[ G. Champions League] Shakthar D. - Juventus 0-1

[39712_1464989245 0]

GODO

[..The Rock.. 30]

FINALMENTE

[Pippo77 3113]

andatevela a pija nel c**o!!!!!!!!!!!!!!!!!11

[arkas90 30]

LECCATEMI TUTTOOOO

[zizou1982 198]

Siiii primi...ora sicuro il real

[Furia Ceca 90 85]

vidal chiello mostruosi @@ @@ @@

[Boy Kott 185]

:sventola: :sventola:

[tifosi3 3922]

Godo pure per il Chelsi*****a...squadra di M***A che ha avuto c**o l'anno scorso

[la juve nel cuore 2]

Stasera Maalox a tutto spiano!!

[BrancoPreto 1]

in c**o ai gufi

[39712_1464989245 0]

ora prenderemo il real

e gli apriremo il c**o

[luke77 0]

dai cazzooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo !!!!!!!!

siamo primiiiii

forzaa juveeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

[triade-forever 0]

SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

grandissimi ragaziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

[RADIMAR 2]

Persi anni di vita ma sono soddisfazioni

[Boy Kott 185]

vidal chiello mostruosi @@ @@ @@

vero

[pao23 967]

godo

[HO VISTO GIOCARE DEL PIERO 0]

Adesso posso ridere... I danesi hanno fatto un punto

[superjuventus 0]

ma vieniiiiiiiiiiiiiiiii

abbiamo dominatoooooo

[pao23 967]

forza juveee! primi!

[Morpheus © 17006]

[Socrates 8369]

UEFA CHAMPIONS LEAGUE (3^ giornata - Ritorno) - 5-12-2012 (ore 20:45)

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SHAKHTAR 0 - 1 JUVENTUS

Olexandr Kucher (56′-O.G.)

Donbass Arena - Donetsk

Arbitro: Jonas Eriksson (Sweden)

Spettatori: 50104

Champions League - Juventus immensa!

Sbanca Donetsk ed è prima

Con un autogol di Kucher i bianconeri battono lo Shakthar e vincono il girone E da imbattuti. Partita tutta cuore della squadra di Conte che pone fine all'imbattibilità interna degli ucraini che durava da 16 incontri

consecutivi e vola agli ottavi meritatamente a discapito del Chelsea campione in carica.

Eurosport - Mercoledí, 5 dicembre 2012

Poteva bastare un pareggio alla Juventus per passare il turno e ritornare agli ottavi di finale.Bastava il più classico dei biscotti, quei pareggi che accontentano entrambe le squadre. La squadra di Conte però a Donetsk, in uno dei campi più difficili d’Europa dove gli arancioneri non perdevano da 16 gare consecutive, non si è accontentata ed ha vinto con merito con la solita gara tutta cuore e temperamento. I bianconeri hanno sofferto quando c’era da soffrire, hanno reagito ad un torto arbitrale nel primo tempo dimostrandosi più forti anche della sfortuna ed alla fine hanno ottenuto tre punti meritati che valgono il primato nel girone e l’imbattibilità nel girone E (3 vittorie e 3 pareggi). C’erano dei dubbi alla vigilia sulla squadra di Conte a livello europeo ma in sei giornate Madama li ha spazzati via, dimostrando che con il carattere, la grinta ed il cuore si può fare strada anche nell'Europa che conta. E tornare a vincere dopo tre anni di digiuno in trasferta proprio nella serata più importante dell'anno.

TORNA CHIELLINI IN DIFESA, POGBA PER MARCHISIO - Mircea Lucescu, per questa ultima partita prima della lunga pausa invernale, propone la formazione tipo con il consolidato schema 4-2-3-1: unica faccia nuova rispetto alle ultime partite è al centro dell'attacco dove non c'è lo squalificato Luiz Adriano ma il croato-brasiliano Eduardo. Alle sue spalle agiscono come di consueto Teixeira, Mkhitaryan e Willian. Antonio Conte, che per l'ultima partita è confinato in tribuna a causa della squalifica che si esaurirà proprio sabato, per questa partita fondamentale si affida al 3-5-2. In difesa rientra Chiellini a comporre il terzetto formidabile con Bonucci e Barzagli a centrocampo al posto dello squalificato Marchisio c'è il francese Pogba mentre in attacco accanto all'inamovibile Vucinic c'è Giovinco, reduce dal gol nel derby contro il Toro. In panchina a sorpresa non ci sono De Ceglie e Isla che si accomodano in tribuna.

PARTENZA COL FRENO A MANO, MA IL RIGORE DOV’E’? – Sarà per l’atmosfera fredda oppure per la consapevolezza di giocarsi davvero tantissimo ma l’inizio della Juventus alla Dombas Arena è all’insegna della timidezza. Ritmo basso, possesso palla sterile e baricentro molto basso: segnali non proprio splendidi per Alessio e per Antonio Conte anche perché lo Shakhtar (anche se non spinge come al solito e non crea grossi grattacapi) non sta a guardare, fa girare bene il pallone ed impone il controllo del ritmo. Per 19’ non succede praticamente nulla di rivelante e per vedere il primo brivido bisogna arrivare al 20’: punizione dalla sinistra di Pirlo, Chiellini la spizza di testa e la palla carambola sul braccio largo di Fernandinho che ferma il pallone con la mano. Sembra un rigore solare per tutti ma non per Eriksson che lascia correre facendo imbufalire i giocatori bianconeri. La Juve prende coraggio ed al 29’ confeziona la migliore palla gol del primo tempo: Vucinic è caparbio a lottare ed a vincere un rimpallo con Rakitskyi prima dell’ingresso dell’area di rigore, il montenegrino è lucido poi a servire in mezzo Giovinco che tutto solo davanti a Pyatov lascia partire un rasoterra che sfiora il primo palo ed esce di nulla sul fondo. Lo Shakhtar sembra in balia della Signora che pressa alla grande con il solito diabolico Vidal e dietro concede poco o nulla agli arancio-neri che chiudono il primo tempo senza tirare mai una volta dalle parti di Buffon.

UN AUTOGOL DA PRIMATO – Nella ripresa Lucescu inserisce Devic al posto dell’abulico Eduardo ma è Teixeira a far tremare tutti dopo 180”: Rakitskiy dai 20 metri prova la conclusione a giro su punizione che Buffon devia non in grande stile coi pugni, Teixeira non ci pensa due volte a piombare sulla palla vagante e calcia a botta sicura col pallone che sfiora l’incrocio dei pali e finisce sul fondo. Lo scampato pericolo risveglia la Juve che al 52’ colpisce un palo clamoroso con un rasoterra dal limite di Pirlo ed al 55’ passa: Lichtsteiner scambia con Vucinic sulal destra e, in posizione di dubbio fuorigioco, crossa un pallone teso a centroarea dove Kucher nel tentativo di anticipare Giovinco a centroarea combina la frittata e con un intervento maldestro infila la palla alle spalle di Pyatov.

Il gol sprona lo Shakhtar che prova la reazione ma crea una sola grossa palla gol al 65’ con il neoentrato Ilsinho, che su una carambola con Asamoah colpisce un palo incredibile che fa tremare tutti gli juventini allo stadio ed a casa. Nel finale gli arancioneri provano ad abbozzare il forcing ma la Juve chiude tutti gli spazi e sfiora addirittura lo 0-2 in contropiede. L’errore sottorete però questa volta non costa caro perché la Juve con le unghie e con i denti porta a casa una vittoria leggendaria che pone fine a un digiuno che durava da tre anni (ultimo successo nel 2009 con il Maccabi Haifa), ridimensiona lo Shakhtar e lancia un messaggio forte e chiaro alle grandi d’Europa: la Juve non muore mai né in Italia né in Europa.

Stefano Dolci - Eurosport

Shakhtar 0-1 Juventus