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Tiger Jack

Nuovo Stadio Roma: Investimento da un Mijardo de euri. Più nartro mezzo e quarche piotta, poi se vede

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Zingaretti vuole anche lui il cioccolatino americano.... :-)

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Della serie il nemico del nemico è un mio amico... :-)

 

No...della serie "Marino è il peggior sindaco che Roma abbia mai avuto" .asd

 

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Tecnicamente si, praticamente no. E poi a Pallotta, come da intervista ad ESPN, non è che freghi molto del variegato etere romano, anzi, ha detto che si chiacchiera troppo e venti radio e nove giornali (?!) son un po' troppi.

Immagina la bufera da parte di chi con queste radio ci campa.

D'altronde James ha una concezione della comunicazione sportiva abbastanza diversa dalla nostra. tanto per dirne una ogni squadra professionistica ha una ed una sola radio ufficiale, la flagship station alla quale sono affiliate altre radio locali che però non fanno altro che ripetere il segnale. Quanto ai giornali, non esistono tre quotidiani sportivi, anzi, per la verità non ne esiste neanche uno. Ci fu un tentativo all'inizio anni novanta di creare un quoatidiano sportivo a livello nazionale, The National, ma fu un esperimento fallimentare di breve durata. La mancanza dei quotidiani sportivi è compensata dai quotidiani locali, se sei un fan dei Giants, New York Times e Post forniscono eccellenti e numerose pagine sportive, a San Francisco Chronicle ed Examiner sono la bibbia per gli sportivi della Bay Area e così via.

Di fatto negli states ad un Marione et similia nessuno si sognerebbe di affidagli una trasmissione radio. Li la comunicazione è cosa seria , anche troppo , per lasciarla in mano ad ultras ed a giornalisti tifosi poco meno che equilibrati.

 

 

Intanto devo rettificare...prima ho scritto Roma TV ma intendevo dire Roma Radio (inizialmente con comadabi si parlava della radio riomica).

 

Per il resto, d'accordo su tutto, fermo restando che per quanto ne sappia io l'editore di  "Roma Radio" e "Roma TV" (ex Roma Channel) è  ASRoma  e quindi  Pallotta.

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Qui si scende sui dettagli... Non riesco a farmi una idea.. L eco mostro è troppo complesso

 

 

@@

 

 

 

 

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Joined: 23-Jul-2012
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auguri stadio

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Joined: 24-Jun-2006
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Intanto devo rettificare...prima ho scritto Roma TV ma intendevo dire Roma Radio (inizialmente con comadabi si parlava della radio riomica).

 

Per il resto, d'accordo su tutto, fermo restando che per quanto ne sappia io l'editore di  "Roma Radio" e "Roma TV" (ex Roma Channel) è  ASRoma  e quindi  Pallotta.

 

No Marmas, perdonami, ma Roma Radio è nella migliore delle ipotesi una sorta di service che la AS Roma utilizza come...emh flagship station. Dal 1 agosto 2014 la ex Roma Channel è di proprietà del gruppo ABS gestito da un personaggio ex Telecom (toh!) ed ex La7 che tramite un suo ex collega Telecom,(ma guarda un po')  ora nel CA di ASRoma ( m'anvedi) ha ottenuto una sorta di accordo-appalto tramite il quale la AS Roma paga una parte dei servizi di Roma Radio. E' come se AS Roma affittasse con rapporto esclusivo gli spazi e le strutture.

Di fatto, per farla breve, i "giornalisti" ovvero i vari Paglia, Rossi e compagnia cantante sono a tutti gli effetti dipendenti AS Roma, mentre il personale tecnico è sotto contratto con ABS. Con tutto ciò che ne consegue...stipendi, buoni pasto, maggiorazioni in busta paga etc..etc

Di fatto Roma Radio, non è un asset di AS Roma.

Tipica storiella italiota?

 

 

Comunque, ragazzi, che siate bianconeri (è preferibile) che siate giallorozzi o neroverdi, dalla selva di Teutoburgo Arminius augura un fantastico Natale a tutti voi.

;)

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Joined: 08-Oct-2014
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No Marmas, perdonami, ma Roma Radio è nella migliore delle ipotesi una sorta di service che la AS Roma utilizza come...emh flagship station. Dal 1 agosto 2014 la ex Roma Channel è di proprietà del gruppo ABS gestito da un personaggio ex Telecom (toh!) ed ex La7 che tramite un suo ex collega Telecom,(ma guarda un po') ora nel CA di ASRoma ( m'anvedi) ha ottenuto una sorta di accordo-appalto tramite il quale la AS Roma paga una parte dei servizi di Roma Radio. E' come se AS Roma affittasse con rapporto esclusivo gli spazi e le strutture.

Di fatto, per farla breve, i "giornalisti" ovvero i vari Paglia, Rossi e compagnia cantante sono a tutti gli effetti dipendenti AS Roma, mentre il personale tecnico è sotto contratto con ABS. Con tutto ciò che ne consegue...stipendi, buoni pasto, maggiorazioni in busta paga etc..etc

Di fatto Roma Radio, non è un asset di AS Roma.

Tipica storiella italiota?

Comunque, ragazzi, che siate bianconeri (è preferibile) che siate giallorozzi o neroverdi, dalla selva di Teutoburgo Arminius augura un fantastico Natale a tutti voi.

;)

Grazie arminius tanti cari auguri di buon natale anche a te e a tutti gli altri, juventini e anti juventini, laziali, .. Insomma

Buona Natale a tutti :-)

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Joined: 14-Jun-2008
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Buone feste, con l'augurio specifico di non esagerare con le libagioni, rispettosamente.

.mangiare:drunk:

 

 

 

10857929_1043157875710329_43458530866920

 

.mainagioia

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Joined: 08-Oct-2014
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Marmas non vorrei farti strozzare mentre ti mangi il panettone... :-) leggiti quest articolo di oggi , descrive l interesse pubblico e sfata qualche diceria..

GASPORT (A. CATAPANO) - La «sfida titanica», come la definisce, non sarà costruire lo stadio, ma togliere argomenti ai «professionisti del “ma tanto”, quelli per cui “tanto a Roma non siamo capaci”, “tanto le opere pubbliche non si faranno”, “tanto ci vorrà un secolo”. Ecco, cambiare questa mentalità è la vera rivoluzione. Se ci riusciremo — e mi auguro che lo stadio serva proprio a centrare questo risultato —, Roma diventerà una città affidabile per gli investitori stranieri e continuerà a vivere. Se falliremo, finirà per morire». La chiarezza è una delle qualità immediatamente percepibili di Giovanni Caudo. Per spiegarci perché il Comune abbia ritenuto fondamentali per l’interesse pubblico quelle opere infrastrutturali fatte inserire nel progetto di Parnasi e Pallotta, prende carta e penna e in pochi secondi improvvisa una cartina della zona Tor di Valle. «Vede? Di qua c’è la Roma-Fiumicino che porta alla Magliana, di là la via del Mare che porta all’Eur. Grazie allo stadio saranno collegate e faranno risparmiare ai romani tempo e chilometri. Non è “pubblica utilità” questa?». Origini siciliane, due figli, architetto, professore universitario, assessore all’Urbanistica e Trasformazione urbana della Giunta Marino, giusto ieri presentata in Campidoglio nella sua nuova versione: «Ho 12 capicantiere al mio fianco», ha detto il sindaco rivolgendosi ai suoi assessori. Non sappiamo se lo sia per gli altri, ma certamente per Caudo l’espressione è calzante. «Condivido il traguardo fissato da Marino: disegnare una città nuova, migliore, la città dei nostri figli. A questo serviranno lo stadio della Roma, e speriamo, l’Olimpiade 2024».

Però, assessore Caudo, per approvare la delibera di pubblica utilità in Consiglio comunale ci sono voluti 109 giorni, sommati ai 98 che avete impiegato in Giunta fanno 207. E Pallotta ha fatto intendere che se non ci fosse stata l’inchiesta su “Mafia Capitale”...

«Ve lo dico subito, la avremmo approvata lo stesso. Magari con un percorso più tortuoso, ma ce l’avremmo fatta. Duecento giorni per un’opera tanto complessa sono un record. Vorrei ricordare che in questo lasso di tempo la proposta di Parnasi e Pallotta, che abbiamo analizzato con rigore e siamo riusciti a migliorare grazie ad una negoziazione, sottolineo, sempre trasparente, è passata al vaglio di cinque assessorati, delle commissioni, della Giunta, di tutti i capigruppo, anche dell’opposizione, dei Municipi interessati, dell’Assemblea».

Eppure, continuano a piovervi addosso critiche e accuse di ogni genere. Lei le ha definite “bugie”. La prima: lo stadio della Roma sorgerà su un’area a rischio esondazione.

«Questa è la bugia più fastidiosa. L’Autorità di bacino ha attribuito all’area il rischio 3, lo stesso del quartiere Flaminio. L’unica zona a rischio 5 è a Decima, che non ha nulla a che vedere con lo stadio ma per cui noi abbiamo chiesto ai proponenti la messa in sicurezza del Fosso di Valleranno con un investimento di 5 milioni di euro. Quindi, la questione è ribaltata. Decima non sarà più una zona a rischio esondazione».

La seconda: lo stadio porterà altro cemento su suolo agricolo, in un’area inedificabile...

«Questa è la più clamorosa. Noi non consumiamo un grammo di agro romano, ma trasformiamo una zona dismessa. L’area è già catalogata come “verde per attrezzature sportive” ed è edificabile per 112.000 metri quadri. Perciò, le servirà solo una variante per incrementare i metri edificabili».

Ok, ma accordate a Parnasi il triplo dello spazio: da 112 a 354.000 metri quadri, di cui 305mila per il Centro direzionale e 49mila per lo stadio. «La legge sugli stadi richiede l’equilibrio economico e noi ci dobbiamo augurare che il centro direzionale riuscirà a sostenerne i costi. Nella proposta iniziale Parnasi individuava opere infrastrutturali per 270 milioni di euro e si impegnava a coprirne 50. Per tutti gli altri, chiedeva quasi 400mila metri quadri di compensazioni edilizie. Noi a quei 270 milioni ne abbiamo aggiunti una cinquantina per il prolungamento della Metro B, ma gli abbiamo riconosciuto compensazioni “solo” per 195 milioni, scendendo dai 400mila metri quadri richiesti ai 242.000 attuali, che portano il totale dell’area edificabile a 354.000 metri quadri. In sostanza, abbiamo aggiunto opere pubbliche che serviranno a tutti i cittadini e tolto metratura a Parnasi».

Il partito del “ma tanto” prevede che le opere pubbliche non saranno mai completate in tempo per lo stadio...

«Ma noi abbiamo posto ai proponenti un vincolo preciso, che verrà inserito nella Convenzione urbanistica: finché le opere richieste — il prolungamento della Metro B, la riunificazione di Ostiense e via del Mare, lo svincolo della RomaFiumicino, il ponte pedonale, la messa in sicurezza del Fosso di Vallerano — non verranno completate, lo stadio non otterrà l’agibilità. Quindi, è interesse di Parnasi e Pallotta realizzarle in tempo. E un vincolo, lo ricordo, lo abbiamo posto anche sulla proprietà dell’impianto: se il contratto tra lo stadio e la Roma si interromperà prima di 30 anni, andrà pagata una penale di 167 milioni. Pochi?».

A proposito di soldi, ma quanti ne serviranno per ottenere l’Olimpiade 2024?

«Se pretendiamo di competere sul budget, perdiamo in partenza. Se, invece, recuperiamo la grande bellezza di Roma, non abbiamo rivali. La città dovrà rimettersi in gioco per l’Olimpiade. Non avremo bisogno di costruire cattedrali, ma di recuperare quello che abbiamo. Flaminio, Olimpico, Foro italico, ripartiamo da lì».

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No Marmas, perdonami, ma Roma Radio è nella migliore delle ipotesi una sorta di service che la AS Roma utilizza come...emh flagship station. Dal 1 agosto 2014 la ex Roma Channel è di proprietà del gruppo ABS gestito da un personaggio ex Telecom (toh!) ed ex La7 che tramite un suo ex collega Telecom,(ma guarda un po')  ora nel CA di ASRoma ( m'anvedi) ha ottenuto una sorta di accordo-appalto tramite il quale la AS Roma paga una parte dei servizi di Roma Radio. E' come se AS Roma affittasse con rapporto esclusivo gli spazi e le strutture.

Di fatto, per farla breve, i "giornalisti" ovvero i vari Paglia, Rossi e compagnia cantante sono a tutti gli effetti dipendenti AS Roma, mentre il personale tecnico è sotto contratto con ABS. Con tutto ciò che ne consegue...stipendi, buoni pasto, maggiorazioni in busta paga etc..etc

Di fatto Roma Radio, non è un asset di AS Roma.

Tipica storiella italiota?

 

 

Comunque, ragazzi, che siate bianconeri (è preferibile) che siate giallorozzi o neroverdi, dalla selva di Teutoburgo Arminius augura un fantastico Natale a tutti voi.

;)

 

 

Alzo le mani e prendo atto Arminius.

 

Evidentemente nemmeno in questa circostanza sono riusciti a muoversi nel rispetto di un minimo di logica  e di trasparenza.

 

Assolutamente condivisibile il riferimento ai vari Paglia, Rossi ecc...ecc...  quali "giornalisti" tra virgolette .asd

 

Auguroni di Buon Natale anche a te  .rulez

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Buone feste, con l'augurio specifico di non esagerare con le libagioni, rispettosamente.

.mangiare:drunk:

 

 

 

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.mainagioia

 

 

    .asd

 

 

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Buon Natale Ghost... .rulez

Modificato da Marmas

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Marmas non vorrei farti strozzare mentre ti mangi il panettone... :-) leggiti quest articolo di oggi , descrive l interesse pubblico e sfata qualche diceria..

GASPORT (A. CATAPANO) - La «sfida titanica», come la definisce, non sarà costruire lo stadio, ma togliere argomenti ai «professionisti del “ma tanto”, quelli per cui “tanto a Roma non siamo capaci”, “tanto le opere pubbliche non si faranno”, “tanto ci vorrà un secolo”. Ecco, cambiare questa mentalità è la vera rivoluzione. Se ci riusciremo — e mi auguro che lo stadio serva proprio a centrare questo risultato —, Roma diventerà una città affidabile per gli investitori stranieri e continuerà a vivere. Se falliremo, finirà per morire». La chiarezza è una delle qualità immediatamente percepibili di Giovanni Caudo. Per spiegarci perché il Comune abbia ritenuto fondamentali per l’interesse pubblico quelle opere infrastrutturali fatte inserire nel progetto di Parnasi e Pallotta, prende carta e penna e in pochi secondi improvvisa una cartina della zona Tor di Valle. «Vede? Di qua c’è la Roma-Fiumicino che porta alla Magliana, di là la via del Mare che porta all’Eur. Grazie allo stadio saranno collegate e faranno risparmiare ai romani tempo e chilometri. Non è “pubblica utilità” questa?». Origini siciliane, due figli, architetto, professore universitario, assessore all’Urbanistica e Trasformazione urbana della Giunta Marino, giusto ieri presentata in Campidoglio nella sua nuova versione: «Ho 12 capicantiere al mio fianco», ha detto il sindaco rivolgendosi ai suoi assessori. Non sappiamo se lo sia per gli altri, ma certamente per Caudo l’espressione è calzante. «Condivido il traguardo fissato da Marino: disegnare una città nuova, migliore, la città dei nostri figli. A questo serviranno lo stadio della Roma, e speriamo, l’Olimpiade 2024».

Però, assessore Caudo, per approvare la delibera di pubblica utilità in Consiglio comunale ci sono voluti 109 giorni, sommati ai 98 che avete impiegato in Giunta fanno 207. E Pallotta ha fatto intendere che se non ci fosse stata l’inchiesta su “Mafia Capitale”...

«Ve lo dico subito, la avremmo approvata lo stesso. Magari con un percorso più tortuoso, ma ce l’avremmo fatta. Duecento giorni per un’opera tanto complessa sono un record. Vorrei ricordare che in questo lasso di tempo la proposta di Parnasi e Pallotta, che abbiamo analizzato con rigore e siamo riusciti a migliorare grazie ad una negoziazione, sottolineo, sempre trasparente, è passata al vaglio di cinque assessorati, delle commissioni, della Giunta, di tutti i capigruppo, anche dell’opposizione, dei Municipi interessati, dell’Assemblea».

Eppure, continuano a piovervi addosso critiche e accuse di ogni genere. Lei le ha definite “bugie”. La prima: lo stadio della Roma sorgerà su un’area a rischio esondazione.

«Questa è la bugia più fastidiosa. L’Autorità di bacino ha attribuito all’area il rischio 3, lo stesso del quartiere Flaminio. L’unica zona a rischio 5 è a Decima, che non ha nulla a che vedere con lo stadio ma per cui noi abbiamo chiesto ai proponenti la messa in sicurezza del Fosso di Valleranno con un investimento di 5 milioni di euro. Quindi, la questione è ribaltata. Decima non sarà più una zona a rischio esondazione».

La seconda: lo stadio porterà altro cemento su suolo agricolo, in un’area inedificabile...

«Questa è la più clamorosa. Noi non consumiamo un grammo di agro romano, ma trasformiamo una zona dismessa. L’area è già catalogata come “verde per attrezzature sportive” ed è edificabile per 112.000 metri quadri. Perciò, le servirà solo una variante per incrementare i metri edificabili».

Ok, ma accordate a Parnasi il triplo dello spazio: da 112 a 354.000 metri quadri, di cui 305mila per il Centro direzionale e 49mila per lo stadio. «La legge sugli stadi richiede l’equilibrio economico e noi ci dobbiamo augurare che il centro direzionale riuscirà a sostenerne i costi. Nella proposta iniziale Parnasi individuava opere infrastrutturali per 270 milioni di euro e si impegnava a coprirne 50. Per tutti gli altri, chiedeva quasi 400mila metri quadri di compensazioni edilizie. Noi a quei 270 milioni ne abbiamo aggiunti una cinquantina per il prolungamento della Metro B, ma gli abbiamo riconosciuto compensazioni “solo” per 195 milioni, scendendo dai 400mila metri quadri richiesti ai 242.000 attuali, che portano il totale dell’area edificabile a 354.000 metri quadri. In sostanza, abbiamo aggiunto opere pubbliche che serviranno a tutti i cittadini e tolto metratura a Parnasi».

Il partito del “ma tanto” prevede che le opere pubbliche non saranno mai completate in tempo per lo stadio...

«Ma noi abbiamo posto ai proponenti un vincolo preciso, che verrà inserito nella Convenzione urbanistica: finché le opere richieste — il prolungamento della Metro B, la riunificazione di Ostiense e via del Mare, lo svincolo della RomaFiumicino, il ponte pedonale, la messa in sicurezza del Fosso di Vallerano — non verranno completate, lo stadio non otterrà l’agibilità. Quindi, è interesse di Parnasi e Pallotta realizzarle in tempo. E un vincolo, lo ricordo, lo abbiamo posto anche sulla proprietà dell’impianto: se il contratto tra lo stadio e la Roma si interromperà prima di 30 anni, andrà pagata una penale di 167 milioni. Pochi?».

A proposito di soldi, ma quanti ne serviranno per ottenere l’Olimpiade 2024?

«Se pretendiamo di competere sul budget, perdiamo in partenza. Se, invece, recuperiamo la grande bellezza di Roma, non abbiamo rivali. La città dovrà rimettersi in gioco per l’Olimpiade. Non avremo bisogno di costruire cattedrali, ma di recuperare quello che abbiamo. Flaminio, Olimpico, Foro italico, ripartiamo da lì».

 

 

 

Niente di nuovo. E più che altro sembra l'intervista di Roma Radio a Pallotta... .asd

 

 

Buon Natale anche a te comadabi .rulez

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Tor di Valle, i paletti della Regione: ''Evitate aspettative''

 

IL MESSSAGGERO (L. DE CICCO) - Prima pietra nella primavera del 2015? Prima partita nel 2017? «Bisogna evitare di suscitare aspettative non corrispondenti alle previsioni di legge». A scriverlo è la Regione Lazio, proprio a poche ore dal voto dell’Assemblea capitolina che ha riconosciuto il «pubblico interesse» del nuovo stadio a Tor di Valle. Due giorni fa il sindaco Marino aveva parlato di aprire i cantieri già nei primi mesi del prossimo anno. Ma gli uffici del governatore Zingaretti ieri hanno precisato: «La legge prevede che la procedura si debba concludere con deliberazione della Regione entro 180 giorni», «ma nessun procedimento amministrativo può avere inizio fino alla trasmissione dei progetti definitivi». Insomma prima del piano aggiornato l’iter dei 6 mesi non può scattare per legge. Per il momento è stata solo attivata la procedura per la valutazione ambientale strategica.

 

Nel frattempo Pallotta e il costruttore Parnasi dovranno presentare al Comune il nuovo piano, non più preliminare, ma definitivo, tenendo conto di tutti gli emendamenti che hanno modificato lo studio di fattibilità di agosto, a partire dal rafforzamento della Roma-Lido. A quel punto gli uffici di Palazzo Senatorio valuteranno che il progetto sia coerente con le condizioni poste e, in caso positivo, lo invieranno alla Conferenza dei servizi della Pisana. 

 

GLI OSTACOLI - «La tempistica non sarà brevissima, Pallotta non ha un compito facile», ha ammesso ieri l’assessore comunale Giovanni Caudo, il grande sponsor di questa operazione calcistico-immobiliare che potrebbe portare nelle tasche del manager di Boston e di Parnasi, secondo alcune stime, fino a 800 milioni di euro. Non tanto grazie all’impianto sportivo, che rappresenta appena il 14% delle costruzioni previste e che sarebbe comunque preso in affitto dall’A.S. Roma, quanto per il gigantesco complesso di uffici, negozi e ristoranti che nascerebbe tutto intorno. Una colata di cemento da quasi un milione di metri cubi già dichiarata irregolare dall’Istituto nazionale di Urbanistica, dalle principali organizzazioni ambientaliste e dagli stessi tecnici della Regione, nel rapporto inviato alla conferenza preliminare in Comune. Ma il Campidoglio non ne ha voluto tenere conto e Pallotta ieri ha dichiarato che «non sarà un progetto speculativo, investiremo nelle infrastrutture». «Ma questo aspetto andrà valutato», spiega una consigliera del listino di Zingaretti, Cristiana Avenali. «Le cubature sono spropositate, chiederò che se ne discuta in Commissione Urbanistica». 

 

Ieri dalla Regione spiegavano che gli accertamenti, e le eventuali modifiche, riguarderanno principalmente quattro ambiti: urbanistico, ambientale, paesaggistico e idro-geologico, dato che l’area di Tor di Valle è considerata ad alto rischio esondazione e che secondo l’Istituto di Urbanistica gli interventi di riqualificazione previsti non sono sufficienti. Le verifiche saranno approfondite e i tempi potrebbero anche allungarsi. «La legge sui tempi procedurali delle conferenze dei servizi – spiega ancora la Regione - prevede la possibilità di sospenderne i termini per l’acquisizione dei necessari nulla osta come ad esempio la valutazione d’impatto ambientale».

 

(24.12.2014)

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Ferrovia e vincoli ambientali, lo stadio della Roma è lontano

 

 

IL TEMPO (F. M. MAGLIARO) Delibera approvata ma stadio ancora lontano, lontanissimo e molti nodi ancora da sciogliere. Roma-Lido, ponte ciclopedonale sul Tevere e salvaguardia ambientale sono tre nodi che gli emendamenti, presentati e approvati in Consiglio comunale alla delibera che sancisce l’interesse pubblico alla costruzione dello Stadio della Roma a Tor di Valle, hanno ancora di più evidenziato.

 

Il progetto, di base, resta quello presentato da Pallotta: stadio da 60mila posti con le sue immediate pertinenze, Business Park con tre torri e area commerciale. Le modifiche principali le ha ottenute il Campidoglio durante la trattativa e riguardano le opere pubbliche: almeno il 50% dei tifosi deve poter raggiungere lo stadio con il trasporto su ferro, il ponte ciclopedonale sul Tevere e la riduzione delle cubature a compensazione.

La ferrovia Roma-Lido rientra nel progetto dalla porta principale. Di emendamenti ne erano stati presentati 119. Ne sono stati dichiarati ammissibili solo 44. E di questi ne sono stati approvati 11 più altri 8 trasformati in ordini del giorno. Fra gli emendamenti approvati, spicca quello, a firma D’Ausilio/De Luca (Pd), che impone, a fianco alla Metro B e alla sua ipotizzata nuova diramazione, il «contestuale potenziamento della Roma-Lido con interventi di ammodernamento e attrezzaggio necessario per il raggiungimento» dello standard di 8 treni l’ora, uno ogni 7 minuti. In sostanza, la Roma Lido diventa una priorità, riconosciuta anche dall’assessore all’Urbanistica Caudo. Il quale però lancia un mezzo allarme e un mezzo segnale di apertura: «La Regione dovrebbe fare l’adeguamento della linea, che costerebbe oltre 260milioni di euro per portarla a frequenza di vera metropolitana, un treno ogni 3 minuti. Se ci riesce, a quel punto la linea sarebbe sufficiente ad assicurare i 20mila passeggeri/ora che servono sullo Stadio e, quindi, i 50milioni di euro dei proponenti da destinare al trasporto su ferro potremmo dirottarli lì». Ma se la Regione non dovesse adeguare la Roma Lido per mancanza di fondi? «In quel caso, Houston abbiamo un problema, sarebbe a rischio l’intero progetto».

 

Il secondo emendamento che potrebbe modificare il progetto è quello che prevede di «adottare le misure per migliorare la mobilità alternativa, ciclopedonale e l’accessibilità fluviale tramite il Tevere con banchine di approdo», un pallino di Andrea Santoro (Pd), presidente del Municipio IX. Nei disegni definitivi potremmo trovare la sorpresa delle banchine sul Tevere e nuove piste ciclabili. Rientra, invece, fra quegli emendamenti un po’ più politica quello, presentato da SeL, che pone la «salvaguardia ambientale» come «assoluta priorità» nel valutare l’interesse pubblico. Poco rilevanti gli effetti dell’emendamento nel punto in cui chiede di valutare come «integrazione e modifica al progetto» tutti gli elementi ambientali che emergessero dagli studi, rimane il fatto che l’emendamento, pur inserito nella parte di premessa e non nel deliberato, potrebbe essere un appiglio (ad esempio, quando, per mettere in sicurezza via del Mare e via Ostiense, si dovrà magari procedere al taglio delle alberature) per bloccare i lavori. Ora, per dirla con l’assessore Caudo «si aspettano i progetti, che devono essere seri e di qualità. Saremo intransigenti. A Roma non servono cattedrali nel deserto e presteremo la massima attenzione a ogni singola pagina degli elaborati. Se la Roma vuole fare in fretta, deve fare bene».

 

(24.12.2014)

 

 

-----------------------------------------------------

 

 

 

 

e In attesa della storica posa della prima pietra...  BUON NATALE A TUTTI ! :sventola:

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Niente di nuovo. E più che altro sembra l'intervista di Roma Radio a Pallotta... .asd

Buon Natale anche a te comadabi .rulez

Grazie caro.. Ricambio con affetto. Ti auguro una serena vigilia a te e famiglia

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carteinregola 22-12-2014

UN PUNTO DA APPROFONDIRE (l’esproprio delle aree limitrofe per gli standard)

(in scrittura)

Ci riserviamo di approfondire  le osservazioni presentate da alcuni oppositori del progetto a proposito di una diffida presentata dai proprietari di areee limitrofe a quelle di proprietà (anche questa ancora in forse a causa di un fallimento in corso del precedente proprietario) della Eur Nova del costruttore Parnasi, aree che dovrebbero essere espropriate (a spese del costruttore) per realizzare parcheggi e standard per lo stadio e/o il Business center

 

C'è un signore, altamente qualificato, che qualche mese fa si è prodotto in una cantonata epocale ed adesso dovrebbe vigilare anche sugli appalti di Roma Capitale

 

Project financing... Sa di utopia.

«Se ne parla soltanto. Ma i club vanno messi nelle condizioni di progettare per se stessi. E il regime di proprietà d’uno stadio appartiene alla filosofia economica d’una società di calcio, che è una azienda. L’esperienza della Juventus è positiva anche se l’espropriazione del terreno e poi la sua cessione a prezzo irrisorio non mi sono sembrati modi consoni; però la gente dev’essere attratta dal richiamo della partita e viverla degnamente. Altrimenti si resta a casa e si guarda Sky, che ci serve peraltro benissimo. Immagini oggi quanto costi mediamente una domenica di calcio all’italiano: il biglietto, lo spostamento, poi ci metti il parcheggiatore abusivo, figura non esclusivamente napoletana, che t’estorce un’altra sommetta. Allora a quel punto, visto pure il disagio, uno se ne resta in poltrona».

 

Vediamo se il Sig.Raffaele Cantone (l'autore del misero ed erroneo commento) si produrrà in altri interventi a c**** di cane. Per il momento sta evitando il discorso.

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C'è un signore, altamente qualificato, che qualche mese fa si è prodotto in una cantonata epocale ed adesso dovrebbe vigilare anche sugli appalti di Roma Capitale

Vediamo se il Sig.Raffaele Cantone (l'autore del misero ed erroneo commento) si produrrà in altri interventi a c**** di cane. Per il momento sta evitando il discorso.

Cantone è un quaquaraquà, come tanti in questo paese: tante parole, tanta retorica e tanta morale ma i fatti stanno a zero.

Un altro pagliaccio messo lí a mo' di enorme spot pubblicitario.

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Cantone è un quaquaraquà, come tanti in questo paese: tante parole, tanta retorica e tanta morale ma i fatti stanno a zero.

Un altro pagliaccio messo lí a mo' di enorme spot pubblicitario.

 

Voglio vedere come quel pagliaccio di Cantone giustificherà la previsione di 539.000 metri quadrati (87.000 pubblici e 452.000 privati) espropriati a soli 28.473.625 euro per un cantiere dagli interessi speculativi enormi

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Ma quanto dovrete pagarlo Er Pupone per permettergli di giocare nel nuovo stadio?

Altri 5 milioni a stagione fino a 41 anni, per giocare da fermo e sparire nelle partite importanti?

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Joined: 08-Oct-2014
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Ma quanto dovrete pagarlo Er Pupone per permettergli di giocare nel nuovo stadio?

Altri 5 milioni a stagione fino a 41 anni, per giocare da fermo e sparire nelle partite importanti?

Non vi concentrate sul pupone.. È una battuta quella di dire che giocherà nel nuovo stadio... Tanto per dire che lo stadio deve essere costruito in fretta perché poi smette di giocare :-)

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Joined: 24-May-2007
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Ma quanto dovrete pagarlo Er Pupone per permettergli di giocare nel nuovo stadio?

Altri 5 milioni a stagione fino a 41 anni, per giocare da fermo e sparire nelle partite importanti?

speriamo che giocherà per altri 5\6 anni,visto che già attualmente è un peso per la Roma

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Joined: 01-Jan-2011
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speriamo che giocherà per altri 5\6 anni,visto che già attualmente è un peso per la Roma

Vero

E il fatto che sia un peso è esemplificante della mentalità provinciale ed anti economica che governa i romanisti, e quindi l'as roma. Fosse per Garcia Totti rimarrebbe a Sabaudia tutto l'anno

Andava indotto a smettere cinque anni fa

Come andava venduto de rossi all'epoca

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Joined: 24-May-2007
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Vero

E il fatto che sia un peso è esemplificante della mentalità provinciale ed anti economica che governa i romanisti, e quindi l'as roma. Fosse per Garcia Totti rimarrebbe a Sabaudia tutto l'anno

Andava indotto a smettere cinque anni fa

Come andava venduto de rossi all'epoca

non ha il coraggio di lasciare fuori Totti quando la partita conta!proprio non ci riesce ed infatti Destro,che ha capito l'antifona, vuole andare via.

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Joined: 08-Oct-2014
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Vero

E il fatto che sia un peso è esemplificante della mentalità provinciale ed anti economica che governa i romanisti, e quindi l'as roma. Fosse per Garcia Totti rimarrebbe a Sabaudia tutto l'anno

Andava indotto a smettere cinque anni fa

Come andava venduto de rossi all'epoca

Con lo stipendio di totti potevamo prendere un top player.. E senza gli stipendi di Totti e de Rossi potevamo mantenere un Ibrahimovic

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Con lo stipendio di totti potevamo prendere un top player.. E senza gli stipendi di Totti e de Rossi potevamo mantenere un Ibrahimovic

Moggi docet

Detto ciò lo stadio come lo chiamerete?

DanieleDeRossiFrancescoTottiAlessandroFlorenziENonna Stadium?

No seriamente, idee sul nome circolano?

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