The-Lightning 0 Joined: 13-Oct-2006 2461 messaggi Inviato August 16, 2011 http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/procure-in-guerra-capaldo-vs-lepore-anche-se-per-fatti-penalmente-non-rilevanti-dalle-28748.htm Sara Menafra per il Secolo XIX Incassato il risultato dell'arresto in carcere per Bisignani e di un nuovo reato l'associazione a delinquere da imputare a tutta la P4, da due giorni i magistrati napoletani hanno un'altra preoccupazione: gli atti depositati dall'aggiunto romano Giancarlo Capaldo a conclusione dell'inchiesta P3. Sessantaseimila pagine che, sebbene non contengano nuove iscrizioni sul registro degli indagati, raccontano molto da vicino il giro di relazioni, pranzi, telefonate e convegni che collegano alcune toghe della procura partenopea alla cosiddetta P3. Gli indagati romani, e in particolare il geometra ed ex consulente di tribunale Pasqualino Lombardi, pur agendo nella capitale sono tutti ben addentro al giro partenopeo. Soprattutto nei palazzi del tribunale. In particolare, anche se non per fatti penalmente rilevanti, dalle ultime intercettazioni depositate agli atti emergono con chiarezza le frequentazioni del procuratore capo di Napoli Giandomenico Lepore: telefonate praticamente quotidiane con i membri della P3, e soprattutto con Lombardi; presenza a tutti i convegni del "Centro studio europei giustizia e libert Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
totojuve 333 Joined: 10-Sep-2006 5197 messaggi Inviato August 16, 2011 Ho letto di qualche intercettazione scomoda? Si trover Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ghost Dog 620 Joined: 14-Jun-2008 11014 messaggi Inviato February 15, 2012 L’incarico Lepore dice sì alla Ader Plastic «È una squadra giovane e vincente» L’ex procuratore di Napoli accetta la proposta di Scudieri Presiderà l’autorità di vigilanza di GIUSEPPE CRIMALDI (IL MATTINO 15-02-2012) È l’uomo giusto al posto giusto. Un magistrato di rango, Giovandomenico Lepore - ex procuratore di Napoli - è da ieri il nuovo presidente dell’organismo di vigilanza della «Adler Plastic spa», uno dei «gioielli» di famiglia che fanno parte delle imprese del napoletano Paolo Scudieri. Una sorpresa. Dopo le voci che si erano rincorse - sempre smentite dall’interessato - e che lo davano un giorno al vertice del Teatro Mercadante e l’altro in corsa per un seggio al Parlamento, lui, «Mimì» (come affettuosamente lo chiamano gli amici) Lepore ha spiazzato tutti, decidendo di sparigliare. «Alla fine - dice al «Mattino» - ho preso questa decisione, che mi pare quella più appropriata, la più giusta». Fare squadra, offrendo il proprio contributo ai vertici di aziende che rappresentano uno dei fiori all’occhiello di questo povero, vilipeso Mezzogiorno d’Italia: «Per dare il mio contributo - aggiunge l’ex procuratore - e per far parte di una squadra vincente». A Lepore toccherà un ruolo delicato. Certo, non gli toccheranno gli stessi fascicoli scottanti che negli ultimi anni gli sono passati sulla scrivania, da quelli contro le camorre di Napoli e del Casertano a quelli sui politici coinvolti in imbarazzanti vicende giudiziarie (e paragiudiziarie). Ma il suo sarà pur sempre un impegno di livello: dovrà vigilare sulla corretta applicazione del «modello di organizzazione, gestione e controllo», una specie di codice interno approvato dal consiglio di amministrazione dell’azienda capitanata da Scudieri, come peraltro prevede la legge. E dire che del presidente Giovandomenico Lepore c’era - non tanto tempo fa - chi si divertiva a dipingerlo come persona dalle scarse attitudini organizzative. Oggi questa nuova nomina smentisce quelle cassandre. Ci fu persino un caso, quello sollevato proprio nei giorni in cui il Consiglio superiore della magistratura vagliava le candidature presentate per la nomina a nuovo procuratore del capoluogo campano: a cominciare dall’ex ministro della Giustizia, il leghista Roberto Castelli, che di Lepore fu fiero oppositore negli anni difficili che seguirono al vuoto lasciato in Procura da Agostino Cordova: «Non ha le doti di managerialità necessarie per guidare un ufficio di Procura come quello di Napoli», ebbe modo di dire l’allora Guardasigilli. I fatti hanno dimostrato il contrario; e, soprattutto, una grande dote da parte del magistrato: la capacità di tenere unito un Ufficio che è la Procura più grande e più produttiva d’Italia. Ma torniamo al nuovo incarico. Una bella sfida per l’ex numero uno dell’ufficio inquirente napoletano. Se la vedrà, da domani, con norme e regolamenti, con quel «codice etico» voluto dal giovane, intraprendente imprenditore che ama le corse di rally e che pilota personalmente - e con fierezza - la sua 500 Abarth. È un vincente, Scudieri. Parla poco e fa ottima impresa con il suo Gruppo Adler, non solo in Italia, ma anche all’estero (in particolare in Asia, e di questi tempi esportare il made in Italy da quelle parti rappresenta non solo atto di coraggio, ma anche di fede. . . ). «Scuderi - spiega Lepore - lo conobbi ad un convegno, e per me fu subito una sorpresa. Poi ci perdemmo di vista. Qualche settimana fa, avevo appena lasciato l’incarico in Procura, un amico mi chiese di seguirlo: andammo alla convention che Scudieri aveva organizzatocon i suoi dipendenti, a Napoli. Rimasi subito colpito dalle sue capacità di gestire il personale umano». Insomma, se non amore, fu sicuramente fascinazione al primo colpo tra i due. «Ciò che più mi colpì - insiste Lepore - fu che aveva dipendenti e operai tutti giovani. E tutti entusiasti e orgogliosi di lavorare per lui». Nel suo lavoro ora l’ex procuratore sarà affiancato da tre avvocati, anche loro tutti giovani e pieni di voglia di fare. «Insomma - conclude - credo di avere accettato una gran bella sfida». «L'organismo di vigilanza - fanno sapere dalla «Adler» - è collocato al pari del vertice aziendale e la scelta di nominare il dottor Lepore alla presidenza di tale organismo è coerente con i requisiti di autonomia, indipendenza, professionalità che il decreto legge prevede per tale delicata funzione». Adler - fondata nel 1956 da Achille Scudieri, padre dell’attuale amministratore delegato - ha sede a Ottaviano: è ormai un gruppo leader nel settore che progetta, sviluppa e industrializza componenti e sistemi per l’industria del trasporto. Conta oggi 58 stabilimenti in 18 Paesi, sette siti di ricerca e Sviluppo per un fatturato annuo di 820 milioni di euro. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ghost Dog 620 Joined: 14-Jun-2008 11014 messaggi Inviato April 21, 2012 Le imprese La Camera di commercio nomina la Corte arbitrale: Lepore presidente L’ex procuratore «giudice» nelle vertenze Costi e tempi ridotti per le aziende che fanno ricorso all’organismo in caso di controversie legali di ANTONIO VASTARELLI (IL MATTINO 21-04-2012) È Giovandomenico Lepore il presidente della nuova Corte arbitrale della Camera di commercio che è composta, oltre che dall'ex capo della Procura della Repubblica, da Giancarlo Laurini, presidente del Consiglio nazionale del Notariato; Vincenzo Galgano, ex procuratore generale; Danilo Del Gaizo, avvocato di Stato e capo di Gabinetto della presidenza della Regione; Luciana Izzo, già procuratore della Repubblica presso il tribunale dei Minori; Giovanni Vacca (ex magistrato), e Luigi Muto (avvocato). Compito della nuova Corte, come sottolineato dal presidente dell'ente camerale Maurizio Maddaloni è quello di incentivare uno strumento di risoluzione delle controversie finora poco praticato ma che può dare, invece, «una risposta operativa immediata alle esigenze delle imprese» che possono ottenere notevoli benefici, soprattutto economici, da decisioni più rapide rispetto a quelle della giustizia ordinaria: proprio le lungaggini dei processi possono far lievitare, infatti, in maniera imprevista i costi dei procedimenti giudiziari. L'arbitrato è, quindi, una sorta di giudizio privato con cui le parti (ad esempio, un'impresa e un suo fornitore), decidano di sottoporre la loro lite non al giudizio di un tribunale ordinario ma a un professionista terzo (o ad un collegio formato da almeno tre persone). Gli arbitri possono essere indicati dalle stesse parti tra persone di loro fiducia o scelti dalla Corte, con criteri fissati secondo regolamenti precostituiti (cosiddetto arbitrato amministrato), da un elenco di professionisti tenuto dalla Camera arbitrale. Il procedimento termina con un lodo «che ha valore di sentenza e contro il quale - spiega il vice presidente della Camera di commercio, Alessandro Limatola - si può ricorrere ad un tribunale solo in pochi specifici casi»: ad esempio, per gravi motivi che comportino nullità di atti o testimonianze. Per le parti - aggiunge Lepore - è possibile, però, nel caso in cui l'arbitro unico o il collegio abbiano «assunto decisioni in contrasto con il regolamento della Camera arbitrale, ricorrere alla Corte arbitrale che ha, quindi, funzioni di garanzia e può anche sanzionare gli arbitri». Per quanto spesso inferiori a quelli medi di un giudizio ordinario, i costi - che comprendono i diritti camerali e l'onorario degli arbitri, commisurati al valore della controversia - non sono però irrisori: si parte dagli 800 ai 1.700 euro (con arbitro unico) e dai 1. 800 ai 4.000 (con collegio) per controversie del valore inferiore ai 25mila euro e si arriva agli oltre 300mila euro per contenziosi milionari. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Spartony 4941 Joined: 09-Jan-2011 22862 messaggi Inviato April 30, 2012 pezzo di m***a! Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
outing08 0 Joined: 07-Jun-2012 1 messaggio Inviato June 7, 2012 Oggi questa nuova nomina smentisce quelle cassandre. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti