certi disagi.

 
In particolare le principali di esse (espresse sinteticamente) si incentrano sui seguenti punti:
 
1) Edificazione del business park con grattacieli di 200 (o poco meno) metri su un’area alluvionale, ricca di falde acquifere, la stessa che interessa Decima e una parte del Torrino Nord, con possibili gravi conseguenze su detto quartiere.
 
2) la sistemazione ipotizzata per la Ostiense/Via del mare che, al di là della situazione che si creerà al completamento, renderà impercorribili per moltissimi mesi le due arterie già normalmente al collasso. ma che avrà effetti a catena anche sulla viabilità alternativa (Colombo, Pontina, vie interne Torrino e Mezzocammino, Roma-Fiumicino)
 
3) l’assoluta conseguente necessità che PRIORITARIAMENTE si trasformi in linea metropolitana, con frequenze adeguate, l’attuale Roma Lido, abbandonando l’idea folle di un tronchetto aggiuntivo della metro B.
 
4) a stadio e centro direzionale operanti, i forti impatti sul nostro territorio, anche in termini di sicurezza.
 
5) infine, i timori tutt’altro he infondati circa i controlli su tempistiche e qualità dei lavori di interesse pubblico.
 
Non è tutto, ma come detto, sono i punti più delicati. Ai quali va aggiunta la nostra vivissima preoccupazione per un secondo progetto, solo temporaneamente messo in stand-by: quello di Casal Grottoni il cui effetto combinato con l’impatto dello stadio ci renderebbe la vita impossibile.
 
(30.12.2014)
 
 
 
 
 
---------------------------------------------------
 
 
Il punto 3 rappresenta l'emendamento alla delibera i cui costi (per un importo di oltre 260 milioni)  dovrebbero essere a carico della Regione e cioè dei contribuenti di Roma e del Lazio.
Modificato da Marmas

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Joined: 08-Oct-2014
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"Non è una bella notizia..."

Sempre pacato e politicamente corretto, anche di fronte all'evidenza di una organizzazione politico-affaristica (leggi organizzazione "criminale") che cerca in tutti i modi di far passare come opera di interesse pubblico una megaspeculazione edilizia a parziale carico dei contribuenti in cui la voce "stadio" rappresenta appena il 14% dell'intera operazione.

Per fortuna di Roma e dei romani per il "sindaco marziano" è cominciato il conto alla rovescia anche se lui probabilmente non lo sa perchè troppo impeganto nella spola Roma-Boston...

Una domanda, se me lo consenti:

da 1 a 10 quanto siete disposti, come tifosi, a farvi strumentalizzare in questa vicenda? Ovvero quanto, sempre da 1 a 10, il vostro senso civico di cittadini è disposto a lasciare il passo alla vostra faziosità di tifosi? Dai tuoi commenti mi pare di capire che la risposta in entrambi i casi sia 10

Vai tranquillo.. Le domande non sono mai indiscrete, le risposte possono esserlo

:-)

Io voglio uno stadio dove la Roma possa giocare (nota bene non ho detto di proprietà ,anche se di proprietà sarebbe il massimo), uno stadio che incuta timore agli avversari appena mettono piede in campo.. Il tutto dando lavoro a tante persone.

Il calcio non mi dà da mangiare

.. pertanto se il progetto alla fine prevederá un danno ai cittadini italiani bé allora voto 1 al progetto.

Ma quale sarà la entità del danno? I funzioni preposti al voto sono stati corrotti? Chi spinge per il no ha interessi personali dietro questa vicenda?

Questi sono i miei dubbi .

Sono stato a casa di amici a Torrino.. Quartiere vicino tor di Valle.. I miei amici erano contrari per il traffico che inevitabilmente creera l opera...

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Tu secondo me vivi a Torrino... :-)

Sei il capo quartiere contro lo stadio

:-)

Modificato da cominciate ad abituarvi

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Vai tranquillo.. Le domande non sono mai indiscrete, le risposte possono esserlo

:-)

Io voglio uno stadio dove la Roma possa giocare (nota bene non ho detto di proprietà ,anche se di proprietà sarebbe il massimo), uno stadio che incuta timore agli avversari appena mettono piede in campo.. Il tutto dando lavoro a tante persone.

Il calcio non mi dà da mangiare

.. pertanto se il progetto alla fine prevederá un danno ai cittadini italiani bé allora voto 1 al progetto.

Ma quale sarà la entità del danno? I funzioni preposti al voto sono stati corrotti? Chi spinge per il no ha interessi personali dietro questa vicenda?

Questi sono i miei dubbi .

Sono stato a casa di amici a Torrino.. Quartiere vicino tor di Valle.. I miei amici erano contrari per il traffico che inevitabilmente creera l opera...

 

 

Quindi...mi sembra di capire che la risposta alla mia domanda è  (cvd) 10 .asd

 

 

Dispiace perchè stiamo parlando di un "progetto" che se fosse stato nell'agenda della coppia Buzzi-Carminati sarebbe stato preso ad emblema di "Mafia Capitale".

Modificato da Marmas

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Tu secondo me vivi a Torrino... :-)

Sei il capo quartiere contro lo stadio

:-)

 

 

Sei completamente fuori zona...  .asd

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Nuovo stadio, torri dell’Eur, Vele. Caudo: ''Aspettiamo i progetti, si parte''

 

(CORSERA) - Stadio della Roma. L’assessore alla Rigenerazione urbana, Giovanni Caudo, va a tutto campo sui progetti di medio e lungo termine per la capitale. A partire dal nuovo «tempio» dei tifosi giallorossi: «Noi abbiamo cercato di farlo diventare una cosa utile e importante. Abbiamo chiuso questa prima fase con il passaggio in Assemblea, che ha manifestato il pubblico interesse sulla proposta. Adesso possono succedere diverse cose. La più probabile è che i proponenti ci presentino i progetti definitivi e quindi si aprirebbe la seconda fase di competenza regionale. Oppure che le condizioni che abbiamo posto sono talmente costrittive che il proponente privato decide di non procedere, ma quest’ultima mi sembra più difficile». Caudo, intervenuto a Radio Città Futura, ha aggiunto: «Per fare l’operazione, stadio e opere connesse, ci vogliono 30 mesi. Dipende da quando ci consegneranno i progetti».

 

(10.01.2015)

 

 

 

 

 

 

Deve essergli arrivata una telefonata da Boston dove il sindaco-marziano è ancora in vacanza .

 

 

 

Si parte, si parte... mh

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non vorrei dire sempre le stesse cose,ma come può la giunta della capitale di uno stato "evoluto"(messo tra virgolette temendo le inevitabile battute) approvare un progetto di tale consistenza senza avere in mano i progetti definitivi?cioè ma stiamo scherzando?????

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Economia & Lobby
Nuovo stadio della Roma: perché lo pagheremo anche noi PBerdini-thumb.jpgPaolo Berdini Urbanista, docente e scrittore

La vicenda della costruzione dello stadio della Roma calcio ha concluso il suo primo tempo, per restare nell’ambito calcistico, con la decisione presa dal Consiglio comunale di Roma di attribuire al progetto che prevede la realizzazione 1 milione e duecentomila metri cubi di cemento (Antonio Cederna avrebbe detto ’12 hotel Hilton di Monte Mario’) il “riconoscimento dell’interesse pubblico”. E’ stata una scelta adottata a maggioranza contro la efficace opposizione dei consiglieri del Movimento 5Stelle: una scelta democratica, dunque. Converrà attrezzarsi per il secondo tempo della partita in cui, finita l’ubriacatura ideologica della “grande opera”, si dovrà tornare con i piedi per terra e ragionare sul complessivo assetto della città e sulle caratteristiche del progetto.

Dal punto di vista del generale assetto della città, occorre ribadire che la scelta del sito di Tor di Valle è frutto esclusivo e ostinato del promotore: la società calcio Roma. La legge sugli stadi approvata dal Parlamento consente di costruire i propri stadi e come tale deve essere rispettata. Ma non obbliga le amministrazioni pubbliche ad essere supine rispetto ai voleri della proprietà fondiaria. Nessuna legge vietava che il sindaco Marino imponesse di costruire lo stadio in un altro quadrante della città, dove gli oneri di urbanizzazione dovuti per legge e i maggiori oneri dovuti alla contrattazione urbanistica, avrebbero prodotto un beneficio più ampio per l’intera popolazione romana. Né vale a titolo giustificativo la motivazione che non è previsto che sia il Comune a scegliere il luogo ma può solo esprimersi sul pubblico interesse della proposta del privato. In questo modo si spiana la strada alla disegno di legge del ministro Maurizio Lupi che si basa proprio sulla subordinazione delle amministrazioni pubbliche rispetto alla proprietà fondiaria. E non è certo questo il mandato ricevuto da Marino dai suoi elettori.

Ma pur di giustificare l’interesse pubblico dell’operazione, il sindaco Marino ha elencato i benefici che verranno alla città: il prolungamento fino all’area dello Stadio di una linea metropolitana; la costruzione di un nuovo ponte sul Tevere e la creazione di un parco di 34 ettari. E’ evidente che identiche opere avrebbero potuto portare un grande beneficio per qualsiasi altro quadrante delle città dove vivono centinaia di migliaia di romani e dove non esistono metropolitane e parchi. Perché, dunque, non si è scelto un altro quadrante? La risposta è che è stata accettata senza fiatare l’indicazione di Cushman e Wakefield, società immobiliare di caratura internazionale, che fu incaricata dalla Roma di trovare l’area per il nuovo stadio, come aveva denunciato il 20 aprile 2012 Gianni Dragoni sulle pagine del Sole 24 Ore. Insomma, il futuro della capitale d’Italia sta nelle mani di una grande società immobiliare controllata dalla finanziaria Exor (famiglia Agnelli) e di un esponente della finanza internazionale come James Pallotta.

Il sindaco Marino si vanta di essere è il più strenuo avversario dei poteri forti, ma purtroppo per lui e per la città, si è messo in ginocchio – indimenticabile a riguardo il suo viaggio presso gli uffici di Pallotta a New York nell’agosto 2014 – di fronte alle lobby. Non è una novità. Marino ha già delegato alla Cassa depositi e prestiti, come noto “potere debolissimo”, la trasformazione della preziosa area del Flaminio (ne parleremo nel prossimo post) e ha brindato insieme a Malagò, altro eterno volto dei poteri forti, per la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Con buona pace del sindaco, la sua amministrazione è il paradiso dei poteri forti.

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Del resto, pur di mettere in ombra questo vulnus imperdonabile, si continua a sostenere “che l’amministrazione comunale non farà alcun investimento economico”. Credono ancora di prendere in giro i romani: le opere giudicate di interesse pubblico saranno realizzate attraverso l’esborso di denaro pubblico noto (gli oneri di urbanizzazione previsti dalla legge) e da altro denaro di proprietà pubblica derivante dai maggiori introiti dovuti agli aumenti di volumetria concessi. Si spenderanno dunque per opere utili solo e soltanto alla Roma calcio preziosi soldi pubblici.

E veniamo al merito del progetto per cercare di smontare il cumulo di bugie che sono state maldestramente costruite a difesa dello scempio. Ciò che dispiace dal punto di vista generale è che alla difesa della mura del Campidoglio siano stati arruolati anche associazioni che dicono di battersi per gli interessi della città, come ad esempio Carteinregola, ma ognuno sceglie la sua strada. Si afferma che non è vero che l’area sia in un deserto urbano ma “sta a ridosso del popoloso quartiere Eur-Torrino”. Questo quartiere si trova in realtà a cento metri di dislivello dall’area ed è da essa diviso da una invalicabile barriera morfologica costituita da una ferrovia e da due strade carrabili ad alta percorrenza. L’area scelta è un deserto urbano, punto e basta.

Si afferma poi che non è vero che vengano regalati 350 mila metri quadrati di cemento perché nell’area esistono altre volumetrie e il piano vigente prevede di realizzare 112 mila metri quadrati. Addirittura si afferma che “se si avvalesse del ‘Piano Casa’ potrebbe ulteriormente aumentarle e trasformare l’Ippodromo in appartamenti”. Ma quando mai! L’area è destinata a verde e attrezzature sportive: quelle volumetrie potevano essere realizzate per attività sportive, non per le più lucrose attività commerciali o per uffici. Riguardo al Piano casa è appena il caso di ribadire che non è applicabile alle zone di verde e attrezzature sportive. Pallotta riceve un gran regalo economico.

Terzo argomento, il più grave sotto il profilo della legalità, riguarda la questione sollevata da molti articoli di stampa che la società proponente non fosse titolare delle aree su cui si dovrà realizzare il progetto. Su questo punto Carteinregola afferma addirittura che “E’ un problema del privato, non del Comune. Se il privato non potrà più mantenere la proposta avanzata, automaticamente decadrà”. Decine di anni di rapporti tra pubblico e privato sepolti con disinvoltura: è noto infatti che amministrazioni pubbliche devono obbligatoriamente verificare la titolarietà della proprietà immobiliare del proponente. Altrimenti sarebbe il far west.

Occorre dunque iniziare a pensare collettivamente con la partecipazione delle associazioni che hanno a cuore il destino di Roma ad una differente localizzazione in modo da ottenere che gli interessi riconosciuti dalla legge alla società Roma calcio si sommino a quelli di centinaia di migliaia di romani che sono ancora privi di moderne linee di trasporto pubblico: con le centinaia di milioni sperperati per la felicità di Pallotta si possono costruire almeno due linee tramviarie che –oltre allo stadio- potrebbero portare sollievo ad una città in gravi difficoltà. E’ un’occasione irripetibile e la città sommersa dal fango della corruzione svelata dall’inchiesta Mafia Capitale, non può permettersi di delegare il suo futuro agli eterni poteri forti che l’hanno portata al fallimento che tocchiamo tutti i giorni con mano in termini di degrado e del quotidiano aumento delle tariffe e della cancellazione del welfare urbano ad iniziare dal trasporto pubblico.

 

 

fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/13/nuovo-stadio-della-roma-perche-lo-pagheremo-anche-noi/1335580/

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Allora?

So arrivati i progetti definitivi? mh

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Allora?

So arrivati i progetti definitivi? mh

 

il giovane federico si sta facendo il kulo giorno e notte per fare i disegni con l'autocad

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SU Listicket trovo i biglietti vero?

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:261: :261: :261:

ma nel museo che mìnchia ci mettono?! :haha:

Totti da regazzino,

er seffi de totti,

totti che tocca e tette,

a foto de tutti co totti,

o sputo de totti,

er primo cucchiaino de totti,

er cucchiaio de totti alla casa de riposo villa arzilla,

Totti er sistema,

a foto de totti e rosicazia che se festeggiano a vicenda...

Hai voglia a cimeli ... :sisi:

  • Like 1

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Totti da regazzino,

er seffi de totti,

totti che tocca e tette,

a foto de tutti co totti,

o sputo de totti,

er primo cucchiaino de totti,

er cucchiaio de totti alla casa de riposo villa arzilla,

Totti er sistema,

a foto de totti e rosicazia che se festeggiano a vicenda...

Hai voglia a cimeli ... :sisi:

:261:  :261:  :261:

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Marino: “Il nuovo stadio è un nostro impegno”

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, è tornato a parlare del nuovo stadio dei giallorossi. Lo ha fatto ieri durante una conferenza stampa. Queste le parole del primo cittadino della Capitale: “Nella mia visita dal Papa ho ribadito ai suoi assistenti laici che lo stadio della Roma è un impegno importante per la mia amministrazione. Così come è importante costruire, in questo momento, per tutta la città di Roma”.

Ancora una volta, dunque, Marino si espone in maniera evidente per la realizzazione del nuovo impianto. Nello scorso mese di dicembre, ricordiamo, l’Assemblea Capitolinaha dato il via libera sull’interesse pubblicodell’opera. A questo punto, perché la costruzione del nuovo stadio inizi a concretizzarsi, la Roma dovrà presentare ilprogetto definitivo, comprensivo degli accorgimenti richiesti dal Consiglio Comunale.

Da quel momento l’ultima parola spetterà alla Regione Lazio. L’organo presieduto da Nicola Zingaretti, infatti, dovrà indire una conferenza dei servizi (di durata massima 180 giorni) per dare il definitivo via libera. Nel caso in cui tutto dovesse andare secondo i piani, non è da escludere che la prima pietra del nuovo stadio della Roma possa essere posata già in questo 2015. E’ questo l’auspicio della società giallorossa, della Giunta comunale e di tutti i tifosi.

romanet.it 23.01.2015

 

ci siamo...questa volta si parte per davvero, er sindaco lo ha promesso pure ar Papa :sisi:

Modificato da Tiger Jack

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Marino: “Il nuovo stadio è un nostro impegno”

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, è tornato a parlare del nuovo stadio dei giallorossi. Lo ha fatto ieri durante una conferenza stampa. Queste le parole del primo cittadino della Capitale: “Nella mia visita dal Papa ho ribadito ai suoi assistenti laici che lo stadio della Roma è un impegno importante per la mia amministrazione. Così come è importante costruire, in questo momento, per tutta la città di Roma”.

Ancora una volta, dunque, Marino si espone in maniera evidente per la realizzazione del nuovo impianto. Nello scorso mese di dicembre, ricordiamo, l’Assemblea Capitolinaha dato il via libera sull’interesse pubblicodell’opera. A questo punto, perché la costruzione del nuovo stadio inizi a concretizzarsi, la Roma dovrà presentare ilprogetto definitivo, comprensivo degli accorgimenti richiesti dal Consiglio Comunale.

Da quel momento l’ultima parola spetterà alla Regione Lazio. L’organo presieduto da Nicola Zingaretti, infatti, dovrà indire una conferenza dei servizi (di durata massima 180 giorni) per dare il definitivo via libera. Nel caso in cui tutto dovesse andare secondo i piani, non è da escludere che la prima pietra del nuovo stadio della Roma possa essere posata già in questo 2015. E’ questo l’auspicio della società giallorossa, della Giunta comunale e di tutti i tifosi.

romanet.it 23.01.2015

 

ci siamo...questa volta si parte per davvero, er sindaco lo ha promesso pure ar Papa :sisi:

 

Il messaggio urbi et orbi di Ignazio proseguiva: «In ogni caso è importante per Roma costruire. Per questo motivo penso che sarebbe importante costruire anche uno stadio privato della Lazio, se ci sarà l’intenzione di imprenditori e soprattutto della società».

Adesso comincerà a prendere per il c**o i laziali.

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oh se lo promette marino... conosco gente romanista che in questo momento si sta facendo venire l'orchite a forza di grattarsi. Marino è fantozzi fatto sindaco .asd

 

e io che pensavo che lo stadio de rioma fosse una cosa seria sefz

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SU Listicket trovo i biglietti vero?

Non credo, saranno esauriti

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E poi ti metti lì a pensare, a immaginare uno stadio e una cornice ideale per questo Fiorentina-Roma. Ecco, niente sarebbe più azzeccato del Colosseo, quello vero. Non quello che James Pallotta e il suo fidato architetto Dan Meis stanno provando a ricostruire a Tor di Valle: chissà se e quando ci riusciranno, l’attesa sarebbe troppa e comunque rappresenterebbe sempre una riproduzione. Perché accontentarsi? Perché non puntare al Colosseo reale, the original, in fondo il migliore dei campi neutri che si possa avere a disposizione. Simbolo di Roma, simbolo del mondo. Simbolo col restauro finanziato per 25 milioni di euro — più o meno un intero Cuadrado — da Diego Della Valle, patron della Fiorentina, che ha fatto l’americano e qui in Italia per poco non lo bloccano a colpi di ricorsi di Codacons e affini. Che quando James Pallotta l’ha letto, sicuro gli sarà scoppiata una risata amara. Lui che solo per ottenere la pubblica utilità al suo, di Colosseo, ha dovuto ingraziarsi i santi di mezzo mondo e di un Comune tutto.

 

Davide Stoppini scherza (?) sulla rosea.

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Avanti c'è posto... sefz

 

 

Parnasi cerca partner per lo stadio

27.01.2015

MILANO FINANZA (A. MONTANARI) – Lo stadio della Roma deve ancora essere costruito, ma c’è chi pensa già al futuro e in particolare alla gestione del nuovo impianto della squadra di calcio giallorossa quotata a Piazza Affari. Il gruppoParsitalia-Eurnova, che fa capo all’immobiliarista Luca Parnasi (al momento proprietario unico dei terreni di Tor di Valle dove sorgerà l’impianto sportivo e promoter del progetto), sta valutando l’opportunità di individuare nuovi partner per sfruttare al massimo la gestione della gran parte delle future attività commerciali e del cosiddetto business park che circonderà lo stadio romano. Nei piani del costruttore, secondo quanto appreso da fonti finanziarie da MF-Milano Finanza, c’è l’apertura del capitale della società che avrà la gestione di queste attività a investitori istituzionali od operatori del settore real estate italiani e stranieri. Questo perché, una volta ottenuto l’ultimo via libera da parte della Regione Lazio, la newco che oggi ha in capo l’intero progetto verrà spacchettata in due.

Il primo veicolo societario, quello che svilupperà l’iniziativa relativa all’impianto sportivo, finirà sotto il controllo della galassia di società di James Pallotta, proprietario della Roma. L’imprenditore statunitense a sua volta cercherà alleati, a partire dal colosso alberghiero Starwood e forse dal vettore aereoEtihad, primo socio di Alitalia. Contestualmente alle società che fanno riferimento a Parnasi resterà in portafoglio tutto il comparto business nei dintorni dell’impianto sportivo ovvero il centro direzionale in cui potrebbe trovare posto la nuova sede unica romana di Unicredit (uno degli istituti che sostengono i progetti di sviluppo del costruttore della Capitale), il mall e altre strutture adiacenti. I sondaggi con alcune delle principali sgr immobiliari italiane sarebbero già partiti, anche se il progetto, che complessivamente vale1,8 miliardi, è ancora tutto da definire. Anche perché adesso c’è da stabilire il percorso relativo alla fase attuativa della realizzazione dell’intero intervento urbanistico. In ParsitaliaEurnova al momento i tecnici stanno lavorando allastesura del progetto tecnico definitivo, che potrebbe essere pronto per fine febbraio, da presentare poi in Regione. L’ente locale presieduto da Nicola Zingaretti dovrà convocare la conferenza di servizi entro sei mesi dalla presentazione del progetto. Poi, una volta arrivata l’autorizzazione, si dovrà attendere la licenza di costruzione vera e propria dello stadio. Nelle intenzioni di Pallotta e Parnasi il cantiere dovrebbe durare 22 mesi. Quasi due anni di tempo durante i quali il costruttore dovrà aprire il capitale a nuovi soci.

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Avanti c'è posto... sefz

 

 

Parnasi cerca partner per lo stadio

27.01.2015

MILANO FINANZA (A. MONTANARI) – Lo stadio della Roma deve ancora essere costruito, ma c’è chi pensa già al futuro e in particolare alla gestione del nuovo impianto della squadra di calcio giallorossa quotata a Piazza Affari. Il gruppoParsitalia-Eurnova, che fa capo all’immobiliarista Luca Parnasi (al momento proprietario unico dei terreni di Tor di Valle dove sorgerà l’impianto sportivo e promoter del progetto), sta valutando l’opportunità di individuare nuovi partner per sfruttare al massimo la gestione della gran parte delle future attività commerciali e del cosiddetto business park che circonderà lo stadio romano. Nei piani del costruttore, secondo quanto appreso da fonti finanziarie da MF-Milano Finanza, c’è l’apertura del capitale della società che avrà la gestione di queste attività a investitori istituzionali od operatori del settore real estate italiani e stranieri. Questo perché, una volta ottenuto l’ultimo via libera da parte della Regione Lazio, la newco che oggi ha in capo l’intero progetto verrà spacchettata in due.

Il primo veicolo societario, quello che svilupperà l’iniziativa relativa all’impianto sportivo, finirà sotto il controllo della galassia di società di James Pallotta, proprietario della Roma. L’imprenditore statunitense a sua volta cercherà alleati, a partire dal colosso alberghiero Starwood e forse dal vettore aereoEtihad, primo socio di Alitalia. Contestualmente alle società che fanno riferimento a Parnasi resterà in portafoglio tutto il comparto business nei dintorni dell’impianto sportivo ovvero il centro direzionale in cui potrebbe trovare posto la nuova sede unica romana di Unicredit (uno degli istituti che sostengono i progetti di sviluppo del costruttore della Capitale), il mall e altre strutture adiacenti. I sondaggi con alcune delle principali sgr immobiliari italiane sarebbero già partiti, anche se il progetto, che complessivamente vale1,8 miliardi, è ancora tutto da definire. Anche perché adesso c’è da stabilire il percorso relativo alla fase attuativa della realizzazione dell’intero intervento urbanistico. In ParsitaliaEurnova al momento i tecnici stanno lavorando allastesura del progetto tecnico definitivo, che potrebbe essere pronto per fine febbraio, da presentare poi in Regione. L’ente locale presieduto da Nicola Zingaretti dovrà convocare la conferenza di servizi entro sei mesi dalla presentazione del progetto. Poi, una volta arrivata l’autorizzazione, si dovrà attendere la licenza di costruzione vera e propria dello stadio. Nelle intenzioni di Pallotta e Parnasi il cantiere dovrebbe durare 22 mesi. Quasi due anni di tempo durante i quali il costruttore dovrà aprire il capitale a nuovi soci.

 

Non c'è speculazione, no: dividono anche i rami d'azienda per farlo capire meglio ai negazionisti.

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Non c'è speculazione, no: dividono anche i rami d'azienda per farlo capire meglio ai negazionisti.

L'Assemblea capitolina ha stabilito invece che c'è l'interesse pubblico :haha:

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