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Antonio1897Juventus

Il Film Su Calciopoli

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Joined: 14-Jul-2006
5019 messaggi

In effetti le tue osservazioni sono tutt'altro che peregrine e ritenevo che in questo periodo se si fosse dovuto fare un film su Calciopoli era sull'indagine, su Auricchio, su Narducci e Beatrice, su Borrelli e la FIGC insomma sulla FARSA.

Andare a fare la dietrologia su come a Torino abbiano complottato effettivamente suona di martellate sui maroni propri ma non perch

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Joined: 18-Apr-2007
457 messaggi

Verranno indagati i legami trala Juventus, le sue

Modificato da leo13

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Joined: 07-Jun-2005
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Speriamo che la fine sar

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Joined: 15-Apr-2007
711 messaggi

La Vostokfilm presenta ufficialmente Nel paese di Giralaruota, il grande inganno di Calciopoli alla platea dei molti (speriamo moltissimi) tifosi juventini non rassegnati ma, al contrario, debitamente agguerriti e

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ho visto la docufarsafictions su youtube ieri sera

c'e' il pezzo dove liotti che interpreta auricchio dice"ma sa moggi che entrare nello stanzino e minacciare e' roba illecita"

lui auricchio che ha tenuto nascosto il brindellone che entra dentro lo stanzino di bertini per chiedere l'aiuto

queste sono PROVE VISIVE nel caso si volesse istituire un processo ad auricchio per manipolazione di atti inquirenti

questo criminale che proferisce menzogne e si e' permesso di puntare il dito sul bersaglio comodo quando lui ha nascosto atti di quel tipo a chi non gli interessava o peggio a chi gli conveniva nascondere

scandaloso come siano riusciti a dare agli occhi della gente una idea sopravalutata di auricchio..................................

Modificato da br1BUFFONcin1

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Joined: 04-Jan-2007
36470 messaggi

e' bello rivedere questi documenti con la forza che ci da la storia reale e comopleta e da il senso di come si possa alterare o dare il senso di comodo alle cose per indottrinare la gente

quella docufictions con tutto il libro di farsopoli letto e' messa dove merita,nell'angolo delle nefandezze da regime

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Joined: 24-Oct-2006
11269 messaggi

Approfitto del topic per anticipare una cosa utile, ossia un evento importante a tema.


Purtroppo però, vale, (per il momento), solo per chi vive a Torino e dintorni. 


 


Come molti sanno, su Calciopoli nel 2012 è stato girato un film molto carino da un regista di fede bianconera. Il film si intitola Nel paese di Giralaruota - Il grande inganno di calciopoli. (da qualche parte forse c'è ancora un topic? Boh...)


Ho sentito e incontrato di recente il regista, persona simpatica e molto per bene, con cui ho un ottimo rapporto, e mi ha detto che ha già preparato il nuovo finale del film. In sostanza lo ha aggiornato, perché questa sentenza sarà un po' la prima grossa conclusione di tutta la vicenda, e gli ultimi ritocchi al docu-film verranno apposti nei prossimi giorni. 


Dopodiché, la nuova versione verrà ri-presentata al cinema, con proiezione (più di una) come al solito gratuita. Sarà una roba del prossimo paio di settimane, non ci sarà da aspettare molto. 


Inizialmente vi saranno proiezioni a Torino sicuramente e Roma (credo).


Nei prossimi giorni credo di poter avere le date, gli orari e le sale. A quel punto lancerò un topic apposito per tenervi aggiornati e scriverò qualcosa anche per ju29ro, in modo che si possa spargere un po' la voce.


Poi c'è in ballo anche altro per il futuro, ma per ora non posso assolutamente dire nulla. 


Vi invito ad andare a vederlo e a passare una serata gratis un po' diversa. E magari ad incontrare ed abbracciare un po' di gente gobba e rancorosa... 


Quelle sere sarà anche possibile acquistare il dvd della prima versione (a cui di fondo non manca nulla, perché il senso del film non cambia con quello che accade oggi). Ho consigliato al regista di portarsi dietro le ultime copie rimaste, se ne ha ancora, e di allestire un banchetto o che ne so, così se uno ne vuole una copia da far vedere agli amici o ai parenti... E penso che lo farà.   


 


Poi forse ci sarà anche un dibattito o qualcosa del genere. Ma su questo ancora non so nulla, perché credo stia organizzando le serate e mi chiamerà appena sarà tutto pronto. A quel punto vi dico tutto (anche se ci sarà qualche ospite particolare, ecc). 


Spargete la voce. Bisogna assolutamente cavalcare l'onda mediatica della notizia, qualunque sia l'esito della cassazione. 

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Joined: 07-Jan-2014
7195 messaggi

I trailer di cui si scriveva nel 2011?!?

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Joined: 30-Apr-2009
37463 messaggi

per chi non fosse di torino (e forse roma) ? .asd

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Joined: 24-Oct-2006
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Joined: 24-Oct-2006
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Joined: 24-Oct-2006
11269 messaggi

Il film però è molto più bello e modificato di come lo si vede in questi filmati. ;)

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Joined: 20-Apr-2009
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Palazzi non risponde al generale e l'inchiesta Lotito è scomparsa...
Niente da fare: il superprocuratore della Figc, Stefano Palazzi, non ha alcuna intenzione di mandare le carte, passato e recente, del suo ufficio al superprocuratore Coni, il generale (in congedo) dei carabinieri Enrico Cataldi. Ci sono già stati due incontri fra le parti, l'ultimo esattamente un mese fase (il 12 marzo). Ci aveva assicurato, dalla Figc, che era tutto a posto e che i rapporti erano ottimi. Non era verso: Palazzi ha continuato a disattendere le disposizioni del nuovo codice di giustizia sportiva e a Palazzo H non è arrivata nemmeno una carta. Purtroppo, il codice ha una lacuna: non sono previste sanzioni, per cui Giovanni Malagò-almeno al momento-può fare ben poco. Il n.1 del Coni potrebbe cominciare a stancarsi di questa situazione, pur essendo di natura un buono. Gli altri procuratori federali, di tutte le Federazioni, sono collaborativi con il generale: non solo, alcuni hanno chiesto un aiuto. Solo Palazzi non ne vuole sapere: come mai? Bisogna forse cominciare a pensare male? Comunque, vediamo nel dettaglio: la superprocura Figc non funziona. Per un errore di notifica (numero di fax sbagliato) non è stato potuto giudicare Iodice che aveva insultato Macalli. Secondo: archiviato il procedimento su Lotito che aveva strapazzato Stefano Farina (designatore serie B, del tutto incolpevole), in tribuna autorità dell'Olimpica. La procura, ovviamente, non ha spiegato il motivo ma pare fossero scaduti i termini. Terzo: che fine ha fatto la famosa inchiesta su Lotito dopo l'audio di Iodice pubblicato da Repubblica. Vero che Palazzi dispone di 40 giorni, due deroghe (anch'esse di 40 giorni) ma non dovrebbe essere complicato indagare. A meno che pr
eferisca nascondersi dietro l'inchiesta della Procura di Napoli e aspettare che finiscano prima loro. Ma la giustizia sportiva non doveva essere rapida?

Palazzi non risponde al generale e l'inchiesta Lotito è scomparsa...
Niente da fare: il superprocuratore della Figc, Stefano Palazzi, non ha alcuna intenzione di mandare le carte, passato e recente, del suo ufficio al superprocuratore Coni, il generale (in congedo) dei carabinieri Enrico Cataldi. Ci sono già stati due incontri fra le parti, l'ultimo esattamente un mese fase (il 12 marzo). Ci aveva assicurato, dalla Figc, che era tutto a posto e che i rapporti erano ottimi. Non era verso: Palazzi ha continuato a disattendere le disposizioni del nuovo codice di giustizia sportiva e a Palazzo H non è arrivata nemmeno una carta. Purtroppo, il codice ha una lacuna: non sono previste sanzioni, per cui Giovanni Malagò-almeno al momento-può fare ben poco. Il n.1 del Coni potrebbe cominciare a stancarsi di questa situazione, pur essendo di natura un buono. Gli altri procuratori federali, di tutte le Federazioni, sono collaborativi con il generale: non solo, alcuni hanno chiesto un aiuto. Solo Palazzi non ne vuole sapere: come mai? Bisogna forse cominciare a pensare male? Comunque, vediamo nel dettaglio: la superprocura Figc non funziona. Per un errore di notifica (numero di fax sbagliato) non è stato potuto giudicare Iodice che aveva insultato Macalli. Secondo: archiviato il procedimento su Lotito che aveva strapazzato Stefano Farina (designatore serie B, del tutto incolpevole), in tribuna autorità dell'Olimpica. La procura, ovviamente, non ha spiegato il motivo ma pare fossero scaduti i termini. Terzo: che fine ha fatto la famosa inchiesta su Lotito dopo l'audio di Iodice pubblicato da Repubblica. Vero che Palazzi dispone di 40 giorni, due deroghe (anch'esse di 40 giorni) ma non dovrebbe essere complicato indagare. A meno che preferisca nascondersi dietro l'inchiesta della Procura di Napoli e aspettare che finiscano prima loro. Ma la giustizia sportiva non doveva essere rapida?

Il Cagliari nei guai e l'esempio del presidente Giulini:"Niente alibi"
"Mi assumo le mie responsabilità, imparo dagli errori e riparto. Niente alibi, arbitri, pali e cattiva condizione fisica". Parole di Tommaso Giulini, 37 anni, amico della famiglia Moratti, e da nemmeno un anno presidente del Cagliari. Parole che gli fanno onore: imparassero da lui altri presidenti (un nome a casa, De Laurentiis) che vedono congiure e cercano solo alibi per nascondere i loro errori. Giulini ha sbagliato: ha sbagliato a prendere Zeman (non era adatto), ha sbagliato a prendere Zola, cacciarlo e ripigliare Zeman. Il Cagliari forse retrocederà, dipende molto da chi gli sta davanti ma l'Atalanta è lontana ormai. Ma il Cagliari sta mettendo basi serie, solide. Giulini ascolti il suo vicepresidente, s. f., che è navigato ormai dopo tanti anni al fianco dei fratelli Moratti. A proposito, f. è stato appena nominato grande ufficiale della Repubblica (complimenti).

 

Chi e' s. f.??????????

 

La strana storia del dottor f.

Venerdì 02 Dicembre 2011 01:46

Un dettaglio del ricorso al TAR presentato dalla Juventus ha colpito l'attenzione dei più solerti interessati. Come rilevato anche da Massimiliano Nerozzi de 'La Stampa', che ha commentato aggiungendo "Cattivi pensieri?" dopo la notizia, un nome presente in quel ricorso attira l'attenzione: s. f.. Nelle ultime pagine del ricorso leggiamo:
"La Società ricorrente […] ritiene necessario acquisire le seguenti fonti di prova testimoniale volte ad accertare le ragioni e le modalità del comportamento gravemente colposo ed illegittimo della F.I.G.C e dei suoi Organi coinvolti nella fattispecie in esame.
In particolare, si richiede di escutere come testimoni o in sede di interrogatorio formale:
[...]
10. il Sig. s. f., quale responsabile per la sicurezza della Società controinteressata Football Club Internazionale Milano s.p.a.
All’uopo, si deducono i seguenti capitoli di prova testimoniali:
[...]
9. “Vero che il Sig. s. f. nelle stagioni 2004-2005 e 2005-2006 fu dipendente o collaboratore della Società controinteressata Football Club Internazionale Milano s.p.a., in qualità di responsabile per la sicurezza”;
10. “Vero che il Sig. s. f. nelle stagioni 2004-2005 e 2005-2006 ha percepito un compenso notevolmente superiore a quello percepito nelle stagioni successive”.

Oltre alle persone note cui la Juventus chiede di fornire spiegazioni in merito alle ben note vicende dell’assegnazione dello scudetto relativo alla stagione 2005-2006, in quanto ritenute responsabili anche di aver omesso prove e provvedimenti nel corso degli ultimi cinque anni, compare un nome nuovo. Quello di s. f., dipendente Inter che, ricorso alla mano, pare abbia percepito proprio nelle due stagioni “incriminate” 2004-05 e 2005-06 un “compenso notevolmente superiore” rispetto ai successivi.
Cerchiamo di capire meglio di chi si tratta, senza voler lanciare accuse infondate, senza costruire castelli - abitudine che non ci appartiene e che lasciamo volentieri ad altri - ma facendo emergere le perplessità che hanno fatto storcere il naso ai legali stessi della società bianconera.
Nato a Roma il 18 ottobre 1959, è laureato in Giurisprudenza ed ha iniziato la carriera in polizia: nel 1991 è stato inviato a Londra ad indagare sulla morte di Roberto Calvi. Nel 1992 è entrato nei quadri della Direzione investigativa antimafia. Nel 1995 il suo ritorno in Toscana, dove ha lavorato alla Digos, poi nel pool di poliziotti a disposizione di Pierluigi Vigna e indi alla squadra mobile di Lucca, che ha diretto. Sempre nel 1995, segue un corso in FBI. Nel 2000 è diventato inoltre Security manager del Comune di Firenze, voluto dal sindaco Dominici, e consulente dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia. Quindi è ritornato a Roma, come Portavoce del Capo della Polizia De Gennaro. È docente ai Master di specializzazione presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università Cattolica di Milano, nonché consulente ONU per il programma IPO (organizzazione e sicurezza di grandi eventi) e, dal 30 marzo 2010, è il nuovo vice presidente incaricato per le Relazioni esterne, Comunicazione e Marketing dell' Associazione Industriali province della Sardegna meridionale.
A Milano arriva il 26 novembre 2003, in qualità di responsabile sicurezza del gruppo Saras (la holding della famiglia Moratti) e, successivamente, come responsabile delle relazioni esterne. Alla carica di Direttore delle Relazioni Esterne che f. ricopre in Saras si è da subito affiancata quella di responsabile per la sicurezza e i rapporti istituzionali all’Inter, come si evince anche da questo articolo della giornalaccio rosa dello Sport datato 15 aprile 2005. Per l’Inter, dunque, prosegue l’abitudine al riciclo interno di dirigenti nelle varie aziende del gruppo. Il settore comunicazione e sicurezza, inoltre, si conferma strategico per la vecchia sede di via Durini: dopo gli anni di Calciopoli, anni caratterizzati da pedinamenti ai danni di tesserati FIGC e da intercettazioni telefoniche, e dopo la scomparsa di Giacinto Facchetti, arriva la promozione a Vice direttore Generale per il dottor f.. L’ex poliziotto, a partire dal 21 novembre 2006, va infatti ad affiancare il DG Ernesto Paolillo, con delega al coordinamento della Comunicazione Societaria e dell’Ufficio Stampa, alla Sicurezza ed alla Protezione del Brand (da fonte Saras, tuttavia, pare che la carica di Vice DG risalga all’anno stesso dell’assunzione da parte della società milanese). s. f., inoltre, a seguito dello stravolgimento dell’organigramma nerazzurro, si ritroverà persino a far parte del Comitato Strategico dell’Internazionale, organismo centrale che sottostà direttamente al solo CDA dell’Azienda milanese, al fianco dei Moratti (Massimo, Angelomario e Milly), di Ghelfi e di Paolillo. Nessun altro. Le sue competenze e la sua attività possono più facilmente essere prese in considerazione da parte dei quadri aziendali, le sue prestazioni hanno un peso nelle scelte decisionali dell’intera società. Un’ascesa sfavillante per un responsabile alla sicurezza, sebbene dal curriculum invidiabile. Che poi la domanda sorge spontanea: ma che diavolo ci fa un responsabile alla sicurezza in una società di calcio? E perché si occupa contemporaneamente di relazioni esterne? Probabilmente l’Inter voleva capire cosa accadeva intorno a sé, temeva qualche attacco, temeva di essere vittima di un intero sistema. Queste considerazioni sono analoghe a quelle fatte riguardo all’affaire Telecom: a cosa servivano quei dossier (Como, Ladroni, spionaggi di tesserati, ecc…)? La storia, del resto, fornisce un prezioso assist alle nostre deduzioni: attività Telecom dal 2002-2003, insediamento di responsabili alla sicurezza dal 2003 e… promozioni nel 2006! Inoltre: quante società calcistiche hanno analoghe cariche deputate alla sicurezza? Con tutta probabilità, per quello che sappiamo noi, l’Inter non solo era l’unica ad averle, ma è stata la prima società italiana a preoccuparsi di istituire un settore apposito. Ma restiamo alla cronaca, ché ancora molto resta da raccontare di questa faccenda.
Sì, perché il dottor f., una volta giunto nel mondo del calcio non si è fermato alla Bicocca, il suo cuore lo ha riportato nella sua città natale: Roma. In data 11 luglio 2007, infatti, è stato nominato dal presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, coordinatore nazionale dei delegati alla sicurezza, grazie al suo notevole background nell’ambito dell’ordine pubblico. In pratica, è l’uomo che coordina l’attività degli stewards, come da accordi tra Ministero degli Interni, CONI e FIGC. Inoltre, f. è indicato nell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive come rappresentante FIGC, insieme ai vertici delle forze dell’ordine, dello sport e della protezione civile.
Un ruolo non certo privo di implicazioni “politiche”, grazie ai possibili contatti con il palazzo e le istituzioni calcistiche e non; si può parlare di conflitto di interessi? f. può intervenire nelle decisioni relative alla sicurezza degli stadi, all’organizzazione dei match, e, contemporaneamente, lavora nella security nerazzurra, organo, come abbiamo visto, non defilato e marginale, ma assolutamente centrale nell’organigramma interista.
Non è una novità che le "prese di potere" avvengano anche inserendo propri rappresentanti nei posti giusti, quelli che devono esercitare controlli e prendere decisioni. E il tutto all'oscuro di Moggi, che nel frattempo parlava con Baldas e Biscardi.
Ma ora, direte voi, cosa c’entra Luciano Moggi con i fatti di quattro anni fa?
C’è un episodio curioso, risalente al 2003, che riguarda - manco a farlo apposta - il dottor s. f.: per qualche mese è stato un membro dell’Ufficio indagine della Federcalcio.
Nessuna prova su un ruolo attivo del signor f. nelle vicende note come “Calciopoli”, anche perché si è dimesso una volta giunto al cospetto di Moratti: questo atto, tuttavia, conferma il ruolo attivo, alle dipendenze del procuratore Stefano Palazzi, di un dirigente che di lì a poco avrebbe fatto parte dell'organigramma interista. Non conosciamo le reali motivazioni di tale provvedimento (celate dietro la necessità di integrazione di personale), ma la cronologia è curiosa: il 28 aprile 2003 è firmato l’accordo f.-FIGC e a novembre viene assunto dall’Inter, nel pieno dell’attività presso la Procura federale.
Sembra che la società di Massimo Moratti, tra il 2002 ed il 2003, sia stata particolarmente interessata alla propria sicurezza: dalla fine del 2002 si può collocare l'attività di Giuliano Tavaroli, altro responsabile della sicurezza, sponda Telecom, rivolto ai dossieraggi illegali di tesserati (come emerso dal processo Telecom in corso a Milano); poi, dalla fine 2003, un altro super-poliziotto giunge in società (f., appunto, sponda Saras-Inter). E ci si chiede come mai, non ancora Vice Direttore Generale nerazzurro, percepisse uno stipendio superiore a quello che avrebbe preso dopo la promozione. Questo è il "cattivo pensiero", citando Nerozzi, che potrebbe essere balenato nella testa dello staff legale bianconero?
Se i sospetti si fermano qui, i dubbi e le perplessità avvolgono ogni tifoso di calcio che criticamente si interessa anche di quello che non è calcio giocato, ma che assume un’importanza assoluta se visto in un’ottica attuale fatta di poteri e di tavoli.
Rivediamo la cronistoria sportiva di f., dopo la sua “scesa in campo”:
- aprile 2003: Ufficio Indagini FIGC;
- novembre 2003: responsabile sicurezza e relazioni esterne in Saras e Internazionale;
- novembre 2006: promozione a Vice DG dell’Internazionale;
- luglio 2007: coordinatore nazionale degli stewards.

Vi immaginate cosa sarebbe successo se Moggi o il suo uomo di fiducia fossero stati scelti dalle strutture giudicanti della Federcalcio?
Di cosa stiamo parlando ancora? Delle tre telefonate in croce che fanno sorgere dubbi sull’integrità morale dei dirigenti juventini? E su queste vicende non una parola che sia una.
Un uomo che segue attivamente Saras, Confindustria, settore sportivo e dirigenziale dell’Inter, che ha rapporti con istituzioni, ruoli in FIGC e persino all’interno di organismi ministeriali. Se non è conflitto di interessi, poco ci manca.
E pensare che la guida dovrebbe essere proprio la FIGC. Recita, infatti, lo statuto federale (art.3-m): “Al fine di promuovere e disciplinare il giuoco del calcio, la FIGC esercita, in particolare, le seguenti funzioni:[…] la disciplina delle situazioni di conflitto di interessi; ”. E, ancora, l’art.29 (requisiti e incompatibilità delle cariche federali): “5. Sono altresì incompatibili con la carica che rivestono e devono essere dichiarati decaduti coloro che vengono a trovarsi in permanente conflitto di interesse per ragioni economiche con l’organo nel quale sono eletti o nominati. Qualora il conflitto d’interessi sia limitato a singole deliberazioni o atti, il soggetto interessato non deve prendere parte alle une o agli altri. 6. I regolamenti federali disciplinano gli altri casi di conflitti di interesse e stabiliscono le relative conseguenze o sanzioni.”.
Si verifichi il rispetto di queste norme, si verifichi il motivo dello stipendio stranamente elevato tra il 2004 ed il 2006, ma il problema etico rimane: l’etica è il modo di agire secondo coscienza, è il rispetto delle leggi, scritte e non, che dovrebbe essere alla base di ogni ordinamento e istituzione.
Ed invece troviamo mani in pasta ovunque, in settori strategici dell’industria, della politica, del calcio, in quel settore, quello della sicurezza, al centro di vicende note, che solo la Federcalcio (si ricordino, a tal proposito, l’archiviazione di Palazzi e la censurabile risposta all’avvocato di Vieri) non ha voluto vedere. Perché, se le vedi, non puoi poi questionare sulle pagliuzze altrui.
A proposito, in FIGC l’etica non si prescrive. Anch’essa è stata archiviata da tempo.

http://www.ju29ro.co...r-f..html

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Joined: 18-Dec-2006
117 messaggi

Assisterei volentieri ad una proiezione, però a Milano.

A Torino mi sarebbe possibile solo un sabato sera, così approfitterei per trascorrere un bel week end torinese.

Aspetto e spero ...  sefz

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Joined: 15-Feb-2008
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Segnalo una cosa,sky sta preparando un progetto su calciopoli con Claudio Fava capo progetto.

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Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi

Segnalo una cosa,sky sta preparando un progetto su calciopoli con Claudio Fava capo progetto.

Quindi significa che parleranno male di noi per tenere alto il sentimento popolare in vista di una nostra richiesta di articolo 39?

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Joined: 15-Feb-2008
22478 messaggi

Quindi significa che parleranno male di noi per tenere alto il sentimento popolare in vista di una nostra richiesta di articolo 39?

Sicuramente,poi stavo cercando notizie di Claudio Fava però non trovo nulla.

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Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
Inviato (modificato)

Sicuramente,poi stavo cercando notizie di Claudio Fava però non trovo nulla.

Claudio Fava se la intende con personaggi di rai 3, tipo serena dandini, mannone e stava con Sel, quindi anche i radical chic di milano in un certo senso. Significa che bazzica negli ambienti prescritti giallozozzi ;)

 

Gia' lo hanno usato per fare uno speciale su tangentopoli...

http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/03/04/news/claudio_fava_vent_anni_dopo_falcone_e_borsellino_la_mafia_ora_sfida_la_societ_del_nord-108730958/

Modificato da ClaudioGentile

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21429 messaggi

anche barbareschi è della partita

cosi sembra

 

notizie ?

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Joined: 03-Jun-2005
1713 messaggi

Sicuramente,poi stavo cercando notizie di Claudio Fava però non trovo nulla.

Giustizialista di punta in periodo tangentopoli, la classica persona che getta il bambino con tutta l'acqua sporca... nel migliore dei casi.

Strenuo difensore della magistratura schierata politicamente ed utilizzata per alti propri fini, a prescindere delle vittime che provoca.

Della serie meglio 10 innocenti dentro che un colpevole fuori.

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Joined: 07-Jul-2006
4112 messaggi

Nulla di nuovo sotto il solo, ovviamente!

Sarebbe come se noi facessimo un film su Farsopoli e mettessimo uno Juventino a fare il ruolo di Guido Rossi o dei tre saggi che diedero lo scudo ai prescritti...

solo che...

ora che ci penso...

magari lo Juventino sarebbe capace di interpretare il ruolo con una certa "onestà" senza essere fazioso o poco credibile, magari!

Mentre questa "fiction" sarà sicuramente FAZIOSA! 

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Joined: 24-Oct-2006
11269 messaggi
Inviato (modificato)

Visto che ci siamo, ora vi posso raccontare una cosa. 

Il regista del film di questo topic, un po' di tempo fa, ha cercato un contatto con sky. E in effetti il film è stato visto da alcuni dirigenti di sky, ed è stato anche considerato interessante, tanto che ha superato un paio di livelli decisionali. Ha superato un paio di step, e poi è stato infine rifiutato. La giustificazione che è stata data a questa decisione negativa è:

molto interessante, ma noi questo tipo di prodotti li produciamo, non li compriamo

Ovviamente un genere di film come quello, con una certa idea stilistica e di comunicazione, e anche con una certa gradevolezza di tipo artistico insomma, Sky non lo produrrà mai. 

Ora se ne escono con qualche semifiction del menga, dove ci saranno caterve di errori grossolani e di malafede, e saranno contenti così.

E verrà così anche bypassato il fulcro concettuale del film di Grossi, che poneva però delle riflessioni anche di più ampio respiro rispetto al pallone...

Vabbè. Ennesimo souvenir d'Italy. 

Modificato da CRAZEOLOGY

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Joined: 18-Apr-2007
457 messaggi

Questa cosa che la società continui a mettersi a 90° di fronte a queste cose mi fa impazzire.

Gli scudetti devono tornare indietro. Agnelli-Elkan sveglia!!

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