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Tiger Jack

Nuovo Stadio Roma: Investimento da un Mijardo de euri. Più nartro mezzo e quarche piotta, poi se vede

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insomma non sono d'accordo.

 

inter e milan si sono autodistrutte da sole altrimenti, con una gestione normale, sarebbero sempre davanti alla roma che si sognerebbe la champions.

 

la roma è rimasta in A per merito dei politici e degli intrallazzi con le banche.

 

Giusto ma quello che dici tu è successo dopo, il suicidio sportivo delle milanesi è roba piuttosto recente, che poi ci sia da sempre una task force sommersa composta da personaggi "importanti" che hanno tenuto la Roma la dove non doveva essere è storia vecchia.

Se oggi al posto del Parma ci fosse la Roma, avremmo in prima linea per salvare i peperoni un'imbarazzante pletora di personaggi che cercherebbero di convincere il mondo intero che l'AS Roma è un patrimonio dell'umanità.

Invece del Parma non frega una ceppa a nessuno.

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Giusto ma quello che dici tu è successo dopo, il suicidio sportivo delle milanesi è roba piuttosto recente, che poi ci sia da sempre una task force sommersa composta da personaggi "importanti" che hanno tenuto la Roma la dove non doveva essere è storia vecchia.

Se oggi al posto del Parma ci fosse la Roma, avremmo in prima linea per salvare i peperoni un'imbarazzante pletora di personaggi che cercherebbero di convincere il mondo intero che l'AS Roma è un patrimonio dell'umanità.

Invece del Parma non frega una ceppa a nessuno.

 

Oggi del Parma non frega niente a nessuno.

Qualche anno fa pure i ducali furono salvati in maniera indegna e soprattutto inutile visto che i problemi si sono trascinati lentamente fino a questo sfacelo.

Tuttora vengono riconosciuti normalmente puliti i trofei conquistati da quella squadra pompata a dismisura dall'ego criminale di Tanzi e senza remore da parte della stampa sportiva (forse, anzi sicuramente perché fu l'antagonista principale di una Juve mostruosa, altrimenti insuperabile)

 

Dell'ASRoma se ne riparlerà in questi termini quando i debiti con Goldman Sachs avranno raggiunto un nuovo apice planetario.

Modificato da Ghost Dog

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La Roma e il «giallo» dello stadio

Parnasi al lavoro su progetti definitivi «light» senza le opere private.

Il Comune invece vuole il piano completo prima di andare in Regione

di FERNANDO MARIA MAGLIARO & ERIKA MENGHI (IL TEMPO 12-02-2015)

Sullo stadio della Roma a Tor di Valle si va avanti adagio, molto adagio. E con il giallo dei progetti definitivi.

Dopo che, a ridosso di Natale, il Consiglio comunale aveva dato il via libera alla prima fase, quella dell’interesse pubblico all’opera, i progettisti del Gruppo Parnasi - secondo quanto si apprende - si sono riuniti al termine delle festività natalizie e hanno iniziato a lavorare sui progetti definitivi. L’iter, infatti, prevede che i proponenti, quindi il Gruppo Parnasi come «partner tecnico», debbano presentare i progetti definitivi delle opere al Comune che, dopo un primo esame superficiale per verificare se essi rispondono alle prescrizioni contenute nella delibera di pubblico interesse, li depositerà in Regione. Avvenuto il deposito alla Pisana scatteranno i famosi sei mesi entro i quali dalla Regione dovrà essere convocata la Conferenza di Servizi decisoria per dare il via libera definitivo al progetto.

Da giorni, poi, si vocifera sulla possibilità che già per fine marzo il Gruppo Parnasi «chiuda» i definitivi. Ma, su questo punto, si apre un piccolo giallo: secondo alcuni dei progettisti del Gruppo, i definitivi che, secondo loro, dovrebbero essere depositati sarebbero solo quelli delle opere pubbliche (i ponti, le strade, i raccordi, la metropolitana e via dicendo) più quelli dello stadio vero e proprio. A loro giudizio, questo sarebbe dovuto al fatto che le altre opere (sostanzialmente il business park) non rientrerebbero nel più ampio concetto di «pubblico» ma sarebbero da considerare «private». In realtà, dal Campidoglio, lo stesso assessore all’Urbanistica, Caudo, è stato chiaro: i progetti che il Comune si aspetta dovranno essere i definitivi di ognuna delle opere che compongono l’intervento, quindi, sia i ponti o la metropolitana, che anche tutto il resto. E se per quelle opere considerate «di interesse pubblico» i definitivi dovranno scendere al massimo livello di dettaglio (in sostanza un progetto esecutivo), per quelle private, invece, i dettagli potranno anche arrivare in un secondo momento (la convenzione urbanistica avrà durata decennale) ma gli elaborati progettuali definitivi dovranno comunque essere presentati e, quindi, vagliati dai tecnici comunali e regionali.

Ieri, l’architetto Dan Meis ha raccontato i dettagli del progetto all’Università Americana di Roma: «Ho preso spunto dai giocattoli giapponesi per fare stadi convertibili: a Seattle piove molto, perciò il tetto scorre e si apre. L’idea era combinare qualcosa del genere con la Saitama Arena. La Curva Sud sarà il piatto forte, il Tevere può essere sfruttato per i collegamenti. Vogliamo fare un impianto di livello mondiale». Poi ha assicurato: «Non avevo mai lavorato per un progetto di questa portata, ma sono fiducioso che si farà».

 

 

ora è tutto chiaro!!!

 

Pokemon_Colosseum_poster.jpg

 

 

anche in comoda confezione mega pack per i grandi eventi:

 

53821_front.jpg

 

col doppio nome....colusseum o stadium:

 

Pok%C3%A9mon_Stadium_2_Cover.jpg

 

 

siamo fottuti!

 

.asd .asd .asd .asd .asd

Modificato da Spartony

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Dell'ASRoma se ne riparlerà in questi termini quando i debiti con Goldman Sachs avranno raggiunto un nuovo apice planetario.

 

 

As Roma, perfezionata l’operazione di rifinanziamento. Da Goldman Sachs prestito di 175 milioni.

Il club: “Nessuna connessione con il progetto-stadio”

 

(asroma.it) L’As Roma ha formalizzato l’operazione di rifinanziamento del debito sottoscrivendo un accordo con la banca d’affari Goldman Sachs. L’accordo prevederà il versamento di un prestito di 175 milioni di euro. Questo il comunicato ufficiale del club:

 

“Facendo seguito al comunicato del 13 novembre 2014, A.S. Roma S.p.A. (di seguito, la “Società”) comunica che si è perfezionata l’operazione relativa al rifinanziamento del debito esistente in capo alla Società e conseguente riorganizzazione delle attività di gestione e sfruttamento del marchio AS Roma e relative derivazioni (di seguito, l’”Operazione”). Nell’ambito dell’Operazione, è stato sottoscritto un contratto di finanziamento, con tasso variabile e scadenza nel febbraio 2020, per un ammontare pari ad Euro 175 milioni – ad un tasso Euribor 3 mesi (con un minimo di 0,75%) con uno spread del 6,25% ed uno sconto sul prezzo di emissione del 3% – tra, inter alia,

 

(i) Goldman Sachs International, in qualità di “Mandated Lead Arranger and Bookrunner”,

 

(ii) ASR Media and Sponsorship S.r.l., un società di diritto italiano partecipata dalla Società e da Soccer S.a.s. di Brand Management S.r.l. (di seguito, “MediaCo”), in qualità di prenditore,

 

(iii) la Società, per l’assunzione di impegni e obblighi e per prendere atto delle previsioni del contratto stesso,

 

(iv) Soccer S.a.s. di Brand Management S.r.l. (di seguito, “Soccer”), per l’assunzione di impegni e obblighi e per prendere atto delle previsioni del contratto stesso,

 

(v) UniCredit Bank AG – Milan Branch in qualità di “Agent and Security Agent” (di seguito, il “Contratto di Finanziamento”).

 

Le garanzie connesse all’Operazione, i covenants finanziari e gli ulteriori impegni da osservare per l’intera durata del Contratto di Finanziamento dalle parti coinvolte nell’Operazione, risultano standard rispetto ad operazioni similari. Standard & Poor’s Rating Services ha attribuito una valutazione di merito di credito pari a “BB+” al Contratto di Finanziamento ed all’Operazione. In particolare, MediaCo ha concesso i proventi derivanti dal Contratto di Finanziamento in favore di Soccer che, a sua volta, li ha concessi alla Società ai fini del suddetto rifinanziamento. Tali rapporti sono stati regolati attraverso la sottoscrizione di specifici contratti di finanziamento intercompany tra le società interessate.

 

Il Contratto di Finanziamento è stato sottoscritto nell’ambito del processo di consolidamento e riorganizzazione del Gruppo AS Roma per consentire alla Società, tra l’altro, di rimborsare integralmente il proprio indebitamento finanziario esistente mediante i proventi derivanti dal Contratto di Finanziamento, nonché di finanziare i propri costi operativi ed i costi delle operazioni connesse al Contratto di Finanziamento. L’indebitamento finanziario derivante dal Contratto di Finanziamento e dai relativi documenti finanziari è assistito da idonee garanzie. Nel contesto della suddetta Operazione, è stata altresì realizzata una riorganizzazione societaria mediante, inter alia,

 

(i) la costituzione da parte della Società di un patrimonio destinato, ai sensi dell’art. 2447 bis, primo comma, lettera a) del codice civile, dedicato alla detenzione, gestione e sfruttamento dei cosiddetti “indirect media rights”, (i.e. i diritti derivanti dai rapporti contrattuali con le associazioni calcistiche, in particolare Lega Nazionale Professionisti Serie A e UEFA);

 

(ii) il conferimento in natura in MediaCo da parte della Società del proprio ramo di azienda concernente l’attività di gestione e di sfruttamento commerciale dei diritti relativi alla produzione e diffusione, via TV, radio o altri mezzi di comunicazione, di contenuti (materiale audiovisivo e fotografico) relativi alle partite nazionali e internazionali, e in generale alle attività, della squadra di calcio della AS Roma nonché il conferimento in natura in MediaCo da parte di Soccer del proprio ramo di azienda concernente l’attività di gestione e di sfruttamento commerciale del marchio AS Roma e sue derivazioni attraverso le attività di sponsorizzazioni, marketing e merchandising;

 

(iii) la sottoscrizione tra MediaCo, in qualità di concedente, e Soccer, in qualità di affittuario, di un contratto di affitto di azienda avente ad oggetto l’affitto da parte di MediaCo dell’azienda costituita dai beni oggetto di conferimento a MediaCo stessa. La Società rende noto, inoltre, che determinati accordi relativi all’Operazione, ai sensi dell’art. 6.1 della procedura con parti correlate adottata da A.S. Roma S.p.A. (di seguito, la “Procedura”) sono stati sottoposti all’attenzione del Comitato per il Controllo Interno e Gestione Rischi. Valutata l’Operazione come “operazione di maggiore rilevanza” ai sensi dell’art. 3.15 della Procedura, ulteriori informazioni relative alle operazioni poste in essere tra le parti correlate, funzionali all’Operazione, saranno rese note in un Documento Informativo che sarà pubblicato secondo i termini e le modalità contemplate dalla vigente normativa di riferimento. I costi di emissione e le spese dei consulenti legali e finanziari che hanno assistito le parti coinvolte nell’Operazione sono in linea con i valori standard di mercato per operazioni similari.

 

La Società rende altresì noto che l’Operazione riguarda esclusivamente la Società e le sue parti correlate e non ha alcuna connessione con il progetto relativo alla costruzione del nuovo Stadio della Roma nell’area di Tor di Valle”.

 

 

(12.02.2015 ore 22:24)

 

 

 

Comunicato Ufficiale AS Rioma

 

 

 

_________________________________________

 

 

 

 

BB+  =  praticamente spazzatura

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As Roma, perfezionata l’operazione di rifinanziamento. Da Goldman Sachs prestito di 175 milioni.

Il club: “Nessuna connessione con il progetto-stadio”

 

(asroma.it) L’As Roma ha formalizzato l’operazione di rifinanziamento del debito sottoscrivendo un accordo con la banca d’affari Goldman Sachs. L’accordo prevederà il versamento di un prestito di 175 milioni di euro. Questo il comunicato ufficiale del club:

 

“Facendo seguito al comunicato del 13 novembre 2014, A.S. Roma S.p.A. (di seguito, la “Società”) comunica che si è perfezionata l’operazione relativa al rifinanziamento del debito esistente in capo alla Società e conseguente riorganizzazione delle attività di gestione e sfruttamento del marchio AS Roma e relative derivazioni (di seguito, l’”Operazione”). Nell’ambito dell’Operazione, è stato sottoscritto un contratto di finanziamento, con tasso variabile e scadenza nel febbraio 2020, per un ammontare pari ad Euro 175 milioni – ad un tasso Euribor 3 mesi (con un minimo di 0,75%) con uno spread del 6,25% ed uno sconto sul prezzo di emissione del 3% – tra, inter alia,

 

(i) Goldman Sachs International, in qualità di “Mandated Lead Arranger and Bookrunner”,

 

(ii) ASR Media and Sponsorship S.r.l., un società di diritto italiano partecipata dalla Società e da Soccer S.a.s. di Brand Management S.r.l. (di seguito, “MediaCo”), in qualità di prenditore,

 

(iii) la Società, per l’assunzione di impegni e obblighi e per prendere atto delle previsioni del contratto stesso,

 

(iv) Soccer S.a.s. di Brand Management S.r.l. (di seguito, “Soccer”), per l’assunzione di impegni e obblighi e per prendere atto delle previsioni del contratto stesso,

 

(v) UniCredit Bank AG – Milan Branch in qualità di “Agent and Security Agent” (di seguito, il “Contratto di Finanziamento”).

 

Le garanzie connesse all’Operazione, i covenants finanziari e gli ulteriori impegni da osservare per l’intera durata del Contratto di Finanziamento dalle parti coinvolte nell’Operazione, risultano standard rispetto ad operazioni similari. Standard & Poor’s Rating Services ha attribuito una valutazione di merito di credito pari a “BB+” al Contratto di Finanziamento ed all’Operazione. In particolare, MediaCo ha concesso i proventi derivanti dal Contratto di Finanziamento in favore di Soccer che, a sua volta, li ha concessi alla Società ai fini del suddetto rifinanziamento. Tali rapporti sono stati regolati attraverso la sottoscrizione di specifici contratti di finanziamento intercompany tra le società interessate.

 

Il Contratto di Finanziamento è stato sottoscritto nell’ambito del processo di consolidamento e riorganizzazione del Gruppo AS Roma per consentire alla Società, tra l’altro, di rimborsare integralmente il proprio indebitamento finanziario esistente mediante i proventi derivanti dal Contratto di Finanziamento, nonché di finanziare i propri costi operativi ed i costi delle operazioni connesse al Contratto di Finanziamento. L’indebitamento finanziario derivante dal Contratto di Finanziamento e dai relativi documenti finanziari è assistito da idonee garanzie. Nel contesto della suddetta Operazione, è stata altresì realizzata una riorganizzazione societaria mediante, inter alia,

 

(i) la costituzione da parte della Società di un patrimonio destinato, ai sensi dell’art. 2447 bis, primo comma, lettera a) del codice civile, dedicato alla detenzione, gestione e sfruttamento dei cosiddetti “indirect media rights”, (i.e. i diritti derivanti dai rapporti contrattuali con le associazioni calcistiche, in particolare Lega Nazionale Professionisti Serie A e UEFA);

 

(ii) il conferimento in natura in MediaCo da parte della Società del proprio ramo di azienda concernente l’attività di gestione e di sfruttamento commerciale dei diritti relativi alla produzione e diffusione, via TV, radio o altri mezzi di comunicazione, di contenuti (materiale audiovisivo e fotografico) relativi alle partite nazionali e internazionali, e in generale alle attività, della squadra di calcio della AS Roma nonché il conferimento in natura in MediaCo da parte di Soccer del proprio ramo di azienda concernente l’attività di gestione e di sfruttamento commerciale del marchio AS Roma e sue derivazioni attraverso le attività di sponsorizzazioni, marketing e merchandising;

 

(iii) la sottoscrizione tra MediaCo, in qualità di concedente, e Soccer, in qualità di affittuario, di un contratto di affitto di azienda avente ad oggetto l’affitto da parte di MediaCo dell’azienda costituita dai beni oggetto di conferimento a MediaCo stessa. La Società rende noto, inoltre, che determinati accordi relativi all’Operazione, ai sensi dell’art. 6.1 della procedura con parti correlate adottata da A.S. Roma S.p.A. (di seguito, la “Procedura”) sono stati sottoposti all’attenzione del Comitato per il Controllo Interno e Gestione Rischi. Valutata l’Operazione come “operazione di maggiore rilevanza” ai sensi dell’art. 3.15 della Procedura, ulteriori informazioni relative alle operazioni poste in essere tra le parti correlate, funzionali all’Operazione, saranno rese note in un Documento Informativo che sarà pubblicato secondo i termini e le modalità contemplate dalla vigente normativa di riferimento. I costi di emissione e le spese dei consulenti legali e finanziari che hanno assistito le parti coinvolte nell’Operazione sono in linea con i valori standard di mercato per operazioni similari.

 

La Società rende altresì noto che l’Operazione riguarda esclusivamente la Società e le sue parti correlate e non ha alcuna connessione con il progetto relativo alla costruzione del nuovo Stadio della Roma nell’area di Tor di Valle”.

 

 

(12.02.2015 ore 22:24)

 

 

 

Comunicato Ufficiale AS Rioma

 

 

 

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BB+  =  praticamente spazzatura

:261:

 

l'unica cosa che si è capita da tutto sto casino sullo stadio è che la AS Roma "non ha alcuna connessione con il progetto relativo alla costruzione del nuovo Stadio della Roma nell’area di Tor di Valle"

al pupone gli mancava giusto di fare da specchietto delle allodole...

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L'unica cosa vera l'ha detta Galliani 4 anni fa

Modificato da Avvocato (32)

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Pallotta trova liquidità, ma il nuovo stadio rallenta

 

 

Gasport (A. Catapano) – Arrivano i dollari, anzi gli euro. Non è l’eredità del film di Alberto Sordi, ma il rifinanziamento con cui James Pallotta ripianerà l’indebitamento (circa 130 milioni) e sosterrà le spese correnti. Un’operazione — che diventerà operativa con il closing entro questa settimana — in perfetto stile Thohir. Solo che nel caso del magnate indonesiano e dell’Inter c’erano in ballo più di 200 milioni. Qui, «appena» 175, raccolti tra diversi investitori internazionali dalla stessa banca, l’americana Goldman Sachs, ma girati al club dall’italianissima UniCredit, che uscita dalla porta meno di un anno fa rientra a Trigoria da una finestra.

L’istituto di credito, già finanziatore della Sensi e socio prima di DiBenedetto poi di Pallotta, elargirà tecnicamente i crediti e, in cambio, avrà in pegno il controllo della newco (chiamata "Asr media sponsorship") appositamente creata per garantire il prestito (da restituire con un tasso del 6,25%), in cui confluiranno le migliori fonti di ricavo del club, quelle che consentiranno a Pallotta di strappare rating e interessi migliori: il marchio, le sponsorizzazioni, i diritti tv, la radio e la tv ufficiali. Manovra abile, ma non un inedito: già la Roma della Sensi varò operazioni analoghe.

 

SERVONO ALTRI SOLDI Il precedente non lascia tranquilli i tifosi. Anche perché prossimamente Goldman Sachs sarà richiamata in causa per finanziare l’operazione-stadio, con aperture di credito da 300 milioni, più o meno il valore delle opere pubbliche richieste dal Comune perché il nuovo impianto di Tor di Valle (e il Business park che vi sorgerà intorno) abbiano il bollino di «pubblica utilità». Dopo l’approvazione dell’assemblea comunale, lo studio di fattibilità è tornato nelle mani di Pallotta e del costruttore Parnasi perché diventasse un progetto esecutivo, da sottoporre nuovamente all’approvazione del Comune prima di passare alla Regione, che tra l’altro ha già fatto sapere che non concederà corsie preferenziali. Sono trascorsi quasi due mesi e del progetto non c’è ancora traccia. Pallotta è atteso a Roma a fine mese. Ma intanto la previsione della posa della prima pietra è slittata da giugno a novembre, ulteriori slittamenti al 2016 potrebbero far scattare delle penali con i finanziatori. Il problema è chi paga tutte quelle opere pubbliche. Ecco perché un altro accordo con Goldman Sachs è urgente.

 

(12.02.2015)

 

 

__________________________

 

 

 

 

ghgh

 

 

 

    .oddio

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Joined: 25-Feb-2011
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Pallotta trova liquidità, ma il nuovo stadio rallenta

 

 

Gasport (A. Catapano) – Arrivano i dollari, anzi gli euro. Non è l’eredità del film di Alberto Sordi, ma il rifinanziamento con cui James Pallotta ripianerà l’indebitamento (circa 130 milioni) e sosterrà le spese correnti. Un’operazione — che diventerà operativa con il closing entro questa settimana — in perfetto stile Thohir. Solo che nel caso del magnate indonesiano e dell’Inter c’erano in ballo più di 200 milioni. Qui, «appena» 175, raccolti tra diversi investitori internazionali dalla stessa banca, l’americana Goldman Sachs, ma girati al club dall’italianissima UniCredit, che uscita dalla porta meno di un anno fa rientra a Trigoria da una finestra.

L’istituto di credito, già finanziatore della Sensi e socio prima di DiBenedetto poi di Pallotta, elargirà tecnicamente i crediti e, in cambio, avrà in pegno il controllo della newco (chiamata "Asr media sponsorship") appositamente creata per garantire il prestito (da restituire con un tasso del 6,25%), in cui confluiranno le migliori fonti di ricavo del club, quelle che consentiranno a Pallotta di strappare rating e interessi migliori: il marchio, le sponsorizzazioni, i diritti tv, la radio e la tv ufficiali. Manovra abile, ma non un inedito: già la Roma della Sensi varò operazioni analoghe.

 

SERVONO ALTRI SOLDI Il precedente non lascia tranquilli i tifosi. Anche perché prossimamente Goldman Sachs sarà richiamata in causa per finanziare l’operazione-stadio, con aperture di credito da 300 milioni, più o meno il valore delle opere pubbliche richieste dal Comune perché il nuovo impianto di Tor di Valle (e il Business park che vi sorgerà intorno) abbiano il bollino di «pubblica utilità». Dopo l’approvazione dell’assemblea comunale, lo studio di fattibilità è tornato nelle mani di Pallotta e del costruttore Parnasi perché diventasse un progetto esecutivo, da sottoporre nuovamente all’approvazione del Comune prima di passare alla Regione, che tra l’altro ha già fatto sapere che non concederà corsie preferenziali. Sono trascorsi quasi due mesi e del progetto non c’è ancora traccia. Pallotta è atteso a Roma a fine mese. Ma intanto la previsione della posa della prima pietra è slittata da giugno a novembre, ulteriori slittamenti al 2016 potrebbero far scattare delle penali con i finanziatori. Il problema è chi paga tutte quelle opere pubbliche. Ecco perché un altro accordo con Goldman Sachs è urgente.

 

(12.02.2015)

 

 

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ghgh

 

 

 

    .oddio

sono mesi che lo diciamo, nulla di nuovo .asd

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L'unica cosa vera l'ha detta Galliani 4 anni fa

?

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?

Se i club italiani avessero stadi di proprietà cosa cambierebbe? L'aspetto più importante: il fatturato. Ma purtroppo sono discorsi che non portano a niente. Siamo lontani da questa svolta anni luce. Ciò che è successo a Torino è irripetibile. L'unica cosa che posso fare è cercare di rimodernare San Siro per esaudire un sogno: ospitare presto una finale di Champions League.

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Se i club italiani avessero stadi di proprietà cosa cambierebbe? L'aspetto più importante: il fatturato. Ma purtroppo sono discorsi che non portano a niente. Siamo lontani da questa svolta anni luce. Ciò che è successo a Torino è irripetibile. L'unica cosa che posso fare è cercare di rimodernare San Siro per esaudire un sogno: ospitare presto una finale di Champions League.

mh Perchè non avrebbe potuto costruire uno stadio come a Torino? Vero che noi abbiamo approfittato dell'ex Delle Alpi, ma è stato anche interamente demolito. Certo, ci vogliono la volontà e i dindini.

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Joined: 03-Jun-2005
23463 messaggi

Diciamo che è un'ipotesi credibile! .asd

Zeman, proprio quando "allenava" (vabbeh... .asd) la Roma disse: "Le banche devono uscire dal calcio!" ovviamente, come al solito, riferendosi ad altri ed ignorando la propria realtà! Da quel giorno ha smesso di allenare la Roma! :261:

"A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio".

Ecco, in quella occasione Zeman mi ha tolto ogni residuo dubbio. .asd

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mh Perchè non avrebbe potuto costruire uno stadio come a Torino? Vero che noi abbiamo approfittato dell'ex Delle Alpi, ma è stato anche interamente demolito. Certo, ci vogliono la volontà e i dindini.

 

 

noi a torino (così come l'udinese a udine) abbiamo avuto la fortuna di poter ricostruire su un sito che era già pronto a livello infrastrutturale (collegamenti, parcheggi, zone di filtro, aree per costruire il commerciale).

 

in questo senso siamo stati molto ma molto fortunati.

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noi a torino (così come l'udinese a udine) abbiamo avuto la fortuna di poter ricostruire su un sito che era già pronto a livello infrastrutturale (collegamenti, parcheggi, zone di filtro, aree per costruire il commerciale).

in questo senso siamo stati molto ma molto fortunati.

Sì, anche se qualcosina abbiamo dovuto modificare è verissimo. Ad oggi però si aprono mega centri commerciali ovunque che necessitano di altrettante infrastrutture e lavori alla viabilità, credo che se ci fosse stata un'intenzione reale di farsi uno stadio ad oggi sarebbero sicuramente in una fase più avanzata.

Quella sottospecie di progetto che hanno presentato da l'impressione di una società che ha deciso l'altroieri e ha fatto tutto in fretta e furia giusto per far vedere qualcosa, come quando a scuola ci si dimenticava dei compiti e poi si cercava di rimediare all'ultimo. Potrebbe essere proprio così, visto che la fondazione fiera deve scegliere a chi assegnare l'area, magari i meravigliosi hanno deciso all'ultimo di buttarsi, pare senza presentare offerte economiche. Tutto questo lascia davvero pensare che sia solo un tentativo per abbassare i prezzi dell'area expo... Che avrebbe già le infrastrutture necessarie... .asd

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Sì, anche se qualcosina abbiamo dovuto modificare è verissimo. Ad oggi però si aprono mega centri commerciali ovunque che necessitano di altrettante infrastrutture e lavori alla viabilità, credo che se ci fosse stata un'intenzione reale di farsi uno stadio ad oggi sarebbero sicuramente in una fase più avanzata.

Quella sottospecie di progetto che hanno presentato da l'impressione di una società che ha deciso l'altroieri e ha fatto tutto in fretta e furia giusto per far vedere qualcosa, come quando a scuola ci si dimenticava dei compiti e poi si cercava di rimediare all'ultimo. Potrebbe essere proprio così, visto che la fondazione fiera deve scegliere a chi assegnare l'area, magari i meravigliosi hanno deciso all'ultimo di buttarsi, pare senza presentare offerte economiche. Tutto questo lascia davvero pensare che sia solo un tentativo per abbassare i prezzi dell'area expo... Che avrebbe già le infrastrutture necessarie... .asd

 

si non mi riferivo a galliani ma in generale.

 

sicuramente a torino c'erano delle situazioni molto favorevoli che hanno permesso di mantenere tutto sommato basso il costo dello stadio il che ha consentito alla juventus di diventarne effettivamente la proprietaria.

Modificato da Verza1978

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Tranquilli è tutto sotto controllo...James sarà a  Roma a fine febbraio ed è previsto un incontro con Zingaretti per "rassicurarlo"... .asd

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corre la gioventù

corre e non torna più

passano gli anni e poi

non passan più

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Joined: 19-Mar-2008
50323 messaggi

mh Perchè non avrebbe potuto costruire uno stadio come a Torino? Vero che noi abbiamo approfittato dell'ex Delle Alpi, ma è stato anche interamente demolito. Certo, ci vogliono la volontà e i dindini.

Perché a Milano c'è San Siro, due squadre big, un comune che incassa 10 mln puliti dagli affitti e un PRG saturo.

E soprattutto, la materia primaria per far tutto: LI SORDI

Modificato da Avvocato (32)

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noi a torino (così come l'udinese a udine) abbiamo avuto la fortuna di poter ricostruire su un sito che era già pronto a livello infrastrutturale (collegamenti, parcheggi, zone di filtro, aree per costruire il commerciale).

in questo senso siamo stati molto ma molto fortunati.

Esatto.

La destinazione d'uso era bella che pronta.

E il Friuli necessitava di pesanti interventi.

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E soprattutto, la materia primaria per far tutto: LI SORDI

Ecco, diciamo che il motivo è questo, perchè volendo avrebbero potuto farlo altrove. Chessò, a Rho, che sarebbe comodo con le infrastrutture.

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Ecco, diciamo che il motivo è questo, perchè volendo avrebbero potuto farlo altrove. Chessò, a Rho, che sarebbe comodo con le infrastrutture.

Ci sarebbero problemi pure in quel caso, la FIGC è molto severa su questi casi, e concede la deroga solo in casi limite.

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Ci sarebbero problemi pure in quel caso, la FIGC è molto severa su questi casi, e concede la deroga solo in casi limite.

Guarda, penso che se avessero voluto fare lo stadio a Rho non avrebbero avuto problemi, nemmeno dalla Lega. Ad esempio i terreni Expo di cui si vociferava possibile destinazione per lo stadio ho il sospetto che siano proprio a Rho. mh

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Joined: 15-Apr-2007
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Up...

 

 

Lo Stadio della Roma a Tor di Valle ancora in tribunale

 

 

romapost.it (A. Stabile) – Orecchi tesi ai telefonini da parte di avvocati, architetti e dirigenti della Roma per avere notizie dalle aule di giustizia: domattina, al tribunale fallimentare di viale delle Milizie, è infatti in programma la seconda udienza relativa al fallimento della Sais, società di Gaetano e Antonio Papalia, che ha venduto alla Eurnova di Luca Parnasi gran parte dell’area dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle.

L’udienza assume un’importanza particolare perché il fallimento della Sais, in base all’articolo 67 della legge fallimentare, potrebbe portare come estrema conseguenza anche all’annullamento della vendita (per 42 milioni) a Parnasi del terreno di Tor di Valle, con effetti disastrosi per il progetto del nuovo stadio giallorosso, che salterebbe o, nella migliore delle ipotesi, accumulerebbe ritardi di anni. Altra eventualità è lo scioglimento del contratto, anch’essa dannosa per l’operazione, prevista dall’articolo 72 della legge fallimentare.

 

Richieste dei creditori per una somma di 18 più 35 milioni. La prima udienza, il 10 dicembre scorso, è stata fermata da un’eccezione pregiudiziale presentata dai legali di Anna Maria Papalia, che oltre a essere uno degli azionisti proprietari della Sais, è anche tra i due maggiori creditori (l’altro è Equitalia, che chiede 9 milioni di euro). I creditori privilegiati, tra i quali ci sono la Banca di Credito Cooperativo e la Cassa di Risparmio di Rieti, chiedono 18 milioni di euro alla Sais mentre i creditori chirografari ne vorrebbero 35. Di contro il curatore fallimentare ha proposto 14 milioni per i creditori privilegiati e soltanto un milione e mezzo per gli altri creditori della società dei Papalia. La decisione finale spetterà al giudice Umberto Gentili.

 

Sono 69 in totale i soggetti che chiedono soldi alla Sais. Il magistrato dovrà anche valutare se il prezzo di vendita di 42 milioni per Tor di Valle sia congruo e se le garanzie di Parnasi, che finora non hanno convinto (mancano le fideiussioni bancarie), tutelino i creditori della Sais. In caso di annullamento della cessione a Parnasi, il terreno sarà venduto all’asta fallimentare. Sulla vicenda della vendita e del fallimento sta indagando da alcuni mesi anche la procura di Roma.

 

(24.02.2015)

 

 

 

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E il progetto definitivo è quasi pronto...

 

lo fanno, lo fanno... mh

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Joined: 12-Aug-2006
34423 messaggi

Cioè mi stai dicendo che lunedì non giochiamo alla Pallotta Arena?

Mai na gioia oh

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