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elcondor87

Bcn 2013 Mondiali Di Nuoto

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:|

LASCIAMO RAIDUEEEEE :|

:|

Ma Bizzotto è esaurito? :261:

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Joined: 13-Oct-2005
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Non è la prima volta che lo fa, vedesi Confederations Cup :haha:

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Ahahah .isterico .isterico .isterico

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Joined: 14-Jun-2008
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perchè non avete sentito quelli di eurosport .asd

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:261:

sefz

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Joined: 04-Nov-2008
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La Cagnotto quest'anno comunque è zen a livelli esagerati, sta contenta a priori .asd

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Che bel sorriso la Tanietta!! @@

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:haha: :haha:

"Secondo me non ha dato l'occhiata al cronometro" :261: DEVE FISCHIARE, DEVE FISCHIARE :261:

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Inviato (modificato)

comunque la canadese di colore ha un C**O pazzesco :| @@

Modificato da Paganese26

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"Secondo me non ha dato l'occhiata al cronometro" :261: DEVE FISCHIARE, DEVE FISCHIARE :261:

"ma cosa aspetta?" :261:

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tumblr_mddxtqCm081ru24ec.jpg

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Non adesso :nono:sefz

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Joined: 04-Nov-2008
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A parte che le sue telecronache in Conf. Cup erano di un livello infimo, e molto al di sotto dei suoi standard abituali :sisi:

Nella partita con la Spagna diciamo che c'era una ragione per agitarsi, qua invece ha avuto proprio un raptus .asd

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Joined: 23-Mar-2011
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tumblr_m8aeoeMp5Y1rp203co3_250.jpg

mh

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Joined: 10-Feb-2006
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peccato Bizzotto...prima che gli mettessero Dossena con cui fare le telecronache era bravo

la Marconi ha buttato nel cesso la gara della vita .oddio

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Joined: 07-Apr-2012
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e da Bologna con furore!

domani tocca a te ilaaaa!

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Parlava senza sapere di essere campionessa del

mondo. Tradita dal primo sguardo al tabellone

elettronico posto sul traguardo raggiunto dopo

oltre 5 ore di sbracciate. L'unico desiderio era

uscire dall'acqua. Seconda o terza non c'era

tanta differenza. Aveva già vinto la sua

battaglia dopo i risultati nelle 5 e 10

chilometri al di sotto delle aspettative. Era sul

podio. Il primo del fondo italiano, la fabbrica

di medaglia, al Port Vell di Barcellona. Ma

mentre raggiungeva la zona mista c'era gente

che esultava. La squadra italiana, i compagni di

squadra, i pochi tifosi sulle tribune.

Martina Grimaldi vince al fotofinish e non lo

sa. Comincia a parlare di una "medaglia di

testa e cuore, polmoni e sacrificio". Ma ancora

non sa quanto vale finché non le viene

comunicato dai giornalisti che non è argento,

né bronzo. E' oro. Si guarda stupita intorno.

Dice di aver letto il tabellone ma di non sapere

del fotofinish e finalmente si apre in un sorriso

che raccoglie tutti i sacrifici degli ultimi dieci

mesi e ritempra dai deludenti risultati dei

giorni scorsi.

Martina Grimaldi è la campionessa del mondo

della 25 chilometri col tempo di 5h07'19"7,

con un decimo di vantaggio sulla tedesca

Angela Maurer e con sette decimi sulla

statunitense Eva Fabian. Pochi metri più in là

c'è Alice Franco. Quarta a 3"2. A Shanghai, nel

2011, erano salite entrambe sul podio. Questa

volta non c'è spazio. Scioglie la tensione in

qualche lacrima. Contenta per la prestazione.

Frustrata dal piazzamento.

"Questa medaglia vale tanto - afferma la

23enne bolognese allenata da Fabio Cuzzani e

tesserata per Fiamme Oro e Uisp Bologna -

Arriva dopo la 5 e 10 chilometri in cui mi è

mancato il finale. Oggi no. Negli ultimi mille

metri ho attaccato. Sapevo che dovevo

resistere e aggredire. Non mollare. La

statunitense Fabian mi stava sulla schiena di

continuo, la tedesca Maurer era vicina. Non

vedevo la brasiliana Cunha. Era ai miei piedi.

Ed era pericolosissimo tenerla lì. Dovevo dare

tutto e alla fine ce l'ho fatta".

Pensando, però di essere arrivata seconda.

"Invece ho vinto. Non lo sapevo. L'ho scoperto

in zona mista dopo aver già rilasciato delle

dichiarazioni. Al tocco ho guardato il

maxischermo ed ero segnalata seconda. Poi c'è

stato il fotofinish. Che bello!".

L'avvicinamento alla gara è stato sereno, anche

se qualche dubbio sulla partecipazione di

Grimaldi c'era. "Dopo la 5 e la 10 chilometri

ho provato il mio stato fisico in allenamento.

Ero pronta per affrontare le tre gare in una

settimana come ai campionati italiani. Ho

resettato tutto. Cancellato i piazzamenti dei

giorni precedenti. Portato con me solo la

mappa mnemonica del percorso".

Tattica finalmente vincente. Aspettare gli

uomini, partite 15 minuti dopo, e andare in

scia. "Seguire la scia è tra le mie

caratteristiche. Lo strappo avvenuto a metà

gara per seguire il passo degli uomini ha

cominciato a selezionare il gruppo. Siamo

rimaste in sei per tre posti. Sapevo che potevo

giocare le mie chances negli ultimi 1000 metri.

Non ho affrettato i tempi e ho vinto lo sprint".

Venticinque chilometri d'oro, ma anche cinque

ore per pensare, accompagnata dai

suggerimenti gridati dai tecnici ai pontoni e

dai rifornimenti magici a base di acqua, sali

minerali, maltodestrina ed essenze preferite:

uno ogni 15/20 minuti per almeno 8 litri

d'acqua. "Cantavo Man Down di Rihanna.

Pensavo a non ripetere gli errori commessi nei

giorni scorsi e a mantenere il ritmo". Come

per noi camminare con il walkman ormai

superato dall'i-pod. Come se andare a piedi da

Parma a Reggio Emilia fosse una passeggiata.

Immaginatelo nuotando. Eppure la

campionessa del mondo non ha ancora voglia

di uscire dall'acqua. "Mercoledì parto per il

Canada. Ho alcune tappe di coppa del mondo e

del grand prix. Poi a ottobre andrò in vacanza

ma ancora non so dove. Se ci penso stacco con

la testa e la mia stagione non è finita".

Grazie a Martina Grimaldi il fondo italiano

torna a vincere una gara femminile dopo dieci

anni. L'ultima volta ci fu la doppietta di Viola

Valli nella 5 e 10 chilometri proprio al Port

Vell di Barcellona. Il bacino però era diverso.

Non si sviluppava tra la passeggiate e le

barche. Non era stretto e pieno di boe. Si

lanciava verso il mare aperto. "Negli ultimi

dieci anni il nuoto in acque libere è cambiato

molto - afferma il cittì Massimo Giuliani - E'

entrato nel programma olimpico, diventato più

televisivo e perso la sua naturale caratteristica.

Si nuoterà sempre più in bacini chiusi o

raccolti. Dove la velocità prevarrà sulla

resistenza e sull'adattamento. Queste gare ne

sono un esempio lampante. Niente correnti.

Mare piatto. Zuffe alle boe. La 25 chilometri è

diventata una gara molto veloce. Come

dimostra la partecipazione di atleti veloci come

Lurz e Gianniotis, che prima gareggiavano solo

sulle distanze più brevi. Anche per questo la

medaglia di Martina era voluta fortemente. Da

Martina. Dal team. Negli ultimi 1000 metri ha

sprigionato la voglia di rivalsa che abbiamo

accumulato nei giorni scorsi e finalmente è

emerso il lavoro svolto dall'ottobre scorso -

continua Giuliani - Resta il rammarico di non

aver raggiunto migliori posizioni nelle

precedenti gare, ma dopo la prestazione di

Martina, Alice e Simone sappiamo che la

programmazione avviata verso Rio de Janeiro

va solo leggermente rivisitata e non stravolta.

Nel 2012 siamo stati in collegiale a Trapani per

due settimane tenendo un media di carico di

22 chilometri giornalieri; quest'anno abbiamo

privilegiato la qualità e siamo stati due

settimane al centro federale di Verona

attestandoci sui 16/18 chilometri di media.

Non credo che le coppe del mondo e i grand

prix a cui abbiamo partecipato, portando gli

atleti a confrontarsi con tutti i big degli altri

paesi siano stati controproducenti. Anzi.

Probabilmente abbiamo scaricato troppo nella

seconda settimana di avvicinamento, mirando

più sulla qualità che sulla quantità e così

abbiamo perso sostanza negli ultimi mille

metri. Siamo in piena analisi. Del resto siamo

sempre stati considerati la fabbrica delle

medaglie. Ma ogni tanto anche le fabbriche

devono cambiare il ciclo di produzione per

tenere il passo coi tempi. Chiudere con la

medaglia d'oro è di buon auspicio in vista del

prosieguo del quadriennio".

Entusiasta il tecnico di Martina Grimaldi, Fabio

Cuzzani. "Ci credevamo. Siamo estremamente

soddisfatti. Avevamo preparato tutte e tre le

gare. Sapevamo che energeticamente avremmo

potuto reggerne il peso. La medaglia esprime

tutte le potenzialità di Martina, che continua a

crescere anno dopo anno", come dimostra la

sua versatilità. Per Grimaldi si tratta infatti

della prima medaglia iridata su una distanza in

cui non era mai andata oltre il bronzo europeo

a Balaton nel 2010 e a Piombino nel settembre

scorso. Più affine alle distanze brevi, Martina è

entrata nel girone della Nazionale nel 2006

nuotando la 5 chilometri. Nel 20067 è stata

spostata con successo sulla 10 chilometri che

ha poi nuotato per il decimo posto alle

Olimpiadi di Pechino e per il bronzo alle

Olimpiadi di Londra. Nel mezzo tante medaglie,

tra cui spiccano gli ori nella 10 Km ai mondiali

di specialità di Roberval 2010 e agli europei di

specialità di Eilat 2011 e Piombino 2012,

l'argento ai campionati mondiali di Shanghai

2011 e il bronzo a Roma 2009.

Circa mezzora prima delle donne erano arrivati

gli uomini. Poca gloria per gli azzurri. Simone

Ruffini tiene fino alla fine, nuota col gruppo di

testa ma è staccato allo sprint. Finisce settimo

in 4h47'42"7, a 15"7 dal tedesco Thomas Lurz

che vince in 4h47'27", avanti al belga Brian

Ryckeman, a 4 decimi, e al russo Evgenii

Drattcev, a un 1"1. Fuori dai giochi sin dai

primi strappi Valerio Cleri, 21esimo in

4h55'16"5. "Ho dimostrato di essere cresciuto

- racconta il 23enne di Tolentino, allenato da

Fabrizio Antonelli per l'Esercito - Quest'anno

ho cambiato tutto. Mi sono spostato da Pesaro

a Roma. Ho trovato un ambiente che mi ha

aiutato a crescere. Ringrazio l'Esercito per

l'opportunità che mi ha concesso e lo staff

tecnico che mi segue. Ho compiuto un

importante salto in avanti e sono sicuro che

nel corso del quadriennio continuerò a

migliorare".

Così il nuoto in acque libere lascia Barcellona e

il Port Vell con Martina Grimaldi che entra nel

club dei campioni mondiali della specialità

raggiungendo Luca Baldini, Viola Valli e Valerio

Cleri. Al Moll de la Fusta arrivano i tuffatori

dalle grandi altezze.

MARTINA GRIMALDI - CONSIDERAZIONI

FISIOLOGICHE DEL PROF. MARCO BONIFAZI,

COORDINATORE CENTRO STUDI E RICERCHE FIN

"Nelle prove sostenute presso la vasca

ergometrica dell'Istituto di Medicina dello

Sport del CONI è emerso che il costo

energetico di Martina Grimaldi si attesta sui

0,7 kJ/m che corrisponde a una spesa

energetica complessiva di circa 4000

chilocalorie. Di queste circa 1000/1200 sono

fornite dai carboidrati, rappresentati dal

glicogeno muscolare (circa 300 grammi

consumati durante la gara), e 2800/3000

chilocalorie sono fornite dalla combustione di

circa 400 grammi di lipidi contenuti nel

tessuto adiposo. Lo sprint finale di circa 1200

metri, con il conseguente cambio di velocità,

richiede che l'energia sia fornita solo dai

carboidrati. Ciò significa che Martina aveva

una riserva adeguata per affrontare la parte

finale della gara in progressione".

RISULTATI DEGLI AZZURRI

5 Km maschile

1. Thomas Lurz (Ger) 4h47'27"

2. Brian Ryckeman (Bel) 4h47'27"4

3. Evgenyii Drattcev (Rus) 4h47'28"1

7. Simone Ruffini 4h47'42"7

21. Valerio Cleri 4h55'16"5

5 Km femminile

1. Martina Grimaldi 5h07'19"7

2. Angela Maurer (Ger) 5h07'19"8

3. Eva Fabian (USA) 5h07'20"4

4. Alice Franco 5h07'22"9

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Joined: 07-Apr-2012
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Sempre lassù. Tra le migliori al mondo. Nella

finale del trampolino tre metri Tania Cagnotto

è quarta con 345.45 e Maria Marconi è sesta

con 334.05 punti. Ha vinto la vicecampionessa

olimpica He Zi con 383.40, argento all'altra

cinese Wang Han con 356.25, bronzo per la

canadese Pamela Ware con 350.25.

La competizione. Belle, sorridenti e

concentrate. Maria e Tania salutano il pubblico

durante la presentazione. Applausi per le 12

finaliste. La prima a tuffarsi è la britannica

Hannah Starling con il doppio e mezzo

ritornato (405B) da 64.50. Questo tuffo lo

hanno messo all'inizio quasi tutte, comprese le

azzurre. Maria Marconi è la terza in ordine

67.50. Tania Cagnotto salta per ottava ed ha lo

stesso programma di Maria; il suo doppio e

mezzo ritornato è da 64.50. Dopo la prima

serie He Zi è davanti con 81.00, Maria è quinta

e Tania settima con la Starling. Dopo al

seconda serie la cinese He Zi allunga il

vantaggio anche sulla connazionale Wang Han.

Marconi quarta, Cagnotto ottava ed ha

allontanato la Starling. A metà gara c'è Maria

alle spalle di He Zi (220.05 l'azzurra e 241.50

la cinese), Tania è settima. Gli ultimi due tuffi

decidono le sorti delle italiane e cambiano la

classifica: nel doppio e mezzo indietro per

Maria soltanto 36 punti e per Tania 76.50; nel

doppio e mezzo rovesciato Maria è super con

78 e Tania è bravissima con 76.50. Ma Palmela

Ware è altrettanto brava nel suo doppio e

mezzo avanti con avvitamento e si prende la

medaglia di bronzo.

"Stavolta il quarto posto l'accetto volentieri -

sottolinea Tania Cagnotto, già d'argento da un

metro e con Francesca Dallapè nel sincro

trampolino - All'ultimo tuffo ci ho pensato,

anche perché ogni tanto la canadese lo stecca.

Ma sarebbe stata troppa grazia. Mi è mancato

l'allenamento per affrontare la terza finale in

pochi giorni, per caricare di più le gambe, per

essere più pulita. Meglio saperlo. Altrimenti la

prossima stagione l'avrei vissuta ancora più

lontana dai trampolini - e giù risate - Il mio

bilancio personale è ottimo. Sono soddisfatta

al 99,99%. Se mi avessero detto che sarei

tornata da Barcellona con due medaglia non

c'avrei creduto e invece eccole qui. E' stato

molto bello saltare a Barcellona. Mi sentivo in

Italia. Un gran tifo e mi fa piacere averlo

La serie di Tania Cagnotto 405B (doppio e

mezzo ritornato) 64.50, 5152B (doppio e

mezzo avanti con un avvitamento) 67.50, 107B

(triplo e mezzo avanti) 60.45, 205B (doppio e

mezzo indietro) 76.50, 305B (doppio e mezzo

rovesciato) 76.50.

La serie di Maria Marconi 405B (doppio e

mezzo ritornato) 67.50, 5152B (doppio e

mezzo avanti con un avvitamento) 73.50, 107B

(triplo e mezzo avanti) 79.05, 205B (doppio e

mezzo indietro) 36.00, 305B (doppio e mezzo

rovesciato) 78.00.

Risultati delle Azzurre

1. He Zi (Chn) 383,40

2. Wang Han (Chn) 356,25

3. Pamela Ware (Can) 350,25

4. Tania Cagnotto 345,45

6. Maria Marconi 334,05

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Joined: 07-Apr-2012
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Sesta finale per gli azzurri dei tuffi a

Barcellona. La centra Andrea Chiarabini, 18

anni romano, delle Fiamme Oro Roma, dalla

piattaforma. Appuntamento domani alle 14 alla

municipal de Montjuic con i top 12. Nella

semifinale si è classificato nono con 451.70

punti. Il miglior punteggio è quello dello

statunitense David Boudia con 534.40.

Il primo tuffo lo aveva fatto meglio questa

mattina nei preliminari, nel secondo, il

quadruplo e mezzo avanti, Andrea si è rifatto

con gli interessi. Intanto Daley continuava a

ricevere applausi, soprattutto dopo il tuffo

d'apertura, la verticale con triplo salto mortale

indietro (626B), dove meritava 89.25. Dopo la

quarta serie Chiarabini era ottavo con 300.45;

con il suo triplo e mezzo indietro ha ricevuto

82.50 punti. L'inglese Thomas Daley decimo

con 299.25 e lo statunitense David Boudia

avanti a tutti con 359.80. Al quinto tuffo

Boudia primo con 453.40 e Chiarabini sesto

con 381.30. Andrea ha chiuso con il doppio e

mezzo indietro con un avvitamento e mezzo

che è valso 70.40 e il biglietto per la finale.

Daley ha chiuso alla grande ed è finito settimo

con 452.70. Per domani si preannuncia una

gara spettacolare.

La finale della piattaforma c'è domani 28 luglio

alle 14 a chiusura dei tuffi alla municipal. Poi

le grandi altezze dal 29 al 31 luglio (27 metri

per gli uomini e 20 per le donne), dove non ci

sono italiani in gara.

I tuffi di Andrea Chiarabini: 407C (triplo e

mezzo ritornato) 59.20, 109C (quadruplo e

mezzo avanti) 79.55, 626C (verticale con triplo

indietro) 79.20, 207C (triplo e mezzo indietro)

82.50, 307C (triplo e mezzo rovescaiato)

80.50, 5253B (doppio e mezzo indietro con un

avvitamento e mezzo) 70.40.

Il commento di Andrea Chiarabini. Ho

raggiunto il mio obiettivo e adesso in finale

voglio provare a fare ancora meglio. Con

451.70 ha stabilito il suo record di punti. Più

difficile la semifinale, dove ho sbagliato il

primo tuffo e ho fatto bene tutti gli altri

restando concentrato. Nelle eliminatorie hanno

sbagliato in molti, anche io ho commesso

qualche errore; ho fatto una gara discreta e

regolare. Questa mattina c'era un po' di vento

a dare fastidio: io non c'ho pensato, ho fatto

finta che non ci fosse e ho saltato

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Joined: 04-Aug-2012
17678 messaggi

La Cagnotto quest'anno comunque è zen a livelli esagerati, sta contenta a priori .asd

Meglio dai, quando alle olimpiadi arrivò 4° ci rimase malissimo, mi dispiacque molto per lei poveretta.

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Inviato (modificato)

Il cinese Yang sui 400 e 1500 sl non ha rivali..

Modificato da GoldenGol

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Joined: 04-Nov-2008
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Mecarozzi è fastidiosissimo :sisi:

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Joined: 08-Aug-2012
22919 messaggi

Meglio dai, quando alle olimpiadi arrivò 4° ci rimase malissimo, mi dispiacque molto per lei poveretta.

come non quotarti...ci rimase malissimo,parlò anche di ultima olimpiade,ecc.ecc.

in quei momenti vorresti essere lì per consolarla... :sisi::sisi:.meme9 .meme9

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