Essere Bianconeri a Torino

[fioretta 0]

Erano cosi' carine le storielle del "derby che vorrei" @@ pensavano di farci paura... Si sono presi un'inculata... E il bello e' che come gliel'abbiamo appoggiato, hanno cominciato a dimenarsi... Gia' godevano @@

.... "Storie del derby che vorrei" .... ultimo libro del duo cagata Gramellini-Culicchia... strenna natalizia in vendita da oggi 8 dicembre presso il Cagata Store di proprietà di Carlo Testadicatzo ( per chi non ricordasse il soggetto ex sfanculato conduttore della trasmissione Orgoglio Cagata, ex sfanculato proprietario di concessionaria Fiat che nonostante vomitasse M***A quotidianamente sulla Juve vendeva auto per gli Agnelli!)

:261: :261:

[detestomicio 2010]

allora mi porto avanti anche io con il derby. Loro hanno la miseria di 8000 abbonati,e a quanto si legge,praticamente nessun tesserato a parte appunto gli abbonati. Quindi appena metteranno in vendita i biglietti dobbiamo assaltare le rivendite TICKETONE per accaparrarci più biglietti possibili di tribuna,distinti e curva Filadelfia. E lasciare per ultimo il settore ospiti che è comunque riservato a noi. invadiamogli lo stadio come avevano fatto i novaresi!

e magari cantiamo pure "in casa giochiamo noi"

[Alex Michel Omar 505]

sono dei pazzi pericolosi, oltre bastardi, vigliacchi, infami, conigli, pezzi di *****, figli di troiia , dementi, ecc.ecc.

[Mr.ZQP 1631]

io non ho cugini e il conto alla rovescia oggi

[Numero.Undici 70]

io non ho cugini e il conto alla rovescia oggi

[Morglum 25]

Aaaaahahahahaaahaha

.

Puo' essere...

[La pigna di Montero 2868]

Renato è fuori pericolo.... e come ha detto la moglie... non è e non è mai stato un ultras... ma un tifoso che ogni volta che andava a vedere la Juve si metteva addosso la sua sciarpa bianconera

CAPITO TESTE DI CAXXO INFAMI DI MIERDA!!!!

Non dimenticatevelo, mèrdè.

[Numero.Undici 70]

[Mooch74 646]

ai topi cagata il formaggio piace con le pere

tre sabato

quattro oggi

speriamo ne mangino parecchie quest'anno

Inviato dal mio Transformer TF101G con Tapatalk 2

[Red pepper 8]

ai topi cagata il formaggio piace con le pere

tre sabato

quattro oggi

speriamo ne mangino parecchie quest'anno

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adesso andranno a trovare i loro "gemellati" bibini...

[cecchino1 0]

Per una volta che tifavo per il pari visto il mio odio per i rossoneri, che fanno questi: ne prendono 4, complimenti tornatevenen in bwin che è la vostra casa.

[zizu2006 24]

ventura è ancora in infermieria dello stadio per problemi di ipertensione !!

l'eta si fa sentire!!!

[Maidomi 4180]

ventura è ancora in infermieria dello stadio per problemi di ipertensione !!

l'eta si fa sentire!!!

Stara' ancora pensando all'espulsione di Glick...

[Cri adp 21]

B

[Numero.Undici 70]

Oh! Pure l'allenatore in seconda @@ e' piemontesissssimo

[fioretta 0]

ventura è ancora in infermieria dello stadio per problemi di ipertensione !!

l'eta si fa sentire!!!

non è l'età... ma il nervoso per quel cesso di squadra che deve allenare!!!

... dunque, dunque... 15 pt in 16 partite.... Topo non così sefz

[TurinGoeba1897 10402]

Da quanti decenni non battono una tra Juve Inter e Milan?? Che squadra di M***A di sfigati pure il Novara lo scorso anno almeno aveva battuto le *****e

[detestomicio 2010]

ROAD TO BWIN

[dariojuve 27]

[MacNamechB&W 2019]

vogliamo parlare di quanto c***o è forte decesare? :261: :261:

imbarazzante, e questo sarebbe un difensore da serie a? :261: :261:

grazie, zecche, anche oggi mi avete fatto ridere @@

[Mr.ZQP 1631]

11 gol subiti in 4 partite: 1pto!

che squadra di mierda

[Red pepper 8]

I topastri sono degli infami pieni di odio e si meritano la M***A che mangiano ogni volta che si affacciano in A.

[La pigna di Montero 2868]

Nel topic che parla degli arresti dei bovidi:

X Renzocar e qualcun'altro : Hai,avete spaccato la M*****A con le vostre sentenze !! NON SIETE ULTRAS? E ALLORA FATEVI I c***i VOSTRI SU COME FUNZIONANO CERTI MECCANISMI, SU COME QUALCUNO ALLE PORTE DEL 2013 TIRI ANCORA FUORI LE PALLE E FACCIA RICORDARE CHE QUELLE c**** DI GRADINATE NEGLI ANNI SIANO STATE CALPESTATE DAGLI ULTRAS PIU' ULTRAS D'ITALIA !!! Il fatto in questione,non ha nulla a che fare con l'episodio del derby, quindi se proprio fare morale vi sgonfia i co*****i, continuate a farla per quel caso ma,per questo, non vi azzardate neanche !! QUESTA E' UNA COSA DA ULTRAS, UNA DELLE ULTIME TRA L'ALTRO ... NON DA FORUMISTI CON LE MESTRUAZIONI !!

FINALMENTE!!!!!! HAI COMPLETAMENTE RAGIONE. Molti non sono ultras, non lo sono mai stati, ma sputano sentenze su un mondo del quale non sanno nulla! L'avevo già scritto in un altro post e lo riscrivo qua: se siete tifosi normali, non ultras, commentate i rigori tirati, i gol fatti, il numero di scarpe della riserva del portiere della primavera, ma per favore evitate di scrivere commenti su cose ultras, perchè francamente non ne capite nulla!!!!! Purtroppo credo anch'io che questa sia stata una delle ultime cose da ultras della nostra curva, onore a loro. Qualcuno sopra che ha scritto che i 2 arrestati non sono ultras.... Non credo che tu sappia quanto ti sbagli!!!!!!!!!!!!!!

Gli ultras più ultras... I forumisti mestruati... =D Le ultime cose da ultras... =D

Altri lidi sportivi sono felici: le 4 squadre mafiose ossia giuve, bilan inder, riomma, e poi diciamo lazie e anche la viola. Perchè noi no??????????? Perchè una squadra che ha un milione di sostenitori deve essere sempre infelice. Semplice: la mafia vuole così.......

La Mafiat, probabilmente.

[La pigna di Montero 2868]

Un articolo che trasuda tremendismo:

Lo sfregio

Con la carogna nello stomaco

[5134] letture

E’ trascorsa quasi una settimana.

Bisognerebbe parlare d’altro, in fondo si potrebbe tranquillamente svicolare, e la rubrica, così distante dalla partita, potrebbe fungere da facile nascondiglio.

Invece no.

Non quando senti che stanno prendendo piede troppi luoghi comuni, consolatori e non, col passare dei giorni.

Non quando la carogna continua a divorarti lo stomaco.

No, proprio no.

Tre anni.

Più di tre anni sono passati, un’enormità, un’eternità, da quella dannata sera durante la quale Stellone, completamente solo, mise alto da un metro uno splendido traversone dalla sinistra.

Tre anni da quando il sempre simpatico Chiellini spinse la palla in rete di testa da mezzo metro, per quella che fu la loro ultima vittoria prima di sabato.

Ricordo la nostra rabbia in quella fredda serata.

I soliti applausi di orgoglio autoconsolatorio, un gobbo che urlava incautamente “non vincete mai” preso a ceffoni da alcuni energumeni di cui non aveva notato la presenza.

Ricordo la rabbia, il fatto che ancora una volta non avessimo segnato, la nostra stagione, sempre vissuta sul filo del rasoio, che planò inesorabile verso la retrocessione.

Una vita fa.

In mezzo la rabbia della B, degli spareggi persi, della squadra inesistente contro il Padova.

Anni dall’ultima vittoria del 1995, ormai nebulosa pure per chi c’era.

10 anni da quando Cauet spinse dentro quel pallone che ci illuse, prima dello show del coniglio.

Anni per avere voglia di sputare fuoco da tutti i pori.

Una vita per aspettare una nuova occasione di rivalsa, anche se le distanze da loro sono diventate planetarie.

Sappiamo bene il perché, e come sia stato possibile, inutile ripeterlo.

Già.

Dunque, tre anni per aspettare la partita della rivalsa.

E tu… e tu dopo tutto questo tempo vai a fare una figura barbina del genere, con una squadra che come al solito galleggia sul limitare della zona retrocessione?

E tu dopo tutti questi anni non sei in grado di allestire una formazione quantomeno decente, che non vada a fare lo spasso del pubblico del supermercato?

E tu non vai neanche ad immaginare che faranno il possibile e l’impossibile per umiliarti, perché è questo che vogliono?

E tu non istruisci i tuoi giocatori, quantomeno a capire quanto i tifosi tengano a quella partita?

Sì, proprio tu, Società.

Il fallo di Glik ha soltanto accelerato il compito all’arbitro.

Prima della gara si discuteva tra amici e si concordava sul fatto che un rigore ed espulsione sarebbero stati probabili, cosa puntualmente verificatasi.

Ma il trattamento subito dagli arbitri non diventi una eterna scusante all’aver costruito squadre che marciano sul sottile filo del rasoio e alle quali basta una bava di vento contraria per scivolare nel burrone.

Abbiamo vinto una partita su dieci, serve altro?

Questa storia, fatta di rabbia, si basa su di un episodio che in pochi hanno notato.

In molti tra di noi si aspettavano che le cose andassero esattamente come sono andate.

E ne hanno avuto la certezza quando, prima della gara, hanno assistito alle dichiarazioni, su Mediaset premium, di Lichtsteiner, noto torinese DOC, il quale dichiarava “siamo qui per dimostrare che siamo l’unica squadra di Torino”.

Ecco.

Associate questo alle dichiarazioni di qualche nostro simpatico atleta ed avrete il quadro completo.

Il derby era tutto lì, a quel punto poteva anche non essere giocato.

Da una parte una squadra che l’aveva preparato a puntino, che era stata caricata a mille per fare in modo di umiliare l’altra.

Perché quello volevano e quello è stato.

Davvero qualcuno pensava che per i gobbi fosse una partita come un’altra?

Tutto è stato minuziosamente studiato perché nel loro scenario, noi facessimo la figura delle scimmiette a cui tirare le noccioline.

Dunque, da una parte loro.

Dall’altra parte noi, con le nostre dichiarazioni del prepartita per le quali “il derby è una partita come un’altra”. Noi buoni, noi con la paura di essere noi stessi.

Un incubo per chi si fosse addormentato vent’anni fa e si fosse risvegliato soltanto adesso.

Un incubo.

Ci siamo presentati al derby, come lo studente superficialotto che si reca a scuola e poi si sorprende che lo interroghino.

- Oh, ma c’era interrogazione, oggi…?

Sì, c’era interrogazione. Erano tre anni che sapevi ci sarebbe stata interrogazione.

- Oh!

Esatto, proprio la bocca spalancata di stupore.

Forse che non sapessimo quanto il professore potesse essere bastardo?

Non credo alle casualità.

Il regista di juventus-Torino ha voluto calcare la mano, sfregiarci pubblicamente.

Come il professore bastardo che sa bene dove colpire l’allievo che non ha mai sopportato.

L’allievo magari dotato, ma tanto sprovveduto da prestargli il fianco con le sue ingenuità.

L’allievo che viaggia sul filo della sufficienza e che non comprende che deve mirare almeno all’otto se vuole avere qualche speranza di arrivare al sei.

La gara di sabato è andata secondo i loro più rosei piani.

E’ stata la rivendicazione assoluta del loro potere economico, mediatico e sociale, è stata la voglia di umiliarci, perché “siamo l’unica squadra di Torino” e non credo alla casualità dello striscione.

Se è vero, come mi si dice, che fosse pronto anche un aeroplano gonfiabile, che planasse dal secondo, schiantandosi al primo anello, non credo neanche per un attimo allo stupore di certi personaggi.

Certo, sappiamo bene che a parti invertite Chiellini, o chi per esso, non sarebbe mai stato espulso, sappiamo bene che probabilmente l’arbitro non aspettava altro.

Ma anche così, siamo riusciti ad agevolargli il compito, consegnandoci letteralmente nel secondo tempo, senza un briciolo di orgoglio, senza neanche la voglia di mettere insieme due passaggi di fila.

E non è soltanto mediocrità.

Quante volte abbiamo visto gente mediocre che riusciva a dare il 120 per cento, quanto meno vendendo cara la pelle.

Se questo è il Toro, il Toro non esiste più.

Sono uno dei pochi ai quali Mondonico non è mai piaciuto, sia come allenatore (Il Toro iniziò ad essere meno tremendista in casa proprio sotto la sua gestione) tantomeno come commentatore oggi. Questo naturalmente non incide sulla stima per l’uomo.

C’è da dire però che il paragone con gli indiani assediati fu veramente azzeccato.

Lui ci giocò furbamente, facendo sottilmente leva sui sentimenti più intimi di noi tifosi, ma il paragone fu davvero calzante.

Indiani siamo diventati, ci hanno fatto diventare.

Indiani rinchiusi nella nostra gabbia del settore ospiti, scommetto un nichel che al ritorno saremo così servili da non ricambiar loro la cortesia.

Indiani che vengono mantenuti nei loro costumi d’epoca perché i turisti possano far loro delle foto.

Indiani in questa stessa città, che parla sempre meno di noi.

Sì… sono esistiti una volta, ma chissà quando…

Nemmeno lo ricordiamo noi a momenti.

Ci hanno fatto diventare indiani, è un progetto quarantennale.

Non poteva essere attuato con le tensioni sociali degli anni ’70 o con l’orgoglio e la goliardia degli ’80.

Ma goccia dopo goccia, ci siamo arrivati.

Stranieri nella nostra stessa terra, confinati, mal sopportati.

E chi avrebbe potuto quanto meno tirare su una barricata, un tentativo di difesa, ha buttato al vento sette anni.

Non credo si possa fare molto ormai.

I nostri angoli di tifo, i nostri ricordi di una gente diversa, sono stati erosi, sono ricordi.

Non ci sono più.

Siamo stati semplicemente sostituiti.

Sostituiti da gente che con noi ha zero a che fare.

E che non avendo radici storiche indigene a cui far ricorso, o continuità storiche che la leghi a questo posto, cerca di aggrapparsi a dei simboli.

Che le vengono forniti a piene mani in questa Venarialand del 21 secolo.

No, credo veramente ci sia poco da fare.

Occorrerebbe una rivoluzione culturale e forse non basterebbe neppure.

Sento da più parti affermare che “tanto la Fiat in un paio di anni se ne andrà”.

Mi viene da ridere.

Mi viene da ridere perché non so quanto tutto questo possa essere dettato dal luogo comune e quanto da un desiderio nascosto.

Questo polo economico non se ne andrà mai.

Qualcuno ha un’idea di quanto ramificato possa essere il potere di questa organizzazione?

Macchine, automobili?

Direi piuttosto settori alimentare, editoriale, ferroviario, assicurativo, telefonico, bancario… edilizio.

E non solo qui in Piemonte.

Andate a vedere ad esempio chi ha partecipato alla costruzione della TAV nel Mugello, tanto per fare un esempio lontano da questa città.

Stiamo parlando di uno stato più potente dello Stato, altro che balle.

Chi spera in un abbandono del potere economico principale della città, quello che ne ha forgiato la storia negli ultimi 60 anni, si metta il cuore in pace.

In quanto a noi tifosi.

Abbiamo fatto quello che potevamo, in fondo siamo rimasti davvero solo noi, stufi persino dei nostri ricordi.

Sempre ingenui, sempre pronti a cadere nelle trappole.

Siamo andati al macello baldanzosi, pieni di proclami e di filmati, sempre i soliti, postati su internet a ripetizione, neanche questo continuo ricorso al passato poetesse fornire un’onda lunga per il presente.

Pensando che i soliti triti e ritriti riferimenti al passato avrebbero modificato il presente.

Riempiendoci il petto di quella incosciente e odiosa Götterdämmerung che ti fa sentire fiero di andare contro un muro ai 200 all’ora.

Valentino, la tromba di Bolmida, il derby del 3-2… ragazzi, veramente... basta.

Smettiamola di usurare il nostro passato associandolo a un presente che non è.

Piantiamola lì. Da lassù nessuno ci guiderà all’impresa, anche se ci piacerebbe tanto.

Va bene detto per un po’, ma poi tutto diventa imbarazzante.

Sono 18 anni che non vinciamo un derby, altro che Valentino e Valentino e solo il fato li vinse!

Anche al nostro interno siamo divisi tra tremendisti impotenti e accontentisti e si avverte una pericolosa deriva sul concetto stesso che fu di granatitudine.

I primi sono quelli perennemente incazzati, che per loro buona sorte hanno avuto la fortuna di vedere altro e su quei valori di gente mai doma valutano il presente.

Gli altri sono quelli che comunque vedono un progresso di crescita in tutto questo e sono sempre pronti a battere le mani in qualsiasi situazione, perché altrimenti guai, sei un contestatore.

Non mi sento migliore di altri.

Sono soltanto profondamente schierato.

L’essenza stessa di tremendismo si sta perdendo.

Il sinonimo di Toro come orgoglio, rabbia, rivendicazione, voglia di ribaltare il destino, si sta annacquando, forse tenuta in vita soltanto dalle nostre menti.

E la totale assenza di una mentalità granata, di un imprinting di rabbia e voglia di andare oltre i propri limiti, si riversa per forza anche sulla squadra.

Contro la Fiorentina, rigore o non rigore, si stava vincendo per 2-1 a cinque minuti dalla fine.

Punizione a nostro favore.

Cosa avrebbe fatto l’odiata juve?

Avrebbe crossato la palla in area, cercando il 3-1, probabilmente riuscendoci.

Noi abbiamo battuto la palla all’indietro.

Sulla successiva ripartenza, abbiamo preso gol.

A fine partita però tutti contenti, volevamo mica vincere con la Fiorentina?

Volevamo mica portare via un risultato non meritato e due punti in più? Macché.

Nessuno ha riportato, negli scroscianti applausi finali, questo episodio.

Pensate inoltre, siamo l’unica squadra che per prepararsi meglio a una sconfitta, perde.

E’ successo col Siena.

Troppo ingombrante la Coppa Italia per noi. Noi così pieni di soddisfazioni.

Ma non scherziamo! Noi siamo troppo importanti per tutto questo.

Così arriva una bella sconfitta, sicuramente propedeutica a quella di sabato.

Il Siena invece, che scemo non è, ringrazia per il secondo anno consecutivo.

Zero commenti in società, siamo stati eliminati, tutti tranquilli, anzi, Gloria!

Ebbene, dopo la sconfitta infrasettimanale, ho letto svariati commenti di fratelli che affermavano che “non siamo mai contenti”.

Ah sì?

Mi sono perso qualche passaggio.

E’ lo stesso atteggiamento che ci portò a Bergamo nell’ultima partita di B, lo scorso anno.

Vincere, arrivare primi dopo un anno di vertici?

Non scherziamo, queste non sono cose per noi.

E così fu.

Lasciammo gli annali ad altri.

Lo sfregio finale, al termine di questo lungo sfogo, ci è stato fatto al termine della partita di sabato sera.

Noi umiliati, dopo aver visto una squadra incapace di reagire, col pubblico gobbo a sfotterci.

Dopo che i nostri sogni di tre anni erano stati prevedibilmente spazzati via.

Il capitano che scambiava la maglia a centrocampo.

Un altro che se la rideva con uno dei più odiati dei loro.

Un senso di rabbia ancora maggiore che per la sconfitta.

Per questa resa, per il fatto di essere svillaneggiati pubblicamente.

Perché tu che scambi la maglia stai dimostrando una volta di più che il Toro non esiste più.

Un solo giocatore furente, che puntava il dito contro uno dei gobbi, che probabilmente voleva dargli la mano con fare canzonatorio.

- No, tu mi fai schifo.

Grazie Valerio.

Almeno a te, grazie.

Da questo momento sei tu il mio capitano.

Non mi importa se sei scarso, se tanto non avrai mai opportunità di andare alla juve e quindi vai sul sicuro.

Non mi importa di niente.

Per un attimo TU sei stato il derby.

E un ringraziamento, non ironico, anche a Meggiorini.

Sarà anche uno scarsone, ascolterà pure musica atroce.

Ma è uscito dal campo smadonnando contro gli altri.

Maggio ci teneva, ci teneva sul serio.

Più di altri.

Sapete, adesso arriverà sicuramente qualcuno a dire che i tempi sono cambiati, che il nostro atteggiamento significa non saper crescere, che lo sport è un percorso formativo, che la cultura deve essere cambiata, che bla bla le famiglie allo stadio, la birra dopo tutti assieme e via.

Ecco, una bella M*****A.

Perdonate il termine.

Credo davvero che certi atteggiamenti troppo buonisti (in campo esclusivamente sportivo, per carità!!! – devo dirlo perché qualcuno non aspetta altro che evincere cose che non sono scritte) alla fine snaturino completamente l’essenza di quello che siamo stati.

Di questo passo non mi stupirei di trovarmi presto i gobbi in curva, mentre noi stiamo nella gabbia.

Loro impestati, noi poverini.

Perché se davvero, a qualcuno risulta gradevole e sensato, vedere il nostro capitano che, dopo uno 0-3 umiliante scambia la maglia con un gobbo, allora io abbasso la saracinesca.

Perché significa che non ho capito proprio nulla degli ultimi miei 40 anni da tifoso.

E probabilmente non ho capito nulla neanche della mia vita.

Posso dare la mano a un amico.

Ma non la stringerò mai a chi ha voluto la mia morte, ridendomi in faccia.

http://www.toro.it/press/view/896

@@

[arkas90 30]

Un articolo che trasuda tremendismo:

@@

senza parole

veramente ho letto solo il grassetto e c'è da chiamare la neuro

mamma mia