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Tiger Jack

Nuovo Stadio Roma: Investimento da un Mijardo de euri. Più nartro mezzo e quarche piotta, poi se vede

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si procede si procede?

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ragazzi, qui fioccano i miGLIOni come i gol der Pupone..... .asd

#livogliopropriovedè :261:

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Trovato l accordo a New York :(

vergheranno i culi

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Falliscono.. Spero

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Cioè quanto costerà questo stadio tra tutto? Chi li mette?

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25464 messaggi

Ho visto su sky, Pallotta dietro uno sfondo con scritto " nuovo stadio "

Mi son perso qualcosa? sefz

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Tra millemila anni forse lo costruiscono

Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk

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Visto su Sky erano tutti contenti c'era un pirla che rideva sotto mentre parlava la Pallotttola e sembrano sicuri che entro 2 anni lo aprono ma questo ha soldi a palate piu di 1 miliardo di euro.

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Cioè quanto costerà questo stadio tra tutto? Chi li mette?

320-370 milioni per opere d'urbanizzazione

millemilamilioni (non definito: progetto da rivedere, cubature diminuite) per stadio e cittadella

P.s.

Adesso cominciano ad avere dubbi sul fatto che possa o meno essere applicata la legge sugli stadi perché la proprietà non sarebbe in effetti dell'AS Roma.

Modificato da Ghost Dog

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Nuovo stadio della Roma, accordo Marino-Pallotta


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Roma - Lo stadio della Roma ha tutte le carte in regola per diventare una realtà: il sindaco Ignazio Marino si è detto soddisfatto per il risultato raggiunto a New York, dove nella sede della Raptor Group, il gruppo finanziario fondato dall’attuale presidente della Roma,James Pallotta, ha incontrato appunto il numero uno giallorosso e il costruttore romano Luca Parnasi.


L’incontro newyorkese, per il quale Marino ha momentaneamente interrotto la vacanza negli Usa, non poteva andare meglio, perché la parte americana ha detto sì a tutti i punti richiesti, in particolare il prolungamento della Metro B (“conditio sine qua non” per realizzare lo stadio) sino a Tor di Valle che costerà tra i 50 e i 60 milioni di euro a carico della società costruttrice. Entro fine agosto il Campidoglio attende uno studio di fattibilità per poter poi esprimere entro il 3 settembre l’ok all’«interesse pubblico» dell’opera. E le premesse ci sono tutte.


«Questo incontro - ha spiegato Marino, accompagnato dall’assessore all’Urbanistica, Giovanni Caudo - era necessario: avevamo perplessità rispetto al progetto iniziale perché andavano in direzione opposta alla politica di tipo ambientale che abbiamo deciso di adottare per Roma. Stiamo cercando di scoraggiare l’uso dell’auto e secondo quanto era stato inizialmente previsto oltre la metà delle persone sarebbe stata costretta a raggiungere lo stadio con mezzi propri». In cima alla lista delle richieste del sindaco vi era appunto il prolungamento della metropolitana. Che è stato accolto.


Quello che è stato definito «un moderno Colosseo» dovrebbe essere completato entro il 2017, ma Pallotta è ancora più ottimista e lo ha previsto entro la metà del 2016: «Voglio che lo stadio sia pronto entro il 2016 - ha detto - e sono disposto anche a portare Totti in spalla pur di farlo andare in campo».


All’incontro era presente anche l’architetto che realizzerà la struttura, Dan Meis, specializzato in progettazioni di stadi e strutture di intrattenimento: fra l’altro, ha disegnato lo Staples Center di Los Angeles e da New York ha detto che «sarà una nuova destinazione in un ambiente ecosostenibile»


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«Cubature spropositate, l’area deve essere tutelata»

IL PARLAMENTARE PD: «DOV’È TUTTA QUESTA RICHIESTA DI UFFICI CON LA CRISI CHE STA VIVENDO OGGI IL TERZIARIO?»

«COSTRUIRE UNA SERIE DI SVINCOLI NELLA ZONA SAREBBE RIDUTTIVO. DIFFICILE REALIZZARE LE OPERAZIONI CHE SONO STATE PROMESSE»

di SIMONE CANETTIERI (Il Messaggero 21-08-2014)

Roberto Morassut, deputato Pd, cosa ne pensa da ex assessore all’Urbanistica del nuovo stadio di Tor di Valle?

«Il problema è alla base: l’interesse pubblico non può compensare le cubature. E’ la recente legge sugli Stadi a essere stata concepita male».

Un esempio?

«Che vuol dire che il prolungamento della Metro B ricopre l’interesse pubblico? Se non ci fosse stato il progetto dello stadio sarebbe stato altrettanto fondamentale? Allora non lo è. Il tema delle infrastrutture per un’opera del genere è molto più complesso e, da quello che leggo in questi giorni, è troppo sottovalutato».

Non c’è un problema urbanistico più generale?

«E’ un’area complessa, costeggiata dal Tevere. C’è una criticità legata all’assetto idrogeologico. Piuttosto, avrei consigliato all’assessore Caudo, in un un’ottica di rigenerazione urbana, di intervenire sugli stadi già presenti, e pubblici, di Roma: l’Olimpico e il Flaminio».

C’è chi parla di una possibile speculazione edilizia dietro a questa operazione: la vede anche lei?

«Lo ripeto: è la legge sugli stadi a essere sbagliata perché permette al privato, in questo caso a Parnasi, di barattare interventi passati come di utilità pubblica, e tutti da dimostrare, con un’espansione edilizia spropositata».

Uno degli scogli maggiori riguarda le infrastrutture.

«Pensiamo alla rete viaria: questa zona si trova nei pressi della via del Mare, una delle arterie più pericolose di Roma, basta leggere i giornali. Costruire una serie di svincoli non basterebbe. Poi c’è il tema delle ferrovie e della metropolitana: una cosa sono gli interventi promessi, un’altra la loro realizzazione».

Domani Marino sarà a New York per la partita interesse pubblico-cubature: quali sono i rischi per la Capitale?

«Mi auguro che il Campidoglio garantisca il valore patrimoniale in termini di servizi e infrastrutture che realmente servono alla zona, senza prestare il fianco a speculazioni. E poi una domanda?

Prego.

«Ma con la crisi del terziario siamo sicuri che ci sia questa grande richiesta di uffici?».

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Parla il prefetto «Complanari sulla Roma-Fiumicino e doppie corsie sulla via del Mare»

«Così com’è lo stadio

non garantisce sicurezza»

Giuseppe Pecoraro «Roma-Lido e metro B non bastano

Il progetto deve assicurare il deflusso in un’ora e mezzo»

Non solo tifosi La presenza di negozi bar e ristoranti aumenta il flusso di persone

L'alternativa Si può pensare anche all'utilizzo di navette di trasporto

di FERNANDO MARIA MAGLIARO (IL TEMPO 22-08-2014)

Pur con tutta la diplomazia che lo ha sempre contraddistinto, il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, lancia un allarme sul progetto stadio: «Sicurezza a rischio».

E non è per nulla tenero né con il progetto né con le prescrizioni comunali: le strade di accesso sono fondamentali per i mezzi di soccorso e di emergenza; e le metro da sole non bastano.

Prefetto di Roma dal novembre 2008, responsabile dell'ordine pubblico in città, apprezzato da tutti gli schieramenti politici per l’equilibrio sempre dimostrato, tifoso del Napoli e grande appassionato di calcio, Pecoraro interviene nel dibattito animatosi in queste ultime settimane sul progetto del futuro Stadio della As Roma da costruirsi a Tor di Valle.

«Io ho il dovere di ragionare sullo scenario peggiore: partita di cartello, magari internazionale, in notturna e con tifoserie nemiche. Su questo valuto i parametri di sicurezza» è la premessa. «I tempi di deflusso dallo stadio devono essere contenuti in un’ora e mezza e le strade di accesso, complanari sulla Roma-Fiumicino e via del Mare e via Ostiense a due corsie per senso di marcia più corsia di emergenza, sono gli standard minimi. Stiamo parlando di un impianto nuovo, fra le priorità deve rientrare la sicurezza: le infrastrutture devono essere realizzate anche in quest'ottica per non ripetere episodi tragici che nulla hanno a che vedere con il calcio»

Il Comune - su precisa indicazione del sindaco Marino - intende ritenere fra gli elementi che segnino l'interesse pubblico dell'opera il fatto che almeno la metà dei tifosi possa utilizzare il trasporto pubblico per recarsi allo Stadio. Facendo conto che il nuovo impianto sia riempito al massimo della sua capienza, 62mila spettatori, significa che 31mila persone possono andare in metropolitana. Qual è il tempo che può essere ritenuto congruo in termini di sicurezza pubblica per il deflusso di queste persone?

«È un aspetto estremamente delicato: per garantire sicurezza, il tempo non deve essere superiore a un'ora e mezza per far defluire la gente dallo Stadio. E poi c'è un altro elemento. La presenza di negozi, bar, pub, ristoranti, giochi intorno allo Stadio può significare, in prospettiva, un aumento consistente del numero delle persone che gravitano intorno all'impianto. Quindi, a meno che in occasione delle partite questi extra non siano chiusi, io devo ragionare oggi in chiave futura non su 62mila persone ma su un numero certamente superiore».

Agenzia della mobilità, però, basandosi su parametri di calcolo reali, stima che siano necessarie almeno due ore per far defluire tutti i soli tifosi dallo stadio usando le metropolitane così come le vorrebbe il Comune, e cioè con la Roma-Lido a frequenza raddoppiata e con la Metro B prolungata fino a Tor di Valle. Un computo realizzato sia in base alla reale capacità di trasporto dei treni (su carta 1200 persone a treno, in realtà, un migliaio reale) sia in base all'esperienza che non vede mai gli spettatori affrettarsi a uscire tutti insieme.

«Non sono a conoscenza di queste stime ma io ribadisco: la sicurezza può essere correttamente garantita solo se lo Stadio può essere svuotato in un'ora e mezza. Piuttosto a me preme un altro aspetto del problema».

Dica

«Sempre perché come ordine pubblico dobbiamo pensare agli scenari peggiori in assoluto, io devo segnalare una preoccupazione importante a chi deve valutare il progetto. Deve categoricamente essere garantito l'accesso, il transito e il deflusso dei mezzi di emergenza e di soccorso. Se serve, devo poter disporre l'invio di ulteriori forze o la loro uscita in tempi rapidi dall'area dello Stadio».

E quindi questo come incide sul progetto?

«Occorre che le strade di accesso siano le più agevoli possibili. Io ritengo che sia necessario che il collegamento con la Roma-Fiumicino sia realizzato con le complanari, utili a non sommare il traffico diretto allo Stadio con quello ordinario. E ritengo che lo standard sufficiente per garantire la mobilità dei mezzi di emergenza sia di almeno due corsie più corsia di emergenza per senso di marcia fra la Via del Mare e la Ostiense. E questo almeno dal Grande Raccordo Anulare all'altezza di Marconi».

L'assessore all'Urbanistica, Giovanni Caudo, ritiene non sostenibili gli investimenti sia sul trasporto pubblico che sulla viabilità e che, quindi, su indicazione del Sindaco, in caso di aut aut, il Comune opterebbe per il trasporto in metropolitana lasciando che rimanga il progetto originario con un semplice allargamento della via del Mare e della Ostiense su un tracciato più limitato.

«Posso solo ribadire il mio "attenzione" affinché venga elaborato un progetto con condizioni infrastrutturali che garantiscano una reale sicurezza a tutti, operatori delle forze dell'ordine, delle ambulanze, dei vigili del fuoco, dei tifosi».

Se queste indicazioni non fossero accolte?

«Allora sarebbe necessario un approfondimento sul progetto in termini di mobilità, magari con l'utilizzo di navette. Voglio aggiungere una cosa: non conosco tutti gli aspetti progettuali e non è mio compito entrare nel merito delle proposte. Ho apprezzato che la Roma abbia voluto illustrarmi il progetto generale e penso che lo Stadio sia un obiettivo primario per la Società e i suoi tifosi. Ma il mio compito è pensare alla sicurezza pubblica».

Il Messaggero 22-08-2014

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Panecaldo: «È giusto l’appello del

prefetto. Prima di tutto la viabilità»

di FERNANDO MARIA MAGLIARO (IL TEMPO 23-08-2014)

«Partiamo da un presupposto: vengo dal mondo ambientalista e non temo giudizi altrui ma, a mio parere, il metro cubo non è un’unità di misura in sé da considerare come valida a qualsiasi costo. Il concetto è quello dell’interesse pubblico. Serve un’accessibilità ecosostenibile, il più possibile con il trasporto pubblico. E certo non si può ignorare l’allarme del Prefetto. E non perché a lanciarlo sia Pecoraro, ma perché sono osservazioni di puro buon senso». Fabrizio Panecaldo, consigliere all'Assemblea Capitolina e coordinatore della maggioranza che sostiene Marino e la sua Giunta, è molto chiaro sulla questione stadio a Tor di Valle.

Come giudica l’accordo fra Marino e Pallotta?

«Dalle prime notizie, molto soddisfacente».

Che succede ora?

«Già il 1 settembre riunirò i partiti di maggioranza per esaminare il dossier e, al di là del pronunciamento della Giunta, arrivare in Aula, a votare la delibera di pubblico interesse, con una posizione quanto più possibile comune e condivisa. Ma...».

Ma... ?

«Si tratta di un’occasione storica per sistemare in modo definitivo un quadrante di Roma che è da sempre in sofferenza. Se c’è da fare una ciclabile, se, finalmente, si possono unificare e ampliare la via del Mare e la via Ostiense dal Raccordo a Marconi, come anche ha sottolineato il prefetto Pecoraro, se si può migliorare il trasporto pubblico, ebbene, si faccia tutto. Va bene aver ridotto di 100mila i metri cubi previsti ma questo non deve andare a discapito della viabilità».

Quindi a cosa pensa?

«Credo che sia debba migliorare ancora l’accordo, inserendo le opere di viabilità magari, se necessario, anche concedendo qualche metro cubo in più. Se allo stadio si andasse solo in metropolitana, allora si potrebbe accettare il progetto originario sulla viabilità. Ma dato che non è così, non si può perdere un’occasione è storica e accettare accordi al ribasso».

Il Messaggero 23-08-2014

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questi ci credono :haha::haha:

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SPY CALCIO di FULVIO BIANCHI (Repubblica.it 24-08-2014)

Stadio, l'esempio della Roma. Ora tocca agli altri club...

Nella palude del calcio italiano, salvo (poche) eccezioni che poi vedremo, la Roma dà il buon esempio. Il nuovo stadio si farà (e con l'impianto di proprietà si ha quel valore aggiunto che mancava): il sindaco Ignazio Marino è andato sino a New York per incontrare James Pallotta. Con lui due archistar come Meis e Libeskind e il coe di Aeg. Segno che le cose sono state fatte seriamente (e ad alto livello). Entusiasmo comprensibile, quindi. Ora Pallotta dice:"Sarà una zona di intrattenimento per milioni di persone". Marino:"Entrerà nella storia". Baldissoni:"Sarà un'opera meravigliosa". Baldissoni è il direttore generale, punto di riferimento di Pallotta a Roma: l'avvocato, tifosissimo della Roma, sa quanto è dura sconfiggere la burocrazia in Italia. Ma non si è mai arreso e ora, toccando ferro, sembra proprio che non ci siano più ostacoli. Pallotta spera di inaugurarlo con Totti nel 2016, Marino è più realista e parla del 2017 (Totti dovrà avere pazienza...). In Italia solo la Juventus, l'Udinese e il Sassuolo (a Reggio Emilia) per ora hanno lo stadio di proprietà. La Roma sta diventando un grande club europeo: campagna acquista coi fiocchi (Iturbe, Astori, Cole), squadra già pronta per puntare dritta allo scudetto e se ti offrono davvero 30 milioni per Benatia devi lasciarlo andare via (solo così si costruiscono le grandi squadre...). Gli abbonati per ora sono già 26.000 ma aumenteranno. La Roma traccia la rotta: vero che la nuova legge sull'impiantistica piace poco alle grandi società ma lo stadio si può costruire lo stesso, trovando l'accordo col Comune. Il "Colosseo moderno" ospiterà, oltre al calcio, anche concerti ed eventi culturali. La zona di Tor di Quinto sarà rivalutata e trasformata.

Si sta muovendo anche il nuovo Cagliari con il presidente Tommaso Giulini e il suo vice s. f.: il Sant'Elia lo scorso anno era una desolazione, ora ha già 12.000 posti, nel corso del campionato arriverà a 16.000 e nel giro di un paio d'anni il Cagliari vuole arrivare a 30.000, quanto basta in tempi di calcio-spezzatino. Altri club sono fermi ai progetti. Altri ai sogni. Chissà che adesso non si sveglino.

Fulvio, l'ottimismo è il profumo della vita: quando spiegherai ai lettori che, in caso di costruzione reale dello stadio, l'AS Roma non sarà proprio per niente proprietaria dell'opera ma dovrà pagare l'affitto, pure più alto dell'attuale, a tutto vantaggio degli avvoltoi specializzati in speculazioni?

Il Messaggero 24-08-2014

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A quando l'aumento della benza per ripagare i debiti di roma ? .asd

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Lo stadio non sarebbe di proprietà della roma?

Pagherebbero l'affitto ai costruttori per lo stadio e le attività commerciali legate alla roma?

Quindi non entrerebbe a bilancio come patrimonio della società?

Qualcuno che sa, ci spieghi..

E nessun giornalista lo fa notare?

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Lo stadio non sarebbe di proprietà della roma?

Pagherebbero l'affitto ai costruttori per lo stadio e le attività commerciali legate alla roma?

Quindi non entrerebbe a bilancio come patrimonio della società?

Qualcuno che sa, ci spieghi..

E nessun giornalista lo fa notare?

in Italia si fa notare solo quello che fa comodo

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11014 messaggi

Lo stadio non sarebbe di proprietà della roma?

Pagherebbero l'affitto ai costruttori per lo stadio e le attività commerciali legate alla roma?

Quindi non entrerebbe a bilancio come patrimonio della società?

Qualcuno che sa, ci spieghi..

E nessun giornalista lo fa notare?

Lo stadio non sarebbe dell'AS Roma (o forse solo in piccolissima quota percentuale, per rientrare nella casistica della legge sugli stadi - immagino).

L'AS Roma pagherebbe un affitto al proprietario effettivo che dovrebbe essere un consorzio legato allo stesso Pallotta (Starwood, Raptor, Eurnova, Unicredit ed altri speculatori).

Non credo che possa rientrare nel patrimonio della società anche perché la società non può e non vuole scucire l'enorme capitale necessario per la costruzione del solo stadio, essendo già in grosse difficoltà al momento.

Pochi giornalisti hanno il coraggio di svelare il segreto di pulcinella della AS Roma agli americani. Il sogno di Unicredit, per rientrare delle perdite con la AS Roma, è sempre stato quello di sbloccare la situazione per la costruzione dello stadio e speculare (non è affatto normale che l'ultima quota di Unicredit in AS Roma sia stata svenduta alla AS Roma Spv di Pallotta da un ipotetico valore di 55 milioni a soli 33 milioni: ci saranno accordi per la collaborazione relativa alla speculazione-stadio)

In sede di presentazione al comune di Roma questo particolare della proprietà dello stadio è stato colto da qualche giornalista ma non ancora approfondito.

Comunque, i tifosi della Magica son contenti così.

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Lo stadio non sarebbe dell'AS Roma (o forse solo in piccolissima quota percentuale, per rientrare nella casistica della legge sugli stadi - immagino).

L'AS Roma pagherebbe un affitto al proprietario effettivo che dovrebbe essere un consorzio legato allo stesso Pallotta (Starwood, Raptor, Eurnova, Unicredit ed altri speculatori).

Non credo che possa rientrare nel patrimonio della società anche perché la società non può e non vuole scucire l'enorme capitale necessario per la costruzione del solo stadio, essendo già in grosse difficoltà al momento.

Pochi giornalisti hanno il coraggio di svelare il segreto di pulcinella della AS Roma agli americani. Il sogno di Unicredit, per rientrare delle perdite con la AS Roma, è sempre stato quello di sbloccare la situazione per la costruzione dello stadio e speculare (non è affatto normale che l'ultima quota di Unicredit in AS Roma sia stata svenduta alla AS Roma Spv di Pallotta da un ipotetico valore di 55 milioni a soli 33 milioni: ci saranno accordi per la collaborazione relativa alla speculazione-stadio)

In sede di presentazione al comune di Roma questo particolare della proprietà dello stadio è stato colto da qualche giornalista ma non ancora approfondito.

Comunque, i tifosi della Magica son contenti così.

grazie ;)

staremo a vedere..

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(23/24 agosto)

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/tor_di_valle_stadio_roma_marino_pallotta_luca_parnasi/notizie/859637.shtml

Tor di Valle, c'è l'accordo sullo stadio ma restano aperti tutti i nodi: cubature in eccesso, costi e tempi

di Simone Canettieri

Lincontro, due ore abbondanti, si è svolto tutto in inglese. Ma la traduzione in realtà del nuovo stadio a Tor di Valle, al netto dei proclami, è un percorso ancora in salita.

Il sindaco Ignazio Marino e lassessore allUrbanistica Giovanni Caudo sono usciti dagli uffici newyorkesi del presidente della Roma, James Pallotta, «soddisfatti». Convinti di aver segnato un gol in trasferta: la newco, formata da Pallotta e dal costruttore Luca Parnasi, sborserà 50 milioni di euro per la metro B (per un investimento totale sul quadrante di 320), il milione di cubature previsto intorno allo stadio avrà una leggera limatura del 10 per cento (-102.400 metri) e in mezzo alla colata di cemento rimasta sorgerà anche il parco del Tevere. Da ultimo, la promessa ricevuta dal primo cittadino riguarda il ponte pedonale per chi arriverà allo stadio usando la linea ferroviaria FL1, Roma-Fiumicino.

Nel brindare allaccordo nella sede della Raptor, sulla Quattordicesima strada, Marino ha spiegato che «il progetto sarà rispettoso dellambiente con una forte cura del ferro in grado di portare allo stadio il 55% delle persone con i mezzi pubblici». Lassociazione Italia Nostra, in prima linea per la cura del verde e del territorio, non la pensa proprio così. E a proposito del nodo mobilità raccoglie «l'allarme del Prefetto di Roma sulla sicurezza a rischio del progetto attuale in merito allassicurazione ancora non garantita di avere un deflusso di unora e mezza degli spettatori. Cè il rischio speculazione: larea scelta è un errore».

LO SCONTRO

Il grosso della trattativa tra Comune e costruttori è stato sul riconoscimento delle opere «di interesse pubblico» che fanno scattare la compensazione in metri cubi da edificare nei pressi dellimpianto, come vuole la nuova legge sugli stadi.

Nel progetto iniziale Parnasi e Pallotta chiedevano, a fronte di 220 milioni di euro di investimenti puri per la città (da aggiungere ad altri 50), il via libera per la costruzione di un milione di metri cubi di volumi commerciali, turistici e legati al terziario.

La novità è che il Comune ha ritenuto che parte degli interventi proposti inizialmente «non fosse di reale interesse pubblico». E ieri, tabelle alla mano, ha riconosciuto solo 195 milioni di euro (a partire dalla metro B fino allo svincolo sulla Roma-Fiumicino). Così il monte totale di cubature è diminuito del 10 per cento: dovrebbe sparire uno dei quattro o tre grattacieli previsti. Allo stesso tempo ci saranno altre opere sul quadrante per 125 milioni, ma saranno più funzionali allo stadio che alla vita quotidiana dellintera collettività. Un esempio? I parcheggi dellimpianto.

I TRASPORTI

La cura del ferro, indispensabile per lopera, passa dalla nuova stazione della Metro B con la costruzione del tratto Magliana-Tor di Valle. Secondo lintesa sarà a carico dei costruttori con unaggiunta di cinquanta milioni di euro. «Una cifra insufficiente: ne servono almeno 150», fanno sapere dalla Commissione Trasporti e Ambiente del Campidoglio. Per venerdì prossimo in Comune aspettano il piano di fattibilità delle nuove integrazioni, ma nel Pd cè già chi chiede «una commissione straordinaria» per valutare i nuovi interventi.

LE DATE

Il presidente della Roma Pallotta, insieme al progettista Dan Meis, nel plaudere al patto di New York ha annunciato: «Voglio che lo stadio sia pronto entro il 2016 e sono disposto anche a portare Totti in spalla pur di farlo andare in campo». Molto più cauta la posizione del Comune in merito alle chiavi in mano dello stadio. Dal Campidoglio dicono che «sarà impossibile entrarvi prima del 2017», quindi quando il campionato sarà bello che iniziato. Insomma, mancano due anni e mezzo per una partita che deve ancora iniziare.

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(23/24 agosto)

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/tor_di_valle_stadio_roma_marino_pallotta_luca_parnasi/notizie/859637.shtml

Tor di Valle, c'è l'accordo sullo stadio ma restano aperti tutti i nodi: cubature in eccesso, costi e tempi

di Simone Canettieri

Lincontro, due ore abbondanti, si è svolto tutto in inglese. Ma la traduzione in realtà del nuovo stadio a Tor di Valle, al netto dei proclami, è un percorso ancora in salita.

Il sindaco Ignazio Marino e lassessore allUrbanistica Giovanni Caudo sono usciti dagli uffici newyorkesi del presidente della Roma, James Pallotta, «soddisfatti». Convinti di aver segnato un gol in trasferta: la newco, formata da Pallotta e dal costruttore Luca Parnasi, sborserà 50 milioni di euro per la metro B (per un investimento totale sul quadrante di 320), il milione di cubature previsto intorno allo stadio avrà una leggera limatura del 10 per cento (-102.400 metri) e in mezzo alla colata di cemento rimasta sorgerà anche il parco del Tevere. Da ultimo, la promessa ricevuta dal primo cittadino riguarda il ponte pedonale per chi arriverà allo stadio usando la linea ferroviaria FL1, Roma-Fiumicino.

Nel brindare allaccordo nella sede della Raptor, sulla Quattordicesima strada, Marino ha spiegato che «il progetto sarà rispettoso dellambiente con una forte cura del ferro in grado di portare allo stadio il 55% delle persone con i mezzi pubblici». Lassociazione Italia Nostra, in prima linea per la cura del verde e del territorio, non la pensa proprio così. E a proposito del nodo mobilità raccoglie «l'allarme del Prefetto di Roma sulla sicurezza a rischio del progetto attuale in merito allassicurazione ancora non garantita di avere un deflusso di unora e mezza degli spettatori. Cè il rischio speculazione: larea scelta è un errore».

LO SCONTRO

Il grosso della trattativa tra Comune e costruttori è stato sul riconoscimento delle opere «di interesse pubblico» che fanno scattare la compensazione in metri cubi da edificare nei pressi dellimpianto, come vuole la nuova legge sugli stadi.

Nel progetto iniziale Parnasi e Pallotta chiedevano, a fronte di 220 milioni di euro di investimenti puri per la città (da aggiungere ad altri 50), il via libera per la costruzione di un milione di metri cubi di volumi commerciali, turistici e legati al terziario.

La novità è che il Comune ha ritenuto che parte degli interventi proposti inizialmente «non fosse di reale interesse pubblico». E ieri, tabelle alla mano, ha riconosciuto solo 195 milioni di euro (a partire dalla metro B fino allo svincolo sulla Roma-Fiumicino). Così il monte totale di cubature è diminuito del 10 per cento: dovrebbe sparire uno dei quattro o tre grattacieli previsti. Allo stesso tempo ci saranno altre opere sul quadrante per 125 milioni, ma saranno più funzionali allo stadio che alla vita quotidiana dellintera collettività. Un esempio? I parcheggi dellimpianto.

I TRASPORTI

La cura del ferro, indispensabile per lopera, passa dalla nuova stazione della Metro B con la costruzione del tratto Magliana-Tor di Valle. Secondo lintesa sarà a carico dei costruttori con unaggiunta di cinquanta milioni di euro. «Una cifra insufficiente: ne servono almeno 150», fanno sapere dalla Commissione Trasporti e Ambiente del Campidoglio. Per venerdì prossimo in Comune aspettano il piano di fattibilità delle nuove integrazioni, ma nel Pd cè già chi chiede «una commissione straordinaria» per valutare i nuovi interventi.

LE DATE

Il presidente della Roma Pallotta, insieme al progettista Dan Meis, nel plaudere al patto di New York ha annunciato: «Voglio che lo stadio sia pronto entro il 2016 e sono disposto anche a portare Totti in spalla pur di farlo andare in campo». Molto più cauta la posizione del Comune in merito alle chiavi in mano dello stadio. Dal Campidoglio dicono che «sarà impossibile entrarvi prima del 2017», quindi quando il campionato sarà bello che iniziato. Insomma, mancano due anni e mezzo per una partita che deve ancora iniziare.

vabbè ma gli articoli del messaggero sono meno attendibili della gazza ai tempi di farsopoli... sono mesi che stanno facendo una crociata contro lo stadio, e guardacaso il proprietario del messaggero è un certo caltagirone .asd

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Dunque, ricapitolando, Pallocci & Co per avere il permesso di costruire il nuovo "Stadio daa Riomma" devono accollarsi la realizzazione di:

- una nuova stazione della metro (anche con l'aquisto di qualche nuovo treno .asd )

- un ponte su tevere

- un nuovo svincolo del GRA

- un nuovo parco di 34 ettari (il doppio di Villa Borghese) da destinare e verde pubblico

e magari ancora: un aereoporto, un porto fluviale, un ospedale, una scuola e una chiesa...vabbè per quest'ultima nessun problema...possono utilizzare quella che già hanno rimesso la centro del Villaggio .asd

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Joined: 01-Jun-2005
5175 messaggi

Dunque, ricapitolando, Pallocci & Co per avere il permesso di costruire il nuovo "Stadio daa Riomma" devono accollarsi la realizzazione di:

- una nuova stazione della metro (anche con l'aquisto di qualche nuovo treno .asd )

- un ponte su tevere

- un nuovo svincolo del GRA

- un nuovo parco di 34 ettari (il doppio di Villa Borghese) da destinare e verde pubblico

e magari ancora: un aereoporto, un porto fluviale, un ospedale, una scuola e una chiesa...vabbè per quest'ultima nessun problema...possono utilizzare quella che già hanno rimesso la centro del Villaggio .asd

il tutto in due anni sefz

sicuramente gli speculatori vorranno guadagnarci, cercheranno il modo

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Joined: 02-Apr-2008
65478 messaggi

il tutto in due anni sefz

sicuramente gli speculatori vorranno guadagnarci, cercheranno il modo

Eh..beh, certo... :sisi: tutte le opere pubbliche devono essere costruite di pari passo con lo stadio....

eccheccevò .asd

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11014 messaggi

Il Messaggero 26-08-2014

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