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LeRoi

Essere Bianconeri a Torino

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Joined: 14-Dec-2005
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Uppiamo EBAT, va, sperando sia zona franca dalla depressione. Buona settimana gobbaglia!

sono d'accordo, Mustapha :sisi:

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Uppiamo EBAT, va, sperando sia zona franca dalla depressione. Buona settimana gobbaglia!

tante volte ho trovato conforto qui .asd

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Joined: 14-Dec-2005
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tante volte ho trovato conforto qui .asd

.asd

si sapeva che oggi avrebbe tirato aria pesante

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Joined: 01-Jun-2005
65 messaggi

Trovo riparo anch'io all'ombra della mole...moriremo tutti è stato già detto?

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Joined: 14-Dec-2005
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Trovo riparo anch'io all'ombra della mole...moriremo tutti è stato già detto?

sicuramente

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Joined: 05-Oct-2007
3156 messaggi

Uppiamo EBAT, va, sperando sia zona franca dalla depressione. Buona settimana gobbaglia!

Il topic di una vita....... @@

Buongiorno fratelli cingalesi....che si racconta di bello a Torino??.....stamani siete riusciti ad incontrare uno (almeno uno) dei nostri fratelli...oppure vi siete dovuti districare tra una moltitudine di mandrie al pascolo????

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Joined: 14-Dec-2005
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Il topic di una vita....... @@

Buongiorno fratelli cingalesi....che si racconta di bello a Torino??.....stamani siete riusciti ad incontrare uno (almeno uno) dei nostri fratelli...oppure vi siete dovuti districare tra una moltitudine di mandrie al pascolo????

oggi non ho visto nè mucche nè fratelli, Torino è fredda come sempre

:sisi:

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Joined: 04-Jul-2011
1031 messaggi

A Prescrittopoli nulla di che, son messi male sefz

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Joined: 01-Jun-2005
1219 messaggi

Sì, ma con un buon kebap in mano.

che scalda lo stomaco ma anche il cuore di noi arabeschi doc!

buongiorno EBAT, luogo di rifugio dall'isteria di massa dopo sconfitte/pareggi della juve :)

ma i bovidi non hanno ancora parlato di "remuntada"? ci stanno rosicchiando dei punti mi pare... sefz

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Joined: 03-Jun-2005
23463 messaggi

[quote name='Tyrian

Modificato da La pigna di Montero

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Joined: 14-Dec-2005
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A quando le tabelle-scudetto? sefz

:haha: :haha: :haha:

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Joined: 24-Feb-2008
1077 messaggi

EBAT: un oasi nel deserto :sisi:

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Joined: 01-Jun-2005
65 messaggi

ma i bovidi non hanno ancora parlato di "remuntada"? ci stanno rosicchiando dei punti mi pare... sefz

Visto io un messaggio a "Terzo tempo" di Sky: qualche cosa tipo "abbiamo rimontato 3 punti ai gobbi, ad Aprile li riprendiamo"

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Joined: 01-Jan-2009
60711 messaggi

Visto io un messaggio a "Terzo tempo" di Sky: qualche cosa tipo "abbiamo rimontato 3 punti ai gobbi, ad Aprile li riprendiamo"

:261: :261: :261: :261: :261: :261:

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Joined: 08-Dec-2010
1451 messaggi

Visto io un messaggio a "Terzo tempo" di Sky: qualche cosa tipo "abbiamo rimontato 3 punti ai gobbi, ad Aprile li riprendiamo"

Si con la videocamera!!

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Joined: 03-Jun-2006
4434 messaggi

Per risollevarci il morale c'e' qualcuno che riesce a postare il magnifico intervento del Caceres cagata pochi istanti prima del temporaneo pareggio del Siena (siamo intorno al 30 del primo tempo)? E' arte pura, il miglior Messi non avrebbe potuto fare di meglio: tecnica calcistica allo stato puro... Eheheh Con giocatori cosi' we are fucked: la rimonta e' inevitabile. Ma visto che mi rivolgo a degli extracomunitari maghrebo/rumeni traduco nel nostro dialetto islamico: soma pana'....

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Joined: 14-Dec-2005
37577 messaggi

il caceres cagata @@

tanta roba

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Joined: 04-Jul-2011
1031 messaggi

Visto io un messaggio a "Terzo tempo" di Sky: qualche cosa tipo "abbiamo rimontato 3 punti ai gobbi, ad Aprile li riprendiamo"

@@

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Joined: 14-Dec-2005
37577 messaggi

Visto io un messaggio a "Terzo tempo" di Sky: qualche cosa tipo "abbiamo rimontato 3 punti ai gobbi, ad Aprile li riprendiamo"

c'è un errore di battitura e poi il derby è a marzo mi pare, quindi la frase corretta dovrebbe essere: "abbiamo rimontato 3 punti ai gobbi, a Marzo LO riprendiamo"

:sisi:

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Joined: 15-May-2007
1183 messaggi

c'è un errore di battitura e poi il derby è a marzo mi pare, quindi la frase corretta dovrebbe essere: "abbiamo rimontato 3 punti ai gobbi, a Marzo LO riprendiamo"

:sisi:

si, nel chiulo.......

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Joined: 31-Aug-2007
496 messaggi

Quando è andato su quel dischetto me lo sentivo. Certo, è facile scriverlo dopo, eppure – che ci crediate o no – me lo sentivo. Per varie ragioni. Un po’ di c**o, per dirla alla Gillet, ma anche un po’ di amore. Perché i fischi di domenica a Rosina parlano di questo. Non ero allo stadio, al solito lontano parecchie centinaia di chilometri, ma quando la palla la prendeva lui, ogni volta tornavo a quei giorni là. A quella folle e bellissima stagione in cui quel ragazzino semi sconosciuto, pelato in una squadra di pelati, ci portò in serie A. Di Rosina ricordo i rigori, lenti e chirurgici, che non sbagliava mai. La corsa nei supplementari di Torino-Mantova in cui seminò compagni e avversari per tutto il campo e dovette essere abbattutto per essere fermato. Ricordo la sgroppata di Bergamo, un gol che noi granata non vedevamo da anni: palla presa a centrocampo, corsa e dribbling fino all’area e pallonetto di esterno al portiere in uscita. Ricordo che una volta, grazie a un amico riuscimmo a entrare a bordo campo prima di una partita al Delle Alpi, e che insieme alla mia ragazza e ad alcuni amici andammo a salutare lui, che era il più forte, la speranza per il futuro, l’orgoglio di noi tifosi. Sì, perché dopo gli anni bui di Cimminelli avevamo finalmente un giocatore di cui potevamo andare fieri. Qualche anno dopo, quando entrai nella mia nuova casa a Roma (con la mia ragazza che nel frattempo era diventata mia moglie) il nostro vicino, un tiepido laziale non troppo appassionato, seppe del mio cuore granata e mi parlò subito di Rosina, e io pensai: “Abbiamo un giocatore che tutti conoscono, finalmente non devo stare a spiegare chi è e dove gioca uno dei miei”. L’esordio in Nazionale non fu certo memorabile, però era un giocatore dei nostri che indossava la maglia azzurra (e mi dava un buon motivo per tifarla con un po’ di trasporto). Poi Rosina è evaporato, come molto del Toro che abbiamo visto in questi anni. Da capitano a fuggitivo. Tra la possibilità di redimersi restando in B e quella di un ricco anonimato in Russia scelse la seconda. Il suo posto nel cuore dei tifosi fu preso da Bianchi, che però non è mai riuscito a farci innamorare così tanto di sé e delle sue giocate.

Rivederlo dopo tutti questi anni mi ha fatto impressione, e capisco che l’amore tradito abbia portato a fischiarlo, anche se forse io non lo avrei fatto. Voglio pensare che quando sarà vecchio, ai suoi nipoti Rosina non parlerà della coppa di Russia o dei due campionati di fila vinti con lo Zenit nel freddo di Pietroburgo. Ma, con le lacrime agli occhi, racconterà di quella sera a Torino, in uno stadio che non c’è più, quando davanti a sessantamila cuori granata fece rotolare in rete quella palla su rigore dando il via a una rimonta storica e bellissima; racconterà di quei due calci d’angolo battuti sotto la Maratona, quando dal suo piede partirono gli assist per Muzzi e Nicola. Racconterà dell’urlo – ce l’ho ancora in testa – che fecero quei sessantamila cuori al terzo gol, così sovrumano, dolce e terribile. Racconterà di una città impazzita per una vittoria nei playoff della serie B, altro che campionato di Russia, di una curva gonfia di lacrime che cantava il suo nome. Poi, dopo un attimo di silenzio, racconterà loro che tanti anni dopo si è ritrovato sotto quella stessa curva. Da avversario. Dirà che erano anni che non sbagliava più un rigore, e che se lo avesse realizzato la sua squadra, il Siena, avrebbe trovato un pareggio clamoroso, proprio all’ultimo minuto. Racconterà anche che quel giorno aveva fatto un solo errore, non lasciare il cuore negli spogliatoi. Sotto quella curva, davanti a quelle maglie, Alessandro Rosina non poteva segnare.

Ah non perchè è scarso??

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Joined: 10-Oct-2007
8053 messaggi

Quando è andato su quel dischetto me lo sentivo. Certo, è facile scriverlo dopo, eppure – che ci crediate o no – me lo sentivo. Per varie ragioni. Un po’ di c**o, per dirla alla Gillet, ma anche un po’ di amore. Perché i fischi di domenica a Rosina parlano di questo. Non ero allo stadio, al solito lontano parecchie centinaia di chilometri, ma quando la palla la prendeva lui, ogni volta tornavo a quei giorni là. A quella folle e bellissima stagione in cui quel ragazzino semi sconosciuto, pelato in una squadra di pelati, ci portò in serie A. Di Rosina ricordo i rigori, lenti e chirurgici, che non sbagliava mai. La corsa nei supplementari di Torino-Mantova in cui seminò compagni e avversari per tutto il campo e dovette essere abbattutto per essere fermato. Ricordo la sgroppata di Bergamo, un gol che noi granata non vedevamo da anni: palla presa a centrocampo, corsa e dribbling fino all’area e pallonetto di esterno al portiere in uscita. Ricordo che una volta, grazie a un amico riuscimmo a entrare a bordo campo prima di una partita al Delle Alpi, e che insieme alla mia ragazza e ad alcuni amici andammo a salutare lui, che era il più forte, la speranza per il futuro, l’orgoglio di noi tifosi. Sì, perché dopo gli anni bui di Cimminelli avevamo finalmente un giocatore di cui potevamo andare fieri. Qualche anno dopo, quando entrai nella mia nuova casa a Roma (con la mia ragazza che nel frattempo era diventata mia moglie) il nostro vicino, un tiepido laziale non troppo appassionato, seppe del mio cuore granata e mi parlò subito di Rosina, e io pensai: “Abbiamo un giocatore che tutti conoscono, finalmente non devo stare a spiegare chi è e dove gioca uno dei miei”. L’esordio in Nazionale non fu certo memorabile, però era un giocatore dei nostri che indossava la maglia azzurra (e mi dava un buon motivo per tifarla con un po’ di trasporto). Poi Rosina è evaporato, come molto del Toro che abbiamo visto in questi anni. Da capitano a fuggitivo. Tra la possibilità di redimersi restando in B e quella di un ricco anonimato in Russia scelse la seconda. Il suo posto nel cuore dei tifosi fu preso da Bianchi, che però non è mai riuscito a farci innamorare così tanto di sé e delle sue giocate.

Rivederlo dopo tutti questi anni mi ha fatto impressione, e capisco che l’amore tradito abbia portato a fischiarlo, anche se forse io non lo avrei fatto. Voglio pensare che quando sarà vecchio, ai suoi nipoti Rosina non parlerà della coppa di Russia o dei due campionati di fila vinti con lo Zenit nel freddo di Pietroburgo. Ma, con le lacrime agli occhi, racconterà di quella sera a Torino, in uno stadio che non c’è più, quando davanti a sessantamila cuori granata fece rotolare in rete quella palla su rigore dando il via a una rimonta storica e bellissima; racconterà di quei due calci d’angolo battuti sotto la Maratona, quando dal suo piede partirono gli assist per Muzzi e Nicola. Racconterà dell’urlo – ce l’ho ancora in testa – che fecero quei sessantamila cuori al terzo gol, così sovrumano, dolce e terribile. Racconterà di una città impazzita per una vittoria nei playoff della serie B, altro che campionato di Russia, di una curva gonfia di lacrime che cantava il suo nome. Poi, dopo un attimo di silenzio, racconterà loro che tanti anni dopo si è ritrovato sotto quella stessa curva. Da avversario. Dirà che erano anni che non sbagliava più un rigore, e che se lo avesse realizzato la sua squadra, il Siena, avrebbe trovato un pareggio clamoroso, proprio all’ultimo minuto. Racconterà anche che quel giorno aveva fatto un solo errore, non lasciare il cuore negli spogliatoi. Sotto quella curva, davanti a quelle maglie, Alessandro Rosina non poteva segnare.

Ah non perchè è scarso??

1 punto di penalità....partita combinata sefz

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Joined: 14-Dec-2005
37577 messaggi

:261: :261: :261:

"I deliri cagata, tra misticismo e acido lisergico"

credo che un giorno raccoglierò le loro puttanate e ne farò un libro con questo titolo. Guai se vi azzardate a ciularmelo, mi piace!

sefz

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