Socrates 8717 Joined: 04-Apr-2006 135477 messaggi Inviato June 30, 2011 (modificato) Modificato March 30, 2023 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8717 Joined: 04-Apr-2006 135477 messaggi Inviato February 18, 2022 (modificato) FRANCESCO CAPOCASALE https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Capocasale Nazione: Italia Luogo di nascita: Bari Data di nascita: 25.08.1916 Luogo di morte: Bari Data di morte: 06.08.1998 Ruolo: Centrocampista Altezza: 172 cm Peso: 70 kgSoprannome: Franceschino - Paletta Alla Juventus dal 1939 al 1941 e dal 1942 al 1943 Esordio: 17.09.1939 - Serie A - Inter-Juventus 4-0 Ultima partita: 25.04.1943 - Serie A - Juventus-Vicenza 2-6 64 presenze - 4 reti Francesco Capocasale detto Franceschino (Bari, 25 agosto 1916 – Bari, 6 agosto 1998) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Come Raffaele Costantino (a lui contemporaneo), è un'indiscussa bandiera dei primi settant'anni del calcio barese. Si distinse sia come giocatore che come allenatore. Francesco Capocasale Capocasale da giovane Nazionalità Italia Altezza 172 cm Peso 70 kg Calcio Ruolo Allenatore (ex centrocampista) Termine carriera 1947 - giocatore 1971 - allenatore Carriera Giovanili Bari Squadre di club 1936-1939 Bari 59 (8) 1939-1941 Juventus 61 (4) 1941-1942 Modena 8 (0) 1942-1943 Juventus 3 (0) 1943-1944 → Rutigliano ? (?) 1944-1945 → Audace Taranto 5+ (2+) 1945-1947 Bari 70 (1) Carriera da allenatore 1948-1949 Bari 1950 AS Palo 1951 Bari 1951 Bari 1953-1956 Bari 1957 Sambenedettese 1958 Catania 1959-1960 Anconitana 1960 Bari 1961-1963 Taranto 1964-1965 Bari 1965-1966 Trani 1969-1971 Pescara Biografia Nacque a Bari da padre calabrese e madre barese. In gioventù si laureò in Economia e Commercio. Caratteristiche tecniche Era una mezzala, ma era in grado anche di ricoprire ruoli diversi come centromediano e laterale. Veniva chiamato "paletta" per la potenza dei tiri e per la lunghezza dei piedi. Carriera Giocatore Cresciuto nel Bari, la squadra della sua città, esordì in Serie A all'età di 20 anni il 27 dicembre 1936 contro il Torino, segnando il suo primo gol nella giornata successiva, al debutto di fronte ai suoi tifosi contro l'Alessandria. Dopo tre anni di permanenza nei galletti venne ceduto alla Juventus per 210.000 £; disputò in bianconero tre stagioni, intervallate da un anno al Modena, per poi interrompere la carriera per via della guerra. Capocasale (accosciato, terzo da sinistra) alla Juventus nel 1940-1941 Durante il conflitto mondiale partecipò con il Rutigliano al Campionato dell'Italia libera 1944 dove giunse in finale, e nel 1944-45 con l'Audace Taranto al girone pugliese del campionato misto nazionale. Nel 1945, a guerra finita, venne messo in lista di trasferimento dalla Juventus, ancora proprietaria del cartellino, su sua diretta richiesta (anche per il suo matrimonio con la barese Marta Porta); tornò quindi nel Bari, con cui raggiunse il settimo posto in classifica nel campionato di Serie A 1946-1947, il miglior piazzamento conquistato dai pugliesi nella massima serie a girone unico. Si ritirò nello stesso 1947. Allenatore Allenò lo stesso Bari nel 1948-1949 e nel 1950-1951, per una stagione in A e una in B (eccetto una piccola parentesi, sempre nel '50, sulla panchina del Palo del Colle, in Prima Divisione). Tornò sulla panchina dei biancorossi nel 1953, riportandoli in due stagioni dalla IV Serie meridionale alla Serie B e ottenendo il pieno primato di categoria sia in IV Serie che nella Serie C. Dopo aver continuato ad allenare i galletti nella stagione "d'assestamento" '55-'56, avendo espresso all'A.S. Bari il desiderio d'essere esonerato dall'incarico tecnico, venne insignito dal Comune di Bari di medaglia d'oro per l'apprezzata collaborazione. Poi ebbe parentesi con la Sambenedettese nel campionato Serie B 1956-1957 (sostituì nel corso del girone di ritorno Bruno Biagini), col Catania nel successivo torneo cadetto e con l'Anconitana in terza Serie, nel 1959. Capocasale al Catania nel 1958 A metà febbraio 1960, durante il trascorso nel capoluogo marchigiano, fu richiamato dal Bari per sostituire Paolo Tabanelli, con cui i biancorossi erano penultimi nella classifica di Serie A e rilanciando diversi giocatori (tra cui l'attaccante Paolo Erba, che mise a segno 9 reti in 15 incontri, a fronte dei 5 goal nelle prime 19 giornate) ottenne una netta inversione di tendenza della formazione pugliese (che batté in casa per 3-0 il Milan di Luigi Bonizzoni) e la salvezza alla penultima giornata. Esonerato nel novembre 1960 dopo che i biancorossi avevano raccolto due punti in sette partite, allenò per due stagioni il Taranto in Serie C, dal 1961 al 1963. Tornato ancora sulla panchina dei galletti nella stagione 1964-'65 in cadetteria, fu esonerato prima della fine del campionato. L'anno seguente allenò il Trani, sempre nella serie cadetta. Terminò la carriera d'allenatore con il Pescara nel campionato di Serie C 1970-1971. Non essendo mai retrocesso da allenatore, venne soprannominato "l'invincibile". I tifosi del Bari lo chiamavano anche "l'uomo della provvidenza" per i vari campionati con lui terminati in salvezze e promozioni. Nel 1958 fu osservatore per la Nazionale azzurra. Giocò nella Nazionale di Calcio goliardica. A Bari, negli anni duemiladieci, su iniziativa congiunta dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport e del comune di Bari gli è stato intitolato il campo sportivo del quartiere San Girolamo e una delle salite dello Stadio San Nicola. Palmarès Allenatore Competizioni nazionali IV Serie: 1 - Bari: 1953-1954 Serie C: 1 - Bari: 1954-1955 Modificato March 30, 2023 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8717 Joined: 04-Apr-2006 135477 messaggi Inviato February 18, 2022 (modificato) FRANCESCO CAPOCASALE Giunto a Torino da Bari nell’estate del 1939, è una mezzala in grado anche di ricoprire ruoli diversi come centromediano e mediano laterale. È chiamato Paletta per la potenza dei tiri e per la lunghezza dei piedi. Rimane in bianconero per due stagioni, prima di essere prestato al Modena. Ritorna alla Juve l’anno successivo per poi trasferirsi, finita la guerra, nella squadra biancorossa pugliese dove diventerà una vera e propria bandiera. «Lavoratore puntiglioso si rese molto utile – ricorda Caminiti – fu ingaggiato dalla Juve che aveva presidente il conte Emilio de la Forest de Divonne, addensandosi nubi di guerra all’orizzonte, tutto oscillando anche le certezze tradizionali e avite». https://ilpalloneracconta.blogspot.com/2016/05/francesco-capocasale.html Modificato March 30, 2023 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti