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Tiger Jack

Nuovo Stadio Roma: Investimento da un Mijardo de euri. Più nartro mezzo e quarche piotta, poi se vede

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Se lo fanno senza metterlo nel cvlo alla comunità come si paventa, chapeau, altrimenti son delle *****e

io spero sia un'opportunità per le tante persone che cercano lavoro e per dimostrare a investitori esteri che in Italia si può investire

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Il Presidente del PD di Roma, Tommaso Giuntella, ha rilasciato una nota riguardo lo Stadio della Roma, cercando di spegnere le polemiche degli ultimi giorni: "Il Partito democratico di Roma si è confrontato ed espresso a sostegno del sindaco Marino e in favore della realizzazione tempestiva di una importante opera come loStadio della Roma. Se un singolo esponente assume posizioni differenti e diffonde comunicazioni che possono essere strumentalizzate lo fa a titolo meramente personalee si pone al di fuori della posizione espressa ufficialmente dal Partito democratico di Roma".

Bell'avatar,

Anch'io sono fan dei Sopranos .sisi

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Noi siamo un po' egoisti perché vorremmo essere gli unici con lo stadio di proprietà in Italia, peró cé da dire che sarebbe molto positivo per il calcio italiano.

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Ammetto anche io a parti invertite sarei stato geloso dello stadio di proprietà..

Però per contrastare il potere degli altri campionati stranieri è la unica via

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Ammetto anche io a parti invertite sarei stato geloso dello stadio di proprietà..

Però per contrastare il potere degli altri campionati stranieri è la unica via

e già...magari ce l'avessimo pure noi lo stadio di proprietà @@

Modificato da Verza1978

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e già...magari ce l'avessimo pure noi lo stadio di proprietà @@

Penso parlasse di " gelosia dell esclusiva dello stadio di proprietà"

Comunque io la penso come Avvocato: se viene fatto in maniera seria e limpida,ben venga il loro stadio..altrimenti sarebbe una (ennesima) porcata

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mh

Stadio della Roma, la lezione della metro C che preoccupa Pallotta

Gasport – Next stop… Tor di Valle. Ma quando? E soprattutto a che prezzo? Peccato che James Pallotta non si sia trattenuto a Roma anche questa settimana. Sarebbero state giornate assai istruttive per il businessman americano, forse anche più delle tavole rotonde sul calcio cui ha preso parte nella kermesse londinese. È probabile che sia comunque riuscito a leggere le cronache dell’ennesimo pasticciaccio capitolino, ma qui si sarebbe goduto, si fa per dire, lo spettacolo. Lo scandalo della Metro C — senza voler stabilire di chi siano le responsabilità, se degli amministratori attuali o passati, dei costruttori o dei consorzisti — racchiude tutti i passaggi che un’opera pubblica che si rispetti deve contenere (nella Capitale e nel resto d’Italia): protrarsi infinito dei lavori, modifiche su modifiche al progetto iniziale, contenziosi, ricorsi, lievitamento mostruoso dei costi, compresi quelli a carico dei cittadini. Che aspettano e sperano, poi non sperano più.

Ecco, cosa deve aspettarsi il tifoso della Roma dalla costruzione del nuovo stadio? A domanda, ormai da mesi, Pallotta risponde sempre la stessa cosa: «Sarà pronto tra due anni e sarà l’opera del secolo». Non è in discussione l’ambizione del progetto , né la capacità del re degli hedge funds di attrarre finanziatori, sponsor, investimenti. Ma proprio perché si tratta di una gigantesca operazione «a debito» con un business plan che prevede i primi ricavi a tre anni dall’approvazione del progetto definitivo, fossimo in Pallotta presteremmo particolare attenzione a chi e come farà i lavori. Non tanto chi si occuperà di tirare su lo stadio, ma chi farà le opere pubbliche previste dal progetto: la metro B, le strade, gli svincoli, i viadotti, il ponte pedonale, insomma tutti quei lavori (per 320 milioni di euro) che giustificano la certificazione pubblica del progetto e che questa amministrazione comunale, lodevolmente, ha legato alla costruzione dell’impianto calcistico, obbligando Pallotta a completarli contestualmente all’inaugurazione dello stadio, non un minuto dopo. Una vittoria che il sindaco Marino ha ottenuto a tutela della collettività (a Firenze, per dire, il sindaco Nardella, delfino di Matteo Renzi, ha appena messo a disposizione dei Della Valle un’enorme area comunale dove ora c’è un mercato e in futuro nascerà lo stadio dei viola) col risultato che, qualora disgraziatamente le aziende scelte dal project manager Luca Parnasi (con bando europeo come prevede la legge, ovviamente) non dovessero tutte consegnare i lavori in tempo, sarebbero Pallotta e la Roma a farne le spese, perché lo stadio, seppure pronto, resterebbe chiuso. Un rischio evitabile a priori solo affidandosi a soggetti lontani, molto lontani dalle logiche del Gra, ancor meglio se stranieri. Ma sarà possibile? Giovedì scorso, alla riunione annuale dei costruttori romani (che aveva uno slogan dedicato a Comune e Regione: «Un anno di niente»), il presidente Edoardo Bianchi ha rivolto un passaggio della sua relazione allo stadio della Roma: «Siamo contenti che porti oltre un miliardo di investimenti, ma non ci interessa assolutamente. Prima bisogna dare risposta a chi da anni è in fila per avere le autorizzazioni a costruire». E che, traducendo, ora si aspetta di essere convocato a Tor di Valle. Parnasi, che era in platea, ha preso nota.

(12.10.2014)

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1. Quando i costi lieviteranno (perchè lieviteranno) chi sarà chiamato a coprire il buco? I proponenti? Il Comune di Roma? Entrambi i soggetti?

2. Oltre che andare in tv a fare propaganda a se stesso e al "Pallotta Stadium" il sindaco di Roma è in grado di dare ai cittadini romani le risposte e le garanzie necessarie in questo senso?

Modificato da Marmas

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1. Credo sempre i proponenti.. Sono potenze economiche mondiali, se vogliono coprono. Il comune ha sempre detto che non caccia una lira

2.booooo

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mh

Stadio della Roma, la lezione della metro C che preoccupa Pallotta

Gasport (12.10.2014)

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1. Quando i costi lieviteranno (perchè lieviteranno) chi sarà chiamato a coprire il buco? I proponenti? Il Comune di Roma? Entrambi i soggetti?

2. Oltre che andare in tv a fare propaganda a se stesso e al "Pallotta Stadium" il sindaco di Roma è in grado di dare ai cittadini romani le risposte e le garanzie necessarie in questo senso?

Prima di tutto, ma che grandissimi stronzi quella della rosea: notizie di questo genere nascoste tra le pagine locali (grazie Marmas per la lungimiranza e pazienza).

1. I costi lieviteranno a dismisura e concorreranno tutte le parti, se va bene... altrimenti saranno gli enti locali, come accade più spesso, ad integrare le spese ma così si allungheranno i tempi in maniera indecifrabile

2. Il sindaco dovrebbe preoccuparsi del bene pubblico ed il Pallotta Stadium è solo un diversivo/palliativo per mascherare le magagne dell'amministrazione. Fa specie che ci siano così tanti cittadini obnubilati dal progetto e non interessati al bene pubblico effettivo. Ma quest'accidia riguarda oggi tutta la civiltà italiana.

Modificato da Ghost Dog

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Prima di tutto, ma che grandissimi stronzi quella della rosea: notizie di questo genere nascoste tra le pagine locali (grazie Marmas per la lungimiranza e pazienza).

1. I costi lieviteranno a dismisura e concorreranno tutte le parti, se va bene... altrimenti saranno gli enti locali, come accade più spesso, ad integrare le spese ma così si allungheranno i tempi in maniera indecifrabile

2. Il sindaco dovrebbe preoccuparsi del bene pubblico ed il Pallotta Stadium è solo un diversivo/palliativo per mascherare le magagne dell'amministrazione. Fa specie che ci siano così tanti cittadini obnubilati dal progetto e non interessati al bene pubblico effettivo. Ma quest'accidia riguarda oggi tutta la civiltà italiana.

Ghost......davvero ti meravigli della giornalaccio rosa? Davvero non sai che per la giornalaccio rosa non tutte le notizie sono rilevanti? E che la giornalaccio rosa è un pò come la coppia Narducci-Auricchio ai quali interessavano molto le telefonate di Moggi e per niente quelle degli altri?

Seriamente:

1. non ci sono dubbi che i costi lievitaranno in misura considerevole anche in relazione ai tempi di realizzazione (i 50 milioni stanziati per la diramazione della metro B da Magliana a Tor di Valle a mio avviso sono emblematici in questo senso) ma (non so perchè) qualcosa mi dice che i proponenti non siano disposti a farsene carico. In ogni caso ritengo che l'amministrazione capitolina abbia il dovere di essere trasparente sotto questo aspetto ancora prima che i lavori vengano appaltati, e che i romani abbiano il diritto di pretendere tale trasparenza onde evitare spiacevoli sorprese future in termini di un ulteriore aumento della pressione fiscale locale ovvero di un depauperamento dei servizi

2. con me sfondi non una porta aperta ma un portone spalancato. Nessuno pensi ad una forma di propaganda politica da parte mia ma davvero Marino e la sua giunta si stanno dimostrando una enorme delusione.

Modificato da Marmas

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Lo stadio se fa...se fa...nun ce sò problemi :nono: i sordi ce stanno :sisi:

Incertezze sul piano di rientro: Fitch conferma rating negativo Raffica di interventi sugli enti locali italiani da parte dell’agenzia Fitch. Confermati tutti i rating e anche le prospettive "negative" per le Regioni Sardegna e Lazio, e per i Comuni di Roma e...

Raffica di interventi sugli enti locali italiani da parte dell’agenzia Fitch. Confermati tutti i rating e anche le prospettive "negative" per le Regioni Sardegna e Lazio, e per i Comuni di Roma e Busto Arsizio. L’agenzia conferma il rating negativo del Comune di Roma a BBB Con outlook negativo, spiegando che la conferma del rating riflette il fatto che il debito nel lungo termine di Roma resterà intorno a 1,2 miliardi mentre le prostettive permangono negative perchè « restano incertezze su una efficace attuazione del piano di rientro 2014-15, che dovrebbe migliorare i margini, alla luce dei costi e al probabile taglio dei sussidi da parte del governo centrale».

Iltempo.it 11.10.2014

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Ghost......davvero ti meravigli della giornalaccio rosa? Davvero non sai che per la giornalaccio rosa non tutte le notizie sono rilevanti? E che la giornalaccio rosa è un pò come la coppia Narducci-Auricchio ai quali interessavano molto le telefonate di Moggi e per niente quelle degli altri?

Seriamente:

1. non ci sono dubbi che i costi lievitaranno in misura considerevole anche in relazione ai tempi di realizzazione (i 50 milioni stanziati per la diramazione della metro B da Magliana a Tor di Valle a mio avviso sono emblematici in questo senso) ma (non so perchè) qualcosa mi dice che i proponenti non siano disposti a farsene carico. In ogni caso ritengo che l'amministrazione capitolina abbia il dovere di essere trasparente sotto questo aspetto ancora prima che i lavori vengano appaltati, e che i romani abbiano il diritto di pretendere tale trasparenza onde evitare spiacevoli sorprese future in termini di un ulteriore aumento della pressione fiscale locale ovvero di un depauperamento dei servizi

2. con me sfondi non una porta aperta ma un portone spalancato. Nessuno pensi ad una forma di propaganda politica da parte mia ma davvero Marino e la sua giunta si stanno dimostrando una enorme delusione.

Siamo d'accordo su tutto.

L'errore enorme dell'amministrazione è/è stato quello di non insistere per un sito diverso da Tor di Valle.

Se il consorzio ha realmente tutti questi miliardi da spendere, perché bisogna forzare così?

Così ha deciso Unicredit e così dev'essere.

p.s.

Ma non ti pare strano che dalla riunione annuale dei costruttori romani (slogan di un certo spessore: «Un anno di niente») non siano scaturite puncicate? .asd

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Siamo d'accordo su tutto.

L'errore enorme dell'amministrazione è/è stato quello di non insistere per un sito diverso da Tor di Valle.

Se il consorzio ha realmente tutti questi miliardi da spendere, perché bisogna forzare così?

Così ha deciso Unicredit e così dev'essere.

p.s.

Ma non ti pare strano che dalla riunione annuale dei costruttori romani (slogan di un certo spessore: «Un anno di niente») non siano scaturite puncicate? .asd

1. La scelta di quel sito non è un errore ma, appunto, una scelta che definirei obbligata. Quella zona, e quei terreni, rappresentano l'unica possibilità per riuscire ad incastrare e garantire gli interessi dei vari soggetti interessati: Unicredit, Parnasi, Comune di Roma, Pallotta&C.

2. Altro che puncicate, io credo che dopo quella riunione si sia cominciato ad affilare i coltelli. E credo anche che questi giorni possano essere decisivi, in un verso o nell'altro, per la realizzazione del progetto.

Modificato da Marmas

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1. La scelta di quel sito non è un errore ma, appunto, una scelta che definirei obbligata. Quella zona, e quei terreni, rappresentano l'unica possibilità per riuscire ad incastrare e garantire gli interessi dei vari soggetti interessati: Unicredit, Parnasi, Comune di Roma, Pallotta&C.

2. Altro che puncicate, io credo che dopo quella riunione si sia cominciato ad affilare i coltelli. E credo anche che questi giorni possano essere decisivi, in un verso o nell'altro, per la realizzazione del progetto.

.quoto

Ricordo poi che il tribunale di Roma si deve ancora pronunciare (l'udienza è prevista a dicembre) sulla regolarità o meno della vendita per 42milioni dei terreni di Tor di Valle dalla Sais di Papalia (poi fallita) a Parnasi.

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1. La scelta di quel sito non è un errore ma, appunto, una scelta che definirei obbligata. Quella zona, e quei terreni, rappresentano l'unica possibilità per riuscire ad incastrare e garantire gli interessi dei vari soggetti interessati: Unicredit, Parnasi, Comune di Roma, Pallotta&C.

2. Altro che puncicate, io credo che dopo quella riunione si sia cominciato ad affilare i coltelli. E credo anche che questi giorni possano essere decisivi, in un verso o nell'altro, per la realizzazione del progetto.

1. Ok, il Comune ha necessità di migliorare la viabilità di quel quadrante ma la complicità in un'opera monumentale di riqualificazione di Tor di Valle e zone affini mi sembra fuori portata (economica).

2. Cementificare in quella zona, dopo aver negato l'autorizzazione a Lotito per un progetto pure con rischi idrogeologici (senza le stesse garanzie economiche), presta il fianco a futuri ed ulteriori compromessi tra i quali appunto lo sblocco o l'autorizzazione di "cantieri complicati".

Modificato da Ghost Dog

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.quoto

Ricordo poi che il tribunale di Roma si deve ancora pronunciare (l'udienza è prevista a dicembre) sulla regolarità o meno della vendita per 42milioni dei terreni di Tor di Valle dalla Sais di Papalia (poi fallita) a Parnasi.

Esatto.

1. Ok, il Comune ha necessità di migliorare la viabilità di quel quadrante ma la complicità in un'opera monumentale di riqualificazione di Tor di Valle e zone affini mi sembra fuori portata (economica).

2. Cementificare in quella zona, dopo aver negato l'autorizzazione a Lotito per un progetto pure con rischi idrogeologici (senza le stesse garanzie economiche), presta il fianco a futuri ed ulteriori compromessi tra i quali appunto lo sblocco o l'autorizzazione di "cantieri complicati".

1. Hai assolutamente ragione, con tutte le emergenze che ci sono a Roma poi......e tuttavia il sindaco Marino ha più volte dichiarato che la realizzazione del progetto "sarà a costo zero per i romani". Ora, si tratta semplicemente di capire se sarà davvero così o no.

2. Ghost.....i nostri politici non hanno paura di niente e non si fermano davanti a niente.....ne abbiamo la conferma proprio in queste ore con i drammatici fatti di Genova.

Modificato da Marmas

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.e tuttavia il sindaco Marino ha più volte dichiarato che la realizzazione del progetto "sarà a costo zero per i romani". Ora, si tratta semplicemente di capire se sarà davvero così o no.

.sisi

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.quoto

Ricordo poi che il tribunale di Roma si deve ancora pronunciare (l'udienza è prevista a dicembre) sulla regolarità o meno della vendita per 42milioni dei terreni di Tor di Valle dalla Sais di Papalia (poi fallita) a Parnasi.

Lo fanno..lo fanno :sisi:

Roma, ecco perché la Procura indaga sullo stadio

globalist.it, mercoledì 15 ottobre 2014

Singolare e 'sportiva' la formazione degli strumenti urbanistici che hanno portato alla proposta di delibera del progetto dello "Stadio della Roma".

La superficie complessiva dell'intervento è pari a 1.085.520 mq di cui, tolte le infrastrutture, ne rimangono 890.808mq, per una Superficie Utile Lorda (SUL) massima di 354mila mq. Il nuovo stadio occupa una superficie di soli 5mila mq mentre ad esempio la parte ricettiva è di 15mila mq e la parte uffici di ben 247mila mq. Il 50% dell'area è di proprietà di Parnasi attraverso Eurnova, comprata da SAIS, il 42% di proprietà di altri privati, il restante 8% è di proprietà pubblica, in particolare il tratto della via del Mare/via Ostiense.

Parnasi ha comprato i terreni da SAIS a 77euro/mq per un totale di 42milioni di euro e realizzerà, tra le altre cose, 247mila mq di 'non residenziale' ad un valore di mercato (finito) di circa 800euro/mq, per un valore di 197milioni di euro, cifra che praticamente coincide con l'importo delle opere infrastrutturali da realizzare che è pari a 190,2 milioni di euro.

Le opere sono:

- Ponte sul Tevere per congiungere la Roma-Fiumicino con l'Ostiense: 93,7 milioni di euro

- Sistemazione della via del Mare, via Ostiense: 38,6 milioni di euro

- Ponte ciclopedonale: 7,5 milioni di euro

- Prolungamento metro B da Magliana a Tor di Valle: 50,4 milioni di euro

Insomma, Parnasi avvalendosi della 'Legge sugli Stadi', che obbliga all'equilibrio economico-finanziario, tramite compensazione riottiene quello che lo Studio Busnengo nel 2011 aveva previsto per il Programma Urbano di Tor di Valle (ci 'perde' solo perché ora non ha il residenziale, ma ottiene una semplificazione amministrativa nell'approvazione del progetto, cioè una riduzione dei tempi di approvazione) che prevedeva:

- Superficie Territoriale: 870.624 mq

- Superficie Utile Lorda: 224.344 mq

- Residenziale: 80%

- Non Residenziale: 20%

Lorenzo Busnengo è attualmente il progettista della parte urbanistica dell'iniziativa "Stadio della Roma" e del business park annesso. Insomma, chi non muore si rivede. Nello stesso tempo l'area di Tor di Valle diventa una "centralità a pianificazione definita", ma l'Assessore all'Urbanistica, Giovanni Caudo, non ravvisa la necessità, come previsto per le nuove centralità non inserite nel PRG, di avviare il processo di partecipazione come invece previsto da Regolamento per l'attivazione del processo di partecipazione dei cittadini alle scelte di trasformazione urbana (Allegato A di Delibera di Consiglio Comunale n°57 del 2 marzo 2006).

Le opere di urbanizzazione cubano un totale di 270milioni di euro secondo il piano economico finanziario. Attraverso una serie di calcoli, Parnasi afferma che Eurnova non può investire più di 50 milioni di euro e dunque c'è un disavanzo di 220 milioni di euro. Per raggiungere l'equilibrio economico finanziario richiesto dalla 'Legge sugli Stadi' Parnasi è costretto a recuperare il danaro mancante attraverso nuove cubature di tipo non residenziale, arrivando così ad essere premiato con 240mila mq di SUL che moltiplicato per 800 euro al mq portano l'importo totale a 197milioni di euro. Quindi, grazie alla 'Legge sugli Stadi' e la dichiarazione del Comune di Roma sulla "pubblica utilità" del progetto, ciò che la lottizzazione del Piano Urbano Tor di Valle non avrebbe consentito (premi di cubatura e tempi velocissimi di approvazione) è ora reso possibile.

COMPRAVENDITA

Il PM Mario Dovinola vuole capire cosa vi sia dietro la cessione del terreno di Tor di Valle dove dovrebbe sorgere il c.d. "Stadio della Roma" e se tutto è stato fatto secondo Legge. In particolare, vuole comprendere se il prezzo della vendita, che ammonta a 42milioni di euro (77 euro al mq), sia congruo, se i termini di pagamento e le rateizzazioni, siano corretti, se si è trattato di un atto lecito o se, al contrario, si è trattato di una condotta distrattiva (la c.d. bancarotta fraudolenta) per cercare di alienare beni della società e sfuggire ai creditori. La prima udienza è prevista per il 14 dicembre, nella quale sarà verificata la consistenza della platea creditoria.

Perché la Procura sta indagando? L'atto con cui il 25 giugno 2013 Eurnova ha comprato da SAIS il terreno in cui si trova l'Ippodromo di Tor di Valle (546.965 mq a 77 euro/mq per un totale di 42 milioni di euro) ha modificato due precedenti atti: quello del 23 aprile 2012 e quello del 9 agosto 2012, due normali atti di compravendita sottoposti alla condizione di essere sospesi qualora la stipula della Convenzione con il Comune di Roma per la trasformazione dell'area non fosse avvenuta entro il 31 dicembre 2013 (Programma Urbano Tor di Valle, Studio Busnengo).

Questi atti prevedevano anche il versamento di una caparra a diverse scadenze temporali, che avrebbe permesso a SAIS di non fallire (perché indebitata con banche, Equitalia Sud e altri). La caparra e le integrazioni versate da Eurnova sono state pari ad un importo di soli 600mila euro. Poiché SAIS senza i versamenti di Eurnova non poteva che fallire e quest'ultima non aveva i soldi per comperare l'area, è stato escogitato dagli amministratori delle due società l'atto del 25 giugno 2013, dove nella sostanza Eurnova resta proprietaria dell'area con il solo versamento dei 600mila euro.

Per la parte residua, Eurnova si accolla i debiti garantiti da ipoteca per i diversi finanziamenti delle banche e il debito nei confronti di Equitalia Sud di circa 8 milioni di euro. Eurnova si impegna a versare gli ulteriori 13 milioni in rate mensili, ma non garantisce l'operazione in alcun modo, ad esempio attraverso fidejussioni. Gli atri 21 milioni (cioè la metà del valore di compravendita) è previsto che vengano versati da Eurnova alla stipula della Convenzione (dunque, secondo quanto riferiscono il Sindaco Marino e l'Assessore Caudo, a maggio 2015, quando tra il Comune ed Eurnova si firmerà la convezione per la costruzione dello "Stadio della Roma"). Anche questi 21 milioni non vengono garantiti in alcun modo e non vi è alcuna data di scadenza per ottenere la Convenzione.

Qual è il problema? Il 22 maggio 2014, il Giudice Umberto Gentili, con sentenza n° 423/2014, ha decretato il fallimento della SAIS, mettendo a rischio l'acquisto di Eurnova, dato che l'articolo 67 della Legge Fallimentare prevede la revoca degli atti precedenti fino ad un anno dal fallimento. Il curatore fallimentare, Maurizio Battista, deve decide se tale compravendita assicura i creditori di SAIS. Tradotto, se Eurnova non paga la parte dilazionata o non salda l'importo, il curatore fallimentare, che si è visto togliere da Eurnova la proprietà dell'area, non può far altro che andare in giudizio per il mancato pagamento, non essendo prevista alcuna clausola risolutiva che gli consenta ad una certa data, in caso di mancato pagamento, di far ritornare l'area nella proprietà della SAIS.

Quindi non saremmo in presenza di un atto fittizio per non far fallire SAIS, ma saremmo in presenza di un evidente distrazione di bene da parte degli amministratori SAIS ed Eurnova a danno dei creditori SAIS. Se non ci fosse stato questo nuovo atto di compravendita, non essendosi avverata al 31 dicembre 2013 la stipula della Convenzione con il Comune di Roma, i precedenti atti del 2012 si sarebbero naturalmente risolti di fatto e la SAIS avrebbe avuto prima del suo fallimento sei mesi di tempo per trovare un atro compratore solvibile ed evitare così il fallimento.

In questo quadro potenzialmente esplosivo il Comune di Roma, procede comunque ad una trasformazione urbanistica di notevole rilevanza per la città e fortemente criticabile dal punto di vista meramente urbanistico, con un operatore che è divenuto proprietario formale di un'area con un solo versamento di 600mila euro contro un corrispettivo che si è impegnato a versare senza prestare alcuna garanzia, normalmente e sicuramente dovute in un rapporto di trasparenza e che ora si impegna in opere per centinaia di milioni di euro. E' dunque propria la Procura a porsi la domanda sul fatto che non essendoci certezza dei tempi della firma della Convenzione attraverso la quale Eurnova pagherà i 21 milioni di euro alla SAIS, il Comune si rende parte attiva nel fallimento della SAIS.

E' moralmente accettabile? Non sarebbe stato il caso di attendere gli esiti della Procura?

Modificato da Tiger Jack

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L'hanno fatta talmente grossa che non riescono a nasconderla e qualcuno inizia a sentirne la puzza? mh

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L'hanno fatta talmente grossa che non riescono a nasconderla e qualcuno inizia a sentirne la puzza? mh

Certo però che sulla questione indaga la Procura di Roma e sappiano tutti come sono andate a finire tutte le altre "indagini" (fidejussioni, passaporti, ecc..) sulla parte lesa spa

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Certo però che sulla questione indaga la Procura di Roma e sappiano tutti come sono andate a finire tutte le altre "indagini" (fidejussioni, passaporti, ecc..) sulla parte lesa spa

Ecco, hai già infranto i miei sogni. sefz

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Certo però che sulla questione indaga la Procura di Roma e sappiano tutti come sono andate a finire tutte le altre "indagini" (fidejussioni, passaporti, ecc..) sulla parte lesa spa

Ma è sempre il procedimento che dovrebbe andare a sentenza il prossimo 14 dicembre, al massimo inizio 2015?

La tutela ricade indirettamente verso la parte lesa spa. 'Sti creditori non saranno mica rimborsati coi biglietti dello stadio e la porchetta... Ovvio che nella Procura di Roma (aka Porto delle nebbie) tutto può succedere.

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Ma è sempre il procedimento che dovrebbe andare a sentenza il prossimo 14 dicembre, al massimo inizio 2015?

La tutela ricade indirettamente verso la parte lesa spa. 'Sti creditori non saranno mica rimborsati coi biglietti dello stadio e la porchetta... Ovvio che nella Procura di Roma (aka Porto delle nebbie) tutto può succedere.

Si è sempre quello.

In effetti la parte lesa spa sulla questione, formalmente, centra poco o nulla perchè loro saranno solo gli affittuari dello "Stadio daa Riomma" .asd

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.........................................................................

Il PM Mario Dovinola vuole capire cosa vi sia dietro la cessione del terreno di Tor di Valle dove dovrebbe sorgere il c.d. "Stadio della Roma" e se tutto è stato fatto secondo Legge. In particolare, vuole comprendere se il prezzo della vendita, che ammonta a 42milioni di euro (77 euro al mq), sia congruo, se i termini di pagamento e le rateizzazioni, siano corretti, se si è trattato di un atto lecito o se, al contrario, si è trattato di una condotta distrattiva (la c.d. bancarotta fraudolenta) per cercare di alienare beni della società e sfuggire ai creditori. La prima udienza è prevista per il 14 dicembre, nella quale sarà verificata la consistenza della platea creditoria.

Ma è sempre il procedimento che dovrebbe andare a sentenza il prossimo 14 dicembre, al massimo inizio 2015?

La tutela ricade indirettamente verso la parte lesa spa. 'Sti creditori non saranno mica rimborsati coi biglietti dello stadio e la porchetta... Ovvio che nella Procura di Roma (aka Porto delle nebbie) tutto può succedere.

Sembra che il 14 dicembre sia prevista la prima udienza.

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Lo fanno..lo fanno :sisi:

.asd

Puoi stoppare al minuto 1.22.......

ps: Floris che confonde Tor di Valle con Capannelle....... :261:

Modificato da Marmas

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