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Per Kefeo...E Per Coloro Che Vogliono Discutere...

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Joined: 11-Aug-2006
1081 messaggi

Il povero Dattilo finisce nel tritacarne... ehm, scusate, nello schema, già visto in alcuni reati fine... cioè, presenza di contatti su scheda svizzera prima di una qualche partita e telefonata in chiaro evincente il lunedì...

Passiamo al prossimo... Racalbuto Salvatore... nel caso suo abbiamo le intercettazioni 'ambientali', cioè il Direttore stava parlando con qualcuno con il telefono in chiaro, quindi sotto intercettazione, e viene chiamato su scheda svizzera... incautamente, non riattacca, quindi possiamo ascoltare ciò che dice lui, ma non il suo interlocutore... ciò, non toglie... l'alacre lavoro del Maresciallo Di Laroni... vi ripeto, ritenuto attendibile dal tribunale... è sufficiente per individuare l'interlocutore e per procedere a condanna...

Leggiamo...

Anche per Racalbuto Salvatore il tribunale ritiene che sussistono i sufficienti elementi di prova per affermare la responsabilità per il reato di associazione previsto dall’art.416 c.p..

Vale l’indizio costituito dalla responsabilità accertata per due reati di frode sportiva commessi in concorso con il capo dell’associazione.

Anche a lui è stata attribuita dagli investigatori l’uso di schede straniere, in numero di tre, la 41XXX187, la 41XXX801, la 41XXX372 (vedi esame p.m. teste Di Laroni ud.10/11/09), consegnategli da Moggi, e con scheda straniera si sarebbe pure inserito in telefonate su rete nazionale, sulle quali ha ampiamente insistito il pubblico ministero.

Si riporta la trascrizione delle due telefonate.

Progr.10966 del 5/1/05, ore 9,47, su utenza 335XXX050

U1.\ Pronto?

U2.\ Buongiorno, direttore, sono Girotto

U1.\ Eccomi

G.\ Allora cominciamo con la “Gaxxetta", “Gaxxetta” in prima pagina mette un’intervista in esclusiva a Mancini...

U1.\ Uhm

G.\ E poi, tra le notizie, c’è un’altra intervista importante a Baldini della Roma...

U1.\ Uhm

G.\ E poi per noi praticamente in prima pagina mette soltanto: triste Buffon, quando Parma era un’isola felice

U1.\ Ah, tra l’altro, tra l'altro io non so neppure se mandiamo... aspetta un attimo

G.\

U1.\ Aspetta lì, (rivolto ad altri: pronto?... Come ti senti, aoh?... Mi sa che domenica hanno paura a farti uscire, eh... e perché gli ha detto che avevi la febbre alta... te ora rassicurali, poi vedo un pochino io, eh... se non ti senti bene è meglio per quest’altra a Cagliari, eh... se no lascia perdere... sta a sentire, detto “inter nos”, “inter nos", mica giochiamo con il Livorno e non ti devi impelagare a - inc. -, vai tranquillo... eh, è vero?... (Ride), ma che procuratore... ma che procuratore hai? Dici la verità... mannaggia, ragazzi… sì, sì, però sentiamoci in questi giorni, eh, non... va beh, non ti fai sentire più... lo so, ho visto, ho visto, (ride)... sì, sì, non c’è... non c’è... non c'è dubbio... te, te gli dici, te gli dici, te gli dici a loro che ora stai discretamente, però sei debole, quindi è meglio evitare domenica e la prossima, - inc. -, però questo... questo però diglielo domani... no, no, no, la “co...”, no, no, la Coppa Italia, ma che “c .... ” te ne frega della “co...”, che “c .... ” te ne frega della “Coppa Ita...”... sì, sì, vedi un po’, - inc. -, vai tranquillo e fatti sentire domani poi, li chiami, li chiami tutti e due, eh, mi raccomando, bisogna usare la - inc. -, che questo, se Paolo... lascia perdere, vai, è un imbecille e - inc. -, ma lo sai?... Ma... ma lo sai che ha fatto a Messina... a Messina-Atalanta? ...L’Atalanta... Morganti gli ha telefonato, fai, fai, fai la partita, poi dopo gli ha ritelefonato, sospendi la partita, il giorno dopo ha trovato tutte le critiche sul giornale, sul giornale... praticamente contro la decisione di Morganti, è andato ad Arezzo dal presidente dell’Arezzo, da Paolo Bertini, gli ha detto: ha fatto una grande “s******a"; ...no, per... mica qui, ieri l’altro lo chiamo, è prima griglia, e... uno, due, tre, quattro, Morganti, allora sei scemo? Morganti si deve sta a casa, Morganti si deve stare a casa dopo il “casino” che ha combinato, Morganti si piglia e si mette a casa e non rompe i “co*****i", voglio dire, allora questo qui... e lui evidentemente lo utilizza, infatti Morganti andò da lui, Morganti... Morganti non ha capito un “c .... ”, - inc. -, (ride), non ha capito come funziona là... no, io non ho mai avuto grande dialogo, era nostro amico, -· inc. -... e non lo so, non te lo so... sì, sì, no, ma... ma... no, ma lì è “sta...”, il colpevole è tutto Bergamo, - inc. - ... apposta, poi è cretino perché telefona davanti agli assistenti, (ride)... o no? Ma il colmo è che... il colmo è che Paolo gestisce... aspetta un attimo

- A questo punto sono registrati alcuni impulsi, subito dopo: -

U1.\ (Rivolto ad altri: pronto? Buongiorno, Lella... uhm... ma ce l’abbiamo, no?... Sì, si, va bene)

- Subito dopo: -

U1.\ Pronto?

G.\

U1.\ Un attimo, Girotto

- Subito dopo: -

U1.\ (Rivolto ad altri: comunque “sa...”, ascolta, adesso dobbiamo stare a quello che - inc. - ... no, vedi un po’, (ride)... infatti, vedi, se davo retta a lui, Morganti andava in prima griglia, gliela do io la prima “gri...”, gliela do io la prima griglia a chi?... No, non la deve fare, no, no... sì, sì, sì, non la deve fare, ora vediamo le partite di domani, poi decidiamo... senti, e allora ci si risente domani... ciao bello)

- Subito dopo: -

U1.\ Eccomi

G.\ Allora... e poi sempre in prima pagina c’è un richiamino sul sorteggio degli arbitri, Parma Juventus De Santis dopo quattro anni, quindi un po’ tutti hanno ricordato l’episodio del duemila, del 7 maggio del duemila, è stato annullato il gol di Cannavaro e poi hanno ripreso anche le dichiarazioni di... praticamente dell’intervista che ha fatto lo stesso De Santis sulla "Gaxxetta” due giorni fa, lui ha detto che la Juventus vince spesso, sì, quando l’ha arbitrata lui ha vinto, ma anche perché giocava con squadre molto più deboli, quindi.., comunque direi nulla di particolare, l’hanno soltanto segnalato, due pagine a Mancini che dice: vincerò sicuramente qualcosa, per me lo scudetto ancora non è sfumato, possiamo ancora vincerlo

U1.\ “Porca miseria”, (ride)

G.\ Sì, sì, e poi c’è anche il punto di Nicola Cecere che dice: è assurdo che Mancini possa pensare, con quindici punti, e con due squadre così davanti di vincere lo scudetto, però lui ci crede, ha la stima di Moratti; gli hanno fatto una bella “leccata” a Mancini, due pagine, pagina uno, pagina due e pagina tre

U1.\ Va bene

G.\ Poi a pagina cinque arriviamo noi, con intervista di Buffon: vestivamo alla parmigiana, bei ricordi, e ora è chiaro perché io, Cannavaro e Thuram volevamo partire

U1.\ Dunque, domani, dopo la partita, dice a quelli della "Rai" che lui non si sente bene

G.\ E quindi?

U1.\ E quindi non ci va nessuno, io ho riflettuto sulle immagini del “Processo”

G.\ Quello sicuro, però sono due redazioni diverse

U1.\ Sì?

G.\ Beh, uno era Jacopo Volpi, cioè non è che sono due redazioni diverse

U1.\ No, una, la “Domenica Sportiva” è Jacopo Volpi

G.\ Sì, però quella era una “Domenica Sportiva” anomala, perché c’era appunto Varriale, non lo so, domani si può fare, però...

U1.\ Per adesso andiamo avanti così, poi vediamo

G.\ Va beh, decidiamo poi domani, e quindi qui Buffon l’ha fatto più sul taglio, diciamo, della decadenza del Parma, Buffon dice: abbiamo vissuto un sogno, sicuramente al di sopra delle possibilità di una città una squadra come il Parma, comunque siamo poi dovuti venir via tutti; lui poi si è riallacciato alle contestazioni, cbe lui dice: le ho ricevute al primo anno, però ultimamente non così tanto, gli stessi tifosi hanno capito che non potevo fare altrimenti, perché avevo delle ambizioni e una carriera tali che non mi permettevano di rimanere a Parma

U1.\ Va bene

G.\ Ecco, poi qui c’è un pezzo di Laudisa

U1.\ Uhm

G.\ Stessa pagina: Parma tenta, Ferrara riflette, il difensore potrebbe andare via, ma vuole il record con la Juve; quindi pare che ci sia una richiesta da parte del Parma per Ferrara che non trovando spazio e volendo raggiungere le cinquecento presenze, non trovando spazio con noi, potrebbe addirittura andare al Parma

U1.\ No, va beh

G.\ Poi altre cose... direi nulla, se non, poi, l’intervista a Baldini, l’intervista a Baldini che viene ripresa, secondo me dalla “Gaxxetta”, però in forma ridotta anche dal “Messaggero"

U1.\ Non c’erano dubbi

G.\ Allora, arbitri condizionati dal potere, Baldini, direttore sportivo della Roma: i direttori di gara devono essere scelti con criteri di meritocrazia; e poi dice: gli arbitri dovrebbero essere inquadrati in una “Federazione” autonoma, il criterio di scelta dovrebbe essere quello meritocratico, i migliori per le gare più importanti e a iine stagione si fanno i bilanci, nel sistema attuale sono condizionati dalla lobby di potere del calcio; poi moviola in campo, lui dice: non convince, - inc. - ; poi gli chiedono: ha usato tre volte la parola condizionamenti, a che cosa si riferisce? Dice: mi riferisco a quel sistema lobbistico che condiziona la vita del sistema calcistico, se vogliamo recuperare credibilità, cambiamo registro; poi gli chiedono: come si cambia registro? Dice: con un sistema di regole uguale per tutti, distribuzione equa dei proventi televisivi e nuovi dirigenti; e poi gli dicono: quindi lei non è a favore della rielezione di Galliani e Carraro? Se penso a Galliani come semplice dirigente, dico che mi sta bene, perché è tra i più bravi ed esperti, ma Galliani ricopre altre cariche e la molteplicità dei ruoli non è una garanzia, se dobbiamo recuperare credibilità ci vuole trasparenza, Carraro... non è mio compito giudicare le persone, ma coltivo la speranza di andare a vedere una partita di calcio senza sapere in anticipo come andrà a finire; poi dice che il calcio italiano rispecchia la

U1.\ Coltiva la speranza?

G.\ Di andare a vedere una partita di calcio senza sapere in anticipo come andrà a finire, praticamente non ha risposto su Carraro, ma ha detto: da quando c’è Carraro vado a vedere le partite di calcio e so già come va a finire; poi ha attaccato Lippi sulla questione Lippi-Zeman

U1.\ Aspetta un attimo, (rivolto ad altri: mettilo per tutto il giorno, e mettilo a posto, mettilo che funzioni tutto il giorno il riscaldamento, anche la notte), eccomi

G.\ Ecco, allora Lippi ha detto a Zeman: per cambiare sistema, fatti da parte e poi lotta; la frase di Lippi è la cosa peggiore che ho sentito negli ultimi tempi, se non potessi coltivare il sogno di lottare per migliorare il sistema smetterei domani; poi ha parlato del doping

U1.\ Chi l’ha detto questo?

G.\ L’ha detto Baldini sempre, e dice che la frase di Lippi a Zeman, quella per cambiare il sistema bisogna uscirne, secondo Baldini è la cosa più brutta che abbia sentito negli ultimi anni, lui dice: se io non pensassi di poter fare qualcosa per il sistema e migliorarlo, cambierei subito lavoro; poi gli hanno chiesto della sentenza di primo grado nel processo per doping, gli hanno detto: che cosa si aspetta? Dice: mi aspetto che la Procura antidoping del “CONI” faccia un’inchiesta seria, sarei sorpreso se, in un calcio dove un club viene punito se un tifoso lancia un petardo a mille metri dallo stadio, non s’intervenga nei confronti di un club che ha avuto una condanna seppur di primo grado; poi: andrebbe a lavorare alla Juve? Dice: l’attuale struttura della Juve è troppo in controtendenza rispetto al sottoscritto; poi gli hanno chiesto: l’ultima volta che ha sentito Capello? Dice: mi ha chiamato per gli auguri di buon Natale; e poi, va beh, passano a parlare del derby, poi, alla ñne, parlano anche di Cassano, gli chiedono: Cassano vuole andare alla Juve? Dice: Cassano ha un buon ricordo di Capello, non mi risulta che la Juve si sia fatta sotto, ma talvolta si può anche fingere di non sapere per quieto vivere; qui è un po' criptica, niente, questa è un po’ l’intervista di Baldini, gliel’ha fatta Boldrini

U1.\ A che pagina è sulla “Gaxxetta"?

G.\ E qui è a pagina dodici, però il richiamo con una piccola foto è a pagina uno, eh

U1.\ Ma gli hanno dato risalto a questa cosa?

G.\ E beh, direi una mezza pagina con l’apertura

U1.\ Uhm

G.\ Però c’è il richiamo in prima pagina, la foto di Baldini

U1.\ Va bene

G.\ Su “Gaxxetta” nient’altro, andiamo con Baldini anche sul “Messaggero”

U1.\ E tanto è la stessa cosa

G.\ E’ più o meno la stessa cosa, soltanto sul processo per doping dice: mi sorprenderei se non lo facesse, mi chiedo come mai la Roma sia responsabile di ciò che fanno i suoi tifosi fuori dallo stadio e un’altra società non debba rispondere dell’operato di un sanitario condannato penalmente, c’è il presidente dell’Empoli, in proposito, otto punti di penalizzazione; questa è diversa questa risposta

U1.\ La firma?

G.\ Questa qui di Renga

U1.\ Uhm

G.\ E qui gli ha dato molto spazi, diciamo, nello sport gli ha dato molto spazio

U1.\ Va bene

G.\ Okay, poi allora “Tuttosport”, “Tuttosport” ovviamente fa Juve-Parma, fa il pezzo di mercato, in prima pagina: Juve, c’è Bonera, domani altro esame al difensore del Parma; poi foto enorme di Buffon: Buffon è certo, la fuga bianconera continuerà; poi c’è un editoriale di Padovan: ostaggi di Juve-Milan; quindi dice praticamente: il campionato già è deciso, bisogna già iniziare a pensare al prossimo anno; quindi dice poco fondamentalmente, ecco, poi... quindi adesso andiamo in prima pagina: Thuram squalificato, gioca Montero, è sempre più evidente la necessità di svecchiare il reparto; non so, buttata lì così

U1.\ Va bene

G.\ Poi a pagina due: Giardino meglio di Ibrahimovic; questa qui, diciamo, è un’intervista fatta da Bernardini a Prandelli, dice: per come gioca la Juve sicuramente è meglio Ibrahimovic

U1.\ Aspetta un attimo, resta in linea, eh, al telefono

- Subito dopo: -

U1.\ Pronto? Pronto?

U3.\ Capo

U1.\ Ueh, dimmi, ciao

U3.\ Buongiorno

U1.\ Buongiorno

U3.\ E’ nato Andrea, eh

U1.\ Ma vai!

U3.\ Sì, stanotte, è tre chili e tre, (ride)

U1.\ Se vuoi andare giù a vederlo, vai, eh

U3.\ No, se tu sei d’accordo, io giù ho detto a Claudia che io andavo giù sabato da Pistoia e rivenivo su con la "Primavera”, ti sta bene, eh?

U1.\ La "Primavera” quando va giù?

U3.\ Noi giochiamo... andiamo martedì a Lecce, io vado giù sabato da Pistoia e martedì mattina m’aggrego a loro per Lecce, se sei d’accordo

U1.\ Va bene

U3.\ Se no modifico il programma insomma

U1.\ Va bene, no, no

U3.\ O lo faccio con te il programma

U1.\ Va bene, non c’è problema

U3.\ Comunque ci vediamo oggi, ne parliamo oggi, dai

U1.\ Okay, d’accordo

U3.\ Comunque t’ho chiamato subito appena mi ha chiamato, mi ha chiamato stanotte alle tre e a te non t’ho svegliato, però quattro chili e tre, poi ti faccio vedere le foto che mi ha mandato, dai

U1.\ No, no, no

U3.\ Ciao, Luciano, ciao

L.\ Ciao.

Progr. 8790 del 3/12/04, ore 12,46 , su utenza 335XXX344

D.\ Pronto?

U.\ A quale telefono lo hai attaccato questo numero?

D.\ Questo numero al Nokia; perchè?

- Da questo punto, e per diversi secondi, gli interlocutori conversano su fatti di carattere esclusivamente personale; poi:-

U.\ Aspetta un attimo, aspetta un attimo in linea!... (Rivolto, probabilmente, a persona ad altro telefono: oh, la peggiore che ti poteva toccare eh!... Però tu fai la partita tua regolare, eh, non... senza regalare niente a nessuno, con... con tranquillità, perché qua a me mi serve per la... eh? okay?... Dondarini... eh... ma a me quello che mi serve è... è... è Fiorentina-Bologna, in modo particolare… apposta, il minimo… eh... quello... quello mi serve in particolare e poi... mi serve... il Milan, di avanzare... uhm... nelle... nelle ammonizioni, per fare le difñde, insomma... va be', ora, comunque, tanto ne parliamo stasera poi... oh, sentiamoci stasera verso le nove e mezza, così... nove, nove e mezza... okay... ciao, - inc.-, ciao, ciao, ciao)... "Ecchime"!

- Da questo punto, e fino alla fine della registrazione, gli interlocutori conversano su fatti di carattere esclusivamente personale -

Già si è detto della significativa espressione adoperata da Racalbuto nel discorso telefonico con De Santis, ovvero il "tutti quanti ne siete, gli dovevi dire" del progr. 17493, ore 20,41, sulla utenza di De Santis 392XXX372, indicativa di comunanza di intenti e azione con l’altro associato di maggiore spessore.

Già si è detto pure della difesa spiegata da Moggi a favore di Racalbuto a telefono con Biscardi, che lo voleva inserire in un suo attacco a tutto spiano degli arbitri, da realizzarsi nella trasmissione televisiva da lui condotta, e non appare inopportuno rinnovare il richiamo, già fatto nell’ esame del capo z), al contenuto della telefonata di cui al progr. 1446 del 7/3/05, additata dal teste Auricchio come esempio di intervento istituzionale di Moggi (vedi controesame avv.Messeri ud. 16/3/10).

Né rileva che, cosi come ha addotto ripetutamente la difesa di Racalbuto (vedi anche dichiarazioni spontanee dell’imputato Pairetto a ud.16/3/10) , quest’ultimo, per errori, che, tutto sommato, andavano riferiti in prima battuta all’assistente arbitrale (vedi infatti esame teste lvaldi Marco ud.1/6/10), sia stato tenuto lontano dal campo di calcio per nove giornate, poiché anche in tal comportamento, a ben vedere, può decifrarsi una forma di protezione dell’associato, potendo apparire di maggiore interesse dell’associazione mettere la sordina alle polemiche, fondate o meno che fossero, rispetto al guadagno mancato all’associato.

Né è decisivo che Racalbuto non sia mai stato direttamente intercettato, pur avendo nella stagione 2004/05 arbitrato un numero considerevole di partite, sia in serie A che in serie B, poiché è preminente la considerazione dell’uso da lui fatto delle schede straniere, che, come sopra detto, ha ricevuto pure ulteriore conferma, rispetto alla complessiva ricostruzione fatta dagli investigatori sulla base del dato iniziale del domicilio in Gallarate, dal colloquio in ambientale con Moggi, la cui identificazione, avvenuta attraverso l’incrocio dei dati delle schede svizzere, non sembra colpita da apprezzabile tasso di ambiguità solo perché Moggi non gli si sarebbe rivolto apostrofandolo con il nome suo proprio di Salvatore.

E’ indifferente al giudizio di partecipazione all’associazione che alla partita dello scandalo, quella che nel suo sviluppo sul campo avrebbe generato la necessità dell’intervento isituzionale a difesa

da parte di Moggi, Racalbuto sia arrivato attraverso un sorteggio, per il quale, secondo quanto riferito dal protagonista del sorteggio, il giornalista di Repubblica Fulvio Bianchi, non ci fu

"assolutamente nessun tipo di anomalia” , e così pure è indifferente che, così come sentenziato dal giornalista testimone, che l’arbitro arbitri male una partita, “è un caso che succede anche adesso” (vedi esame avv.Prioreschi teste Bianchi Fulvio ud.1/10/10).

Di passaggio vi faccio notare:

Anche a lui è stata attribuita dagli investigatori l’uso di schede straniere, in numero di tre, la 41XXX187, la 41XXX801, la 41XXX372 (vedi esame p.m. teste Di Laroni ud.10/11/09), consegnategli da Moggi [...]

Come può il tribunale affermare che queste schede gli sono state consegnate da Moggi?!?

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Joined: 10-Sep-2006
5193 messaggi

Già.

Anche a lui è stata attribuita dagli investigatori l’uso di schede straniere, in numero di tre, la 41XXX187, la 41XXX801, la 41XXX372 (vedi esame p.m. teste Di Laroni ud.10/11/09), consegnategli da Moggi, e con scheda straniera si sarebbe pure inserito in telefonate su rete nazionale, sulle quali ha ampiamente insistito il pubblico ministero.

La dimostrazione sta nel fatto che su ciò ha ampiamente insistito il pm.?

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Joined: 03-Jun-2010
178 messaggi

Né rileva che, cosi come ha addotto ripetutamente la difesa di Racalbuto (vedi anche dichiarazioni spontanee dellimputato Pairetto a ud.16/3/10) , questultimo, per errori, che, tutto sommato, andavano riferiti in prima battuta allassistente arbitrale (vedi infatti esame teste lvaldi Marco ud.1/6/10), sia stato tenuto lontano dal campo di calcio per nove giornate, poiché anche in tal comportamento, a ben vedere, può decifrarsi una forma di protezione dellassociato, potendo apparire di maggiore interesse dellassociazione mettere la sordina alle polemiche, fondate o meno che fossero, rispetto al guadagno mancato allassociato.

Quindi l'associazione protegge l'associato sospendendolo per 9 giornate.............. GRANDE!!!!!!! E ioi che pensavo che gli arbitri venissero premiati dandogli piu possibilita' di guadagnare............che ingenuo......

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Joined: 08-Jul-2006
21405 messaggi

Tu sei buono e ti tirano le pietre.
Sei cattivo e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai,
sempre pietre in faccia prenderai.
Tu sei ricco e ti tirano le pietre
Non sei ricco e ti tirano le pietre
Al mondo non c'è mai qualcosa che gli va
e pietre prenderai senza pietà!
Cosi' sara' finché vivrai Sarà così
Se lavori, ti tirano le pietre.
Non fai niente e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai capire tu non puoi
se è bene o male quello che tu fai.
Tu sei bello e ti tirano le pietre.
Tu sei brutto e ti tirano le pietre.
E il giorno che vorrai difenderti vedrai
che tante pietre in faccia prenderai!
Sarà così finché vivrai Sarà così

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Joined: 10-Sep-2006
5193 messaggi

Né rileva che, cosi come ha addotto ripetutamente la difesa di Racalbuto (vedi anche dichiarazioni spontanee dellimputato Pairetto a ud.16/3/10) , questultimo, per errori, che, tutto sommato, andavano riferiti in prima battuta allassistente arbitrale (vedi infatti esame teste lvaldi Marco ud.1/6/10), sia stato tenuto lontano dal campo di calcio per nove giornate, poiché anche in tal comportamento, a ben vedere, può decifrarsi una forma di protezione dellassociato, potendo apparire di maggiore interesse dellassociazione mettere la sordina alle polemiche, fondate o meno che fossero, rispetto al guadagno mancato allassociato.

Quindi l'associazione protegge l'associato sospendendolo per 9 giornate.............. GRANDE!!!!!!! E ioi che pensavo che gli arbitri venissero premiati dandogli piu possibilita' di guadagnare............che ingenuo......

Strano. Però, poi, non credono a De Santis che si associa e si dissocia .....

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Joined: 11-Aug-2006
1081 messaggi

Ci tocca ora analizzare la posizione dell'arbitro Paolo Bertini in relazione alla sua appartenenza alla (molto) presunta associazione.
Andiamo a leggere.

Va infine esaminata la posizione di Bertini Paolo, a carico del quale il tribunale anche ritiene che sono stati acquisiti i sufficienti elementi di prova per affermame la responsabilità per il reato di cui al capo a), in aggiunta alla frode sportiva di cui al capo m), consumata in concorso con il capo dell’associazione.

Il capo m)... che Paolo Bertini consuma con il capo dell'associazione... è Juventus-Milan.
Prima di proseguire, non possiamo non andare a vedere come è risultato colpevole nella circostanza...

Il reato di cui al capo m) è contestato a Fabiani Mariano, a Moggi Luciano, a Bertini Paolo,
Si ipotizza la turbativa dell’incontro con risultato 0-0 tra Juventus e Milan, svoltosi a Torino il 18/12/04.
La genericità dell’imputazione, poiché non vengono specificati i termini dell’istigazione di Fabiani e Moggi e in che cosa sia consistito il comportamento di Bertini volto a favorire la Juventus, non è circostanza decisiva, essendosi già più volte chiarito che la valutazione va rapportata al tentativo, di cui non altro, si sostanzia in diritto l’imputazione.
Soccorrono anche qui le intercettazioni telefoniche per condannare Moggi e Bertini, e però non anche Fabiani, poiché, pur essendosi il tribunale convinto dell’esistenza, nel periodo sospetto dei giorni antecedenti e successivi alla gara, di contatto con scheda straniera anche tra Fabiani e Bertini, la mancanza di conoscenza del contenuto del contatto con la scheda svizzera, contatto che, quanto a Fabiani, si configura elemento unico, appare di impedimento alla condanna anche per reato di tentativo, indipendentemente dalla dilatazione dell’imputazione ad opera del pubblico ministero, che gli atti attestano, e che trova singolare rappresentazione già nel capo di imputazione, con l’inserimento in esso degli assistenti Ivaldi e Pisacreta e del quarto ufficiale Dondarini, che non sono imputati.
Si elencano gli elementi a carico, dopo aver chiarito che i contatti tra Fabiani e Bertini con uso di schede svizzere dai numeri finali 751 (0041XXX751) quanto a Fabiani 155 (0041XXX155) quanto a Bertini sarebbero avvenuti per quattro minuti e sette secondi alle ore 11,37 del 15/12/04, per trentatrè secondi alle ore 0,30 del 18/2/04, per un minuto e trentotto secondi alle ore 16,40 del 20/12/04.
Il tribunale ritiene di formare il suo libero convincimento di responsabilità di Moggi e Bertini sulle conversazioni che seguono, di cui non si ignora il contenuto, poiché avvenute con l’uso delle schede nazionali.
Prog. 8782 del 20/12/04, ore 23,08 su utenza 335XXX050
D.\ Ah, direttore, sono sempre Elisabetta
U.\
E.\ Scusi, mi dice Aldo se lei ha qualche - inc. -, se possono mandare le e-mail per quanto riguarda I’arbitro Bertini, perché il problema è che stanno tutti votando con il massimo dei punti, otto o nove, per poter fare una cosa un po' più equilibrata
U.\ E ma io dove li trovo adesso, Elisabetta?
E.\ E lo so
U.\ E ma ora non faccia tanti discorsi...
E.\ Eh
U.\ Ci deve pensare lui, ci deve pensare
E.\ Eh, e no, e il problema è che poi non possiamo modificare il televoto
U.\ Mah? Fate un po’ voi, aoh
E.\ Va beh, dai, facciamo noi, ho capito, dai, okay
U.\ Va bene
E.\ Okay, direttore
U.\ Ciao, ciao
E.\ Di nuovo.
Progr.8846 del 21/12/04, ore 12,21 su utenza 335XXX050
U1.\ Pronto?
U2.\ Pronto?
U1.\ Aoh, Aldo
A.\ Ueh, Luciano
L.\ Sai che ieri sera ti ho visto in forma?
A.\ Aoh, ieri sera... mi state facendo fare miracoli, guarda, non ne posso più
L.\ Ma che “c .... " di miracoli? Sono già due settimane che fai due ore sulla Juventus e sugli errori arbitrali, no?
A.\ Quali errori arbitrali?
L.\ Eh, aoh, ieri, ieri hai messo Melli contro tutti
A.\ - Inc. -, era Colombo che · inc. -
L.\ Ma chiamane... chiamane qualcuno di diverso, “p***o cane”!
A.\ Non ci sta
L.\ E ho capito, ma
- A questo punto le voci degli interlocutori si sovrappongono, poi: -
L.\ Ieri hai fatto una cosa che non è piaciuta a nessuno, guarda
A.\ E che ho fatto?
L. \ Chiama Antonio, fattelo dire anche da lui, hai fatto, in pratica, tutto quello che si può fare per “dare in C**O" alla Juventus
A.\ Ma stai scherzando?
L.\ Con eleganza l’hai fatto, con eleganza, ma “gli hai dato nel C**O”, con eleganza l’hai fatto
A.\ Ma quale eleganza? Se io ho detto... mi sono “sputtanato”, ho detto: ma la Juventus è stata...
L.\ Ma che “c .... " ti sei “sputtanato”? Tu hai dato all’arbitro cinque punti, poi mi hai telefonato per dirmi di mandare l’e-maìl alle undici
A.\ Sì, perché io dall’8 gli ho dato il 5, il nove per cento ha votato
L.\ Ho capito, ma ora...
A.\ E non lo dire, perché qualcuno può andare a vedere
L.\ Eh, mi vuoi prendere per il...
A.\ Poi il Lecce non te l’ho dato per niente, ho inventato che si è fatto tardi
L.\ Ma inventati qualche altra cosa, perché, oltretutto, te l’ho detto prima e te lo ripeto, quando un giocatore... quando un giocatore viene trattenuto, si ferma sul posto nella caduta e non a fare quello che ha fatto Crespo, Crespo era in scivolata
A.\ Ma questo l’ha detto Colombo, aoh
L.\ Non è neppure stato toccato
A.\ Ma l’ha detto Colombo, Colombo l’ha detto
L.\ E allora perché l’arbitro ha preso cinque! Cinque punti
A.\ No, l’arbitro ha preso nove, aoh, lo vuoi capire? Io l’ho messo a cinque perché se fa un’indagine la "Telecom" scoprono la cosa, mi sono preso io, diciamo, il potere di fare questo, mettete cinque, perché pure io - inc. -, hai capito?
L.\ Guarda, per dire tutto quello sarebbe molto meglio che ogni tanto la tua trasmissione
A.\ Poi ho detto: Elisabetta, ditegli se vuole parlare; dice: no, è contento Moggi; eh, aoh
L.\ - Inc. —, mi andavo a mettere in un contesto...
A.\ Sì, ma poi ho messo la moviola, ho messo Zeffirelli che ha parlato del vecchio passato, non sapevo che fare
L.\ No, no, un momento, non sapevi che fare e hai chiamato pure Zeffirelli per "far andare in C**O” alla Juventus?
A.\ No, quello... no, assolutamente, quello si è offerto lui, perché teneva la cosa alla moviola e non ha detto una parola contro la Juve, aoh, perché gli ho detto: però non ripetere le cose di venti anni fa; ha detto: no, il tempo è cambiato, poi Berlusconi ha l' accordo con la Juve
L.\ Comunque le due ore sono più giustificate a farle sull’Inter che ha vinto uno a zero e per poco perdeva anche con il Brescia e non sulla Juventus
A.\ Ma l’ Inter ha vinto uno a zero, se faceva zero a zero facevo un processone, ha vinto uno a zero per caso, dovevo fare il Lecce, dovevo fare il Lecce
L.\ Che “c .... ” fai con l’ Inter, Aldo, dai
A.\ Dovevo fare il Lecce, perché quello era un "casino", perché quello aveva sparato a zero, io te l’ho levato, te lo vuoi ricordare, aoh?
L.\ E mica ha sparato a zero contro di noi, ha sparato a zero contro gli arbitri, a me che “c .... ” me ne frega, scusa?
A.\ E ma io penso che gli episodi... il rigore è stato — inc. —
L.\ Io t’ho solo detto che se si dà il "C**O” è meglio, però che poi in Italia si deve pigliare e portare avanti i lazzaroni, va bene, non c’è mica niente di male .
A.\ No, no, io sto sempre da quella parte, tranquillo tranquillo, cioè certe volte mi devo “parare il C**O", ma con eleganza, perché non faccio attaccare mai la Juventus a morsi come hanno fatto a “Controcampo”, da me non passano mai queste cose qui, perché io sono troppo amico tuo
L.\ Va bene
A.\ Non mi voglio “sputtanare”, però, voglio dire, l’ho fatto con eleganza suprema
L.\ No, no, ce l’abbiamo “nel C**O" con eleganza
A.\ Vuoi sapere una cosa, Luciano?
L.\ Eh
A.\ Anche quelli che vedono le e-mail quelli le vedono, perché poi ci stanno... Klaus David è amico di Lapo Elkann
L.\ Poi c’è quel cretino con gli occhiali che dice delle cose dall’estero, ce ne fosse una volta buona con la Juventus
A.\ Quello è amico di Lapo Elkann, che “c .... ”! E’ un altro juventino di ferro, che “c .... " ne sai?
L.\ Ma quegli amici lì è meglio non tenerli, no?
A.\ Ma me l’ha passato Lapo Elkann dopo la trasmissione, me l’ha passato lui, lui ci parla con il tu, che "c .... ” ne sapevo? Ma poi ti dico di più, poi l’ho ricorretto, però lui vede le e-mail, le email erano tutte contro la Juventus, cioè ne erano solo sette otto, io ho fatto mettere - inc. - in favore della Juve
L.\ - Inc. -, facciamo una cosa, ti dò quindici giorni di tempo, vieni documentato sui favori che ha avuto il Milan e su quelli che ha avuto la Juventus
A.\ Sì, esatto
L.\ E sugli sfavori che ha avuto l’una e che ha avuto l’altra, e l’ammazzo!
A.\ Sì, e l’ho detto io
L.\ Sì, va beh, l’hai detto te
A.\ L’ho detto io che dovrei essere al di sopra delle parti, hanno ricordato Reggina-Milan, l’ha detto persino Foti, il presidente della Reggina, ha detto
L.\ Sì, ma quando fai al di sopra delle parti non ti crede più nessuno, dicono che... no, dai
A.\ Che cosa?
L.\ Aldo
A.\ Eh
L.\ Così... cosi non va bene
A.\ Eh, aoh
L.\ Quando si vince e si vince bene la difesa non c’è bisogno, è quando c’è bisogno e manca la difesa...
A.\ E io l’ho fatta, perché se facevo “Controcampo” era la fine del mondo, se facevo il “Processo" vero sugli episodi vostri, l’aveva detto Messina, vi facevano un “C**O” tanto
L.\ Ma lo sai che i rapporti nostri con “Controcampo" sono diversi dai tuoi, eh, voglio dire
A.\ E appunto, e perciò c’è la differenza, ma non è che si può passare completamente all’opposto
L.\ - Inc. -
A.\ Eh, io l’ho fatto con eleganza e con cosa, e io mi sono impegnato a dire delle cose... prima di tutto ho tolto il Lecce, poi t’ho levato i punti a quello che aveva avuto nove punti, poi ho detto io: guardate che persino Foti ha detto che è il Milan che ha avuto più favori; io l’ho detto, perché ho detto: Foti ha chiesto scusa a Moggi qui, in trasmissione, in diretta, perché la Reggina ha rubato il risultato alla Juve, con l’Inter c’era un rigore e c’era l’espulsione di Toldo; l’ho detto io, eh, più di questo... poi ho fatto vedere il mani di Costacurta, era dentro l’area, eh, aoh, non l’ha fatto nessuno questo, eh, nessuno!
L.\ Ma che tu metti il mani di Costacurta in area e quando poi, in pratica, fai quello che è stato fatto sull’arbitro
A.\ Tu mi devi dire chi ha difeso mai la Juventus in qualunque trasmissione come l’ho difesa io, se mi rispondi questo, chi ha difeso con Colombo, con Melli e con me stesso, nessuna trasmissione l’ha fatto
L.\ Ieri sera era Melli contro tutti
A.\ No, no, Colombo è stato il più forte, si è beccato pure un imbecille dal ministro, perché Colombo ha battagliato, ha detto: basta, sono trent’annì che dite che ruba e non ruba un “c .... ”, perché è la più forte; l’ha detto chiaro chiaro
L.\ La verità la sai qual è? Te la dico io
A.\ Eh
L.\ La verità è che non si può dire la verità, perché se si potesse dire la verità qualcuno ci lascerebbe le penne
A.\ Bravo
L.\ E bisogna stare tutti zitti, altroché, se no...
A.\ Poi, aoh, lo sai che Matarrese in “Radio romana" che ha detto? Che io non faccio niente sulla “GEA"
L.\ Ma che “c .... " di “GEA”?
A.\ Io non ho parlato mai di “GEA”
L.\ - Inc. -
A.\ Però se questa “GEA” la teneva un altro io l’attaccavo al “Processo", aoh, parliamoci chiaro!
L.\ Sì, ma non...
A.\ Eh, tu sei amico
L.\ Ora la “GEA” è diventata una “cazzata"
A.\ Eh, costano queste cose, perché a me mi costano queste cose, perché fuori e a Roma, dappertutto, me lo dicono, dicono: perché nun parli mai della "GEA”? Fai sempre il “Processo" - inc. -
L.\ Ma puoi anche parlare della “GEA”, sono tutte persone perbene che in pratica
A.\ Lo so, lo so
L.\ Danno dei punti, danno dei punti a... purtroppo sanno lavorare bene e creano problemi a tutti quelli che non sanno lavorare
A.\ E’ certo, è certo, a me perché mi hanno attaccato? Perché io sono come la Juventus, a me mi attaccano perché vinco, eh, questo è il punto
L.\ Va bene
A.\ Che ce ne frega? A noi non ce ne frega, stai buono, stai calmo, quando ci sentiamo per Natale?
L.\ Ci sentiamo prima di Natale e poi ci vediamo dopo
A.\ Va bene, okay
Ad avviso del tribunale, sono utili per condannare Bertini le conversazioni tra Moggi e lo staff del processo del lunedì dirette a ottenere una rappresentazione edulcorata di quanto avvenuto sul campo, fino all’estremo della modifica del televoto. I sopra menzionati progressivi 8782 e 8846 mostrano il chiaro affanno per far risalire la quotazione dell’arbitro, e questo è tale da soddisfare per intero l’indagine diretta alla decifrazione del reato di tentativo, ove l’affanno venga valutato cumulativamente al contatto diretto attraverso la scheda svizzera, quale è stato ricostruito dagli investigatori tra Moggi e Bertini nel periodo sospetto, ovvero per tre minuti e trentasette secondi alle ore 19,35 del 15/12/04, per due minuti e nove secondi alle ore 21,45 del 17/12/04.
I progressivi indicati dal teste Auricchio all’udienza del 23/3/10, ovvero il progressivo 11185 del 12/12/04, ore 10,01, su utenza 335XXX344, il progressivo 7040 del 13/12/04, ore 22,25, su utenza 335XXX050, il progressivo 1616 del 15/11/04, ore 18,05 su utenza 335XXX050, il progressivo 27837 del 17/12/04, ore 13,06, su utenza 335XXX178 presentano invece un discorso telefonico che, ad avviso del tribunale, non ha alcun addentellato con la specifica imputazione.
Le risultanze probatorie, diverse da quelle procurate dalle intercettazioni telefoniche, appaiono indifferenti al giudizio di responsabilità.
ln particolare non rileva che il teste Auricchio all’udienza del 23/3/10 in sede di controesame da parte dell’avvocato Prioreschi non abbia risposto, quando è stato invitato a specificare con quali atti fraudolenti fosse stata alterata la partita, e si è trincerato dietro il suo potere di investigare, ma non anche di configurare i capi di imputazione, cosi esprimendosi: siccome io non posso configurare i singoli capi di imputazione, io faccio un’attività su ipotesi investigative, questa è la mia ipotesi.
Neppure rileva che l’osservatore arbitrale della partita, Guidi Alessandro, in sede di controesame da parte dell’avv. Messeri all’udienza dell’1/6/10, a conferma del suo rapporto depositato dal difensore all’inizio del processo, abbia dichiarato quanto segue: sì, il voto 8,50 presuppone… una prestazione con delle difficoltà, che c’erano state delle difficoltà nella partita.

Prima di riprendere il discorso dell'appartenenza all'associazione, breve commento al capo m).
Come avete letto, è il solito schemino. Caso mai non avessimo capito, il tribunale ce lo spiega a chiare lettere. Ripeto il passaggio:

La genericità dell’imputazione, poiché non vengono specificati i termini dell’istigazione di Fabiani e Moggi e in che cosa sia consistito il comportamento di Bertini volto a favorire la Juventus, non è circostanza decisiva, essendosi già più volte chiarito che la valutazione va rapportata al tentativo, di cui non altro, si sostanzia in diritto l’imputazione.

Ok? Che ci dice il tribunale? Che non importa che il PM formuli genericamente le accuse, poichè qui di solo tentativo si parla. Oh, e come sarebbe avvenuto?

Soccorrono anche qui le intercettazioni telefoniche per condannare Moggi e Bertini, e però non anche Fabiani, poiché, pur essendosi il tribunale convinto dell’esistenza, nel periodo sospetto dei giorni antecedenti e successivi alla gara, di contatto con scheda straniera anche tra Fabiani e Bertini, la mancanza di conoscenza del contenuto del contatto con la scheda svizzera, contatto che, quanto a Fabiani, si configura elemento unico, appare di impedimento alla condanna anche per reato di tentativo, indipendentemente dalla dilatazione dell’imputazione ad opera del pubblico ministero, che gli atti attestano, e che trova singolare rappresentazione già nel capo di imputazione, con l’inserimento in esso degli assistenti Ivaldi e Pisacreta e del quarto ufficiale Dondarini, che non sono imputati.

Ecco che il tribunale... e non il PM... riesce a trovare prove di colpevolezza... la presenza (presunta per l'investigatore, certa per il tribunale) di contatti su scheda svizzera tra Moggi e Bertini, e le evincenti telefonate in chiaro successive ( ...con Biscardi!!) fanno pendere l'ago sulla colpevolezza... ciò che non si può affermare per Fabiani che ha la fortuna di non fare telefonate evincenti il lunedì, e quindi, nonostante siano presenti contatti su scheda svizzera il sabato tra lui e Bertini, non possiamo arguire ciò che si sono detti... ergo, assoluzione... per Fabiani...
Anche questa ultima situazione la abbiamo già vista al capo c), Siena-Juventus, dove il tribunale così concludeva:

Se invero il tempo del contatto appare in astratto utile a consentire a Moggi di agganciare l’arbitro e somministrargli le sue personali indicazioni sul modo di comportarsi sul campo, circostanza che è
di per sé utile a influenzare l’arbitro, avuto riguardo al fatto che, ad esempio, la conoscenza della tecnica di gioco, degli elementi di forza e degli elementi di debolezza delle squadre, in quella
giornata, non sono indifferenti all’esercizio della discrezionalità tecnica, nondimeno, in un contesto di mancata ricostruzione, attraverso il discorso tra Moggi e terzi, o tra terzi fra loro, di quello che i due si siano detti per telefono, la nota di clandestinità non è corredata delle indispensabili circostanze di accompagnamento indicative dello scopo di influenzare l’arbitro
nella specifica partita.

Infatti, in Siena-Juventus andranno tutti assolti, Moggi, Fabiani e... Bertini!

Ok, chiarito questo, riprendiamo il discorso dell'appartenenza all'associazione... cioè, all'elenco dei non vale...

A suo carico grava il possesso della scheda straniera consegnata dal capo dell’associazione, identificata, attraverso la ricostruzione operata dagli investigatori, con il numero 41XXX155.
Già si è detto che il tribunale stima che la ricostruzione è complessivamente affidabile, ed è ininfluente la circostanza che la ricostruzione a carico di Bertini sia stata carente dell’elemento di appoggio costituito dai dati emergenti da intercettazioni telefoniche di utenze nazionali, poichè nei confronti di Bertini non è stata mai disposta intercettazione telefonica (vedi esame p.m. teste Di Laroni Michele ud.10/11/09: no, Bertini non era intercettato... su quelli che monitoravo avevo un elemento in più, però il metodo di attribuzione delle svizzere è stato sempre lo stesso... per gli intercettati io avevo dei numeri e quindi potevo ricavare da quei numeri anche le celle, per i non intercettati io non avevo le celle).
Il metodo adoperato è stato descritto dal teste Di Laroni specificamente con riferimento alla scheda 41XXX155 attribuita a Bertini, ovvero è stato accertato che la scheda agganciava celle tutte in Arezzo, luogo di residenza di Bertini, e il tribunale ravvisa una insignificante deficienza nel fatto che non sia stato controllato dall’investigatore quanti e quali appartenenti alla CAN A e B avessero parimenti residenza in Arezzo, e se Bertini fosse effettivamente in Arezzo il giorno in cui veniva agganciata cella in Arezzo (vedi verbale udienza 10/11/09 pagg.150 e seguenti), poiché è preminente la considerazione che la scheda agganciava cella in Coverciano quando v’erano riunioni in Coverciano.

Né è decisiva la circostanza che, non sempre quando v’erano raduni in Coverciano la scheda agganciava cella in Coverciano, rientrando in un criterio di normalità la mancanza di uso costante, e peraltro il teste ha riferito che, in occasione di uno dei raduni improduttivi di contatti tra le due schede, Bertini si trovava all’estero.

Neppure è dirompente, nella visione del tribunale, che il teste Di Laroni non sia riuscito a dare spiegazione della mancata corrispondenza tra i contatti in entrata e quelli in uscita, risultanti dall’esame incrociato delle schede 41XXX194, in possesso del Moggi, e 41XXX155, in possesso del Bertini (vedi pag.167 verb.ud. 10/11/09), se comunque il possesso è altrimenti provato dai contatti tra la scheda 41XXX155 e la scheda 41XXX185 in possesso di Gianluca Paparesta, e al possesso della scheda il tribunale ritiene di attribuire un alto valore indiziante, indipendentemente dalla quantità e qualità delle parole pronunziate, rimaste ignote.

Non vale, dunque, alla difesa appigliarsi al mancato accenno da parte di Bertini a possesso di scheda svizzera con l’amico Gianluca Paparesta, che per sua parte pure la possedeva (vedi esame p.m. e controesame difesa Bertini teste assistito Paparesta Gianluca: sicuramente con Bertini ci ho parlato quel giorno...sono molto legato da un rapporto di amicizia duraturo...non mi ha mai detto di possedere una scheda svizzera telefonica... mai ho chiamato Bertini sul numero 41XXX155 non esistevano rapporti privilegiati di Bertini con i vertici arbitrali).

Così pure, di fronte al possesso della scheda straniera, non è decisivo che non vi è possibilità di valutare parole pronunziate da Bertini, in assenza di intercettazione telefonica che lo mostri diretto interlocutore anche su utenza altrui (vedi controesame avv.Messeri teste Auricchio ud. 16/3/10: mai intercettata una telefonata in cui interlocutore era Paolo Bertini).

Neppure è decisivo che né Ancelotti né Mancini, portatori di interessi in contrasto con quello di Moggi nel campionato 2004/2005, abbiano fornito un qualche dato concreto sul quale poter fondare il giudizio di particolare legame tra Bertini e Moggi, (vedi ud.11/5/10 e 25/5/10), e parimenti non è decisivo tutto quello che Bertini ha fatto valere in sede di dichiarazioni spontanee (vedi ud.16/11/10), e in particolare che la Juventus nel campionato 2004/2005 con lui ebbe una media di punti inferiore a quella che poi attenne nell’intero campionato (con me ottenne un risultato inferiore rispetto a quello che poi ottenne con altri arbitri che non sono qui presenti all’interno di questo processo...con me il Mlan ottenne più punti di quanti ne ottenne la Juventus...ci sono dati che non tornano).

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Già si è detto che il tribunale stima che la ricostruzione è complessivamente affidabile, ed è ininfluente la circostanza che la ricostruzione a carico di Bertini sia stata carente dell’elemento di appoggio costituito dai dati emergenti da intercettazioni telefoniche di utenze nazionali, poichè nei confronti di Bertini non è stata mai disposta intercettazione telefonica (vedi esame p.m. teste Di Laroni Michele ud.10/11/09: no, Bertini non era intercettato... su quelli che monitoravo avevo un elemento in più, però il metodo di attribuzione delle svizzere è stato sempre lo stesso... per gli intercettati io avevo dei numeri e quindi potevo ricavare da quei numeri anche le celle, per i non intercettati io non avevo le celle).
Il metodo adoperato è stato descritto dal teste Di Laroni specificamente con riferimento alla scheda 41XXX155 attribuita a Bertini, ovvero è stato accertato che la scheda agganciava celle tutte in Arezzo, luogo di residenza di Bertini, e il tribunale ravvisa una insignificante deficienza nel fatto che non sia stato controllato dall’investigatore quanti e quali appartenenti alla CAN A e B avessero parimenti residenza in Arezzo, e se Bertini fosse effettivamente in Arezzo il giorno in cui veniva agganciata cella in Arezzo (vedi verbale udienza 10/11/09 pagg.150 e seguenti), poiché è preminente la considerazione che la scheda agganciava cella in Coverciano quando v’erano riunioni in Coverciano.

Né è decisiva la circostanza che, non sempre quando v’erano raduni in Coverciano la scheda agganciava cella in Coverciano, rientrando in un criterio di normalità la mancanza di uso costante, e peraltro il teste ha riferito che, in occasione di uno dei raduni improduttivi di contatti tra le due schede, Bertini si trovava all’estero.

Neppure è dirompente, nella visione del tribunale, che il teste Di Laroni non sia riuscito a dare spiegazione della mancata corrispondenza tra i contatti in entrata e quelli in uscita, risultanti dall’esame incrociato delle schede 41XXX194, in possesso del Moggi, e 41XXX155, in possesso del Bertini (vedi pag.167 verb.ud. 10/11/09), se comunque il possesso è altrimenti provato dai contatti tra la scheda 41XXX155 e la scheda 41XXX185 in possesso di Gianluca Paparesta, e al possesso della scheda il tribunale ritiene di attribuire un alto valore indiziante, indipendentemente dalla quantità e qualità delle parole pronunziate, rimaste ignote.

Non vale, dunque, alla difesa appigliarsi al mancato accenno da parte di Bertini a possesso di scheda svizzera con l’amico Gianluca Paparesta, che per sua parte pure la possedeva (vedi esame p.m. e controesame difesa Bertini teste assistito Paparesta Gianluca: sicuramente con Bertini ci ho parlato quel giorno...sono molto legato da un rapporto di amicizia duraturo...non mi ha mai detto di possedere una scheda svizzera telefonica... mai ho chiamato Bertini sul numero 41XXX155 non esistevano rapporti privilegiati di Bertini con i vertici arbitrali).

Così pure, di fronte al possesso della scheda straniera, non è decisivo che non vi è possibilità di valutare parole pronunziate da Bertini, in assenza di intercettazione telefonica che lo mostri diretto interlocutore anche su utenza altrui (vedi controesame avv.Messeri teste Auricchio ud. 16/3/10: mai intercettata una telefonata in cui interlocutore era Paolo Bertini).

Neppure è decisivo che né Ancelotti né Mancini, portatori di interessi in contrasto con quello di Moggi nel campionato 2004/2005, abbiano fornito un qualche dato concreto sul quale poter fondare il giudizio di particolare legame tra Bertini e Moggi, (vedi ud.11/5/10 e 25/5/10), e parimenti non è decisivo tutto quello che Bertini ha fatto valere in sede di dichiarazioni spontanee (vedi ud.16/11/10), e in particolare che la Juventus nel campionato 2004/2005 con lui ebbe una media di punti inferiore a quella che poi attenne nell’intero campionato (con me ottenne un risultato inferiore rispetto a quello che poi ottenne con altri arbitri che non sono qui presenti all’interno di questo processo...con me il Mlan ottenne più punti di quanti ne ottenne la Juventus...ci sono dati che non tornano).

Notare quante loquzioni diverse tra loro trovano per annullare tutte le osservazioni fatte dalla difesa

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Joined: 08-Jul-2006
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non so come possa essere imbastito

un processo politico sotto una dittatura

però presumo che sia farcita

di

è decisivo

per quanto iguarda ciò che è favorevole alla accusa

e di

non è decisivo

per tutto ciò che potrebbe essere a discarico

meno male che siamo in italia

e tutto questo non può accadere

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Joined: 10-Sep-2006
5193 messaggi

non so come possa essere imbastito

un processo politico sotto una dittatura

però presumo che sia farcita

di

è decisivo

per quanto iguarda ciò che è favorevole alla accusa

e di

non è decisivo

per tutto ciò che potrebbe essere a discarico

meno male che siamo in italia

e tutto questo non può accadere

Ciò che non è decisivo potrebbe essere DIROMPENTE!

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Joined: 11-Aug-2006
1081 messaggi

Oh, abbiamo esaminato tutte le singole posizioni di coloro che sono stati riconosciuti come appartenenti alla presunta associazione per delinquere.
Però, e parlo per quel che mi riguarda, non abbiamo ancora capito bene un paio di cosucce.
- Il fine dell'associazione
- L'utilità per gli associati all'appartenenza a predetta associazione

Continuo a parlare da perfetto ignorante in materia, ma, credo, che se viene mossa un'accusa di associazione per delinquere... per la quale, come abbiamo visto, si va in galera... occorra dimostrare gli elementi di cui sopra, o no? ...intendo, se devo rischiare assumendo comportamenti illeciti, almeno ne devo trarre vantaggio, o no?

Ora, dopo aver esaminato tutte le posizioni, e parecchie delle partite, a voi è chiaro qual è il fine dell'associazione e quali sono i vantaggi alla sua appartenenza? A me sembra che nemmeno lo stesso Moggi ne abbia tratto vantaggio ( ...le partite non sono truccate... il campionato non è truccato... i sorteggi non sono truccati...) ...nè i designatori, con il particolare dello stesso Bergamo che aveva dato le dimissioni a Settembre '04... nè gli arbitri, che come abbiamo visto non arbitrano di più degli altri... nè tanto meno la Juve che non si vede avvantaggiata in termini di punti e/o ammonizioni e/o espulsioni...

E allora? E allora torniamo a pagina 417 e andiamo a leggere, molto lentamente per assimilare bene i concetti, come ha ragionato il tribunale... piano, piano...

Passando a esaminare l’imputazione di associazione per delinquere di cui al capo a), si osserva che a integrare la fattispecie criminosa di cui all’art.416 c.p. occorre l’accordo di volontà e un vincolo di permanente colleganza.
Gli associati devono avere il comune proposito e la comune risoluzione di commettere più delitti, e, come già detto in principio di motivazione, non rileva che questi siano tutti della stessa specie, nel caso in esame più reati di tentativo, nella forma della frode sportiva contemplata come ipotesi di chiusura dall’art.l della legge 401/89.
Il giudicante deve confrontarsi con il requisito del comune proposito e della comune risoluzione, che non contrassegna il delitto solo sotto l’aspetto del dolo, ma lo caratterizza altresì nella sua materialità come direzione oggettiva del fatto collettivo.
Va provata la stabilità dell’unione finalisticamente orientata a perseguire lo scopo comune valendosi della struttura all’uopo creata.
Gli associati vengono puniti per il fatto dell’associazione in forza del collegamento determinato dalla loro partecipazione, sia anche solo morale, all’iniziale intento criminoso di tipo organizzativo.
Su queste premesse il tribunale, avuto riguardo allo scopo perseguito dagli associati, di contaminazione degli arbitraggi attraverso sollecitazioni adoperate dal Moggi nei confronti degli arbitri, e da costoro accettate con riferimento alla parte delle competizioni svoltesi nella stagione 2004/05, oggetto dell’imputazione, stima che la prova della responsabilità può ritenersi acquisita solo per taluni degli imputati.

Quindi,

[...] occorre l’accordo di volontà e un vincolo di permanente colleganza.
Gli associati devono avere il comune proposito e la comune risoluzione di commettere più delitti [...]
Va provata la stabilità dell’unione finalisticamente orientata a perseguire lo scopo comune valendosi della struttura all’uopo creata.
Gli associati vengono puniti per il fatto dell’associazione in forza del collegamento determinato dalla loro partecipazione, sia anche solo morale, all’iniziale intento criminoso di tipo organizzativo.

E, vi chiedo, dopo aver letto molto della sentenza, quanto sopra è stato provato? Vi rileggo questa frase:

Va provata la stabilità dell’unione finalisticamente orientata a perseguire lo scopo comune valendosi della struttura all’uopo creata.

E lo scopo comune qual'era? Far vincere la Juventus? Era questo che importava a Bergamo, Pairetto, Mazzini, De Santis, Racalbuto, Bertini, Dattilo, e compagnia cantante?

Forse importava a Moggi, ma bella armata Brancaleone una associazione che setacciata per 3 anni fa emergere solo reati a consumazione anticipata...

Infine, come avete letto, si può esser condannati per appartenenza all'associazione anche solo morale... io continuo a pensare che questa più che una sentenza penale sia una sentenza etica... che, naturalmente, è valsa solo per noi... unici frequentatori postribolari a cui vengono contestate tali sconce evenienze...

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Joined: 07-May-2009
2735 messaggi

L'etica si applica solo alla Juve mentre per altri si fa finta di nulla, non interessa, non è penalmente rilevante piaccia o non piaccia.

Strano che per il pericolo di tentativo di frode sportiva a Moggi sia stato applicato il massimo della pena perchè l'associazione a delinquere sta solo nelle menti perverse di chi ha scritto questa sceneggiatura.

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Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi

Oh, abbiamo esaminato tutte le singole posizioni di coloro che sono stati riconosciuti come appartenenti alla presunta associazione per delinquere.

Però, e parlo per quel che mi riguarda, non abbiamo ancora capito bene un paio di cosucce.

- Il fine dell'associazione

- L'utilità per gli associati all'appartenenza a predetta associazione

Continuo a parlare da perfetto ignorante in materia, ma, credo, che se viene mossa un'accusa di associazione per delinquere... per la quale, come abbiamo visto, si va in galera... occorra dimostrare gli elementi di cui sopra, o no? ...intendo, se devo rischiare assumendo comportamenti illeciti, almeno ne devo trarre vantaggio, o no?

Ora, dopo aver esaminato tutte le posizioni, e parecchie delle partite, a voi è chiaro qual è il fine dell'associazione e quali sono i vantaggi alla sua appartenenza? A me sembra che nemmeno lo stesso Moggi ne abbia tratto vantaggio ( ...le partite non sono truccate... il campionato non è truccato... i sorteggi non sono truccati...) ...nè i designatori, con il particolare dello stesso Bergamo che aveva dato le dimissioni a Settembre '04... nè gli arbitri, che come abbiamo visto non arbitrano di più degli altri... nè tanto meno la Juve che non si vede avvantaggiata in termini di punti e/o ammonizioni e/o espulsioni...

E allora? E allora torniamo a pagina 417 e andiamo a leggere, molto lentamente per assimilare bene i concetti, come ha ragionato il tribunale... piano, piano...

Passando a esaminare l’imputazione di associazione per delinquere di cui al capo a), si osserva che a integrare la fattispecie criminosa di cui all’art.416 c.p. occorre l’accordo di volontà e un vincolo di permanente colleganza.

Gli associati devono avere il comune proposito e la comune risoluzione di commettere più delitti, e, come già detto in principio di motivazione, non rileva che questi siano tutti della stessa specie, nel caso in esame più reati di tentativo, nella forma della frode sportiva contemplata come ipotesi di chiusura dall’art.l della legge 401/89.

Il giudicante deve confrontarsi con il requisito del comune proposito e della comune risoluzione, che non contrassegna il delitto solo sotto l’aspetto del dolo, ma lo caratterizza altresì nella sua materialità come direzione oggettiva del fatto collettivo.

Va provata la stabilità dell’unione finalisticamente orientata a perseguire lo scopo comune valendosi della struttura all’uopo creata.

Gli associati vengono puniti per il fatto dell’associazione in forza del collegamento determinato dalla loro partecipazione, sia anche solo morale, all’iniziale intento criminoso di tipo organizzativo.

Su queste premesse il tribunale, avuto riguardo allo scopo perseguito dagli associati, di contaminazione degli arbitraggi attraverso sollecitazioni adoperate dal Moggi nei confronti degli arbitri, e da costoro accettate con riferimento alla parte delle competizioni svoltesi nella stagione 2004/05, oggetto dell’imputazione, stima che la prova della responsabilità può ritenersi acquisita solo per taluni degli imputati.

Quindi,

[...] occorre l’accordo di volontà e un vincolo di permanente colleganza.

Gli associati devono avere il comune proposito e la comune risoluzione di commettere più delitti [...]

Va provata la stabilità dell’unione finalisticamente orientata a perseguire lo scopo comune valendosi della struttura all’uopo creata.

Gli associati vengono puniti per il fatto dell’associazione in forza del collegamento determinato dalla loro partecipazione, sia anche solo morale, all’iniziale intento criminoso di tipo organizzativo.

E, vi chiedo, dopo aver letto molto della sentenza, quanto sopra è stato provato? Vi rileggo questa frase:

Va provata la stabilità dell’unione finalisticamente orientata a perseguire lo scopo comune valendosi della struttura all’uopo creata.

E lo scopo comune qual'era? Far vincere la Juventus? Era questo che importava a Bergamo, Pairetto, Mazzini, De Santis, Racalbuto, Bertini, Dattilo, e compagnia cantante?

Forse importava a Moggi, ma bella armata Brancaleone una associazione che setacciata per 3 anni fa emergere solo reati a consumazione anticipata...

Infine, come avete letto, si può esser condannati per appartenenza all'associazione anche solo morale... io continuo a pensare che questa più che una sentenza penale sia una sentenza etica... che, naturalmente, è valsa solo per noi... unici frequentatori postribolari a cui vengono contestate tali sconce evenienze...

Oh signore .oddio . Ma io mi domando come puo' AA accettare che Moggi, Giraudo e di riflesso la Juventus siano invischiati in questo tipo di sentenze da santa inquisizione? Ma perche' non entrano direttamente in mezzo e dicono, egregi giudici ora la farsa sta assumendo connotazioni ridicole, ma che caxxo di sentenza e' questa?... .oddio

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Joined: 11-Aug-2006
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E continuiamo la lettura di ciò che dice il tribunale sul Capo a, l'associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva... che detta così, sembrerebbe chissà quale reato... invece, apprendiamo da questo processo che è da considerarsi frode sportiva anche la turbativa alla gara... che, per definizione, si svolge prima dell'evento... quello che non si riesce a mandare giù di tale turbativa è che per costituire reato non è necessario che sia mirata a qualcosa... è sufficiente che sia avvenuta... inoltre, non è necessario che tale turbativa sia, come dire, ben definita eventualmente, e logicamente, tramite promesse o accordi... no, è che proprio è sufficiente che ci sia un qualche contatto... o che lo si possa presumere... perchè si configuri una turbativa alla gara...

Mah, direte voi, tu stai esagerando... mah, vi risponderei io, mi potete riportare un caso di turbativa alla gara in termini diretti?... mi spiego, avete, dalle tante cose lette, trovato un caso in cui Moggi turba la gara?... Beh, la grigliata, mi risponderete voi... bene, a parte che la grigliata è sollecitata da Bergamo e non da Moggi... che pure risponde a palo... ma, secondo voi, quella telefonata costituisce turbativa alla gara?... ok, ma a parte questa, o qualche altra che eventualmente vi viene in mente, moltissime turbative sono presunte perchè, come abbiamo visto più e più volte, dai contatti su scheda svizzera il sabato si arriva alla presunzione di aver individuato la turbativa ascoltando le telefonate in chiaro il lunedì...

E' evidente, che in questo quadro come si può affermare che ci sono state partite truccate, campionati truccati, etc., etc.? ...tu non hai ascoltato nulla di diretto, hai trovato, secondo te, delle evidenze di turbative, ma cosa si siano realmente detti in queste situazioni tu non lo sai... quindi, siamo, come dire, nel campo di una particolare accezione del termine frode sportiva...

Non contenti di cotanto risultato ci dicono che a combinare tutte le marachelle di cui sopra sia nientedimeno che una associazione... per delinquere, pure...

Ora, io sbaglierò, ma pensavo di trovare in sentenza i due punti evidenziati nel precedente post, cioè la finalità dell'associazione e l'utilità ai partecipanti derivante dal farvi parte... ancora questo non abbiamo trovato, per cui dobbiamo continuare a leggere... sempre con pazienza...

Scusate, eh, solo ora mi accorgo di aver scritto troppo... ogni tanto, raramente, mi capita di essere in vena... scusate ancora...

Dunque...

Sussiste la prova della responsabilità per l’imputato Moggi, a carico del quale si ravvisano elementi utili per ravvisare la condizione attribuitagli di capo.

Parimenti sussiste la prova della responsabilità degli imputati Bergamo, Pairetto, Mazzini, De Santis, Dattilo, Racalbuto, ritenuta però quanto a Bergamo, Pairetto, Mazzini e De Santis la mera partecipazione.

E vabbè, poichè stiamo leggendo a ritroso, questo lo sappiamo... e dovremmo sapere anche in che modo sussiste la prova della responsabilità, giusto?

Non emergono invece sufficienti elementi di responsabilità per gli imputati Ambrosino, Fabiani, Fazi, Mazzei e Scardina, che devono essere assolti per non aver commesso il fatto.

Di tutti questi nomi, quello che fa specie è senz'altro Fabiani... addirittura, il buon Nucini nelle sue disavventure ci narra che un bel giorno l'ex ds del Messina gli fà: 'Vuoi conoscere il mio uomo?'... e poi consegne di schede, italiane e non, chiamate a destra e manca, olio di gomito di Di Laroni che ci dice che anche lui aveva sim di dubbia provenienza... e niente, va assolto... alla luce di quello che abbiamo evidenziato sopra mi viene da dire che è stato fortunato... cioè ci sono contatti su scheda svizzera ma lui non era un frequentatore del Processo di Biscardi cui sono riservate molte telefonate evincenti del lunedì... come dire, buon per lui...

Si osserva che nella fattispecie lo scopo sociale raggiunge un apprezzabile livello di contenuto penalmente rilevante solo attraverso la rappresentazione di legame dei presunti associati con partite di calcio, poiché la direzione unica dello scopo non consente di ravvisare altra distribuzione di compiti se non quelli presentanti una qualche proiezione sul campo di gioco.

Eh, cos'è uno scioglilingua? C'è qualche esperto di analisi logica che, per favore, mi vuol chiarire il concetto sopra esposto? ...continuiamo a leggere, magari lo spiegano dopo...

E, dunque, quanto a Ambrosino, va valutato che non è emersa a suo carico responsabilità per frode sportiva.

Vero è che gli è stato attribuito dagli investigatori il possesso di scheda straniera, ma, in un contesto nel quale la serietà e la determinatezza del proposito criminoso non può prescindere anche dalla indicazione della specie dei delitti la cui esecuzione costituisce scopo dell’associazione, un tal possesso non è di per sé elemento decisivo, tanto più che la genesi e il modo dell’investigazione rendono palese l’esistenza di un interesse del Moggi nel campo del mercato dei calciatori, che pure rende plausibile l’interesse dell’uno a discutere dell’argomento con l’altro.

Non occorre, quindi, neppure soffermarsi sulle critiche levate dalla difesa al metodo usato dagli investigatori per l’attribuzione del possesso della scheda all’Ambrosino, ovvero l’individuazione di costui, di cui si sapeva che era parte dell’apparato arbitrale, attraverso l’elemento della residenza in Torre del Greco, sito corrispondente a quello della cella nazionale sulla quale risultava appoggiata la scheda straniera, scheda che, nello sviluppo dei contatti, dopo il primo in zona di Torre del Greco, agganciava celle collocate in spazi dove poteva trovarsi l’Ambrosino per impegni di lavoro, ad esempio Milano, quando in Milano veniva giocata partita, che lo contemplava assistente, ovvero Coverciano, quando v’era raduno in Coverciano degli assistenti, senza però la veriñca preliminare della possibile esistenza in Torre del Greco di altre persone gravitanti nel mondo del calcio a livello professionistico, come procuratori, tesserati AIA, tesserati FIGC (vedi controesame avv.Cirillo del teste Di Laroni Michele ud.10/11/09: non l’abbiamo verificato).

Eh? Ma che fate, cambiate discorso? Cominciate a parlare di coloro che sono andati assolti? Per carità, va bene, però si stava parlando di associazione per delinquere e di come essa è da considerarsi integrata dai soggetti imputati... non vale, eh...

Capisco che continueranno a parlare degli altri assolti e mi fermo qui... li analizzeremo nei prossimi post...

Per ora vi ripropongo in grassetto questo passaggio, a mio modo di vedere molto illuminante di come il tribunale ha ragionato...

Vero è che gli è stato attribuito dagli investigatori il possesso di scheda straniera, ma, in un contesto nel quale la serietà e la determinatezza del proposito criminoso non può prescindere anche dalla indicazione della specie dei delitti la cui esecuzione costituisce scopo dell’associazione, un tal possesso non è di per sé elemento decisivo, tanto più che la genesi e il modo dell’investigazione rendono palese l’esistenza di un interesse del Moggi nel campo del mercato dei calciatori, che pure rende plausibile l’interesse dell’uno a discutere dell’argomento con l’altro.

...cioè, ancora una volta, non è stato ritenuto sufficiente il possesso e il contatto su schede svizzere... si è cercato... e trovato, secondo il tribunale... altre indicazioni che possano evidenziare l'esistenza di un interesse da parte di Moggi... che ci sia un interesse di Moggi, l'abbiamo capito... ma qual è l'interesse degli altri facente parte l'associazione?

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sembra un discorso di forlani

riusciva a parlare per ore senza dire nulla

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Joined: 03-Jun-2010
178 messaggi
Inviato (modificato)
..................................

...cioè, ancora una volta, non è stato ritenuto sufficiente il possesso e il contatto su schede svizzere... si è cercato... e trovato, secondo il tribunale... altre indicazioni che possano evidenziare l'esistenza di un interesse da parte di Moggi... che ci sia un interesse di Moggi, l'abbiamo capito... ma qual è l'interesse degli altri facente parte l'associazione?

E chi lo sa...... forse l'essere protetti da Moggi per poi stare fermi per 8 giornate ....... per non dare nell'occhio dicono i giudici(tralasciando il gruzzoletto non incassato ma fa niente).....o per tirarci addosso per qualche partita.......... per fare meno punti. Moggi compie atti astrattamente idonei a alerare lo svolgimento della partita? Va bene (si fa per dire), ma se tu arbitro ascolti e non agisci che atto idoneo compi? Questo ancora io non l'ho capito.

E come si puo dire che Bergamo, che si barcamena tra le richieste dei vari dirigenti assicurando a tutti un occhio di riguardo, e' un membro dell'associazione? O forse lo e' solo quando fa comodo, come De Santis......

Insomma inutile cercare una logica in qualcosa che di logico non ha nulla, perche si basa su un reato che non c'e'.... non c'e' scritto nella legge,

Chiunque offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio a taluno dei partecipanti ad una competizione sportiva .....

al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione, ovvero compie altri atti fraudolenti volti al medesimo scopo,........

Io continuo a non capire quali atti fraudolenti abbiano commesso i vari Bergamo, Pairetto e tutti gli arbitri.) .... soprattutto perche non vi e' prova che siano volti ad alterare il leale svolgimento della competizione sportiva. Non capisco.....

PS: non che Moggi e Giraudo e il povero Foti abbiano fatto tanto di piu .... ma almeno loro cercavano di influenzare .....sempre meglio di niente insomma anche se siamo al "limite della sussistenza del tentativo" come scritto in sentenza....

Modificato da arashi

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Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi

sembra un discorso di forlani

riusciva a parlare per ore senza dire nulla

intendi il politichese, che viene usato quando non ci sono elementi materiali oppure per accusare qualcuno senza avere lo straccio di una prova, che so' passaggio di soldi, telefonate con richieste esplicite e promesse di mazzette...

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Joined: 11-Aug-2006
1081 messaggi

[...]

Insomma inutile cercare una logica in qualcosa che di logico non ha nulla, perche si basa su un reato che non c'e'.... non c'e' scritto nella legge,

Chiunque offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio a taluno dei partecipanti ad una competizione sportiva .....

al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione, ovvero compie altri atti fraudolenti volti al medesimo scopo,........

[...]

Avendo ben presente l'articolo 1 della Legge 401/89 (è stato utilizzato anche nel precedente processo intentatoci), dopo aver ascoltato le udienze mi ero convinto che si potesse arrivare ad assoluzione. Mi dicevo che non avendo trovato denaro (peraltro, lo dice apertamente il PM ad inizio requisitoria), utilità o vantaggio assimilabili all'acquisizione di denaro, per tre anni ho pensato che si stessero arrampicando sugli specchi.

Per arrivare comunque a colpevolezza, mi pare che, come nel giudizio sportivo, anche qui si sia fatto uso dell'ovvero contenuto nella seconda parte dell'articolo 1.

Ora, io ritengo che se si vuol fare ricadere questo comportamento, diciamo, al limite tenuto prima delle partite, l'articolo 1 stesso specifica che devono essere volti al medesimo scopo, cioè al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione.

Bene, avendo detto che non ci sono partite truccate, campionati truccati, sorteggi truccati, etc. etc., come si fa a considerare tali comportamenti idonei come atti fraudolenti al fine di raggiungere un risultato diverso dalla leale competizione?

[...]

Io continuo a non capire quali atti fraudolenti abbiano commesso i vari Bergamo, Pairetto e tutti gli arbitri.) .... soprattutto perche non vi e' prova che siano volti ad alterare il leale svolgimento della competizione sportiva. Non capisco.....

[...]

E' esattamente quello che sto cercando in sentenza, e che ancora non ho trovato. Anticipo che il commento sul capo a finisce così, elencando i motivi per cui alcuni degli imputati vanno assolti. Riporterò velocemente questi passaggi, e poi provo a tornare a pagine 83, cioè l'inizio delle motivazioni della sentenza, nel tentativo di trovare qualcosa...

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Joined: 11-Aug-2006
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...assoluzione di Fabiani...

Quanto a Fabiani, va rilevato preliminarmente che anche per lui non è stata raggiunta la prova della partecipazione a fatti di frode sportiva.

Che sia stato nel possesso di schede svizzere è più che verosimile, anche perché, cosi come è emerso al dibattimento, si recò in pompa magna assieme a Moggi a Chiasso nel negozio del De Cillis per farne acquisto, e l’omaggio da parte di Moggi era d’obbligo (vedi esame teste De Cillis Teodosio ud.30/6/09), pur se anche su questo evento non manca zona d’ombra, delineata dal consulente ingegner De Falco Giuseppe (ud.23/11/10) .

E però la presenza al fianco di Moggi non riceve la qualificazione derivante dall’indirizzamento alla frode sportiva, e, al contrario, le risultanze processuali lo mostrano coinvolto in questo processo, che è il processo a Moggi nel rapporto con gli arbitri, per una sorta di metamorfosi di altra alleanza, avente causa da procure e cessioni di calciatori, per la quale è stato celebrato separato processo, dopo iniziale promiscua indagine.

ll dibattimento non ha offerto elementi certi di responsabilità.

Dall’esame del teste Paparesta Romeo è emerso un comportamento insignificante del Fabiani, di invito a ricontattare il Moggi infuriato, che aveva abbassato il telefono, che, comunque lo si valuti, quantomeno denota scarsa considerazione, se non proprio indifferenza per la linea adottata dal capo nei confronti dell’arbitro rivelatosi dannoso sul campo di gioco (vedi esame p.m.ud.19/5/09).

ll teste Dal Cin Francesco ha genericamente denunciato amicizia tra Moggi e Fabiani, e non ha altro è riuscito a rappresentare per "sensazioni" che una comunanza di interessi annidantesi nella struttura della società Messina calcio, società a beneficio della quale però significativamente non sono stati accertati nel processo fatti di frode sportiva, e, al contrario, nel processo è emerso che il legame Moggi-Fabiani agli albori dell’indagine presentò interesse investigativo per procure di calciatori del Messina del quale appariva l’accaparramento da parte del figlio di Moggi (vedi esame teste Dal Cin ud.26/5/09 e introduzione esame teste Auricchio ud.9/2/10). Vedi diffusamente controesame avv.Morescanti teste Auricchio ud.30/3/10, dove si legge quanto segue: l’ipotesi di frode sportiva non era inizialmente configurata nei confronti del Messina...ma nei confronti del Messina era in discussione il problema della consistenza dei calciatori della GEA nel Messina...i collegamenti con il Messina sono più che altro nella direzione dei colloqui di Moggi con Bonsignori, con lo stesso Franza, con delle acquisizioni anche in materia di intercettazioni telefoniche tra questi soggetti e non certo nella direzione di Fabiani .... Fabiani non è stato mai sottoposto a intercettazioni.

Il teste Aliberti Aniello significativamente ha rappresentato Moggi e Fabiani affiancati in una operazione di compravendita di calciatore, il difensore Zorò, per il quale andò a Torino a trattare: c’ero io per la Salernitana, Franza del Messina, Bonsignori del Messina, Fabiani, poi c’era Moggi e credo il figlio anche Alessandro... credo per un fatto di interesse di Alessandro nel prendere poi successivamente la procura di calciatore (vedi esame p.m. ud. 16/6/09).

Anche il pur inaffidabile teste Martino Manfredi ha dovuto riconoscere che Fabiani, residente in Roma, non era stato mai visto da lui, che pure vi andava tutti i mercoledi, nella sede del polo di allenamento degli arbitri a Roma, cioè il luogo nel quale v’era massima concentrazione di arbitri sospettati di essere sensibili alle lusinghe di Moggi, la cd. combriccola romana (vedi controesame avv.Morescanti ud. 6/11/09).

...qualche piccola noticina...

- Che sia stato nel possesso di schede svizzere è più che verosimile [...]

Ulteriore spunto per confermare che, comunque, il possesso, e il presumibile utilizzo, di schede svizzere e similari non è stato ritenuto sufficiente per poter condannare. Certo, sono state utili per poter condannare, purchè in presenza di altri elementi che ne potessero far evincere il contatto da 'frode sportiva'. E Fabiani, non è stato mai 'pizzicato' in altre situazioni evincenti. Ergo, nonostante tutti gli appellativi utilizzati... braccio destro di Moggi et similia... va assolto.

A titolo di esempio, riporto il Capo c), più volte menzionato, per capire quanto sopra esposto.

Il reato di cui al capo c) è contestato a Moggi Luciano, a Fabiani Mariano, e a Bertini Paolo.

Si ipotizza la turbativa dell’incontro con risultato 0-3 tra Siena e Juventus, svoltosi a Siena il 23/10/04.

Il tribunale ritiene che per questo capo non è stata raggiunta la prova della responsabilità.

Non possono ritenersi sufficienti i contatti tra le schede svizzere, di cui, secondo la ricostruzione del maresciallo Di Laroni, Bertini e Moggi avrebbero fatto uso nell’arco di tempo dal 18 al 26/10/04 (vedi verbale udienza 10/11/09).

Se invero il tempo del contatto appare in astratto utile a consentire a Moggi di agganciare l’arbitro e somministrargli le sue personali indicazioni sul modo di comportarsi sul campo, circostanza che è di per sé utile a influenzare l’arbitro, avuto riguardo al fatto che, ad esempio, la conoscenza della tecnica di gioco, degli elementi di forza e degli elementi di debolezza delle squadre, in quella giornata, non sono indifferenti all’esercizio della discrezionalità tecnica, nondimeno, in un contesto di mancata ricostruzione, attraverso il discorso tra Moggi e terzi, o tra terzi fra loro, di quello che i due si siano detti per telefono, la nota di clandestinità non è corredata delle indispensabili circostanze di accompagnamento indicative dello scopo di influenzare l’arbitro nella specifica partita.

E' significativo che nel formulare il capo di imputazione l’accusa non sia riuscita neppure ad accennare a quel che andava a concretare il comportamento fraudolento dell’arbitro Bertini, e, quasi a voler sottolineare la propria impotenza, nel capo di imputazione abbia invece inserito terzi non imputati, in particolare gli assistenti Saietit e Niccolai, soggetti aventi cioè qualifica, che, com’è emerso al dibattimento, determina partecipazione attiva all’arbitraggio, e l’intralcio, sia pure in maniera non insuperabile, poiché l’ultima parola spetta sempre all’arbitro, a eventuali manovre fraudolente di questi.

Non sembra inopportuno aggiungere che al dibattimento così si è espresso il teste Auricchio Attilio: non la ricordo proprio come partita oggetto della nostra attenzione, sicuramente non è una partita attenzionata dal punto di vista delle intercettazioni(vedi controesame avv.Prioreschi ud.23/3/10).

S’impone l’assoluzione perché il fatto non sussiste.

In questo caso, anche per Moggi si va ad assoluzione non avendo telefonato a Biscardi, Baldas, etc. ...telefonate, queste ultime, che, come si legge sopra, avrebbero consentito al tribunale di ipotizzare quanto detto nel contatto 'clandestino'.

Non avendo di queste eventualità... e per Fabiani non ci sono mai state, non essendo, come detto più sopra, mai stato sottoposto ad intercettazioni.

- [...] il processo a Moggi nel rapporto con gli arbitri, per una sorta di metamorfosi di altra alleanza, avente causa da procure e cessioni di calciatori, per la quale è stato celebrato separato processo, dopo iniziale promiscua indagine. [...]

Utile questo passaggio per la nostra ricerca. Quindi, questo di Napoli è il processo del rapporto con gli arbitri di Moggi... e arbitro intercettato il solo De Santis... perchè, vi ricordo, che i vari Bertini, Racalbuto, Dattilo, Pieri, etc... entrano nel processo grazie al lavoro del buon Di Laroni... strano, no?... un processo che inizia, come detto sopra, come indagine sulla posizione dominante di Moggi con la GEA sul calcio italiano... che, cammin facendo, ci si accorge delle malefatte anche negli eventi sportivi... lo si stralcia, e si decide di procedere anche nei confronti del rapporto con gli arbitri... e tu che fai?... intercetti il solo De Santis!!... mah!

- ll dibattimento non ha offerto elementi certi di responsabilità.

Dall’esame del teste Paparesta Romeo è emerso un comportamento insignificante del Fabiani, di invito a ricontattare il Moggi infuriato [...]

Quindi, come si vede, se si fosse voluto si sarebbero potute considerare come insignificanti le cose emerse in dibattimento, o no? ...o pensate che veramente le telefonate al Processo di BIscardi abbiano più valenza di cose come questa qui?

- Anche il pur inaffidabile teste Martino Manfredi ha dovuto riconoscere che Fabiani, residente in Roma, non era stato mai visto da lui, che pure vi andava tutti i mercoledi, nella sede del polo di allenamento degli arbitri a Roma [...]

Sapete perchè l'ho sottolineato? Vi ricordate il titolo a caratteri cubitali di un noto quotidiano di colore rosa 'Ecco come truccavano i sorteggi'?

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Joined: 07-May-2009
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Di inaffidabili in questo processo ce ne sono stati a iosa così come le verosimiglianze.

Moggi condannato perchè era il più bravo, vinceva facendo spendere poco o nulla alla proprietà.Promessosi a Moratti e poi a Berlusconi, che volevano risparmiare e vincere, ha subito l'ostracismo dei luogotenenti dei due capi, Galliani in particolare.

E' stato condannato per il suo modo di essere e di atteggiarsi, un pò sbruffoncello e sopra le righe per cercare di rimanere a galla in un miondo popolato di squali,ricordare la telefonata con Tosatti, esplicativa e significativa di cosa era all'epoca il calcio in Italia e come girava.

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Joined: 08-Jul-2006
21405 messaggi

inutile ridire le solite cose

zeman ridicolo

manfredi inaffidabile

inquisitori al limite della legalità

ricostruzioni forse verosimili

mah vediamo l'autunno caldo a napoli

vediamo la linea difensiva

quella adottata in primo grado è stata perdente

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Joined: 11-Aug-2006
1081 messaggi

...assoluzione della Fazi...

Quanto alla Fazi, va rilevato che nella stagione 2004/05, di consumazione delle frodi sportive costituenti lo scopo sociale, era priva oramai di quelle funzioni di segreteria, che già erano intrinsecamente indifferenti al potere decisionale spettante ai designatori per le griglie, e, quindi, residuava solo a livello personale il rapporto con Bergamo Paolo, del quale, secondo quando riferito dal teste Galati Dario (ud.30/6/09), era persona di fiducia nell’ambito della segreteria, fin da quando fu stabilito negli anni ’99-‘00 di raddoppiare il designatore per volontà della Lega Professionisti, specificamente le sette sorelle ripetutamente comparse nel processo, da identificarsi in Juventus, Inter, Milan, Lazio, Roma, Fiorentina, Parma.

Quali siano stati i motivi di questo allontanamento dalla segreteria, che peraltro fu volontario, dopo che fu stabilito che la Fazi non dovesse più seguire Bergamo nelle trasferte a Coverciano, è indifferente al processo, nè dal dibattimento è venuta la conferma della connessione a fatti di frode sportiva adombrata dall’accusa, e, al contrario, è emerso che il tutto prese avvio da decisione, quella di inibire l’accesso della Fazi a Coverciano, ispirata da mentalità puritana dei vertici della FIGC, che consideravano disdicevole la presenza di una sola donna in mezzo a tutti maschi (controesame avv.Prioreschi teste Martino Manfredi ud.6/11/09).

Il legame di amicizia tra la Fazi e Bergamo, attestato dagli ameni conversari, anche notturni, di cui alle intercettazioni telefoniche, non può essere equiparato alla condivisione dello scopo di avviare a determinate scelte tecniche, piuttosto che altre, gli arbitri, se, in aggiunta alla cessata presenza nei luoghi di esercizio dell’attività preparatoria dell’arbitraggio, non può essere riconosciuta alla Fazi neanche un principio di quella padronanza di nozioni tecniche, che costituisce il necessario presupposto del tipo della frode sportiva accertata nella specie.

E può ragionevolmente ritenersi, alla stregua del racconto fattone dalla Fazi a Bergamo, che quell’incontro presso il Santuario del Divino Amore avvenuto tra Moggi e la Fazi il 2/5/05, presentato dal teste Auricchio (ud. 16/2/10) come elemento decifratore di partecipazione all’associazione, per suggestiva assimilazione ad altri santuari, non altro abbia avuto che funzione riparatoria, propugnata da Bergamo, dell’offesa arrecata all’amica per la discriminazione attuata nei suoi confronti dalla FIGC, essendo Pairetto, l’interlocutore telefonico di Moggi al santuario, e il ricevente la doglianza, il designatore di nomina FIGC, così come hanno riferito i testimoni, a partire dal già sopra menzionato teste Galati.

Né può assurgere a indizio di partecipazione della Fazi all’associazione il fatto, riferito dal teste Salvagno Claudio (vedi ud.27/4/10) che Carraro, Ghirelli e Mazzini si adoperarono per risolvere il caso e trovare alla donna una collocazione idonea, poiché, se anche questo interessamento, così come ha adombrato l’accusa, fosse stato generato dalla necessità di arginare il pericolo di denuncia di illeciti da parte della Fazi, la denuncia di illecito non equivale a partecipazione all’illecito, e, in aggiunta, in mancanza di specificazione di quello che era l’oggetto della pericolosa conoscenza della Fazi, manca la base per risalire alla partecipazione all’associazione oggetto del procedimento.

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Joined: 08-Jul-2006
21405 messaggi

ciao cccp

noi siamo qui :sventola:

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Joined: 24-Feb-2008
860 messaggi

questo topic è una vera enciclopedia,

grazie cccp

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Joined: 08-Jul-2006
21405 messaggi

questo topic è una vera enciclopedia,

grazie cccp

cercasi cccp

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Joined: 15-Apr-2007
711 messaggi

cercasi cccp

.quoto

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