Socrates 8390 Joined: 04-Apr-2006 133650 messaggi Inviato July 2, 2011 (modificato) . Modificato February 27, 2022 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8390 Joined: 04-Apr-2006 133650 messaggi Inviato February 27, 2022 (modificato) STEFANO ANGELERI https://it.wikipedia.org/wiki/Stefano_Angeleri Nazione: Italia Luogo di nascita: Castellazzo Bormida (Alessandria) Data di nascita: 26.08.1926 Luogo di morte: Bergamo Data di morte: 31.01.2012 Ruolo: Centrocampista Altezza: 173 cm Peso: 66 kgSoprannome: Gabbiano Alla Juventus dal 1947 al 1949 Esordio: 12.10.1947 - Serie A - Inter-Juventus 4-2 Ultima partita: 29.05.1949 - Serie A - Juventus-Novara 4-1 47 presenze - 2 reti Stefano Angeleri (Castellazzo Bormida, 26 agosto 1926 – Bergamo, 31 gennaio 2012) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista. L'8 maggio 2012, alcuni mesi dopo la sua morte, lo stadio comunale di Castellazzo Bormida (suo paese natale) è stato intitolato a suo nome. Stefano Angeleri Angeleri con la maglia dell'Atalanta. Nazionalità Italia Altezza 173 cm Peso 66 kg Calcio Ruolo Allenatore (ex centrocampista) Termine carriera 1960 - giocatore 1986 - allenatore Carriera Giovanili 1939-1940 Oratorio Ovada 1940-1943 Acqui Squadre di club 1943-1944 V.I.S.A. Voghera ? (?) 1945-1947 Vogherese 53 (1) 1947-1949 Juventus 47 (2) 1949-1960 Atalanta 317 (2) Carriera da allenatore 1960-1961 San Pellegrino 1961-1965 Atalanta Giovanili 1965-1967 Atalanta 1967-1968 Atalanta Giovanili 1968-1969 Atalanta 1969-1972 Parma 1973 Modena 1973-1976 Seregno 1976-1978 Cremonese 1978-1979 Seregno 1979-1980 Casale 1980-1981 Pergocrema 1982 Sant'Angelo 1982-1983 Piacenza 1983-1985 Seregno 1985-1986 Lecco Caratteristiche tecniche Giocatore Angeleri era un centrocampista, impiegato prevalentemente come mediano in marcatura sulle mezzeali avversarie; talvolta è stato schierato anche come ala destra. Di corporatura esile, era soprannominato Gabbiano per il modo di correre a braccia larghe. Carriera Giocatore Stefano Angeleri Comincia la carriera di calciatore nelle serie minori dei campionati dilettantistici piemontesi, con Ovada e Acqui, prima di trasferirsi nella Vogherese con cui disputa i tornei di guerra e il campionato di Serie B-C Alta Italia 1945-1946. Nell'estate del 1947 approda in massima serie con la maglia della Juventus, presidente Gianni Agnelli: esordisce il 12 ottobre 1947, nella sconfitta per 4-2 sul campo dell'Inter. Nella formazione bianconera gioca per due stagioni, collezionando 47 presenze in Serie A. La Juventus in quel periodo viveva nell'ombra del Grande Torino di Ferruccio Novo e Valentino Mazzola che vinceva tutto. Nell'estate del 1949 viene trasferito all'Atalanta, nell'affare che porta Giacomo Mari a Torino; la destinazione inizialmente non è gradita, tanto che si pensava che questa fosse una sistemazione provvisoria. Al contrario, a Bergamo, con la maglia neroazzurra dell’Atalanta, rifiorì, rimanendo nelle formazione nerazzurra per undici stagioni consecutive, diventandone il capitano, e fino alla stagione 2010-2011 è stato il giocatore con il maggior numero di presenze con l'Atalanta, superato poi da Gianpaolo Bellini. Vanta comunque il record di presenze in serie A con 281 partite di campionato disputate. Con la maglia nerazzurra ha vinto il campionato di Serie B 1958-1959; l'anno successivo, all'età di 34 anni, è costretto al ritiro a causa di problemi cardiaci. In carriera ha totalizzato complessivamente 328 presenze e 4 reti in Serie A e 67 presenze in Serie B. Allenatore Al termine della sua carriera agonistica si dedica al ruolo di allenatore, dapprima nel San Pellegrino e poi nelle giovanili dell'Atalanta per quattro stagioni. Nel campionato 1965-1966 viene promosso in prima squadra, in sostituzione dell'esonerato Hector Puricelli, ottenendo la salvezza a fine stagione; viene poi riconfermato fino al termine della stagione 1966-1967, quando viene sostituito da Paolo Tabanelli. Viene tuttavia richiamato a tre giornate dal termine del campionato, ottenendo una nuova salvezza, prima di essere definitivamente esonerato alla ventesima giornata del campionato 1968-1969, quando viene sostituito da Silvano Moro. Lasciata Bergamo, passa sulla panchina del Parma in Serie D, subentrando al dimissionario Giancarlo Vitali, e con i ducali ottiene la promozione in Serie C, grazie a 15 vittorie su 18 partite disputate. Rimane sulla panchina gialloblu fino alla stagione 1971-1972, quando viene esonerato mentre la squadra è in lotta per la promozione. Dopo una breve esperienza sulla panchina del Modena (subentrato a Leonardo Costagliola, viene a sua volta sostituito da Armando Cavazzuti), guida per tre stagioni il Seregno e poi passa alla Cremonese, con cui ottiene la promozione in Serie B nel campionato 1976-1977. Riconfermato tra i cadetti, viene esonerato nel corso del girone di ritorno a causa della precaria posizione in classifica, che porterà poi alla retrocessione. Nelle annate successive torna al Seregno, con cui sfiora la promozione in Serie C1, e poi allena il Casale, sostituendo in autunno l'esonerato Sandro Salvadore: con la formazione nerostellata ottiene la salvezza con alcune giornate di anticipo, tuttavia non viene riconfermato. Dopo una stagione al Pergocrema, nel corso del campionato di Serie C1 1981-1982 viene chiamato alla guida del Sant'Angelo, senza evitarne la retrocessione in Serie C2. L'anno successivo subentra a Pier Luigi Meciani sulla panchina del Piacenza; dopo un buon avvio, la formazione emiliana entra in crisi di risultati, e Angeleri viene esonerato a sei giornate dal termine. Conclude la propria carriera di allenatore sostituendo Agostino Alzani alla guida del Lecco, nel Campionato Interregionale 1985-1986. Palmarès Giocatore Competizioni nazionali Campionato italiano di Serie B: 1 - Atalanta: 1958-1959 Allenatore Competizioni nazionali Campionato italiano Serie C: 1 - Cremonese: 1976-1977 Campionato italiano Serie D: 1 - Parma: 1969-1970 Modificato July 2, 2022 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8390 Joined: 04-Apr-2006 133650 messaggi Inviato February 27, 2022 (modificato) STEFANO ANGELERI Pesando poco e pensando molto – racconta Vladimiro Caminiti – usciva spesso dalla partita. Era cresciuto nell’Acqui, passando alla Vogherese nel 1945 e alla Juventus nel 1947, per giocarvi, con alterna fortuna, due campionati. Giocatore più fine che focoso cercava le soluzioni eleganti risultando qualche volta sopra la riga.Nella Juve ancora abitata da fenomenali pelandroni John Hansen, Giovanni Pløger, Piero Rava, Sentimenti IV, Carlo Parola, presidente Gianni Agnelli, allenatore il curioso scozzese William Chalmers, non si smarrì nemmeno come ala destra. Dava del lei ai fuoriclasse, ai quali cercò neppure di rubare qualche finezza. La Juve viveva nell’ombra del Grande Torino che vinceva tutto ed egli ammirava moltissimo Valentino Mazzola. Essendo di poche parole e fidandosi del prossimo, arrivò tardi a qualche appuntamento e non seppe propagandare abbastanza le proprie giocate in punta di piedi. Le guance pallide e un’abboffata di capelli neri era un sensitivo e amava la solitudine. A Bergamo, con la maglia nerazzurra dell’Atalanta, rifiorì, giostrando con acre continuità. https://ilpalloneracconta.blogspot.com/2016/04/stefano-angeleri.html Modificato July 2, 2022 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti