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Socrates

Gian Piero Gasperini - Calciatore E Allenatore Giovanili

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Juventus Football Club 1976-1977 - Wikipedia
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JuveFC on Twitter: "Gasperini's Atalanta are through to the round of 16 of  the #UCL. They join Juve and Lazio. Another excellent achievement by Gasp  and Atalanta. https://t.co/AUrVhF1sE6" / Twitter

 

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Gian_Piero_Gasperini

 

 

Nazione: Italia Italia
Luogo di nascita: Grugliasco (Torino)
Data di nascita: 26.01.1958

Ruolo: Centrocampista
Altezza: 177 cm
Peso: -

Soprannome: Gasp

 

 

Alla Juventus dal 1976 al 1978

Esordio: 15.06.1977 - Coppa Italia - Juventus-Lecce 1-1

Ultima partita: 04.06.1978 - Coppa Italia - Milan-Juventus 4-2

 

9 presenze - 1 rete

 

 

Allenatore delle Juventus giovanili dal 1994 al 2003

 

1 torneo di Viareggio

 

 

Gian Piero Gasperini (Grugliasco, 26 gennaio 1958) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, tecnico dell'Atalanta.

 

 

Gian Piero Gasperini
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Gasperini alla guida dell'Atalanta nel 2019
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 177 cm
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Squadra   Atalanta
Termine carriera 1993 - giocatore
Carriera
Giovanili
1967-1977   Juventus
Squadre di club
1976-1977   Juventus 8 (1)
1977-1978    Reggiana 16 (0)
1978   Juventus 1 (0)
1978-1983   Palermo 128 (11)
1983-1984   Cavese 34 (2)
1984-1985   Pistoiese 34 (4)
1985-1990   Pescara 160 (21)
1990-1991   Salernitana 35 (1)
1991-1993   Vis Pesaro 61 (3)
Carriera da allenatore
1994-2003   Juventus Giovanili
2003-2006   Crotone  
2006-2010   Genoa  
2011   Inter  
2012-2013   Palermo  
2013-2016   Genoa  
2016-   Atalanta

 

Biografia

È sposato con Cristina, con la quale ha avuto due figli, Davide e Andrea. Il 10 settembre 2019 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Bergamo; il 27 novembre successivo ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Sauze d'Oulx.

Caratteristiche tecniche

Allenatore

I moduli di cui fa uso più spesso sono 3-4-3, 3-4-2-1 e 3-4-1-2; raramente utilizza anche il 3-5-2. Il suo stile di gioco è basato sul possesso palla, sulla duttilità dei centrocampisti e gioco sulle fasce. Ha dichiarato ai giornalisti di aver tratto spunto dal modello olandese per il suo modo di giocare. Predilige impostare marcature a uomo. Le sue squadre si contraddistinguono per uno stile di gioco aggressivo e offensivo.

Carriera

Giocatore

220px-Juventus_FC_%27Primavera%27_1976-7

 

Un giovane Gasperini (accosciato, secondo da sinistra) nella squadra Primavera della Juventus nell'annata 1976-1977

 

Cresciuto nel N.A.G.C. (Nucleo Addestramento Giovani Calciatori), l'allora settore giovanile della Juventus, sotto la guida di Mario Pedrale, dall'età di 9 anni segue la trafila delle categorie giovanili fino alla squadra Primavera, in cui gioca, tra gli altri, assieme a Paolo Rossi, raggiungendo nel 1977 anche il debutto con la prima squadra di Giovanni Trapattoni in occasione della fase finale di Coppa Italia.

 

Viene quindi ceduto in prestito alla Reggiana, in Serie C, con la quale disputa il campionato 1977-1978, facendo ritorno a fine stagione a Torino, dove viene di nuovo impiegato come rincalzo nella fase finale di Coppa. Chiusa definitivamente l'esperienza juventina, nell'estate 1978 si trasferisce al Palermo, in Serie B, dove annovera tra le sue presenze la finale di Coppa Italia 1978-1979, persa proprio contro la Juventus.

 

Dopo due stagioni giocate con Cavese (Serie B) e Pistoiese (Serie C1), si trasferisce al Pescara, con cui conquista la promozione in Serie A nel 1987. In quegli anni Gasperini è il capitano della squadra biancazzurra.

 

Con il Pescara esordisce in Serie A il 20 settembre 1987 in Pescara-Pisa (2-1), segnando una rete. Alla fine della stagione 1987-1988 le reti realizzate sono 7 (secondo marcatore della squadra dopo Blaž Slišković), che contribuiranno a quella che finora è l'unica salvezza raggiunta dagli abruzzesi in Serie A. Nella seconda stagione in massima serie segna 3 reti e i biancazzurri retrocedono in Serie B.

 

220px-Serie_A_1987-88_-_Pescara_vs_Inter

 

Gasperini in azione al Pescara, nel 1988, tra gli interisti Serena e Altobelli

 

Dopo un'altra stagione al Pescara nei cadetti, nel 1990 è ceduto alla Salernitana, sempre in B, in un'annata che si chiude con la retrocessione in Serie C1 dopo lo spareggio col Cosenza. Chiude la carriera nel 1993, a 35 anni, dopo due stagioni alla Vis Pesaro in Serie C1. In carriera ha totalizzato complessivamente 59 presenze e 10 reti in Serie A e 298 presenze e 25 reti in Serie B.

Allenatore

Esordi: giovanili della Juventus, Crotone

Inizia la carriera in panchina nel 1994, entrando nello staff del settore giovanile della Juventus: siede sulle panchine delle squadre Giovanissimi, Allievi e Primavera, trionfando con quest'ultima nel Torneo di Viareggio 2003.

 

È poi divenuto l'allenatore del Crotone nell'estate del 2003, conducendo la società calabrese alla promozione in Serie B nella Serie C1 2003-2004 grazie alla vittoria dei play-off. Esonerato a favore di Andrea Agostinelli nel dicembre 2004, viene poi richiamato in sostituzione di quest'ultimo nell'aprile 2005. È stato inoltre insegnante al corso della FIGC per i futuri tecnici.

Genoa

Nell'estate 2006 diviene allenatore del Genoa, squadra che guida alla promozione in Serie A nel giugno 2007. Ad inizio 2008 riceve la Panchina d'argento, premio riservato ai tecnici che nella stagione precedente militavano in serie cadetta.

 

220px-Gasperini_Gian_Piero_%281%29.jpg

 

Gasperini sulla panchina del Genoa nel 2008

 

Il campionato 2007-08 vede il Grifone classificarsi al nono posto, dopo aver mantenuto speranze di qualificazione all'Europa sino a primavera. Nel torneo seguente i rossoblu chiudono invece in quinta posizione — a pari merito con la Fiorentina, favorita però dagli scontri diretti — accedendo all'Europa League. Il 28 novembre 2009 stabilisce un primato, conseguendo la terza vittoria di fila nelle stracittadine genovesi. Dopo l'eliminazione nella fase a gironi della coppa europea, i liguri terminano il campionato al nono posto.

 

Nel novembre 2010, dopo un avvio di campionato con soli 11 punti in 10 giornate, viene esonerato e sostituito da Davide Ballardini.

Inter

Nell'estate 2011 firma un contratto di due anni con l'Inter, reduce dalla vittoria del Mondiale per club. Le richieste di mercato avanzate da Gasperini non vengono soddisfatte dalla società nerazzurra, cosicché il tecnico si ritrova una rosa incompleta in diversi ruoli. Sconfitto dal Milan in Supercoppa italiana, Gasperini rimedia altri 3 rovesci in 4 uscite; il rendimento negativo comporta il suo esonero tramite rescissione consensuale del contratto, dopo la battuta d'arresto con il neopromosso Novara; gli subentra Claudio Ranieri.

 

Le statistiche in nerazzurro fanno di lui uno dei due allenatori nella storia del club, insieme al «traghettatore» Corrado Verdelli, che nel 2003 guidò la squadra per una sola partita, a non aver riportato alcuna vittoria.

Palermo

Il 16 settembre 2012 diventa l'allenatore del Palermo, prendendo il posto di Giuseppe Sannino, esonerato a seguito di un solo punto ottenuto nelle prime tre giornate di campionato 2012-13, firmando un contratto annuale con automatico rinnovo in caso di permanenza in massima serie, con 500.000 euro di ingaggio e altri 300.000 in caso di salvezza o anticipato esonero; per la prima volta in Italia, infatti, nel contratto è stata inserita una clausola anti-esonero – voluta dallo stesso Gasperini – che imporrebbe al presidente rosanero Maurizio Zamparini di pagare al tecnico torinese un indennizzo economico qualora decidesse di allontanarlo anticipatamente.

 

Tornato in Sicilia dopo il quinquennio 1978-1983 da calciatore, si avvale della collaborazione di Ivan Jurić come allenatore in seconda, Tullio Gritti collaboratore tecnico, Antonio Pintus e Luca Trucchi preparatori atletici, Franco Paleari preparatore dei portieri. Esordisce in panchina rosanero il 23 settembre seguente all'Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo perdendo 1-0 con l'Atalanta nella quarta giornata di campionato. Il 24 novembre vince il derby col Catania 3-1. Tre giorni dopo la squadra rosanero viene eliminata dalla Coppa Italia, perdendo 2-1 il quarto turno con il Verona.

 

Il 4 febbraio 2013, dopo la sconfitta interna sempre a opera dell'Atalanta per 1-2 alla 23ª giornata e con la squadra all'ultimo posto in classifica, viene esonerato in favore di Alberto Malesani. Il 24 febbraio seguente, dopo tre partite, torna alla guida del Palermo sostituendo Malesani, esonerato a sua volta. Dopo il pareggio 0-0 col Torino e la sconfitta casalinga 1-2 col Siena, l'11 marzo rescinde consensualmente il contratto con la società e viene sostituito successivamente dal suo primo predecessore, ovvero Sannino. Ha ottenuto 17 punti in 22 partite.

Ritorno al Genoa

Il 29 settembre 2013 torna al Genoa a distanza di tre anni, dove firma un contratto triennale sostituendo l'esonerato Fabio Liverani. Lo staff tecnico è completato dal vice allenatore Tullio Gritti, dal preparatore atletico Alessandro Pilati, dal preparatore dei portieri Gianluca Spinelli, dal fisioterapista Paolo Barbero e dall'assistente tecnico Ivan Jurić.

 

Arrivato sulla panchina ligure alla 6ª giornata, con la squadra al quartultimo posto, dopo otto partite la porta al settimo posto solitario in classifica. Il 6 gennaio 2014, grazie al successo per 2-0 sul Sassuolo, porta il Genoa a raggiungiungere 500 vittorie in Serie A con la formula del girone unico. Chiude il campionato 2013-2014 al 13º posto a pari punti con l'Udinese (44 punti, di cui 40 fatti da Gasperini).

 

Confermato alla guida della squadra per la successiva stagione, alla 14ª giornata batte il Milan per 1-0 il 7 dicembre 2014, ottenendo il terzo posto solitario in classifica e raggiungendo le 100 vittorie sulla panchina del Genoa. Chiude la stagione con il Genoa raggiungendo il 6º posto nella Serie A ma non partecipa all'Europa League poiché alla società non viene concessa la licenza UEFA. L'8 giugno 2015 Gasperini prolunga il proprio contratto con il Genoa fino al 2017 con allungamento automatico al 2018. L'anno seguente conquista l'11º posto dopo aver raggiunto la salvezza matematica con largo anticipo. Il 5 giugno 2016 risolve il contratto con la società ligure.

Atalanta

Il 14 giugno 2016 viene ufficializzato come nuovo tecnico dell'Atalanta. La sua nuova avventura inizia il 13 agosto nel terzo turno di Coppa Italia battendo per 3-0 la formazione della Cremonese. Il 21 agosto fa il suo debutto in campionato perdendo 4-3 in casa contro la Lazio. Ottiene la prima vittoria l'11 settembre battendo in rimonta il Torino per 2-1. Il suo inizio stagione è negativo e dopo una sconfitta casalinga con il Palermo (0-1), con la squadra al penultimo posto, viene messo in discussione dalla società. Dopo tale partita, tuttavia, la squadra è protagonista di un'inversione di tendenza che la porterà a battere Napoli, Inter e Roma, eguagliando la striscia di vittorie consecutive in Serie A (6), ed a chiudere il girone d'andata a 35 punti al 6º posto.

 

Il 27 maggio 2017 la Dea batte per 1-0 il Chievo, e il giorno successivo la Lazio perde per 3-1 in casa del Crotone; in virtù di ciò gli orobici sorpassano i biancocelesti, conquistando così il 4º posto, valido per la qualificazione ai gironi della UEFA Europa League 2017-2018, dalla quale usciranno ai sedicesimi di finale per mano del Borussia Dortmund (3-2, 1-1) dopo aver vinto il girone con 14 punti, 3 in più dell'Olympique Lione. Dalla Coppa Italia viene eliminato in semifinale dalla Juventus (l'anno prima sempre i bianconeri lo avevano eliminato agli ottavi) mentre in campionato arriva 7º.

Qualificatosi quindi di nuovo all'Europa League, questa volta esce nei turni preliminari per mano del Copenhagen ai calci di rigore dopo aver eliminato FK Sarajevo e Hapoel Haifa. Nella stagione 2018-2019 l’Atalanta di Gasperini stupisce ancora: arriva fino in finale di Coppa Italia perdendo con la Lazio, dopo aver battuto per 3-0 la Juventus, in campionato arriva terza a pari punti con l’Inter (con però lo scontro diretto a favore) qualificandosi in Champions League per la prima volta nella sua storia. In questa annata la squadra bergamasca fa registrare alcuni record: per la prima volta si piazza sul podio del campionato (terza posizione) e per la prima volta chiude con il miglior attacco del campionato (con 77 gol segnati).

 

Nella stagione successiva, ottiene la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Il 3 febbraio 2020 vince la Panchina d'oro per la stagione 2018-2019. il 19 febbraio 2020 vince lo storico turno di andata di Champions League contro il Valencia per 4-1; mentre al ritorno, grazie a 4 gol di Josip Iličić, vince 4-3 a Valencia, passando così ai quarti di finale di Champions League. Sarà in questa fase che l'Atalanta viene sconfitta per 1-2 dal Paris Saint-Germain (poi sconfitto in finale dal Bayern Monaco), dopo che la squadra era rimasta in vantaggio fino al 90'. Perdendo l’ultima partita contro l’Inter per 0-2, dopo 17 risultati utili consecutivi e 7 vittorie di fila al Gewiss Stadium, termina il campionato ancora una volta al terzo posto, a soli 5 punti dalla Juventus campione d’Italia, con il record storico di 78 punti e ben 98 gol segnati, qualificandosi così per la seconda volta in Champions.

 

Nella stagione 2020-2021 raggiunge dopo due anni la finale di Coppa Italia, dove perde 2-1 contro la Juventus. In Champions League viene eliminato agli ottavi contro il Real Madrid perdendo 0-1 all'andata al Gewiss Stadium e 3-1 al ritorno al Bernabéu, in questa competizione batte il Liverpool 2-0 ad Anfield nei gironi. In campionato arriva nuovamente terzo a 78 punti, dopo aver lottato fino all'ultima giornata per il secondo posto con il Milan, perdendo questa battaglia all'ultima giornata proprio contro i rossoneri, qualificandosi comunque per la terza volta alla Champions League. Con 90 gol fatti, la squadra nerazzurra chiude per il terzo anno consecutivo con il miglior attacco del campionato.

 

La stagione successiva, chiude il girone d'andata al quarto posto con 38 punti, ma nel girone di ritorno la squadra bergamasca subisce un enorme calo, ottenendo solo 21 punti, chiudendo il campionato all'ottavo posto, mancando la qualificazione alle coppe europee per la prima volta nella sua gestione sulla panchina orobica. In Champions League invece conclude il girone al terzo posto, retrocedendo in Europa League, da dove viene eliminato ai quarti dal RB Lipsia, e in Coppa Italia si ferma ai quarti, perdendo 2-3 contro la Fiorentina.

Dopo il ritiro

Nell'estate 2010, in occasione del Mondiale sudafricano, è stato opinionista in studio a Johannesburg per Mondiale Rai Sprint e Mondiale Rai Sera su Rai 1.

 

Il 23 novembre 2011, in occasione della partita di Champions League tra Milan e Barcellona, ha esordito come commentatore tecnico sempre sulla stessa rete affiancando Gianni Cerqueti.

 

Nel 2012 è opinionista dei pre e post partita degli Europei nella trasmissione Rai condotta da Franco Lauro.

 

Palmarès

Giocatore

Allenatore

Club

Individuale

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JuveFC on Twitter: "Juventus stats by Marco (@RobyBagg10) #AtalantaJuve 📊  Atalanta coach Gian Piero Gasperini was born in Turin & played 9 games  for Juventus between 1976-78, all in the Coppa Italia.

 

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A nove anni, partecipa a un provino per la Juventus insieme con una miriade di ragazzini. Il teatro del batticuore è proprio il Campo Combi e, come principale esaminatore, il mitico Predale, scopritore di tanti talenti. Giampiero viene scelto, ma nasce subito un problema a causa dell’età, poiché il tesseramento al NAGC è possibile soltanto a dieci anni. Il piccolo Gasperini si presenta, spavaldamente, con un anno di anticipo; è, però, troppo bravo per essere lasciato in pasto alla concorrenza ed è tesserato la stagione successiva.
Nel settore giovanile della Juventus, rimane per nove anni; una costante questi tempi lunghi di appartenenza, che si ripeterà più avanti anche da professionista. I suoi maestri sono Bussone, Viola, Castano e Grosso; conquista uno scudetto Allievi Nazionali nel 1975 vinto ai danni dell’Atalanta (2-0 all’andata, 1-1 al ritorno) e l’anno successivo la finale Primavera persa contro la Lazio di Giordano e Manfredonia, allo stadio Olimpico davanti a 30.000 spettatori.
Ha come compagni Paolo Rossi, Zanone, Brio, Miani, Marocchino, Marangon, Chinellato, Verza, Schincaglia, Chiarenza, Capuzzo e Maggiora. Una bella nidiata, frutto di un settore giovanile che sforna talenti stagione dopo stagione. Poi, l’esordio in prima squadra: «Me lo ricordo bene perché segnai il goal del pareggio contro il Lecce, in Coppa Italia».
È la Juventus del Trap, la grande Juventus autarchica che vince lo scudetto e la prima Coppa Uefa. Altre due presenze in Coppa Italia contro l’Inter a San Siro e con il Vicenza. La stagione successiva (1977-78) va in prestito alla Reggiana in Serie 😄 «Era l’anno dei Mondiali in Argentina e siccome la Juventus dava molti giocatori alla causa azzurra, gli furono concessi dei prestiti a fine stagione per disputare la Coppa Italia. Lì sommai sei presenze alle diciotto che avevo avuto nella Reggiana».
Poi a Palermo: «Quella che doveva essere soltanto una tappa di passaggio, si dimostrò invece un tour lungo cinque anni in Serie B. Venni accolto bene, l’ambiente era ideale, c’era entusiasmo. Peccato la mancata promozione, sfiorammo più volte la Serie A e addirittura una Coppa Italia».
A proposito di quest’ultima, il Palermo giocò la finale proprio contro la Juventus, sul neutro di Napoli: «Match storico per noi e vissuto fino all’ultimo secondo di gioco. Eravamo sfavoriti, ma i bianconeri tremarono a lungo e li portammo ai supplementari. Al goal di Chimenti rispose Brio. Chiuse ogni discorso Causio, ma per Palermo quella partita è rimasta scolpita nella memoria».
Il periodo siciliano resta un ricordo magnifico non solo dal punto di vista professionale. È tempo di matrimonio con Cristina, un amore nato sui banchi di scuola all’Istituto Sommellier di Torino: «Due ragionieri in casa, nessuno corre».
Questa è la battuta di Gasperini riferita al diploma, che entrambi hanno conseguito. Solo uno scherzo, perché il centrocampista Gasperini ha sempre pedalato unendo qualità e temperamento. Altri due passaggi a Cava dei Tirreni e a Pistoia, prima di approdare a Pescara: «Anche qui sono rimasto cinque anni. Ho conosciuto la zona di Catuzzi e quella di Giovanni Galeone, ma soprattutto la Serie A».
È il 1987, Gasperini a ventinove anni è nella piena maturità: «In quella stagione segnai sette goal, il primo dei quali proprio all’esordio contro il Pisa. Con me c’era Junior, poi vennero altri due brasiliani come Tita e Edmar. I due anni in Serie A sono stati indimenticabili».
Ma non è finita, perché Gasperini tiene duro fino a trentacinque anni, passando dalla Salernitana in B, alla Vis Pesaro in C2 dove vince anche un campionato e disputato il successivo in C1.
Il passaggio tra il campo e la panchina è quasi simultaneo; è il 1993 e anche stavolta la Juventus nel destino: «Il primo anno sono stato alla Sisport con una squadra esordienti, poi sono entrato nel settore giovanile».
Due anni con i Giovanissimi, altrettanti con gli Allievi e, nel 1998, la Primavera, con la quale vince il prestigioso Torneo di Viareggio: «Il ricordo più bello e sfortunato è, però, legato alla finale Giovanissimi persa a Terracina contro la Roma».
Poi, il salto nei professionisti, con le ottime stagioni a Crotone, con il quale ottiene una storica promozione in Serie B, nel campionato 2003-04. Rimane in Calabria per altri due anni esprimendo sempre un calcio assai gradevole, molto offensivo e innovativo. Le sue competenze tattiche gli sono valse il ruolo di insegnante presso il corso per allenatori della FIGC. Nell’estate del 2006 il trasferimento a Genova, sponda rossoblu, con il quale ottiene la promozione in Serie A.

 

https://ilpalloneracconta.blogspot.com/2008/01/giampiero-gasperini.html

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L'Atalanta, la Juve e la storia del giovane «Gasparini», che nel 1975  strappò uno scudetto agli Allievi di Magistrelli - Corner Stories, argentina

 

Atalanta, Gasperini festeggia con la Juventus - Indiscreto

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Atalanta-Juventus, Gasperini: 19 anni in bianconero e quella triplice  sfida... - La Gazzetta dello Sport

 

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