Socrates 8713 Joined: 04-Apr-2006 135445 messaggi Inviato July 5, 2011 (modificato) Modificato July 12, 2024 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8713 Joined: 04-Apr-2006 135445 messaggi Inviato June 9, 2022 MARCO RIGONI https://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Rigoni Nazione: Italia Luogo di nascita: Padova Data di nascita: 05.01.1980 Ruolo: Centrocampista Altezza: 178 cm Peso: 74 kg Nazionale Italiano Under-18 Soprannome: - Alla Juventus dal 1998 al 2002 Esordio: 11.03.1998 - Coppa Italia - Lazio-Juventus 2-2 Ultima partita: 09.01.2002 - Coppa Italia - Juventus-Atalanta 4-2 11 presenze - 0 reti 1 trofeo intertoto Marco Rigoni (Padova, 5 gennaio 1980) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Marco Rigoni Rigoni nel 2011 Nazionalità Italia Altezza 178 cm Peso 74 kg Calcio Ruolo Centrocampista Termine carriera 1º luglio 2014 Carriera Giovanili 1994-1997 Padova 1997-1999 Juventus Squadre di club 1998-2001 Juventus 10 (0) 2001 → Ravenna 13 (2) 2001-2002 Juventus 1 (0) 2002 → Cittadella 1 (0) 2002-2006 → Triestina 94 (6) 2006 Ternana 17 (1) 2006-2007 Pescara 32 (3) 2007-2009 Ternana 50 (15) 2009-2012 Novara 103 (18) 2012-2013 → Chievo 10 (1) 2013 → Genoa 13 (1) 2013-2014 Novara 25 (3) Nazionale 1995 Italia U-16-15 3 (0) 1998 Italia U-17 3 (1) 1998 Italia U-18 6 (0) Caratteristiche tecniche Di ruolo centrocampista, era un ottimo battitore di calci di rigore. Sapeva dare imprevedibilità alla squadra ed era bravo inserirsi in fase offensiva. Carriera Giocatore Club Gli inizi tra Padova e Juventus Cresciuto nel vivaio del Padova, formazione della sua città, all'età di 17 anni approda nel settore giovanile della Juventus. Saltuariamente aggregato per la stagione 1997-1998 alla prima squadra di Marcello Lippi, con i bianconeri fa il suo esordio tra i professionisti l'11 marzo 1998 a Roma, subentrando a Di Livio nei minuti finali della semifinale di ritorno della Coppa Italia sul campo della Lazio (2-2). Nell'annata 1998-1999, in cui continua a far la spola tra giovanili e prima squadra, debutta in Serie A il 17 gennaio 1999 nella trasferta contro il Venezia (1-1), sostituendo Amoruso sul finire di partita. Nel prosieguo di stagione gioca altri due spezzoni di gara contro l'Udinese, nel doppio spareggio di fine campionato per l'accesso alla Coppa UEFA; trova maggiore spazio in Coppa Italia dove mette a referto 5 presenze, tra cui il retour match degli ottavi di finale, ancora a Venezia contro i lagunari (2-2), giocato da titolare. Triestina, Ternana e Pescara Nel 2001 scende in Serie B, passando in prestito semestrale al Ravenna. Dopo un breve ritorno alla Juventus, l'anno seguente passa un nuovo semestre, sempre in prestito e sempre in cadetteria, al Cittadella. La sua carriera in B è tuttavia legata in particolare a due club: la Triestina dove gioca dal 2002 al 2006, allenato tra gli altri da Attilio Tesser, e la Ternana con la quale si divide dal 2006 al 2009, in due diverse fasi, tra B e Prima Divisione. In mezzo, nella stagione 2006-2007 viene ingaggiato dal Pescara, sempre in serie cadetta, affrontando un tormentato campionato in cui la squadra viene pilotata da tre allenatori diversi. Nella disastrosa prima parte di stagione, guidati prima da Davide Ballardini e poi da Aldo Ammazzalorso, i biancazzurri non riescono a conquistare una vittoria stagnando all'ultimo posto della classifica; Rigoni deve attendere l'arrivo in panchina di Luigi De Rosa, con cui disputa il periodo più positivo di quell'annata tribolata, per rilanciarsi e tornare a giocare con continuità. Nell'ultima parte della stagione il centrocampista fa tuttavia i conti coi gravi problemi societari che affliggono il club pescarese, che portano la società a un passo dal fallimento e la squadra a mancare la salvezza. Nell'estate 2007 ritorna a Terni, dove rimane per le successive due stagioni. Novara Nell'estate 2009 la Ternana cede Rigoni in compartecipazione al Novara. Successivamente, il 27 giugno 2010 resta definitivamente in Piemonte, in Serie B, poiché la società gaudenziana ne ottiene alle buste l'intero cartellino. Il primo gol stagionale lo realizza il 25 settembre in occasione della 6ª giornata contro il Livorno: oltre al gol contro i toscani va in rete per altre tre volte nel giro di un mese. Dal 22 ottobre rimane a secco di marcature fino al 5 giugno 2011, giorno della semifinale di ritorno dei play-off, quando un suo tiro al volo da fuori area al 90' ha permesso ai novaresi di pareggiare in extremis la sfida contro la Reggina e qualificarsi così in finale play-off grazie al risultato acquisito. Il 12 giugno 2011 segna il gol del 2-0 contro il Padova nella finale di ritorno dei play-off, ipotecando il ritorno del Novara in Serie A dopo 55 anni. Debutta con i gaudenziani in Serie A il successivo 17 settembre, nella partita contro il Cagliari persa per (2-1). Il 20 settembre segna i suoi primi gol in massima categoria, di cui uno su rigore, nella doppietta che sancisce la prestigiosa vittoria sull'Inter (3-1). Alla penultima giornata di campionato, nella sfida contro il Cesena, segna la sua prima tripletta in A che sancisce la vittoria per 3-0 sui romagnoli. A fine stagione sarà il centrocampista più prolifico del campionato, con 11 gol all'attivo. Chievo, Genoa e ritorno a Novara Il 23 luglio 2012 passa al Chievo, con la formula del prestito con diritto di riscatto. Debutta in Coppa Italia il 18 agosto nella vittoriosa sfida contro l'Ascoli (4-0), valevole per il terzo turno. Debutta in campionato il 2 settembre nella sfida contro il Parma, subentrando nella parte finale dell'incontro a Luciano. Segna il primo gol contro il Palermo il 30 settembre, nella sfida terminata 4-1 per i siciliani, direttamente su calcio d'angolo. Tuttavia al Chievo Rigoni delude, tanto che con l'avvicendamento tra Domenico Di Carlo ed Eugenio Corini finisce ai margini della rosa, indi per cui il 31 gennaio 2013 passa al Genoa con la formula del prestito. Il successivo 3 febbraio fa il suo esordio in rossoblù, segnando al 5' di recupero il gol che vale la vittoria dei liguri contro la Lazio (3-2). Al termine del campionato 2012-2013, scaduto il prestito genoano, ritorna a Novara in Serie B. Al termine del campionato cadetto 2013-2014 lascia il calcio giocato. Nazionale Ha giocato con le nazionali Under-15, Under-17 e Under-18, giocando in totale 12 partite su 14 convocazioni e segnando un solo gol: 3 gare senza reti con l'U-15, 3 gare con un gol con l'U-17, e 6 gare ancora senza reti per l'U-18. Dirigente Il 16 luglio 2014 entra a far parte dello staff dell'area marketing e comunicazione del Novara come brand manager. Il 22 settembre 2021 diventa direttore tecnico della Sparta Novara. Palmarès Competizioni nazionali Lega Pro Prima Divisione: 1 - Novara: 2009-2010 (girone A) Supercoppa di Lega di Prima Divisione: 1 - Novara: 2010 Competizioni internazionali Coppa Intertoto UEFA: 1 - Juventus: 1999 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8713 Joined: 04-Apr-2006 135445 messaggi Inviato June 9, 2022 MARCO RIGONI Classe 1980, padovano di nascita, è uno dei più fulgidi talenti sfornati dal settore giovanile juventino di fine secolo. Esordisce in prima squadra l’11 marzo 1998, nella sfortunata semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Lazio, che vede la compagine bianconera pareggiare all’Olimpico romano per 2-2 ed essere costretta ad abbandonare la competizione. Rigoni gioca per una decina di minuti al posto di Di Livio. Il ghiaccio è rotto e per Marco le porte della prima squadra si aprono più spesso. Nella non esaltante stagione 1998-99 sia Lippi che Ancelotti (subentrato al tecnico viareggino) credono molto in lui, tanto da utilizzarlo in Coppa Italia (sette presenze su otto partite) e facendolo esordire in Serie A il 17 gennaio 1999 a Venezia. Anche in quest’occasione, Rigoni gioca una decina di minuti, in sostituzione di Nick Amoruso. Purtroppo, Marco è vittima di un grave infortunio e le presenze nella stagione 1999-2000 si limitano a un’apparizione contro il Napoli, in Coppa Italia. È l’ultimo vagito di Rigoni con la maglia bianconera. Rientrato dall’infortunio, infatti, è dirottato a Ravenna. FRANCESCO MONASSERO, DA “HURRÀ JUVENTUS” DEL MAGGIO 2000 Pensavamo di trovare un ragazzo abbattuto e demoralizzato, dopo il brutto infortunio che lo ha messo KO durante un recupero infrasettimanale di campionato; invece Rigoni, almeno a parole, sembra più forte di prima e desideroso di ricominciare al più presto con la sua amata Juve. Da molti considerato l’erede di Del Piero (entrambi sono veneti, entrambi sono arrivati alla Juve dal Padova, entrambi hanno classe da vendere), Marco ha voluto emulare il suo più celebre collega anche nella sfortuna. Contro il Piacenza si è lesionato il crociato del ginocchio sinistro, lo stesso incidente che nel novembre del 1998 capitò a Pinturicchio. Alex è guarito e ricomincia a far sognare i tifosi, Rigoni da parte sua giura che ce la metterà tutta per tornare più in fretta possibile. Allora Marco, hai deciso di seguire le orme di Del Piero in tutto e per tutto, magari per carpirne qualche altro segreto? «A parte gli scherzi, se proprio mi doveva capitare, è stato meglio ora che più avanti, così avrò tutto il tempo necessario di completare la riabilitazione e ripresentarmi guarito per l’anno prossimo. Ma quanta sfortuna in quel maledetto mercoledì 21 marzo». Ti ricordi bene quella data. «Come potrei dimenticarmene? Giocavamo con il Piacenza e, in seguito a uno scontro di gioco, mi sono lesionato il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Ne avrò per almeno cinque mesi». Ti sarà subito venuto in mente l’infortunio occorso a Del Piero un anno e mezzo fa. «Beh, ci ho pensato, anche se subito non mi sono bene reso conto della gravità del mio». Ti ha cercato Alex? «Guarda, è stato uno dei primi a telefonarmi, a rincuorarmi e a mettermi in guardia su quanto sia importante la riabilitazione completa dell’arto. Mi ha detto soprattutto di curare quest’aspetto e mi ha fatto un “in bocca al lupo” graditissimo. Ma tutti sono stati eccezionali, dal primo compagno della Primavera all’ultimo della prima squadra. Pensa che Tudor mi ha addirittura prestato la sua macchina con il cambio automatico per facilitarmi la guida». Viziato e coccolato anche dai big della prima squadra, Marco Rigoni. Ma torniamo al tuo infortunio. Quali sono le tue tappe di riavvicinamento al pallone? «Per ora sto facendo un po’ di potenziamento muscolare e di esercizi per “asciugare” il ginocchio, che dopo l’infortunio era gonfiato spropositatamente; il 14 aprile c’è stata l’operazione alla Clinica Fornaca. Il dottor Quaglia e la sua equipe mi hanno rimesso a posto il legamento». E dopo? «Si comincerà la vera e propria riabilitazione, per essere pronto per l’inizio della prossima stagione». Hai passato dei momenti brutti dopo l’infortunio? «Sì, ma oramai il periodo negativo è alle spalle, grazie alla mia volontà e alla premura di tutti coloro che mi sono stati vicino. Ho la consapevolezza che ripartirò più forte di prima. Me l’ha detto anche Del Piero». Senti, quanto ti manca il calcio in questo periodo? «Tantissimo. Per stare nell’ambiente vado comunque sempre al campo, al Comunale, per fare riabilitazione e vedere un po’ tutti quelli del gruppo». E che gruppo quest’anno, comprendente i ragazzi di Ancelotti e quelli della Primavera di Gasperini. «In effetti, conosco davvero tutti, anche se alla fine, tirando le somme, ho giocato molto di più con i miei coetanei che con lo squadrone che sta guidando la Serie A». Visto che per te la stagione è finita anticipatamente, puoi tracciare un bilancio di questo tua annata bianconera? «Sicuramente positivo, infortunio a parte, anche se speravo, soprattutto dopo le partite di Coppa Italia dell’anno precedente, di trovare più spazio con la prima squadra. Ma sono giovane, davanti a me vedo tanti campioni e so che devo aspettare. Certo che se come regalo dopo l’infortunio mi facessero partire stabilmente con i grandi. Per ora sono stato inserito nella rosa maggiore con continuità, poi, pian piano, tenterò di scalare le altre posizioni, poi si vedrà». Con la Primavera com’è andata? «Credo bene. Ho disputato ventuno incontri e ho realizzato una ventina di reti, alcune delle quali molto pesanti, come quelle di novembre (una doppietta in Zona Cesarini) contro il Genoa o quella di poco tempo fa contro la Fiorentina che ci ha permesso di pareggiare con la capolista. Peccato che non riesca a dare il mio contributo in questa parte finale della stagione, quando le partite sono decisive e i punti valgono il doppio. Ma i miei compagni sono determinatissimi ad andare avanti il più lontano possibile. Sognando di vincere il titolo». Rigoni tornerà più forte di prima, ne siamo sicuri. Il debito con la sfortuna lo sta scontando in questi mesi, adesso non resta che aspettare la stagione del raccolto per lui e per la Juve. https://ilpalloneracconta.blogspot.com/2015/11/marco-rigoni.html Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti