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[ Serie A Tim ] Siena - Juventus 1-2

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Serie A - 7^ Giornata - Andata - 7-10-2012 (ore 15:00)

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Andrea Pirlo (14′)

Emanuele Calaiò (45+2′)

Claudio Marchisio (85′)

Stadio Artemio Franchi - Montepaschi Arena - Siena

Arbitro: Paolo Mazzoleni

Spettatori: 15373

Marchisio in extremis, la Juventus espugna Siena

I campioni d’Italia passano 2-1 al Franchi con le reti del centrocampista (84’) e di Pirlo,

che aveva aperto le danze al 14’ su punizione prima che pareggiasse Calaiò

nel recupero del primo tempo. Gli uomini di Conte restano in vetta con 19 punti.

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Eurosport - Domenica, 7 ottobre 2012

Non sarà stata una vittoria facile come quella di una settimana fa contro la Roma, ma di certo non è un pareggino striminzito come quello di martedì con lo Shakhtar Donetsk. La Juventus, pur dimostrando di non essere nel momento più brillante della stagione, vince a Siena dimostrando la solita fame onnivora che ha fatto la differenza da un anno a questa parte. E, soprattutto, un centrocampo come sempre decisivo al momento che conta. Andrea Pirlo la apre, Claudio Marchisio la chiude. Al Franchi, nonostante il pareggio di Emanuele Calaiò all’ultimo secondo del primo tempo, arriva il sesto successo su sette partite di campionato per i campioni d’Italia.

RODRIGUEZ IN REGIA, MARRONE TITOLARE - Serse Cosmi deve fare a meno di ben quattro squalificati (Terzi, Belmonte, Larrondo e Vitiello), oltre all’infortunato D’Agostino. Il modulo resta un 3-4-2-1 nel quale dietro alla prima punta Calaiò si muovo i talentuosi Rosina e Ze Eduardo. A centrocampo, invece, Rodriguez si pone al fianco di Vergassola. Il duo Conte-Carrera conferma il tradizionale 3-5-2 con un turnover ridotto all’osso. In difesa c’è Marrone al posto dello squalificato Bonucci, mentre a centrocampo si vede De Ceglie sulla corsia di sinistra con Asamoah che parte dalla panchina. In attacco, invece, partono titolari Giovinco e Vucinic. Ancora indisponibile Pepe.

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APRE PIRLO, CALAIO’ PAREGGIA - Il Siena parte bene, molto aggressivo a centrocampo e capace di concedere pochi spazi sulla propria trequarti. Al 2’, però, Rosina spreca una palla gol più che invitante servita da Angelo, che salta De Ceglie a destra e serve un rigore in movimento. La Juventus fatica a entrare nella partita, ma al 14’ Giovinco si guadagna una punizione pericolosa dal limite dell’area. A batterla va Pirlo che insacca con un meraviglioso destro rasoterra che passa sotto la barriera e sorprende Pegolo sul palo lungo. Il Siena fatica a rientrare in partita e rischia in un paio di occasioni. Al 21’ Giovinco manda alto dall’area piccola su assist di Vidal, mentre al 39’ Pirlo colpisce l’incrocio dei pali con una punizione dai 27 metri ancora più bella, se possibile, della prima. Al 44’, infine, Marchisio costringe Pegolo a un miracolo autentico con un destro a giro dal limite. Il Siena però continua a lottare, impedisce alla Juventus di fare gioco. E, mettendola sull’aggressività, riesce a imbrigliare la Vecchia Signora. Calaiò si divora un gol fatto al 23’, quando su sponda di Ze Eduardo la mette a lato di poco. Non mancano gli episodi da moviola, come al 29’, quando Chiellini già ammonito rischia il rosso per un intervento in ritardo su Felipe. Cosmi continua a protestare e al 42’ rimedia il rosso, rifiutandosi inizialmente di uscire dal campo e andandosene soltanto quando Rosina si decide a scortarlo fuori. Con le unghie e con i denti i padroni di casa restano in partita e all’ultimo secondo del recupero trovano il meritato pareggio. Angelo scappa a un colpevole De Ceglie sulla destra. Cross al centro, dove Lichtsteiner si fa sfilare dietro Calaiò che insacca di testa battendo Buffon per l’1-1 che manda le due squadre all’intervallo.

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ASSEDIO JUVENTINO, MARCHISIO FA 2-1 - Conte non perdona l’errore a De Ceglie, che non rientra in campo dopo l’intervallo e viene rimpiazzato da Asamoah. La Juventus dà vita a un crescendo che non concede soste al Siena. Al 53’ Neto salva sulla linea dopo un tiro in diagonale di Giovinco, mentre al 64’ la Formica Atomica salta il portiere di casa senza trovare Vucinic e Vidal liberissimi in area piccola. I padroni di casa si chiudono sempre più con gli ingressi di Sestu per Ze Eduardo (54’), Bolzoni per Angelo (64’) e Reginaldo per Rosina (81’). Non mancano due grandi occasioni per il Siena, che al 57’ potrebbe passare in vantaggio con un retropassaggio maldestro di Chiellini per Buffon (il portiere però salva con un balzo) e al 77’, quando Calaiò prima e Rosina poi non trovano la porta di testa. Conte non se ne preoccupa e preme ancora di più sull’acceleratore. Al 68’ Lichtsteiner lascia il posto a Giaccherini, mentre all’80’ Marrone cede il posto a Quagliarella in quello che diventa un 4-3-3 iperoffensivo nel quale Barzagli e Chiellini sono gli unici due difensori di ruolo. La pressione della Juventus porta a un assedio vero e proprio. Quello che all’84’ produce la meritata rete del 2-1. Giovinco, sempre più incisivo nella ripresa, scappa a sinistra e crossa per Chiellini. Rodriguez lo anticipa, ma sulla palla vagante arriva Marchisio che, di controbalzo, insacca il primo gol stagionale. Quello che vale la sesta vittoria in campionato. La partita finisce qui. La Juventus, dopo il pareggio con lo Shakhtar Donetsk, riparte di slancio e resta in testa alla classifica comunque vada Napoli-Udinese. Il Siena lotta, ma alla fine paga dazio a una squadra troppo forte. E non solo per i toscani.

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IL FIATONE NON FRENA LA JUVE – La spia si era già accesa martedì in Champions League e anche la prova del Franchi sembra confermare che la Juventus risente della fatica dei tre impegni in una settimana. Chissà quanto potrà aiutare la sosta, calcolando l’alto numero di nazionali in rosa. Di certo, l’arma del turnover dovrà essere studiata al meglio per poter proseguire con questo passo micidiale. Sei vittorie su sette partite di campionato, per un totale di 46 match d’imbattibilità (29 successi e 17 pareggi nel bilancio). La vetta è ancora della Vecchia Signora, mentre il Siena resta in coda con due punti (ma sei lunghezze di penalizzazione sul groppone). Calcolando la qualità di gioco degli uomini di Cosmi e la distanza dalla salvezza ancora accessibile (3 punti dal quart’ultimo posto), mantenere la categoria potrebbe non essere impossibile, soprattutto se i toscani continueranno a lottare così.

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Mattia Fontana - Eurosport

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