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Tiger Jack

Nuovo Stadio Roma: Investimento da un Mijardo de euri. Più nartro mezzo e quarche piotta, poi se vede

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bellissimo il render da dietro il paracarro dell'autostrada ahahahahaha  :261:

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articolo sul CDS oggi.

Render su sportmediaset ieri...

 

 

ma è pronto?

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Ce vonno li sordi è già stato detto?

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ci siamo ci siamo

 

mama buta la pastaaaa cit.

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Roma, lo stadio a Tor di Valle sarà pronto a metà 2018

La società: "Già spesi 55 milioni per i lavori di pre-costruzione"

 
30 aprile 2015
       
     

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Per altri tre anni la Roma giocherà allo stadio Olimpico. Il nuovo impianto che sorgerà a Tor di Valle non sarà aperto, e collaudato, prima della metà del 2018.

E' quanto emerso dall'incontro con la stampa organizzato dalla società nel sito della futura casa giallorossa. Il tour - diretto dal duo Pannes-Baldissoni, alla presenza del Ceo Zanzi, degli uomini del costruttore Parnasi e dell'architetto Dan Meis - è stata l'occasione per fare il punto della situazione in vista della presentazione del dossier finale del progetto al Comune. L'appuntamento in Campidoglio è già fissato per il 15 giugno, a sei mesi di distanza (sottolinea la Roma) dalla consegna effettiva degli incartamenti sul riconoscimento del pubblico interesse di un opera che per vedere la luce avrà bisogno di 1.5 miliardi di euro d'investimento.

Nelle time-line stilata dal gruppo di lavoro di Pallotta, dopo l'avvio delle analisi geotecniche (sono attive due trivelle a Tor di Valle per i carotaggi del sottosuolo), la chiusura dei lavori di pre-costruzione (che verranno a costare 55 milioni di euro), e il via libera della Regione, ci sarà la posa della prima pietra (fine 2015). Da quel momento in poi serviranno due anni per il "sostanzialmente completato" dell'opera, più altri sei mesi per i collaudi definitivi. Ecco quindi che l'apertura, senza ulteriori slittamenti, non potrà avvenire prima della metà del 2018. L'opera poi dovrà essere corredata da tutta una serie di infrastrutture pubbliche, i cui costi hanno un po' spiazzato gli americani ("la spesa è più alta di quello che inizialmente pensavamo, ma comunque all'interno del range massimo preventivato").

Americani che comunque hanno scelto la zona di Tor di Valle - giunta terza nell'analisi sui siti svolta dall'advisor (al primo posto si era piazzato un terreno di 13 ettari sulla Palmiro Togliatti, seguito da un altro a Torre Spaccata da 67) - soprattutto per l'ampia disponibilità di terreno (54 ettari attuali, poi attraverso espropriazioni si salirà a un totale di 105) su cui costruire, assieme allo stadio, anche un Business Park (composto da 3 torri alte 200 metri disegnate dall'architetto di fama mondiale Libeskind, e da altri edifici di circa 10 piani destinati a ospitare uffici che saranno disegnati da architetti italiani), un Entertainment District, e la 'nuova Trigoria'. Quella attuale, dove si allena la squadra di Garcia, diventerà un polo destinato allo sviluppo del settore giovanile, sulla falsariga de 'La Masià del Barcellona.

Per quanto riguarda lo stadio, che avrà la Curva Sud su due livelli e separata dal resto degli spalti, non sono stati citati potenziali partner interessati ad acquistare i naming rights. L'unico nome fatto è stato quello di Etihad, ma solo perché investendo 5 miliardi di euro nel vicino aeroporto di Fiumicino (portandolo da 30 a 60 milioni di passeggeri) genererà ricadute positive anche su Tor di Valle.

 

 

http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/04/30/news/roma_lo_stadio_a_tor_di_valle_sara_pronto_a_meta_2018-113255455/

 

 

 

:261: :261: :261:

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Inviato (modificato)

Stadio, tour a Tor di Valle

apertura prevista nel 2018

I lavori dovrebbero partire entro la fine dell’anno

di GIANLUCA PIACENTINI (CORSERA 01-05-2015)

Un tour a Tor di Valle, nell’ex ippodromo dove sorgerà il nuovo stadio della Roma. Guide d’eccezione Mark Pannes, braccio destro di Pallotta, e il d.g. Mauro Baldissoni che in un paio d’ore, tra sopralluogo sui circa 54 ettari di terreno (a cui se ne aggiungeranno altri 51 dei terreni circostanti) e media-briefing con tanto di immagini ancora inedite del progetto dell’architetto Dan Meis hanno spiegato il percorso che dovrebbe portare entro la fine del 2015 alla posa della prima pietra. Obiettivo che, se rispettato, consentirebbe alla Roma di giocare nella sua nuova casa dalla stagione 2018-19.

Dal 15 giugno, data della presentazione del progetto definitivo al Comune, dovranno passare altri 6 mesi per ricevere l’approvazione della Regione. Se non ci saranno eccezioni, si partirà entro la fine dell’anno: ci vorranno 24 mesi, più altri 6 di collaudo, che fanno slittare il «fine lavori» a giugno 2018. «È necessario essere flessibili in questa opera - il pensiero della società -, il Comune aveva delle richieste legittime. Finora sono stati super professionali, rispettando i tempi: non abbiamo paura di ritardi sulle opere pubbliche, perché ci sono le giuste motivazioni da parte di tutti. La spesa è più alta di quello che pensavamo, ma all’interno del range preventivato».

Le motivazioni a cui fanno riferimento i dirigenti sono il miliardo e mezzo di euro di investimenti privati e i circa 20 mila posti di lavoro stabili che si creeranno. La società giallorossa e i suoi partner finora hanno già investito 30 milioni di euro nel progetto, che diventeranno 55 entro il 15 giugno.

Dentro l’ippodromo sono al lavoro le trivelle per i rilievi idrogeologici e sono state individuate le zone dove nasceranno l’area uffici e l’area entertainment, con il Roma village, il superstore della Nike, un museo Hall of Fame. Sono previsti cinque campi d’allenamento, una palestra, un ristorante. Trigoria diventerà per il settore giovanile una cittadella stile Masia del Barcellona.

Dove c’era la pista nascerà lo stadio: la nuova curva Sud, per questioni di sicurezza, sarà divisa in due blocchi. Presto novità anche per lo sponsor che legherà il suo nome allo stadio. Conferme non arrivano ma Etihad, che investirà 5 miliardi nell’aeroporto di Fiumicino, raddoppiando il numero di passeggeri da 30 a 60 milioni, è il nome che resta in prima fila.

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IL REPORTAGE

Viaggio a Tor di Valle, verso il futuro della Roma

Siamo andati a scoprire l’area dove nascerà lo stadio voluto da Pallotta: oggi ci sono solo degrado e sporcizia

di ROBERTO MAIDA (CORSPORT 01-05-2015)

 

Il minivan soffre a farsi largo tra le sterpaglie. Slitta, sbuffa. Non è un posto per i veicoli a motore, questo. Non più, oppure non ancora, a seconda dei punti di vista. Se pensiamo all’ippodromo dobbiamo constatare che non esiste proprio più, anche se il relitto non è stato affondato. Se immaginiamo lo stadio che verrà, serve uno sforzo di fantasia per capire quanta fatica e quanto tempo serviranno alla Roma per ristrutturare l’area. L’incuria, oltre alla crisi economica, ha smantellato anche la speranza.

 

DEGRADO. Mette una certa angoscia vedere il sito di Tor di Valle, un pezzo di storia del trotto romano, ridotto in questo stato. Persino la scalinata su cui Mandrake, alias Gigi Proietti, correva durante le riprese di Febbre da Cavallo è pericolante. Restano l’insegna blu all’ingresso, un cartello arrugginito che indica il percorso per arrivare al ristorante, e poi i vari scheletri. Del ristorante, appunto, della tribuna. E poi l’immenso spazio dedicato alle scuderie, dove allo sguardo sui vetri rotti e sui tetti barcollanti si mescolano odori che nemmeno i fiori di primavera, spuntati qua e là, riescono a contrastare. Eppure è qui, dopo un’analisi di 86 aree, che la Roma ha deciso di darsi un futuro: Tor di Valle era solo al terzo posto nelle preferenze degli analisti dopo una zona sulla via Palmiro Togliatti e un’altra a Torre Spaccata. Ma ha vinto. E non verrà scartata, ormai.

 

RIQUALIFICAZIONE. Nel mezzo della piazza, un tempo ritrovo di stallieri e guidatori, c’è una vecchia fontana diroccata. Accanto resiste una scarpa infradito scura, lasciata da chissà chi e chissà quando. Intorno, rifiuti a profusione che nessuno tocca. In una buca sono invece “conservate” decine di ferri di cavallo, casomai portassero fortuna. Finché la Roma non avrà i permessi per smantellare e poi costruire, tutto rimarrà com’è adesso. Ed è un vantaggio per chi progetta. Nel vincolo di interesse pubblico era inclusa anche la riqualificazione di quest’area, giudicata perfetta per costruire un complesso diviso in tre tronconi: il business park, la zona stadio-intrattenimento, l’area degli allenamenti della prima squadra, che per comodità verrà chiamata Nuova Trigoria.

 

MOVIMENTO. L’unica attività iniziata riguarda l’esplorazione geotecnica. Le trivelle, con l’attività chiamata “carotaggio”, giorno per giorno stanno ispezionando il sottosuolo per tutte le verifiche preliminari. Saranno impiegati 1.500 pali di cemento armato da spedire a 60 metri di profondità, per rafforzare le fondamenta. Una decina di persone, tra ingegneri e operai, era al lavoro anche ieri mattina, durante la nostra visita. Entro qualche settimana verranno svelati i risultati dell’indagine. Adesso però, a tre anni e mezzo dall’ipotizzata inaugurazione, su questi terreni fatica a passare anche un minivan. E non è certo colpa di Pallotta.

L’OBIETTIVO

La speranza è inaugurarlo nel 2018

 

Il 15 giugno la Roma presenterà in Comune il progetto definitivo del complesso stadio. Se tutto andrà spedito, nei primi mesi del 2016 cominceranno i lavori. La speranza del club è inaugurare lo stadio all’inizio della stagione 2018/19. Il costo dell’impianto è di 400 milioni, di tutta la struttura compresi business center, centro allenamenti e area intrattenimento sfiorerà gli 1,5 miliardi. La Roma conta di ottenere una ricca sponsorizzazione che dia il nome allo stadio: sono in corso contatti con varie aziende tra cui Etihad, di recente entrata in Alitalia.

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IL PROGETTO

Il Colosseo di Pallotta? Dove trottava Varenne

Viaggio nel sito di Tor di Valle: qui non prima

del 2018 sorgerà il nuovo stadio dei giallorossi

L’architetto Meis: «Acciaio, vetro e travertino»

Previsti 320 milioni di opere pubbliche. Il Ceo Pannes: «Superiori alle nostre attese»

di ALESSANDRO CATAPANO (GASPORT 01-05-2015)

Dal centro del campo, dove un tempo trottava e vinceva pure Varenne — oltre che i Soldatino, King e D’Artagnan di Febbre da cavallo — lo sguardo arriva alla cupola di San Pietro e Paolo, il punto più alto del quartiere, proprio dove viveva Pasolini. Poco più in là, la sagoma inconfondibile del Palazzo della Civiltà del Lavoro, che i romani chiamano affettuosamente Colosseo quadrato. Fellini ci passava giornate intere, e ci girò alcune scene de La dolce vita. È il monumento simbolo dell’Esposizione universale di Roma, un’antesignana dell’Expo, che nel 1942 avrebbe dovuto celebrare il trionfo dell’architettura fascista, versione metafisica dell’antica Roma, prima che scoppiasse la guerra. In questo pezzo di terra bagnata dal Tevere, sulla direttrice che porta all’aeroporto di Fiumicino ma ad un passo dalla città, proprio dove allora la capitale cominciò a espandersi verso il mare, (un) domani sorgerà lo stadio della Roma, avveniristico per materiali e sicurezza ma ispirato proprio a quell’antica romanità: «Un Colosseo moderno, in acciaio e vetro, ma con parti delle tribune costruite in travertino», rivendica con orgoglio Dan Meis, l’architetto venuto da una cittadina del Colorado per disegnare un’opera da un miliardo e mezzo di investimenti.

AMBIZIONI Ecco, rispetto alle velleità di espansione che generarono l’Eur, non si pensi ad ambizioni tanto più piccole. Anzi, in questo primo giro concesso alla stampa, in cui ci accompagnano il Ceo del progetto Mark Pannes, texano di Austin, e il d.g. romanista Mauro Baldissoni, camminiamo su un’area di 54 ettari. Benvenuti a Tor di Valle. Scelta tra 120 proposte, preferita dopo l’ultima scrematura alla Palmiro Togliatti e a Torre Spaccata, a lavori completati ospiterà uno stadio da 52.500 posti estendibili a 60mila, concepito per calcio e concerti; cinque campi di allenamento nei quali si trasferirà la prima squadra, mentre Trigoria diventerà, nelle migliori intenzioni, una versione romana de La Masia di Barcellona; una cittadella dell’intrattenimento, denominata Convivium, che farà da collante tra la zona sportiva e il centro direzionale, in cui sono previste tre torri di 200 metri disegnate dall’archi-star Libeskind, effetto della compensazione edilizia (non residenziale, of course) che il costruttore Luca Parnasi, partner di Pallotta, piazzerà ai migliori offerenti. I numeri sono impressionanti: 3.000 posti di lavoro e 400 milioni il costo solo per lo stadio. Quando il progetto, a cui lavorano 30 persone e un paio di grandi multinazionali dell’edilizia, sarà stato completato e avrà ottenuto l’ultima autorizzazione, prima che partano le costruzioni, fissate ottimisticamente a fine anno, dalle tasche di Pallotta, Parnasi e partner saranno usciti già 55 milioni.

GLI OSTACOLI Sono almeno tre: le opere pubbliche richieste dal Comune tra prolungamento della metropolitana, svincoli stradali e ponti pedonali, del valore complessivo di circa 320 milioni, per ammissione di Pannes «superiori alle nostre proposte iniziali»; il denaro (di difficile reperimento) e i tempi necessari a completarle (senza, lo stadio non otterrà l’agibilità); i passaggi burocratici ancora da fare, prima in Comune, dove attendono il progetto esecutivo entro il 15 giugno, poi in Regione (ma Pallotta si è portato avanti con il Governatore Zingaretti). Perciò, tra autorizzazioni e collaudi, «lo stadio — ammettono Pannes e Baldissoni — non sarà pronto prima dell’estate 2018», sempre che nel frattempo non intervengano i tipici ritardi italici. Totti, se va bene, avrà 42 anni.

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TOR DI VALLE

Stadio della Roma

l’apertura si allontana

“Pronto per il 2018” La società: “Il 15 giugno presenteremo il progetto definitivo. Già spesi trenta milioni”

di MATTEO PINCI (LA REPUBBLICA 01-05-2015)

Cinquantacinque milioni spesi prima dell’inizio dei lavori. Per i fuochi d’artificio sul nuovo stadio della Roma, servirà però aspettare (almeno) fino alla stagione 2018-2019. Lo ha spiegato l’amministratore delegato del futuro impianto, Mark Pannes, durante un tour guidato sulle ceneri del vecchio impianto di Tor di Valle, l’area su cui sorgerà la nuova casa del club giallorosso. «Lo stadio sarà sostanzialmente completato a fine 2017, ma serviranno altri sei mesi per i collaudi. Apertura ufficiale a metà 2018». Il primo campionato utile sarà, quindi, il 2018-2019. Quando Francesco Totti soffierà su 42 candeline. Per completare l’opera serviranno 1,1 miliardi, solo fondi privati. In parte dai diritti sul nome dello stadio, magari da Etihad, pronta a investire 5 miliardi su Fiumicino: «Stiamo parlando con varie aziende ma non possiamo dire nulla, perché potrebbe influenzare le trattative». A spaventare sono semmai i costi per le opere pubbliche chieste dal comune. Circa 450 milioni: «È più di quanto inizialmente pensavamo», ammettono i manager.

L’opera dovrebbe partire, secondo le stime, entro fine 2015. Prima però bisognerà onorare la scadenza del 15 giugno, termine fissato dal sindaco per il progetto definitivo: già iniziato il carotaggio per i rilievi geo tecnici. Intanto però il club giallorosso ha spiegato i criteri di scelta su Tor di Valle: l’area è stata ritenuta la più idonea nonostante fosse terza nella lista delle migliori stilata dall’advisor Cushman&Wakefield, dietro a terreni sulla Togliatti, valutati con l’87% dell’idoneità nonostante fossero solo 13 ettari, e a un’area a Torrespaccata di 67 ettari. Merito delle possibilità di sviluppo e dei collegamenti: vi sorgeranno, oltre allo stadio, 270mila mq di uffici, torri di 200 metri, un business park da 20mila lavoratori al giorno, e nuovi posti di lavoro per 4.750 persone.

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Siamo entrati nello «stadio» della Roma

Con i dirigenti giallorossi a Tor di Valle dove sorgerà il nuovo impianto

Lavori finiti nel 2018. «Trigoria diventerà il polo del settore giovanile»

Occupazione A pieno regime previsti almeno 4.800 posti di lavoro

Opere Il «quartiere» di uffici costituito da palazzi di 7-9 piani

Spedizione Con Baldissoni, Pannes, Zanzi e Dan Meis

Afflusso La società stima 20mila visitatori al giorno di media

Vecchia sede Sarà la «cantera» ispirata alla Masia del Barcellona

di FERNANDO MARIA MAGLIARO (IL TEMPO 01-05-2015)

«A metà 2018 prevediamo la conclusione dei lavori, dopo un semestre di collaudi, dello Stadio, della nuova Trigoria, dell’area commerciale e della prima parte del Business Park». Questa è la dead line che la Roma prevede per la costruzione del nuovo Stadio.

 
Ieri, Mark Pannes e Mauro Baldissoni hanno accompagnato un ristretto numero di giornalisti sul sito di Tor di Valle per un”media briefing” come è stato americanizzato. Partenza alle 11.28 per un’oretta abbondante di tour. “Qui ci saranno i parcheggi, lì verrà lo Stadio vero e proprio. In quest’area sorgerà la nuova Trigoria, dillà il “convivium”, cioè l’area commerciale, lì in fondo il Business Park con le sue tre torri da 200 metri”. Un paio di fermate per fare qualche foto e girare un po’ di video. 
 
A vederlo così, l’Ippodromo, fa un po’ di tristezza: sembra ancora di vedere Mandrake, Er Pomata, Felice e l’avvocato De Marchis insieme, la pelliccia di Proietti, e la mitica tris Soldatino, King e D’Artagnan. Ora è una desolazione di abbandono e di erbacce alte come pali della luce e punteggiate da cumuli di rifiuti in stile discarica. In mezzo, le due trivelle all’opera, la seconda delle quali è giunta sul terreno il 20 aprile scorso, ognuna con i propri addetti.

A seguire, insieme anche a Italo Zanzi e Dan Meis, Pannes ha tenuto una lunga spiegazione tecnica corredata da slide. 
 
E qualche cosa di nuovo è emerso. 
 
Intanto, l’area di Tor di Valle, selezionata dopo un lungo processo di scrematura iniziato già con la Giunta Alemanno e proseguito con Marino, non era la prima per punteggio ottenuto. La società che la Roma aveva incaricato di preselezionare le varie aree proposte da privati, la Cushman & Wakefield, aveva valutato migliori una di 13 ettari sulla Palmiro Togliatti di Fabrizio Gianni con 87,8 punti su 100, e seconda una di 67 ettari a Torre Spaccata, della Quadrante SpA, con 87,2 punti su 100. 
 
Terza, Tor di Valle di Parnasi con 76,1 punti su 100, prescelta poi perché era quella che “assicurava il miglior rendimento anche per il privato” spiegano dalla Roma. Che, tradotto, significa che rendeva di più in termini di cubatura edilizia. 
 
La seconda novità è il costo di tutte le varie lavorazioni preliminari lievitato dai 40-50 iniziali a 55 milioni di euro, spesi per fare la ricerca delle aree, i progetti preliminari, i sondaggi geologici e le varie relazioni e disegnare i progetti definitivi. 
 
Previsione di nuovi posti di lavoro per 4.800 persone, mentre fra torri, negozi e uffici, la Roma prevede un bacino di utenza dell’area di 20mila persone al giorno. Alle tre torri da 200 metri, si affiancherà un “quartiere” di uffici fatto da palazzi di 7-9 piani, ciascuno dei quali sarà progettato da studi di architettura italiani. 
 
Altra novità indiretta è su Trigoria: la prima squadra si allenerà a Tor di Valle, mentre l’attuale Trigoria diventerà un polo destinato allo sviluppo di un “super centro del settore giovanile”, sulla falsariga de 'La Masia' del Barcellona. 
 
Qualche cambiamento (ancora provvisorio) anche per la futura Curva Sud che sarà su due livelli e separata dal resto degli spalti anche per rispettare le norme di sicurezza italiane. 
 
In tutto ciò, si continua a lavorare sottotraccia per reperire nuovi finanziatori: secondo alcune voci di corridoio, il Gruppo Parnasi - partner della Roma nella costruzione dello Stadio - avrebbe proceduto a una prima ristrutturazione societaria infilando in una “bad company” alcune iniziative imprenditoriali che non hanno prodotto i guadagni sperati mentre sarebbe in corso una trattativa fra Luca Parnasi (con gli asset produttivi rimasti) e la Starwood Capital Group (e ci sarebbe la mediazione di Pallotta e la benedizione di Unicredit) per l’acquisizione della torre di Eurosky e l’apertura di una linea di credito per circa 250milioni di euro.
I geologi Trivelle al lavoro dal 6 aprile sulle rilevazioni. Per le fondazioni saranno utilizzati 1500 pali

«Il terreno è migliore di quanto credevamo»

Masterplan I dirigenti giallorossi «Entro il 15 giugno i progetti definitivi»

 
Qui il terreno risulta migliore rispetto a quanto ci aspettavamo”. Claudio Vercelli, ingegnere e direttore generale della Geores, la società che per conto della Roma sta eseguendo i sondaggi geologici sull’area dell’Ippodromo di Tor di Valle, è decisamente ottimista. “Dove ci sono le anse del Tevere - spiega - cioè dove il Tevere ha depositato, in tempi recenti, i suoi materiali fini, la vegetazione è stata inglobata e trasformata, nel tempo geologico, in torba. Sull’altro lato (quello più vicino il depuratore Acea e il Fiume) questi livelli di torba sono molto più consistenti mentre qui (nell’area dove dovrebbe sorgere lo Stadio, per intendersi, zona Tribuna Tevere Distinti Sud) il terreno risulta migliore di quello che ci aspettavamo”.
 
Dalle prime rilevazioni, infatti, sono emersi dati che indicano in 58-62 metri la profondità che dovrà essere raggiunta dai pali delle fondazioni dello Stadio e le previsioni indicano in 1500 i pali da piantare.

Domanda precisa: cosa si presenterà in Campidoglio il 15 giugno, dato che i sondaggi terminano (su carta) il 5 giugno e che si stanno realizzando solo su aree di Parnasi mentre le costruzioni saranno anche su altre aree? 
In Comune - rispondono i dirigenti della Roma presenti all’incontro - il 15 giugno contiamo di presentare il masterplan (un disegno generale dell’opera con l’esatta localizzazione di tutti gli edifici e le loro dimensioni di base) con i progetti definitivi delle opere pubbliche, di trasporto, dei ponti”. Proprio l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Giovanni Caudo, nei giorni scorsi aveva lanciato un messaggio molto chiaro: “Il Comune è interessato a un intervento di qualità che non è solo estetica. Ci aspettiamo che, ancora di più in questa fase attuativa, la qualità sia il criterio guida per i progetti definitivi e per la realizzazione dell'intervento nel suo complesso”.

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Alcuni numeri non tornano. Su un dato son d'accordo: eventualmente, lo stadio sarà pronto per la stagione del 2018/19 quando mancheranno pochi giorni ai 42 anni del pupone, ormai prossimo all'indennità d'accompagnamento.

Modificato da Ghost Dog

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Super LOL :261:

queste sono fantastiche...

http://stadiodellaroma.com/it/lo-stadio/domande-frequenti

:haha: :haha: :haha:

"Quando sarà l'apetura dello stadio?" è un ottimo italiano

sefz

Detto ciò sarà lo stadio più costoso per la precostruzione al mondo. Ben 55 milioni. E che è.

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Modificato da Ghost Dog

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Super LOL :261:

 

queste sono fantastiche...

 

http://stadiodellaroma.com/it/lo-stadio/domande-frequenti

 

 

:haha: :haha: :haha:

Quando inizierà la costruzione dello stadio?

L’inizio dei lavori di costruzione è programmato per il terzo trimestre del 2014.

 

 

 

.isterico

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A trivella sta già a trivellà  @@

 

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Modificato da Tiger Jack

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-----------------------------------------

 

 

 

L'incontro in Campidoglio potrebbe essere andato così:

 

 

Ignazio: "allora....'sto progetto definitivo è pronto?"

Luca: "ancora no...ce stamo a lavorà h24 ma intanto avemo cominciato coi carotaggi...certo l'opera è monumentale e ce vò er tempo che ce vò..."

Ignazio: "lo so, lo so...sto in contatto diretto e costante co' Jim...conosco le difficoltà ma so' sicuro che tutti insieme riusciremo a rispettà l'impegno preso con le romane e con i romani...nun vedo l'ora de mette 'sta prima pietra... però intanto immagino che avrete almeno trovato chi mette li sòrdi..."

Luca: "ancora no Ignà, ce ne servono tanti tanti tanti e come se non bastasse ce so' pure 'na marea de problemi....insomma nonostante la propaganda a favore è davvero dura...però intanto pe' famme perdonà  t'ho portato l'amico Dan...un top manager di livello mondiale e assolutamente in linea cor progetto... "

Dan: "carissimo Ignazio...gli amici Luca e Jim mi hanno parlato tantissimo e benissimo di te...so quanto ti sei prodigato per la causa... voglio dirti che sono davvero felice di conoscerti e che non vedo l'ora di cominciare a lavorare per la realizzazione del progetto del secolo, anzi del millennio..."

Ignazio: "il piacere è tutto mio Dan...ti ringrazio per le belle parole... in effetti devo autoelogiarmi e riconoscere che in questa vicenda sono riuscito a dare il meglio di me stesso ma... dì un pò....tu che sei l'ultimo arrivato che idea ti sei fatto di questo progetto avveniristico...della pubblica utilità...del milione di metri cubi...dei grattacieli...del parco videosorvegliato h24...dei centri commerciali...dei 3000/4000 posti di lavoro...del Pallotta Stadium...... ?"

Dan: " è una grandissima americanata Ignazio...un progetto affascinante che ti consegnerà alla Storia insieme a Jim e a Luca e per il quale le romane e i romani, oltre che Jim e Luca, ti saranno eternamente grati..."

Ignazio: "nun vedo l'ora....si se damo 'na mossa forse se fa ancora in tempo per il campionato 2016-2017...forse er pupone je la fa...a proposito Dan...nun è che ce poi dà 'na mano a trovà li sòrdi che servono pe' realizzà 'sto progetto?"

Dan: "io no...ma sono certo che ci sarà la fila...un'opera del genere non può rimanere sulla carta...anzi pensavo che magari il Comune di Roma potrebbe finanziare il progetto anche come forma di investimento futuro in termini di fama, di gloria...magari tra cento anni i tifosi della Roma parleranno di un Pallotta Stadium realizzato anche grazie ai finanziamenti del Comune di Roma e del suo illuminato sindaco..."

Luca: "grande Dan...nun sarebbe 'na cattiva idea...in effetti er Comune se potrebbe accollà i costi per le infrastrutture, la viabilità ecc..."

Ignazio: "cari Dan e Luca...le casse comunali so' in rosso perenne nonostante i ripetuti aiuti der governo e qui nun c'è più 'na lira manco pe' fa l'elemosina a un cieco ...se provo a fà 'na cosa der genere le romane e i romani m'aspettano sotto casa coi forconi... vabbè mo ve saluto...se vedemo er 18...saremo 'na trentina...quasi come come er consiglio comunale sulla pubblica utilità anche se stavolta nun posso invità i tifosi... certo che 'sto progetto è proprio all'altezza de Roma Capitale e i sòrdi prima o poi se troveranno..."

Luca: "i sòrdi prima o poi se troveranno..."

Dan: "speriamo..."

 

 

Una stretta di mano, un sorriso, una breve chiacchierata.....

Modificato da Marmas

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ormai non ci sono nemmeno più gli annunci trionfalistici di una delle due parti a farci ridere un po' ed il 3D ne risente.

 

Forza Marino, regalaci qualche perla "sul miglior stadio del mondo"

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Joined: 07-Jun-2005
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Il bello della propaganda.

 

Alcuni amici romanistissimi mi dicono "ao vedi stanno già a scava che  e trivelle".

 

Non capiscono che è il sondaggio idrologico quello.

 

E che ne devono fare 500 di buchi. E che ci vogliono mesi per i risultati

 

Domanda. Ma come fanno a costruire se prima non sanno a chi pagare il terreno che non si sa di chi sia?

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Joined: 23-Jul-2012
13615 messaggi

"Er trivella stadium"  @@

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Joined: 26-Aug-2014
6083 messaggi

Stasera ce sta a semifinale daaaa maggggica aoooo

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Joined: 30-Nov-2008
1647 messaggi

Stasera ce sta a semifinale daaaa maggggica aoooo

che invidia, beati loro  .uff

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Joined: 12-Aug-2006
34423 messaggi

Ma è possibile che questa vicenda stia passando davvero sotto silenzio in una città come Roma? Davvero non me ne capacito .asd

E' una operazione priva di ogni senso logico, una maxi speculazione, su un'area di non si sa chi e dove non si sa se sia possibile realisticamente costruire .asd.oddio

questo paese non finisce mai di stupirmi (in negativo ahimè)

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Joined: 24-Jan-2008
17562 messaggi

Incomincio a pensare che non vedremo mai il megacappettanostadium .uff

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Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi
Inviato (modificato)

Up

 

 

 

2djcg2w.jpg

 

 

 

 

Chissà come è andato l'incontro di oggi (ieri) in Campidoglio....

Modificato da Marmas

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Joined: 12-Aug-2011
23873 messaggi

aridatece varenne

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Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi

2i7u61i.jpg

30jh1c6.jpg

 

 

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.rulez

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Joined: 23-Jul-2012
13615 messaggi

ah già che c'è anche sta kazzata  :261:

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Joined: 14-Jun-2008
11014 messaggi

Y3lnsUJg.jpg

 

Secondo Rob Brezsny arriverà prima la scoperta del raggio miniaturizzante a risolvere l'annoso problema degli stadi italiani

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