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C.S.V.

Parla Il Boss Degli "Zingari"

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Calcioscommesse, nel covo dello Zingaro

"Con 30 giocatori ho truccato i campionati"

Abbiamo incontrato in Macedonia Ilievski, il superlatitante dell'inchiesta. Dicono che siamo una gang, ma in realtà siamo solo scommettitori, i più forti in Europa. I calciatori mi chiedono di puntare per loro, sono una trentina, il 90% di serie B. Ma nomi non ne faccio

dai nostri inviati GIULIANO FOSCHINI e MARCO MENSURATI

SKOPJE - "Non avete capito niente. Lazio-Genoa l'ha fatta Sculli, non Mauri". Sculli? Sicuro? "Sculli. Con gli amici suoi di Genova. Al cento per cento. Anzi no, a un milione per cento. Se volete ve ne parlo. Però non qui, non ora".

"Andiamo in un posto più tranquillo, in montagna, dove saremo solo noi. Ho fatto preparare la cena a un mio amico". Sono le tre e mezza del pomeriggio, a Skopje, e quella che Hristiyan ha in mente è una cena molto, molto lunga.

Hristiyan è Ilievski, il principale latitante del calcioscommesse. Lo cerca la polizia, e l'Interpol. Secondo la procura di Cremona è la pedina chiave, l'uomo che avvicinava i giocatori di serie A per "fare le partite", li contattava tramite intermediari, li aspettava in albergo o nei ritiri con le borse piene di soldi, e li convinceva con le classiche "offerte che non si possono rifiutare". La mattina del primo giugno scorso, mentre Beppe Signori finiva in manette insieme con gli altri complici, lui è scappato dalla sua casa di Cernobbio e si è rifugiato qui, in Macedonia, protetto dalla propria fama e da un manipolo di bodyguard che lo chiamano boss. La strada per arrivare alla "casa dell'amico" è uno sterrato contorto e brullo che prima di arrampicarsi sulla roccia attraversa il quartiere albanese della città. Un incubo balcanico di strade e palazzoni grigi. Se non fossimo dentro la sua Bmw X5 bianca lucente, Hristiyan sputerebbe ad ogni incrocio per il disgusto di vedere così tanti albanesi in giro. Ma siamo in macchina, quindi si limita a bestemmiare. Attraverso la tela di un borsello nero accarezza il corpo della pistola, piccolo calibro con intarsi in legno, e poi sibila qualcosa in macedone. La "casa dell'amico" in realtà è un "ristorante privato" chiuso al pubblico ma attrezzato per servire in un ambiente lussuoso una manciata di ospiti particolari: la discrezione si paga in contanti.

"IL MIO NUMERO FORTUNATO"

Hristiyan è sterminato: un metro e novanta di altezza, peserà non meno di 110 chili. È un ex agente della polizia speciale macedone: la guerra del Kosovo gli ha lasciato una cicatrice sul viso e un'altra, molto più grande, che parte dal mignolo della mano destra e finisce all'altezza del polso, dove si confonde con l'inchiostro di un enorme "5" tatuato tanti anni fa. "È il mio numero fortunato", ride alludendo a chissà cosa. Perché, in questa storia, tatuaggi e cicatrici non sono un dettaglio. Anzi. La prima cosa che raccontano ai magistrati i calciatori avvicinati da Ilievski è proprio quel segno profondo sull'arcata sopraccigliare "di quell'uomo brutto", descritto come "enorme" e "silenzioso". "Brutto? - ride Ilievski - A me non sembra. Mia moglie dice di no. Certo è mia moglie... Comunque quelle cose di me le ha dette Micolucci. Me la ricordo quella notte, al parcheggio. Lui doveva darmi dei soldi da scommettere su una partita. Ed è vero che non parlavo, perché ero stanco. Ero partito in macchina da Cernobbio ed ero arrivato fino ad Ascoli. Era buio e lui parlava e parlava, e cercava di convincermi ad accettare un pagamento con assegni invece che in contanti. Guardavo davanti e così lui di me ha visto solo la cicatrice... mi spiace che si sia spaventato. Anzi no, non mi spiace. Però dire che il mio ruolo era quello di far paura ai giocatori è ridicolo".

"COME TONY MONTANA"

E allora, qual era il suo ruolo? "Quello di uno che scommette. A me e a Gegic (l'altro latitante di questa storia, ndr) ci hanno chiamato gli Zingari, Gipsy, come se fossimo una mafia. In realtà non siamo zingari e non siamo nemmeno un gruppo. Noi compriamo informazioni e scommettiamo. E basta. Mi chiamano i calciatori e mi dicono: "20mila su questo o su quel risultato". E io lo faccio facilmente, perché la gente si fida". Chi sono i calciatori? "Una trentina, 90 per cento di squadre di serie B, il resto di A. I nomi non te li dico, io non sono uno scarafaggio, io gli scarafaggi li schiaccio, come dice Tony Montana (Scarface, ndr). Lo conosci, no?" sorride, si china, solleva l'orlo dei pantaloni per mostrare il volto di Al Pacino che si è fatto tatuare sul polpaccio. "Ho letto Puzo (autore de Il padrino), conosco a memoria Scarface: so come ci si comporta, io".

Perché il cuore del calcioscommesse, secondo Ilievski, sono proprio i calciatori: "In Inghilterra non succede, in Italia invece sì: si mettono d'accordo, poi scommettono e vendono le informazioni. Quando le vendono a noi, o quando noi le scopriamo ci puntiamo sopra forte. Altrimenti le vendono a qualcun altro. Alla mafia siciliana, a quella albanese, agli ungheresi oppure a Beppe Signori che è uno dei capi del calcioscommesse in Italia. A tutti. Spesso sono gli stessi dirigenti dei club a mettersi d'accordo. Alla fine dello scorso anno, sono venuto io personalmente in Italia. Era quasi tutto già deciso, chi vinceva lo scudetto, chi andava in Europa, chi finiva in serie B. Quindi è stato un "festival". C'erano sei squadre che ritenevamo affidabili: Sampdoria, Cagliari, Bari, Lecce, Siena e Chievo. E noi abbiamo fatto un mucchio di soldi".

"SONO ANDATO A FORMELLO"

Sono le otto di sera. Le ciotole con le salse all'aglio e allo yogurt sono ormai relitti al centro del tavolo. Quello che Ilievski ha presentato come "l'amico" sta servendo la carne alla griglia. Hristiyan l'accompagna con grappa macedone, versata da un alambicco di rame. "Un sacco di soldi li abbiamo fatti anche con Lazio-Genoa. È andata così: io cercavo da un po' di parlare con qualcuno della Lazio, per avere informazioni sicure. Ma non ci riuscivo. Sono andato a Formello, vero, ma lì non ho incontrato nessuno. Però mi hanno detto: "Guarda che la partita è fatta. L'ha fatta Sculli. L'accordo è 1-1 per il primo tempo, poi nel secondo tempo partita vera, anche se alla fine il Genoa ha poi dato i tre punti alla Lazio che doveva andare in Champions" (la circostanza risulta anche dagli atti dell'indagine, mentre Sculli al Quello che "ha detto" è Zamperini? "Non sono uno scarafaggio, io. Il nome di Zamperini non lo farò mai. Gli ho rovinato la vita chiedendogli di trovarmi delle informazioni sul campionato di Serie A e adesso lo difenderò fino alla fine. Non sono come Gervasoni, uno che fa le estorsioni. Dopo la prima parte dell'inchiesta, quest'estate voleva andare da Mauri, "se non mi dà un milione di euro vado a Cremona e racconto tutto", aveva detto. Quello che so io è che quella dritta era giusta, Sculli ha "fatto" la partita e io ci ho guadagnato un sacco di soldi. E come me mezzo Lazio, inteso come regione, lo sapevano tutti". Come confermano anche i flussi delle giocate.

"I SOSIA DI LECCE"

Ciò che colpisce sono gli aneddoti e i dettagli. Come "la faccia di Bentivoglio" quando Ilievski entrava nella sua stanza d'albergo prima di Palermo-Bari. "Masiello l'aveva costretto a incontrarmi per farmi vedere che la partita era aggiustata. Io gli avrei dato dei soldi per quella dritta, il Bari avrebbe perso quasi certamente e lui avrebbe fatto il colpo. Ma si vedeva da un chilometro di distanza che Bentivoglio se la stava facendo addosso: tremava, era pallido. Mi stavano truffando. E allo stadio si è visto subito. Così mi sono coperto: ho chiamato il mio amico Dan a Singapore (il capo del calcioscommesse mondiale, secondo i pm, ndr) e gli ho detto, "punta sul Palermo", così siamo andati in pari". Oppure come il "numero di Erodiani": il tabaccaio di Ancona, per farsi fare credito su una partita del Lecce si sarebbe presentato al casello autostradale insieme a tre "sosia" di giocatori giallorossi che dovevano garantire la combine: "Me ne accorsi subito, per fortuna, se no andavamo rovinati".

Hristiyan interrompe il suo racconto. Il padrone di casa ha messo a tutto volume "Caruso" cantata, al Pavarotti and Friends, da Pavarotti insieme a Dalla. Il viso di Hristiyan si contrae in un'espressione commossa, prossima al pianto, ma senza lacrime. "È la mia preferita", dice in italiano (e infatti costringerà il padrone di casa a rimetterla una dozzina di volte). "Comunque penso che prima o poi verrò in Italia. Io amo l'Italia. Mi farò un po' di carcere, lo so. Ma non posso continuare a vivere qui, così. Chiarirò tutto e tornerò a casa mia, a Cernobbio". Arrivano i dolci. Ma Hristiyan continua a mangiare salsicce affumicate. E a commuoversi per "Caruso". In carcere un sacco di gente gli farà delle domande, osserva il suo bodyguard. Proprio in quel momento un piccolo scarafaggio decide di attraversare la sala. Hristiyan lo guarda per un attimo. Lo raccoglie delicatamente. Lo mostra ai commensali. Sorride. Poi, lo schiaccia.

(11 marzo 2012)

fonte: la repubblica

In una federazione ''normale'' il campionato 2010/11 verrebbe come minimo, messo sotto giudizio visto il polverone che è stato scoperchiato....qui invece preferiscono mettere la testa sotto la sabbia e magari radiare Moggi.

Povera ItaGlia, povero calcio .oddio

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"Chiarirò tutto e tornerò a casa mia, a Cernobbio"

Casa tua è ovunque ma non in Italia.

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tutto normale

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In una federazione ''normale'' il campionato 2010/11 verrebbe come minimo, messo sotto giudizio visto il polverone che è stato scoperchiato....qui invece preferiscono mettere la testa sotto la sabbia e magari radiare Moggi.

Povera ItaGlia, povero calcio .oddio

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Eh bhe il campionato è regolare. (ebete-petrucci)

PS. sto chievo che compare e scompare dalle inchieste...

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"Chiarirò tutto e tornerò a casa mia, a Cernobbio"

Casa tua è ovunque ma non in Italia.

questa è una puttanata tale e quale al calcio scommesse

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Inviato (modificato)

"Scommesse?Fanno tutto i giocatori"

Le verità di Ilievski, il boss degli "zingari"

11/03/12

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Un'intervista-bomba, che sicuramente può favorire e innescare un'escalation nel lavoro delle Procure di Cremona e di Bari. Hristiyan Ilievski, uno dei capi della cosiddetta organizzazione degli "zingari", latitante, è stato scovato in Macedonia dagli inviati di "Repubblica": e a loro, ha raccontato la sua verità sul calcioscommesse made in Italy: "Non organizziamo le scommesse, lo fanno i giocatori: noi compriamo le informazioni"

Un fiume in piena, Ilievski, un'intervista che potrebbe essere il preludio a una trattativa con gli inquirenti per consegnarsi e collaborare. E' lui stesso che, nel finale del colloquio con gli inviati, lo fa capire: "Prima o poi verrò in Italia, mi farò un po' di carcere, lo so. Ma non posso continuare a vivere qui, così (Ilievski si trova in Macedonia, ndr). Chiarirò tutto e tornerò a casa mia, a Cernobbio".

Nel frattempo, un bel pezzo di calcio italiano viene scosso dalle sue parole, che, complessivamente, si allineano al quadro tracciato dalla Procura di Bari, quello in cui si sostiene che la macchina delle scommesse lato-calciatori sia gestita da un gruppo importante, legato a squadre di Serie A, e non - come sostenuto invece da Cremona - da personaggi isolati e appartenenti alle serie inferiori come Gervasoni e Carobbio. Ilievski, infatti, sostiene che il suo "lavoro" e quello degli zingari è di raccogliere e comprare dai giocatori informazioni sicure su partite già combinate dagli stessi protagonisti per poi scommettere fortissimo, puntando anche in certi casi i soldi dei calciatori stessi. E inoltre, su questo tema, Ilievski conferma che, oltre alla sua organizzazione, le combines vengono monitorate e usate anche da ben altre "società": "Si mettono d'accordo, poi scommettono e vendono le informazioni. Quando le vendono a noi, o quando noi le scopriamo ci puntiamo sopra forte. Altrimenti le vendono a qualcun altro. Alla mafia siciliana, a quella albanese, agli ungheresi oppure a Beppe Signori che è uno dei capi del calcioscommesse in Italia. A tutti. Spesso sono gli stessi dirigenti dei club a mettersi d'accordo. Alla fine dello scorso anno, sono venuto io personalmente in Italia. Era quasi tutto già deciso, chi vinceva lo scudetto, chi andava in Europa, chi finiva in serie B. Quindi è stato un "festival". C'erano sei squadre che ritenevamo affidabili: Sampdoria, Cagliari, Bari, Lecce, Siena e Chievo. E noi abbiamo fatto un mucchio di soldi".

Fatto l'elenco delle squadre, ecco quello delle partite. A cominciare dal match che rischia di essere l'epicentro delle inchieste penali e sportive delle prossime settimane: Lazio-Genoa 4-2, 14 maggio 2011:"Un sacco di soldi li abbiamo fatti anche con Lazio-Genoa. È andata così: io cercavo da un po' di parlare con qualcuno della Lazio, per avere informazioni sicure. Ma non ci riuscivo. Sono andato a Formello, vero, ma lì non ho incontrato nessuno. Però mi hanno detto: "Guarda che la partita è fatta. L'ha fatta Sculli. L'accordo è 1-1 per il primo tempo, poi nel secondo tempo partita vera, anche se alla fine il Genoa ha poi dato i tre punti alla Lazio che doveva andare in Champions". Detto e fatto. Ma chi è stato, in questo caso, l'informatore? Zamperini? "Il nome di Zamperini non lo farò mai. Gli ho rovinato la vita chiedendogli di trovarmi delle informazioni sul campionato di Serie A e adesso lo difenderò fino alla fine. Non sono come Gervasoni, uno che fa le estorsioni. Dopo la prima parte dell'inchiesta, quest'estate voleva andare da Mauri, "se non mi dà un milione di euro vado a Cremona e racconto tutto", aveva detto. Quello che so io è che quella dritta era giusta, Sculli ha "fatto" la partita e io ci ho guadagnato un sacco di soldi. E come me mezzo Lazio, inteso come regione, lo sapevano tutti".

E infine, una stima a questo punto assai indicativa sulla quantità di calciatori-scommettitori: "Sono una trentina, 90 per cento di squadre di serie B, il resto di A. I nomi non te li dico, io non sono uno scarafaggio, io gli scarafaggi li schiaccio, come dice Tony Montana (il personaggio interpretato da Al Pacino in "Scarface": Ilievski se lo è tatuato sul polpaccio, ndr). Lo conosci, no? Ho letto Puzo, conosco a memoria Scarface: so come ci si comporta, io".

tgcom

che schifo :| :|

Modificato da ibragol9

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Joined: 08-Jul-2008
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questa è una puttanata tale e quale al calcio scommesse

perchè un soggetto simile lo vuoi qui in Italia? io no.

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Joined: 04-May-2006
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...adesso e' tutto pulito , dopo farsopoli e moggi e' tutto pulito , il miglior e onesto campionato al mondo , la figc ha la benedizione del papa per la sua grande integrità' morale ....i

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Joined: 31-Aug-2007
14018 messaggi
Inviato (modificato)

sì, ma prendiamo tutto con le pinze....questo parla perchè ha un tornaconto....

ovvero, il marcio c'è, ovviamente, ma non prendiamo le parole di sto qua come la bibbia....se vuole tornare in italia, sta cercando di alleggerire la sua posizione....

Modificato da kuzk86

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Joined: 01-Jun-2005
13447 messaggi

perchè un soggetto simile lo vuoi qui in Italia? io no.

se abita qui lo metteranno dentro qui

e cmq ce ne sono di peggio in giro, te lo assicuro

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Joined: 31-Aug-2006
285 messaggi

Eh bhe il campionato è regolare. (ebete-petrucci)

PS. sto chievo che compare e scompare dalle inchieste...

non c'è da meravigliarsi troppo visto che campedelli e me.rdatti sono compagni di merende da una vita....figurati che campedelli è pure tifoso dichiarato dei *****azzurri

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Joined: 15-May-2010
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Può darsi anche che stia cercando di farsi "pubblicità" questo e sta raccontando un mucchio di cazzate .boh

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Joined: 23-Apr-2011
7278 messaggi

dopo il 2006 tutto è pulito :sisi:

cosa sono ste cose? .bah

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Joined: 01-Feb-2007
2391 messaggi
Inviato (modificato)

Inter-chievo 4-3 la partita più truccata che c'è. Non dimentichiamola mai

intercettazione

deposizione

segnalazione monopoli per puntate anomale

2 autogol a distanza di un minuto

mancata esultanza clivensi

resa clivense dopo il gol del 3-4

Modificato da karel

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Joined: 08-Jul-2008
1558 messaggi

se abita qui lo metteranno dentro qui

e cmq ce ne sono di peggio in giro, te lo assicuro

tipo? occhio a dire queste cose, siamo sempre in ItaGlia, che non sia

mai che indagano su di te ed i veri delinquenti sono a piede libero .asd

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Joined: 26-Aug-2006
7004 messaggi

"Prima o poi verrò in Italia, mi farò un po' di carcere, lo so. Ma non posso continuare a vivere qui, così (Ilievski si trova in Macedonia, ndr). Chiarirò tutto e tornerò a casa mia, a Cernobbio".

W L'ITALIA! .oddio

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Joined: 11-Oct-2011
615 messaggi

LOTITO parlava di tintinnio di manette,no?

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Joined: 11-Oct-2011
615 messaggi

Inter-chievo 4-3 la partita più truccata che c'è. Non dimentichiamola mai

intercettazione

deposizione

segnalazione monopoli per puntate anomale

2 autogol a distanza di un minuto

mancata esultanza clivensi

resa clivense dopo il gol del 3-4

L'hanno già insabbiata.

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Joined: 13-Jan-2010
2322 messaggi

occhio a verificare l'attendibilità

però sono senza parole...

CHE SCHIFO A NOI CI HANNO UCCISO PER DELLE TELEFONATE E CON TANTO DI SENTENZA "CAMPIONATO NON TAROCCO"

MENTRE QUA E' TUTTO FASULLO

VOGLIO VEDERE CHI COLPISCONO

DARANNO MEZZO PUNTO DI PENALIZZAZIONE

FIGC m***a ABETE SCHIATTAAAAAAAAAAA

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Joined: 07-May-2007
326 messaggi

le parole boss e zingaro non so perchè ma mi ricordano il Milan. .pensosefz

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Joined: 07-May-2007
4450 messaggi

La Carta Igenica e il Pesce Marcio Palombo non dicono nulla? Non scrivono " COSI NO " altro che Mafia.

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Joined: 04-Jul-2007
4948 messaggi

grande birillo .rotfl

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